MELISS (KR) – Torna la rassegna “Le radici del Mediterraneo”

Dal 25 al 28 luglio a Melissa si terrà la quinta edizione di RaMe – Le Radici del Mediterraneo, festival internazionale di teatro e arti performative a cura della Compagnia Teatro Ebasko.

Il Festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Melissa, nell’ambito del finanziamento del progetto Melissa Borgo Cantina, Il Vino come vettore di comunità autentica (2023/24) e in partnership con Risonanze Network.

«L’inquinamento della purezza è il tema che abbiamo scelto per l’edizione 2024 – dichiarato il direttore artistico, Simone Bevilacqua – un concetto che interpretiamo come un fenomeno quotidiano che permea le nostre vite. Intendiamo riflettere sullo stato primordiale della Natura, inquinata dall’essere umano; ma anche sulle azioni di compromesso che mettiamo in campo nella nostra quotidianità, nel lavoro, nelle relazioni e soprattutto nelle tragedie sociali del nostro tempo (guerre, naufragi, sfruttamento, razzismo, sessismo, specismo, pandemie)».

«In una società – ha concluso – dove la ricerca del successo a tutti i costi, la competizione spietata e l’avidità sembrano dominare, è facile dimenticare la propria vocazione, la personale missione. Cosa rimane della purezza del mondo, dei nostri sogni d’infanzia, della poesia, della gentilezza, della solidarietà tra popoli e culture?».

RaMe Festival intende far luce sul tema della purezza perduta in connessione con gli eventi performativi all’interno di una programmazione variegata e multidisciplinare.

Si comincia giovedì 25 luglio con Zampalesta, performance prodotta da Angelo Gallo – Teatro, burattini e figure (Teatro della Libellula) che celebra la tradizione calabrese dei burattini ed è frutto della collaborazione tra Angelo Gallo e Gaspare Nasuto; un cane lupo provoca disordini in un piccolo borgo, incontrando personaggi archetipici e creando situazioni comiche (21:00 – Piazza Gramsci). La serata proseguirà con Fuga da Mozart di Teatro a Canone, narrazione poetica e riflessiva di un direttore d’orchestra sul celebre musicista austriaco (22:30 – Campetto scuola).

Venerdì 26 luglio sarà la volta di Mara Lambriola e Giorgio Zobel con Lo Straniero, performance di teatro-danza ispirata al romanzo di Camus, in cui l’indifferenza di Meursault viene esplorata attraverso la danza e la recitazione (19:00 – Museo del vino). A seguire Mût, la street performance della compagnia Cie La Désarmante, una riflessione di tre personaggi sulla Terza Rivoluzione, fra  divertimento e responsabilità verso la natura (21:00 – Piazza del Popolo). Cantico dei Cantici è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro dell’Albero, un viaggio evocativo tra parole e musica che esalta la bellezza del testo biblico attraverso la recitazione e il canto (22:00 – Castello Del Gaudio).

Sabato 27 luglio (dalle 14:30 alle 19:30 – Museo del vino) la programmazione sarà arricchita dall’incontro di pratiche e pensieri dal titolo Purezz ameticcia. O il paradosso del teatro, tavola rotonda sull’eredità del Terzo Teatro in rapporto ai gruppi indipendenti contemporanei, organizzato da Teatro Ebasko in collaborazione con Theatron 2.0 e con il patrocinio della Fondazione Barba Varley nell’ambito delle celebrazioni dei 60 anni dell’Odin Teatret.

L’appuntamento sarà moderato dal critico Michele Pascarella e vedrà la partecipazione di giornalisti e studiosi del settore: Emanuela Bauco (Liminateatri), Chiara Crupi (La Sapienza, Roma), Francesca D’Ippolito (Presidente C.Re.S.Co.) Carlo Fanelli (Dams, Cosenza), Walter Porcedda (Gli Stati Generali), Simona Scattina (Università di Catania), Caterina Trifirò (Dams, Messina). Ai momenti di confronto si alterneranno inoltre le dimostrazioni di alcuni gruppi: Teatro Proskenion, Teatro dell’Albero, Teatro a Canone, Teatro Ebasko e Cie La Desàrmante.

La compagnia Teatro Ebasko sarà poi in scena con Circe (22:00 – Castello del Gaudio), spettacolo con trampoli e scenografie digitali su una delle figure più emblematiche della mitologia classica; la narrazione tocca temi di emarginazione, differenza di genere e amore e sarà accompagnata da cori registrati e musica dal vivo. Il djset MKTNF di Mimì e Fidelle concluderà la serata, una mescolanza sonora di electro techno e musica tradizionale dei Balcani e del Medio Oriente (23:15 – Piazzetta antistante ex-Sede PCI).

