CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Successo per “Sila, sport e turismo”

Si è chiusa, con successo, la manifestazione Sila, Sport e Turismo,  organizzata dal Comitato Regionale CSAIn Calabria in partnership con Unindustria Calabria.

La tre giorni di sport e cultura, all’insegna dell’insegna dell’associazionismo per promuovere la pratica sportiva e il territorio silano, potenziale volano di sviluppo per un’economia che, legata agli eventi sportivi, tenga conto dello straordinario contesto territoriale e della cultura enogastronomica locale.

Un evento multidisciplinare inserito nel progetto nazionale Nasc – Nuove Attività Sportive Contro la sedentarietà dopo il Covid, che l’Ente di promozione sportiva CSAIn sta promuovendo per il recupero di coloro i quali, a causa dell’isolamento obbligato legato alla pandemia, hanno rinunciato ad ogni forma di attività fisica, incrementando, così, la già ampia categoria dei sedentari.

Dopo i saluti istituzionali da parte del Presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero e del Presidente di CSAIn Calabria, Amedeo Di Tillo, sono intervenuti Stefania Rota, Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Cosenza, nonché Presidente del Consorzio di Tutela dei Salumi di Calabria Dop, il nutrizionista sportivo e manager dello sport, Simone Gallo e il Presidente del Corso di Laurea in Scienze Turistiche dell’Università della Calabria, Tullio Romita.

L’imprenditrice Stefania Rota ha relazionato sulla qualità, la sostenibilità e l’economia circolare sottolineando come la qualità, oggi, sia legata alla sicurezza alimentare e al rispetto dell’ambiente e di come le aziende debbano intraprendere un percorso virtuoso che coniughi, al contempo, sostenibilità, impegno ed attenzione verso il territorio e verso l’economia locale.

La ricerca del benessere che passi attraverso una corretta alimentazione e il miglioramento dello stato fisico è stato l’argomento dell’intervento di Simone Gallo, che, forte della sua preparazione acquisita in Italia e America e del ruolo di formatore CSAIn, ha proposto l’organizzazione di seminari di educazione alimentare da attivare in seno al progetto NASC.

Della necessità di una formazione specifica e di una politica di valorizzazione delle risorse naturali e strutturali si è detto fermamente convinto il prof. Tullio Romita, che è anche Direttore del Master di Turismo delle Radici e componente del tavolo tecnico scientifico sul “Rilancio della montagna”, per il quale il Pnrr rappresenta un’occasione straordinaria da cogliere appieno.

Ha concluso il Convegno, il Presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, secondo il quale «fra il mondo sportivo e quello imprenditoriale c’è una piena condivisione di valori e che, anticipando gli argomenti che saranno oggetto di confronto con i candidati alla Presidenza della Regione Calabria, ha manifestato fiducia verso la particolare attenzione che, da parte della Regione Calabria, dovrà essere riservata allo sport».

Ferrara ha, altresì, sottolineato che le «opportunità derivanti dai fondi del Pnrr, e da quelli previsti dalla programmazione 2021 – 2027, possono e devono invertire il trend degli anni passati, favorendo, al contrario, una crescita stabile e duratura che vada ben oltre il 2026. Certamente – prosegue Ferrara – il problema è spendere le risorse, ma la questione cruciale è rappresentata dalla capacità di spendere bene, e, soprattutto in maniera efficace nei modi, nei tempi e nelle entità finanziarie programmate. A tal proposito, è necessario che la politica e la burocrazia si facciano trovare pronte».

In chiusura, il Presidente Di Tillo ha voluto ringraziare tutti i presenti fra i quali la delegata del Coni di Cosenza, Francesca Stancati, la Vice Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Crotone, Antonella Gullà, il Consigliere Regionale Fipav Gianni Giuda e, per CSAIN, i Consigliere Regionali Francesco Benefico ed Emanuele Mastroianni, il Responsabile del Progetto di Psicopedagia dello Sport Amedeo Pingitore, il Responsabile Regionale del Settore Ginnastica Artistica e Ritmica Sandro Mangiarano e i Referenti Teterritoriali Valeria De Bilio (CSAIn Catanzaro), Francesco Mirenda (CSAIn Vibo Valentia) e Franca Ferrami (CSAIn Cosenza) che ha moderato il convegno. (rcs)

CATANZARO – Mercoledì la presentazione della manifestazione “Sila, Sport, Turismo”

Mercoledì 1° settembre, a Catanzaro, nella sede di Unindustria Calabria, alle 11, la conferenza stampa di presentazione della manifestazione Sila, Sport, Turismo, in programma dal 3 al 5 settembre.

