Con l’elezione di Daniele Diano, sono quattro i calabresi al Consiglio generale di Confindustria

La presenza calabrese all’interno del Consiglio generale di Confindustria nazionale si è rafforzata, con l’elezione nel Consiglio generale del calabrese Daniele Diano, che già ricopre l’incarico di presidente del Comitato regionale Piccola industria.

Adesso, infatti, sono quattro i componenti espressi da Unindustria Calabria all’interno del “parlamentino” di viale dell’Astronomia che costituisce l’organo di indirizzo politico, di raccordo e di coordinamento tra il vertice e la base associativa: oltre a Diano, infatti, ci sono anche Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale con delega all’Economia del Mare, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria e Marella Burza, presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria Calabria.

Lo rende noto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara: «siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto che, in questo particolare momento, rafforza la presenza della Calabria in Consiglio generale, consentendoci di rappresentare in maniera ancora più forte e coesa il mondo imprenditoriale della nostra regione».

«Un risultato associativo reso possibile – ha sottolineato il presidente Ferrara – grazie alla lungimiranza del progetto che ha portato a costituire un unico soggetto rappresentativo del mondo industriale regionale. Adesso iniziamo a cogliere i frutti e a comprendere la portata del valore di Unindustria Calabria, anche per merito del lavoro competente e appassionato svolto nella fase di ‘start up’ sotto la presidenza del mio predecessore Natale Mazzuca».

«Sono onorato di assumere questo nuovo prestigioso incarico – ha dichiarato il neo consigliere generale Daniele Diano – e cercherò di portare il mio contributo con impegno e serietà, consapevole della responsabilità che deriva dall’assunzione di funzioni e compiti associativi così rilevanti».

Anche Domenico Vecchio, presidente della sezione territoriale di Reggio Calabria, congratulandosi con Diano ha sottolineato «la necessità di far giungere sempre più nitida la voce della nostra regione, ed in particolare della città metropolitana di Reggio Calabria, ai tavoli nazionali di discussione e di decisione. In questa e in tutte le altre sedi, istituzionali e associative, il nostro compito deve essere quello di spenderci per colmare il gap produttivo tra il Nord e il Sud, aggravato dall’emergenza covid-19, promuovendo lo sviluppo locale in una chiave di crescita complessiva del sistema Paese».

Nei giorni scorsi, inoltre, il Comitato di Piccola industria Calabria, durante la riunione svoltasi a Catanzaro, ha eletto vicepresidente regionale Alessandro Cuomo, attuale presidente di Piccola industria di Confindustria Crotone.

Cuomo, imprenditore illuminato, è titolare di un’importante realtà produttiva (Arredo Inox) che ha provveduto, tramite il brevetto Stagionello, con autorevoli riconoscimenti nazionali, a costruire armadi brevettati per la stagionatura e la cottura della carne, dei salumi e del pesce con controllo naturale del ph.

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ed il presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò, formulano a Cuomo le più vive congratulazioni per la prestigiosa nomina.  (rrm)

Unindustria Calabria e Inail Calabria insieme per la sicurezza sui luoghi di lavoro

Protocollo d’intesa tra Unindustria CalabriaInail Calabria per la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Firmato nella sede di Unindustria Calabria, il presidente dell’associazione degli industriali calabresi, Aldo Ferrara, e la responsabile di Inail Calabria, Caterina Crupi, hanno firmato un accordo che dà ufficialmente il via ad una nuova collaborazione istituzionale finalizzata alla promozione sul territorio della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro attraverso azioni informative, formative e di comunicazione sulla prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali.