L’ultimo giorno del festival (domenica 28 luglio) inizierà con la proiezione del film La vita Cronica di Chiara Crupi e Odin Teatret, adattamento filmico dell’opera di Eugenio Barba, ambientato nel 2031 in un’Europa post-guerra civile (17:00 – Museo Treccani). La stessa giornata vedrà la partecipazione dell’Associazione Piccoli Idilli con Kanu, uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano; due griot del Burkina Faso accompagnano la narratrice Bintou Ouattara, creando un’esperienza ricca di umorismo e tradizione orale (19:30 – Piazzetta antistante ex-Sede PCI); a seguire una cena culturale a buffet nella stessa location (20:30).

L’ultimo appuntamento in programma sarà lo spettacolo itinerante per il borgo creato da Teatro Ebasko, Teatro dell’Albero con il videomapping del duo artistico L4R con la partecipazione della comunità. Attraverso l’utilizzo di tecniche pittoriche e drammaturgia visiva, le immagini proiettate trasformeranno Melissa, offrendo nuove visioni sul passato, presente e futuro del paese. Da gennaio 2024 i tre gruppi lavorano con il Coro di Melissa attraverso un progetto di workshop in loco; Teatro dell’Albero ha scritto la drammaturgia dello spettacolo e messo in melodia i canti (21:30 – partenza da Piazza del Popolo – street performance itinerante). (rkr)

A Melissa una manifestazione d’interesse per costituire una Cooperativa di Comunità

È  da Melissa che parte la sfida per la costituzione di una Cooperativa di Comunità all’interno della Rete delle Comunità Ospitali di Calabria, attraverso la pubblicazione di una manifestazione d’interesse rivolta a tutti coloro che intendono sviluppare le potenzialità del borgo storico di Melissa e trasformare l’ospitalità cin un’occasione di sviluppo economico e sociale dell’intero territorio comunale.

Ci si può candidare fino alle 12 del 10 maggio. Quello della Rete delle Comunità ospitali di Calabria è un lungo percorso durato per tutto il 2023 e che ha visto Melissa proporsi all’attenzione del sistema regionale e nazionale come il borgo cantina, un tema forte e coerente con la vocazione locale e introduce una forte connotazione storica legata alle rivendicazioni contadine che ha come punto di forza la capacità di valorizzazione la memoria come esperienza diffusa per i visitatori.

LegacoopBorghi Autentici d’Italia, infatti, hanno deciso di procedere in alcuni borghi della Rete delle Comunità Ospitali di Calabria, ossia Melissa, san Lorenzo Bellizzi e Canna, per  aggregare le persone attraverso un modello d’impresa definito “Cooperativa di Comunità”.

La Rete, composta da nove Comuni, è un progetto nato dalla collaborazione fra l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, Legacoop Calabria e la Regione Calabria e che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, operatori del comparto turistico, soggetti del terzo settore e cittadini.

«La strada intrapresa con lo sviluppo del progetto “Rete delle Comunità Ospitali di Calabria”, promosso da Borghi autentici Italia, che vede la nostra associazione come partner, rappresenta – ha dichiarato Maurizio De Luca, vicepresidente di Legacoop Calabria – una proposta di azione che individua nella cura e nella rigenerazione dei beni comuni (materiali e soprattutto immateriali) la via maestra per il buon funzionamento della vita sociale e politica delle comunità coinvolte».

«Il percorso, che oggi, con la pubblicazione della Manifestazione d’interesse – ha aggiunto – segna un momento fondamentale, in realtà sarà per noi un banco di prova per verificare se le azioni intraprese abbiano attecchito nella mente e nel cuore della comunità coinvolta. Per la comunità di Melissa questo momento rappresenta l’occasione per essere protagonisti di un processo di cambiamento culturale che, inevitabilmente, segnerà un nuovo modo di confrontarsi con il genius loci che caratterizza il proprio borgo. La sfida che dovrà affrontare la comunità è impegnativa, i cittadini coinvolti dovranno diventare imprenditori per la loro comunità, per il territorio e per sé stessi, dovranno tradurre in impresa tutte le potenzialità che il territorio di riferimento offre».

