A Paola “Madre Calabria – Percorsi identitari e tradizioni”

Fino a domani è in programma, a Paola, la seconda edizione di Madre Calabria – Percorsi identitari tra culture e tradizioni, promossa dall’Associazione culturale Tirrenide.

Con Madre Calabria Paola torna farsi piazza di popoli, punto di incontro, scambio e contaminazione tra e con le comunità che questa terra ha accolto nei secoli: quella arbëreshë, grecanica e occitana, dando loro voce, ne accoglie e racconta la cultura, le tradizioni, un patrimonio che diventa comune. E diventa occasione di confronto, arricchimento e crescita, tra memoria e costruzione del futuro di un’unica comunità.

«Il recupero della nostra storia, fatta di ricchezza e contaminazione fra culture, va praticato non solo in  un’ottica storico-culturale, ma anche sociale e politica che guardi a nuovi modelli di sviluppo, diversi da quelli che oggi provocano povertà, conflitto sociale e guerre. In un’epoca in cui si parla di difesa dei confini e protezione delle frontiere anche ad altissimo prezzo in termini di perdite umane, la storia della Calabria rappresenta un modello di ospitalità e integrazione da rileggere e rilanciare, ed è questa la missione di “Madre Calabria” e lo spirito che anima l’associazione Tirrenide. La Calabria ha una storia di accoglienza millenaria, ha dato asilo a comunità come quella occitana, arbëreshë che erano condannate alla diaspora e alla persecuzione. “Madre Calabria” offre spazi di narrazione, ma anche di riflessione sul presente. E riteniamo che i giovani debbano essere a conoscenza della storia del loro territorio perché da questa conoscenza nasce la consapevolezza e il senso di responsabilità anche politica», afferma Maria Cavallo, direttore artistico dell’evento e vicepresidente di Tirrenide.

«L’inaugurazione della seconda edizione di Madre Calabria è per noi anche l’occasione per fare un primo bilancio della nostra attività. Crediamo di aver raggiunto uno dei nostri scopi, che era quello di togliere un po’ di polvere dagli scaffali della cultura, portarla fuori dalle nicchie e renderla un po’ più di massa – dice il presidente di Tirrenide, Carmelo Olivella –. Crediamo di esserci riusciti come dimostrano le iniziative che si sono svolte in questi mesi con cui siamo riusciti a coinvolgere tanti giovani».

Tra queste il progetto “Comunità parlanti”, cui hanno preso parte gli studenti del liceo statale “Galileo Galilei” che hanno documentato il loro “cammino” alla scoperta delle comunità che  hanno trovato asilo sul territorio calabrese. Una cammino che, con il sostegno dell’amministrazione comunale di Paola, li ha portati alla scoperta delle “grecaniche” Condufuri e Bova, a Guardia Piemontese dove il museo valdese “racconta” storia, usi e costumi degli occitani in terra di Calabria.

«Le “Comunità parlanti” non sono solo un gruppo di persone che parlano la stessa lingua, ma uno “strumento” per arricchire le nostre conoscenze e scoprire nostre radici, perché un albero senza radici è destinato a morire – sostiene Anastasia Vommaro, una delle studentesse che ha preso parte al progetto –. Conoscere le proprie radici, il proprio territorio è il primo passo per amarlo. E la Calabria, terra troppo sottovalutata, ci chiede di darle una mano per recuperare il sorriso che, come direbbe Rino Gaetano, le è stato strappato dal vento crudele di chi l’abbandona e la disprezza».

La biblioteca del santuario – che, come dice padre Francesco, «è aperta alla comunità affinché tutti possano attingere al patrimonio di storia, arte, cultura, oltre che di fede, dei Minimi» – ha ospitato anche la premiazione delle opere che hanno raccontato con foto e poesie il “Mediterraneo”, il tema della seconda edizione del concorso letterario internazionale “4 Maggio” – la giornata clou dei festeggiamenti in onore di San Francesco – che quest’anno ha coinvolto anche gli studenti delle scuole del territorio.

