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Nella cattedrale di Nicotera le reliquie di San Clemente

Nella cattedrale di Nicotera le reliquie di San Clemente

di ENZO COMERCI La Cattedrale di Nicotera, più volte distrutta e puntualmente ricostruita, è uno scrigno di opere d’arte e di cristianità. Nella navata di sinistra, subito dopo la porta laterale, sono depositate, in un’urna di vetro, le reliquie di San Clemente Martire.

Le sacre spoglie proveniente da Roma, dopo essere stati riconosciute ed approvate dalla S. Congregazione delle indulgenze e delle reliquie con tanto di attestazione di autenticità, sotto forma di decreto ed Editto in data 11 agosto 1691, sono state concesse per l’esposizione e la pubblica venerazione. Unitamente alla documentazione, conservata nell’urna, trovasi la lettera di Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Leo, Vescovo di Nicotera e Tropea, datata 23 maggio 1913, che ne permette la venerazione dopo aver fatto la ricognizione delle Sacre reliquie. Se si considera che San Clemente I, Papa e martire, che resse la chiesa di Roma per terzo dopo San Pietro Apostolo, che ebbe tanta autorità nell’antichità cristiana, anche se si ricorda solamente la celebre lettera che scrisse ai Corinzi, che, secondo la testimonianza di Sant’Ireneo, aveva visto i beati Apostoli e aveva conversato con loro, si capisce bene l’importanza delle spoglie di un santo, del glorioso San Clemente, che la volontà divina ha voluto che arrivassero in una chiesa tanto distante da Roma ma tanto vicina nella fede tant’è che è stata tra le prime diocesi della chiesa di Cristo.

Forse, e senza forse, sarebbe giusto, doveroso e importante per Nicotera, il Vibonese e la Calabria tutta dare, alle sacre spogli del Santo martire, la giusta valenza religiosa e civile. I santi, voluti da Dio, sommamente venerabili sono una cosa seria e importante per tutta l’umanità e San Clemente, che ha versato il proprio sangue per il nome di Cristo, non può essere dimenticato. (ec)

[Enzo Comerci è presidente dell’Associazione politico-culturale “Fronte Comune]