«Questa importante collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici d’Italia e Legacoop Calabria – ha spiegato Raffaele Falvo, sindaco di Melissa e delegato regionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia – è un’occasione unica e irripetibile per lo sviluppo di un sistema integrato di ospitalità tra il Borgo e la Marina del paese dove, negli ultimi anni, sono stati realizzati importanti interventi strutturali e imponenti investimenti privati per la realizzazione delle strutture ricettive e turistiche. Ora è necessario puntare su storia, enogastronomia, beni culturali, entroterra e cooperazione tra cittadini».

«L’idea di promuovere la costituzione di una “cooperativa di comunità” – ha spiegato – credo sia la strada giusta per il borgo storico di Melissa: vedo attenzione e tanta voglia da parte dei melissesi di far partire questo nostro Borgo. Occorre lavorare insieme, crederci e fidarsi reciprocamente. L’augurio mio e della mia amministrazione è che nei prossimi mesi il borgo di Melissa diventi un importante punto di riferimento per chi ama conoscere e vivere la straordinaria storia di una comunità contadina e ricca di bellezze».

«La Rete delle Comunità Ospitali della Calabria – ha spiegato Rosanna Mazzia, presidente nazionale Borghi Autentici d’Italia e sindaco di Roseto Capo Spulico – rappresenta una progettualità all’avanguardia sul piano nazionale e sono doppiamente orgogliosa che tutto questo si stia concretizzando nella mia regione, nella mia terra. L’associazione Borghi Autentici d’Italia dimostra ancora una volta di essere un partner autorevole per i piccoli comuni italiani, soprattutto nella creazione di percorsi di rete che puntano alla valorizzazione delle autenticità territoriali e delle loro comunità».

«Attraverso la costruzione della rete delle Comunità Ospitali di Calabria – ha proseguito – progetto strategico per la nostra Associazione, vogliamo mettere a sistema il patrimonio materiale e immateriale dei Borghi, mettendo in correlazione la rigenerazione urbana e la “rigenerazione umana”. I nostri Borghi hanno bisogno di luoghi a misura di persona, dove poter sviluppare le proprie competenze in sinergia con le vocazioni naturali, sociali e culturali dei luoghi».

Nove, come detto, sono i borghi coinvolti nella rete delle Comunità Ospitali della Calabria, distribuiti fra le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Oltre a Melissa, il “borgo cantina” dove il vino diventa vettore di una comunità autentica, si prosegue con Gizzeria, il “borgo di Ligea”, luogo ottimale dove costruire un nuovo progetto di vita, Miglierina, il “borgo della luce”, che si distingue per la valorizzazione dell’ambiente locale, per la creatività e per l’accoglienza diffusa, Serrastretta, il “borgo della sedia” celebre per la valorizzazione della filiera del legno e per la qualità artigianale della sua falegnameria.

Casali del Manco, il “borgo sano e plurale”, dove si respira l’aria più pulita d’Europa; Laino Castello, il “borgo tra storia e paesaggio” ricco di tracce delle antiche civiltà e percorsi di cultura, San Lorenzo Bellizzi, il “borgo dell’outdoor” famoso per la sua rete di turismo ospitale (e per il suo prosciutto), Canna, il “borgo della musica”, che qui diventa linguaggio universale di una comunità viva, e Roseto Capo Spulico, il “borgo delle (diverse) abilità” in cui l’identità locale viene rielaborata in senso inclusivo.

Il risultato è una rete di comunità accomunate tra loro non solo da un insieme di valori condivisi ma anche dai medesimi strumenti di sviluppo. Un modello nuovo, ma dalle radici affondate nella tradizione e dal cuore antico, di concepire una comunità come luogo dove vivere – per un tempo che può essere breve oppure lunghissimo – un’esperienza autentica. E dove al tempo stesso sentirsi parte di un modo di vivere il territorio, di fruire di spazi comuni, che ancora oggi ribadisce le proprie ragioni di essere. (rkr)

MELISSA (KR) – “Basta vittime sulla strada statale 106” ricorda Antonio Francesco Dati

Domenica 25 febbraio, alle 17 al Grand hotel Balestieri di Torre Melissa, l’organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla strada statale 106” ricorderà Antonio Francesco Dati nel giorno in cui avrebbe compiuto 30 anni.

