MENDICINO (CS) – La Compagnia Porta Cenese presenta il progetto “I 5 sensi dell’amicizia”

La Compagnia Porta Cenese di Mendicino ha presentato la seconda edizione de I 5 sensi dell’amicizia, un progetto che ha coinvolto l’Istituto Comprensivo di Mendicino, dimostrando come il teatro possa essere un ponte tra generazioni e culture, un veicolo per esplorare e celebrare i legami umani.

Ma l’impegno di Porta Cenere non si ferma qui. Attraverso la rete “TeatroèScuola Calabria”, la compagnia ha portato il teatro direttamente nelle aule scolastiche, trasformando Italo Calvino e le sue fiabe in vivide esperienze teatrali, in occasione del centenario della nascita del celebre scrittore. Qui, il teatro non è solo una materia formativa aggiuntiva, ma un vero e proprio veicolo per stimolare la creatività e supportare le attività accademiche tradizionali. I ragazzi hanno dato vita a una nuova forma di racconto, arricchendo le fiabe con suoni, rumori e interventi diretti, trasformandosi da semplici spettatori a veri artefici della narrazione.

La docente del laboratorio, l’attrice Elisa Ianni Palarchio, ha dichiarato con fervore: «I ragazzi che stanno frequentando il laboratorio si presentano come un mosaico di ricchezza e diversità da gestire bilanciando i caratteri di ogni singolo individuo di modo che si possa proseguire il percorso, rendendolo foriero di stimoli per tutti».

«Un percorso basato sulla ricchezza dell’esperienza – ha detto – che si plasma man mano che il gruppo muove dei passi nella direzione della scoperta. Anche quello della messinscena finale è un falso fine. Esso è un tassello dell’esperienza laboratoriale e la completa, ma non è obbligato. Questo non lo rende meno importante, e fuoriuscire dal “dovere” non rende il gruppo meno responsabile».

Il percorso teatrale offerto da Porta Cenere non è solo un viaggio di scoperta e crescita individuale, ma un crocevia di esperienze collettive dove si coltivano fiducia, amicizia, creatività e solidarietà. Attraverso esercizi, discussioni, movimento scenico e ritmico, improvvisazioni, i ragazzi trasformano le storie in vibranti sinfonie di suoni e colori, rendendo ogni performance un’esperienza unica e coinvolgente.

Mario Massaro, attore e direttore artistico della compagnia Porta Cenere, ha evidenziato che: «Un’esperienza collettiva in atto è importante e formativa a prescindere dalle valutazioni, rende tutti desiderosi di portarla a termine nel migliore dei modi, e con l’impegno massimo che tutti sono in grado di dare».

Fondata su valori di innovazione e creatività, la compagnia Porta Cenere sta progressivamente consolidando la sua presenza sul territorio calabrese, e non solo, puntando alla promozione del teatro e della letteratura come strumenti di arricchimento culturale e sociale. In una terra che soffre di una carenza di spettacoli nati dal basso, la compagnia ha scelto di mettere radici profonde nella comunità, valorizzando le professionalità locali e collaborando con enti e istituzioni nazionali per plasmare un futuro dove il teatro sia accessibile a tutti.

Investendo risorse ed energie nella formazione teatrale, Porta Cenere mira a coinvolgere il pubblico di domani, riconoscendo il potenziale trasformativo dell’arte nel contesto sociale ed educativo. (rcs)

MENDICINO (CS) – All’IC il progetto “Noi cittadini attivi e consapevoli” della Fidapa

Ha fatto tappa, all’Istituto Comprensivo di Mendicino, il progetto Noi cittadini attivi e consapevoli curato dalla Fidapa – Sezione Cosenza, in cui gli studenti sono guidati in un percorso volto ad accrescere la loro consapevolezza e responsabilità nei confronti della vita sociale, culturale e politica del territorio.

La Fidapa Cosenza, guidata dalla presidente Lucia Nicosia, per l Biennio 20232025 ha prestato un’attenzione speciale ai giovani, ponendo al centro del programma la costruzione di un mondo migliore attraverso l’educazione e la formazione. La collaborazione con il dirigente scolastico provinciale, la dott.ssa Loredana Giannicola, ha permesso di sviluppare iniziative sperimentali destinate a coinvolgere le scuole.

