Successo per l’11esima edizione per il Festival Leggere&Scrivere

Tra consensi, applausi e presenze si è conclusa l’undicesima edizione del Festival Leggere&Scrivere – Parte Prima di Vibo Valentia.

Un’edizione segnata da un altro grande successo di pubblico ed apprezzamenti per un programma che ha riscontrato i gusti variegati del pubblico accorso a Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, per assistere ad un evento che si è ormai affermato a livello regionale e non solo.

A tutti i presenti è andato il ringraziamento da parte degli organizzatori, ovvero il Comune di Vibo Valentia ed il Sistema bibliotecario vibonese, nelle persone dell’assessore alla Cultura Giusi Fanelli e del presidente Fabio Signoretta.

Nell’ultima giornata si sono alternate le presentazioni dei libri agli spettacoli teatrali, senza tralasciare lo spazio per i più piccoli nell’angolo famiglie allestito al piano terra dello storico edificio nel cuore del centro storico vibonese, dal titolo Ombre letterarie: un’esperienza al buio a cura del Sistema bibliotecario vibonese in collaborazione con Music Lab e Aicem. Poi spazio ad un’altra tappa del festival diffuso che, con “rEsistenze itineranti”, ha fatto visita all’ospedale Jazzolino portando il profumo dei libri tra i corridoi del reparto di Pediatria, grazie al contributo fondamentale dell’Associazione VIP.

Il pomeriggio si è invece aperto con Fausto Vitaliano, fumettista, giornalista e scrittore italiano, autore di Walt Disney Italia che ha presentato il suo Technoldogy, sul futuro della società alle prese con l’intelligenza artificiale e su una lettura particolare del progresso che divora il presente facendo diventare vecchio il nato da poco. Parallelamente, Paolo Battistel, nel suo saggio L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari, in un dialogo con Michele Petullà e Vito Teti, si è concentrato sull’elemento femminile nelle fiabe, perché spesso sono le donne a essere protagoniste, in principio come raccoglitrici e narratrici di queste storie e poi come personaggi all’interno delle stesse.

Francesca Ritrovato, con lo spettacolo teatrale Una spina nella carne accompagnata dalle note di Fabio Macagnino, ha indagato le storie ed i drammi di donne “recluse” nei manicomi, spesso per dicerie, malcostume e un non conformarsi alle regole dei tempi. Uno spettacolo che ha suscitato grande commozione e applausi nel pubblico presente.

La chiusura dell’XI edizione del Festival Leggere&Scrivere, che nel programma prevedeva la presentazione del libro dell’attore Marco Bocci e il successivo spettacolo dello stesso artista preparato appositamente per la manifestazione, purtroppo non ha avuto luogo per un problema di salute dello stesso. (rvv)

Al Festival Leggere&Scrivere di Vibo applausi per gli scrittori e spunti di riflessione sull’attualità

Applausi per gli scrittori, spunti di riflessione sull’attualità e musica hanno caratterizzato la prima giornata dell’undicesima edizione del Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia.

Una prima grande giornata iniziata con l’inaugurazione e i primi appuntamenti del mattino, e proseguita con un pomeriggio aperto dalla presentazione del libro di Santo Strati, giornalista e scrittore, direttore di Calabria Live, che in un dialogo con il professore Mauro Alvisi – moderati dalla giornalista Maria Novella Imeneo – ha offerto una lettura della complessità, delle grandezze e delle miserie della Calabria, condensate nel suo libro “Calabria, Italia – Persone, eventi, luoghi, sogni, delusioni, speranze di una terra straordinaria”.

Riflessioni poi ancor più stimolate dagli interventi puntuali e pungenti dei due relatori, con uno sprone del professor Alvisi ai ragazzi affinché rifuggano dagli agi di chi, gli adulti, cerca di accomodare i giovani provocando in realtà solo danni alla loro crescita.

Tanti spunti anche nel romanzo di Massimo L’Andolina, Viaggio a Leningrado. Un romanzo – presentato dall’autore insieme al presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, e alla dottoressa Fulvia Mazza – in cui sono chiari e forti gli influssi della grande letteratura russa dell’800, come ammesso dallo stesso autore. Un romanzo che, per usare le parole di uno dei relatori, ha una capacità di lettura sorprendente sebbene abbia una struttura non lineare, ed in cui si condensano richiami ad esperienze dello stesso L’Andolina, di carattere politico, professionale, letterario.

