A Paola il dibattito pubblico sull’Alta Velocità

Domani mattina, alle 11, a Paola, all’Auditorium “F. Ferrari”, è in programma il dibattito pubblico sul progetto della nuova linea AV Cosenza – Paola/San Lucido.

«Com’è accaduto per la linea Salerno-Romagnano, al termine di questi incontri – ha dichiarato il professor Roberto Zucchetti – sarà disponibile il documento di sintesi sulle questioni dibattute e delle domande sorte nel corso della procedura di Dibattito Pubblico sulla futura realizzazione del raddoppio della tratta dell’Alta Velocità ferroviaria Cosenza-Paola/S. Lucido».

«Dare spazio alle voci dei cittadini che abitano i territori, alle Istituzioni e alle associazioni – ha continuato Zucchetti – è fondamentale, oltre che procedura prevista dalla Legge per le grandi opere. Le voci ascoltate non resteranno lettera morta – sottolinea il coordinatore di DP – ma faranno parte a pieno titolo di una relazione istituzionale che sarà posta sul tavolo di RFI per avere risposte adeguate alle domande attese».

L’incontro di Paola vedrà l’esposizione del progetto da parte dei tecnici di RFI e Italferr, con una panoramica iniziale e complessiva del progetto per l’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e l’illustrazione degli obiettivi, comunitari, nazionali e locali sottesi l’intervento, le alternative di tracciato considerate, i benefici attesi (economici, turistici e ambientali) e i costi di investimento.

La parola poi sarà data al pubblico.

Sul sito è già attiva la sezione dedicata agli approfondimenti che i cittadini e i portatori di interesse vorranno condividere pubblicamente (https://dp.avsalernoreggiocalabria.it/tratte/battipaglia-romagnano/#contributi-tratta ) come contributo al dibattito pubblico.

Compilando il modulo disponibile si ha la possibilità di inviare proposte, osservazioni e commenti al progetto oggetto della procedura. I documenti ricevuti saranno in seguito pubblicati sullo stesso sito. (rcs)

L’alta velocità in Calabria un’opportunità di lavoro che non deve scappare

«Che cosa fare perché questa opportunità di lavoro non scappi?», ha chiesto il coordinatore del dibattito pubblico Roberto Zucchetti, in merito all’alta velocità, nel corso del secondo webinar dal titolo Galleria Santomarco: esigenze trasportistiche e difficoltà tecniche.

«Nell’importanza della chiarezza e dello studio del documento progettuale redatto da RFI – ha detto Zucchetti – tenendo conto delle soluzioni che i tecnici hanno dovuto adottare per le nuove opere e per il raddoppio della Galleria, dell’impatto generato sul territorio e delle cosiddette interferenze».

«In questo, come per gli altri incontri – ha continuato – è doveroso e necessario ribadire che l’apporto di domande e puntualizzazioni che arrivano dalla cittadinanza, dalle amministrazioni, dai professionisti, dal mondo accademico e dalle sigle associative sono parte di un percorso democratico e di condivisione per l’avvio dei lavori un’opera che in alcune tratte del progetto può ancora essere modificata, grazie proprio a eventuali segnalazioni sostenute da motivazioni che potranno sopraggiungere in questa sede».

L’alta velocità, in Calabria, significano 800 persone in cantiere, la stima di un incremento del traffico merci pari a due milioni e mezzo di tonnellate nel 2030 e tre milioni nel 2035, scavi da 100 a 136 metri quadrati per il raddoppio della linea Paola-Cosenza.

A rispondere alla domanda di Zucchetti, il segretario generale di Cisl CalabriaTonino Russo: «si è parlato di unità lavoro specializzate e qualificate e anche di tecnologie avanzata è importante costruire i contatti con le imprese perché, come da lavoro già da noi avviato con le Prefetture, si rendano sicuri i cantieri, ma anche iniziare a capire quali possano essere queste maestranze qualificate di cui si inizia a parlare per costruire ponti con i lavoratori».

