Ad Amantea la decima edizione del Kino Guarimba

Fino al 21 settembre, ad Amantea si terrà la decima edizione del Kino Guarimba, la residenza cinematografica internazionale dell’Associazione Cultrale La Guarimba, diretta da Giulio Vita.

«La decima edizione è sempre un traguardo importante. Negli anni abbiamo portato ad Amantea più di 500 artisti internazionali riuscendo a raccontare il nostro territorio e mostrarlo in giro per il mondo», ha detto Vita, sottolineando come «il Kino Guarimba è diventato così un punto di riferimento per tutti i raccontastorie dell’audiovisivo e un importante metodo di crescita territoriale».

Alla manifestazione, infatti, sono 50 artisti dai 18 ai 62 anni, tra attori, registi, tecnici e professionisti del mondo del cinema provenienti da 27 Paesi diversi, a essersi ritrovati in Calabria per partecipare ad un laboratorio cinematografico e realizzare cortometraggi, collaborando tra loro e con la comunità di Amantea. I Paesi rappresentati sono: Argentina, Australia, Brasile, Cina, Colombia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, India, Inghilterra, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nigeria, Senegal, Spagna, Tanzania, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay e Venezuela.

Per il secondo anno della Ukrainian Edition del Kino Guarimba sarà garantita la partecipazione con una borsa di studio a dieci partecipanti ucraine, grazie al sostegno Centro per i diritti umani Zmina.

Infatti, quest’anno Kino Guarimba è possibile grazie a Zmina: Rebuilding, un progetto cofinanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea nell’ambito di un bando dedicato a sostenere gli sfollati ucraini e i settori culturali e creativi ucraini. Il progetto è una cooperazione tra Izolyatsia (UA), Trans Europe Halles (SE) e Malý Berlín (SK).

Nella prima parte del programma, gli artisti verranno accolti ad Amantea, si conosceranno attraverso attività ed esercizi e parteciperanno a laboratori formativi. Per rafforzare il legame con il territorio, verranno offerti pranzi e cene con prodotti tipici e visite guidate per il centro storico di Amantea, così da trasformare il paese in un set cinematografico a cielo aperto ed esportare la cultura calabrese in giro per il mondo.

La parte di formazione prevede una serie di masterclass su produzione, camera, luci, suono, montaggio e distribuzione da parte dei tutor della residenza, professionisti provenienti da Spagna, Venezuela e Calabria.

Nella seconda parte, i partecipanti daranno forma alle loro idee, scrivendo, producendo, girando e montando le loro opere, che verranno poi proiettate durante la serata conclusiva, in un momento di condivisione aperto a tutta la comunità.

Questo anno, parallelamente alla residenza cinematografica Kino Guarimba, è nato La Guarimba Music Camp, un progetto di formazione musicale che vede protagoniste 5 musiciste ucraine, arrivate ad Amantea grazie al sostegno di Culture Moves Europe, un programma di finanziamento diretto da Europa Creativa. I partecipanti delle due residenze potranno collaborare, facendo incontrare cinema e musica, mescolando forme d’arte, culture e idee differenti. (rcs)

Il filandese Pertti Jalava vince il Concorso Internazionale di Composizione per Banda Musicale “A. Perri Altomare” di Amatena

È con il brano Cold Winds over Rodinia che il Maestro finlandese Pertti Jalava ad aggiudicarsi il primo premio del Concorso Internazionale di Composizione per Banda Musicale “Alfonso Perri Altomare” – Città di Amantea, giunto alla quarta edizione.

La competizione, organizzata dalla locale Associazione Banda Musicale “Francesco Curcio” e dedicata all’affettuosa memoria del giovane M° Perri Altomare – scomparso prematuramente nove anni orsono – è finalizzata alla promozione della ricerca in campo musicale, alla valorizzazione della banda musicale per le qualità timbrico-espressive che le sono proprie, e all’arricchimento del repertorio della musica bandistica.

Per il concorso è stata valutata una composizione originale per banda musicale, della durata non superiore a quindici minuti, inedita. In questa edizione sono pervenute 18 applicazioni da ben 11 nazioni: Italia, Australia, Austria, Canada, Finlandia, Hong Kong, Israele, Madagascar, Repubblica Ceca, Regno Unito, Usa.

La proclamazione dei risultati è avvenuta in Amantea, nel corso dell’annuale concerto estivo organizzato della Banda Musicale “F. Curcio” diretta dal M° Alessio Paradiso. A stilare la graduatoria finale è stata la qualificata giuria artistica presieduta dal M° Giorgio Feroleto, già docente di Clarinetto e Direttore del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, e costituita dal M° Francesco Giovanni Di Rende (diplomato in Strumentazione e Direzione per Banda sotto la guida del M° A. De Paola) e dal M° Daniele Croce (diplomato in Composizione sotto la guida del M° V. Palermo e recentemente premiato per il brano “Oculi Omnium” nell’ambito del Musica Sacra Nova Composer’s Competition in Polonia).