Sala gremita anche per l’appuntamento con il procuratore Marisa Manzini e la dottoressa Sabrina Garofalo, le quali, conversando con il giornalista di LaC Tv Pietro Comito ed il componente di Libera Raffaele Pileggi, introdotte dal sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo e dall’assessore alla Cultura Giusi Fanelli, si sono soffermate su un tema di strettissima attualità: Il femminile nei contesti di ‘ndrangheta.

Il magistrato e la sociologa, che hanno scandagliato l’universo femminile che si muove all’interno del microcosmo mafioso attraverso la scrittura di libri e non solo nell’attività professionale, hanno offerto ad una attentissima platea occasioni per riflettere sulla reale condizione in cui la donna viene relegata all’interno della ‘ndrangheta. Particolarmente toccante, poi, una vicenda drammatica raccontata da Comito che ha mostrato come la mafia calabrese non si fosse fatta remore ad annientare un’intera famiglia, per giunta interna alla “Famiglia”, trucidando anche un bambino di 9 anni.

Si è tornati poi sulla leggerezza dei libri per l’ultimo appuntamento letterario. Un appuntamento particolare, con protagonista il grande scrittore calabrese Carmine Abate, che ha letto estratti del suo Un paese felice, accompagnato agli strumenti da Cataldo Perri e Lo squintetto, ammaliando il pubblico presente che ha salutato un altro affezionato amico del Festival con un lunghissimo applauso finale.

Le note di Marco Ginese alla marimba e Tito Torchia al flauto, del Conservatorio “Torrefranca”, con l’esibizione Intorno al tango, e poi in seconda serata i Radiofreccia con le canzoni del grande Luciano Ligabue hanno chiuso la prima giornata dell’XI Edizione del Festival Leggere&Scrivere. (rvv)

A Vibo al via il Festival Leggere&Scrivere

Vibo Valentia spalanca le porte alla cultura con l’undicesima edizione del Festival Leggere&Scrivere – Parte prima, che si è aperto questa mattina a Palazzo Gagliardi.

Una mattinata intensa e partecipata, iniziata con i saluti istituzionali. A condurre l’apertura, lo speaker radiofonico Nicolino La Gamba che ha introdotto il sindaco della città, Maria Limardo, ed il presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Fabio Signoretta.

Per il sindaco Limardo «era fondamentale garantire continuità ad un evento che è ormai patrimonio non solo della città ma di tutto il territorio provinciale e regionale. E per farlo – ha evidenziato – il Comune si è preso l’onere di garantirne in via esclusiva la sostenibilità economica, perché sulla cultura bisogna puntare sempre, con fatti e non solo a parole».

Convincimento fatto proprio anche dal presidente Signoretta: «Le difficoltà cui dobbiamo far fronte, come Sistema bibliotecario, non ci hanno impedito di profondere tutto l’impegno necessario affinché si potesse dare continuità al Festival. Un Festival che quest’anno, volutamente, assume un tono sobrio, ma con la qualità sempre alta».

A portare i suoi saluti anche il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, che ha manifestato la vicinanza della Chiesa a tutte le attività che animano le comunità e che rappresentano il bello. Subito dopo l’esibizione di danza ad opera delle ballerine della Veipo Cam di Enrica Candela.

Ad entrare nel vivo del programma è stato l’assessore alla Cultura Giusi Fanelli, che ha ricordato anche le novità di quest’anno, in particolare il filone “rEsistenze itineranti”, con il Festival che sempre questa mattina è entrato nella casa circondariale con la presentazione del volume curato, tra gli altri, da Roberta Masotto, dal titolo Sub tutela dei, con la omonima mostra inaugurata invece a Palazzo Gagliardi, con taglio del nastro ad opera del vescovo, e dove resterà fino al 30 dicembre, curata da Paola Baiocchi. L’appuntamento, moderato dal giornalista di LaC Tv Pier Paolo Cambareri, ha visto i saluti del direttore dell’istituto Angela Marcello e gli interventi della Masotto, oltre che della Fanelli e di Signoretta. Un messaggio di grande rilevanza sociale, quello lanciato in questa occasione dal Festival.

Messaggi importanti anche con la presentazione di altri due libri: Malasorte di Paola Crisapulli e Scrivere perché di Lucilla Crosilla. Due tematiche, quelle, rispettivamente, della condizione della donna in Calabria negli anni ’70 e quella delle foibe, affrontate con spirito critico e partecipate pure dai ragazzi.