«Ritengo questa un’opera strategica e importante e che potenzia il Porto di Gioia Tauro – ha proseguito – per il quale ci stiamo battendo, come confederazione sindacale,  perché diventi a tutti gli effetti e con tutti servizi di collegamento necessari, il porto più importante del Mediterraneo».

«Come Cisl – ha concluso – abbiamo adottato da tempo la politica del ferro, non soltanto per le merci ma anche per i passeggeri perché la linea ferrata possa collegare un pezzo di territorio, ora escluso dal resto del Paese».

Il prof. Demetrio Carmine Festa, docente di Trasporti dell’Università della Calabria.

«La Calabria ha delle notevoli attese quando si parla di Alta Velocità – ha esordito – un’opera moderna e necessaria, ma dalle considerazioni che ne posso trarre io – ha sottolineato – non la vedo ben contestualizzata nel complesso, quasi che questa opera aumenti l’ Alta Velocità solo fino a Praia».

«Ma la stazione di Montalto – ha aggiunto – sarà poi la stazione dell’ Alta Velocità? Con le conseguenze di movimenti per il territorio nel suo insieme? E gli spostamenti delle persone tra Cosenza e Sibari? Non sarebbe il caso di pensare anche a questi collegamenti ferroviari dimenticati, immaginando un recupero di queste linee?».

«Molte le domande che mi rendono difficile fare una valutazione complessiva. L’Alta Velocità in Calabria sarà e come sarà? a 300 o a 250 kmh?, ha detto il Docente.

Un intervento dalle tante sollecitazioni, nella ferma convinzione che «si tratta di scelte epocali e la Calabria ha bisogno di questa opera» ha continuato il Prof. Festa, che ha detto chiaramente: «Fateci entrare nel dibattito! Da alcuni studi c’è la possibilità di passare sotto il Pollino con tre tunnel molto brevi».

Alle molte domande del prof. Festa che «Saranno parte del dossier riepilogativo di tutti gli incontri che stanno animando il Dibattito Pubblico in Calabria» – assicura Zucchetti – , si aggiungono le sollecitazioni e proposte del Presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto

Che si è soffermato sulla proposta e la disponibilità a proseguire il confronto per valutare l’ opportunità di «rendere la nuova stazione di Montalto Uffugo snodo di carico e scarico merci, sviluppando così nuove economie e favorendo un territorio ad alta vocazione agricola e area produttiva per il comparto ortofrutticolo».

Si ricollega al tema iniziale del lavoro e delle professionalità l’ intervento del Presidente dei Geometri e Geometri laureati di Catanzaro Ferdinando Chillà, dando disponibilità «dei nostri tecnici, preparati e specializzati che spesso lavorano fuori regione, nelle grandi infrastrutture e che, potrebbero essere impiegati nella realizzazione di questa nuova opera».

«Concordo nella necessaria esecuzione dell’AV in Calabria per tutti i motivi che sono stati detti, ma – ha sottolineato il presidente Chillà – quando parliamo di infrastrutture trasportistiche per le nostre latitudini pensiamo anche all’elettrificazione dell’area jonica e al collegamento mancante tra Jonio e Tirreno dell’ asse Catanzaro – Lamezia». (rrm)

Dibattito pubblico su alta velocità, illustrati i dettagli tecnici

Sono stati illustrati i dettagli tecnici nel corso del webinar L’Alta velocità come occasione di sviluppo per il Meridione, organizzato nell’ambito del Dibattito pubblico sull’alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria, coordinato dal professore Roberto Zucchetti e relativo al progetto del raddoppio della tratta Paola/San Lucido Marina-Cosenza e della nuova galleria Santomarco, nel territorio cosentino.

Presenti, all’incontro, Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità portuale Gioia Tauro, e Antonino De Masi, imprenditore che opera nell’area portuale di Gioia Tauro.

Enrico Cieri e Nicoletta Antonias, tecnici di Rete ferroviaria italiana, hanno introdotto i lavori illustrando le analisi progettuali svolte nelle «tre dimensioni, economica, ambientale e sociale», i vantaggi e le ricadute per la Calabria e per l’intero Sud dell’alta velocità ferroviaria che attraverserà anche la Campania e la Basilicata. Cieri ha sottolineato che le opere in programma consentiranno, per esempio, di far viaggiare «treni da 750 metri, più competitivi, anche lungo la linea adriatica e con partenza dal porto di Gioia Tauro».

Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro ha espresso apprezzamento per l’alta velocità ferroviaria, che, ha aggiunto, consentirà un ulteriore sviluppo dello stesso porto, cioè del «più grande insediamento industriale della Calabria», peraltro punto di arrivo della «via della seta» e finalmente servito da «un gateway ferroviario che ora consente la partenza di 12 coppie di treni a settimana».

Antonino De Masi ha detto che il porto di Gioia Tauro «è un’eccellenza grazie al grande lavoro di Agostinelli, ma anche un’isola, oltre la quale c’è disperazione e sofferenza».

«Perciò – ha aggiunto – la rete infrastrutturale è elemento chiave per la crescita del territorio, tra l’altro oppresso dalla ’ndrangheta. Da cittadino pretendo che la Calabria abbia una rete ferroviaria ad alta velocità come le altre regioni dell’Italia. Così potremo uscire da una condizione di marginalità, essere competitivi e recuperare terreno sul piano economico e sociale».

Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, ha manifestato «tanto ottimismo e spirito positivo in merito all’alta velocità ferroviaria per il Sud; anche per quanto riguarda il settore della cultura e dell’università, avendo in Calabria degli atenei di elevato spessore: a Cosenza, a Catanzaro e a Reggio».

«Da parte nostra – ha proseguito – c’è il massimo impegno nella collaborazione, con la consapevolezza che l’alta velocità ferroviaria sarà fondamentale per la crescita turistica, culturale, economica e sociale dell’intero Mezzogiorno e della Calabria in particolare. Saremo sempre collaboranti, insieme alla Regione Calabria che, grazie al presidente Roberto Occhiuto, sta vivendo un rilancio generale nell’ambito del turismo e dei servizi principali, con grandi benefici per l’economia, l’occupazione e i diritti dei cittadini». (rcz)

Dibattito su AV, i sindaci Caruso, Manna e Iannotta: Infrastruttura che garantisce sviluppo su mobilità

A Montalto Uffugo si è svolto il dibattito pubblico sul raddoppio della tratta ferroviaria Paola/San Lucido Marina-Cosenza e sul progetto della nuova galleria dei treni Santomarco, che ha visto la partecipazione dei sindaci di Rende, Cosenza e San Vicenzo la Costa, Marcello MannaFranz CarusoGregorio Iannotta.

Unanime, da parte dei cittadini,  il riconoscimento dell’importanza di una infrastruttura che garantisce lo sviluppo dato dall’ opportunità di innovare in termini di mobilità.

Ad aprire i lavori è stato il Sindaco della città ospitante, Pietro Caracciolo: «questo incontro traccia il confronto tra il coordinatore, il prof Zucchetti, i cittadini, le istituzioni e RFI, per discutere gli aspetti descrittivi di questa importante opera pubblica. Grande infrastruttura che avrà una ricaduta di non poco conto sul nostro territorio, sia per la circolazione merci su rotaie che per i collegamenti tra persone».

«Opera che certamente – dice ancora Caracciolo – comporta sacrifici che graveranno sulle proprietà private oggetto di esproprio. Ma il progresso non si può fermare e i cittadini devono sapere che non saranno lasciati soli nella trattativa con RFI per l’ indennizzo delle proprietà che saranno interessate dal percorso. Facciamo in modo di camminare tutti insieme: cittadini, Istituzioni e RFI, nell’ interlocuzione con il prof. Zucchetti per evidenziare criticità ad interfacciarsi e rendere partecipe anche l’amministrazione comunale in modo da affrontare tali criticità di concerto a tutela dei cittadini espropriandi».

«Un progetto articolato – ha introdotto il coordinatore di Dibattito Pubblico, prof. Roberto Zucchetti – che impatta il territorio e che ha bisogno di momenti di confronto per vedere quali sono i problemi e trovare soluzioni. È il momento delle domande e delle istanze che partono dai cittadini che vivono e abitano il territorio».