L’iniziativa, che ha visto coinvolte le classi terza C e terza D della sezione di C.da Rosario, ha promosso l’importanza di valori cardine come il rispetto per le persone, la tutela dell’ambiente e il rispetto delle leggi. A guidare il progetto è stata la prof.ssa Roberta Chiodo, socia della Sezione Fidapa di Cosenza e docente presso la scuola media di Mendicino, in collaborazione con le professoresse Ida Altomare e Marinetta Zanfini. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto ha previsto visite guidate presso le istituzioni presenti sul territorio, in particolare sono state realizzate due visite guidate presso la Prefettura di Cosenza e il Comando dei Carabinieri Provinciale.

La leadership e l’impegno la presidente Fidapa di Cosenza Lucia Nicosia hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa. A tal proposito la presidente Nicosia ha ringraziato «la dirigente scolastica dell’istituto di Mendicino Assunta Morrone per aver accolto la nostra proposta. Un ringraziamento speciale va ai ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo. Ringrazio per l’accoglienza e l’ospitalità il prefetto Vittoria Ciaramella, il comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, il colonnello Agatino Saverio Spoto, e i loro preziosissimi collaboratori, in particolare la dott.ssa Rosa Correale, il viceprefetto Giuseppe De Martino, commissario del Comune di Mendicino, e il tenente colonnello Dario Pini. Questi progetti, con la possibilità di protrarsi anche negli anni successivi, rappresentano un investimento prezioso nel capitale umano e culturale delle nuove generazioni, un investimento che, siamo certi, porterà frutti positivi per il nostro territorio e per il Paese intero».

La Fidapa di Cosenza si erge, così, a baluardo della formazione etica e civica delle nuove generazioni, piantando i semi di un futuro in cui il rispetto reciproco e la consapevolezza sociale siano i pilastri su cui costruire una società migliore.

 «Desidero esprimere la mia profonda gratitudine alla presidente Lucia Nicosia – ha detto la prof.ssa Chiodo – per aver sostenuto fattivamente il progetto. Mi unisco a lei nei ringraziamenti nei confronti delle istituzioni del territorio che ci hanno accolto con grande disponibilità. Un ringraziamento speciale va anche alla dirigente Assunta Morrone per la sua costante attenzione e disponibilità nel sostenere e accogliere progetti di questo tipo».

«Credo fermamente che queste azioni formative siano di cruciale importanza per i ragazzi – ha concluso – in quanto contribuiscono ad avvicinarli a figure e ruoli che spesso percepiscono come lontani. Questo progetto rappresenta una preziosa opportunità per i ragazzi di crescere, imparare e sviluppare competenze che saranno fondamentali per il loro futuro e per il futuro della nostra società». (rcs)

MENDICINO (CS) – La compagnia Porta Cenere presenta la terza annualità del progetto “Transit”

Si apre il sipario per la terza annualità del progetto “Transit – Transizioni, Specchio, Identità”, a cura della compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro. Questo entusiasmante progetto, finanziato dalla Regione Calabria attraverso il Piano Sviluppo e Coesione, ha già lasciato un segno indelebile nel panorama teatrale portando in scena spettacoli innovativi e coinvolgenti, come “Tenimmoce Accussì”, “Le bureau de Porc”, “I Figli di Babbo Natale”, “Il pesciolino d’oro” e “Le avventure di Giovannino”. Spettacoli che hanno affascinato le giovani menti, consolidando la propria identità come pionieri nell’educazione teatrale per i più piccoli. La chiave del successo? La collaborazione con professionisti del settore e un impegno costante nella formazione degli artisti.

“Transit” non è solo un progetto teatrale, ma un viaggio che ha l’obiettivo di formare gli spettatori di domani, di promuovere la cultura teatrale e contribuire alla crescita culturale e sociale del nostro territorio.

La compagnia Porta Cenere ha dimostrato che con passione, talento e dedizione, è possibile trasformare il teatro in uno strumento di crescita e conoscenza per tutti. Ma le iniziative di Porta Cenere vanno oltre il palcoscenico. “Transit” è anche rete, come dimostra la creazione di “Teatro è scuola Calabria”, una collaborazione tra la compagnia teatrale e diversi istituti scolastici calabresi. Un’opportunità per gli studenti di immergersi nel mondo del teatro attraverso laboratori e spettacoli che stimolano la creatività e la curiosità.