La Crisapulli ha dialogato con la docente Eleonora Cannatelli e gli studenti Domenico Rotiroti, Elisa Incaprera e Irene Solea, soffermandosi sulle difficili condizioni delle donne, in particolare nel meridione, donne spesso relegate al ruolo di mogli e madri. Un romanzo sulla “malasorte”, appunto, toccata a molte, e sulla complessità dei rapporti familiari.

La Crosilla, introdotta ancora da Nicolino La Gamba, da testimone diretta in quanto esule istriana della sciagura delle foibe, ha affrontato un argomento che ha suscitato non poco interesse, e sollevato interrogativi nei più giovani come una ragazza che ha evidenziato una questione sulla quale la stessa Crosilla si batte da sempre: la scarsa attenzione riservata all’argomento sia nel dibattito pubblico che sui libri di testo.

Straordinaria la chiusura della mattinata, con lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Dario De Luca ed accompagnato in musica dal maestro Sasà Calabrese. Uno spettacolo di “Calabria teatro – II edizione” con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nicola Morelli, dal titolo emblematico: Bella Ciao. Genesi di un mito. Un viaggio a ritroso nel tempo alle origini di quella che è la canzone italiana più cantata nel mondo.

Una canzone che, come raccontato da De Luca col supporto di filmati d’epoca, testi, audio, non ha una genesi chiara. Nota nel mondo perché bandiera della Resistenza, si scopre nel corso della narrazione come diverse possano essere le sue origini. Un seminario affascinante e alla fine applauditissimo, con il pubblico che ha intonato Bella Ciao insieme ai due artisti.

Stamattina e durante tutto il Festival sono coinvolti i ragazzi di tutti gli istituti superiori della città. All’inaugurazione non sono voluti mancare neanche molti dirigenti scolastici. Ed il ricco programma continua nel pomeriggio e fino a domenica sera. (rvv)

Verso il Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia

Dal 15 al 17 dicembre, a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia si tornerà a respirare il profumo dei libri, con l’11esima edizione del Festival Leggere&Scrivere – Parte prima, organizzato dal Comune insieme al Sistema Bibliotecario Vibonese.

E come sempre non mancheranno i grandi ospiti: solo per citarne alcuni, il grande attore italiano Marco Bocci, autore tra l’altro di due romanzi, che offrirà alla platea del Festival anche un reading scritto appositamente; lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo napoletano Diego De Silva; e poi autori calabresi di fama nazionale tra i quali Vito Teti, oltre a tanti altri.

«Il Comune di Vibo Valentia – ha dichiarato il sindaco Maria Limardo – dimostra ancora una volta, con i fatti, di credere nell’importanza di investire nella cultura, e di farlo in una manifestazione alla quale i vibonesi, ma anche i calabresi in generale, senza dimenticare le personalità italiane che da sempre mostrano interesse, sono particolarmente affezionati. Abbiamo fatto quanto nelle nostre possibilità, ed anche più, per dare continuità al Festival e non perdere la storicità, garantendo quei momenti di ampio respiro culturale che, quest’anno, contribuiranno ad arricchire le tante occasioni di aggregazione del periodo natalizio ed offriranno la possibilità di assistere agli appuntamenti anche a coloro che saranno già rientrati per le festività».

Al presidente del Sbv, Fabio Signoretta, il compito di entrare nel dettaglio del programma: «Ci si è approcciati alla costruzione di questa prima parte del Festival con la massima cura e dedizione e, allo stesso tempo, con la consapevolezza di dover fare i conti con i tempi ristrettissimi. Si è così costruito un programma di tre giorni, con l’ausilio di diversi curatori che hanno gestito i vari aspetti artistici e logistici e a cui va il mio sentito ringraziamento».

«All’apertura di giorno 15 seguiranno una serie di incontri, presentazioni di volumi, spettacoli ed esibizioni – ha spiegato – che seguiranno un calendario in cui si è scelto di non prevedere eventi in contemporanea, se non in momenti in cui sarà possibile valorizzare su un medesimo tema interventi e dialoghi con autori e ospiti differenti. Un modo per consentire a tutti la massima fruibilità dei singoli eventi. Dal punto di vista della linea, il tema delle rEsistenze viene trattato e sviscerato nelle sue diverse forme sin dagli eventi della mattina, per raggiungere il clou con la presentazione di Diego De Silva il sabato e con la presentazione del libro In Provincia si sogna sbagliato e un reading prodotto in esclusiva per il Festival a cura di Marco Bocci la domenica.

