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REGGIO CALABRIA - Grande successo per "Mai più" contro la violenza sulle donne

REGGIO CALABRIA – Grande successo per “Mai più” contro la violenza sulle donne

Grandi emozioni sabato mattina presso la sala Federica Monteleone del consiglio regionale della Calabria a Reggio Calabria, per l’incontro “Mai più” organizzato dall’associazione Fare x bene ets, in collaborazione con Otb Foundation – non profit del gruppo Otb – che ha visto la presenza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta al tentativo di femminicidio da parte del marito e diventata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne in Italia e Giusy Laganà, direttrice generale di Fare x bene.

Per la prima volta, questo progetto e la sua potenza, sono arrivati a Reggio Calabria, grazie all’impegno del presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso e del consigliere comunale, Mario Cardia, con il patrocinio della Regione Calabria per un incontro con le scuole e la cittadinanza, dalle ore 10 alle ore 12.

La forza e il coraggio della testimonianza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta a un tentativo di femminicidio e diventata simbolo della lotta alla violenza sulle donne, ha chiuso i percorsi di prevenzione e educazione contro ogni forma di violenza e cyberbullismo di genere, realizzati dagli esperti del Comitato tecnico scientifico di Fare x bene in tutta Italia e per la prima volta a Reggio Calabria.

Presenti per i saluti istituzionali, oltre al consigliere Mario Cardia, anche la delegata della commissione Pari opportunità, Francesca Porpiglia, e l’assessora comunale per la scuola, università e ricerca, Anna Briante.

In una sala gremita dagli studenti dell’istituto superiore Itt Panella Vallauri di Reggio Calabria, cittadini, autorità e televisioni e media locali e ragionali, Valentina, insieme a Giusy Laganà, con la quale ha scritto il best seller “Nessuno può toglierti il sorriso”, edito da Mondadori, ha raccontato la sua storia e dialogato con i ragazzi presenti, affrontando temi quali la violenza di genere e tra pari, forme di odio on line trasversali all’età, i campanelli di allarme e altri fenomeni che durante il lockdown sono divenuti una reale emergenza.

Il consigliere comunale Mario Cardia dichiara: «Consentitemi di ringraziare preliminarmente Fare X Bene Onlus, la sua direttrice generale Giusy Laganà e la referente regionale Fabiana Cristiano: ho avuto modo in questi mesi di conoscerVi, scoprendo questa bellissima realtà che merita massima attenzione da parte dalle Istituzioni, aldilà del colore politico e dell’ appartenenza partitica. Un grazie speciale va a Valentina per aver raccontato le sue emozioni qui a Reggio Calabria ed ai ragazzi del Panella-Vallauri per il prezioso contributo dato all’iniziativa».

«Abbiamo bisogno del lavoro delle Istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, della scuola, della cultura, del contributo di ciascuno, per sradicare un fenomeno che tradisce il patto su cui si fonda la nostra stessa idea di comunità. Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell’esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza. Siamo lontani dal radicamento di quel profondo cambiamento culturale che la nostra Carta costituzionale indica», così Cardia.

Francesca Porpiglia dice: «C’è la necessità di fare sforzi congiunti a livello culturale, legislativo ed educativo, che permetterebbero la promozione di una società più equa, consapevole e protettiva nei confronti delle donne. Allora per contrastare il modello di prevaricazione é necessario assicurare alle forze dell’ordine, una formazione che gli permetta di gestire casi di violenza di genere, in modo sensibile e attento alle esigenze della vittima, tali percorsi sono le fondamenta per una efficace azione preventiva, oltreché la promozione di una collaborazione tra istituzioni scolastiche, governative, organizzazioni non governative, servizi sociali e comunità, in modo tale da raccogliere una risposta integrata ed efficace, fatta di azioni coordinate».

Alla fine dell’incontro, che rappresenta un momento unico del panorama non solo italiano, delle testimonianze sui temi della prevenzione e contrasto alla violenza di genere, i ragazzi e ragazze e la cittadinanza hanno potuto avere un momento nel quale formulare domande e condividere le proprie storie ed esperienze di vita.