Del brano vincitore  «si è potuto apprezzare – si legge nel verdetto dei giurati – il preciso passaggio sonoro realizzato con un’attenta orchestrazione e l’uso puntuale e ricorrente di texture durante tutto il corso del brano, che sottolineano la spiccata descrittività del pezzo. La gestione del materiale musicale nel corso del brano è risultata eccellente”. Classe 1960, Jalava ha in bacheca numerosi premi in concorsi di composizione con opere per orchestra d’archi, orchestra di fiati, ensemble da camera, ensemble jazz, big band e coro, che sono state eseguite in Finlandia, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Italia, Svezia, Ungheria, Serbia e Stati Uniti (New York, Carolina del Nord, Virginia e Washington). Lo stile del compositore si caratterizza per l’uso di forti contrasti, armonie distorte, timbri acuti e ritmi aggressivi e frequentemente asimmetrici».

Il secondo premio è stato assegnato al brano “Two Prayers for Peace” dell’australiano M° Paul Kopetz, di grande significato emozionale e quanto mai attuale. La composizione “si è distinta per la sua solidità formale e per i pregnanti spunti tematici. Gli elementi che caratterizzano i due movimenti, legati all’Est e all’Ovest del Mondo, mostrano una chiara matrice comune pur differenziandosi nello sviluppo, garantendo coerenza stilistica e unitarietà della forma”. Kopetz ha compiuto gli studi all’Università di Melbourne, al Victorian College of the Arts, al Conservatorio di Rotterdam e alla Monash University. Le sue opere sono state eseguite negli Stati Uniti, in Asia, in Europa e in Australia, e la sua musica si propone come un mix altamente emotivo e colorato di paesaggi sonori polistilistici, dove le forme fuse della musica classica e contemporanea offrono lo spunto per viaggi personali di riflessione e impegno sociale.

Si sono classificati al terzo posto i “Tre Pezzi per Symphonic Band n.2” dell’italiano M° Giovanni Lombardi. Nella motivazione si legge che essi “hanno mostrato sin dalle prime note una spiccata e vivace vena creativa, unita ad un’ottima orchestrazione. Pur nella diversità dei tre movimenti, un appropriato uso dell’armonia ha fatto da trait d’union creando un gradevole percorso d’ascolto». Lombardi, già vincitore della passata edizione del Concorso (ex-aequo con il M° Cosimo Bombardieri)  è in servizio dal 2012 presso la Banda Musicale del Comando Artiglieria Controaerei dell’Esercito Italiano; diplomato e laureato in Clarinetto presso il Conservatorio “G. Martucci di Salerno”, nel 2021 si è laureato con lode in Strumentazione per Orchestra di Fiati. 

Infine, la giuria ha inteso assegnare una menzione speciale alla composizione “Sinfonietta in Fa per Banda” del M° Viviano Umberto Cassera Moretti: «pur nel suo chiaro legame a forme e soluzioni consolidate, si è apprezzata la coerenza dell’incedere dei movimenti nonché la buona tecnica nella stesura della Fuga finale». (rcs)

A Campora di Amantea la Festa dei Popoli: Qui 800 lavoratori stranieri lavorano e vivono il territorio

È alle circa 800 persone provenienti dal Bangladesh, Romania, Mali, Gambia, Malesia e Corea che è stata dedicata la seconda edizione della Festa dei Popoli di Campora San Giovanni di Amantea e promossa dalla Proloco insieme ad Auser, Cgil Cosenza e Flai Cgil Cosenza.

Un momento di riflessione e condivisione per celebrare quell’intreccio a livello lavorativo ed umano che sta arricchendo il territorio facendone un modello. Assistiti dalla “Casa dei Popoli”, sede Flai Cgil e Alpaa, oltre che Cgil di Campora, i lavoratori stranieri, impiegati nella lavorazione della Cipolla di Tropea ma anche nell’edilizia, vengono accompagnati nel loro percorso lavorativo e affiancati nella verifica della regolarità delle loro condizioni.

A parlarne, nell’ambito dei festeggiamenti, Teresa Cavaliere, segretaria Cgil Cosenza, Giovanni Giuseppe Carotenuto, presidente Alpaa Nazionale, Tina Balì, presidente Fondazione Metes, Pino Fabiano, direttore Migrantes Cosenza, monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo della Diocesi di Cosenza Bisignano, con la moderazione del giornalista Rino Muoio.

«La Festa dei Popoli è un’occasione speciale – ha affermato Cavaliere – per ricordarci che, nonostante le nostre differenze, siamo tutti parte di una grande famiglia umana. Come sindacalista so bene quanto sia importante difendere i diritti di tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro origine».

«Come Cgil di Amantea, qualche anno fa abbiamo iniziato un percorso molto importante: metterci in contatto con i giovani stranieri, in particolare quelli provenienti dal Bangladesh, per offrire loro assistenza e supporto. Abbiamo cominciato – ha spiegato la Segretaria – controllando le loro buste paga e incontrando una certa diffidenza. Molti di loro, pur avendo diritto a prestazioni come la disoccupazione o la malattia tramite l’Inps, non ne facevano richiesta».

«Le aziende agricole di Campora San Giovanni e dei dintorni hanno dimostrato un forte impegno nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Hanno creato – ha aggiunto – un ambiente di lavoro dignitoso e umano, offrendo contratti regolari e supportando le necessità dei lavoratori stranieri. Alcune aziende hanno addirittura adibito un luogo all’interno delle loro strutture da dedicare al culto, dimostrando un’attenzione particolare alle esigenze spirituali dei lavoratori. Questo approccio dimostra che è possibile coniugare produttività e rispetto dei diritti umani, e ci rende orgogliosi della nostra comunità. Non tutto è rose e fiori, ma sicuramente si tratta di una realtà positiva».

