Il documentario sui Bronzi “Semidei” sbarca al lido di Venezia

Prevista per mercoledì 6 settembre la proiezione del documentario “Semidei”, di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.

Il documentario “Semidei”, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, realizzato con il sostegno della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, formazione e pari opportunità e Fondazione Calabria film commission, in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, per la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta sarà presentato in anteprima mondiale alla 20a edizione delle Giornate degli Autori nella sezione “Notti Veneziane”.

“Semidei”, documentario di Fabio Mollo (Il sud è niente, Il padre d’Italia, Anni da cane) e Alessandra Cataleta (La vita che mi diedi. Storia e gesta di Anna Cuticchio, Pupara) scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo, ripercorre mezzo secolo di Storia raccontando la vicenda dei due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Attraverso interviste, documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto, i due cineasti accompagnano lo spettatore in un viaggio nel nostro passato e futuro. Perché i Bronzi di Riace incarnano i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano. (rcz)

“Figli del Minotauro” di Attanasio al Festival Internazionale di Grenoble

Dopo i numerosi successi ottenuti sul territorio nazionale tra Festival cinematografici e proiezioni nelle più prestigiose Università Italiane, il film “Figli del Minotauro/storie di uomini e animali” di Eugenio Attanasio, prodotto dalla Cineteca della Calabria, è stato selezionato in uno dei più grandi festival europei di settore: Festival pastoralisme e Grand Espaces che si svolgerà a Grenoble dal 12 al 15 ottobre, giunto quest’anno alla 18° edizione. Come Annibale nella seconda Guerra Punica con gli elefanti e Napoleone quando valica il Colle del Gran San Bernardo, con l’armata che lo seguirà nella vittoriosa seconda campagna d’Italia, al contrario sarà un film italiano di produzione calabrese ad attraversare la grande catena, per raccontare una storia millenaria.

Una grande soddisfazione per chi ha lavorato per anni a questo straordinario progetto. Il film di Eugenio Attanasio, tradotto in Francese, Inglese e Spagnolo proprio per la distribuzione, è una mitopoiesi del contemporaneo sulla figura degli allevatori che praticano la transumanza, antica forma di trasferimento di animali e uomini dal mare alla montagna.

Nel cast figurano Mattia Isaac Renda, Francesco Stanizzi, Gianluca Cortese, Salvatore Gullì, Alessandra Macchioni, Franco Primiero.

La transumanza è anche una metafora del cammino dell’uomo e del bovino, iniziato diecimila anni fa con la domesticazione. Ancora prima però il toro veniva rappresentato dai primi artisti della storia sulle pareti delle grotte con significati ancora a noi sconosciuti. Il documentario segue una famiglia di allevatori, nelle stagioni, che pratica l’allevamento semibrado delle podoliche, la razza tipica calabrese, ricostruendo ipotesi di caccia primordiale e raffigurazioni parietali; in Calabria è sito uno dei più antichi e misteriosi graffiti del mondo, il Bos Primigenius di Papasidero, che, per la prima volta viene rappresentato cinematograficamente. Assieme alle Grotte di Altamira in Spagna e alle grotte di Lescaux in Francia, grazie a questo film, la Grotta del Romito sita nella Valle del fiume Argentino, entra nelle sale di tutto il mondo.

Un lavoro simile era stato fatto da Werner Herzog con le Grotte di Chauvet in Cave of Forgotten dreams nel 2010, dedicato ad una più recente scoperta paleontologica. Oltre al documentario, il regista Eugenio Attanasio ha curato un libro sullo stesso tema. E per la promozione di film e libro si è formato un gruppo di sostenitori, “Figli del Minotauro” appunto, composto fra gli altri da Domenico Levato, Luigi Stanizzi, Giuseppe Gallucci, Elisabetta Grande, Elia Panzarella.

La civiltà pastorale calabrese ha una tradizione antichissima, cantata da Virgilio nelle Georgiche. Il Pastoralismo non è solo un sistema di produzione animale ma un modo di vivere e un sistema culturale. Ci sono popoli pastorali del tutto distinti che praticano il nomadismo. Sulle Alpi si praticano altri sistemi di trasferimento degli animali definiti appunto alpeggio, e pascolo vagante. Il pubblico francese avrà la possibilità di conoscere la pratica della transumanza mediterranea della Famiglia Mancuso di Marcedusa, che si sposta con gli armenti dalle piane del Marchesato ai ricchi pascoli silani del Monte Gariglione.