Un altro traguardo significativo è la nascita di uno spazio teatrale dedicato ai più giovani nel cuore di Cosenza, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Spirito Santo. Un luogo dove arte e formazione si fondono, ospitando compagnie nazionali e offrendo laboratori estivi dedicati alle arti.

Ma la visione di Porta Cenere va oltre i confini regionali. Con “Transit”, la compagnia ha portato il teatro di innovazione anche nei piccoli centri, dove l’arte spesso fatica a trovare spazio. Un impegno che ha rafforzato la presenza della compagnia teatrale nella residenza artistica del Teatro Comunale di Mendicino, dando vita alla stagione “Sguardi a Sud”, un mix di tradizione e innovazione che ha conquistato il pubblico.

Infine, occorre citare il progetto “I cinque sensi dell’amicizia”, finanziato dal bando otto per mille della Chiesa Valdese. Un percorso formativo che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Mendicino, culminando in una performance prevista nel mese di giugno.

Il direttore artistico della compagnia Porta Cenere Mario Massaro: «Sono estremamente orgoglioso ed emozionato nel presentare la terza annualità del nostro progetto “Transit”. Per la compagnia Porta Cenere, questo percorso artistico e formativo ha rappresentato non solo una sfida, ma soprattutto una missione. Abbiamo sempre creduto nel potere trasformativo del teatro, nella sua capacità di educare, ispirare e unire le persone. Con “Transit”, abbiamo deciso di andare oltre la semplice messa in scena degli spettacoli, puntando su un approccio che unisce formazione, collaborazione e innovazione. Ringrazio coloro che hanno creduto in questo progetto, i nostri partner, gli artisti e, soprattutto, il pubblico che ci sostiene e ci incoraggia ogni giorno». (rcs)

MENDICINO (CS) – Francesca Reda lancia la sua candidatura a sindaco e presenta la sua squadra

Si è svolto ieri sera presso il teatro comunale di Mendicino un incontro del gruppo Dalla parte giusta, che vede come candidata a sindaco l’ex consigliere di minoranza Francesca Reda, affiancata da giovani professionisti del territorio, che hanno esposto in modo chiaro e incisivo qual è la loro visione di futuro della nostra città e quali progetti intendono realizzare.

Durante questo incontro di democrazia partecipata si sono toccati tanti temi fondamentali quali la ripresa del centro storico, attraverso la riqualificazione delle abitazioni abbandonate, ma non solo, anche la ripresa di attività sociali e ludiche con il coinvolgimento di tutte le associazioni presenti sul territorio.

Si sono toccati anche argomenti fondamentali come la raccolta differenziata o il problema idrico, proponendo un progetto di riduzione dei costi attraverso l’internalizzazione della gestione dei rifiuti e la captazione di nuove sorgenti idriche; ma si è parlato anche di servizi sociali mettendo in evidenza che molte volte non si riesce a intercettare i finanziamenti necessari affinché si possano realizzare tutti i progetti.

Infine è stato presentato un progetto inerente la seta, che prevede un processo che si sviluppa su più livelli, dalla coltivazione del gelso, allevamento del baco fino ad arrivare alla realizzazione del tessuto.

Insomma i progetti sono tanti, le idee sono chiare, e i ragazzi, oltre ad essere molto preparati, sono anche molto determinati nel far sì che si possano realizzare. (rcs)

MENDICINO (CS) – Mercoledì presentazione della candidatura di Reda al Teatro comunale

Mercoledì 10 aprile presso il Teatro comunale di Mendicino verrà presentato ufficialmente il progetto civico a sostegno della candidatura di Francesca Reda.

Intanto si è tenuta presso la sede del Partito Democratico di Mendicino e dell’associazione Senza Pressa e Senza Muri la prima diretta Facebook dei gruppi politici che sostengono la candidatura a sindaco della segretaria del Partito Democratico Francesca Reda.

L’incontro è stato introdotto dalla candidata a sindaco, che ha descritto la situazione politica del Comune di Mendicino e ha affermato la necessità di avviare una nuova stagione in discontinuità con le amministrazioni Palermo, Bucarelli e Greco che hanno portato al dissesto del Comune di Mendicino.