Nell’ambito della conferenza stampa sono stati inoltre resi noti i dettagli del progetto ‘Lavoratori stranieri in sicurezza’. Grazie al protocollo d’intesa, Unindustria Calabria e Inail Calabria, avvieranno la diffusione di buone pratiche e di soluzioni tecnologiche relative all’organizzazione del lavoro che possano migliorare il livello di tutela del lavoratore, promuoveranno la corretta applicazione dei documenti tecnici elaborati dall’Inail per il contenimento del contagio da Sars-Cov-2 in azienda e proporranno percorsi individualizzati di reinserimento sociale e lavorativo di tecnopatici e invalidi da lavoro

«Siamo felici di collaborare nuovamente con Inail – ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – e crediamo sia particolarmente importante farlo in questo momento in cui le imprese stanno attraversando la grande crisi dovuta all’emergenza covid-19 e tutte le problematiche organizzative conseguenti. Grazie a questo protocollo – ha sottolineato Ferrara – offriremo agli imprenditori una serie di strumenti per veicolare informazioni utili per la prevenzione del coronavirus sui luoghi di lavoro e per la sicurezza più in generale».

«Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è quello di rendere protagonista il sistema produttivo; a tale fine, riteniamo particolarmente utile fornire tutte le misure di carattere espansivo che tengano in debita considerazione i lavoratori che rappresentano il patrimonio più importante dell’azienda. Con il progetto “Lavoratori stranieri in sicurezza”, inoltre, miriamo ad una reale integrazione in ambito lavorativo e per tale ragione tutte le azioni informative sulla sicurezza saranno rese disponibili nella lingua madre dei lavoratori stranieri e comunque anche in lingua inglese».

«Riteniamo molto importante questo accordo con Unindustria Calabria – ha evidenziato Caterina Crupi, responsabile di Inail Calabria – in quanto consente alle aziende di mettere in atto tutte le misure a tutela dei lavoratori. Per agevolare il tessuto economico territoriale è necessario dare una mano alle imprese anche attraverso iniziative di sensibilizzazione ed informazione. L’emergenza covid-19 in Calabria ha fatto registrare 150 casi sui luoghi di lavoro e speriamo che in numeri siano sempre più contenuti anche grazie alle iniziative informative e formative che abbiamo in programma».

«Il progetto “Lavoratori in sicurezza” – ha spiegato – che andrà a coinvolgere 35 lavoratori e 10 aziende sul territorio, si inserisce nell’ambito di intervento del protocollo che rappresenta il primo passo per un’analisi pragmatica della realtà delle imprese calabresi in relazione ai temi della sicurezza e della prevenzione». (rrm)

Turismo, Unindustria Calabria, Fiavet e Assoviaggi propongono misure di destagionalizzazione

In Consiglio regionale, Unindustria CalabriaFiavet Confcommercio e Assoviaggi Confesercentisi sono confrontati con la Commissione Agricoltura e Turismo per approfondire i temi del rilancio del turismo regionale.

Al centro del confronto, svoltosi su richiesta delle stesse Associazioni, la proposta di modifica, su iniziativa della Giunta Regionale, della cosiddetta Legge Charter del febbraio 2018 inerente l’incentivazione del turismo in arrivo attraverso i trasporti aerei, ferroviari, su gomma e via mare, per favorire la destagionalizzazione.

In particolare, le Associazioni hanno posto in evidenza l’anomalia della proposta di modifica della Regione, che avrebbe potuto estendere i benefici della norma anche ai flussi dell’alta stagione, perdendo la peculiarità originaria.
I rappresentanti delle tre Associazioni hanno provveduto a consegnare un documento unitario contenente le osservazioni, le proposte di modifica e le motivazioni delle stesse, affidandone l’illustrazione al consigliere di Unindustria Turismo, Massimo Falbo, affiancato da Giuseppe Zampino di Fiavet Calabria e Dino de Santo di Assoviaggi Calabria.

Il presidente della Commissione Agricoltura e Turismo della Regione Calabria, Pietro Molinaro, ritenendo valide le istanze delle Associazioni, ha rinviato a successive sedute della stessa Commissione l’esame del progetto di legge per gli opportuni approfondimenti.

Rilevato, in via preliminare, di come principi e termini della legge vadano definiti in anticipo ed in maniera chiara, trasparente e senza deleghe assolute, si è posta evidenza sulla necessità che sia l’intero territorio della Calabria e tutta la filiera del turismo a beneficiare dell’allargamento della platea dei potenziali fruitori della norma.

