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A Catanzaro fari accessi sull'alta velocità in Calabria

A Catanzaro fari accessi sull’alta velocità in Calabria

«Una viabilità adeguata e competitiva, compresa la viabilità ferroviaria è essenziale per lo sviluppo socio-economico di un territorio. E l’alta velocità è una opportunità importante per la nostra regione, in forte ritardo rispetto al resto del Paese, considerato che da oltre venti anni le aree del Centro-Nord sono collegate con treni veloci». È quanto ha dichiarato Roberta Porcelli, presidente di Ande, nel corso dell’evento dedicato all’alta velocità in Calabria, svoltosi nella Camera di Commercio di Catanzaro e organizzato da Ande.

La presidente Porcelli, introducendo i lavori, ha inquadrato lo spinoso argomento sotto diversi aspetti (tecnico, sociale, politico) ponendo sul tappeto una serie di interrogativi mirati ad approfondire le varie tematiche, con un unico obiettivo: lo sviluppo concreto della Calabria e del capoluogo in particolare.

L’avv. Porcelli si è chiesta: ma l’alta velocità in Calabria si farà effettivamente e secondo quale tracciato e quali tempi?  E per la città di Catanzaro quale sarà la prospettiva?

È seguito il saluto del Vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giuseppe Stefanucci, che si è intrattenuto sugli aspetti tecnici, introducendo un altro tema spinoso, quello del Ponte sullo Stretto di Messina. Ha approfondito le  tematiche in discussione il  Presidente della Camera di Commercio  di Catanzaro-Crotone – Vibo Valentia, Pietro Falbo, che dati alla mano ha fatto una fotografia realistica in cui versa la Calabria, la provincia di Catanzaro in particolare.

Il Presidente Falbo ha denunciato tutte le carenze dei collegamenti con le altre regioni e, in particolare, la marginalizzazione di Catanzaro, soprattutto per quanto riguarda le reti ferroviarie. L’evento è andato avanti con l’attesa, magistrale relazione tecnica dell’ingegnere Domenico Angotti che, anche attraverso la proiezione di immagini, ha spiegato in dettaglio le varie ipotesi di percorso dell’alta velocità, quella Tirrenica, quella Centrale e quella Jonica, illustrando tutti i risvolti e non tralasciando l’importanza delle scelte, che dovranno essere politiche. Angotti ha inquadrato le problematiche con delle vere e proprie lezioni tecniche, ponendo domande incalzanti alla politica.

È stata quindi la volta del prof. Valerio Donato, Ordinario di diritto privato all’Università Magna Graecia di Catanzaro, capogruppo dell’opposizione al Consiglio comunale del capoluogo calabrese, che ha sottolineato in modo vigoroso soprattutto la necessità di creare i necessari collegamenti fra le città della  Calabria, per creare bacini di utenza più vasti utili a favorire davvero lo sviluppo economico dell’intera regione. Questa scelta, secondo il prof. Valerio Donato, favorirebbe anche il superamento di sterili campanilismi e si riverberebbe anche come freno alla criminalità organizzata.

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha detto chiaro e tondo «senza diplomazia» che il tracciato dell’alta velocità verso Cosenza non è quello giusto, in quanto diventa più lungo, più costoso e allungherebbe i tempi di realizzazione. Quindi è da scartare. Il primo cittadino ha ricordato le spoliazioni subite dal capoluogo calabrese, ed ha messo in rilievo la necessità che l’alta velocità si colleghi con l’aeroporto di Lamezia Terme.

Tutti i relatori che si sono avvicendati, presentati dal moderatore Luigi Stanizzi, giornalista, si sono complimentati con la Presidente Roberta Porcelli per la valenza dell’iniziativa Ande alla quale hanno aderito, concedendo il patrocinio, la Camera di Commercio di Catanzaro- Crotone- Vibo Valentia ed i Consigli degli Ordini professionali degli avvocati, dei dottori agronomi e forestali, degli architetti e degli ingegneri. Ai professionisti partecipanti sono stati concessi i Crediti Formativi Professionali.

Infine si è aperto il dibattito. L’ing. Vincenzo Italia ha criticato una precedente iniziativa, sullo stesso argomento, ma mirata esclusivamente ad illustrare il tracciato che favorisce Cosenza; il Segretario provinciale Orsa Ferrovie, Domenico Semina, ha focalizzato il suo intervento sulla insicurezza di alcune tratte ferroviarie, come quella di Marcellinara e di Cutro; l’ex Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Salvatore Saccà, ha puntualizzato che l’attuale stazione ferroviaria di Catanzaro è una vergogna. A convegno concluso, a microfoni spenti, il dibattito è andato avanti informalmente tra  pubblico e  relatori, segno che i temi affrontati interessano davvero tutti, coinvolgono vivamente ciascun calabrese, nessuno escluso. (rcz)