Al fianco della segretaria di Circolo del PD di Mendicino sono intervenuti rappresentanti del Movimento Cinque Stelle e del gruppo civico Senza Pressa e Senza Muri che hanno approfondito la situazione economico-finanziaria del Comune e affermato l’importanza di un rinnovamento aperto al contributo della società civile e delle associazioni, valorizzando il patrimonio storico- culturale di Mendicino, a partire dalla grande tradizione della seta. (rcs)

MENDICINO (CS) – La consigliera d’opposizione Reda: «Sarà dissesto»

«Per anni la consigliera d’opposizione Francesca Reda ha denunciato la grave situazione finanziaria a cui hanno condotto le amministrazioni Palermo, Bucarelli e Greco». Inizia così una lunga nota di Reda.

Dice Reda: «Mentre il Sindaco e la Giunta dichiaravano di avere risanato l’Ente, l’opposizione della segretaria del Partito Democratico esprimeva pareri che oggi il Commissario Prefettizio sembra avere copiato per intero nel Documento Unico di Programmazione nel quale rileva: “Anticipazione di tesoreria pressoché strutturale con impossibilità, da parte dell’Ente, all’estinzione della stessa al termine dell’esercizio; Ritardo nel pagamento di fatture commerciali a fornitori superiore a 100 giorni, come calcolato dalla Pcc – Piattaforma dei Crediti Commerciali – alla data del 31 dicembre 2023; Emersione, in particolare nel corso degli ultimi mesi, di debiti fuori bilancio, derivanti da errata contabilizzazione, negli anni precedenti, di impegni di parte corrente; Copiose richieste di pagamento e/o restituzione di somme da parte di fornitori ed enti sovracomunali; Presenza di un cospicuo contenzioso passivo; Mancato recupero della quota programmata di disavanzo per l’esercizio finanziario 2023 con ulteriore emersione di disavanzo ordinario sempre per il medesimo rendiconto (preconsuntivo)”».

«In presenza di una condizione di squilibrio strutturale pari a circa 600.000 euro – dice ancora Reda – il Commissario ha dichiarato l’impossibilità di presentare il bilancio di previsione 2024-2026 ed ha affermato la volontà di attivare il piano di riequilibro per recuperare la grave situazione finanziaria in cui si trova l’ente. È l’anticamera del dissesto, storicamente più del 90% dei piani di riequilibri presentati sono stati giudicati irrealizzabili dalla Corte dei Conti, che a distanza di un annetto ha finito per dichiarare il dissesto dei Comuni».

«Adesso attendiamo con ansia di vedere il Piano di Riequilibrio – conclude – alla cui preparazione sono chiamati i responsabili dei vari servizi che dovranno comunicare lo stato dell’arte e l’eventuale presenza di ulteriori debiti fuori bilancio oltre a quelli già emersi. È tenuto a farlo anche il responsabile del settore Urbanistica e Ambiente, il candidato a sindaco Roberto Greco, al quale chiediamo se tra i debiti fuori bilancio già emersi ve ne sono alcuni afferenti alle aree per cui ha avuto la responsabilità. Di fronte al fallimento del Comune tutte le forze politiche e burocratiche che hanno portato al dissesto dovrebbe ammettere le proprie responsabilità e rinunciare alla propria candidatura a sindaco. Gli irresponsabili non possono più governare Mendicino, è ora di una Mendicino diversa». (rcs)

MENDICINO (CS) – Il musicista Stefano Corsi incanta il teatro comunale

Al teatro comunale di Mendicino l’arpista Stefano Corsi ha incantato la platea con il concerto “Saint Patrick Harp – Concerto per arpa celtica e armonica”.

Promosso dalla compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro, lo spettacolo è stato inserito nel ricco calendario della sesta edizione di “Sguardi a Sud” come evento fuori programma, confermando ancora una volta la volontà di abbracciare una visione artistica multidisciplinare. La grande partecipazione di pubblico ha dimostrato che Mendicino non è soltanto un’oasi di bellezze naturali, ma anche un vivace crocevia di esperienze culturali che alimentano e stimolano la comunità locale.