All’interno del programma, spazio anche per un importante evento dal titolo “Borghi Fantastici” a cura del Parco Regionale delle Serre, che ha scelto il Festival quale vetrina ideale per parlare di cultura e di valorizzazione dei borghi interni a 360 gradi. D’altronde, al Festival è riconosciuto in modo quasi unanime il valore immateriale che rappresenta per questa provincia. Un patrimonio che ereditiamo e che ritengo però non possa essere dato per scontato. In modo anche provocatorio, si è pensato infatti di creare degli spazi, all’interno del programma, per stimolare un dibattito autentico su ciò che il Festival può dare al Vibonese e su ciò che il territorio vibonese può dare al Festival”.

Sono diverse le novità di questa edizione ma, come detto, non mancheranno i soliti grandi nomi, da sempre tratto distintivo di un appuntamento culturale di richiamo per tutta la regione e non solo.

«Novità che – ha spiegato l’assessore alla Cultura Giusi Fanelli – vogliono trasformarsi in nuovi modi di vivere il Festival, trasformandolo in esperienze per coloro che magari non ne hanno mai potuto godere. È per questo che abbiamo creato degli appuntamenti all’interno dell’istituto penitenziario di Vibo Valentia, del reparto di Pediatria dell’ospedale Jazzolino. Quest’anno, inoltre, vi sarà un coinvolgimento attivo degli studenti, ai quali stiamo sottoponendo un sondaggio e con i quali il coordinamento degli operatori culturali si confronterà durante l’evento per parlare di occasioni e prospettive sul Festival del domani».

«Abbiamo voluto pensare a un Festival diffuso – ha concluso l’assessore alla Cultura – che vuole comunque mantenere intatto il suo alto valore culturale e che intende confermarsi quale punto di riferimento per l’intera provincia». (rvv)

Si farà l’11esima edizione del Festival Leggere&Scrivere di Vibo

L’11esima edizione del Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia si farà. Il Comune, guidato dal sindaco Maria Limardo e il Sistema Bibliotecario Vibonese, guidato da Fabio Signoretta, hanno siglato un protocollo d’intesa per l’organizzazione della manifestazione quest’anno si articolerà in due parti, la prima delle quali si terrà a metà dicembre 2023.

I due enti, ritenendo necessario concertare con la città, le istituzioni pubbliche, gli operatori culturali pubblici e privati, le associazioni senza scopo di lucro, la realizzazione del prossimo Festival attraverso la creazione di un modello innovativo di progettazione condivisa, concordano nel partecipare, attraverso proprie competenze e proposte, alla progettazione del programma della prossima edizione, collaborando alla promozione e realizzazione delle iniziative.

Ognuno farà la propria parte mettendo a disposizione sia risorse strumentali (palchi, pedane, sedie, tavoli, mezzi), sia risorse umane, il Comune con i propri dipendenti dell’assessorato alla Cultura, ed il SBV con il personale volontario e gli operatori del servizio civile. Sempre di comune accordo verranno definiti i soggetti da coinvolgere nell’ambito della cooperazione e progettazione territoriale. Si lavorerà, inoltre, alla candidatura del progetto agli Avvisi pubblici della Regione Calabria ed eventualmente anche a bandi di livello nazionale/europeo.

«Il nostro comune obiettivo – hanno dichiarato il sindaco di Vibo, Maria Limardo e il presidente del SBV, Fabio Signoretta – è quello di regalare al territorio di Vibo Valentia una nuova edizione di quello che è diventato negli anni l’appuntamento culturale più importante dell’intera provincia. Un appuntamento al quale non intendiamo rinunciare, sebbene le condizioni economiche non siano le medesime degli anni passati. Ma è importante che il Festival continui ad esistere ed è interesse di tutti, a beneficio del territorio, porre le condizioni affinché ciò possa accadere. Ci riserviamo di comunicare nelle prossime settimane, nel corso di una apposita conferenza stampa, tutti i dettagli di questa edizione del Festival Leggere&Scrivere».

«A riprova del nostro interesse nel mantenere una manifestazione di tale portata – ha aggiunto il sindaco Limardo – anche per quest’anno sosterremo l’iniziativa con fondi comunali, che, sebbene siano rapportati alle nostre limitate capacità di spesa, saranno comunque sufficienti a garantire la buona riuscita dell’evento».

«Cambia l’approccio alla realizzazione dell’evento, realizzando un primo atto del Festival – ha chiarito il presidente Fabio Signoretta – in cui sarà l’ascolto il vero protagonista, con l’obiettivo di preparare insieme il Festival del domani. Vogliamo cogliere le aspettative, le idee ed i contributi di tutti, e stimolare la discussione su ciò che il Festival deve dare alla città e ciò che la città può dare al Festival, senza trascurare un pieno coinvolgimento dei territori della Provincia».