I riconoscimenti dell’opera dimostrano come la narrazione della Calabria può finalmente emendarsi dall’immagine di terra di ‘ndrangheta, dal peccato originale di essere regione povera e terra di emigrazione, dagli stereotipi più comuni. È dunque possibile una nuova via del racconto in Calabria, letterario e cinematografico, cogliendo nel contemporaneo i segni di una civiltà contadina ancora assai vitale. Ultimi eredi di un mondo ancestrale, gli allevatori calabresi di podoliche, si muovono ancora andando dietro agli animali che si spostano in cerca di pascoli freschi, utilizzando ora il cavallo, ora il pick up, ora il quad, interpretando una modernità ancora sostenibile, dove uomini, animali, e specie vegetali creano un ecosistema.

Se in Calabria oggi è tempo di transumanza, ma ancora non si coglie appieno la differenza tra allevamento intensivo e allevamento estensivo, in Francia invece dimostrano di essere assai più consapevoli, tributando il giusto riconoscimento a questa antica tradizione. (rcz)

CROTONE – Ritorna il Calabria movie international short film festival

È un ponte che collega Crotone a Brindisi, passando per Firenze fino ad arrivare a Torino, quello creato da Calabria movie international short film festival, la manifestazione dedicata al meglio della cinematografia breve in programma a Crotone dal 17 al 20 agosto. Per la sua quarta edizione il festival lancia le iscrizioni al Pitching Lab coinvolgendo tre realtà del territorio italiano: la Scuola Holden di Torino, Sentiero film factory di Firenze e Cattive produzioni di Brindisi. La scadenza è il 31 maggio (info e regolamento su calabriamovie.it/pitching-lab).

Pitching lab è l’evento industry della quarta edizione del Calabria movie che offre a giovani professionisti un percorso di formazione e di ricerca intensivo per la propria opera. Il percorso, che si terrà nei giorni del festival, è rivolto a giovani under-35, residenti in Italia che sono alla ricerca di un produttore o co-produttore per realizzare o completare il proprio progetto di cortometraggio. Solo 5 progetti selezionati potranno così prendere parte al percorso formativo in loco durante il festival. Durante il Pitching lab gli autori selezionati avranno la possibilità di affrontare un percorso formativo di due giornate mirato a migliorare al loro progetto; potranno assistere a panel per conoscere al meglio tutto ciò che ruota intorno al mondo del cortometraggio (produzione, regia, distribuzione e promozione festivaliera); potranno presentare, attraverso un pitch, il proprio lavoro a una platea di produttori.
In palio per i progetti vincitori ci saranno: un corso di scrittura avanzato offerto dalla Scuola Holden del valore di 500€ per la sezione Miglior Pitch; e l’accesso gratuito per il Sentiero film lab extended 2023 per il Premio Sentiero film factory, oltre al riconoscimento di una fee di rimborso per gli autori selezionati del valore di 100€.

«Siamo elettrizzati nel dare via ufficialmente al nostro Pitching lab, che giunge alla seconda edizione» – dichiarano dall’organizzazione. «Dopo l’incredibile successo ottenuto durante il 2022, abbiamo deciso di proseguire e migliorare uno degli eventi collaterali che ci rende più orgogliosi, unico evento Industry in Calabria. Anche quest’anno verremo affiancati da Cattive produzioni, giovane e promettente realtà pugliese e Luca Marino, fondatore di Indaco film. Anche in questo evento, divenuto così importante per noi, la priorità sarà valorizzare le eccellenze calabre e del sud in generale. Accederanno al pitch davanti alle produzioni solo cinque opere, selezionate dalla nostra commissione, e qui autori, rigorosamente under 35, avranno la possibilità di essere accompagnati da mentori sia nella fase di preparazione al pitch che di script reviewing. I progetti avranno così modo di testare sul campo capacità e fattibilità del proprio progetto, con la possibilità di proseguire il percorso con una delle produzioni presenti, oltre che ovviamente ricevere il premio offerto dal Cmff. Al vincitore del Pitch lab, che parteciperà a due panel dedicati, verrà infatti consegnato un contributo allo sviluppo sotto forma di corso, offerto dalla prestigiosa Scuola Holden, per il valore di 500€».

