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Turismo, Unindustria Calabria, Fiavet e Assoviaggi propongono misure di destagionalizzazione

In Consiglio regionale, Unindustria CalabriaFiavet Confcommercio e Assoviaggi Confesercentisi sono confrontati con la Commissione Agricoltura e Turismo per approfondire i temi del rilancio del turismo regionale.

Al centro del confronto, svoltosi su richiesta delle stesse Associazioni, la proposta di modifica, su iniziativa della Giunta Regionale, della cosiddetta Legge Charter del febbraio 2018 inerente l’incentivazione del turismo in arrivo attraverso i trasporti aerei, ferroviari, su gomma e via mare, per favorire la destagionalizzazione.

In particolare, le Associazioni hanno posto in evidenza l’anomalia della proposta di modifica della Regione, che avrebbe potuto estendere i benefici della norma anche ai flussi dell’alta stagione, perdendo la peculiarità originaria.
I rappresentanti delle tre Associazioni hanno provveduto a consegnare un documento unitario contenente le osservazioni, le proposte di modifica e le motivazioni delle stesse, affidandone l’illustrazione al consigliere di Unindustria Turismo, Massimo Falbo, affiancato da Giuseppe Zampino di Fiavet Calabria e Dino de Santo di Assoviaggi Calabria.

Il presidente della Commissione Agricoltura e Turismo della Regione Calabria, Pietro Molinaro, ritenendo valide le istanze delle Associazioni, ha rinviato a successive sedute della stessa Commissione l’esame del progetto di legge per gli opportuni approfondimenti.

Rilevato, in via preliminare, di come principi e termini della legge vadano definiti in anticipo ed in maniera chiara, trasparente e senza deleghe assolute, si è posta evidenza sulla necessità che sia l’intero territorio della Calabria e tutta la filiera del turismo a beneficiare dell’allargamento della platea dei potenziali fruitori della norma.

«Fermo restando – hanno dichiarato i presidenti Sezione Turismo Unindustria Demetrio MetalloGiuseppe Zampino (Fiavet) e Dino De Santo (Assoviaggi) – le destinazioni più note considerate a ragione il fiore all’occhiello dell’offerta turistica calabrese, il turismo balneare e quello cosiddetto lowcost, tenuto conto delle grandi potenzialità del territorio e della necessità di mettere a catalogo una offerta più ampia e variegata, si rende necessario allargare il bacino dei potenziali fruitori, comprendendo anche quanti realizzano attività culturali e naturalistiche legate alle tradizioni locali, dall’artigianato alla gastronomia, magari in aree rurali e decentrate».

«L’occasione dell’audizione – hanno aggiunto – si è rivelata propizia per ragionare sui nuovi paradigmi del turismo post-covid, che verosimilmente impediranno, a breve, di realizzare i grandi numeri possibili con le concentrazioni turistiche, consentendo però di intercettare segmenti e nicchie più attente all’offerta di qualità e quindi a maggiore valore aggiunto».

Al termine dell’audizione, recepite le istanze e le proposte avanzate dai rappresentanti di Unindustria Calabria, Fiavet Confcommercio e Assoviaggi Confesercenti, la Commissione ha rinviato la proposta di modifica della legge alla Giunta Regionale perché possa valutare i contributi ricevuti apportando le necessarie ed opportune modifiche suggerite.

L’auspicio espresso a margine dell’incontro da parte delle Associazioni di categoria è che la circostanza possa costituire l’occasione per dare vita ad un confronto aperto e sereno teso a ridiscutere e riordinare l’intero impianto normativo di riferimento per il sistema dell’offerta turistica calabrese. (rrm)