L’evento si chiama “Buon compleanno Antò…” e prevede i saluti di Leonardo Caligiuri (Presidente dell’odv “Basta vittime sulla strada statale 106”), di don Pino Mauro (parroco della chiesa del Ss. Crocifisso di Torre Melissa), e di don Pino Giorno (parroco della chiesa di San Nicola vescovo di Melissa). Interverranno la dott.ssa Marina Agostino (dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Melissa) e Maria Francesca Lonetti (mamma di Antonio Francesco Dati). Conclude l’ing. Fabio Pugliese (direttore operativo dell’odv “Basta vittime sulla strada statale 106”).

Nella tarda serata del 31 luglio 2022 l’intera Calabria è stata travolta dalla notizia dell’ennesima tragedia stradale avvenuta sulla Statale 106. Nel tratto di strada all’altezza della nuova rotatoria che permette l’ingresso nell’abitato di Cirò Marina morirono sul colpo Antonio Francesco Dati di 28 anni, residente nel Comune di Melissa e Cataldo Francesco De Novaro di 30 anni, residente a Cirò Marina.

Nel tragico impatto fu coinvolto anche Marcello Agresta di 24 anni, giovane residente a Rocca di Neto che lottò tra la vita e la morte fino al pomeriggio del 17 agosto, quando il suo cuore cessò di battere per sempre nell’ospedale di Catanzaro.

Quello non fu solo un incidente che provocò la scomparsa di tre giovani figli della nostra Calabria ma fu, soprattutto, un avvenimento tragico che segnò profondamente le comunità di Cirò Marina, Rocca di Neto e Melissa, nella provincia di Crotone.

Nell’ambito dell’iniziativa sarà presentato anche il libro dedicato ad Antonio Francesco Dati, un volume che racconta la vita ed i pensieri annotati del giovane che da poco si era laureato a Bari diventando agronomo e che, per scelta, aveva deciso di rimanere in Calabria poiché fortemente convinto che la nostra terra avesse bisogno di giovani professionisti per progredire e svilupparsi.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’odv “Basta vittime sulla strada statale 106”, è aperta a tutti e segnerà un momento di sensibilizzazione sul rispetto del codice della strada e, quindi, sull’educazione stradale; ribadirà l’importanza del rispetto della vita umana quale valore assoluto; farà memoria sulla vita di Antonio Francesco Dati affinché quanto accaduto a lui non possa ripetersi mai più.

L’iniziativa, infine, sarà anche utile per ricordare le 8 vittime della statale 106 dall’inizio dell’anno fino ad oggi. Sono 7 i giovani che hanno perso la vita sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”: Antonella Romeo, di 19 anni, Elisa Pelle, di 25, Domenico Romeo, di 28, e Teresa Giorgi, di 35, Mattia Porto, di 19 e Alfedo Aleardi, di 32, e Marco Pezzati di 31 anni insieme al dott. Maurizio Docimo di 65 anni. (rkr)

MELISSA (KR) – Successo per le manovre salvavita

Anche a Melissa ci si forma per conoscere le manovre salvavita che possono essere fondamentali in alcuni particolari e drammatici momenti.

Il 17 febbraio si è tenuto il secondo corso di formazione Blsd (Basic life support and defibrillation) presso la scuola Giovanni XXIII. Questa iniziativa, volta a formare il personale laico e sanitario sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare, ha rappresentato un importante passo avanti per la comunità locale.

La formazione Blsd è cruciale per fornire le competenze necessarie per intervenire in caso di arresto cardiaco, salvando vite in situazioni di emergenza. Il coinvolgimento del personale laico amplia la rete di individui pronti a rispondere in modo tempestivo e efficace a tali situazioni critiche.

Si è trattato di un corso altamente partecipato e coinvolgente, durante il quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di acquisire conoscenze fondamentali sulla rianimazione cardiopolmonare, sull’utilizzo del defibrillatore e sulle procedure di emergenza. L’entusiasmo e l’impegno dimostrati dai partecipanti hanno reso l’esperienza formativa estremamente gratificante e promettente per il futuro della sicurezza e del benessere nella comunità di Melissa.

«Un ringraziamento speciale va alla scuola Giovanni XXIII di Melissa e al dirigente scolastico per la loro preziosa collaborazione e il sostegno nell’organizzazione di questo corso di formazione. Senza il loro impegno e la loro disponibilità, non sarebbe stato possibile realizzare un evento così significativo e benefico per la comunità», è scritto in un comunicato.

Il coinvolgimento del personale laico rappresenta un passo avanti nella promozione della sicurezza e della prontezza nell’affrontare situazioni di emergenza nella nostra città. L’importanza di una formazione diffusa sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare non può essere sottolineata abbastanza, e questo corso ha dimostrato il potenziale trasformativo di un’impegno comunitario condiviso verso la salute e il benessere di tutti.