La rassegna che dal 2020 mira a promuovere un cinema inedito e di qualità nel territorio calabrese è ideata da tre giovani professionisti del cinema: Matteo Russo; Luisa Gigliotti e Antonio Buscema. L’iniziativa è prodotta dall’associazione Calabria movie short film festival. Main sponsor: Marino bus, Perry digital e Romolo hospital. (rkr)

MONTEROSSO (VV) – Ritorna l’Arte del corso con 60 videomaker da tutto il mondo

Dal 16 al 22 luglio, a Dasà, Monterosso Calabro, Polia, San Gregorio d’Ippona e San Nicola da Crissa si terrà la sesta edizione dell’Arte del Corto. Sono 60, infatti, i videomaker provenienti da tutto il mondo che racconteranno i borghi da un punto di vista nuovo e universale.

Il progetto Cinemadamare – il cui direttore è Franco Rina – il più grande raduno internazionale di giovani filmmaker, arrivato alla 21esima edizione, promosso dai Comuni dell’entroterra calabro, andrà a completare il programma del festival, che quest’anno per la prima volta avrà una sezione dedicata ai giovani, nella quale saranno coinvolti: la provincia di Catanzaro, l’Ic di Vallelonga, l’istituto Morelli-Colao di Vibo Valentia, il Centro studi Futura, la Breight film e Cine film Calabria.

Un’operazione filmografica senza precedenti, che porterà tutti i protagonisti coinvolti a fondersi in un unico soggetto, e che avrà come base il cinema e la promozione del territorio. Si punta alla produzione di oltre venti opere audiovisive entro la fine dell’anno, numero questo che porterà l’entroterra calabrese a posizionarsi al IV posto su base nazionale per numero di produzioni effettuate nell’arco del 2023, a ridosso di città quali Roma, Milano e Napoli. (rvv)

In arrivo altri 11 milioni di euro per cinema e impianti sportivi

Sono in arrivo, da parte della Regione Calabria, altri 11 milioni di euro per le imprese che si occupano di distribuzione e produzione cinematografica, di video e programmi televisivi; dell’organizzazione di convegni e fiere; di regia, intrattenimento, formazione culturale, creazioni artistiche e letterarie, musei; della gestione di impianti sportivi e parchi di divertimento; del commercio al dettaglio di prodotti alimentari.

«Dopo gli investimenti, come quello recente sugli stabilimenti balneari, continuiamo con gli aiuti, complementari a quelli del Governo nazionale, per alcune categorie che hanno subìto in pieno le conseguenze del doppio lockdown. A conti fatti – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso – la Regione è riuscita a dare sostegno economico alle categorie produttive che più hanno sofferto gli effetti di questa crisi. L’intenzione di questa Giunta è di continuare lungo il percorso tracciato, per il bene di tutto il tessuto economico regionale».

«Nello specifico, nell’ottica di rafforzare le numerose misure di aiuto previste, sia a livello regionale che nazionale, per l’emergenza Covid-19, si intende formulare – è scritto nella delibera – un nuovo atto d’indirizzo rivolto al dipartimento Lavoro, Sviluppo economico, Attività produttive e Turismo, affinché reiteri i regimi di aiuto, già banditi per le imprese e ne realizzi altri utilizzando le risorse ottenute in conseguenza dell’art. 22 del decreto legge n. 157 del 30 novembre 2020 sul “Contributo per la riduzione del debito delle regioni a statuto ordinario”».

Soddisfazione è stata espressa dalla consigliera regionale della LegaTilde Minasi, che ha rivolto un plauso «all’esecutivo regionale, che, in questa fase di assoluta difficoltà, è riuscito a reperire una cifra superiore agli 11 milioni di euro per quelle attività che hanno in particolar modo patito le chiusure e la scarsa possibilità di poter esercitare le proprie occupazioni a causa dei vari lockdown che si sono succeduti da oltre un anno a questa parte».

«La delibera da poco approvata, quindi – ha spiegato – è imperniata sulla assoluta necessità di far arrivare un ulteriore sostegno concreto a chi ne ha fondamentale bisogno (nello specifico, in generale, al mondo che ruota attorno alla produzione cinematografica ed agli impianti sportivi), in modo tale che questi fondi, aggiunti a quelli già in itinere, coprano l’intero tessuto economico regionale, con conseguente ricaduta positiva non solo verso le aziende beneficiarie dell’intervento ma anche nei confronti i rispettivi territori. Un nuovo importante e concreto segnale di attenzione, un modus operandi che ha caratterizzato sin da subito l’azione amministrativa della Cittadella che prosegue sul percorso di vicinanza alle imprese che costituiscono l’ossatura della realtà economica regionale». (rcz) 