Il primo premio per la sezione “Poesia”, categoria adulti, è andato a don Ennio Stamile, presidente dell’associazione di volontariato San Benedetto Abate e referente per la regione Calabria di Libera. Margherita Cascardo e Gianluigi Zicarelli, entrambi studenti del liceo di Paola, sono i vincitori rispettivamente della sezione “Foto” e “Poesia” per la categoria giovani.

“Terra mia. Di memorie e di sogni” è il tema della prossima edizione del concorso. «Terra mia non è solo la Calabria, ma una nostra terra inquadrata nell’immensità del mondo che non ha confini», spiega Loredana Grossi, presidente della giuria del concorso (il nuovo bando verrà pubblicato a breve).

Dibattiti e musica “tipica” animano le serate della tre giorni. Venerdì sono state protagoniste le lingue, perché tutelarle – ha evidenziato Cavallo – significa tutelare storia, tradizioni, usi e forme di pensiero che rischiano di essere dimenticati. Interessante, poi, la tavola rotonda Le comunità minoritarie calabresi tra normative e aspettative, coordinata da Carmelo Olivella, presidente dell’Associazione Tirrenide, con la partecipazione di Sabrina Mannarino, consigliere regionale della Calabria, Carlo Pisani, presidente del Consiglio comunale di Guardia Piemontese, Pippo Paino, sindaco di Condofuri, e Damiano Guagliardi, presidente Faa (Federazione Associazioni Arbëreshë). La giornata si conclude con l’esibizione live del Canto dell’Arberia di Marco Moccia.

La Comunione del Pane è il titolo della tavola rotonda di sabato coordinata da Simona Sganga, responsabile per Tirrenide dei rapporti con la Scuola e le Istituzioni: vi prendono parte il sacerdote Ennio Stamile, il predicatore valdese Attilio Scali, il teologo Simone Tropea e il diacono Mario Casile. Al termine, musica con “Zefiro danza sul mare”: sul palco Enzo Ruffolo, Federica Greco e Fioramante Ciambrone.

Letteratura e cultura popolare nelle lingue minoritarie calabresi è il tema di confronto della serata conclusiva. Con la vicepresidente di Tirrenide Maria Cavallo ne discutono Gabriella Sconosciuto, coordinatrice del circolo culturale Gian Luigi Pascale di Guardia, il filologo e storico Angelo Nunzio Azzinnari, Eligio Daniele Castrizio, professore ordinario dell’Università di Messina. Dalle 21.30 musica e spettacolo con “Grecantico” di Fulvio Cama e Storie di Chitarra con Iacopo Schiavo.
Se Paola accoglie le comunità nella sua piazza del Popolo, Tirrenide fa da “guida” alla scoperta delle piazze occitane, grecaniche e arbëreshë: già programmata per il 20 agosto la partenza alla scoperta di Civita e San Demetrio Corona; destinazione Condufuri e Pentedattilo per la visita guidata del 24 agosto. (rcs)

PAOLA (CS) – Dal 7 luglio apre il mercatino del venerdì

Venerdì 7 luglio sarà inaugurato il più grande mercatino della costa tirrenica, un’iniziativa promossa dal Comune di Paola (Cs) con la collaborazione dell’associazione Ana Ugl (la più grande associazione nazionale dei commercianti ambulanti).

Il mercatino vedrà la presenza di numerose bancarelle, dove sarà possibile acquistare diverse tipologie di prodotti: abbigliamento, calzature, costumi, corredo casa, intimo ,detersivi, articoli per la casa, profumi, bigiotteria, borse, alimentari e molto altro. Il mercatino sarà allestito ogni venerdì dei mesi di luglio e agosto dalle ore 17 alle ore 22, su Corso Roma, nella città di San Francesco. Un’idea che consentirà di animare il territorio, offrendo la possibilità di acquistare prodotti di qualità sia per i turisti, che per i residenti. I mercatini infatti sono un grande attrattore, rendono vivi gli spazi urbani, favoriscono la socialità e aiutano l’economia del territorio. (rcs)

PAOLA (CS) – Una speranza di lavoro per 25 giovani reclusi

Importante momento integrativo finalizzato alla formazione di giovani detenuti presso la Casa Circondariale di Paola, diretta da Emilia Boccagna, alla presenza del Direttore del Centro per l’Impiego di Paola, Domenico Abramo, del Funzionario del Centro per l’Impiego, Maria Martello Panno e del Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola, Michela Rizzaro.

