Dopo le prime giornate trascorse a Roma per incontri istituzionali (con il candidato presidente Regione Calabria Roberto Occhiuto, il segretario della Lega Matteo Salvini, la seconda carica dello Stato Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato) incontri che si sono rivelati della massima importanza per la nascita del Renato Dulbecco Institute a Lamezia, il prof. Roberto Crea scienziato di fama internazionale e padre delle biotecnologie, arrivato venerdì scorso dalla California è sceso in Calabria. Accompagnato dal prof. Giuseppe Nisticò, commissario ad acta del Dulbecco Institute, si è recato in Cittadella a Germaneto per formalizzare con la Regione gli accordi di avvio delle procedure di concessione dei locali in comodato d’uso gratuito della Fondazione Mediterranea Terina. Lo scopo della visita era anche quello di firmare un protocollo d’intesa con la Regione Calabria, con il sindaco di Lamezia Terme e alcuni dipartimenti dell’Università Magna Graecia e dell’Unical, protocollo propedeutico per poter accedere ai fondi del Recovery Plan dedicati all’innovazione tecnologica e scientifica.
I due scienziati sono stati accolti calorosamente dall’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo il quale si è immediatamente dimostrato entusiasta di poter dotare la Regione di una infrastruttura di eccellenza che opera nel campo delle biotecnologie mediche avanzate e nel campo agro-alimentare.
Quindi, insieme con il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro e un gruppo di personalità politiche del Lametino tra cui l’on. Leopoldo Chieffallo, l’ex assessore regionale alla Sanità Gianfranco Luzzo e Gennarino Masi presidente della Fondazione Mediterranea Terina, hanno visitato specificatamente i locali destinati al Renato Dulbecco Institute.
Il sindaco Mascaro già dallo scorso anno è stato uno dei promotori più motivati insieme con la presidente Santelli per creare a Lamezia il Renato Dulbecco Institute. La scelta di Lamezia era stata concertata dal commissario ad acta Nisticò con la Presidente Santelli perché in una posizione baricentrica rispetto alle università di Catanzaro e Cosenza.
Il prof. Crea ha visitato con grande interesse i locali dell’edificio ex Telcal dove saranno localizzati rispettivamente i laboratori in GLP e in GMP per la produzione di pronectine o nanoanticorpi, proteine di piccole dimensioni che rappresentano gli strumenti terapeutici più efficaci e tollerati per il trattamento del Covid e della sue varianti nonché di varie forme di cancro resistenti alle terapie tradizionali. Inoltre, nell’edificio ex ISPELS saranno localizzati i laboratori di farmaco-tossicologia in cui si procederà come richiesto dall’assessore Gallo alla certificazione di qualità e di sicurezza dei prodotti agro-alimentari della Calabria.
Alla fine dell’incontro con l’assessore Gallo il prof. Roberto Crea ha ricevuto una ottima impressione e ha dichiarato: «Ecco un esempio della nuova classe politica di cui la Calabria ha bisogno per un suo rilancio e cioè una classe politica costituita da giovani preparati, intelligenti e con una visione internazionale per rendere la regione competitiva con altre regioni del Centro-Nord e dell’Europa».
Fiducia è stata espressa, infine, dal prof. Nisticò perché l’esperienza straordinaria di Roberto Crea sarà trasferita in Calabria con alcuni brevetti da lui depositati a livello internazionale che certamente permetteranno di far arrivare in Calabria risorse di industrie multinazionali, che hanno già espresso interesse per i prodotti biotecnologici innovativi che deriveranno da Lamezia grazie ai suddetti brevetti.
La seconda giornata è da considerare una giornata storica per la Calabria perché si è chiuso a distanza di un anno il ciclo avviato con piena convinzione dalla compianta presidente Jole Santelli che nel luglio scorso aveva invitato il prof. Roberto Crea a dirigere il Renato Dulbecco Institute presso la Fondazione Terina. Il presidente Nino Spirlì, nell’accogliere il prof. Crea e il prof. Nisticò, ha voluto assicurare che è pronto l’atto deliberativo con cui la Regione procederà nei prossimi giorni a formalizzare la concessione dei locali in comodato d’uso gratuito per i primi anni degli edifici ex Telcal ed ex Ispels della Fondazione Mediterranea Terina. Lo stesso atto individua le risorse finanziarie per la formazione del personale tecnico e laureato nel campo delle biotecnologie e della certificazione di qualità e sicurezza dei prodotti agro-alimentari della regione Calabria.
Piacevole è stata la conversazione tra il presidente Spirlì e Roberto Crea: entrambi hanno ricordato le comuni origini essendo nato Crea a Palmi e Spirli nella vicina Taurianova, città in cui hanno trascorso la loro infanzia.
«Roberto Crea – ha detto Spirlì – rappresenta il modello di calabrese che grazie ai fondi PNRR rientrerà nella sua terra, dopo 40 anni di eccellente lavoro di studi scientifici in California, portando il suo enorme bagaglio scientifico e manageriale, così come potranno fare numerosi italiani che attualmente lavorano in prestigiosi laboratori stranieri».
«Supporteremo questa causa – ha dichiara il presidente Spirlì – in nome dell’eccellenza: sono sempre più convinto che la ricerca rappresenti lo strumento più efficace per accompagnare la nostra terra e i nostri cittadini verso l’avvenire.
«L’incontro di oggi, per me – ha sottolineato il presidente – è stato un onore. La creazione di un centro così importante è il segno di una regione che, anziché lasciarsele sfuggire, vuole diventare la casa delle grandi menti calabresi. Guardiamo al futuro facendo nostri il sapere e la conoscenza dei nostri grandi corregionali del passato, come Gioacchino da Fiore, Cassiodoro, Mattia Preti e Francesco di Paola: personaggi illustri che, in ogni arte, in ogni scienza e nella fede, non solo si sono distinti, ma sono stati maestri di maestri».
ll prof. Nisticò, da parte sua, si è detto convinto e sicuro del successo internazionale del progetto Renato Dulbecco Institute che ha già presentato nelle scorse settimane al presidente Mario Draghi e successivamente alla ministra per il Sud Mara Carfagna ricevendo ampio consenso.
Tale fiducia deriva – hanno concluso Spirlì e Nisticò – dalla ricchezza di un patrimonio straordinario di giovani talenti che in Calabria rappresentano la più preziosa risorsa.
Infine, il presidente Spirlì ha siglato come capofila il protocollo d’intesa della regione con la Fondazione Renato Dulbecco e con le università Magna Graecia di Catanzaro, Unical di Cosenza, l’Università di Tor Vergata e quella della Sapienza di Roma. (rcz)