Presidi come quelli della Cgil in territori con un alto tasso di lavoratori stranieri sono importanti.

«Dare loro assistenza – ha detto il Segretario Generale Flai Cgil Cosenza Giovambattista Nicoletti – li tiene al riparo dalle grinfie dei faccendieri di turno, ma anche da chi per dare loro ciò che è un diritto chiede cifre onerose. Campora possiamo dire che sia la dimostrazione che l’integrazione è possibile partendo dal dare dignità ai lavoratori e alle lavoratrici». (rrc)

Ad Amantea al via La Guarimba Festival

Dal 7 al 12 agosto, ad Amantea, al Terrenito si terrà la 12esima edizione de La Guarimba International Film Festival, che offrirà sei giorni di eventi ad ingresso libero, tra proiezioni, cinema e laboratori per bambini, conferenze, mostre di illustrazione ed eventi comunitari.

Questa edizione è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, di GIPHY, dell’Ambasciata dell’Austria, dell’Accademia d’Ungheria Roma, e del Centro Ceco Roma.

Il festival si svolgerà sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il Premio di Rappresentanza della Camera dei Deputati, il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Provincia di Cosenza e del Touring Club Italiano.

Per il secondo anno, l’evento si svolgerà al Terrenito, lo spazio culturale gestito dall’Associazione La Guarimba e aperto al pubblico come risposta alla chiusura e l’abbandono del Parco La Grotta di Amantea, inagibile da due anni. La Guarimba rappresenta la reazione all’incuria, la mancanza di dialogo con la società civile e l’assenza di progettazione della politica locale, per formare uno spazio multiculturale di confronto, dove le persone possono incontrarsi e generare capitale umano e sociale.

Su un totale di 1290 film ricevuti, sono stati selezionati 158 cortometraggi da 52 nazioni diverse, dando voce a registi provenienti da tutti i continenti. Il 63% dei film nella selezione sono diretti da donne. Il festival intende rappresentare la complessità e la ricchezza di culture, tradizioni e lingue di tutto il mondo: saranno proiettati film in italiano, arabo, tedesco, inglese, francese, indonesiano, filippino, cinese, albanese, bielorusso, russo, spagnolo, portoghese, coreano, croato, mongolo, swahili, ungherese, hindi, e ucraino.

La Competizione Ufficiale sarà suddivisa nelle categorie di Fiction, Animazione, Documentario, Videoclip, Insomnia (Film Sperimentali). Parte della competizione sarà anche il programma di 100 cortometraggi animati per bambini e ragazzi che faranno parte de La Grotta dei Piccoli, in collaborazione con Unicef Italia.

Tra le novità di quest’anno, la selezione fuori concorso Dance Films!, che sarà presentato la notte dell’11 agosto in una proiezione in spiaggia. Il programma celebra la fusione tra danza e cinema, riconoscendone la ricchezza artistica e narrativa. Il suo scopo è quello di evidenziare la diversità e la versatilità della danza come forma di espressione artistica, invitando registi e coreografi a collaborare nella creazione di opere che combinano la capacità tecnica della cinematografia con l’emotività del movimento umano.

Durante l’ultima sera, saranno presentati due programmi speciali: Caribe Atómico, una selezione di corti prodotti nei paesi caraibici e presentati nel festival gemellato con La Guarimba, e Free Palestine!, una selezione di cortometraggi diretti da registi palestinesi, per dare voce e sostegno al popolo palestinese.

Al termine, sarà proiettato il Superloop GIF, una carrellata di cortissimi animati in formato GIF, in collaborazione con Giphy

Sarà presente la Giuria del Festival, formata da tre registe donne che negli ultimi anni hanno realizzato film di grande impatto sui conflitti che stanno vivendo i loro paesi: Olya Chernykh (Ucraina), Darin Sallam (Giordania/Palestina), Akuol de Mabior (Sud Sudan).

E per chi non potrà venire ad Amantea, è stata avviata una collaborazione con Mymovies per offrire una parte della selezione ufficiale online gli stessi giorni del festival, che si può trovare qui.

Ma non solo cinema per grandi: a La Guarimba c’è anche La Grotta dei Piccoli, il festival di animazioni

per bambini e ragazzi che si terrà durante la competizione principale, con un suo processo di selezione, programma e premio specifici.

Durante il festival, sarà allestita una piccola sala cinematografica dove gli spettatori più giovani potranno formare una piccola comunità, seguiti da tutor professionali, incontrare i registi e scambiare le loro idee.

Ogni pomeriggio, prima delle proiezioni, si terrà il laboratorio formativo “L’Officina dei Ritratti”, ispirato ai principi di educazione non formale dell’Apprendimento Cooperativo e dell’Educazione Montessoriana. Attraverso il disegno ed esercizi creativi individuali e di gruppo, i bambini esploreranno la percezione di sé stessi e la scoperta dell’altro.