Per la partecipazione al programma Garanzia Giovani, i funzionari del Cpi di Paola e dell’Odcec Paola hanno affiancato e sostenuto 25 giovani reclusi per lo svolgimento di percorsi di apprendimento che consentiranno alla giovane popolazione carceraria di guardare con speranza al proprio futuro.

I giovani detenuti saranno presi in carico dal Centro per l’Impiego di Paola e inseriti nel Programma Garanzia Giovani con particolare riferimento all’Asse 2A, quello dedicato alla formazione.

L’attività propedeutica e fondamentale del Centro per l’Impiego di Paola consentirà alle agenzie per la formazione di condurre corsi di formazione che daranno la possibilità agli iscritti di conseguire una qualifica professionale spendibile nel mondo del lavoro, utile a un reinserimento attivo nella società a fine pena.

L’azione sinergica tra Cpi Paola e Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola dà seguito al protocollo d’intesa siglato tra le due istituzioni qualche mese fa alla presenza dell’Assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese.

Il Direttore del CpI di Paola, Domenico Abramo, ha così commentato l’avvio dell’iniziativa: «Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’invito di collaborazione richiesto dal Presidente dell’Odcec di Paola, Fernando Caldiero, e dalla Direttrice della Casa Circondariale di Paola, Emilia Boccagna. La speranza è che l’azione formativa che verrà fornita ai detenuti possa essere per gli stessi un momento di crescita. Un’azione che darà loro la possibilità di acquisire competenze e capacità certificate spendibili nel loro reinserimento nella società». (rcs)

PAOLA (CS) – Associazione Colpo in presidio davanti all’ospedale

L’associazione Colpo, preso atto della volontà politica regionale di ridimensionare il presidio ospedaliero San Francesco di Paola, dichiara l’entrata in stato di agitazione permanente, per tutto il tempo necessario, volta alla difesa del diritto alla Salute dell’intero territorio.

La riorganizzazione della sanità in Calabria, voluta dal Presidente Occhiuto, sta portando all’ennesimo depotenziamento che il presidio ospedaliero subisce negli anni, il quale ad oggi risulta carente nel personale, nelle strutture e nella strumentazione.

Nello spoke Paola-Cetraro non è presente a oggi un punto nascita, gli strumenti di diagnostica e prevenzione sono insufficienti e i pazienti sono costretti a lunghissime liste d’attesa.

A trarre vantaggio dalla riorganizzazione voluta dalla Regione saranno soltanto le strutture private presenti sul nostro territorio: 171 sono le strutture socio sanitarie accreditate in provincia di Cosenza.

Con il seguente comunicato intendiamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica il sopruso dettato dall’arroganza del potere regionale che, noncurante delle condizioni dei presidii territoriali, continua a condurre una campagna di dislocazione dei reparti basata su criteri prettamente soggettivi e non validati da nessun vero piano di riorganizzazione della rete ospedaliera.

Il San Francesco di Paola è il presidio ospedaliero più vicino per 52 mila persone che vivono tra Amantea e Fuscaldo; basterebbe solo questo dato a smontare la retorica campanilistica sull’ospedale fatta dall’amministrazione comunale di Paola, essendo un punto di riferimento non solo per Paola ma per un intero territorio.

Pretendiamo che gli standard rispettino quelli nazionali e che il Diritto alla Salute di cittadine e cittadini calabresi venga rispettato.

