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Il dibattito a Pentone sull'emigrazione intellettuale

PENTONE – Si è parlato a scuola di emigrazione intellettuale

Il tema dell’emigrazione intellettuale, particolante vivo in Calabria, è stato al centro di un interessante dibattito nella scuola secondaria di primo grado di Pentone, dipendente dall’I.C. di Taverna, diretto dalla Dirigente Scolastica Maria Rosaria Sganga. L’occasione è stata preparata dalla prof. Rossella Tallerico, che ha invitato a discutere di questo argomento con gli alunni della 3a F lo scrittore Costantino Mustari, autore di romanzi storici, i cui protagonisti si muovono in contesti locali, prevalentemente della Presila catanzarese, nei periodi del Brigantaggio, con le vicende ad esso conseguenti, e dell’emigrazione tra Ottocento e Novecento. 

Lo spunto è stato offerto dalla lettura dell’ultimo romanzo del prof. Mustari, L’odore del pane, edito da Tralerighelibri di Lucca, nel quale il protagonista, Gino Pulerá che ha avuto un passato tra i briganti e che in in momento di rabbia incontrollata ha ucciso un uomo, dopo aver scontatola pena, emigra negli USA, dove con il lavoro e con una condotta onesta e leale si ricostruisce la vita, non dimenticando mai le sue origini calabresi. 

Nella scuola si è parlato di emigrazione, delle sue ragioni storiche e sociali, dei flussi migratori italiani aldilà dell’oceano, nel Nord Europa e nella direttrice sud/nord all’interno del nostro paese, delle condizioni di vita dei nostri emigrati nelle zone di arrivo, dei riflessi economici dell’emigrazione, di figure di emigrati che si sono distinti all’estero, della “nuova emigrazione”, oggi intellettuale piuttosto che di mano d’opera. Non sono stati trascurati i riferimenti alla più recente e all’attuale condizione dell’Italia, diventata paese di immigrazione. 

Stimolanti e pertinenti le domande dei ragazzi rivolte al prof. Mustari. 

La dirigente scolastica ha concluso l’incontro invitando gli alunni a osservare la realtà e a riflettere su di essa per diventarne protagonisti attenti, liberi da condizioni preconcette e tesi ad operare sempre nel segno della solidarietà. (rcz)