Gli spettatori della Grotta dei Piccoli potranno votare i loro film preferiti durante le proiezioni, formando la Giuria dei Piccoli. L’11 agosto si terrà il cineforum creativo dedicato a tutti gli spettatori – un’occasione unica in cui programmatori ed educatori faciliteranno la discussione libera attraverso il disegno e la creatività. L’ultimo giorno del festival sarà dedicato alla proiezione dei corti più votati con la selezione “Best of”, e saranno proprio i membri della giuria ad annunciare il vincitore della Grotta dei Piccoli alle premiazioni ufficiali.

Il programma “Cambur” è una categoria dedicata all’interno del programma de La Grotta dei Piccoli che include otto cortometraggi animati incentrati sulle tematiche ambientali.

Questi film gettano luce sull’equilibrio delicato del nostro ecosistema e sulla nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente attraverso racconti coinvolgenti, prospettive non convenzionali e ironia, con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sostenibile e incoraggiare un cambiamento positivo nella società.

Previsti, poi, degli eventi speciali: La mattina del 7 agosto, gli ospiti e la squadra del festival si riuniranno per una pulizia comunitaria della spiaggia di Amantea, per sostenere pratiche di sostenibilità e cementificare l’impegno civico.

La sera del 7 agosto, l’Orchestra dei Fiati Mediterranea Città di Amantea si esibirà con il suo tradizionale concerto di apertura, con un tributo al compositore americano James Horner. Il complesso bandistico educa musicalmente e mette insieme giovani musicisti del territorio. Saranno eseguite le colonne sonore più celebri di Horner, mentre le immagini dei suoi film saranno proiettati sul grande schermo.

L’8 agosto, nel pomeriggio, sarà organizzato un tour del centro storico di Amantea, per mostrare agli artisti ospiti del festival il nostro paese e le sue bellezze naturali e storiche. La mattina dell’8 agosto, si terranno al Lido Azzurro di Amantea le Conferenze In Spiaggia, dove saranno affrontati temi rilevanti per l’industria del cortometraggio.

The art and Impact of film subtitling: A professional Insight: i relatori Marta Miquel Irarte e Daniele Zuccalà parleranno del processo difficile della traduzione e della sottotitolazione dei film, discutendo l’impatto sociale e il significato della creazione di sottotitoli bilingue per La Guarimba, come potente strumento per coinvolgere un pubblico eterogeneo e promuovere un senso di comunità.

Accordo Italia-Albania: profili di illegittimità e criticità. Lo scorso 15 febbraio il Senato italiano ha approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Protocollo Italia-Albania. Insieme alla relatrice Dayana Chaparro Garcia (avvocata, attivista e musicista), in questa talk parleremo dei profili di illegittimità e delle criticità che presenta tale intesa con particolare attenzione alla normativa applicabile, allo screening dei soggetti vulnerabili e allo svuotamento del diritto di difesa.

The Calabrian Film festival: I rappresentanti dei festival cinematografici calabresi saranno ospitati per un incontro e un confronto aperto, per presentarsi e parlare di quello che sta succedendo nella nostra Regione. La Fondazione Calabria Film Commission interverrà per presentare il progetto “Bella come il Cinema” e il lavoro di sostegno alle co-produzioni e ai festival in Calabria.

Nel pomeriggio, sarà organizzato un tour del centro storico di Amantea, per mostrare agli artisti ospiti del festival il nostro paese e le sue bellezze naturali e storiche.

La mattina del 9 agosto, nella sala conferenze dell’Hotel Mediterraneo, si terrà il laboratorio di creazione musicale Animated Sound, dove il compositore britannico Phil Brookes condurrà una conferenza/performance interattiva sul processo creativo alla base della realizzazione dei suoni e delle musiche nei film animati.

La giornata dell’11 agosto sarà dedicata alla celebrazione dell’identità venezuelana del festival: a pranzo, tutti gli ospiti saranno invitati per un’arepada al Terrenito, dove potranno assaggiare le arepas, piatto tipico venezuelano. La notte sarà organizzata una proiezione speciale in spiaggia, dove allestito uno schermo in riva al mare per proiettare il programma speciale Dance Films. In seguito, sarà organizzato il DJ set dell’artista sonoro italo-ecuadoriano Condoii, per celebrare la festa di chiusura del festival.

AMANTEA (CS) – Sabato a Campora la Festa dei Popoli

Sabato 3 agosto, a Campora San Giovanni di Amantea, alle 18, alla Casa dei Popoli, si terrà la seconda edizione della Festa dei Popoli, organizzata dalla Pro Loco Campora San Giovanni in collaborazione con Auser, Cgil Cosenza e Flai Cgil Cosenza.

Si tratta di un momento di riflessione e dibattito sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione, con particolare riferimento all’inserimento dei lavoratori stranieri nel territorio, che partirà con un corteo che giungerà fino a Piazza San Francesco, dove verrà aperto il tavolo delle testimonianze.

Dalle 19.30 dibattito con Mimmo Lucano, europarlamentare e sindaco di Riace, monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo della Diocesi di Cosenza Bisignano, Mario Oliverio, ex governatore della Regione Calabria, Teresa Cavaliere, Segretaria Cgil Cosenza, don Andrea Piccolo, parroco della chiesa di San Pietro Apostolo di Campora San Giovanni, Giovanni Giuseppe Carotenuto, presidente Alpaa Nazionale, Tina Balì, presidente Fondazione Metes, Pino Fabiano, direttore Migrantes Cosenza. Coordina il giornalista Rino Muoio(rcs)

Il programma estivo degli eventi artistici e culturali de La Guarimba ad Amantea

Prendono il via domani, a Il Terrenito di Amantea, il programma estivo di eventi artistici e culturali coordinato dall’Associazione Culturale La Guarimba, in programma fino al 20 luglio.