Al presidio permanente di lunedì 26 giugno porteremo le nostre proposte, chiedendo l’immediata convocazione di una tavola rotonda tra i presidi territoriali e il commissario della Sanità Calabrese. (rcs)

PAOLA (CS) – Plastic free Calabria, sabato 24 giugno la giornata di clean up sulla spiaggia

Informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. È lo scopo di Plastic free odv onlus, associazione di volontariato nata nel 2019 che ha organizzato per domani sabato 24 giugno uno dei tanti appuntamenti di pulizia, tra città, spiagge, parchi e fiumi.

La raccolta dei rifiuti, organizzata in collaborazione con l’associazione Nasi Rossi “Gianfranco Condino”, farà tappa questa volta a Paola, con partenza alle 9:30 dal lungomare San Francesco, di fronte al bar Il castello, dove vari volontari Plastic Free Calabria, coordinati dai referenti di zona, si ritroveranno per l’evento di clean up della spiaggia, che terminerà per le 11:00.

Un’operazione necessaria quella della raccolta, considerando che ogni anno sono diversi i milioni di tonnellate di plastica che finiscono nei mari e negli oceani, i quali arrivano irrimediabilmente anche sulle nostre spiagge.
L’associazione, nata inizialmente nel mondo digitale, è poi diventata una realtà concreta che organizza oltre che eventi di clean up, anche progetti volti a sensibilizzare studenti e studentesse, a partire dalle scuole primarie, e salvataggi di tartarughe marine. A nome di Plastic Free è anche la presentazione di una proposta di legge in Parlamento per ridurre l’uso della plastica.

Tutti i volontari che prenderanno parte all’appuntamento di domani riceveranno le magliette targate Plastic Free, realizzate grazie al supporto di Fincons Group e Pixeltek.

Per partecipare è necessario registrarsi sul sito dell’associazione e cliccare su “Partecipa” all’evento (https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/4674/24-giu-paola).
Consigliate scarpe comode, dei guanti da lavoro, un cappello e una borraccia con l’acqua. Tutto il resto dell’occorrente verrà fornito da parte dell’associazione.

Dopo quello di domani, il prossimo evento Plastic Free Calabria si svolgerà giovedì 29 giugno a Spezzano della Sila a partire dalle ore 18:00.

Bevacqua e Tavernise: Incomprensibile scelta Rfi su soppressione treni da Cs a Sibari e Paola

I consiglieri regionali Mimmo BevacquaDavide Tavernise hanno definito «incomprensibili le scelte di Rfi sulla soppressione dei treni da Cosenza per Sibari e Paola».

«In pratica – hanno spiegato – sono state soppresse due coppie di treni sulla Cosenza Sibari e sulla Cosenza Paola, senza tenere in alcun conto le esigenze dei pendolari e ignorando che la prima tratta è, già oggi, quella con il peggior servizio ferroviario a livello regionale. In questo modo una città capoluogo, Cosenza,  dopo le 18.00 viene privata di qualsiasi collegamento con la fascia ionica, con tutto ciò che ne deriva anche per i flussi turistici. Davvero non si comprendono le ragioni di tanta irragionevolezza».

«E il governo regionale non può e non deve accettare supino e in silenzio scelte che ricadono sulla collettività, sul diritto alla mobilità e rischiano di compromettere la stagione turisitica».

«Già da due anni – hanno ricordato – chiediamo al Presidente della Regione di intervenire in maniera dura e diretta con RFI. La Sibaritide ha diritto alla mobilità e non può rimanere isolata». (rcs)

PAOLA (CS) – II Comitato Colpo chiede un consiglio comunale aperto

Il Comitato Liberazione Popolare di Paola ha chiesto al sindaco di Paola, Giovanni Politano, la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza «per chiarire in che modo affrontare i problemi e ricucire collettivamente lo strappo che la nostra comunità sta da tempo subendo».

