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VIBO VALENTIA – Capitale del libro, Limardo scrive al sindaco di Taurianova

Scambio di cortesie istituzionali fra il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo e quello di Taurianova Roy Biasi. Il primo cittadino di Vibo Valentia augura al collega reggino, attraverso una lettera, di poter ottenere il titolo di Capitale italiana del libro 2024 così come capitata alla città tirrenica nel 2021.

«Caro sindaco – scrive Limardo – con piacere, ed anche un pizzico di emozione per i motivi che ti dirò, apprendo dell’ufficialità della candidatura della tua cittadina a Capitale italiana del Libro 2024. Il piacere lo devo al fatto che già solo arrivare nella cinquina dei finalisti, insieme ad altre importanti realtà del Paese, conferma la vitalità culturale della nostra amata Calabria, e la voglia di crescere per abbracciare una mentalità nuova, più aperta al cambiamento, alle contaminazioni, al desiderio di evolvere; questo è ciò che provoca la letteratura e la cultura in generale. L’emozione, invece, la provo nel pensare che quello stesso percorso che oggi sta seguendo Taurianova noi lo abbiamo già vissuto. Un percorso che per noi si è concluso con la vittoria di quel titolo che tanto di buono ha portato alla comunità vibonese e non solo, e che auguro possa avere analoga conclusione anche per voi»

Continua il sindaco di Vibo: «Credere in un progetto che abbia come fulcro il libro significa credere nella possibilità di un’elevazione sociale complessiva alla quale ogni amministratore deve puntare. Significa investire in un qualcosa che per alcuni è effimero, e quindi scontrarsi con scetticismo e critiche insensate ma avere la forza di reagire; perché bisogna farsi guidare dall’ostinazione e dalla convinzione che nulla ci è precluso, che poi è l’essenza stessa del fare politica. Una eventuale vittoria significherebbe, come lo è stato per noi, riuscire a realizzare un qualcosa di straordinario e duraturo. Con il progetto di Vibo Capitale italiana del Libro abbiamo creato occasioni di confronto, scambi culturali unici che altrimenti non sarebbe stato possibile neanche immaginare, ma soprattutto quanto fatto nel corso di quell’anno, ci ha consentito di dare vita a qualcosa di stabile, dal Comitato editori vibonesi (Cev) fino all’Orchestra sinfonica della Calabria, riconosciuta come Iconoclastie dal Ministero e che oggi è un autentico faro di cultura per l’intera regione. Le cose da dire sarebbero tante ma non mi dilungherò oltre; mi preme soltanto che giunga alla splendida Taurianova il più grande in bocca al lupo da tutta la città di Vibo Valentia». (rvv)