Il progetto, inaugurato dal 2022, rivitalizzerà l’estate del paesino calabrese senza cinema e spazi dedicati alla cultura, con 15 eventi culturali organizzati dalle associazioni del territorio, tutti ad ingresso libero.

«Uno spazio nato per includere persone ed accogliere idee, dove la nostra comunità può ritrovarsi e assistere ai risultati lavoro delle realtà culturali che lavorano nel nostro territorio – ha dichiarato Giulio Vita, ideatore e direttore artistico dell’iniziativa – Il Terrenito è ormai la nostra casa, un luogo costruito con le proposte delle associazioni che ora lo animano, un laboratorio creativo dove ci ritroviamo per guardare un film, ascoltare musica e stare insiem».

Sponsor principale è Caffè Guglielmo, che da tre anni continua a credere nel progetto e investire sul territorio. Il programma ha anche ricevuto il patrocinio della Fondazione Italia Patria della Bellezza.

Si inizierà con l’Estemporanea di Pittura dedicata all’artista amanteano Aldo Bruno, dove pittori di tutte le età e i livelli potranno ritirare una tela, dipingere ed esporre le loro opere all’interno dello spazio.

La stessa sera, si terrà il concerto di apertura del programma, curato dall’Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea, complesso che porta avanti da anni la tradizione delle bande musicali ad Amantea. La prima parte del concerto si chiamerà Una Notte al Cinema, e sarà dedicata ad un repertorio di colonne sonore, mentre immagini dei film saranno proiettate sullo schermo del Terrenito. La seconda parte vedrà la presenza dell’Orchestra Junior, con i giovani musicisti che eseguiranno brani di John WilliamsEnnio Morricone e Justin Hurwitz.

Il secondo evento musicale del programma è composto dal concerto curato dal Peperoncino Jazz Festival, che, per il terzo anno consecutivo, ha scelto il palco del Terrenito per includere Amantea nel suo programma. Il concerto di quest’anno si terrà venerdì 19 luglio, con l’esibizione dell’Absolute Three, formazione jazz composta da tre musicisti di spessore internazionale: Fabrizio LaFauci (batteria), Frank Marino (basso) e Salvatore Sangiovanni (piano e tastiere).

Gli eventi performativi includeranno anche teatro e danza: venerdì 5 luglio la compagnia teatrale La Buffa – Agitatori Culturali proporrà l’opera originale “Filiberto”, mentre venerdì 12 la compagnia di danza Al Mantiah Ballet offrirà lo spettacolo “Best Of”, che metterà insieme il meglio del loro repertorio.

Dal palco al grande schermo: per nove sere, lo spazio sarà l’arena estiva che ospiterà la rassegna Cinema Al Terrenito, organizzata dall’Associazione Culturale CinemAmbulante con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. Saranno presentati programmi di cinema per tutti gli appassionati.

Il primo programma, che si terrà di lunedì, è Wilder&Lemmon, una retrospettiva di cinema storico dedicata alla coppia regista-attore più iconiche di Hollywood. Il programma è composto da tre grandi commedie, brillanti e innovative, che Billy Wilder ha girato con Jack Lemmon come protagonista. Il 1° luglio si inizierà con The Apartment (1960), l’8 luglio sarà proiettato The Front Page (1974) e il 15 luglio l’iconico Some Like It Hot (1959), con Marylin Monroe.

Il secondo programma, dedicato al cinema contemporaneo e proiettato di giovedì, è chiamato Terre di Guerra, ed è composto da tre film sulla guerra raccontata da tre registe donne di tre paesi diversi.

Il 4 luglio sarà proiettato No Simple Way Home (2022) di Akuol de Mabior, la storia del ritorno della regista nel Sudan del Sud, il suo paese di origine, e il confronto con la guerra, l’identità e la storia della famiglia. L’11 luglio A Picture To Remember (2023) di Olga Chernykh, un racconto della regione ucraina del Donbass attraverso le testimonianze di tre generazioni di donne. Infine, il 18 luglio sarà proiettato Farha (2021), film della regista giordano-palestinese Darin Sallam, che racconta le sofferenze del suo popolo attraverso gli occhi di un’adolescente.

Il terzo programma è Cinema per i più piccoli, dedicato ai bambini e ragazzi ma aperto a tutti gli adulti, che si terrà di sabato. Quest’anno, saranno proiettati i film dello Studio Aardman, una casa produzione indipendente britannica che ha realizzato film di animazione di grande successo di pubblico e di critica, con personaggi iconici e storie che fanno ridere e riflettere al tempo stesso.

Si inizierà sabato 6 luglio con Wallace & Gormit (2005), diretto da Nick Park e Steve Box, per poi proseguire sabato 13 con Shaun The Sheep (2015), diretto da Richard Starzak e Mark Burton, e il 20 con la proiezione di Chicken Run (2000), diretto da Nick Park e Peter Lord.