«Fermo restando – hanno dichiarato i presidenti Sezione Turismo Unindustria Demetrio MetalloGiuseppe Zampino (Fiavet) e Dino De Santo (Assoviaggi) – le destinazioni più note considerate a ragione il fiore all’occhiello dell’offerta turistica calabrese, il turismo balneare e quello cosiddetto lowcost, tenuto conto delle grandi potenzialità del territorio e della necessità di mettere a catalogo una offerta più ampia e variegata, si rende necessario allargare il bacino dei potenziali fruitori, comprendendo anche quanti realizzano attività culturali e naturalistiche legate alle tradizioni locali, dall’artigianato alla gastronomia, magari in aree rurali e decentrate».

«L’occasione dell’audizione – hanno aggiunto – si è rivelata propizia per ragionare sui nuovi paradigmi del turismo post-covid, che verosimilmente impediranno, a breve, di realizzare i grandi numeri possibili con le concentrazioni turistiche, consentendo però di intercettare segmenti e nicchie più attente all’offerta di qualità e quindi a maggiore valore aggiunto».

Al termine dell’audizione, recepite le istanze e le proposte avanzate dai rappresentanti di Unindustria Calabria, Fiavet Confcommercio e Assoviaggi Confesercenti, la Commissione ha rinviato la proposta di modifica della legge alla Giunta Regionale perché possa valutare i contributi ricevuti apportando le necessarie ed opportune modifiche suggerite.

L’auspicio espresso a margine dell’incontro da parte delle Associazioni di categoria è che la circostanza possa costituire l’occasione per dare vita ad un confronto aperto e sereno teso a ridiscutere e riordinare l’intero impianto normativo di riferimento per il sistema dell’offerta turistica calabrese. (rrm)

Unindustria Calabria all’assemblea nazionale di Confindustria

Unindustria Calabria, guidata dal presidente Aldo Ferrara, ha partecipato all’assemblea nazionale di Confindustria, svoltasi nella giornata di ieri, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.

All’incontro, in cui il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi,ha ribadito che «serve un nuovo grande patto per l’Italia» per rilanciare l’economia italiana, presenti anche il direttore di Unindustria Calabria, Dario Lamanna,  il vicepresidente nazionale di Confindustria con delega all’Economia del Mare, Natale Mazzuca, i presidenti delle territoriali di Confindustria Fortunato Amarelli (Cosenza), Domenico Vecchio (Reggio Calabria), Rocco Colacchio (Vibo Valentia), Mario Spanò (Crotone), e il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi.

«L’intervento del presidente Carlo Bonomi – ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – ha fotografato la situazione delle imprese italiane che si sono ritrovate ad affrontare la crisi causata dall’emergenza covid-19 con una serie di problematiche produttive pregresse dovute anche ai 25 anni di stasi. I vari incentivi e bonus non sono sufficienti, gli imprenditori chiedono di poter lavorare e offrire lavoro puntando su azioni e strumenti incisivi per stimolare gli investimenti. È forte il bisogno di un grande patto per l’Italia finalizzato alla crescita dell’intero Paese».

«È necessario – ha aggiunto – accendere i motori dell’economia del Mezzogiorno per dare nuovo slancio all’economia e per poter essere competitivi con le altre realtà economiche europee maggiormente performanti».

«Il tema delle infrastrutture, sia fisiche che digitali, è diventato centrale. Unindustria Calabria – ha sottolineato Ferrara – lo sostiene da tempo. Gli investimenti sulle infrastrutture, soprattutto nella nostra terra, potrebbero portare ad una svolta decisiva e a una nuova produttività;  un altro elemento chiave per il cambio di passo è rappresentato dalla necessità di una execution per mettere a terra in maniera rapida i provvedimenti che saranno programmati».