Nel settore del teatro di prosa, il pubblico di “Sguardi a Sud” ha già avuto l’opportunità di immergersi in spettacoli coinvolgenti, presentati da compagnie provenienti da tutta Italia. Un viaggio attraverso il talento e la sperimentazione teatrale che ha catturato l’attenzione spettatori di tutte le età. Tuttavia, la vera novità di questa sesta stagione è stata la sezione dedicata alla musica che ha ulteriormente arricchito l’offerta culturale della kermesse ospitando artisti di fama internazionale.

Il concerto “Saint Patrick Harp – Concerto per arpa celtica e armonica” ha avvolto il pubblico in un’atmosfera carica di emozioni non solo grazie alla fusione di questi due strumenti dalle sonorità avvolgenti ma anche grazie ad una narrazione appassionata e ad un’intensa interpretazione di poesie di autori irlandesi e non solo. Lo spirito festoso e la magia dell’Irlanda hanno pervaso l’aria in un concerto senza precedenti, dove l’arpa celtica e l’armonica hanno intrecciato le loro melodie incantando i presenti.

Il musicista Stefano Corsi spiega qual è stata la sua ispirazione dietro la creazione di questo concerto che combina arpa celtica e armonica: «Il suono primordiale della corda che si muove e dell’ancia che vibra nell’aria è una melodia ancestrale che risuona attraverso le epoche. Quando ho scoperto che in inglese l’armonica è chiamata “mouth harp” (arpa da bocca), ho pensato fosse inevitabile unire i due strumenti. Questa affascinante coincidenza linguistica rispecchia la complementarità dei loro suoni. Tengo molto che la gente ricominci ad ascoltare la musica con un buon impianto. Dostoevskij diceva: “La bellezza salverà il mondo”. Io ritengo che salvi chi la cerca».

Con un entusiasmo che risuona come le note di un’incantevole sinfonia, il direttore artistico di Sguardi a Sud Mario Massaro svela la magia che avvolge questa kermesse: «Il nostro obiettivo è regalare al nostro affezionato pubblico un’esperienza culturale completa. Sguardi a Sud è un’immersione in mondi sconosciuti e un abbraccio alla bellezza dell’arte che prende vita attraverso prosa, musica e teatro. Il concerto di Stefano Corsi ha trasformato il palcoscenico in un mare di emozioni, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di tutti gli spettatori e rendendo ancora più indimenticabile questa stagione». (rcs)

MENDICINO (CS) – Domenica il concerto di Stefano Corsi

Aumenta l’attesa per Stefano Corsi. Domenica 17 marzo (ore 18), il Teatro Comunale di Mendicino sarà il palcoscenico di un evento unico nel suo genere: il concerto “Saint Patrick Harp – Concerto per Arpa Celtica e Armonica” del talentuoso musicista Stefano Corsi. Promosso dalla compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro, questo concerto promette di trasportare il pubblico nelle terre incantate dell’Irlanda grazie alla magistrale combinazione di due strumenti dalla storia e dalle sonorità affascinanti: l’arpa celtica e l’armonica. Un connubio insolito ma straordinariamente efficace, che si fonde per creare melodie avvolgenti e suggestive avvolgendo gli spettatori in un’atmosfera che evoca antiche leggende e tradizioni millenarie.

«La musica dei boschi è suonare di arpe, melodia che induce pace perfetta», così recita una citazione che ben descrive l’essenza di questo spettacolo.

Maestro nell’arte della musica celtica, Stefano Corsi è una figura di spicco nel panorama musicale internazionale. È tra i fondatori del celebre gruppo Whisky Trail, con il quale ha inciso ben 18 CD, portando la magia dell’Irlanda in ogni angolo del mondo. Il suo talento, coltivato con passione e dedizione, si manifesta attraverso la maestria nell’esecuzione dell’arpa celtica e dell’armonica, strumenti che domina con virtuosismo e grazia.

Nel concerto “Saint Patrick Harp”, Stefano Corsi coniuga abilmente tradizione e innovazione, creando uno spettacolo che non solo omaggia le radici profonde della musica irlandese, ma le porta a nuova luce, vibrante e avvincente.

Stefano Corsi ha offerto uno sguardo illuminante sul significato del titolo del concerto che incanterà il Teatro Comunale di Mendicino: «“Saint Patrick Harp” non è solo un omaggio al Santo protettore d’Irlanda, ma rappresenta un tributo al grande personaggio che ha plasmato le radici della cultura irlandese. Grazie a lui, alcuni poeti celtici divennero monaci, dando vita a una tradizione che risuona ancora oggi».

