OGGI LA MOBILITAZIONE PROMOSSA DA CGIL-CISL-UIL. ATTESE OLTRE 20MILA PERSONE IN PIAZZA DUOMO;
Landini e Furlan a Reggio

A Reggio l’Italia che lavora, produce e sogna. Grande manifestazione nazionale per il Sud

di SANTO STRATI – Una grande manifestazione nazionale, promossa dai sindacati CGIL-CISL-UIL, per dire chiaramente al Governo che così non va: l’Italia deve ripartire, al più presto, e soprattutto deve ripartire il Mezzogiorno. Per questo, la scelta di Reggio come sede per riunire lavoratori, professionisti, disoccupati, cittadini, politici e tutti coloro che credono nella democrazia, assume un doppio significato. Si riparte dal Sud, se cresce il Sud cresce tutto il Paese. «Abbiamo scelto Reggio – è stato detto coralmente dai sindacati promotori – perché è quasi impossibile arrivarci, abbiamo pensato alla regione più critica che incarna la debolezza e la fragilità del Sud».

A Reggio torna una grande mobilitazione dopo 47 anni: era il 22 ottobre 1972 (la città era ancora sconvolta dalla rivolta) e i sindacati scelsero Reggio per lanciare un segnale di speranza, ma soprattutto un allarme per i pericoli che insidiavano la democrazia. Cosa è successo in questi 47 anni è sotto gli occhi di tutti: la Calabria – e non solo Reggio – continua ad essere un infelice modello di arretratezza e di sviluppo mancato, i suoi giovani, i suoi laureati, se ne vanno, come allora, non ci sono prospettive chiare per la crescita, manca una vera progettualità. Come allora. Con una differenza: il Paese è cambiato (in peggio) e le attuali politiche del Governo continuano ad ignorare le reali esigenze del Mezzogiorno, con un Ministro per il Sud che è quasi evanescente, e provvedimenti che si scontrano quotidianamente – senza alcuna possibilità di successo – contro una burocrazia che sfianca e induce i più a rinunciare a qualsiasi iniziativa, qualsiasi progetto che offra opportunità di sviluppo e, soprattutto, di occupazione.

Qualcosa, però, si sta muovendo, proprio dal Sud. La Calabria può e deve diventare la California d’Europa e costituire un volano di crescita straordinario, prima di tutto per i suoi giovani e la sua gente che non vuole elemosine di cittadinanza ma chiede lavoro vero con paghe dignitose e adeguate. Gli incontri promossi dagli industriali calabresi hanno lanciato un’idea di progetto che va sostenuta e alimentata dal contributo di tutte le forze sane del Paese: sindacati, politici, lavoratori, professionisti, aziende. La malapianta della ‘ndrangheta attecchisce solo in alcuni, ridottissimi, terreni, i calabresi sono un popolo che crede nella giustizia, nella legalità, che vuole investire sul suo futuro. Non è più tollerabile che si parli di Calabria solo ed esclusivamente per raccontare di mafia, malaffare e (ahimé) dei morti ammazzati della famigerata statale 106: ci sono realtà imprenditoriali straordinarie, dove imprenditori “sani” e illuminati (basta citare i Caffo, i Callipo, i De Masi, i Capua, solo per fare qualche nome) generano ricchezza per la propria terra (con dimensioni extranazionali) ma soprattutto offrono opportunità di lavoro ai nostri giovani, ai loro padri, alle loro madri, guardando al futuro con ottimismo e senza timore. La Calabria ha infinite ricchezze naturali, paesaggistiche, artistiche, archeologiche, un mare stupendo, una montagna da favola, ma soprattutto ha la più grande ricchezza che tutti ci invidiano: la fierezza e l’orgoglio della sua gente.

Sarà questo il messaggio che deve partire da Reggio: l’Italia è qui, l’Italia vuole svoltare. E come i calabresi, nessuno è disposto più ad accettare tentennamenti e rinvii. (s)