«Gli uffici comunali – ha assicurato l’assessore alla Cultura Giusi Fanelli, che sta curando tutta la fase preparatoria – lavoreranno al meglio, con qualità e competenza, per garantire l’ottima riuscita di una manifestazione che è nel cuore di tutti e che siamo certi riscuoterà l’apprezzamento di sempre». (rvv)

Al via a Vibo la decima edizione del Festival Leggere&Scrivere

Prende il via domani, a Vibo Valentia, a Palazzo Gagliardi, la decima edizione del Festival Leggere&Scrivere, un evento che richiama pubblico e grandi autori da ogni parte, come da tradizione ormai decennale, e che anche quest’anno si propone di diventare il cuore pulsante degli eventi culturali in Calabria. 

L’inaugurazione è in programma alle 9.30, all’Auditorium Spirito Santo. I saluti sono affidati al sindaco Maria Limardo e all’assessore alla Cultura Antonella Tripodi; accanto a loro previsti gli interventi del presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Corrado L’Andolina, e dei direttori artistici Maria Teresa Marzano e Gilberto Floriani. Invitate anche le autorità locali oltre ai dirigenti scolastici ed agli sponsor. 

La prima mattinata del Festival è in musica. Il grande maestro israeliano Nir Kabaretti dirigerà l’Orchestra sinfonica della Calabria, che ha sede proprio a Vibo Valentia, in un concerto davvero speciale. Non si tratterà di una mera esibizione, infatti, ma di una vera e propria lezione ai ragazzi sul funzionamento di un’orchestra. Un’occasione per smontare quella che è una “macchina perfetta” e capire come funziona la musica classica, come si impara a suonare la musica di insieme e tutti gli strumenti che compongono un’orchestra.

Dalle ore 15 al via gli incontri letterari. Simonetta Gola, moglie dell’indimenticato fondatore di Emergency Gino Strada sulla cui storia è incentrato il libro Una persona alla volta, conversa con Antonio Belcastro e Eleonora Cannatelli. In contemporanea Angela Bubba, candidata all’ultimo premio Strega, in un dialogo con Anna Melecrinis presenta il suo Elsa, sulla vita della grande scrittrice Elsa Morante.

Due anche gli appuntamenti delle 16: l’archeologo Maurizio Paoletti, introdotto da Maria D’Andrea, racconta i Bronzi di Riace a 50 anni dal ritrovamento; mentre Pierluigi Franco, conversando con Raffaele Suppa, presenta il suo Gorbacev il furbo ingenuo. Dalle 17 spazio alle riflessioni sulla odierna società occidentale con il libro del presidente nazionale dell’Associazione per l’industria ed il terziario (Anpit) Federico Iadicicco, Delle cose nuove. Oltre il globalismo e il sovranismo. Se ne parla con Franco Cavallaro e Marco Furnari e con gli interventi di Pierangelo Pedretti, segretario generale del Vicariato di Roma, e del vescovo Attilio Nostro. Modera Alessio Bompasso. Alessandro De Virgilio presenta invece il suo Pacchetto Colombo sulla “industrializzazione fantasma” della Calabria; moderati da Maria Teresa Santaguida, conversano con l’autore Santo Biondo, Bruno Gemelli e Corrado L’Andolina. 

Alle 18 è la volta di Leggere e scrivere per coltivare il futuro, un dialogo tra la vicepresidente della Regione Giusy Princi e il sindaco di Vibo Maria Limardo con Paola Bottero, per parlare di istruzione e formazione come radici per sviluppare la cultura. Marisa Fasanella, insieme ad Eleonora Cannatelli, presenta il suo Madri, mentre alle 19 Gianmaria Donà Dalle Rose racconta Sette giorni a Venezia conversando con Caterina Villì e Manuel Grillo. Così come l’apertura, anche la chiusura della prima giornata di Festival è in note: alle 21 il concerto di Alberto Fortis, uno dei rappresentanti più intensi e originali della musica d’autore italiana. 