Sabato 20 luglio sarà anche la giornata di chiusura del programma del Terrenito: prima della proiezione per i bambini e durante tutta la giornata, lo spazio ospiterà l’evento La Festa del Vintage, un mercatino organizzato da Vintage Market Calabria, accompagnato dal DJ set curato da Salvatore Socievole, DJ e produttore musicale amanteano. (rcs)

Dal 7 al 12 agosto 2024 ad Amantea torna la Guarimba

Dal 7 al 12 agosto 2024 ad Amantea torna la Guarimba, festival di cinema internazionale che ormai si svolge da dodici anni nella località tirrenica cosentina. Un cittadina dove, è scritto in una nota, «in cui non vi sono spazi culturali e di condivisione destinati alla comunità».

Artists For La Guarimba, curata dall’illustratrice Valeria Weerasinghe, continua a essere una vetrina essenziale di espressione artistica all’interno del festival. Fra talenti emergenti e nomi già affermati, la mostra mette insieme artisti provenienti da tutto il mondo per reinterpretare la scimmia simbolo de La Guarimba, che accompagna il festival da ormai 11 anni. È affascinante osservare come queste interpretazioni si intreccino così armoniosamente nel tessuto culturale dei loro paesi d’origine, che sia attraverso riferimenti cinematografici o altre influenze culturali.

«Come istituzione culturale, è per noi un impegno molto importante amplificare le voci degli oppressi e creare uno spazio in cui invitare la nostra comunità a riflettere sulla realtà del mondo contemporaneo», dichiara Valeria Weerasinghe, curatrice della mostra.

Proprio per questo motivo, alla luce di ciò che sta accadendo sotto ai nostri occhi, quest’anno La Guarimba ha chiesto ad artisti provenienti dall’Ucraina e dalla Palestina di unirsi al progetto e raccontarsi attraverso la loro arte, spingendoci a considerare il nostro ruolo all’interno della società e, infine, ad agire.

I 15 artisti dell’edizione 2024 sono: Mikel Murillo (Spagna), Martoz (Italia), Majid Bita (Iran), Rocío Álvarez (Spagna), Mika Turnball (Nuova Zelanda), Nerian Keywan (Palestina), Oscar Nimmo (Australia), Marina Veremeienko (Ucraina), Éva Darabos (Ungheria), Cristóbal Schmal (Cile), Zoey Kim (Corea del Sud), Shweta Sharma (India), Khanya Kemami (Sud Africa), Aya Marzouk (Egitto), Jake Carruthers (Canada). Gli illustratori, provenienti da diversi contesti creativi, grazie alla propria opera donano un contributo unico al festival.

La locandina ufficiale, realizzata dallo storico illustratore del festival Mikel Murillo, racchiude tutti gli elementi che caratterizzano La Guarimba: sullo sfondo del Terrenito, lo spazio all’aperto dove prendono vita gli eventi dell’associazione, un insieme di scimmie collabora per riportare il cinema alla gente e la gente al cinema.

AMANTEA (CS) – Incontro del Rotary E-Club Al Mantiàh sulla violenza di genere

Il Rotary contro la violenza di genere. L’iniziativa del Rotary E-Club Al Mantiàh, svoltasi il 3 febbraio presso il Cinema Sicoli di Amantea, si è rivelata un appuntamento di grande importanza e profondità. Organizzato grazie all’impulso del governatore emerito ing. Francesco Socievole e sotto la guida del presidente attuale, avv. Francesco Perciavalle, l’evento ha coinvolto diversi Rotary club della zona, tra cui Del Reventino, Paola Mtc, Mendicino-Serre Cosentine e Belvedere Atc.

La serata è stata inaugurata dai saluti del prefetto del club rivolti agli illustri relatori, alle autorità presenti e ai rappresentanti dei club service, tra cui Fidapa Amantea, Lions Amantea, Inner Wheel Amantea e Rotaract Amantea.

La parte centrale dell’evento è stata la tavola rotonda, introdotta e moderata dalla Pischiatra-criminologa dott.ssa Stefania Ruberto, coordinatrice del progetto “Salute mentale” del Distretto 2102. I relatori, ovvero il psicologo e criminologo Sergio Caruso, l’avvocato penalista e criminologa Chiara Penna, e la giornalista e criminologa Fabrizia Arcuri, hanno affrontato la complessa tematica da prospettive diverse, catturando l’attenzione e l’interesse della platea. Le incisive domande della moderatrice hanno stimolato una riflessione profonda, coinvolgendo intensamente l’intera platea.

Il criminologo Sergio Caruso ha svolto una disamina approfondita sul profilo di chi commette questi crimini, evidenziando come si muova dal comportamento disfunzionale e psicologico fino a sfociare nella psichiatria. Caruso ha esplorato le radici del problema, analizzando le relazioni tossiche e la natura narcisistica patologica che spesso sono alla base di questi atti. La sua approfondita analisi ha gettato luce sui fattori psicologici che possono contribuire alla commissione di reati di violenza di genere.

L’avvocato penalista e criminologa Chiara Penna ha posto l’accento sulle nuove normative in materia, dal Codice Rosso alla richiesta di aumentare le pene per tali crimini. La sua spiegazione dettagliata e precisa ha toccato punti critici di una legge che si colloca in un contesto complesso e delicato. Ha evidenziato la necessità di un approccio equilibrato che consideri sia la giustizia che la comprensione delle radici profonde del problema.

