GIOIA TAURO – Il concerto del Trio De Feo

Domani sera, a Gioia Tauro, alle 19, nella Sala Le Cisterne, si terrà il concerto del Trio De Feo, composto dai fratelli Davide al clarinetto, Alessandro al violoncello e Gabriele al pianoforte.

L’evento inaugura la stagione musicale organizzata da Ama Calabria e dall’Associazione Musica Insieme.

La manifestazione è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale dello Spettacolo, della Regione Calabria, della Città Metropolitana della Città di Reggio Calabria e con il patrocinio del Comune di Gioia Tauro.

Giovani musicisti, laureati con il massimo dei voti, lode e menzione al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, i tre fratelli hanno ottenuto il Diploma di Alto Perfezionamento in Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma nella classe del M° Ivan Rabaglia.

Il programma del concerto prevede l’esecuzione del Trio op.114 in La minore di Johannes Brahms, del Clarinet Trio di Christoph Croisé e del Trio di Nino Rota(rrc)

Venerdì al Porto di Gioia Tauro Meloni e Occhiuto firmano per il Fondo Sviluppo e Coesione

Venerdì mattina, al Porto di Gioia Tauro, il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, firmeranno l’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.

Sarà presente anche il Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

Sull’argomento lo stesso Governatore aveva detto che «a brevissimo ci sarebbe stato l’accordo di coesione col Governo.  E così è stato. Così come è simbolica la scelta di firmare la tanto attesa intesa proprio nell’Hub che è stato più volte definito hub del Mediterraneo.

La firma, dunque, darà «la possibilità alla mia Regione – ha detto Occhiuto – di utilizzare le risorse del Fondo Sviluppo e coesione che De Luca lamenta il governo non ha messo ancora a disposizione», aveva detto a margine di un incontro istituzionale a Catanzaro.

La quota dei Fondi che spetta alla Regione sono di 2,2 miliardi, in cui sono compresi anche i 300 milioni per realizzare il Ponte sullo Stretto. La somma, comunque, sarà utilizzata in interventi per infrastrutture, idrico, beni culturali, ambiente e dissesto idrogeologico. (rrc)

L’OPINIONE / Raffaele D’Agostino: Necessario e indispensabile realizzare il rigassificatore a Gioia Tauro

di RAFFAELE D’AGOSTINO –  Già nel 2006 la Lng gas (controllata dai colossi dell’energia Iren e Sorgenia) voleva installare un rigassificatore nell’area industriale di Gioia Tauro.

