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CATANZARO - Da martedì 20 febbraio riprende il Cinema d'essai al nuovo Supercinema

CATANZARO – Da martedì 20 febbraio riprende il Cinema d’essai al nuovo Supercinema

Da martedì 20 febbraio riprende il consueto appuntamento con il doppio spettacolo del martedì sera del cinema d’essai.

Gli spettacoli si terranno presso il nuovo Supercinema grazie ad una sinergia tra l’associazione Terzo tempo e la Cineteca della Calabria, il Circolo del cinema Cinemazaro, la Casa del cinema, l’associazione Catanzaro dentro le mura, l’assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.

Gli appassionati di cinema potranno, ancora, fruire di una bella e ricca programmazione cinematografica culturale, con film provenienti da tutto il mondo e non proiettati ancora nelle sale catanzaresi.

La sala è quella del Supercinema, riferimento per cultori e spettatori con la sua programmazione intelligente e continuativa, in un periodo di evidente difficoltà del settore. Senza entrare nel dettaglio dei titoli, la rassegna propone una programmazione ricca e variegata, tra novità, curiosità e titoli da recuperare, a prezzi contenuti.

La presidenza del Sindacato libero scrittori italiani, sezione Calabria, attraverso Luigi Stanizzi mette in rilievo l’opera meritoria portata avanti dalla Cineteca della Calabria, presieduta dal regista Eugenio Attanasio, in collaborazione con le altre associazioni e con l’assessorato alla Cultura, in un momento di difficile congiuntura in cui non si può dare nulla per scontato.

Nonostante l’avvento delle piattaforme, che hanno modificato profondamente la distribuzione dei film, relegando il tutto ad un consumo solipsistico, la fruizione collettiva nella sala cinematografica della città comunque continua, con tutto il sapore della ritualità connessa alle proiezioni. Per le generazioni meno giovani, vedere un film e andare al cinema erano termini sinonimi, identificando lo spettatore cinematografico come il frequentatore della sala; oggi con l’avvento dei nuovi media, di internet e delle piattaforme, sono diventate due pratiche differenti. Da un lato la visione in sala, con il suo fascino, dall’altro il consumo solipsistico del prodotto cinematografico in casa sul televisore o al computer.

Nel mezzo, grandi e irrisolti problemi come la crisi dell’esercizio cinematografico, la pirateria come risposta più evidente, l’avvento delle piattaforme. Dai dati raccolti nel recente convegno tenuto all’Unical e organizzato dalla Cineteca della Calabria, con la partecipazione del prof. Pedro Armocida, non è emersa una rivalità tra la sala e le piattaforme che tendono ad avere lo stesso pubblico; con preoccupazione invece, si è constatato ormai che si sono perse delle fasce di pubblico, traumatizzate dal periodo del Covid e che non sembrano più tornare a frequentare i locali pubblici.

Emerge, dunque, l’importanza e il lavoro che fanno tutti i soggetti coinvolti nella stagione d’essai per il lavoro di sensibilizzazione, promozione e diffusione del film come prodotto culturale, in una stagione che copre un intero anno da Gennaio a Dicembre, con l’eccezione del periodo estivo.

Negli anni sono state utilizzate tante strutture come Supercinema, Odeon, Masciari, la Casa del cinema, il Centro di via Fontana Vecchia, il circolo Arca Enel, con la proposizione di autori quali Wim Wenders, Emil Kusturica, Takeshi Kitano, Spike Lee, Terrence Malick. È nata così, con la tessera del cinema d’essai, anche una generazione di nuovi autori cinematografici, che si è appassionata al cinema e che ora si cimenta nel cinema girato, come regista, direttore della fotografia, sceneggiatore; se pensiamo che tra i primi a organizzare il cineforum a Catanzaro figura uno dei massimi esponenti del genere, quel Gianni Amelio che nel 1964 organizzava la proiezione con dibattito del film di Vittorio De Seta “Banditi a Orgosolo” e, insieme ad altri giovani di belle speranze, andava a incontrare Pasolini in Calabria, tra “Il Vangelo secondo Matteo” e “Comizi d’amore’. Insomma cambiamo i tempi, i modi di vedere i film, le sale, ma la stagione d’essai rimane un punto di riferimento costante per la città, un elemento identitario di un contesto sociale che ne ha molto bisogno. (rcz)