«Guardando al futuro – è ancora scritto nella nota – ci auguriamo che iniziative simili possano continuare a crescere e ad avere un impatto positivo sulla nostra comunità, preparando sempre più persone a essere pronte ad agire in caso di emergenza e a salvare vite umane». (rkr)

MELISSA (KR) – Prorogata al 20 febbraio termini per Borsa di Studio Fragalà

Sono stati prorogati al 20 febbraio i termini per presentare gli elaborati per la terza edizione della Borsa di studio Fragalà, il concorso di idee per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Crotone.

Il concorso è rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Crotone. Si può concorrere sia in forma singola che in gruppo. Ogni classe potrà partecipare con un massimo di 4 elaborati (due lavori singoli e due di classe). Un fumetto composto da minimo tre tavole, un dipinto, un video della durata massima di 15 minuti, un video clip musicale di 5, uno spot di 3 minuti, un corto della durata massima di 20 minuti, un elaborato. Sono, queste, le tipologie di elaborato che sarà possibile presentare.

Dovranno essere ispirati alla Strage di Melissa del 1949. Nell’ottobre di quell’anno i contadini calabresi, a cominciare dai braccianti del Marchesato, marciarono sui latifondi per chiedere con forza il rispetto dei provvedimenti emanati nel dopoguerra dal ministro dell’Agricoltura Fausto Gullo e la concessione di parte delle terre lasciate incolte dalla maggioranza dei proprietari terrieri. Interi paesi parteciparono a questa mobilitazione che vide circa 14.000 contadini dei comuni orientali delle province di Cosenza e Catanzaro scendere in pianura.

Chi a piedi, chi a cavallo, con donne e bambini e gli attrezzi da lavoro, quando giunsero sui latifondi segnarono i confini della terra e la divisero, iniziando i lavori di preparazione della semina. Irritati per questa ondata di occupazioni alcuni parlamentari calabresi della Democrazia Cristiana si recarono a Roma per chiedere un intervento della polizia al Ministro dell’Interno Mario Scelba. I reparti della Celere si recarono quindi in Calabria e uno di loro si stabilì a Melissa (oggi in provincia di Crotone) presso la proprietà del possidente del luogo, il barone Luigi Berlingeri, del quale i contadini avevano occupato il fondo detto Fragalà. Questo fondo era stato assegnato dalla legislazione napoleonica del 1811 per metà al Comune, ma la famiglia Berlingeri, nel tempo, lo aveva occupato abusivamente per intero. – La polizia aprì il fuoco sui manifestanti ad altezza d’uomo, dapprima con pallottole di legno e successivamente con proiettili. Tre persone furono uccise: Francesco Nigro, di 29 anni, Giovanni Zito, di 15 anni, e Angelina Mauro, di 23 anni, che morirà più tardi per le ferite riportate, oltre a 15 feriti colpiti alle spalle. La polizia uccise anche diversi animali, come forma di ritorsione nei confronti dei manifestanti

«Affidare alla nuove generazioni la memoria e la conoscenza di una delle pagine più crude della storia della Calabria e del Mezzogiorno; così ingiuste da ispirare l’arte e la letteratura nazionali ed essere raccontate in musica, tra i tanti, dal cantautore Lucio Dalla. Ancora oggi, a distanza di 74 anni da quel 29 ottobre 1949, i fatti ricordati dall’intera Nazione come l’Eccidio di Melissa, con le tre giovani vittime cadute per la conquista della terra, resistono e si riempiono di nuovo contenuti, messaggi e prospettive, rinnovando l’esigenza di riflettere sul valore della storia e dell’identità e sul valore dei diritti fondamentali la cui difesa non si conquista una volta per tutte ma ogni giorno, in tutte le epoche», ha dichiarato il sindaco, Raffaele Falbo.

«Continua ad essere questo – ha concluso il sindaco  – l’impegno che ormai da tre edizioni l’Amministrazione Comunale continua a portare avanti attraverso la Borsa di studio Fragalà, il concorso di idee per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Crotone». (rkr)

MELISSA (KR) – Formazione Blsd alla Scuola Giovanni XXIII

Una formazione che continua senza sosta per spiegare alle persone come salvare vite. La Scuola Giovanni XXIII di Melissa ha vissuto un’esperienza straordinaria, il personale docente, Ata e amministrativo si è unito per partecipare a un corso di Basic Life Support and Defibrillation (Blsd). Questo corso fondamentale è stato tenuto con passione e competenza dal Direttore di Corso, Medico e Istruttore Nazionale Simeup, il dottor Giovanni Capocasale. Ad affiancarlo, un eccezionale gruppo di istruttori nazionali certificati Simeup: Daniele Ermanno, Giuseppe Ermanno, Gaetano Nicoletta, Luciano Gallucci, Roberto D’Aguì e Ilenia Dell’Amico.