Questa opera strategica, visti anche gli ultimi sviluppi in fatto di approvvigionamento energetico si sarebbe potuta già realizzare da molti anni riducendo così il fabbisogno di gas proveniente da Paesi ritenuti oggi non affidabili.  È necessario e indispensabile realizzare il rigassificatore, naturalmente ci deve essere un interlocuzione, non solo con Gioia Tauro, ma anche con San Ferdinando e Rosarno.
Dopo 18 anni se ne torna a parlare. Ci furono degli allarmismi inutili allora che hanno demonizzato questa iniziativa e poi non se ne fece più nulla. Eppure oggi è di massima priorità realizzarla vista l’importanza che ha l’approvvigionamento e la produzione di Gas. Quindi un’opera che si sarebbe potuta realizzare già da tempo, con i conseguenti risvolti sul piano economico. Saremmo stati uno dei primi insediamenti in Italia, col 40% di gas che sarebbe diventato di riserva nazionale, questo spiega l’importanza di questa opera.
C’è poi una questione da non trascurare affatto e di cui nessuno ne parla e per cui dobbiamo batterci e mi riferisco alle accise. Non mi riferisco alle royalties che molto spesso sono quasi un elemosina come quelle che la Iam paga alla città per il mega depuratore. Purtroppo il sindaco Aldo Alessio ha commesso un errore ad uscire dall’Assemblea dei Sindaci e monetizzare quel 2% che aveva il comune di Gioia Tauro, anziché utilizzare quel tavolo, come avevo proposto già in campagna elettorale 4 anni fa. Perché andava fatta una trattativa con la Iam e con la Regione.
Alessio ha sbagliato ad alzarsi da quel tavolo perché avrebbe dovuto lottare almeno per sgravare i cittadini gioiesi dalla tassa sulla depurazione, innanzitutto perché il danno ambientale che potrebbe causare è incalcolabile e inoltre perché noi abbiamo un sistema di fognature che raccoglie le acque piovane indirizzandole al mega depuratore e considerato che si paga in base ai litri che vengono depurati, noi paghiamo anche per la depurazione delle acque piovane.
Quindi oltre alle royalties, che sono un elemosina, bisognava stare dentro quell’assemblea e alzare la voce, discutere un “risarcimento” sotto forma di sgravi fiscali per i cittadini gioiesi, non monetizzare prendendo 20/30 mila euro che non sono serviti a nulla. Lì bisognava combattere, non andare via.
Errori commessi anche sul Termovalorizzatore, anche qui andava fatto un ragionamento con gli enti sovraordinati al comune, ovvero con la parte privata che è il gestore e con la Regione che è titolare dell’impianto. Sedersi a discutere e trattare sul conferimento del comune di Gioia Tauro. Intanto Gioia Tauro avrebbe dovuto conferire per come sarebbe stato opportuno fare per la città. Seconda cosa, che sarebbe stato ancora più opportuno discutere, sono le tariffe di conferimento.
Noi città avremmo dovuto avuto avere almeno un 50% di abbattimento della spesa. Inoltre, royalties e sgravi a parte, io avrei proposto di inserire nel piano di opere pubbliche della città, un’opera da far realizzare interamente alla Regione e alla società che gestisce l’impianto, sveltendo i tempi di approvazione e costruzione dell’opera e non facendola pesare sul bilancio comunale.
Ritornando al Rigassificatore e per non commettere gli stessi sbagli commessi col mega depuratore e termovalorizzatore, bisogna discutere sulle accise che scaturiscono dalla vendita di questo gas, come avviene per la benzina, il gasolio e via dicendo, quindi la cosa importante, fondamentale, è incassare una parte delle accise.
Noi il rigassificatore siamo fieri di ospitarlo come zona industriale, però la sede fiscale dell’opera deve essere a Gioia Tauro, di questo si dovrà discutere e del fatto, che a parte le maestranze specializzate di cui ci sarà bisogno e che arriveranno necessariamente da fuori, tutte le altre figure professionali dovranno essere del luogo. Come anche i materiali necessari alla costruzione dovrebbero essere comprati nella zona dei comuni che ospitano l’opera e non farli arrivare da fuori. (rda)
[Raffaele D’Agostino è consigliere comunale di Gioia Tauro]

GIOIA TAURO (RC) – Proseguono i lavori alll’Istituto “Severi”

Il vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha fatto un sopralluogo al cantiere del nuovo Istituto Scolastico “Severi” di Gioia Tauro. Sulla struttura la Metrocity ha investito 3,3 milioni di euro «demolire una parte del manufatto e costruirne, a fianco, uno nuovo di zecca con tutti i comfort possibili ed i più moderni standard di sicurezza».

«I lavori – ha spiegato Versace – consegnati lo scorso luglio, proseguono senza particolari intoppi. È con grande piacere, dunque, che ho avuto modo di apprezzare gli sforzi degli operai e delle maestranze della ditta incaricata, concentrati al massimo per ampliare quello è un centro educativo fondamentale per la Piana di Gioia Tauro e per l’intero comprensorio metropolitano».

«Insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà – ha aggiunto Carmelo Versace – ci siamo posti l’obiettivo di migliorare, capillarmente, il complesso delle strutture dedicate all’istruzione ed alla formazione dei nostri giovani. Il risultato sarà quello di avere scuole al passo coi tempi sotto ogni punto di vista, in primis quello strutturale perché è obbligatorio garantire l’assoluta sicurezza in un territorio particolarmente sensibile e fragile come il nostro».

Dall’adeguamento sismico alla cura minuziosa di ogni particolare tecnico, nulla è lasciato al caso: «Il settore Edilizia, guidato dal dirigente Giuseppe Mezzatesta, sta davvero svolgendo un’opera eccezionale, grazie anche al contributo del Rup, Francesco Rigoli. Questo gravoso impegno, merita il più alto risalto possibile affinché possa tradursi presto in un effettivo riscontro da parte delle nostre comunità».

«In particolare – ha ricordato il vicesindaco – l’istituto “Severi”, su progetto Agis srl, diventerà un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intera area metropolitana con le sue 21 aule nuove, alcune delle quali concepite in chiave modulare che, all’occorrenza, possono trasformarsi in spazi ancora più ampi e con cinque laboratori che supporteranno la didattica interna. Nuove aree per l’apprendimento, quindi, ed ambienti dinamici che soddisfano le esigenze dei nuovi metodi d’insegnamento con luoghi innovativi e polifunzionali in cui favorire relazioni armoniche e democratiche tra giovani e adulti, contrastando le influenze alienanti della società contemporanea».