COME ATTRAE IL PALCOSCENICO CALABRIA
LUOGO DI CINEMA, MUSICA, GRANDI EVENTI

di ANTONIETTA MARIA STRATI – L’Italia è un Paese, si sa, ricco di luoghi meravigliosi e suggestivi che il mondo intero ci invidia. Forse, è per questo che, spesso e volentieri, rassegne internazionali si svolgono nel nostro bel Paese, facendo innamorare attori, registi, produttori e chiunque metta piede in Italia, per partecipare a manifestazioni che lasciano il segno nel tempo. Eppure, nonostante l’imbarazzo della scelta delle location, ci sono kermesse che, sempre più, decidono di preferire la Calabria come luogo in cui andare in scena, riuscendo a far risaltare la bellezza, il calore e l’entusiasmo di una terra che tanto ha da offrire e che continua a raccogliere amore incondizionato da parte di chi la visita e la scopre per la prima volta. Una Calabria che lascia il segno, e non solo nella cultura: molto frequentemente, ormai, infatti, la nostra bella terra è palcoscenico di prestigiosi eventi internazionali, che hanno per protagonista la musica, il cinema, il teatro.

Solo questa estate, nonostante l’emergenza sanitaria in corso, la Calabria ha ospitato rassegne internazionali come il Magna Graecia Film Festival, la kermesse cinematografica ideata da Gianvito Casadonte andata in scena a Catanzaro Lido e che ha raccolto entusiasmo, emozioni e grandi consensi nel segno di Federico Fellini e Alberto Sordi, cui era dedicata la rassegna. A Crotone, il Museo e Giardini di Pitagora ha ospitato il Calabria Movie International Short Film Festival organizzato dai direttori artistici Matteo Russo e Luisa Gigliotti con l’obiettivo di «creare un punto di ritrovo per appassionati del cinema ed autori che abbiano voglia di confrontarsi e discutere sull’importanza ed il cambiamento della settimana arte» e «far convergere gli autori e i rappresentanti del cinema calabrese in un festival di identità regionale che sappia preservare e far conoscere il cinema del territorio, pur mantenendo sempre curiosità ed interesse per il panorama internazionale», mentre all’Arena dello Stretto di Reggio Calabria è andata in scena una grandiosa 14esima edizione del Reggio Calabria Film Fest, organizzato dall’Associazione Artistico Culturale Eventi, con la direzione di Michele Geria e quella artistica del regista Mimmo Calopresti, che è riuscita a coniugare il cinema con l’attuale, realizzando un mix che non poteva che essere vincente.

E ancora, rimanendo in tema cinema, da ricordare Amantea con La Guarimba International Film Festival che, in questa ottava edizione, ha raccolto al Parco Le Grotte ben 3 mila presenze con 170 corti proiettati da 54 Paesi diversi e, dal 3 al 6 settembre, diventerà palcoscenico del Mediterraneo Festival Corto, un evento che «ha conquistato un posto di rilievo nazionale ed internazionale nei festival di settore» ed è organizzato dal Cinecircolo Maurizio Grande. E da ultimo, la prossima settimana, Castrovillari che, dal 13 al 20 settembre, ospiterà l’edizione 2020 dell’I-Fest International Film Festival, l’evento internazionale diretto da Giuseppe Panebianco «che propone con entusiasmo ed un attento sguardo verso il futuro il Cinema e le Nuove Tecnologie» che dedicherà numerose attività in occasione del Centenario di Federico Fellini.

Ma non sono solo le rassegne cinematografiche a scegliere, di anno in anno, la Calabria: ci sono anche quelle musicali che, edizione dopo edizione, porta nella nostra terra artisti di fama internazionale. È il caso del Roccella Jazz Festival che, quest’anno, ha soffiato su 40 candeline, e ha proposto al pubblico, nonostante l’emergenza sanitaria, un cartellone che sa e racconta di jazz con artisti unici e capaci di trasportare il pubblico in un viaggio di un genere che, ormai, ha messo radici qui, in Calabria. E non si dimentichi l’altra rassegna musicale di grandissimo spessore e sapore internazionale, il Peperoncino Jazz Festival che, ogni anno, raccoglie entusiasmi non solo da parte del pubblico, ma anche degli ospiti internazionali che si esibiscono.