La scelta di investire tempo e risorse nella formazione Blsd riflette l’impegno della Scuola Giovanni XXIII verso la sicurezza e il benessere della comunità scolastica. Questa giornata ha rappresentato un momento di crescita non solo professionale, ma anche umana, sottolineando l’importanza della solidarietà e della prontezza di fronte a situazioni di emergenza.

Il Direttore di corso, il dottor Giovanni Capocasale, ha guidato con dedizione i partecipanti attraverso le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (Rcp) e l’utilizzo dei defibrillatori, fornendo conoscenze vitali che potrebbero fare la differenza in situazioni critiche. Un particolare riconoscimento va agli istruttori nazionali certificati Simeup, che hanno contribuito con la loro esperienza e competenza a rendere il corso un’esperienza formativa completa e di valore.Oltre all’aspetto puramente tecnico, il corso Blsd ha promosso un senso di comunità e responsabilità condivisa tra i partecipanti. La consapevolezza di poter essere pronti a rispondere in caso di emergenza ha creato un legame più forte tra il personale della scuola, rafforzando il tessuto sociale e la solidarietà.

La Scuola Giovanni XXIII si conferma così come un luogo non solo di apprendimento accademico, ma anche di crescita personale e collettiva. La decisione di investire nel Blsd evidenzia la visione avanzata della scuola nel preparare il personale non solo a insegnare, ma anche a proteggere e servire la comunità scolastica con impegno e dedizione.

In conclusione, la giornata di formazione Blsd alla Scuola Giovanni XXIII di Torre Melissa è stata un successo, sottolineando il valore della preparazione e della solidarietà in un contesto educativo. La comunità scolastica ora può guardare al futuro con maggior sicurezza e consapevolezza, pronta ad affrontare qualsiasi sfida che possa presentarsi. (rkr)

Il sindaco di Melissa Falbo: Piccoli comuni cantieri di partecipazione

«A poco più di un mese dall’abbattimento di Palazzo Mangeruca, pagina storica, bella ed emblematica per la Calabria, le parole di Papa Francesco sull’opportunità soprattutto per i piccoli comuni di aprire dei cantieri di partecipazione, assumono per noi un significato ancora più profondo: si può favorire un rinnovamento della democrazia, anche dal basso». È quanto ha dichiarato il sindaco di Melissa, Pietro Falbo, tra i 200 amministratori che hanno partecipato all’udienza del Papa nei giorni scorsi e che ha consegnato al Pontefice una targa con inciso sopra: La comunità di Melissa abbraccia Papa Francesco.

«Non possiamo che accogliere con favore – ha aggiunto – l’invito di Francesco a proseguire nel percorso che ci vede impegnati a costruire reti e collaborazioni tra istituzioni e privato sociale per i nostri territori. Si tratta di sinergie positive, che trovano forza proprio nella carenza di risorse che si registrano a queste latitudini».

«E per questo motivo – ha concluso il sindaco Falbo – la nostra missione dovrà essere lavorare sul valore dell’assenza, trasformando i vuoti da riempire in capitale spirituale ed energie da sprigionare e condividere per lo sviluppo eco-sostenibile e durevole delle nostre comunità locali». (rkr)

 

ABBATTUTO L’ECOMOSTRO DI MELISSA: È
UNA VITTORIA DELLO STATO SULLA MAFIA

Palazzo Mangeruca non c’è più. È stato abbattuto, infatti, l’ecomostro abusivo confiscato alla ‘ndrangheta, presente da decenni a Torre Melissa, simbolo del degrado urbano e del potere criminale.

L’edificio, un ex mobilifico, di 6 piani – 6000 mq -, che si trovava sulla statale 106, ed era stato dapprima sequestrato (nel 2007) e successivamente confiscato (nel 2009) a Costantino Mangeruca, presunto prestanome della cosca “locale” di ’ndrangheta, è stato fatto implodere grazie alla tecnica della distruzione controllata attraverso 400 chili di dinamite in microcariche.

