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Il sindaco Manna incontra il ministro Stefani: Rende modello virtuoso di Welfare

Il sindaco Manna incontra il ministro Stefani: Rende modello virtuoso di Welfare

Il sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria, Marcello Manna, nel corso del suo intervento all’incontro con la ministra della Disabilità, Erika Stefani, ha ribadito la necessità di «fare rete tra Enti pubblici e privati, associazioni di categoria e terzo settore per mettere in moto azioni sinergiche capaci di ampliare le opportunità di comune rilancio in tema di disabilità e diritti dei disabili».

A margine dell’incontro, il sindaco di Rende, comune capofila dell’ambito socio-sanitario che comprende le municipalità di Castiglione Cosentino, Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, Rose, San Fili, San Pietro in Guarano e San Vincenzo la Costa, ha voluto fare il punto sui progetti pilota che hanno reso Rende esempio virtuoso di politiche sociali.
«Rende vanta l’ammissione al finanziamento del PNRR di 710.000 euro – ha spiegato – per la realizzazione dei percorsi di autonomia per le persone con disabilità, oltre ad avere presentato per la linea d’intervento su sport e inclusione sociale, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation Eu (Pnrr) per l’area del Marchesino un Centro Sportivo Polivalente. In collaborazione con la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi (FISPIC) si provvederà infatti alla costruzione di un cittadella, dove, oltre agli sport classici come la pallavolo, il basket e l’atletica leggera, ospiterà anche le discipline sportive paralimpiche come il Goalball e il Torball, dando luogo a un unicum non soltanto nel Mezzogiorno d’Italia, ma a livello nazionale».
Manna, inoltre, ha annunciato che, prima dell’estate, si inaugurerà il centro polisportivo polifunzionale per le disabilità a contrada Tocci sui terreni concessi a titolo gratuito all’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti Onlus – Sez. Provinciale di Cosenza.
Manna ha poi fatto il punto sullo stato dell’arte di Agenda urbana: «il Parco inclusivo più grande d’Europa – ha proseguito –sarà presto realtà e sorgerà tra il parco Robinson -all’interno del quale è già presente il primo Parco dei Nonni- e il parco Nicholas Green. Inoltre è prevista anche la realizzazione di un centro per l’Autismo, sul modello di quelli già operanti nelle regioni Lazio e Campania, che potrebbe assolvere alla domanda di trattamenti idonei per i bambini che presentano disturbi dello spettro autistico o altri disturbi pervasivi dello sviluppo. Infine sarà istituito un centro diurno per persone affette da Alzheimer».
«Inoltre, come ente partner abbiamo presentato al Ministero della Salute il progetto di spazio urbano per gli anziani mettendo a disposizione un immobile comunale. A Rende sarà realizzata una comunità residenziale innovativa dotata di prodotti e servizi smart per gli anziani. Attraverso la realizzazione di spazi abitativi autonomi e di spazi assistenziali di prima emergenza e ricreativi condivisi, gli anziani residenti potranno vivere in un ambiente amichevole e sicuro promuovendo un invecchiamento sano e attivo», ha proseguito il primo cittadino.
Infine per il Dopo di Noi Legge n. 112/2016: «I Servizi sociali hanno orientato le famiglie prese in carico, alle finalità delle Legge 112/2016, ovvero accompagnamento all’autonomia del disabile e non istituzionalizzazione in centri residenziali dedicati alle disabilità mentali. I percorsi attivati riguardano tirocini di inclusione, percorsi di avviamento all’autonomia ed assistenza alle residenzialità in Gruppo appartamento. In risposta alla richiesta di finanziamento di Progetti individualizzati per l’autonomia del disabile (ex art. 14 Legge 328/2000), finanziati con risorse comunali, è stata disposta con Delibera di Giunta l’integrazione delle risorse comunali, con la quota di due annualità relativa al trasferimento del 5 per 1000», ha dichiarato il sindaco di Rende.
«Esportare un modello condiviso di welfare – ha concluso Manna – capace di integrare le necessità sociali dell’equità, della sostenibilità e della partecipazione democratica e delle pari opportunità significa costruire un nuovo modello di comunità quale luogo di scambio solidale e costruttivo, fondato sui valori dell’integrazione, dei diritti sociali e civili. Plaudiamo, dunque a quanto fatto in questi anni dall’assessore alle politiche sociali Annamaria Artese e dai servizi sociali comunali». (rcz)