Infine, da non trascurare il grande successo anche per il teatro, nonostante le limitazioni di pubblico imposte dall’emergenza covid. L’esperienza ventennale di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, il caso di CatonaTeatro con l’infaticabile Lillo Chilà, e il calendario della Locride: tutte conferme di una grande vitalità che vede la Calabria non solo terra di spettatori attenti e assetati di cultura, ma anche protagonista nelle produzioni originali di cinema e teatro. Impagabile il lavoro della Calabria Film Commission, che tra qualche giorno vedrà all’opera Giovanni Minoli nella veste di commissario straordinario, e il grande impegno di tanti organizzatori e promotori culturali che fanno della propria terra un punto d’orgoglio e inanellano risultati davvero sorprendenti.

Una Calabria, dunque, che conquista e che fa innamorare e che, nonostante le difficoltà, viene scelta come palcoscenico di eventi internazionali, conquistando e accogliendo, a braccia aperte, chiunque arrivi. (ams)

‘Le ultime ore di Gesù’ di Demetrio Casile conquista Mosca e insegue l’Oscar

È una sceneggiatura originale che porta la sua firma The Last 12 Hours of Jesus e sta raccogliendo premi in ogni parte del mondo, inseguendo l’Oscar: Demetrio Casile è un apprezzato regista e sceneggiatore calabrese (suo lo script di Un ragazzo di Calabria girato da Luigi Comencini col grande Gian Maria Volontè) che vive e insegna arte a Bologna. L’ultimo riconoscimento in ordine di tempo viene oggi da Mosca dall’European Film Festival dove su 350 sceneggiature provenienti da 25 Paesi ha vinto la sua, quella su Gesù. Un film-kolossal suggestivo che richiede l’impegno di un’importante Casa di produzione. Demetrio Casile è umile, come sanno esserlo i grandi creativi: «mai una grande produzione affiderebbe a un piccolo regista italiano come me un simile colossale film e mai un attore del calibro di Bradlye Cooper – il protagonista perfetto secondo me – ovviamente si farebbe dirigere da uno come me… In Italia Pupi Avati è rimasto letteralmente colpito da questa storia e mi ha anche scritto che se avesse la forza e l’età lo dirigerebbe lui e nello stesso tempo è d’accordo  nel dire che nessuna produzione italiana sarebbe in grado di realizzarlo».

Premi da tutto il mondo per Demetrio Casile
Premi e riconoscimenti da tutto il mondo per il “Gesù” di Demetrio Casile

Il regista e sceneggiatore calabrese sta ultimando la post-produzione di Shocking Marriage (Il matrimonio più sconvolgente della storia), un film realizzato con una azzeccata formula di fundraising, ovvero di micro-finanziamento diffuso, ma intanto si gode il successo della sua sceneggiatura, che fa incetta di premi. Il film è incentrato sulla figura di Cristo: «Racconto – dice Casile – un Gesù così come la storia ce lo ha consegnato: saio bianco, croce in spalla e corona di spine in testa  che improvvisamente appare nella strada principale di una qualsiasi città del mondo. Ma la caratteristica più importante di questo personaggio è quella di rimanere muto per tutto il film. Immaginiamo, quindi, su cosa si deve basare l’interpretazione di questo attore. Deve parlare solo con gli occhi, con la mimica, con l’espressione coinvolgente, con la sua affascinante  personalità, e un Bradlye Cooper sarebbe perfetto».

Tanti premi all’estero e nessuno in Italia si è ancora fatto avanti per realizzare il film? «È un film di respiro mondiale, difficilmente realizzabile in Italia, in quanto necessita di tre elementi fondamentali. Ovvero una produzione di almeno 50 milioni di euro, un regista prestigioso (non certo io) e un attore protagonista di fama mondiale che miri al premio Oscar come migliore attore protagonista. Per questo ho fatto in modo che la sceneggiatura finisse nelle mani dell’agente di Bradlye Cooper, per me il protagonista ideale. E sono convinto che se lui leggesse la storia se ne innamorerebbe subito e farebbe pazzie per interpretare questo Gesù. Solo che per arrivare a questi personaggi ci vogliono conoscenze stratosferiche difficili per me, anche se sto muovendo tutta Hollywood per farglielo leggere. Alcune produzioni californiane stanno comunque leggendo la sceneggiatura, e il mio traduttore californiano, lo sceneggiatore di origini italiane Riccardo Angelini, sta preparando tutta la documentazione da loro richiesta e magari questo inverno, con l’uscita del film Il matrimonio più sconvolgente della storia, possiamo festeggiare anche quest’altra avventura». (pa)