«L’incontro di ieri – ha concluso Ferrara – è stato molto importante in quanto ha declinato le proposte di Confindustria al Governo per costruire il futuro dell’Italia e per rilanciare l’economia». (rrm)

LA REGIONE CON GLI INDUSTRIALI: 13 BANDI
PER LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA CALABRA

Gli industriali calabresi sono il perno dello sviluppo dell’economia calabrese. Serve il loro impegno, la loro capacità di fare impresa, il comune obiettivo di rilanciare occupazione e attività industriale: uno sforzo che non può non avere il sostegno della politica regionale se si vogliono conseguire risultati concreti. È indispensabile una visione d’insieme per una pianificazione degli investimenti produttivi e una progettualità che risponda alle reali esigenze del territorio. È questo il senso del protocollo d’intesa tra Regione CalabriaUnindustria Calabria firmato ieri a Catanzaro per il lancio di una innovativa strategia competitiva della regione, con lo scopo di dare risposte alla crisi del Covid-19 e proporre nuove azioni di sistema.

«Sono orgogliosa che la Calabria sia la prima regione a dotarsi di uno strumento operativo, concertando una strategia di investimenti tra Regione l’Unione degli industriali locali» ha dichiarato la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che ha personalmente presentato al Consiglio generale di Unindustria le slide che hanno illustrato le 5 linee e i 13 interventi previsti per la predisposizione dei bandi.

«Si tratta – ha spiegato – di una innovazione di metodo per il lancio di una vera politica industriale della Calabria, che trova il suo cuore nella liquidità, nell’attrazione degli investimenti, nell’innovazione e nell’internazionalizzazione, accanto ad una serie di altre misure che nel tempo hanno già prodotto importanti risultati come il prestito d’onore, l’imprenditoria femminile e quella giovanile».

Soddisfatto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, in quanto «oggi si scrive una pagina storica per il futuro della Calabria», sottolineando come «dall’inizio del mio mandato ho inteso avviare e potenziare il dialogo con la Regione e ho trovato grande disponibilità nella presidente Jole Santelli che si è dimostrata, da subito, sensibile alle esigenze degli imprenditori calabresi».

«Con la stipula del protocollo d’intesa – ha spiegato – per una strategia di rilancio dell’economia regionale, Regione Calabria e Unindustria Calabria condividono, per la prima volta, misure efficaci per lo sviluppo delle imprese calabresi».

«La sottoscrizione – ha specificato il presidente Ferrara – è stata preceduta da un’intensa attività di ascolto degli imprenditori grazie alla quale oggi abbiamo la possibilità di presentare, in completa comunione di intenti, progetti ed azioni volti al progresso del territorio e dell’economia calabrese».

«Miriamo – ha proseguito il presidente di Unindustria Calabria – alla creazione di una Calabria competitiva che passa inevitabilmente dal rafforzamento del tessuto produttivo locale che necessita, oggi più che mai in considerazione degli effetti della crisi causata dall’emergenza covid-19, di liquidità ma anche e soprattutto di una programmazione e di una visione in grado di attrarre investimenti, di potenziare export, di creare nuove occasioni per sviluppare imprese e autoimprenditorialità».

«Tutte le misure – ha concluso – sono state immaginate in un’ottica di crescita e di innovazione». (rrm)

Unindustria Calabria incontra Sorical per il futuro del settore idrico calabrese

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha incontrato Cataldo Calabretta, commissario liquidatore della Sorical, la società delle risorse idriche calabresi, per discutere del futuro del settore.

L’incontro è avvenuto alla presenza del direttore di Unindustria Calabria, Dario Lamanna, e il presidente Ferrara ha ribadito quanto sia importante «consolidare un dialogo sul futuro del sistema idrico calabrese. Questo settore è strategico e abbiamo voluto, grazie alla disponibilità del commissario, avviare un confronto costruttivo su alcuni temi, anche in considerazione delle opportunità offerte dal Revovery fund e dalla progettazione europea».

«Abbiamo portato all’attenzione del commissario – ha sottolineato Ferrara – anche alcune questioni pregresse relative ad alcune imprese calabresi operanti nell’ambito d’intervento di Sorical; sul punto Calabretta si è prontamente espresso affermando che la società provvederà a breve a regolarizzare tutte le situazioni pendenti».

«Siamo certi – ha aggiunto Ferrara – che la competenza e l’attenzione del commissario Calabretta, già ampiamente dimostrate in questa prima fase di mandato, faranno bene al presente ed al futuro di Sorical e noi siamo a sua disposizione per contribuire alla definizione di strategie efficaci, rispondenti alle necessità del territorio calabrese».