La giornalista e criminologa Fabrizia Arcuri ha illuminato il dibattito concentrandosi sulla comunicazione e sull’uso improprio del linguaggio, sia nei media che sul web. Ha sottolineato come termini e frasi, quando utilizzati in modo inappropriato, possano trasformare semplici informazioni in racconti macabri. Il suo intervento ha evidenziato l’importanza di una informazione responsabile, al fine di evitare il perpetuarsi di stereotipi dannosi e contribuire a un dibattito pubblico più costruttivo.

I relatori hanno, infatti, criticato l’uso di espressioni come “amore malato”, “delitto passionale” e “femminicidio”, evidenziandone la valenza negativa e la mancanza di validità scientifica. Hanno suggerito di abbandonare tali concetti distorti e di adottare invece l’approccio della criminogenesi, uno studio delle motivazioni alla base dei comportamenti criminali. Questo metodo, scientifico e criminologico, mira a una comprensione più completa del problema, sottolineando l’importanza di un approccio centrato sulla comprensione reale e sulla prevenzione. Quest’ultima risulta fondamentale non solo per prevenire, ma anche per evitare le tragiche situazioni che sono state definite ‘tutte cronache di morti annunciate’ e promuovere un cambiamento rotta nella società.

Il pubblico, estremamente partecipativo, ha arricchito il dibattito con domande e riflessioni, testimoniando dimostrando l’importanza e l’attualità del tema trattato. Di particolare rilievo è stato il dibattito che ha seguito, arricchito dai contributi dello Psichiatra Dott. Giacomo Pantusa, del presidente eletto del Club Al Mantiàh, avv. Pasquale Piraino, e dei presidenti degli altri club Rotary presenti.

Il momento culminante dell’evento è stato l’enfasi sul libro scritto a quattro mani da Caruso e Arcuri, intitolato “Sangue del mio Sangue”, incentrato sulla strage di Buonvicino del 1996, avvenuta nel piccolo borgo dell’alto tirreno cosentino. E che rimane la più grande strage familiare avvenuta in Italia. Approfondendo la storia autobiografica della stessa giornalista, il libro ha rivelato la tragica realtà delle cosiddette “vittime secondarie”, dando voce a chi rimane ignorato e solo nella propria sofferenza, spesso senza risposte adeguate da parte dello Stato. La presentazione del libro ha suscitato una riflessione profonda, offrendo al pubblico l’opportunità unica di comprendere la quotidiana lotta di coloro che affrontano tali tragedie.

La serata si è conclusa con un sentito ringraziamento ai relatori da parte del presidente Perciavalle e del governatore emerito Socievole, sottolineando l’importanza di eventi come questo nella promozione della consapevolezza e della comprensione. La pischiatra-criminologa dott.ssa Stefania Ruberto è stata elogiata per la sua moderazione impeccabile, che ha contribuito al successo dell’evento. Lo stesso presidente ha consegnato poi il gagliardetto ai relatori, mentre il governatore emerito Socievole ha espresso gratitudine donando loro libri di cultura rotariana, simbolo di un impegno profondo nella promozione della conoscenza e del dialogo costruttivo.

L’incontro e il dibattito hanno chiaramente agito come catalizzatore, ispirando tutti a una maggiore sensibilizzazione e impegno nella lotta contro la violenza di genere e nel sostegno alle vittime. In questo contesto, è stato sottolineato che ognuno ha un ruolo e una responsabilità fondamentali. (rcs)

La Rivoluzione delle seppie dedica tre giornate a musica e territorio fra Amantea e Belmonte

Cosa significa fare musica in un piccolo paese della Calabria? Cosa è cambiato rispetto a quando non c’era Internet? Fare musica è prendere spazio, creare traendo ispirazione da ciò che accade nel mondo ma anche raccontare il proprio territorio. Nonostante il cambio di prospettiva avvenuto nell’ultimo ventennio con la presenza sempre più impattante di internet, ciò che accomuna passato e presente è la necessità di avere spazi dove incontrarsi, suonare, creare, esibirsi.

Da due anni La Rivoluzione delle Seppie, l’iper-collettivo formato da professionisti nomadi e creativi che dal 2016 ha trasformato il paese di Belmonte Calabro in un avamposto di utopia sociale, ha attivato proprio tra Belmonte e Amantea il Programma di Intervento del Servizio Civile Digitale, coordinato dal Centro Studi Futura, con l’obiettivo di lavorare sui temi di alfabetizzazione digitale e digitalizzazione del patrimonio culturale. All’interno del Seppie Lab di Via Genova ad Amantea, i giovani volontari del Servizio Civile hanno scelto da subito di focalizzare la loro ricerca proprio sul patrimonio musicale locale, in quanto strumento capace di raccontare il territorio attraverso punti di vista molto diversi ma soprattutto inter-generazionali.