All’organizzazione della decima edizione del Festival, ad opera del Comune di Vibo, hanno partecipato anche gli sponsor a cui vanno i ringraziamenti dell’amministrazione e della direzione artistica. È doveroso ricordare i main sponsor Romano Arti grafiche di Tropea, che ha stampato a proprie spese tutto il materiale cartaceo, dalle locandine ai programmi; il Liceo Morelli-Colao, che ha voluto offrire lo spettacolo dell’“educattore” Michele Dotti (ore 9 del 4 novembre, spazio Ammirà); ed infine Anpit, Master Marketing e Zoom 24 per avere offerto il concerto di Alberto Fortis (ore 21 del 3 novembre, spazio Ammirà). Importante è anche il sostegno fornito da Rotary Club Hipponion, Rotary Club Vibo Valentia, Lions Club Vibo Valentia, Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia Vibo Valentia, Kiwanis International Vibo Valentia, Unitalent. (rvv)

VIBO – Presentata la decima edizione del Festival Leggere&Scrivere

È tutto pronto, a Vibo Valentia, per la decima edizione del Festival Leggere&Scrivere, organizzato dal Comune di Vibo e in programma dal 3 al 5 novembre a Palazzo Gagliardi.

«Siamo pronti a dare il via all’evento più importante per la città, una città aperta, inclusiva, plurale, una fotografia perfetta di quanto sia frizzante e attrattiva Vibo Valentia quando si parla di cultura», ha dichiarato Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia in apertura della conferenza stampa di presentazione della kermesse.

i. Una manifestazione interamente finanziata dal Comune di Vibo, che ha quindi deciso di investire in maniera decisa in un progetto in cui crede fortemente: «La cultura che si apre alla città – ha rimarcato il sindaco – pronta ad immergersi in quel brusio magico che caratterizza Palazzo Gagliardi nei giorni del Festival, un momento straordinario al quale chiunque si può avvicinare sapendo di trovare riscontro ai propri gusti per godere di una offerta a 360 gradi».

Ma se tutto ciò, anche per l’anno 2022, sarà possibile, «è grazie all’impegno straordinario della città di Vibo Valentia – ha evidenziato Maria Limardo – che ha consentito al Festival di avere una continuità, requisito fondamentale per poterlo considerare un evento storicizzato, circostanza che ovviamente permetterà di accedere a quei fondi messi a disposizione dalla Regione Calabria».

Sul punto si è soffermato anche il presidente del Sistema bibliotecario, Corrado L’Andolina, il quale ha confermato quanto detto dalla collega Limardo, rimarcandone la grande volontà nel dare vita anche quest’anno ad un appuntamento considerato imprescindibile dagli amanti della cultura in senso ampio: «Fino ad un mese fa tutto sembrava destinato a finire, e se così non è il merito è da ricondurre al sindaco di Vibo ed alla sua amministrazione, che hanno adottato una chiara scelta politica ovvero dare continuità ad un evento a cui tutti noi siamo legati».

L’Andolina ha poi spiegato come il Sbv abbia presentato il progetto e partecipato regolarmente al bando regionale, i cui esiti però si avranno soltanto entro fine anno, “ed è qui che è subentrato il Comune, destinando fondi che avrebbe anche potuto investire su altro e garantendo quindi una storicizzazione che altrimenti si sarebbe interrotta». 

L’assessore Antonella Tripodi, dal canto suo, ha reso merito alla direzione artistica nell’avere realizzato un programma vasto e per tutti i gusti malgrado il pochissimo tempo a disposizione: «Un cartellone che anche quest’anno varcherà i confini regionali, come da tradizione». 

Gilberto Floriani, direttore artistico, ha sottolineato come il Leggere&Scrivere sia di fatto «l’unico festival letterario che si svolge in Calabria”, mentre Maria Teresa Marzano, che da direttore artistico ha curato ogni dettaglio della manifestazione, ha voluto ricordare non soltanto lo spirito che muove il Festival, ma anche il grande lavoro che sta dietro ad un evento organizzato in pochissimo tempo.

«Quest’anno – ha detto Maria Teresa Marzano – riproponiamo lo stesso schema degli altri anni, seppure racchiuso in tre giorni anziché cinque. Ma era fondamentale esserci, e ci siamo con la medesima voglia di fare di sempre».

Tra i tanti ospiti di fama nazionale che verranno a Vibo, sono stati ricordati Paolo Di Paolo, Alfonso Geraci, Miriam Candurro, la calabrese Angela Bubba finalista del Premio Strega, e poi Vito Teti, la moglie del compianto Gino Strada e Simonetta Gola, e tanti altri. Spazio ovviamente all’arte e alla musica, con Karima, Alberto Fortis, Laura Valente che ricorderà suo marito, il grande Mango, ma anche con l’esibizione nella giornata inaugurale dell’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta per l’occasione dal grande maestro israeliano Nir Kabaretti