«Abbiamo bisogno – si legge in una nota – di praticare una democrazia che sia davvero diretta e inclusiva, che sappia raggiungere e dare voce a chi non ha una voce. Abbiamo bisogno di consigli comunali nei quartieri e assemblee cittadine, per superare l’isolamento e il silenzio e per affrontare la paura che oggi colpisce la nostra comunità. Negli ultimi mesi si sono succeduti eventi gravissimi: abbiamo assistito a un’operazione della procura che ha condotto a numerosi arresti e ha svelato gli inquietanti retroscena di una fitta rete mafiosa all’interno del paese».

«È di pochi giorni la notizia di minacce e atti intimidatori ai danni del primo cittadino, così come l’effrazione nell’asilo comunale – si legge – una violazione allarmante, perpetrata ai danni di un luogo fondamentale per il futuro della nostra città. Uno spazio da preservare e potenziare per garantire a tutti e tutte l’accesso a un servizio che è, purtroppo, ancora per pochi. Ultima cronologicamente, la notizia dell’ennesimo pestaggio in pieno centro, stavolta una vera e propria spedizione punitiva nella piazza principale del paese, quella che dovrebbe essere cuore pulsante dell’incontro e confronto e che rischia di trasformarsi, invece, in un luogo di violenti regolamenti di conti».

«La paura isola, ci trasforma in schiavi del ricatto e in complici. Questa, però, è una storia già nota – continua la nota –. È la storia di quel silenzio che per troppi anni ha tenuto la comunità tutta ostaggio in una morsa invisibile, quando le sparatorie e i sequestri erano tristemente prassi, e vi era il perenne timore di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Le dinamiche di criminalità organizzata trovano terreno fertile nel silenzio e nella precarietà economica del paese, si propagano alimentate dal veleno dell’indifferenza nei confronti del vicino, della volontà di sopraffazione di chi si appropria degli spazi e beni comuni, di chi ruba o distrugge ciò che è di tutti per trarne un mero profitto».

«Il deterioramento che consegue all’abbandono va ben oltre l’aspetto estetico. È nostro compito tentare di ricostruire una coscienza sociale attiva attraverso la partecipazione. Soltanto da ciò può nascere una consapevolezza nuova, la sicurezza di cui oggi tutte e tutti abbiamo urgente bisogno, non dal giustizialismo, dal controllo e dalla repressione, ma dagli spazi comuni di confronto, tolleranza e accoglienza».

«La sicurezza del luogo la fanno le persone che lo abitano – si legge ancora nella nota di Colpo –. Se i luoghi non si abitano essi diventano territorio di nessuno. È necessario adottare una visione il più ampia possibile, non riducendo le dinamiche criminali alla sola violenza di strada. In virtù di ciò crediamo nella visione che coniughi l’agire criminale ed i suoi violenti processi di accumulo del capitale, di estorsioni e di creazione di mercati neri con una “signoria territoriale” in grado di esercitare il controllo delle attività economiche e di tessere relazioni con professionisti, imprenditori, amministratori pubblici e finanche apparati di sicurezza».

«È necessario porre i riflettori sugli “agenti mafiogeni” – conclude la nota – di una società che accetta la violenza sia come mezzo di sopravvivenza, sia come metodo utile a conquistare un ruolo sociale». (rcs)

 

PAOLA (CS) – Venerdì il concerto di Stefano Reis

Venerdì 2 giugno, a Paola, al Villaggio Bahja, si terrà il concerto di Stefano Reis.

L’evento rientra nell’ambito del Madiscool Music Festival.

Stefano Reis è un dj/producer italiano di musica progressive house e si è avvicinato al mondo del djing e del clubbing all’età di quattordici anni, facendosi conoscere nei locali della provincia Genovese.

Dopo il lungo periodo di stop dovuta alla situazione pandemica, riparte alla grande come Guest resident presso Hollywood Rythmoteque (Milano), Just Cavalli (Milano), Just Cavalli (Forte Dei Marmi), Loolapaloosa (Milano), Republic (Milano) e per il noto format storico “Chandelier Motel” di Antonio Coppola.