Dettagliata la descrizione, poi, da parte dei progettisti e degli ingegneri di RFI presenti, che hanno chiarito la struttura dell’opera e indicato tutte aree che saranno interessate dalla costruzione del binario e dalle nuove stazioni.

Un’assemblea partecipata e che ha accolto le domande dei numerosi presenti e provato a dare risposte immediate. È stato dato spazio all’ ascolto e al dibattito con i cittadini, molti dei quali  proprietari di immobili che saranno impattati dalla nuova galleria Santomarco. L’ invito, da parte dei tecnici di RFI, è stato quello di portare in conferenza dei servizi tutte le osservazioni, che in questa sede sono state rilevate.

Marcello Manna, sindaco di Rende, si sofferma sull’ importanza del dialogo: «Forse sarà necessario avere altri momenti di incontro – dice –  per l’ importanza dell’ opera e dell’ impatto che questo genera. Atteso che è un’opera fondamentale per la nostra regione, la mobilità è la vera scommessa per il sud e passa per queste grandi opere».

Per Franz Caruso, sindaco di Cosenza  si tratta di «un collegamento commerciale che senz’altro punta allo sviluppo del territorio, soprattutto perché collega il porto di Gioia Tauro con l’Adriatico. Ma è anche un’ opera dal grande impatto ambientale che interessa un’ area coperta da vincoli e credo che ci sia la necessità di approfondire. Sì allo sviluppo, – chiude – ma anche alla tutela individuale dei cittadini che, come abbiamo visto, sono portatori di istanze importanti che li riguardano da vicino, perché proprietari di immobili che dovranno essere abbattuti per lasciare spazio all’ AV».

Chiude gli interventi il sindaco di San Vincenzo La Costa, Gregorio Iannotta, «questo progetto va ad innestarsi in un’Alta Velocità che potrebbe diventare il fulcro di uno snodo importante e rappresentare uno sviluppo più ampio a cui guardare. Sono a favore di un’ opera di questo tipo, pur invitando i tecnici a considerare anche la natura tellurica del piano Santomarco».

«L’ incontro assembleare – ha concluso il Prof. Zucchetti – si è poi trasformato in un tavolo di lavoro dove le persone hanno potuto esaminare la propria situazione in un dialogo diretto con i tecnici. Questo è un risultato importante che stabilisce un contatto per arrivare a soluzioni giuste ed efficaci». (rcs)

Alta velocità, i sindaci di Paola Politano e San Lucido De Tommaso: Chiediamo tavolo di confronto

I sindaci di Paola e San Lucido, Giovanni PolitanoCosimo De Tommaso, in merito all’alta velocità della tratta ferroviaria Paola – San Lucido, hanno evidenziato che «vogliamo che ci sia una ricaduta occupazionale sul territorio. Ci auguriamo che sia modificato il tracciato ferroviario indicatoci, che ha un percorso più lungo e tempi di percorrenza maggiori».

I due primi cittadini, infatti, hanno partecipato al dibattito pubblico sull’Alta Velocità sul raddoppio della tratta ferroviaria Paola/San Lucido Marina-Cosenza e sul progetto della nuova galleria dei treni Santomarco, svoltosi a Montalto Uffugo, a cui hanno preso parte anche i tecnici di Rfi e il coordinatore del dibattito, Roberto Zucchetti.

I due sindaci alludono all’ipotesi attuale, cioè che dopo Praia a Mare il treno ad alta velocità prenda la direzione dell’interno verso Tarsia, anziché proseguire lungo la costa tirrenica.

«Ancora, per quanto riguarda la nuova galleria di Paola, chiediamo – proseguono i due sindaci – che le acque intercettate a seguito dei lavori siano distribuite nei Comuni di Paola e di San Lucido. Chiediamo, inoltre, che in relazione alla costruenda ferrovia si preveda, lato mare, una strada di collegamento fra Paola e Torremezzo, in modo che venga salvaguardato il tracciato ferroviario esistente e in ogni caso ci sia la possibilità di deviare il traffico dei veicoli dalla Statale 106. Soprattutto, se nella stazione di Paola non arriveranno più i treni ad alta velocità, sarà un male per il turismo, che per noi è invece un’attività vitale».