Alla manifestazione di Reggio, in programma stamattina a piazza Duomo, ha dato la propria adesione il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto: «L’Italia riparte se riparte il Sud. – ha dichiarato Irto – Da Reggio Calabria, sabato 22 giugno, grazie alla grande manifestazione organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, la centralità della questione meridionale per lo sviluppo del Paese tornerà al centro del dibattito attraverso un momento di mobilitazione di cui si avverte il bisogno. Ringrazio le organizzazioni sindacali, da sempre attente ai temi dello sviluppo del Mezzogiorno, per aver scelto la nostra regione e in particolare la città di Reggio per lanciare un messaggio forte al Governo e all’intero Paese. Una manifestazione quanto mai opportuna in questo momento, in cui, oltre agli irrisolti problemi economici, occupazionali e sociali, occorre fare attenzione ai rischi connessi al regionalismo differenziato. Bene hanno fatto i sindacati a individuare, come luogo altamente simbolico, la Città metropolitana più meridionale dell’Italia continentale, da dove deve partire un processo di rinnovata coesione nazionale e di partecipazione democratica. Occorre che tutte le forze sane della nostra società lavorino insieme – ha concluso Irto – allo sviluppo di una piattaforma programmatica fondata sul lavoro, sull’occupazione, sul rafforzamento dello Stato sociale, sulla tutela dell’ambiente, sulla legalità e sulla giustizia. Sono certo che la manifestazione di sabato sarà l’avvio di una discussione positiva e proficua per il futuro della Calabria, del Mezzogiorno e del Paese».

Anche il presidente della Regione, Mario Oliverio e l’intera giunta regionale saranno domani a Reggio per partecipare alla manifestazione nazionale unitaria promossa dalle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL, con al centro “Futuro al lavoro. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”. «È una iniziativa di grande importanza – dichiara il presidente Oliverio – perché ripropone all’attenzione del Governo Nazionale e dell’intero Paese il problema del Mezzogiorno e del lavoro. Ringrazio le organizzazioni sindacali per aver scelto Reggio Calabria e la Calabria per questa iniziativa che ripropone il Sud come risorsa per fare ripartire il Paese in una visione dello sviluppo proiettata nella dimensione euromediterranea. In una fase come quella attuale, nella quale il Sud è stato cancellato dall’agenda e dall’attenzione del Governo Nazionale, la manifestazione di domani a Reggio Calabria assume un significato ed una valenza di carattere strategico e di interesse generale».

Futuro al Lavoro 22 giugno a Reggio Calabria

Adesione alla manifestazione anche dalla Giunta comunale reggina e i capigruppo di maggioranza a Palazzo San Giorgio. Dopo l’incontro tra il sindaco Falcomatà ed i rappresentanti della triplice sindacale, con l’adesione “formale e sostanziale” come è stata definita dallo stesso primo Cittadino, l’Esecutivo e la Maggioranza comunale hanno dichiarato la loro piena adesione al corteo sindacale unitario che si svolgerà per le vie cittadine nella giornata di sabato.

«Crediamo sia importante esserci e metterci la faccia personalmente – scrivono gli Assessori e i Capigruppo di maggioranza in una nota congiunta – perchè siamo convinti che questa manifestazione possa rappresentare un segnale importante per il Paese e anche per la nostra città. Per sabato sono attese a Reggio migliaia di persone da tutta Italia e da tutta la Calabria. È la prima volta da quasi 50 anni che la nostra città costituisce il palcoscenico di una manifestazione unitaria nazionale di tale portata. Sarà l’occasione per ribadire la voglia di riscatto dell’intero Mezzogiorno d’Italia della battaglia per lo sviluppo dei nostri territori, per un welfare più equo e sostenibile, in grado di valorizzare il lavoro e non esclusivamente il reddito, per un sistema di trasporti adeguato ad un’area baricentrica nel contesto del Mediterraneo, per un’azione efficace di contrasto alle mafie che tuteli gli investimenti ed il lavoro onesto dei nostri concittadini, per un sistema sanitario efficiente e di qualità, basato sui diritti delle persone e non su meri calcoli contabili. Saremo in piazza con convinzione al fianco dei nostri giovani, affinché si possa programmare per loro, come afferma lo stesso titolo della manifestazione, un “futuro” differente, insieme con l’opportunità di potersi affermare professionalmente nella loro terra, senza essere costretti ad andare lontano per formarsi e lavorare».

«Saremo in piazza – concludono – per un Sud che guarda quindi ai diritti e non ai privilegi, per una crescita socioeconomica che può rappresentare un rilancio per l’intero sistema Paese, promuovendo una piattaforma alternativa che valorizza la coesione dei territori, lontano da quella logica di autonomia differenziata, oggi tanto in voga, che rischia di spezzare definitivamente il patto di solidarietà sul quale è fondata la nostra Repubblica e la sua Costituzione».

Sono previsti circa 250 pullman e treni speciali provenienti da tutt’Italia. Il primo appuntamento è alle 9.30 in piazza Indipendenza da cui partirà lungo il Corso Garibaldi il lungo corteo verso piazza Duomo. Sul palco i segretari confederali Maurizio Landini, Carmelo Barbagallo e Annamaria Furlan. (rrc)

Segnaliamo, sulla manifestazione,  l’intervista del segretario aggiungo Cisl Luigi Sbarra (reggino) al sito CislMagnaGraecia