«Qui – ha aggiunto Versace – vogliamo creare un luogo in ci si possano tessere relazioni costanti con l’ambiente esterno per sviluppare il concetto di scuola come “casa aperta”, in continuità con gli ambienti circostanti. Il “Severi”, oltretutto, sarà un edificio energeticamente sostenibile e con alta efficienza energetica».

Alla base della strategia, comunque, c’è sempre la sinergia istituzionale che «rappresenta l’elemento in più che qualifica ed eleva ogni opera pubblica».

«L’idea – ha ribadito Versace – nasce da una fitta interlocuzione che, in ogni fase del progetto, non è mai venuta meno e che ha visto i nostri uffici dialogare costantemente con il Comune di Gioia Tauro, i rappresentanti della scuola e delle famiglie degli studenti. Soltanto insieme, infatti, si possono raggiungere i traguardi migliori, si possono aggredire le criticità comprendendo i punti di forza sui quali spingere e le debolezze da affrontare e risolvere».

«Il cantiere – ha concluso il vicesindaco della Città Metropolitana – operativo dalla metà dello scorso anno, avrà una durata complessiva di 547 giorni. Passato questo lasso di tempo, potremo dare concretezza al sogno di vedere il “Severi” come una piccola città dentro la città posta al servizio dei propri cittadini». (rrc)

Il viceministro Cirielli incontra il Console del Marocco in Calabria, Domenico Naccari

di PINO NANOSi è svolto presso la sede del Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, un cordiale incontro tra il viceministro Edmondo Cirielli con delega al continente africano ed il Console Onorario del Regno del Marocco in Calabria, avv. Domenico Naccari.

Nel corso del colloquio il viceministro Edmondo Cirielli ha tenuto ad evidenziare la particolare attenzione che il Governo Italiano guidato da Giorgia Meloni intende prestare all’Africa di cui il Marocco è parte integrante attraverso il Piano Mattei argomento del Summit Italia Africa voluto dallo stesso premier.Ha ricordato il ruolo che lo stato africano ha nei confronti dell’Italia e la particolare posizione geografica della Calabria “baricentrica nel Meditterraneo”.

Dal canto suo l’avv. Domenico Naccari, ex consigliere comunale di Roma Capitale e nuovo Console onorario del Regno del Marocco in Calabria, ha ricordato che il Regno del Marocco con l’istituzione di un consolato in Calabria intende rafforzare i propri rapporti commerciali e sinergici con l’Italia.

«Il Marocco – spiega Domenico Naccari – è un partner importantissimo dell’Italia e dell’Europa. Il processo di riforme democratiche avviate dal paese arabo è stato accolto con grande favore dalla comunità internazionale. L’auspicio è che queste trasformazioni possano segnare un nuovo assetto costituzionale capace di garantire un graduale processo di modernizzazione del Marocco nell’alveo del rispetto del diritto internazionale. Il modello italiano di decentramento amministrativo di cui abbiamo ampiamente parlato a Laayoune, potrebbe rappresentare l’architrave di una nuova e moderna edificazione del paese arabo, in un’ottica di integrazione ai principi democratici universali e al contempo di conservazione dell’identità storica, culturale e religiosa di cui il Marocco deve essere orgoglioso».

L’incontro si è concluso con la reciproca soddisfazione da entrambe le parti e con il convincimento di camminare nella giusta direzione nel nome dell’integrazione e della realizzazione di sinergie. (pn)

GIOIA TAURO (RC) – Alla Biblioteca comunale arriva la campagna delle MammeMatte

Patrocinato dal Comune di Gioia Tauro, all’interno della Biblioteca di piazza dell’Incontro sabato 10 febbraio alle ore 16.00 si terrà la presentazione del romanzo di Karin Falconi sull’affido degli adolescenti fuori famiglia e del racconto Cesare che sorrideva alla luna di Rossana Villari sulle patologie invisibili.

«Noi MammeMatte stiamo portando in giro per tutta Italia la campagna #nonvihochiestodichiamarmimamma perché crediamo che ogni bambino abbia il diritto di crescere in famiglia, al di là dell’età e di qualsiasi bisogno speciale abbia. Secondo i dati raccolti dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, sono 23mila i minori in comunità (tra i 14 e i 17 anni) relativi al triennio 2018-2020. Troppi. Gli adolescenti hanno diritto di vivere in famiglia: io a 14 anni me le sono dovute andare a cercare da sola le famiglie che mi aprissero le porte», così esordisce Karin Falconi, vicepresidente M’aMa e autrice di Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma (edito da Avagliano editore e Edizioni Lavoro), una storia di affido scritta da chi l’affido l’ha conosciuto da adolescente, in fuga da una famiglia difficile; poi scelto per lavoro, e infine fortemente voluto nella vita privata.