L’evento, organizzato dal Comitato Regionale di CsaIn Calabria in stretta partnership con Unindustria Calabria, si svolgerà nella suggestiva località di Camigliatello Silano, nel Comune di Spezzano Sila. Nel corso della tre giorni si svolgeranno stage, motoraduni, momenti dedicati alla formazione, convegni, escursioni e modellismo sportivo.

«Questa iniziativa – ha dichiarato il presidente di CsaIn Calabria, Amedeo Di Tillo – rientra tra le attività promosse nell’ambito del progetto Nasc (Nuove attività sportive contro la sedentarietà dopo il Covid) che, come Ente, stiamo portando avanti sul piano nazionale per dare una spinta alla ripartenza di tutte le attività: non solo sportive ma anche culturali e sociali».

«Il “Sila, sport e turismo” – ha proseguito Di Tillo – rappresenta al meglio la sinergia messa in campo con il mondo imprenditoriale per creare le condizioni affinché si possa sviluppare il turismo e supportare tutte le associazioni che operano tra mille difficoltà per la crescita della nostra Regione».

Di “sinergie positive” e “sfide da vincere” parla anche il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.

«A mio avviso – ha spiegato – occorre puntare molto più di quanto si è fatto fino ad ora sulla promozione territoriale, sulla produzione locale e su tutte quelle specificità che rendono attrattivo il nostro territorio. Riuscire a rilanciare il turismo con tutto il suo indotto significherebbe dare un impulso formidabile allo sviluppo di tutta la nostra economia». (rcz)

Pnrr e Fondi strutturali, Ferrara (Unindustria): Rafforzare capacità amministrativa degli Enti attuatori

Il presidente di Unindustria Calabria, ha dichiarato che «le anticipazioni del Rapporto Svimez 2021 “L’economia e la società del Mezzogiorno” fotografano e confermano, ahimè, per il prossimo futuro un’Italia ancora a due velocità. Le stime infatti prevedono una ripresa economica fortemente differenziata nel biennio 2021-22 a sfavore del Sud che rischia di accentuare ulteriormente il divario tra le due aree del paese».

«È di tutta evidenza –  ha aggiunto – che tutto ciò testimonia le debolezze strutturali dell’economia meridionale ma, ovviamente, non può e non deve indurre ad una sorta di rassegnazione sulle traiettorie previsionali, ma, al contrario, deve provocare una decisa reazione volta a cogliere tutte le opportunità che il futuro prossimo ci offre in relazione alle misure ed ai nuovi strumenti economici messi a disposizione dall’Europa, certamente mai visti prima».

Ferrara, infatti, ha sostenuto che, per fare la differenza sarà necessario il corretto utilizzo dei Fondi del Pnrr e di quelli previsti dalla programmazione 2021/2027, e che «esiste l’opportunità di invertire un trend che ha caratterizzato gli anni passati con un continuo calo di investimenti pubblici soprattutto in infrastrutture al Sud».

«L’errore da non commettere – ha evidenziato – è quello di effettuare interventi a pioggia dal respiro corto. Al contrario- auspica-  è essenziale programmare e realizzare interventi di ampio respiro che favoriscano una crescita stabile e duratura che vada ben oltre il 2026. Tuttavia, perché ciò avvenga è indispensabile che le amministrazioni destinatarie delle risorse finanziarie siano capaci di utilizzarle in maniera efficace, nei modi, nei tempi e nelle entità finanziarie programmate».

«Il problema – ha proseguito – non è solo quello di avere tanti soldi a disposizione, ma la capacità di saperli spendere e di spenderli bene».

Gli stanziamenti tra poco inizieranno ad arrivare ma, incalza Ferrara, la nostra burocrazia è pronta?

«Ed è proprio per questo – ha detto ancora – che non bisogna farsi trovare impreparati ed occorre agire al più presto per rafforzare le capacità amministrative degli enti attuatori delle misure pubbliche».