«Sono molto lieto di avere incontrato il presidente Ferrara ed il direttore Lamanna. Ho accettato l’invito della presidente della Regione Calabria Jole Santelli – ha dichiarato il commissario Cataldo Calabretta – e stiamo andando verso una direzione precisa per il futuro di Sorical, uscendo finalmente dalla fase commissariale per dare vita ad una società pubblica».

«Il nostro obiettivo – ha spiegato Calabretta – previa definizione di un piano industriale funzionale, è creare un sistema idrico integrato così come ci viene chiesto a livello nazionale ed europeo. In questi giorni ho incontrato molti validi professionisti che lavorano in Sorical e sono certo che riusciremo a rilanciare la società nel pieno rispetto dei diritti e delle esigenze dei cittadini calabresi». (rrm)

In copertina, da sinistra Calabretta, Ferrara e Lamanna

Unindustria Calabria a sostegno del diritto alla Salute delle donne malate di tumore

Unindustria Calabria, guidata dal presidente Aldo Ferrara, si schiera a sostegno delle donne e del loro diritto alla salute e al fianco di tutte quelle strutture sanitarie private che, attraverso importanti investimenti in personale e strumentazione, garantiscono cure e prestazioni specialistiche rispondendo alle esigenze delle pazienti in tempi brevi, evitando così anche l’emigrazione sanitaria.

Una posizione presa dopo l’allarme lanciato dalle donne calabresi che, nei giorni scorsi, hanno manifestato a Cosenza contro la decisione del commissario ad acta alla Sanità, Saverio Cotticelli, che vieta le prestazioni chirurgiche per il trattamento del tumore della mammella nelle strutture della Rete oncologica regionale, della quale fanno parte anche le aziende private convenzionate.

«La decisione del commissario ad acta alla Sanità deve essere assolutamente rivista. Chiediamo a Cotticelli – ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – di ascoltare la voce delle donne calabresi malate di tumore e di accogliere le istanze che provengono dalle aziende sanitarie private, facenti parte della Rete oncologica regionale, che nel quotidiano consentono alle donne di effettuare visite e controlli e di essere prontamente seguite da professionisti del settore evitando di spostarsi dalla loro terra e di lasciare gli affetti in una fase della vita molto delicata».

«Il numero di strutture pubbliche facenti parte della Rete oncologica regionale – ha aggiunto – è decisamente insufficiente a rispondere alla domanda sanitaria per cui auspichiamo che le strutture private accreditate possano continuare ad erogare servizi per il trattamento del tumore alla mammella, a tutela del diritto alla salute di tutte le donne affette da tumore che hanno il diritto di curarsi in Calabria».

«Le strutture pubbliche e private della Rete oncologica regionale – ha dichiarato Alfredo Citrigno, presidente della sezione Sanità di Unindustria Calabria – svolgono un ruolo importantissimo nella fase di cura e di screening del tumore alla mammella. La decisione di Cotticelli sterilizza il ruolo delle strutture private convenzionate con il sistema sanitario impedendo alle stesse di erogare servizi e disincentivando, di fatto, tutti gli imprenditori ad effettuare eventuali ulteriori investimenti per la diagnosi e la cura di molte patologie».

«Il diritto alla salute – ha evidenziato Citrigno – è un diritto costituzionalmente garantito che deve essere salvaguardato. Ci auguriamo che il commissario riveda al più presto la sua posizione anche in considerazione dei dati relativi all’emigrazione sanitaria dei cittadini calabresi, alla crisi economica legata ai mesi di lockdown e all’emergenza coronavirus che riguarda l’ intero territorio nazionale». (rrm)

Zes di Gioia Tauro: allarme degli industriali calabresi per i ritardi nella gestione