«Su tutti questi argomenti, chiederemo un Tavolo di confronto con chi ha poteri decisionali. Per rappresentare gli interessi dei cittadini, da subito coinvolgeremo i sindaci del comprensorio, cioè quelli di Falconara Albanese, Fiumefreddo, Longobardi, Belmonte, Amantea, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Acquappesa, Cetraro e Bonifati. Anticipiamo la nostra disponibilità – concludono Politano e De Tommaso – perché l’opera si faccia al più presto, tutelando l’ambiente e dunque con un impatto il più possibile contenuto». (rcs)

Giovedì a Paola il dibattito pubblico sulla tratta AV Cosenza-Paola/San Lucido

Domani, giovedì 21 luglio, a Paola, dalle 16 alle 18, nella Sala Consiliare del Comune, è in programma il dibattito pubblico sul raddoppio della tratta Paola/San Lucido Marina-Cosenza e sulla nuova galleria Santomarco, legati alla realizzazione dell’alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria.

Nel corso dei due incontri, i tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) illustreranno i vari aspetti progettuali. Poi gli interessati – cioè cittadini, associazioni, rappresentanti istituzionali e le altre espressioni locali – potranno intervenire con domande e osservazioni, cui seguiranno risposte il più possibile complete, a garanzia della trasparenza e della più ampia partecipazione rispetto alle scelte ricadenti sul territorio. Infine, verranno esposte le carte del progetto, perché i presenti possano consultarle sotto la guida dei tecnici di Rfi. In seguito, istituzioni, associazioni e singoli cittadini potranno inviare al coordinatore del Dibattito Pubblico, Roberto Zucchetti, ulteriori domande e osservazioni scritte, che verranno pubblicate sull’apposito sito e poi sottoposte a Rfi per le risposte da includere nella relazione finale della procedura.

«Questi – ha spiegato il coordinatore Zucchetti – sono i momenti fondamentali del Dibattito Pubblico, perché si ascoltano le voci del territorio, che lì esprimono il loro punto di vista e le loro esigenze rispetto alle opere previste e a tutte le relative questioni. Perciò invito le istituzioni, i cittadini, le realtà associative e tutti gli altri interessati a partecipare agli incontri di giovedì 21 luglio a Paola e di venerdì 22 luglio a Montalto Uffugo». (rcs)

Saccomanno (Lega): Mesi che sosteniamo mancanza di fondi per alta velocità

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, è intervenuto in merito alle dichiarazioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto che, nell’incontro con l’ad di Rfi, Vera Fiorani, ha appreso che l’alta velocità non è finanziata dal Pnrr.

«Sarebbe stato sufficiente, senza attendere tanti mesi – ha rilevato Saccomanno – che il presidente avesse letto il nostro intervento relativo all’incontro avvenuto a Catanzaro, alla fine del mese di aprile, dal quale è emerso, per voce di incontestabili esperti del settore, che non vi era un euro per l’alta velocità. Comunque, ringraziamo, in ogni caso, il presidente Occhiuto per aver fatto chiarezza e per essersi finalmente reso conto delle difficoltà in cui vive la Calabria e della necessità di una condivisione del percorso da portare avanti nell’interesse della nostra regione». (rcz)

Lunedì in Cittadella il dibattito pubblico sull’AV Salerno-Reggio Calabria

Lunedì 18 luglio, in Cittadella regionale, alle 16, è in programma il dibattito pubblico che precede l’intervento di realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Cosenza-Paola/San Lucido.

Intervengono Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria; Caterina Cittadino, Presidente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico; Vera Fiorani, Amministratore Delegato RFI (Gruppo FS) e il coordinatore del Dibattito Pubblico prof. Roberto Zucchetti di PTSCLAS.