«Come ben rilevato anche da Bankitalia – ha ricordato – nel recente report riguardante l’economia della Calabria, esiste un deficit di competenze all’interno della PA che riflette le difficoltà delle amministrazioni e degli enti pubblici nella progettazione e realizzazione delle opere pubbliche. Tale fenomeno, diventa ancora più rilevante in considerazione del fatto che Il Pnrr assegna un ruolo cruciale nella attuazione degli interventi anche agli enti locali. Questo apre inevitabilmente il problema del come accompagnare e sostenere le amministrazioni in questo complicato compito anche in funzione della necessità di accelerare gli investimenti pubblici in risposta alla crisi pandemica».

«Ne è ben consapevole, infatti, anche la Svimez – ha fatto notare Ferrara – che a tal proposito si spinge a proporre di strutturare centri di competenza territoriale, formati da specialisti nella progettazione e attuazione delle politiche di sviluppo, che in raccordo con i principali attori del territorio siamo in grado di supportare le amministrazioni pubbliche che devono gestire la spesa».

«Insomma – ha concluso Ferrara – è necessario precostituire le condizioni attuative per passare dagli stanziamenti alla spesa effettiva, altrimenti rischiamo di veder passare enormi risorse senza avere la capacità di metterle a terra e determinare il mutamento dei parametri strutturali della Calabria e del Mezzogiorno». (rrm)

 

A Tropea i Giovani di Unindustria Calabria: Southworking come nuova idea di sviluppo

I giovani di Unindustria Calabria scelgono Tropea, borgo dei borghi 2021, per parlare di lavoro al Sud, South working e contaminazioni.

L’attenzione è tutta sulle nuove forme di lavoro, al Sud. Un’area geografica dalla quale ci si accorge finalmente, che è possibile imparare le migliori strategie di sopravvivenza, e dove è più che mai necessario ottimizzare le migliori strategie di sviluppo. 

South working non come risposta alla pandemia, ma come nuova idea di sviluppo.  

A condurre la serata, la giornalista Concetta Schiariti, che ha instradato magistralmente tutti gli interventi su di un treno che la Calabria e il Sud non possono più perdere. 

A dare il benvenuto agli ospiti, nella città di Tropea, è Nino Macrì, sindaco della perla del tirreno, il quale già in prima battuta dimostra di non avere dubbi, e presenta Tropea come una delle più importanti scommesse del Sud, per il Sud. 

«La città è pronta ad accogliere chiunque desidera trasferirsi a Tropea – dice Macrì – dove ormai è alta ed eccellente la qualità della vita. È questa la nuova comfort zone, dove vivere e lavorare. Tropea è finalmente in grado di dire la sua, grazie al prestigio di una meta ormai ambita da ogni parte del mondo. È nel momento in cui gli ospiti diventano residenti, che si può parlare di vantaggio economico e di sviluppo sociale. E a Tropea tutto è possibile».

«Tropea, con i giovani imprenditori – esordisce Rocco Colacchio, presidente Confindutria Vibo Valentia – vede protagonista una Calabria che vuole fare, una Calabria giovane che scommette sul presente e parla di futuro».

«In Calabria, così come nel resto del mondo, secondo i canoni rispetto ai quali l’individuo sviluppa la sua vita all’interno del contesto delle comunità, il lavoro deve rappresentare la libertà. E lo smart working, ha permesso di continuare a vivere avendo un’identità lavorativa – così il presidente dei giovani imprenditori di Vibo Valentia, Natale Santacroce –. Il Sud vuole essere contaminato. Il south working vuole essere contaminazione di idee, progetti e azioni. Guardare al Sud come posizione strategica di lavoro. E noi giovani imprenditori calabresi crediamo nel south working come mezzo di avvicinamento del Nord con il Sud del paese».

Da Tropea dunque viene lanciato un segnale forte. Un pezzo di Calabria che riparte con competenze che permettono di competere con le economie internazionali.

Sburocratizzare per sviluppare il mezzogiorno e ripartire. Un concetto importante al quale seguono gli interventi del vice ministro per le infrastrutture, Alessandro Morelli, e del sottosegretario di Stato per il Sud e la coesione territoriale, Dalila Nesci. 