In occasione di questa storica giornata per la Calabria, erano presenti alla demolizione, il governatore della Regione, Roberto Occhiuto, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il generale Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.

L’abbattimento dell’ecomostro di Torre Melissa, che da anni deturpava uno dei tratti di mare più belli della costa crotonese, nasce da una precisa volontà della Giunta della Regione Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto, che il 15 maggio 2022 aveva approvato – su proposta dell’allora assessore al Turismo, Fausto Orsomarso – una delibera che stanziava 700mila euro per la distruzione di Palazzo Mangeruca e la successiva realizzazione di un’area camper.

«La Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, deturpando il nostro territorio. Lo Stato è più forte della criminalità organizzata», ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

«Questa storica demolizione è il frutto di un lavoro di più Istituzioni – ha ricordato – l’Arma dei Carabinieri ha svolto un’opera straordinaria per velocizzare le procedure, l’Agenzia per i beni confiscati ha fatto altrettanto, così come la Prefettura. Oggi dimostriamo che la Calabria è cambiata: combatte le mafie e l’abusivismo edilizio, affermando che le Istituzioni sono più forti dei poteri criminali. Anzi, io assumo l’impegno a finanziare, come ho fatto in questo caso, tanti altri abbattimenti per riqualificare le aree dove la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, al fine di restituire quegli spazi ai cittadini nel modo più appropriato.
Ringrazio il governo perché mi è vicino in questa attività, a dimostrazione del fatto che oggi la Calabria è una Regione diversa, anche per la comunità nazionale».

«È un giorno importante per tutta l’Italia – ha commentato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani –, un segnale di vittoria della legalità, ed è significativo che il governo sia qui presente insieme alle altre Istituzioni. Il nostro esecutivo ha fatto della lotta alla criminalità uno dei suoi impegni centrali più importanti. E questa demolizione rappresenta una forte risposta dello Stato contro l’arroganza delle mafie. Il risultato a cui siamo pervenuti oggi è anche il simbolo di cosa bisogna fare anche in futuro».

«Si deve ringraziare il presidente Occhiuto – ha detto ancora – che ha impresso una grande accelerazione in questa direzione. Lo Stato, se è unito, può sempre vincere. Non possono esistere nei nostri territori zone franche sottratte alla legalità, questo vale qui in Calabria come in ogni angolo del Paese».

«Oggi, per lo Stato, è una giornata in cui affermiamo il rispetto delle regole. L’immobile abusivo costruito dalla ‘ndrangheta deve scomparire come la ‘ndrangheta deve scomparire presto», ha dichiarato il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

«Siamo qui proprio a confermare che lo Stato c’è, la Regione è presente – ha ribadito –. Occhiuto nel 2022 a posto fine ad una querelle che sembrava irrisolvibile e lunghissima. Mi sembra che oggi prendiamo atto che anche in Regioni difficili come la Calabria, come la mia Puglia, come la Campania siamo in condizioni di dire la nostra. Un’unione tra varie Istituzioni è riuscita a ottenere un risultato storico, un gioco di squadra straordinario con Carabinieri, Prefettura, politica e giustizia. Mi sembra che tutti abbiano dato un giusto contributo e il risultato è quello di restituire ai cittadini calabresi, all’Italia, un pezzo di territorio che qualcuno voleva invece indebitamente occupare».

«Questo è un giorno importante – ha sottolineato il comandante generale dei Carabinieri Teo Luzzi –, perché lo Stato si riappropria di un pezzo del suo territorio ed è il risultato frutto di un gioco di squadra che coinvolge tutte le Istituzioni nazionali e locali, i cittadini che ci chiedono questo: un servizio pubblico con attori che lavorano in sinergia per ottenere i risultati. Abbattere un ecomostro costruito dalla ‘ndrangheta significa far prevalere lo Stato sul male. È una giornata simbolicamente di grande interesse. Oggi lo Stato è più forte del passato, nel 2023 a livello nazionale solo per ciò che concerne i Carabinieri sono stati arrestati oltre 500 mafiosi delle varie consorterie e un altro dato importante è attinente al sequestro dei beni illecitamente accumulati dalle mafie: solo l’Arma ha sequestrato oltre 500 milioni di beni».