Primo tratto calabrese che si inserisce nella nuova linea AV Salerno – Reggio Calabria, promuovendo la continuità e il potenziamento di un itinerario strategico passeggeri e merci per la connessione tra il sud della penisola e il nord attraverso il corridoio dorsale, asse principale del Paese e tassello importante del corridoio Scandinavo – Mediterraneo.

Le caratteristiche tecniche, i benefici, gli impatti e le soluzioni di mitigazione saranno al centro di incontri con i cittadini e con le amministrazioni locali interessate dal nuovo tracciato ferroviario AV Salerno – Reggio Calabria.

L’area geografica interessata dagli interventi è costituita dai Comuni di Paola, San Lucido, Rende, Montalto Uffugo, San Vincenzo la Costa e San Fili, che ricadono interamente nella Provincia di Cosenza.

Questi comuni saranno coinvolti nel Dibattito Pubblico con incontri sui territori «Con una procedura – ha anticipato il professor Roberto Zucchetti – di democrazia sostanziale: il codice dei contratti pubblici ha previsto che per le opere di maggiore importanza ci sia una fase nella quale il progetto, non ancora approvato ma già ben definito, viene presentato a tutta la popolazione, agli esperti a chi ha interessi di carattere generale ma anche, e vorrei dire soprattutto, alla persone direttamente coinvolte e quindi, diciamo, ai comuni direttamente attraversati, in questo caso dalla nuova linea ferroviaria».

Il Raddoppio della tratta Cosenza – Paola/San Lucido, che prefigura la realizzazione della nuova galleria Santomarco e di una nuova fermata, rappresenta uno degli elementi fondamentali nel disegno di uno scenario più ampio che vede la realizzazione di un sistema infrastrutturale moderno e sostenibile per il sud, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità di un ampio bacino interregionale.

Il traffico che interesserà la nuova galleria Santomarco sarà costituito da servizi Alta Velocità verso il crotonese (evoluzione degli esistenti collegamenti AV con Sibari) a cui potranno aggiungersi connessioni con Cosenza, servizi regionali tra le località tirreniche e il capoluogo cosentino, collegamenti merci tra il terminal di San Ferdinando e i punti di smistamento intermodale del nord del Paese, che utilizzano itinerari lungo la dorsale adriatica. (rcz)

PER LA CALABRIA OLTRE 16 MILIARDI DA FS
BUONA PARTENZA, MA SONO ANCORA POCHI

Le Ferrovie dello Stato puntano sulla Calabria, investendo oltre 16 miliardi di euro degli oltre 190 miliardi previsti nel Piano Industriale 2021-2031 che è stato presentato a Roma dalla presidente Nicoletta Giadrossi e dall’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris.

Il Piano, dunque, prevede una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo che aggrega le società controllate da FS in quattro poli di business: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”. La visione strategica e industriale di lungo periodo ha, tra i suoi principali obiettivi, dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti; favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato; incrementare fino a raddoppiare rispetto al 2019 il trasporto merci su ferro; rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese; aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica del Paese.

Per la nostra regione, dunque, una vera e propria boccata d’ossigeno, che va a sommarsi all’importante somma stanziata dal Def Infrastrutture che prevede 3 miliardi per la Strada Statale 106 che, tuttavia, per l’eurodeputato di Fratelli d’ItaliaVincenzo Sofo, sono «assolutamente insufficienti per procedere con i lavori di potenziamento di questa dorsale infrastrutturale, tenuto conto che sulla metà di questo tracciato ancora nulla è stato fatto».

Per l’eurodeputato, infatti, «bisogna assolutamente evitare di far rivivere ai calabresi l’incubo della famigerata epopea dei lavori di realizzazione della Salerno-Reggio Calabria perché questa terra ha urgente bisogno di sviluppo e non ha più tempo da perdere».

Tornando al Piano Industriale del Gruppo FdS, è previsto un rinnovato scenario di mobilità – ferroviaria e stradale – all’insegna dell’interconnessione e della sostenibilità e le cui risorse saranno distribuite nel Polo Infrastrutture, Polo Passeggeri, Polo Urbano e Polo Logistica.

