L'ENTE ALLA BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO ARCHEOLOGICO CELEBRA E RILANCIA LE SUE MERAVIGLIE;
Metrocity RC rilancia candidatura Bronzi a patrimonio Unesco

DA PAESTUM LA METROCITY RC CANDIDA
«I BRONZI DI RIACE PATRIMONIO UNESCO»

di ANTONIETTA MARIA STRATI – «Candidiamo i Bronzi come Patrimonio Unesco e la Locride Capitale della cultura 2025». È il messaggio che la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha voluto ribadire alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, chiusosi nei giorni scorsi.

Un messaggio forte e chiaro, quello lanciato dalla Metrocity, che indica la forte volontà di rilanciare e valorizzare ancora di più due eccellenze del territorio reggino, celebrate in ogni parte del mondo. Un memorandum che arriva a pochi giorni dalla presentazione della candidatura a Roma di Locride Capitale Italiana della Cultura 2025, che sta raccogliendo sempre di più sostegno e consensi.

«Il vero obiettivo di “Locride Capitale Italiana della cultura 2025” – ha scritto Aristide Bava – non è quello di vincere la “sfida” con le altre 15 località  candidate all’ambito titolo ma è anche, e soprattutto, una tappa di un progetto di innovazione sociale e culturale che vuole fare partire dalla Locride il cambiamento della Regione».

«Un progetto certamente ambizioso – ha continuato Bava – che si sviluppa su un piano triennale attraverso il quale il Gal terre Locridee, Officina delle idee e la Città Metropolitana con il coinvolgimento generalizzato delle associazioni e delle varie comunità punta non solo a riscattare una fama negativa che la Locride si porta appresso da troppo tempo  ma che punta decisamente  a dare al territorio un’idea di crescita sostenibile e proporre prospettive diverse e innovative per un futuro che intende poggiare le sue fondamenta sulla legalità, sulle bellezze culturali, sull’innovazione sociale con nuovi modelli operativi capaci di costruire, nei prossimi tre anni, e quindi realizzare per il 2025, un modello integrato di sviluppo che possa diventare dì esempio all’intera Calabria e al nostro Paese».

«Abbiano fatto un patto d’onore con il territorio – ha detto – e la Cultura è una leva molto importante per il suo riscatto sociale. Abbiamo intenzione di lanciare un forte messaggio a livello nazionale e siamo convinti che possa essere recepito. La competizione con le altre località è certamente importante ma non è il fine ultimo della nostra iniziativa perché la cultura è alleanza e non competizione», ha dichiarato Antonio Blandi.

Ma protagonista di questa manifestazione non è solo la Locride. Quest’anno Reggio e la Calabria hanno festeggiato un anniversario importante: i 50 anni del ritrovamento del Bronzi di Riace. Una ricorrenza che è stata celebrata a livello nazionale, e che ha portato “virtualmente” i Bronzi anche a Roma, rendendoli protagonisti della Festa del Cinema di Roma.

E la candidatura dei Bronzi a patrimonio Unesco arriva proprio in occasione di questo anniversario. Una decisione assunta a giugno dalla Città Metropolitana che ha istituito un Comitato apposito, composto dalla Metrocity e Comune di Reggio.

«Questa candidatura  – ha spiegato il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio – rientra nella logica più ampia che vede collaborare diverse istituzioni così com’è stato per la promozione della Locride quale capitale italiana della Cultura. Queste delibere non sono meri provvedimenti amministrativi, ma testimoniano l’impegno della Città Metropolitana nella cultura, nella promozione e nel marketing territoriale in una strategia di sviluppo complessiva dell’intera area metropolitana».

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata l’occasione, dunque, per ribadire due obiettivi che non possono essere mancati.

«Raccontiamo, oggi, l’anno delle celebrazioni, ma siamo solo all’inizio. Si parte dai Bronzi per far conoscere tutto il nostro territorio, che ha un patrimonio vasto e diversificato, ricco di bellezza – ha dichiarato Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria –. Stiamo lavorando proprio in questa direzione investendo anche fuori dalla Calabria, come oggi a Paestum, per raggiungere e attirare nuovi visitatori. La cultura nella nostra area offre tantissime opportunità e la collaborazione tra tutti i soggetti impegnati nella tutela del nostro patrimonio, ci sta consentendo di ottenere importanti risultati».

«Un percorso intenso – ha proseguito – quello alle nostre spalle, ma siamo comunque soltanto all’inizio, perché intendiamo andare avanti con convinzione e con slancio per promuovere i nostri territori, anche chiedendo al Ministero della Cultura maggiore attenzione e supporto per la valorizzazione di tutto ciò che di bello ha da offrire la nostra terra. Candidiamo la Locride a Capitale italiana della cultura 2025 e abbiamo aperto proprio a Locri le attività del programma per le celebrazioni dei Bronzi. Questo perché la Città metropolitana è l’insieme di 97 Comuni, tutti diversi e tutti straordinari. Abbiamo tanto da dire e tanto da raccontare. Continuiamo sulla nostra strada e lo facciamo ponendoci importanti obiettivi perché oggi più che mai siamo consapevoli delle nostre potenzialità. Abbiamo avviato un importante progetto di valorizzazione delle due statue e abbiamo attivato la piattaforma territoriale perché intendiamo candidare i Bronzi come patrimonio dell’umanità dell’Unesco».

«Il sistema cultura sicuramente va valorizzato al massimo – ha dichiarato Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia – perché è un punto di partenza fondamentale per le regioni del sud che hanno la cultura come priorità, anche se dobbiamo fare ancora molto. Dobbiamo riuscire ad andare avanti su questo filone perché le regioni del Mezzogiorno hanno, in questo ambito, una marcia in più e riuscire a valorizzare adeguatamente questo patrimonio è uno dei compiti fondamentali per le istituzioni».

«Gli enti territoriali locali – ha evidenziato – devono capire che si può ripartire da questo, perché per parlare di turismo si devono avere le idee chiare sulle proprie risorse, coinvolgendo i soggetti scientifici come le università. Queste sinergie istituzionali oggi stanno dando dei frutti importanti e quest’anno dedicato ai Bronzi è un anno di sperimentazione per tante iniziative e speriamo che possa essere utile anche in futuro, utilizzando anche nuove e moderne forme di comunicazione e promozione della cultura».

«L’esperienza delle celebrazioni dei bronzi è solo una delle tante esperienze che stiamo portando avanti in questi anni con tutte le forze attive del territorio. La direzione regionale musei della Calabria che rappresento lavora da anni con la città metropolitana di Reggio Calabria e con gli altri enti per promuovere il patrimonio archeologico territoriale. Noi abbiamo un grande rapporto con il museo archeologico nazionale che è la casa dei Bronzi e la storica collezione di questo museo è formata dai reperti provenienti da tutti i musei della Calabria, quindi rappresenta il simbolo del nostro immenso patrimonio straordinario. In realtà già raccogliamo i frutti di questa attività e infatti le presenze nei nostri musei in questi ultimi anni sono raddoppiate, triplicate in alcuni casi, segno che la strada intrapresa è quella giusta», ha sottolineato Elena Trunfio, Direttrice del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri e del Museo e Parco Archeologico Archeoderi di Bova Marina. (rrm)