Il primo progetto sviluppato all’interno del contenitore “DigiPaese” è così la realizzazione di una mediateca che ha come protagonisti artisti del circondario, tra Belmonte Calabro, Fiumefreddo, Longobardi e Amantea. Accedendo alla mediateca sarà possibile trovare musica, biografia ed informazioni legate al territorio, che includono generi musicali sia tradizionalmente locali, come tarantelle e cantautorato, sia fenomeni più contemporanei, come ad esempio reggae, indie e trap. Il lavoro svolto grazie al confronto con gli artisti, attraverso interviste e incontri al Seppie Lab, ha messo in luce molte differenze ma anche molte sorprendenti analogie tra i generi musicali e le generazioni, prima fra tutte la necessità di luoghi e momenti di aggregazione. La mediateca “DigiPaese” sarà resa fruibile, oltre che digitalmente, anche sugli schermi dell’Open Shop di via Dogana ad Amantea, locale che rappresenta un luogo di aggregazione e ritrovo per le nuove generazioni di giovani di Amantea.

La mediateca verrà presentata nella giornata di venerdì 15 dicembre, alle 19:00, presso la sede del Seppie Lab in Via Genova ad Amantea, con un talk dal tema “Convivialità e Ribellione – la musica nel territorio calabrese” che vedrà l’intervento di: Elio Fortunato, artista e educatore, Enzo Ruffolo e Giovanni Vespucci, musicisti, dei giovani volontari del servizio civile, con la moderazione di Vito Meola, membro delle Seppie. Nella giornata di domenica 17 dicembre dalle 18:00 è in programma invece un evento open mic a cui tutti gli artisti locali sono invitati a partecipare, realizzato in collaborazione con Yolo, presso Piazza Mercato Nuovo a Belmonte Calabro.

Dalla raccolta di dati e informazioni poi alla pratica, da venerdì 15 dicembre si svolgerà presso il Seppie Lab il laboratorio Track Building Collettivo, guidato dal produttore musicale cosentino Stanislao Spike Costabile (già al lavoro con artisti come 99 Posse, Zulù, Madaski, etc.), con l’obiettivo di innescare un processo di costruzione collettiva di un brano con i partecipanti al workshop, per poi restituirlo proprio durante la serata evento di domenica 17 dicembre. L’accesso al laboratorio è gratuito e non prevede nessuna iscrizione, questi gli orari: venerdì 15.12, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00; sabato 16.12, dalle 11:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:00; domenica 17.12, dalle 11:00 alle 14:00.

L’idea è quella di creare un contesto eterogeneo tra i partecipanti, rendendo accessibile il laboratorio non solo a chi è interessato alla produzione musicale, ma anche a chi canta, scrive o suona uno strumento o a chi è semplicemente curioso di riscoprire i suoni del proprio paese. Il processo di creazione del brano partirà dalla campionatura di suoni del territorio e eventuali strumenti dei partecipanti, per poi passare all’editing del brano musicale e registrazione delle voci, arrivando così alla costruzione di un brano modellato sul territorio e i suoi paesaggi sonori.

Attraverso quindi modalità orizzontali di learning by doing, si giunge alla costruzione di un prodotto collettivo generato dalla diversità delle competenze e degli approcci, raccontandosi e raccontando il territorio. (rcs)

AMANTEA (CS) – Cipolla rossa, è Campora il luogo con il record di produzione

Cipolla rossa, torna la festa d’autunno. La denominazione di origine della Cipolla rossa nasce da una storia curiosa che trova origine nei bastimenti che partivano carichi del celebre ortaggio dalla stazione di Tropea e da lì distribuiti in tutta Italia. Il tubero perno della Dieta Mediterranea, però, ha una storia produttiva più ampia e condivisa che abbraccia tutti i paesi costieri dell’arco tirrenico: da Fiumefreddo in provincia di Cosenza fino a Nicotera, nelle propaggini meridionali del territorio vibonese, passando per la piana lametina. Ventidue comuni tra i quali spicca, per quantità produttiva, quello di Amantea con la frazione di Campora San Giovanni dove la terra abbonda di cipolla.

Ed è proprio Campora San Giovanni, l’antica Themesa – fa sapere il presidente del Consorzio Giuseppe Laria – che si prepara ad accogliere, dopo il successo della passata edizione, la quinta Festa d’autunno dedicata alla promozione del territorio e alla regina dell’enogastronomia locale: la Cipolla rossa. L’evento è in programma per i prossimi sabato 11 e domenica 12 novembre e animerà le location di corso Italia, via Mercato e piazza San Francesco.

Promosso e organizzato dall’Associazione artigiani commercianti di Campora, il Consorzio della Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp, main partner dell’iniziativa, parteciperà con una serie di show cooking condotti da importanti chef nazionali che delizieranno il pubblico all’interno del particolare format de Gli Anelli più preziosi di Calabria, studiato per l’occasione dall’agenzia Adv Maiora.

Si parte sabato 11 alle ore 13, al Ristorante Riva Falerna con lo spettacolo culinario di Aquila e Francesca Gambacorta. A seguire, alle ore 14, ai fornelli arriva Ercole Villirillo. Poi domenica 12, sarà piazza San Francesco, a Campora San Giovanni, ad essere trasformata in un grande spazio del gusto dedicato alla deliziosa e croccante Rossa calabrese. A partire dalle ore 10 gli spettacoli culinari degli chef Francesca Mannis e poi di nuovo Aquila e Francesca Gambacorta ed Ercole Villirillo che bisseranno le loro performance con cucchiai e padelle. (rcs)