È stato ospite anche ad Ibiza (Eden club) – (Bora Bora), Amsterdam (disco Dolly) – (AIR Amsterdam), Berlino (Kuter blau), Polonia (Ritual club) – (Scena 54)- (Mango club) e Svizzera (seventyseven club).

Stefano Reis nel corso degli anni ha condiviso la consolle con nomi del calibro di Cirillo, Saccoman, Ralf, Mike vale, Diego Donati, Joy Chiticonti, Paul Van Dyk, Ricky Le Roy, Federico Scavo e tra gli ultimi nel 2019 ha affiancato Gabry Ponte e dopo aver intrapreso la sua residenza al Beach Club di Forte dei Marmi, viene scelto da Fendi, Balenciaga e Fabiana Filippi come DJ per i loro eventi esclusivi (2019).  Nel 2020 Reis inizia come resident DJ degli Après – Ski in alta quota presso Chalet Marilleva 1400, nota località in Trentino.

Nel progetto del producer risaltano i singoli “Get Up”su Loudbit Records e “Rocking in da House” con L.A.ROS., brano incluso in alcune compilation estere di rilevata importanza.  Tra le collaborazioni internazionali spicca quella insieme a Luca Debonaire per la realizzazione di “The Ultimate”, singolo che ha scalato le classifiche europee e che ha raggiunto le prime posizioni.

Stefano Reis è all’attivo con il suo “Reis up radio show” che ad oggi ha ospitato importanti djs/producers della scena italiana e internazionale come Nervo, Federico Scavo, Luca Guerrieri, The Cube Guy, Botteghi, Samuele Sartini, Gregor Salto, Michael Calfan, Klingande e Carl Cox. (rcs)

PAOLA (CS) – Gli eventi per Il Maggio dei Libri

In occasione del Maggio dei Libri, a Paola sono state organizzate diverse iniziative dal Centro Unla in collaborazione con il Leo Club Tirrenum-Guardia Piemontese.

Domani, infatti, alle 18 Giuseppe Cozza, che coordina i lavori della manifestazione, intervista Francesco Pio Mazza, autore del libro di poesie L’amore, il mare e l’infinito.

Sabato 20 maggio sarà la volta di Giovanni Rovito, autore del saggio Ricomincia da te. Chiuderà la manifestazione sabato 27 maggio Lida Michela Carullo, autrice del romanzo Miss Brooks.

Il reading sarà curato da Angelo Adduci, Christian Mattia Cozza e Emanuele Novello, mentre gli accompagnamenti musicali saranno eseguiti da Karol Maiorano.

Ai saluti del Sindaco della città, Giovanni Politano, e dell’Assessore alla cultura, Maria Pia Serranò, seguiranno i saluti di Caterina Provenzano, Dirigente regionale dell’Unla Calabria e del Centro Unla di Paola e del Presidente del Leo Club Tirrenum di Guardia Piemontese, Francesco D’Amato. (rcs)

Il Museo Don Salvatore Stillo di Paola nel Sistema Museale Nazionale

Il Museo Storico Documentale e di Arte Sacra “Don Salvatore Stillo” di Paola è entrato nel sistema Museale Nazionale.

La Regione Calabria ha ufficialmente avviato un’importante fase di accreditamento di nuove realtà museali in tutta la Calabria; tra i primi 11 musei non statali c’è il Mubi – il Museo Storico Documentale e di Arte Sacra Don Salvatore Stillo, nato nel 2019 si colloca all’interno di Palazzo Stillo Ferrara, Dimora Storica aderente all’Adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane), ubicata nel cuore del centro storico di Paola.

