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Franz Caruso

L’OPINIONE / Filippo Veltri: Il segnale netto che viene da Cosenza

di FILIPPO VELTRI – Vittoria netta ed inequivocabile dunque quella di Franz Caruso al turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco di Cosenza. Sconfitto Francesco Caruso con 5mila voti di scarto. 57,59% la percentuale di Franz Caruso mentre Francesco Caruso ha totalizzato il 42,41%. Vittoria quindi inequivocabile, appunto, quella di Franz Caruso che vince in tutti i quartieri della città. Per quanto riguarda l’affluenza alle urne il dato finale, a Cosenza, è del 44,71%, 20% in meno rispetto al primo turno.

Fin qui le cifre e i numeri che dicono già quasi tutto. Quasi, appunto perché il segnale di Cosenza va ben oltre il Crati e il Busento, dove peraltro è fortissimo. Nella città dove Mario Occhiuto ha governato per 10 anni di seguito, due settimane dopo l’elezione del fratello Roberto a Presidente della Regione il candidato scelto proprio da Occhiuto viene, infatti, così clamorosamente trombato. C’è materia di discussione per Occhiuto Mario ma anche per Occhiuto Roberto, alle prese con una distribuzione degli incarichi in Giunta e Consiglio tutt’altro che facile e che il voto di ieri renderà più complicato ancora. La stessa divisione nel campo di Occhiuto (Mario) con l’assessore della sua Giunta municipale De Dicco che non solo si presenta a Sindaco contro il Caruso designato da Occhiuto (sempre Mario) ma addirittura al ballottaggio sceglie Caruso (Franz) e contribuisce non poco alla sua clamorosa affermazione.

Secondo elemento è il profilo politico del nuovo sindaco della città dei Bruzi: socialista da sempre, nel solco di una tradizione che sembrava in declino nella città di Giacomo Mancini e che è invece sotto traccia, in un fiume carsico, è riemersa.

Ma il segnale più prepotente che il voto di Cosenza lancia è uno solo: il centrosinistra se è unito (e in verità manco a Cosenza lo era fino in fondo) compete e può vincere. Va bene che Cosenza ha una sua tradizione ma è pur vero che favorito dal sistema elettorale Franz Caruso al secondo turno li ha uniti tutti o quasi. Poteva succedere lo stesso alla Regione? Non crediamo perché la scelta della Bruni ha scavato un solco che era già tracciato con la decisione di De Magistris e troppo forti le divisioni. Ma un dato lo si può scrivere ora a bocce ferme: e se fosse rimasta in campo la candidatura di Nicola Irto? Davvero a quel punto non si poteva tentare un risultato diverso da quello, assai modesto, ottenuto dalla Bruni, peraltro ora già fuori dall’orbita dei democratici con la sua decisione di iscriversi al Gruppo Misto della Regione, con motivazioni francamente incomprensibili.

Infine il segnale di Cosenza parla a Catanzaro, dove si andrà prima o poi al rinnovo del Sindaco che è in  orbita assessorato regionale. Saprà nel capoluogo regionale il centrosinistra ripetere l’operazione di Cosenza di un fronte unito? E il centrodestra dopo Sergio Abramo su chi si ritroverà dopo il maremoto delle Regionali che hanno finito con il fare eleggere un solo consigliere della città (peraltro della Lega)? (fv)