Gli industriali calabresi sono preoccupati e in allarme per La zona Economica speciale di Gioia Tauro. Secondo È quanto afferma il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara «La notizia della riapertura della manifestazione d’interesse per la nomina del presidente della Port Authority di Gioia Tauro desta stupore e preoccupazione. Sembra che tutto remi contro il ripristino di una gestione amministrativa stabile e ordinaria della più importante infrastruttura del Mezzogiorno che invece è di assoluta urgenza. E noi industriali calabresi esprimiamo il timore che interessi esterni, opposti allo sviluppo di Gioia Tauro, continuino a frenare il processo di ripartenza del porto». Il presidente Ferrara evidenzia che «il lavoro del nuovo terminalista Til-Msc, che fa capo al gruppo Aponte, sta conducendo a risultati eccezionali e superiori a ogni più rosea aspettativa. Il porto calabrese, che recentemente si è guadagnato la leadership italiana nell’ambito della connettività internazionale, sta crescendo ormai da un anno a questa parte con un ritmo altissimo».
Da parte sua, il presidente degli industriali di Reggio Calabria, Domenico Vecchio, incalza: “Dinanzi a questa straordinaria ripresa produttiva, il ritardo del Ministero dei Trasporti nella nomina del presidente dell’autorità di sistema portuale, che si trascina ormai da anni, è una cacofonia istituzionale che non vorremmo celasse un disinteresse o, quanto meno, una considerazione non prioritaria dell’importanza di Gioia Tauro per l’economia italiana. Perché Gioia Tauro non è solo una questione calabrese. Se riparte la Calabria
ripartono il Mezzogiorno e l’Italia».
Unindustria Calabria fa osservare che «Mentre la Zes, battaglia che Confindustria per prima avviò una decina di anni fa, stenta a partire concretamente, la classe politica del territorio, nella sua interezza, non riesce a far sentire la propria voce. Aspettiamo di conoscere i progetti di reshoring per il rilancio produttivo e occupazionale e per la più complessiva attrazione di investimenti nell’area retroportuale». (ed)

Alfredo Citrigno direttore della rivista “Quale Impresa” dei Giovani Imprenditori

Prestigioso incarico per l’imprenditore calabrese Alfredo Citrigno, presidente della Sezione Sanità di Unindustria Calabria, che è il nuovo direttore della rivista nazionale Quale Impresa l’house organ dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

Già componente del Comitato di redazione, l’industriale e giornalista Alfredo Citrigno è stato proposto alla direzione della rivista dal presidente dei Giovani Imprenditori Riccardo Di Stefano, che è anche vicepresidente di Confindustria, ed è stato ratificato dal Consiglio Centrale degli industriali italiani under 40.

Quale Impresa è lo storico strumento di comunicazione del Movimento che, dal 1973, ha mantenuto nel tempo la sua capacità di aggregare, informare, formare e dare spazio alle realtà del territorio. (rrm)

La Santelli illustra le politiche per l’impresa al presidente di Unindustria Ferrara

La presidente Jole Santelli ha incontrato, in Cittadella regionale, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria CalabriaDario Lamanna, direttore dell’Associazione.

Nel corso dell’incontro, la presidente ha illustrato il nuovo modello delle politiche regionali per l’impresa. Un modello che innerva due aspetti di profonda innovazione: il primo nel metodo, che dovrà necessariamente essere quello del confronto costante con tutte le forze datoriali; il secondo nei contenuti delle nuove politiche di sviluppo che, necessariamente, dovranno guardare all’innovazione e alle sfide sottese alle politiche di transizione verso l’Europa 2030.

«È fondamentale – ha sottolineato la Santelli – che la Cittadella regionale si apra al confronto con tutti gli attori dello sviluppo della Calabria. Ognuno di loro è chiamato a svolgere il proprio ruolo con nuovo slancio e con la convinzione che insieme si scrive il futuro. La Regione vuole e deve fare la sua parte. Sappiamo che è necessario aiutare il mondo delle imprese verso le nuove sfide della transizione 2030».

Durante il confronto si sono affrontate le problematiche di maggiore rilevanza per il mondo imprenditoriale, quale l’accesso al credito, l’innovazione, la formazione. Sui singoli temi l’appuntamento è rimandato a settembre, quando si metterà effettivamente mano all’intera strumentazione operativa per traghettare l’industria calabrese verso le nuove sfide europee. (rrm)