«Lavorare dal Sud e dalle periferie – sostiene l’on. Dalila Nesci, che si dichiara orgogliosa di presenziare a un evento così importante nella sua Tropea – potrà consentire un deciso sviluppo delle aree interne. Serve puntare sulle infrastrutture, esse sono le uniche soluzioni capaci di velocizzare la coesione territoriale. Il south working è un opportunità per guardare i nostri territori. Rivoluziona il concetto sulle aspettative non solo di lavoro, ma di vita. Consente ai limiti di diventare  opportunità. In Calabria – continua – guardiamo al progresso, ma poi siamo tutti paesani. Il South working, non sconvolge l’identità anzi, la stabilizza in un processo che se avviato consente il necessario confronto con il resto del mondo. Apprendere dagli altri, e mettere in pratica, nelle proprie realtà, ciò che si è imparato». 

Non è poi mancata la questione ponte sullo Stretto. 

«Arrivati a Reggio è impensabile doversi fermare per proseguire in traghetto – afferma il vice ministro Alessandro Morelli –.  Il Ponte sullo Stretto deve essere il ponte dell’Italia e dell’Europa». 

Un south working attivo sin dalle prime battute, che si basa sul concetto di libertà e di lavoro: Libertà di scegliere, libertà di essere nomadi digitali. 

A concludere i lavori, Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria.

«Questa terra ha tutte le potenzialità per diventare centro del mondo – dice –. Il Sud lo è stato, deve solo recuperare il tempo perduto. I giovani imprenditori calabresi, con “lavorare al Sud”, questa sera, hanno presentato la vera “Calabria che lavora”. Non più teorie sui tavoli tecnici, ma realtà al centro dei luoghi».  (gsc)

Rinviataassemblea pubblica di Unindustria Calabria

È stata rinviata, a dopo le ferie estive, l’assemblea pubblica di Unindustria Calabria, dal titolo Ripartire per il Futuro, a causa di un sopraggiunto impegno istituzionale del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il quale parteciperà, insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad una missione diplomatica a Parigi.

 

Ferrara (Unindustria Calabria): Post-pandemia sia occasione di sviluppo per la Calabria

«Questo periodo post-pandemico può e deve rappresentare una straordinaria occasione di crescita e sviluppo per la regione Calabria». È quanto ha auspicato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria nel corso dell’incontro con il viceministro alle Infrastrutture e della Mobilità, Teresa Bellanova.

Presente, anche, la senatrice di Italia Viva, Gelsomina Vono.

Il presidente Ferrara, dopo aver portato i saluti del Vice Presidente nazionale Natale Mazzuca e ringraziato il viceministro per la sua partecipazione all’incontro, che ha visto presenti anche il Presidente regionale di Ance Calabria, Perciaccante, i Presidenti delle articolazioni territoriali di Unindustria, Amarelli (Cosenza), Colacchio (Vibo Valentia), Spanò (Crotone) e Vecchio (Reggio Calabria), nonché i Presidenti regionali della Piccola Industria, Diano, e dei Giovani Imprenditori, Barreca, ha spiegato che «gli investimenti previsti per le infrastrutture (Alta Velocità, Ponte sullo Stretto, Elettrificazione della Rete Ferroviaria Ionica, Potenziamento degli Scali Aeroportuali e Portuali) saranno determinanti affinché il territorio regionale si possa strutturalmente e funzionalmente collegare con il resto del Paese e con le direttrici europee».

«La spesa delle risorse finanziarie previste dal Recovery Plan, Programmazione Comunitaria ed altre misure nazionali e regionali – ha sottolineato Ferrara – dovrà essere veloce, efficace e correlata alle esigenze del sistema produttivo che dovrà per contro, però, saper cogliere con entusiasmo e determinazione tutte le opportunità derivanti. Non ci sono più alibi. In questa direzione, il Sud, con il progetto Costruire il Mediterraneo, con una prova di orgoglio, anche culturale, ha voluto dimostrare di avere una visione di sviluppo ragionando in una logica di macro-regione, cercando di far comprendere come il Mezzogiorno deve crescere insieme al fine di rappresentare un’occasione di sviluppo per l’intero Paese». 

«Ed in questo senso – ha proseguito – un ruolo fondamentale non possono che recitarlo le Zes e l’Economia del Mare, sicuramente fattori competitivi e contesti di attrazione e di investimenti anche esteri. Quando parliamo di infrastrutture, infatti, dobbiamo ragionare anche di infrastrutture digitali e logistiche nella consapevolezza che gli investitori arrivano solo se trovano condizioni di contesto che possano concretamente e velocemente permettere la realizzazione degli insediamenti produttivi. Tutto ciò sarà possibile se gli investimenti e le misure saranno accompagnate dalle riforme, così come previsto nel Recovery Plan: la riforma della Pubblica Amministrazione, con una semplificazione che non può e non deve significare allentamento delle regole per i potenziali rischi che ben conosciamo, e la riforma della Giustizia».