«Fare ciò significa contribuire al loro depotenziamento – ha detto ancora – ma soprattutto significa distribuire sul territorio beni ad associazioni. Il mio pensiero va anche ai tanti Carabinieri caduti sul territorio nel contrasto al crimine organizzato». (rkr)

Il Palazzo Mangeruca di Melissa sarà abbattuto il 17 dicembre

Il 17 dicembre sarà demolito il Palazzo Mangeruca di Melissa. Lo ha reso noto il sindaco Raffaele Falbo, esprimendo soddisfazione per il lavoro di coordinamento, giunto finalmente al termine, tra la Prefettura di Crotone, le Forze dell’Ordine, il Comune, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e l’impresa Lavori Stradali Srl.

Al posto dell’immobile sottratto alla ‘ndrangheta sorgerà un’area di sosta per i camper attraverso un progetto voluto fortemente dalla Regione Calabria che lo ha finanziato con 700 mila euro e dall’Amministrazione Comunale.

«Con la cancellazione definitiva di questo scarabocchio, uno dei più emblematici e brutti ecomostri della Calabria e forse di tutto il Sud Italia – ha sottolineato il primo cittadino – si contribuisce a scrivere per tutto il territorio una nuova e bella pagina di legalità e decoro».

L’abbattimento dell’edificio avverrà attraverso una demolizione controllata con microcariche temporizzate pari a 400 kg di esplosivo. Per tutte le fasi dell’operazione è stato predisposto e condiviso un piano di intervento nei minimi dettagli. È stata individuata una zona rossa entro la quale sarà interdetta ogni presenza umana per tutta la durata delle operazioni e una arancione, dove sosteranno gli addetti ai lavori. Per evitare, inoltre, che i detriti dell’imponente immobile possano danneggiare l’urbanistica e l’ambiente circostante, così come anche una struttura commerciale che sorge in prossimità del manufatto, è stato previsto l’impiego di muri d’acqua e di barriere infrangibili che impediranno la dispersione delle polveri. Una volta completata la demolizione, la strada sarà riaperta al traffico previa pulizia del manto stradale.

Sarà un’operazione seppur controllata, gigantesca, adeguata a restituire decoro e legalità a uno dei tratti costieri più belli dell’ex Magna Graecia calabrese. Il tratto di Strada Statale 106 interessato dalla presenza dell’immobile sarà chiuso dalle ore 8 di sabato 16 alle ore 15 di domenica 17. Giovedì 14 si riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. (rkr)

 

A Melissa prosegue l’iter per la nascita della Cooperativa di Comunità

A Melissa prosegue l’iter per la nascita della cooperativa di comunità. Si è svolto, infatti, un laboratorio di follow-up facendo seguito alle iniziative di giugno, sotto l’egida dell’Associazione Borghi Autentici e con l’energica partecipazione della LegaCoop Calabria. Questo passo avanti è parte dell’ambizioso progetto Borgo Cantina, un’iniziativa finanziata dalla Regione Calabria che punta a una rinascita del borgo, valorizzando le sue peculiarità in ambito turistico ed esperienziale.

Residenti, sia del nucleo storico che della zona marina di Torre Melissa, e melissesi residenti fuori regione hanno avuto la possibilità di contribuire, sia in presenza che virtualmente, per esplorare le potenzialità imprenditoriali della cooperativa e per riscoprire il valore storico e culturale celato nelle strette vie del borgo. L’obiettivo è chiaro: evitare lo spopolamento e il declino, incentivando un rinnovamento partecipativo e dinamico.

I professionisti dell’associazione Borghi Autentici hanno espresso il desiderio di tessere una rete di comuni calabresi per promuovere congiuntamente i loro territori, ponendo le comunità al centro di questo processo.

«Abbiamo avviato il dialogo a Melissa a giugno, focalizzandoci sui punti di forza della comunità. Oggi, con un ulteriore step, miriamo a formare una comunità ospitale, che accoglie il visitatore in un’esperienza autentica e di valore», ha affermato Antonio Cardelli, coordinatore del progetto delle comunità ospitali.

Il sindaco Raffaele Falbo, rappresentante dell’amministrazione comunale, ha chiuso l’incontro lodando l’impegno dei cittadini, in particolare dei giovani, pronti a raccogliere la sfida per il futuro del borgo.

«La professionalità e la passione che abbiamo visto stasera – ha detto il sindaco – sono la chiave per superare la sfida dell’abbandono. Questa iniziativa imprenditoriale, che lasciamo crescere indipendentemente ma con il nostro sostegno, mira a unire mare e collina in un unico percorso di sviluppo e accoglienza».

Con questo spirito di cooperazione e innovazione, Melissa si appresta a intraprendere un viaggio trasformativo, segnando un nuovo capitolo nella storia del suo sviluppo comunitario. (rkr)