Infine, i doverosi ringraziamenti agli sponsor ed ai collaboratori, tra cui Anpit, i due Rotary club cittadini, il Lions, il Kiwanis, il Liceo Artistico ed il Liceo Classico di Vibo, la Master Marketing, le Grafiche Romano, la Maria Cristina di Savoia di Vibo, e, tra i collaboratori, Cristiano Montesano, Francesca Pugliese ed il maestro Antonio La Gamba che come sempre si occuperà di tutta la parte artistica. (rrv)

VIBO – Il festival Leggere&Scrivere ha commemorato la violinista vibonese Greta Medini

È con il concerto del duo composto da Gabriele Pieranunzi (violino) e Antonello Cannavale (pianoforte), che il Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia ha commemorato l’arte della straordinaria violinista vibonese Greta Medini, a cinque anni dalla scomparsa.

Un programma, quello offerto dalla kermesse, intessuto di richiami, di intersezioni, di emozioni, di vivida rappresentazione della rivoluzione del linguaggio cameristico operata da Mozart e Beethoven.

Un concerto memorabile, che ci rende debitori di gratitudine perenne nei riguardi di uno dei più celebri violinisti del nostro tempo, Gabriele Pieranunzi (primo violino solista del Teatro San Carlo di Napoli) e del formidabile pianista Antonello Cannavale.

La serata, introdotta dal Maestro Giovanni Puddu, curatore della sezione “Greta à jamais”, ha catalizzato la religiosa attenzione del folto pubblico del Festival. Due capolavori sonatistici di Beethoven, un lavoro di capitale importanza come la Sonata K 304 di Mozart, nonché le dodici variazioni beethoveniane sul tema “se vuol ballar, signor contino”, tratto dalle “Nozze di Figaro” dello stesso Mozart, ci hanno raccontato, una volta di più, come la Musica d’arte rappresenti un elemento costitutivo essenziale del dialogo tra i saperi e le culture che è la quintessenza del Festival “Leggere&Scrivere” dall’anno della sua fondazione. (rvv)

La sottosegretaria Nesci: Questione Meridionale va affrontata e Quota Sud è risposta

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha sottolineato come «la Questione Meridionale va affrontata e, con la Quota Sud che stabilisce di destinare almeno il 40% delle risorse al Mezzogiorno, iniziamo a farlo dando una risposta all’altezza della sfida, anzitutto culturale, di ridurre il divario rispetto al Centro-Nord».

«Si tratta – ha spiegato nel corso del suo intervento al Festival Leggere&Scrivere di Vibo – di 82 miliardi di euro che andranno ai territori meridionali, un dotazione economica senza precedenti nella storia recente. Con il Pnrr iniziamo a invertire la rotta rispetto agli squilibri territoriali in termini di infrastrutture, sviluppo, tutela ambientale e inclusione sociale».

«Un capitolo specifico – ha proseguito – è dedicato all’accesso al patrimonio culturale con il potenziamento del sistema di biblioteche, l’abbattimento delle barriere architettoniche e lo sviluppo delle tecnologie digitali. Il PNRR può incentivare molto la promozione e il sostegno alla lettura, che è l’obiettivo dell’istituzione della Capitale Italiana del Libro ed è fondamentale per la formazione di cittadini sempre più consapevoli».

«È necessario lavorare per superare la contrapposizione tra territori e promuovere la coesione territoriale – ha concluso –. Abbiamo l’occasione storica di attuare interventi straordinari e strutturali a favore del Sud, in ogni ambito: ora serve la massima sinergia tra le istituzioni per mettere a terra le risorse che ci spettano». (rrm)

VIBO – Festival Leggere&Scrivere, narrativa e lotta alle mafie nella seconda giornata

Successo per la seconda giornata del Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, in cui si è parlato, in particolare, di narrativa e lotta alle mafie.

A dare il via alle attività il dibattito La Calabria nell’informazione nazionale: ribaltare il punto di vista, alla presenza del giornalista di Repubblica Giuseppe Smorto. In contemporanea, Ignazio D’Angelo ha presentato La tradizione letteraria sulla prostituzione sacra a Locri Epizefiri, mentre Lisa Iotti ha parlato del suo libro 8 secondi. Viaggio nell’era della distrazione.

A seguire Flavio Massarutto con Mingus, Emilio Bisignano con Piccolo Manuale di Alfabetizzazione finanziaria, Nella Matta con Le donne nella storia della Calabria e le Scritture femminili con Melissa Panarello e Alba Battista. Quindi Vincenzo de Angelis con Il carretto dei gelati e altri racconti, Sante Guido e Giuseppe Mantella con La scienza in aiuto dell’arte.