Il viceministro Bellanova, ringraziando per l’invito, ha dichiarato di condividere pienamente le considerazioni del presidente Ferrara, evidenziando come la vera sfida è quella di rendere il Paese più competitivo con nuove opportunità per i giovani, che devono rimanere nei propri territori per migliorarli ed essere attori della ricostruzione del Paese con nuovo entusiasmo, nuova voglia di fare e competenze nei settori strategici.

«Le riforme devono essere fatte – ha aggiunto  Bellanova – e, certamente, semplificazione e trasparenza devono viaggiare insieme per impedire la pervasività dell’illegalità e determinare una crescita del sistema produttivo favorendo una nuova e buona occupazione. Sull’individuazione delle infrastrutture mi trovo pienamente d’accordo: Alta Velocità, Porti e Aeroporti, Ponte sullo Stretto, rappresentano fattori rilevanti per eliminare ogni senso di marginalità».

Il presidente Ferrara, nel concludere l’incontro, ha voluto sottolineare il proprio apprezzamento per la chiarezza e la visione lungimirante espressa dalla viceministro Bellanova, la quale, in maniera concreta, ha offerto una ricetta efficace in grado di determinare uno shock positivo per uno sviluppo sostenibile ed integrato che vede investimenti, competenze, occupazione ed innovazione al centro di un piano programmatico funzionale ai bisogni della comunità calabrese. (rrm)

Vaccinazioni in azienda, Unindustria Calabria sigla convenzione con aziende della sezione Sanità

Unindustria Calabria ha siglato una convenzione con le aziende aderenti alla sezione Sanità che si sono rese disponibili ad effettuare, all’interno delle proprie strutture, le vaccinazioni per le imprese associate ad Unindustria Calabria.

«La sottoscrizione della Convenzione – ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – rappresenta un’ulteriore opportunità che va ad integrarsi con il piano vaccinale del Sistema Sanitario e che permette alle imprese di garantire un contributo proficuo affinché il percorso di immunizzazione proceda sempre più spedito».

Per Ferrara, infatti, si tratta di «un passo importante che consentirà alle imprese di dare un notevole contributo alla campagna di vaccinazione, nell’interesse dei lavoratori e delle aziende. È chiaro che, concretamente, il piano di vaccinazione per i datori di lavoro e i propri dipendenti, come ha ribadito il Commissario Figliuolo, non potrà iniziare prima di giugno e sarà, comunque, subordinato alla disponibilità dei vaccini».

«Ringrazio Alfredo Citrigno, Presidente della Sezione Sanità di Unindustria Calabria – ha aggiunto – per le energie profuse ed il costante impegno perché sono state ben 14 le strutture private che hanno risposto all’appello, mettendo a disposizione logistica e personale. In particolare, le aziende che hanno dato, al momento, la loro disponibilità sono: Gruppo Citrigno – Centro Diagnostico e Poliambulatorio Specialistico “Adelchi”, “Villa Adelchi” e Centro Clinico S. Vitaliano Srl; Igreco Ospedali Riuniti Srl; Marrelli Health Srl; Casa di Cura Villa S. Anna SpA; Istituto clinico Prof. Dott. Raffaele De Blasi; Progetto Terza Età Srl; Casa Protetta “Villa Azzurra”; RSA “La Quiete” Srl; Sadel di Salvatore Baffa Spa; Sadel CS di Salvatore Baffa Srl; Casa di Cura Privata S. Rita dott. Caparra Srl; Biochem Control Srl».

«La priorità – ha sottolineato il presidente Citrigno, è quella di tutelare la salute dei dipendenti all’interno delle aziende, condizione necessaria per far ripartire l’economia e per cercare di superare al meglio la crisi economica e sociale in cui versa il nostro Paese». (rcz)

 

 

Giuseppe Citrigno (Unindustria Calabria): Bene integrazione di 11 milioni per settore cinema e audiovisivo

Giuseppe Citrigno, presidente della sezione Spettacolo, Cinema e Intrattenimento di Unindustria Calabria, ha espresso con soddisfazione «la notizia dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, della delibera che integra con 11 milioni di euro le misure di aiuto alle imprese del settore cinema ed intrattenimento».