L’arpa bardica, piccola ma carica di significato, simbolo di quel mondo monastico che ha plasmato la storia e la musica dell’Irlanda, diviene protagonista sul palco, evocando un’antica eredità culturale che si perde nei meandri del tempo. Portatrici di un sapere millenario, le arpe raccontano di un legame indissolubile con la natura.

Con le loro corde di metallo che risuonano come il canto dell’acqua e del fuoco, le arpe celtiche e bardiche rivelano una dualità affascinante: sono dolci e potenti al tempo stesso, capaci di incantare e commuovere con la loro musica.

La figura del monaco, così profondamente intessuta con la tradizione irlandese, diventa il fulcro di questa esperienza musicale.

Il pubblico sarà trasportato in un viaggio attraverso le brughiere e le foreste ancestrali, mentre antiche melodie risuonano nell’aria, evocando leggende di eroi e storie di amore e avventura. È un viaggio che abbraccia le sonorità suggestive e i ritmi incalzanti che hanno scandito la vita della società irlandese.

Il direttore artistico della compagnia Porta Cenere Mario Massaro: «Stefano Corsi è un virtuoso incredibile. La combinazione dell’arpa celtica e dell’armonica, insieme alla narrazione affascinante dietro il titolo “Saint Patrick Harp”, promette di trasportare gli spettatori in un mondo di magia e di meraviglia». (rcs)

MENDICINO (CS) – Il professor Raffaele Vena candidato a sindaco

Il professor Raffaele Vena sarà candidato a sindaco di Mendicino. Docente in un importante Liceo della città, ricopre la carica di consigliere comunale da 23 anni ed ha ricoperto incarichi governo nella cittadina delle Serre.

Già vicesindaco e assessore è considerato un amministratore fattivo e competente e a lui è legato l’avvio di importanti opere pubbliche quali il centro di raccolta, il parco fluviale e il piano di gestione forestale.

Nelle scorse due consiliature è stato fra i banchi della minoranza, distinguendosi per la pertinenza e la compostezza dell’azione politica improntata ad un confronto duro ma sempre costruttivo e rispettoso dei ruoli consiliari.

“È con un forte senso di responsabilità – continua la nota – che accolgo e faccio propri il sentimento di riscatto e la voglia di cambiamento che viene dalla comunità mendicinese e raccolgo, con serenità e fiducia, le sfide che ci aspettano con la consapevolezza che l’energia da mettere in campo per risanare il tessuto della nostra cittadina, sofferente come mai prima, non sarà di poco conto. Lavorerò fin da subito alla creazione ad un contesto di squadra che esalti le professionalità, i saperi, la creatività, la competenza e il talento che è in grado di offrire la nostra comunità».

«L’invito e l’augurio è quello di una riflessione nel segno della rimozione dei contrasti e delle difficoltà al confronto che caratterizzano l’attuale discussione politica a favore del superamento dei personalismi ideologici della ricerca di una maturità politica che spinga oltre il recinto dell’appartenenza. Si tratta – continua la nota – di instaurare un clima distensivo e di collaborazione nell’interesse del paese e dei suoi abitanti. Mendicino è di tutti noi e, unendo le migliori forze, possiamo dare un contributo utile alla crescita dell’intera comunità».

«La buona politica deve uscire dal chiuso per aprirsi al territorio, deve guardare al futuro della città, deve misurarsi con i problemi dei cittadini, ridando centralità al paese, alla persona, con i suoi diritti e i suoi bisogni – è scritto ancora – Chi ambisce alla carica di sindaco deve farsi garante e portatore di giustizia sociale che miri a realizzare quanto è necessario per i nostri giovani, per le tante famiglie che vivono in condizione di disagio sociale ed economico, per i fragili e gli anziani, suscitando legittime speranze fra i propri amministrati. Il programma che andremo a realizzare e che sarà frutto di uno sforzo collettivo e di condivisione metterà al centro la persona umana e il territorio che dovrà ritornare a standard di decoro urbano dignitosi e la cui promozione avverrà attraverso l’esaltazione delle eccellenze di cui è ricca la nostra città, dalla storia, ai mestieri, all’arte, alle tradizioni, all’enogastronomia e all’associazionismo».