A rinforzare le sue parole c’è anche Rossana Villari, referente M’aMa Calabria e autrice di Cesare che sorrideva alla luna, un libro per bambini (e non solo!) che svela il mondo della disabilità attraverso un tenero personaggio diverso dai suoi simili: «Vivere in famiglia è un diritto di ogni bambino. Noi MammeMatte crediamo nelle potenzialità di ogni bambino al di là della sua diagnosi e facciamo di tutto per trovargli la famiglia che lo accolga, perché le famiglie ci sono, affidatarie e adottive, qualsiasi sia il suo bisogno speciale e il suo quadro sanitario. La disabilità è un mondo che va conosciuto, non deve spaventare».

Il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, il vicesindaco Carmen Moliterno, il consigliere regionale Giuseppe Mattiani apriranno ufficialmente l’incontro che sarà condotto da Domenico Napoli psicologo e logopedista esperto.

La presidente dell’associazione M’aMa, Emilia Russo, parteciperà all’evento, dove saranno presenti testimonianze di adolescenti e famiglie che racconteranno la loro esperienza diretta.

L’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini (www.mammematte.com), più nota come La Rete delle MammeMatte opera sull’intero territorio nazionale per la tutela dei diritti dei minori (soprattutto con bisogni speciali) attraverso l’Affido e l’Adozione. Dal 2017 ad oggi ha collocato in famiglia 190 minori con bisogni speciali. (rrc)

Il plauso del consigliere regionale Giannetta (FI) al lavoro del Rotary in Calabria

Domenico Giannetta si complimenta con le iniziative intraprese dal Rotary in Calabria. «Da cittadino, ancor prima che da consigliere regionale, esprimo vivo apprezzamento al Governatore Franco Petrolo – dichiara Giannetta – e a tutti i club Rotary della Calabria per l’intensa e proficua azione sociale che stanno svolgendo come club service».

«In particolare – continua – esprimo il più ampio riconoscimento alla manifestazione socio culturale del Rotary Club di Gioia Tauro, presieduto dall’avvocato Domenico Infantino, denominata “Forme e colori a Sala Fallara: le donne artiste, tra pittura e poesia”».

«Un evento, durato un mese, che ha offerto alla collettività una kermesse sui giganti dell’arte italiana (Giotto, Caravaggio, Preti, Gentileschi, Leonardo) con prestigiosissimi relatori e che ha dato l’opportunità a ventisei talentuose artiste calabresi di esporre le proprie creazioni. Trovo – conclude Giannetta – particolarmente significativo e lodevole l’aver voluto dedicare la manifestazione alle donne e la denuncia, attraverso l’arte, di ogni forma di violenza e discriminazione di genere». (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Assegnati i premi del Concorso storico-Letterario Metauros

Sono stati assegnati i premi del Concorso Storico-Letterario Metauros di Gioia Tauro, giunto alla 14esima edizione. Lo hanno reso noto il presidente dell’Associazione Università Ponti con la società di Gioia Tauro e presidente del concorso, cav. prof. Rocco Giuseppe Tassone. Inoltre, è stata pubblicata l’antologia relativa al concorso.

17 i premiati di questa edizione: per la sezione storia, 1° classificato Quanto tutto trema di Rosalia Bosco, 2° classificato La tosse della terra di Domenico De Luca.

Per la sezione narrativa, primo posto per Elezioni tinte di rosso… Sangue di Giovanni Macrì, seguito da Povera squola di Salvatore La Moglie. Terzo posto, ex aequo, Coincidenze di Antonio RomanazziSono morto di Antonino Crisafi.

Per la sezione Poesia, primo posto per Canti di carta di Rita Stanzione, seguito da Mi dono agli altri poetando – Quando l’amore verso Dio e il prossimo diventano poesia di Maurizio LaugelliIl mare in un bicchiere di Salvatore La Moglie.

Per la sezione saggi, 1° classificato per saggio religioso San Giuseppe modello di fede di Teresa Martino; 1° classificato per saggio sociale Globalizzazione dell’integralismo religioso di Vincenzo Luigi Gullace, 2° posto – per la stessa categoria – Dia-logos attraverso la parola di Marco Scarpati.