«Devo riconoscere all’assessore alle Attività Produttive della Regionale Calabria, Fausto Orsomarso, di aver tenuto fede – ha proseguito Citrigno – all’impegno, che aveva assunto nel corso dell’Assemblea di Anec Calabria svoltasi lo scorso 30 aprile, di sostenere uno dei settori che più di altri ha subito le pesanti conseguenze economiche del doppio lockdown».

Si tratta di un importante segnale di attenzione nei confronti della categoria «cui deve auspicabilmente far seguito quanto annunciato dallo stesso Assessore: la pubblicazione del bando sulla digitalizzazione. Le nostre imprese – ha aggiunto Giuseppe Citrigno – si trovano nella condizione di dover rinnovare i propri impianti digitali, se vogliono continuare a competere sul mercato. Ma, alla luce della mancanza di incassi da oltre un anno, molte realtà potrebbero trovarsi nella condizione di non poter sostenere investimenti molto onerosi. Proprio per questo l’implementazione di una misura del genere sarebbe quanto mai opportuna e servirebbe a ridare slancio ad un settore profondamente fiaccato da questa lunga crisi». (rrm)

Aldo Ferrara incontra Fincalabra per il bando “Calabria Competitiva”

Un incontro importante, si è svolto nella sede di Unindustria Calabria, dove il presidente Aldo Ferrara, insieme al direttore Dario Lamanna, hanno incontrato Presidente del cda della Società in House Fincalabra, Alessandro Zanfino, accompagnato dal direttore, Marco Aloise, per analizzare e verificare i positivi risultati raggiunti in merito allo stato d’avanzamento degli Avvisi regionali in attuale gestione Fincalabra, con particolare riferimento al Fondo Calabria Competitiva e ai vari bandi pubblicati in via straordinaria per contrastare gli effetti negativi della pandemia.

Il Fondo Calabria Competitiva, ha evidenziato il Presidente Ferrara,  punto centrale del Protocollo sottoscritto con la compianta presidente della Regione Calabria Jole Santelli, rappresenta, grazie alla liquidità erogata, uno strumento fondamentale per la tenuta del sistema produttivo calabrese.

«Ho sempre sostenuto – ha proseguito – che Fincalabra si configura come una vera e propria “cinghia di trasmissione” capace di dare attuazione alle misure di politica economica, che, sempre più, si riveleranno vincenti in presenza di una buona governance, una mission definita e competenze evolute, oltre che adeguate alle esigenze del sistema produttivo». 

Oggetto dell’incontro sono stati anche i tempi e le modalità di attuazione dei bandi di prossima pubblicazione, con particolare riguardo a quelli inerenti gli incentivi di Politica attiva sul lavoro e a quelli concernenti gli investimenti in Innovazione Digitale.

Il presidente Zanfino ha sottolineato come Fincalabra possa configurarsi organismo propulsore per la gestione e la velocizzazione dell’erogazione dei fondi, contribuendo a mettere in atto uno snellimento ed una semplificazione di procedure al fine di aggredire con tempestività gli stati di emergenza economica e consentire, così, la immediata attuazione alla politica di investimenti delle imprese.

Zanfino ha proseguito illustrando i punti centrali del piano industriale elaborato da Fincalabra, un piano industriale ambizioso e lungimirante che sta rimodellando l’organismo sul piano dell’efficienza organizzativa, della semplificazione e delle competenze richieste, al fine di accompagnare, in maniera efficace, la nuova programmazione comunitaria.

Il Presidente Ferrara, nel dichiararsi molto soddisfatto per la proficua collaborazione messa in essere con il dipartimento delle Attività Produttive della Regione Calabria, ed in particolar modo con l’assessore Fausto Orsomarso, ha apprezzato la volontà del presidente Zanfino che si sta mettendo in atto di semplificare e di formare nuovi e più evoluti skills professionali; nello stesso tempo, ha auspicato un dialogo continuo e serrato con Fincalabra, al fine di individuare iniziative ed azioni  per la crescita e lo sviluppo del sistema produttivo calabrese.