Quindi è stata la volta di Giovanni Arena con Benvenuti in economy class. Le mie avventure da 9,99 per viaggiare in giro per il mondo. Nell’evento, realizzato in collaborazione con l’Associazione Valentia, l’influencer da 256mila follower ha svelato alla platea i trucchi più semplici per viaggiare a basso costo chiarendo come lo spirito debba essere quello della scoperta: «Si deve avere una certa flessibilità – ha detto – non scegliere la meta in base ai desideri ma in base alla convenienza».

«Io – ha aggiunto – sono semplicemente me stesso, condivido ciò che mi piace e non ho mai smesso nemmeno durante la pandemia. Semplicemente ho continuato a viaggiare in maniera virtuale, ho preso il mio hard disk e ho tirato fuori tutti i video che avevo. In estate, poi, quando è stato possibile riprendere a viaggiare, ho girato per tutta Italia alla scoperta di luoghi insoliti, ed ho capito quant’è importante e bello il nostro Paese».

Maria Maiolo in le Vite spezzate ripercorre la storia di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente di ‘ndrangheta e della coraggiosa battaglia per la giustizia portata avanti dal padre Martino e da tutta la sua famiglia. «Se andiamo nelle piazze e nelle scuole – ha detto Martino Ceravolo – lo facciamo per voi giovani, perché chiunque potrebbe incappare, com’è successo a Filippo, in un fatto di cronaca da innocente».

«E dopo che ciò accade – ha proseguito – servono a poco le lacrime da coccodrillo. Bisogna intervenire prima, scegliere sempre da che parte stare, andare nelle scuole e parlare ai ragazzi, anche affrontando lunghi viaggi a proprie spese se necessario. Io in questo ci metto tutto me stesso, ed è un rischio che ho deciso di prendermi proprio per poter dire ai ragazzi che si può e si deve cambiare».

A seguire ancora interessanti appuntamenti con Giovanna De Sensi Sestito e Stefania Mancuso (Il Lametino. Dal paesaggio osservato al paesaggio antico ricostruito); Simonetta Taccone (Secreti. Studi e riflessioni su di un antico manoscritto); Francesco Basile (Storia della Cucina Italiana a Fumetti); la Presentazione di Non è mai troppo tardi, un progetto del Centro Regionale di Ricerca Sperimentazione e Sviluppo del Cpia di Catanzaro – Rete Calabria.

Quindi la presentazione di Figlia della guerra di Maria Murmura Folino nell’ambito della quale il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, ha ricevuto un riconoscimento per il suo impegno a favore della legalità e della giustizia da parte dell’Associazione pro Fondazione Antonino Murmura. È stata poi la volta di Danilo Chirico e di Storia dell’antindrangheta e di Eliana Iorfida con Il figlio del mare.

Carmine Abate, lo scrittore calabrese di origini arbëreshe ha portato il suo contributo letterario con un appuntamento pomeridiano molto partecipato. Numerosi i lettori che hanno assistito con attenzione al dialogo tra l’autore e la moderatrice Daila Miceli alla scoperta del libro Il Cercatore di Luce (edito da Mondadori). Ultima pubblicazione di Abate, frutto di mesi di lavoro e ricerca: un’appassionante storia famigliare intrecciata con l’avventura artistica ed esistenziale di un grande pittore, ambientata in luoghi di struggente bellezza: dal Trentino di Arco e della Scanuppia fino al Maloja e poi alla Sila.

«Un romanzo sui luoghi, tanti luoghi. Non c’è solo la Calabria esattamente come nella mia vita non c’è solo la Calabria. Racconto una storia dei giorni nostri intrecciata con la vita di un pittore realmente esistito Giovanni Segantini. Della mia terra racconto la montagna silana e San Giovanni in Fiore». A fare da filo conduttore con le precedenti pubblicazioni è la protagonista e il suo messaggio: «si tratta di una donna anziana, la Moma di origini calabresi ma trasferita in Trentino. Lei è l’esempio di cosa vuol dire vivere per addizione, cioè prendere il meglio dei tanti luoghi in cui hanno vissuto senza pregiudizi o riserve».

 Gianfranco Scarfone ha presentato Frodi. Confessioni di un repressore; Sandro Scoppa La casa del nonno; Danilo Gatto I Canti della Tonnara; Silvana Costa Sono innamorato di Pippa Bacca. A chiudere la giornata l’emozionante reading di Franco Arminio Franco Lettera a chi non c’era. Parola dalle terre mosse(rvv)