Primo classificato per saggio letterario Che cos’è la divina commedia? di Salvatore La Moglie; 1° classificato per saggio tecnico Sabbia rigida di Renato Di Criscio, 2° classificato Manuale per la gestione di un conto corrente bancario di Tiziana Miretti.

Primo classificato per saggio scientifico Il polso del tennista di Rodolfo Lisi, 2° classificato Il nuoto no fa bene di Rodolfo Lisi e Carmelo Giuffrida.

Il cavaliere Tassone, che vanta al suo attivo 75 libri editi e numerosi articoli storico-letterari, è tra i più attivi operatori nel campo della promozione culturale da quasi 50 anni. Sue opere sono state tradotte e pubblicate in vari lingue soprattutto spagnolo. (rrc)

Cuzzupi (Ugl Scuola): «La violenza sulle donne non è solo quella che finisce nel sangue»

Il Segretario Nazionale Ugl Scuola nonché Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro della regione Calabria, Ornella Cuzzupi, partecipando al convegno “Come un fiore” tenutosi oggi a Gioia Tauro in occasione della Giornata Internazionale contro le violenze sulle donne a margine della manifestazione ha tenuto a ribadire alcuni concetti che invitano a profonde riflessioni.

«Proprio in questi momenti, caratterizzati dall’emozione dovuta ad una tragedia il cui uno degli aspetti più agghiaccianti è dato dall’idea di possesso che ha mosso il carnefice, occorre avere la giusta lucidità per analizzare il problema e cercare di individuarne rimedi e, come ho detto poco fa, gli anticorpi necessari. In tale ottica – continua Cuzzupi – accanto alla condanna e alla rabbia occorre si creino le condizioni affinché tali fenomeni non avvengano e non ci riferiamo esclusivamente a quelli caratterizzati dalla bieca violenza ma anche a quelli molto più subdoli e difficili da identificare come, ad esempio, la discriminazione sui luoghi di lavoro e in famiglia».

Ornella Cuzzupi torna ancora una volta sulla necessità che a scaturire le contromisure necessarie sia proprio il sistema sociale moderno: «Sembra anacronistico, eppure ancora oggi siamo spesso al cospetto di considerazioni legate unicamente al genere e le normative servono a poco se, chi subisce, ha paura di rivelarlo perché conscio del rischio che corre. Un rischio terribile, che segna, che lede la dignità come un coltello di fuoco sulla pelle e forse anche peggio. Penso agli alibi tesi a screditare le vittime creati per tentare di “giustificare” l’accaduto o, peggio ancora, per plasmare il terreno idoneo ad agire. Potremmo continuare per ore, ma in realtà la violenza sulle donne è il peggior segnale del degrado che si nasconde tra le pieghe della nostra società. Occorre che sin dalla tenera età la violenza sulle donne, così come per ogni altro essere umano, appaia come la negazione del valore della vita e offesa verso l’intelligenza. Su tale aspetto un sincero plauso va al Ministro Valditara impegnato in maniera decisa e convinta affinché l’istituzione scolastica assuma un rilievo d’assoluta importanza per l’educazione al rispetto della persona di qualunque genere sia. Così come meritano il dovuto rispetto quegli organismi virtuosi, come l’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro istituito in Calabria allo scopo di eliminare qualsivoglia forma di abuso o prevaricazione, che sono chiamati a vigilare, analizzare e cercare di accompagnare la società verso un orizzonte più giusto».

«Le donne – prosegue Cuzzupi – non hanno bisogno di quote garantite, le donne non desiderano corsie preferenziali, le donne vogliono che ad esse siano riconosciute le stesse, uguali, medesime, prerogative degli uomini. Nulla di più, nulla di meno!». (rrm)

A Gioia Tauro nascerà il Parco dei Cardi

A Gioia Tauro nascerà il Parco dei Cardi, grazie ai 6 milioni di euro stanziati dalla Metrocity RC nei Piani Urbani Integrati del Pnrr per la rigenerazione dello storico stabilimento Gaslini.

«Questo è un vero esempio di ottima amministrazione che contribuisce a combattere la narrazione distorta, che purtroppo ancora esiste, sulla capacità di spesa dei Comuni del Sud. Il Parco dei Cardi di Gioia Tauro ci rende orgogliosi». È quanto ha affermato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà nel corso della presentazione, presso il Municipio di Gioia Tauro, del progetto “Il Parco dei Cardi”, inserito nella programmazione Pnrr della Città Metropolitana attraverso il programma “Aspromonte in città”.