«L’amore non è sofferenza, non è possesso e non può essere solo rinunce e privazioni, e questo bisogna farlo capire sia alle donne che agli uomini – dichiara Valentina – Prima di tutto si deve imparare ad amare sé stessi, altrimenti è impossibile amare e farsi amare. Ovviamente l’ho capito anche io con il tempo, con la mia tragedia. Adesso riesco a raccontare quasi sorridendo, ma ho fatto un percorso che non auguro a nessuno e che mi è costato fatica e dolore. Sono molto felice di poter realizzare questi incontri nelle scuole di tutta Italia con platee di centinaia di studenti ogni volta, per dar vita a momenti di condivisione con Fare x bene e Otb Foundation».

«Fare x bene da 15 anni è al fianco delle ragazze e donne vittime di violenza, attraverso attività di assistenza e consulenza legale e psicologica e percorsi di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Mai più è un percorso realizzato in collaborazione con OTB Foundation nelle scuole medie e superiori di tutta Italia che intende sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni sui temi delle discriminazioni e violenze di genere, saper riconoscere i campanelli di allarme e il ciclo della violenza, con le sue forme dalla psicologia, alla fisica, passando per quella economica. Presenza eccezionale agli incontri è quella di Valentina Pitzalis che raccontando la sua storia si dona agli studenti e agli adulti di riferimento, ponendosi come un monito e non come un esempio e rispondendo alle loro domande e curiosità, dando vita a un momento unico e colmo di speranza in un futuro diverso per le tante vittime», dichiara Giusy Laganà, direttrice generale Fare x bene.

«I casi di violenza sulle donne aumentano di giorno in giorno in modo allarmante, ma sono aumentate contestualmente anche le richieste di aiuto e questo è un dato da leggere in modo molto positivo. C’è un movimento che si sta facendo sentire, di una violenza prima sommersa che oggi chiede aiuto», commenta Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation.

«Educare al rispetto dell’altro è l’unico modo per cambiare la cultura. In Otb Foundation lo sappiamo bene dato che dal 2018 andiamo nelle scuole a parlare ai giovani in presenza, ma anche on line, affrontando la tematica della violenza a tutto tondo, contemplando anche il bullismo e il cyberbullismo e stimolando sempre la richiesta di aiuto. È necessario sapere a chi rivolgersi e chiedere aiuto se si è in una situazione di pericolo e come intervenire qualora si fosse testimoni di un qualsiasi tipo di violenza o aggressione anche solo verbale contro una donna. In questi anni – conclude la vicepresidente – abbiamo raggiunto insieme a Fare x bene quasi 50 mila studenti e continueremo, perché la violenza di genere è un fenomeno radicato nella nostra società, riguarda tutti e solo tutti insieme la possiamo sconfiggere».

Otb Foundation è nata nel 2006 come organizzazione non profit del gruppo Otb. Creata con la missione di agire prontamente e concretamente in situazioni di emergenza e migliorare la vita delle persone in maniera sostenibile garantendo loro uguali opportunità, opera in Italia e nel mondo attraverso specifici criteri di selezione: impatto sociale diretto, sostenibilità ed innovazione. Dalla sua nascita ad oggi, Otb Foundation ha investito in oltre 350 progetti di sviluppo sociale nel mondo, con un impatto diretto sulla vita di circa 350.000 persone.

Fare x bene Ets è un’associazione che tutela i diritti delle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni come donne, bambini e persone disabili. E’ membro dell’Advisory Bord del Safer Internet Centre (Sic) – Generazioni Connesse del Miur, da 15 anni progetta e realizza con esperti formatori in modalità multidisciplinare (psicologi, legali, esperti digital e docenti formatori) percorsi e incontri di prevenzione, sensibilizzazione, educazione, contrasto e di Peer Education per promuovere una cultura di legalità, uguaglianza e rispetto, oltre a strategie finalizzate a rendere internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani. (rrc)