Per quanto riguarda il Polo Infrastrutture, è previsto lo stanziamento 15,28 miliardi di euro. Di questi, 8,8 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie e saranno per lo più destinati alla realizzazione dell’AV Salerno-Reggio Calabria, al potenziamento e all’elettrificazione della linea ionica e della dorsale Lamezia-Catanzaro Lido e ai collegamenti con il porto di Gioia Tauro.

Ammontano invece a 6,48 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali la SS 106 (in particolare per il Megalotto 3, l’adeguamento da Sibari a Crotone e la Catanzaro-Crotone), alcuni miglioramenti funzionali dell’A2 e il completamento della SS 182, la Trasversale delle Serre.

Per il Polo Passeggeri, sono 309 invece i milioni di euro destinati al “Polo Passeggeri”, che si tradurranno in 29 nuovi treni e in nuovi servizi, fra cui il miglioramento del servizio metropolitano nell’area di Reggio Calabria e la velocizzazione dei treni Intercity sulla linea ionica, fra Reggio Calabria e Taranto.

Per il Polo Urbano, si stimano circa 600 mila mq di aree da valorizzare, per un valore pari a 1,1 miliardi di euro; i principali progetti riguardano i territori di Reggio Calabria, Cosenza e Montebello Ionico.

Infine, per il Polo Logistica, è previsto un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti. I servizi intermodali (legati al traghettamento nello Stretto di Messina) passano da circa 1,3 milioni di euro nel 2022 a circa 4,1 milioni nel 2031, equivalenti a circa 276 treni l’anno. I servizi convenzionali cresceranno da 1 milione di euro nell’anno corrente a 1,5 milioni nel 2031, determinando un fatturato incrementale (2031 vs 2022) del 47%, che interesserà in modo particolare la filiera automotive.

Ma non è solo Ferrovie dello Stato a puntare a un «rinnovato scenario di mobilità»: Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nei giorni scorsi, ha presentato gli obiettivi strategici  da conseguire entro il 2030 per rendere la mobilità locale sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale indicati nel Rapporto “Verso un nuovo modello di mobilità locale sostenibile”, realizzato dagli esperti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Come sottolineato dal ministro Enrico Giovannini, infatti, «è necessario stimolare l’uso del trasporto pubblico, ancora molto basso soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree suburbane e periurbane dove la qualità del servizio è insoddisfacente e c’è una maggiore propensione a ricorrere all’auto privata».

«Una recente indagine dell’Istat – ha spiegato ancora – mostra segnali di un’inversione di tendenza e bisogna cogliere il momento. È perciò necessario stimolare la domanda di mobilità sostenibile, come il Governo ha fatto di recente introducendo il bonus sugli abbonamenti, disincentivare l’uso dell’auto e creare piattaforme digitali per facilitare la pianificazione degli spostamenti e la scelta dei mezzi anche in base alle emissioni inquinanti e climalteranti prodotte. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la legge di Bilancio 2022 e il Fondo Sviluppo e Coesione mettono a disposizione risorse per migliorare in modo significativo il sistema di mobilità locale, ma è necessario rivedere anche la regolazione del settore».

Nel Rapporto del Mims, realizzato sulla base di dati statistici raccolti da diverse fonti (tra cui, Istat, Eurostat, Eurobarometro, Isfort, Asstra, Osservatorio sul TPL Mims, Ministero dell’Interno) è stato evidenziato come «la qualità del servizio pubblico locale è piuttosto bassa, in particolare in alcune regioni del Centro e del Mezzogiorno. Collegamenti scarsi, vetustà del parco mezzi e basso livello di digitalizzazione dei servizi sono alcune delle criticità evidenziate nel Rapporto, che sottolinea anche come, sebbene in crescita, la mobilità condivisa e quella ciclabile presentino ancora forti ritardi rispetto ad alcune realtà europee».

