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Il Consorzio del Cedro di Calabria tra gli attori del turismo esperienziale sulla Riviera dei Cedri

Il Consorzio del Cedro di Calabria tra gli attori del turismo esperienziale sulla Riviera dei Cedri

Lo scorso 24 febbraio, a Grisolia, si è tenuto un incontro organizzato dalla Fiptes (Federazione italiana professionisti del trekking e del turismo esperienziale), dove il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, ha evidenziato come il consorzio, attraverso interventi mirati, sta puntando al rafforzamento del turismo esperienziale e destagionalizzato sulla Riviera dei Cedri, condividendo l’esperienza della “Via del Cedro di Calabria”, un circuito creato dal medesimo organismo che mette in relazione, lungo percorsi ed itinerari turistici integrati, gli operatori d’eccellenza che operano sul territorio, con l’obiettivo di favorire una fruizione integrata e di qualità del territorio, l’integrazione delle filiere produttive e la nascita di nuovi sbocchi commerciali.

«Presso il Museo del Cedro, che è il centro di questa strategia di marketing territoriale, proponiamo da sempre la nostra singolare idea di “turismo esperienziale a tema Cedro”: un percorso “agro-mistico-sensoriale”. Questo ci ha permesso, soprattutto grazie alla narrazione del Cedro e del territorio fornita negli ultimi 20 anni – supportata anche dalle comunità ebraiche – non solo di promuovere gli elementi caratteristici della cedricoltura calabrese, ma soprattutto di valorizzare l’identità culturale della nostra terra, assieme al suo patrimonio materiale e immateriale, incentivando l’economia locale e promuovendo un turismo di qualità, lento, sostenibile, rivolto a tutti quei visitatori che sono in cerca di esperienze uniche e ricercate, capaci di suscitare emozioni e di lasciare un buon ricordo», ha affermato il presidente Adduci.

È stato sottolineato, poi, l’approccio strategico condiviso con l’assessore alle Politiche agricole, on. Gianluca Gallo, e con il presidente della giunta regionale, on. Roberto Occhiuto, i quali, partendo da una “narrazione” della Calabria e dei suoi marcatori identitari, tra cui il Cedro di Santa Maria del Cedro, puntano alla creazione di un’identità territoriale forte e distintiva, capace di caratterizzarci nel mondo e di promuovere quelle realtà d’eccellenza che costituiscono un unicum sul panorama nazionale. (rcs)