«La nostra proposta – conclude il comunicato avrà un un punto cardine nella cultura intesa come valorizzazione della nostra identità e della nostra storia e terremo alta l’attenzione verso il mondo della scuola istaurando una costante collaborazione con gli istituti cittadini, proprio perché le nuove generazioni rappresentano il propulsore, l’anima e e l’essenza più vitale del paese Italia e la cui cura rappresenta il vero investimento per prevenire forme di devianza e violenza che stanno minando la tenuta della nostra società sempre più fluida, individualista e distratta. Nei prossimi giorni, apriremo una serie di tavoli di trattativa nella convinzione di rappresentare un punto di riferimento politico qualificato e dotato delle competenze necessarie a vincere le complesse sfide del futuro e capace di assicurare una guida non solo politica ma soprattutto culturale in grado di interpretare le dinamiche contemporanee che le città del nuovo millennio dovranno fronteggiare». (rcs)

MENDICINO (CS) – La sesta edizione di “Sguardi a Sud” ha incantato il pubblico calabrese

Si è conclusa con successo la sesta edizione di “Sguardi a Sud”, la rassegna di teatro contemporaneo che ha saputo incantare il pubblico calabrese con un mix avvincente di tradizione, innovazione, dedizione e talento. Curata dalla compagnia Porta Cenere, con la brillante direzione artistica di Mario Massaro, la kermesse ha trasformato il Teatro Comunale di Mendicino in un palcoscenico di emozioni.

La sesta stagione di Sguardi a Sud, patrocinata dal Comune di Mendicino e sostenuta dalla Fondazione Carical, si è distinta per una programmazione eclettica che ha abbracciato il teatro di prosa, la musica e il teatro ragazzi, offrendo al pubblico un viaggio avvincente attraverso le arti performative.

La scena del teatro di prosa è stata illuminata dalle interpretazioni travolgenti di attori che hanno portato sul palco il meglio dell’innovazione e della sperimentazione teatrale. L’attenzione alla qualità ha guidato ogni scelta, trasformando ogni rappresentazione in un’esperienza coinvolgente e stimolante. Il direttore artistico della rassegna, Mario Massaro, ha sottolineato l’importanza di portare spettacoli di altissimo livello sul territorio, contribuendo così a rivitalizzare la scena del teatro contemporaneo in Calabria.

La vera novità di quest’anno è stata la sezione dedicata alla musica. Questa scelta coraggiosa ha arricchito ulteriormente l’offerta culturale della rassegna, dimostrando la volontà di abbracciare una visione artistica multidisciplinare. I concerti del duo d’eccezione Alessandro Lanzoni (pianista) e Alessandro Presti (trombettista) hanno catturato l’attenzione di un pubblico sempre più esigente.

Il teatro ragazzi ha avuto un ruolo di primo piano nella kermesse con tre spettacoli dedicati al centenario della nascita di Italo Calvino, uno dei più grandi autori italiani del XX secolo. Questo omaggio allo scrittore ha incantato sia i giovani che i meno giovani, creando un ponte tra generazioni attraverso la magia del teatro.

La stagione si è aperta con “Filippo Brunelleschi-Nella divina Proporzione”, uno sguardo visionario sulla vita e sul lavoro di Brunelleschi che ha celebrato i 600 anni dalla realizzazione della Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. Lo spettacolo, commissionato dal regista Giancarlo Cauteruccio all’autore Giancarlo Di Giovine, ha visto la straordinaria interpretazione di Roberto Visconti nel ruolo di Brunelleschi.

Tra gli spettacoli più audaci, “Spine” della compagnia Mana Chuma ha sfidato le convenzioni, esplorando territori sconosciuti. Un viaggio nella lingua e nella cultura del Sud Italia, un inno alla diversità e alla ricchezza delle sue radici, dove i dialetti si sono fusi armoniosamente.

“Il mio amico cane”, con Marco Paoli, Mariano D’Ermoggine e Nicoletta Garropoli, ha condotto il pubblico nei meandri delle periferie urbane, rivelando il disagio spesso nascosto agli occhi della società. Una pièce che ha catturato gli spettatori con la sua scrittura cruda e potente.

“Il profilo panciuto di Mister” di Daniele Mattera, con Marisa Casciaro e Giada Claudia Grandinetti, ha affrontato il tema universale della guerra e della sua devastante influenza sulle vite umane, ispirandosi a una tragica notizia di cronaca del 1944.