«In base ai dati 2019 dell’indagine campionaria “Aspetti della vita quotidiana” condotta dall’Istat, una famiglia su tre segnala, nella zona in cui abita, abbastanza o molta difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici. Tale percentuale è più elevata nel Mezzogiorno, dove raggiunge il 40 per cento. Differenze più marcate si registrano in funzione della realtà urbana: le difficoltà di collegamento maggiori riguardano le periferie delle aree metropolitane, mentre esse sono più contenute nelle loro aree centrali».

Inoltre, nel rapporto viene evidenziato come sul livello di soddisfazione degli utenti del Tpl «si registrano divari territoriali significativi: sia il Centro che il Mezzogiorno, infatti, riportano livelli di soddisfazione significativamente inferiori rispetto a quelli del Nord».

«Per conseguire una mobilità locale che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale è necessario poter  misurare le diverse dimensioni con indicatori che consentano di monitorare il cambiamento nella governance, nella programmazione, negli investimenti, nell’innovazione tecnologica e nella gestione del servizio», ha proseguito il ministro, spiegando che «fissare obiettivi quantitativi può servire alle istituzioni e agli operatori pubblici e privati a identificare le azioni più efficaci per ridurre le disuguaglianze territoriali e le distanze con gli altri paesi europei». (rrm)

 

Saccomanno (Lega): Non ci sono risorse per l’Alta Velocità in Calabria

Scenario impensabile: per l’Alta velocità in Calabria non ci sono risorse! Gli unici importi esistenti sul Pnrr per circa un miliardo ed 800 milioni sono il costo della tratta Battipaglia/Romagnano, con l’evidente conseguenza che per la Calabria non vi sono altre somme. In sostanza tanti proclami del tutto inutili dato che non esistono importi per poterli destinare alla nostra regione.

Notizie queste, fornite da un esperto di fama nazionale ed internazionale, il prof. Francesco Russo, docente di trasporti all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, in occasione di una trasmissione su LaC, condotta dal giornalista Pasquale Motta, nella data del 13 aprile 2022. Uno spaccato inverosimile venuto alla ribalta grazie all’azione incessante dell’indicato giornalista, che da tempo affronta i problemi con concretezza e preparazione. Ma non è emerso solo questo!

Il progetto alternativo all’attuale linea esistente prevederebbe un aumento del percorso di circa 50 km. (dagli attuali 390 a 445) ed un costo maggiore, senza, però, ridurre i tempi di percorrenza. E lo stesso prof. Russo che segnala tale anomalia e lo studio eseguito che, in tutti i casi, con il nuovo percorso, determinerebbe un tempo maggiore: 43 minuti per Catanzaro, 15 minuti per Crotone, 43 minuti per Vibo Valentia, 20 minuti per Cosenza e 40 minuti per Reggio Calabria.

Situazione incomprensibile e che non lascia spazi a possibili interpretazioni positive. Domande sì e tante: perché non si sistema il vecchio tracciato che potrebbe diminuire la percorrenza e il tempo? Perché questo anomalo cambiamento di progetto? Per quali ragioni? Probabilmente il ponte sullo Stretto insegna! Tanti progetti in alternativa per non fare nulla. Eppure, risulta pacifico che con l’Alta velocità il Pil aumenterebbe dell’1% annuo con evidenti benefici per l’intera regione e per quelle meridionali in genere, rispetto agli aumenti nell’ultimo decennio variabili tra lo 0,8 e lo 0,9.

E, allora, di cosa stiamo parlando? Nel mentre in Lombardia si progetta la cosiddetta “parallela” dell’alta velocità Milano-Brescia-Verona a circa 30 km. della esistente Bologna-Milano, in Calabria si sogna un qualcosa di irrealizzabile allo stato. E di tutto ciò nessuno ne parla: né la politica, né i sindacati, né le associazioni, né gli esperti. Silenzio assoluto!

Sarebbe opportuno che tutti assieme, invece, affrontassimo il problema per cercare di meglio comprendere e sostenere il progetto con forza e competenza per evitare che, ancora una volta, i fondi nazionali ed europei sbarchino in altri lidi, non certo per posizione presa e prevaricazione, ma per la evidente incompetenza ed inconcludenza del Sud. (Giacomo Saccomanno)