È stato inaugurato il 27 Luglio 2021 grazie alla forte volontà della dott.ssa Giusy Ferrara, direttore del Museo e del Maestro Luigi Stillo, alla collaborazione di Don Bruno Di Domenico parroco succeduto a Don Salvatore Stillo e al gruppo dei volontari del Servizio Civile Nazionale capitanati da Antonio Spizzirri con un Convegno dal titolo Il ruolo del Museo nel territorio, svolto alla presenza di autorità civili e religiose e un nutrito pubblico molto interessato. Tra i relatori Mons. Pietro De Luca, parroco del Duomo di Paola e giornalista, Don Salvatore Fuscaldo, direttore del Museo Diocesano di Cosenza, la dott.ssa Anna Cipparrone, direttrice del Museo Consentia Itenera di Villa Rendano e gli storici dell’arte dott. Antonio Spizzirri e dott.ssa Jaya Di Domenico.

Dalla sua nascita diversi sono stati gli eventi, le mostre, i convegni, i concerti organizzati e le giornate di studio oltre al percorso PCTO con il Liceo Statale di Paola.

L’ obiettivo principale che il Museo si è posto, sin dalla sua costituzione, è quello di diventare il fulcro di un Museo diffuso dei beni culturali della Città ma anche la casa di tutti coloro si occupano di cultura sul territorio.

Le azioni messe in campo sono molteplici: l’organizzazione di eventi artistici di particolare pregio, la catalogazione e promozione dei beni di interesse storico-artistico della città e del territorio, la ricostruzione storica, sociale e culturale della città e del comprensorio attraverso un attento e laborioso lavoro di ricerca e studio e l’avvio di collaborazioni con enti pubblici e privati (in particolare con le scuole, le università, le accademie e i conservatori, le amministrazioni comunali, musei e biblioteche, Chiese e diocesi etc.) al fine di creare una fitta rete con lo scopo di valorizzare, riscoprire e promuovere la cultura sul e del territorio.

«Questo nuovo percorso di accreditamento al Sistema Museale Regionale – si legge in una nota – è un iter di grande crescita ed opportunità per il comparto, al quale la Regione riconosce valore non solo culturale ma anche turistico, quale incentivo per sostenere l’economia di tutto l’indotto calabrese. In linea con le procedure rilasciate dal Ministero della Cultura, questo sviluppo della rete è stato introdotto per garantire il rispetto di nuovi livelli di uniformità e qualità dei musei, in parallelo all’attivazione della piattaforma del Sistema Museale Nazionale che consente di migliorare i processi di governance, semplificando le procedure e favorendo le relazioni con gli oltre 5.000 musei italiani messi in rete».

«L’accreditamento di un museo significa accertare un determinato livello di qualità del servizio, indipendentemente dalle modalità con cui viene erogato – ha spiegato Giusi Princi, vicepresidente della Regione – attivando così un percorso virtuoso di miglioramento delle strutture che, proprio attraverso l’accreditamento al Sistema Museale Regionale, determina il conseguente riconoscimento al Sistema Museale Nazionale».

«In questo modo garantiamo innovazione e diamo nuova linfa alla partecipazione culturale – ha proseguito Princi – coinvolgendo altri musei e luoghi di cultura di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, quelli privati, universitari o militari. L’adesione costituisce un’opportunità di crescita e di miglioramento per tutte le realtà, indipendentemente dalla proprietà e dalla dimensione. Infatti, il Sistema Museale Nazionale è fondato sul fare rete, per rafforzare la collaborazione tra lo Stato centrale, le Regioni, gli Enti locali tutti, le Università ed il sistema di formazione. I musei, connessi tra loro, potranno così segnare un punto di svolta e di apertura anche verso nuovi utenti, soprattutto quelli tradizionalmente più distanti».

«La piattaforma di consultazione online, infatti, offrirà al pubblico informazioni a 360 gradi, sempre aggiornate, riguardo le nuovi realtà museali calabresi. Questo garantirà un importante trampolino per valorizzare su scala nazionale ed internazionale il nostro patrimonio culturale – ha concluso il vicepresidente – promuovendo, in linea con la mission turistica del Presidente Roberto Occhiuto, un flusso turistico nuovo, per un settore cultura sempre più all’avanguardia, che si vuole porre come arma principale di sviluppo economico e sociale della Calabria». (rcs)