I prossimi mesi, hanno condiviso infine Zanfino e Ferrara, saranno determinanti per una collaborazione sempre più efficace, anche in vista delle risorse finanziarie provenienti dal Recovery Plan e dalla nuova Programmazione Comunitaria 2021-2027. (rcz)

 

Unindustria Calabria: La Sanità è unica, come il suo obiettivo: la buona assistenza ai cittadini calabresi

Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, e Alfredo Citrigno, presidente sezione Sanità di Unindustria Calabria, hanno espresso «perplessità, stupore e rammarico» per le dichiarazioni rilasciate da Gino Strada, fondatore di Emergency, a La Stampa dove ha spiegato che, in Calabria, «abbiamo dato la nostra disponibilità anche a prendere in mano la gestione di diciotto ospedali chiusi ma, per ora, non ci ha risposto nessuno. Ospedali chiusi ufficialmente per ragioni di budget, ma al solito perché si è preferito sostenere la sanità privata».

«Puntare, pregiudizialmente, il dito contro la sanità cd privata – ha detto Ferrara – certamente non affronta e non risolve le criticità del sistema sanitario in Calabria, una regione abbandonata a se stessa e saccheggiata da altri territori che godono della nostra migrazione sanitaria grazie ad una politica di governo che, invece di affrontare i nodi strutturali da sempre irrisolti, si limita a fare valutazioni ragionieristiche con un lungo periodo di commissariamento i cui risultati degli ultimi vent’anni sono sotto gli occhi di tutti: aumento della spesa sanitaria, diminuzione dei Lea ed assoluta negazione del diritto alla salute di tutti i cittadini calabresi».

Il presidente della sezione Sanità, Citrigno, ha sottolineato che «in Calabria il finanziamento ai privati accreditati incide sul Fondo Sanitario Regionale solo il 5 % per l’assistenza territoriale e solo per il 7% per quella ospedaliera e ambulatoriale. Invece, sono ben oltre 300 milioni di euro che vengono sottratti al territorio calabrese e percepiti dalle Regioni del Nord in conseguenza della cd emigrazione sanitaria, fenomeno che sarebbe necessario attenuare incrementando l’ammontare delle risorse finanziarie a favore delle strutture calabresi con un inevitabile aumento e miglioramento dell’assistenza sanitaria».

Lo stesso Ministero della Sanità, peraltro – ha aggiunto – sin dal 2013 obbliga la Regione Calabria e i commissari ad adeguare i Lea a quelli del resto d’Italia, ma nulla di tutto ciò si è verificato Un comparto, quello sanitario, che definire privato non è proprio corretto, in quanto trattasi di un privato accreditato e convenzionato per la gestione di un servizio pubblico che, quasi sempre, svolge un ruolo di supplenza e di integrazione con le strutture sanitarie pubbliche, in affanno e carenti su alcune branche specialistiche, che determinano ritardi e tempi lunghissimi per soddisfare le richieste e le esigenze dei pazienti calabresi per le diverse patologie».

«Un settore, peraltro – ha proseguito Citrigno – quello della sanità convenzionata, che, garantendo un’importante e significativa percentuale di occupazione (sono circa 10 mila i dipendenti che operano nelle strutture attorno a cui ruota un rilevante indotto che interessa in maniera considerevole diversi settori), determina una rilevante ricaduta sociale ed economica sul territorio calabrese, con importanti investimenti sul versante tecnologico ed infrastrutturale, fronteggiando, di volta in volta, le varie emergenze che si verificano in una regione particolarmente complessa ed articolata anche da un punto di vista morfologico. La Sanità è unica, come uno è il suo obiettivo primario: la buona assistenza per i cittadini calabresi».

«Da parte di Unindustria Calabria – si legge in una nota – è stata sempre manifestata la volontà di collaborare in un quadro di sinergia pubblico-privato al fine di portare avanti, con trasparenza e senso di responsabilità, azioni ed iniziative che potessero contribuire ad attenuare il gap di assistenza e di prestazioni che si vedono costretti, quotidianamente, a subire i cittadini della nostra amata regione. Ed è proprio per tutto ciò che continueremo ad impegnarci, sempre più, con determinazione e con ogni mezzo affinché possano emergere le buone prassi e la buona qualità di assistenza che offrono le realtà sanitarie calabresi nelle diverse patologie e nei territori più periferici». (rcz)