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Al Parco Ecolandia un fine settimana all'insegna dell'arte e della cultura

REGGIO – Al Parco Ecolandia un fine settimana all’insegna dell’arte e della cultura

Questo weekend, al Parco Ecolandia di Reggio Calabria sono in programma due iniziative all’insegna dell’arte e della cultura: sabato 28, alle 18, nella Sala Spinelli, si presenta il libro Intanto di Paolo Jedlowski, mentre alle 17, nelle Salette del Forte, il progetto artistico e culturale Mille Chilometri della Cultura, promossa da Enac –  Ente Nazionale Attività Culturali e dalla Galleria romana Purificato.Zero.

L’iniziativa col prof. Jedlowski, ordinario di Sociologia generale presso l’Università della Calabria, rientra nel progetto Arte al Forte 2022, che permette di ospitare un insigne studioso, sociologo della cultura e della vita quotidiana. Le sue riflessioni lo pongono in una dimensione di estremo interesse nella interpretazione della società attuale.

L’ultima produzione, a metà tra saggio e racconto, si presenta particolarmente interessate e affascinante da leggere. «Corteggia le tue fonti, inseguile» scriveva René Char. Qui un sociologo corteggia le proprie fonti autobiografiche alla luce di un avverbio, intanto, che «spinge a prendere atto del fatto che nella vita siamo connessi ad altri». Nello spazio ibrido di una scrittura che non osserva rigidamente le regole di un’autobiografia e neppure quelle di un saggio, il racconto del vissuto e le riflessioni che suscita all’autore si scambiano continuamente il passo e percorrono Storia e storie, incontrano generazioni e luoghi dell’Italia dagli anni Sessanta ai giorni nostri.

 Si è occupato a lungo di sociologia della cultura e della vita quotidiana, approfondendo in particolare i rapporti tra memoria e narrazione, temi per i quali è considerato uno dei sociologi italiani più influenti e originali. All’Università della Calabria ha fondato e dirige Ossidiana, Osservatorio sui processi culturali e la vita quotidiana. Fra i suoi libri più recenti: Il racconto come dimora. «Heimat» e le memorie d’Europa (Bollati Boringhieri 2009), Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico (Carocci 2009), In un passaggio d’epoca. Esercizi di teoria sociale (Orthotes 2012), Intenzioni di memoria. Sfera pubblica e memoria autocritica (Mimesis 2016).

Nelel Salette del Forte, invece, la storica Galleria d’Arte di Roma propone, con i suoi esperti ed artisti, progetti espositivi che abbiano nel frequente contatto con il pubblico il loro principale obiettivo. Uscire dalle mura di una galleria per raggiungere gli appassionati d’arte e cercarli anche negli spazi dove abitualmente trascorrono il loro tempo è la scelta di chi fa della propria iniziativa un’arma vincente. L’idea di promozione dell’arte nasce dalla reale possibilità di avvicinare le persone al mondo della cultura e stimolare quel desiderio consapevole o inconsapevole di imparare che spesso inconsciamente vive dentro di noi.

L’Arte, con la sua inesauribile carica emotiva, è stata sempre un potente antidoto contro le difficoltà sociali vissute dall’uomo ed è pronta ad essere la giusta cura per riconnettere il tessuto culturale della comunità nazionale nei grandi centri così come nelle piccole località che popolano la nostra penisola.

Lo spirito dell’iniziativa prevede di effettuare una esplorazione nella storia dell’arte moderna e contemporanea eseguita per grandi temi presentati in modo da catturare l’attenzione e la curiosità del visitatore attraverso un ciclo di mostre d’arte itineranti organizzate in dimore storiche e antichi palazzi d’Italia che rilancerà il forte richiamo alla conoscenza, all’identità nazionale e allo spirito di collaborazione. L’obiettivo è quello di arricchire gli animi con sensazioni fatte di tempo, spazio ed emozioni vissute. È giusto che il nostro tempo persegua ancora e sempre l’idea della continuità.

Stimolare il pubblico a confrontarsi con gli argomenti proposti dai differenti linguaggi espressivi, in una simbiotica armonia tra moderno e contemporaneo, sarà la chiave per accendere la curiosità del visitatore. Una diversa consapevolezza del proprio ambiente verrà raggiunta ricuperando un modo più duttile di presenza attiva nel contesto cittadino dell’individuo che si riappropria di una realtà che l’arte gli offre nella cultura con la sua autenticità e adattabilità ai tempi.

Le località scelte nell’itinerario espositivo corrispondono a “luoghi-simbolo” nei quali passato e futuro si incontrano, tradizione ed innovazione confluiscono nella reciprocità delle relazioni in un clima di fervore creativo e diversità culturale. Avvicinare la cittadinanza all’arte con protagonisti di elevato valore, contribuisce non solo ad arricchire gli animi, ma anche a dare impulso e sostegno allo sviluppo di processi di rigenerazione territoriale. Una missione ambiziosa che la Galleria Purificato.Zero ed ENAC sono pronti a vincere per confermare che l’Italia rimane fulcro di civiltà nel mondo. (rrc)