L’idea è quella di rifunzionalizzare e rendere produttiva un’area periferica del territorio di Gioia Tauro, trasformando l’ex fabbrica Gaslini, abbandonata dal 1960 ed oggi un reperto importante di archeologia industriale, in un vero e proprio orto botanico con annesse attività utili ad incrementare lo sviluppo e la crescita del comprensorio. All’evento erano presenti il sindaco ed il vicesindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio e Carmen Moliterno, il dirigente della Città Metropolitana, Pietro Foti, il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale gioiese, Francesco Carpinelli, il progettista Luigi Giuseppe Massara e l’entomologa Elvira Castiglione.

«Siamo noi a dover ringraziare la città di Gioia Tauro – ha affermato Falcomatà – per la qualità della progettazione e la proposta pervenuta agli uffici di Palazzo Alvaro. Questo progetto, che viene finanziato con le risorse del Pnrr, rappresenta, in parte, la lezione che ci ha dato il Covid rispetto al bisogno di recuperare tempo in qualità della vita e dell’abitare. In quegli anni terribili, quando ognuno di noi è stato costretto a limitare la propria libertà di movimento, la natura ha iniziato a riprendersi gli spazi che l’uomo le aveva sottratto. In questo progetto del Pnrr, abbiamo voluto ascoltare quella lezione ed il programma “Aspromonte in città” esprime la necessità di riconnettere le città alle nostre colline e montagne».

«Fare, insomma, la famosa ricucitura invocata dagli architetti più importanti del nostro tempo – ha detto ancora – rendendo i nostri centri urbani sempre più sostenibili ed andando ad aggredire le aree del territorio con una storia che richiama all’identità delle comunità messa a rischio da dimenticanze che hanno reso quel luogo un “non luogo”. È questo quello che è venuto fuori da questa scheda progettuale».

«Noi – ha proseguito il sindaco metropolitano – siamo molto orgogliosi perché questi sei milioni di euro, probabilmente, rientrano fra le misure più importanti dell’intero pacchetto dei Pui. I complimenti vanno fatti all’amministrazione comunale, alla giunta, al sindaco, alla cittadinanza che, in un percorso partecipato, hanno contribuito a dare vita, speranza, futuro al Parco dei Cardi».

«L’importante – ha sottolineato ancora Falcomatà – è guardare oltre quello che è il ciclo politico di un’amministrazione. Noi siamo pro tempore, ma la programmazione che mettiamo in atto, avendo uno sguardo lungo sul futuro dello sviluppo del territorio, può davvero cambiare radicalmente le cose. Anche questo progetto è la dimostrazione di come, nei fatti, si può e si deve rovesciare la narrazione che vorrebbe limitare l’arrivo di risorse esterne, europee o del Pnrr ai Comuni del Sud perché incapaci di spendere e non raggiungere l’obiettivo per il quale quelle risorse erano destinate».

«Il lavoro messo in campo dal Comune di Gioia Tauro, invece, è la dimostrazione chiara di quanto questa narrazione sia sbagliata – ha detto ancora – antistorica, anacronistica, in grado di mettere a repentaglio la programmazione Pon Metro 2021/2027, considerata l’incomprensibile “quota variabile” che il Governo si è riservato sul totale dei finanziamenti. Dunque, in un contesto in cui già mancano le risorse normali, e senza entrare nel tema dell’autonomia differenziata, le risorse che devono servire al Sud, al Mezzogiorno, alla Calabria, ai Comuni della Città Metropolitana per rimettersi al passo con le altre realtà del Paese, sono sempre oggetto di un costante monitoraggio. Dunque, la risposta migliore che possiamo dare è la qualità della progettazione, la visione, l’idea dello sviluppo del territorio che va oltre il ciclo politico delle amministrazioni. Soltanto così si può combattere una narrazione sbagliata. Ed è una cosa che dobbiamo fare giorno per giorno».

Per questo, in conclusione, il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha lanciato un messaggio: «Venite a vedere come si amministra. Venite a vedere dove, nonostante le difficoltà di bilancio, dei numeri e del personale all’interno dell’ufficio, si fanno cose buone. Venite a Gioia Tauro a vedere il programma ed il progetto del “Parco dei Cardi” e, poi, vediamo qual è la vera narrazione che si può fare di questa terra e di questo territorio metropolitano. Oggi si scrive davvero una bella pagina di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi». (rrc)