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Successo per la presentazione del libro di Pina De Felice

REGGIO – Successo per la presentazione del libro di Pina De Felice

È stato presentato, a cura del Circolo Culturale Rhegium Julii di Reggio Calabria, il libro La ragazza di Palmi di Pina De Felice.

Il prezioso volume raccoglie ventitré racconti scritti con “il cuore”, con contenuti che accarezzano il cuore dei lettori. Il volume non può schematicamente essere ridimensionato e ricondotto solo nei ricordi dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza dell’autrice, ma va inquadrato nella cornice di un periodo storico che accomunava l’Italia. Il nostro Paese usciva distrutto economicamente e socialmente da ben due guerre mondiali, pertanto, tra i giovani c’era una volontà diffusa ed omogenea, da Nord a Sud, di riprendersi in mano “la vita”. Pina De Felice è figlia quindi della generazione post-bellica che si inseriva in un contesto di grande povertà economica, ma non di miseria umana. La solidarietà porta a porta, la complicità, le ansie, le paure, la ricerca, le immagini, i colori, i profumi, il garbo, la gentilezza, il senso della famiglia, la profonda umanità, erano diffusi e comuni in ogni parte d’Italia.

Ecco perché il libro si potrebbe intitolare “La ragazza del dopoguerra”, in quanto la “fame di vita”, presente nell’amata Palmi, cittadina di nascita dell’autrice, si poteva ugualmente riscontrare a Ventimiglia, a Lignano, a Cesenatico ad Amalfi, a Cefalù a Porto Torres, insomma in ogni angolo di quell’Italia che da poco era diventata Repubblica e, per il genere femminile un grande successo, finalmente, grazie al suffragio universale, anche le donne avevano diritto al voto.  Per la prima volta, inoltre, si prospettava la dilatazione dei tempi di passaggio tra l’adolescenza e l’età adulta: la nascita, quindi, della classe giovanile. Un avvenimento storico che le generazioni precedenti non avevano potuto gustare e vivere, pertanto, il futuro si schiudeva con una ventata di ottimismo che fortunatamente coinvolgeva per la prima volta, anche il genere femminile. I delicati e dolcissimi racconti,  in ogni parola, oltre alla preziosa e naturale vena poetica di Pina De Felice, dipingono con un ampio respiro emozionale una fase rilevante dell’Italia del dopoguerra.

Nel partecipato incontro, moderato da Giovanni Suraci, alla presenza dell’autrice, di Marina Neri, che ha letto e commentato alcuni brani del libro, della prof.ssa Lina Anzalone, che ne ha curato la presentazione, ha preso la parola il Presidente del Rhegium, Pino Bova, che, da par suo, ha apprezzato i contenuti del libro e a seguire, hanno fornito il loro apprezzamento, la prof. Francesca Neri e i “parmisani” dr. Stefania Isola e Natale Pace. L’autrice, infine, a margine dell’evento ha rilasciato la seguente riflessione:

Nel libro di racconti La ragazza di Palmi c’è il viaggio tra le ricordanze, in un colloquio intimo col mio passato che la senectus rende, fortunatamente ancora creativa e in gran parte operativa.

Mi soffermo a cercare e trovo armonie e dolori in una narrazione che diventa memoria da consegnare alle generazioni future. Il passato ritorna bambino ed io posso trasformarmi in Pinuzza, la bambina nata sotto le bombe del 43 ed io stessa in questa gradevolezza dei ricordi delineo un universo che dilata il passato e delinea il presente.

C’è la storia del vissuto che si esprime spesso nella genuinità di un dialetto che sintetizza ed armonizza il pensiero e lo proietta in vicende che sugli affetti familiari, sulle condivisioni e il rispetto sociale preparano alla rinascita.

I valori culturali sono spesso la base gioiosa che governano l’esistenza e la Marinella, il Sant’Elia, la nicchia della Madonnuzza, i fagioli rossi, il presepe con il bacio a Natale du peduzzu del Bambinello, la mano calda di mio padre, le rivendicazioni femminili… diventano luogo dell’anima dove anche i giovani possono ritrovarsi curiosando tra le pieghe del tempo.

Quante cose lasciamo di noi!

Fatiche e dolori, ma anche il palpito di famiglia, un tavolo antico di noce, albe, tramonti e l’infinito che continua silente a dialogare con chi rimane”. La rilevante pagina letteraria si è conclusa con l’auspicio da parte di tutti i partecipanti che, il libro La ragazza di Palmi, possa essere conosciuto e apprezzato a livello nazionale per l’ampio respiro culturale, didattico e umano dei suoi contenuti.  (rrc)