Corrado Alvaro e il Cinema, il libro oggi alla Festa di Roma

20 ottobre – Sarà presentato stamattina alle 10 a Roma, in occasione della Festa del Cinema 2018, il libro edito da Città del Sole Edizioni di Reggio “Corrado Alvaro e il Cinema” a cura di Maria Cristina Briguglio e Giovanni Scarfò. Sarà l’occasione per rimarcare, all’Auditorium Parco della Musica, il profondo legame che univa lo scrittore di San Luca alla settima musa. Il libro raccoglie oltre un centinaio di articoli e saggi (per lo più inediti) che lo scrittore ha dedicato al cinema, in una visione critica e saggistica attraverso la quale – come ha scritto il critico Gian Piero Brunetta – ha “interpretato fenomeni che al critico professionale sfuggivano, spostando continuamente l’attenzione ai fenomeni più svariati, dal cinema al film, dall’autore al fruitore, dal testo al contesto”.
Corrado Alvaro ha scritto di Cinema ogni qual volta gliene fosse data l’occasione (il suo primo articolo è del 1923 e l’ultimo del 1956, pochi mesi prima di morire. Ma cos’è il Cinema per Alvaro? Un’“arte meccanica” che contribuisce alla stupidità umana, un anestetico per le coscienze, una “suggestione” che falsifica la realtà o un’arte che, al pari della letteratura e del teatro, dovrebbe avere come fine la possibilità e la necessità di “illuminare la vita”, di “lavorare utilmente alla formazione della società”?
Gli autori-curatori del volume sono due “addetti ai lavori” con profonde conoscenze alvariane e numerose pubblicazioni che riguardano lo scrittore. Maria Cristina Briguglio è docente di Italiano, Storia e Geografia negli Istituti Statali di Istruzione Secondaria. Ha conseguito la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università di Roma La Sapienza, con una tesi su “I teatri alla Radio”, in collaborazione con Rai Radio Tre, e la laurea magistrale in “Testo, Linguaggi, Letteratura”, con una tesi di Letteratura Italiana su “Le donne di Corrado Alvaro tra realtà e mistero”.Ha un Master Universitario di II° liv. in Didattica dell’Italiano come seconda lingua, presso l’Università della Calabria e ha frequentato corsi di perfezionamento in didattica della lingua italiana, scrittura creativa e cooperative learning. Collabora con associazioni culturali, enti di formazione e premi letterari.
Giovanni Scarfò dirige la Cineteca della Calabria ed è Presidente del Centro Studi, Ricerche e Promozione Cinematografica “Francesco Misiano”. L’ attività di Giovanni Scarfò si manifesta secondo la direttiva di una promozione umana e sociale nel campo della cultura cinematografica con la pubblicazione di libri e articoli sul cinema, la realizzazione di programmi televisivi, manifestazioni, produzioni e regie cinematografiche. Ha pubblicato: Corrado Alvaro Al Cinema, La Calabria nel cinema, Cinema e Mezzogiorno, Farmacinema, La Canzone d’Aspromonte, Cine Tour Calabria. Ha curato la regia dei docufilm: Melissa 49/99 (1999), Il caso Misiano (2005), La canzone d’Aspromonte (2012), Bellezze e Rovine: l’Italia – il Mezzogiorno – di Umberto Zanotti Bianco (2014). Ha collaborato alla sceneggiatura ed è il produttore esecutivo dei docufilm di Matteo Scarfò: Anna, Teresa e le Resistenti (2010), Bomb! Burning fantasy (2015) e l’Ultimo sole della notte (2018). (rrm)

LA SILA: UNO STRAORDINARIO SET NATURALE PER IL CINEMA

26 luglio – A un anno di distanza dalle lavorazioni della serie internazionale televisiva “Trust” diretta da Danny Boyle, ancora una volta la Sila si è trasformata in un set a cielo aperto per il nuovo lungometraggio del regista Gabriele Mainetti, dal titolo “Freaks Out”. Domani, venerdì 27 alle ore 17, in occasione dell’ultimo giorno di lavorazione della prima fase prevista in Calabria, presso la stazione ferroviaria di Camigliatello, i protagonisti della produzione, insieme ai rappresentanti della Regione Calabria, incontreranno il pubblico e la stampa.
Ad accompagnare l’attore Claudio Santamaria, il regista Gabriele Mainetti e i produttori Jacopo Saraceni ed Andrea Occhipinti ci saranno il Presidente della Regione Mario Oliverio, l’Assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano, il Direttore Generale di Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo e il Presidente della Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno. (cr)