“Ulisse On The Road” ha trasportato il pubblico in un mondo di miti e leggende, con la brillante creatività di Katia Colica e un cast d’eccezione (Americo Melchionda nel ruolo di Ulisse, Kristina Mravcova nelle vesti di Penelope, Maria Milasi nel ruolo di Circe e Andrea Puglisi nei panni di Poseidone). Una produzione delle Officine Jonike Arti che ha offerto un racconto intriso di avventura e riflessione, coinvolgendo gli spettatori in una storia epica e affascinante.

Con la regia visionaria di Natale Filice, “Le Bureau de Porc” ha lasciato il pubblico senza fiato. Uno sguardo allegorico sulla storia di Barbablù che ha offerto agli spettatori un’esperienza visiva e sonora senza precedenti. Mario Massaro ha dominato il palcoscenico con una performance magistrale, supportato virtualmente da Elisa Ianni Palarchio e Mirko Iaquinta, che hanno aggiunto un elemento di sorpresa e innovazione. Le scenografie virtuali di Gianpaolo Palumbo e Valerio Massimo Filice hanno catapultato il pubblico in un universo parallelo, dove ogni dettaglio ha contribuito a creare un’atmosfera coinvolgente e surreale. In un’epoca in cui la società è spesso costretta a confrontarsi con la dura realtà degli abusi e della violenza, “Le Bureau de Porc” si presenta come un’esperienza teatrale avvincente e provocatoria, pronta a stimolare il pensiero critico dello spettatore e a suscitare una riflessione profonda sulla complessità umana.

Un toccante omaggio alle vittime del naufragio di Cutro è stato presentato con “Antigone – una donna di Calabria”. La drammaturgia di Franco Dionesalvi e Massimo Costabile, l’interpretazione di Antonella Carbone e la musica originale di Mario Artese hanno portato alla luce storie ignorate e sofferenze taciute, scavando profondamente nella realtà dei migranti. Una rivisitazione teatrale dell’opera di Sofocle che costringe il pubblico a confrontarsi con la crudele verità del nostro tempo.

Nella magica atmosfera natalizia, il Teatro Comunale si è trasformato in un mondo incantato con “I figli di Babbo Natale”. Liberamente ispirato a “Marcovaldo”, il capolavoro di Italo Calvino, questo spettacolo ha regalato al pubblico un’esperienza multisensoriale indimenticabile. Elisa Ianni Palarchio e Mario Massaro, artefici di questa magica performance, hanno saputo trasformare il palcoscenico in un luogo dove la realtà si fonde con la fantasia. La partecipazione di Mirko Iaquinta ha aggiunto un tocco speciale allo spettacolo, arricchendo ulteriormente la trama con la sua presenza carismatica. Le scenografie di Gino Veneruso, la consulenza multimediale di Natale Filice e il coinvolgente video mapping di MediaStage Lab hanno aggiunto un tocco innovativo alla pièce teatrale.

La chiusura trionfale della rassegna è stata affidata alla Peppa Marriti Band (Angelo Conte chitarra e voce, Antonio Castrovillari chitarra, Demetrio Corino al basso, Enzo Astone alla batteria, Pino Murano al violino), un eclettico gruppo musicale nato nel cuore della Calabria. Il loro sound distintivo, che fonde il rock americano con la tradizione musicale arbëreshe, ha catturato l’attenzione del pubblico con l’uso virtuoso del violino e l’incorporazione di sonorità balcaniche. Un’esperienza musicale che ha chiuso in bellezza una rassegna indimenticabile.

Il direttore artistico di Sguardi a Sud Mario Massaro: «È stata una stagione lunga e passionale. Abbiamo cercato di mettere insieme quanto di meglio il teatro italiano sta offrendo in questi ultimi anni nell’ambito dell’innovazione e della sperimentazione. Una delle caratteristiche più importanti del teatro è parlare alle nuove generazioni, ecco perché abbiamo dedicato diversi appuntamenti al teatro ragazzi. In questa edizione, abbiamo aggiunto la musica con tre concerti molto partecipati e apprezzati da un pubblico variegato. Abbiamo cercato di presentare un cartellone completo con uno sguardo rivolto al futuro». (rcs)