POLISTENA (RC) – Sabato si presenta il libro “L’estate del Golpe”

Sabato 28 ottobre, a Polistena, alle 18, alla Comunità Luigi Monti, sarà presentato il libro L’estate del Golpe – 1973, l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico di Stefania Limiti.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna culturale Senza memoria non c’è futuro della Fondazione Girolamo Tripodi.

L’evento sarà aperto dai saluti di Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione. Intervengono Giuseppe Auddino, insegnante e già senatore, e Giancarlo Costabile, docente Pedagogia dell’Antimafia all’Unical. Sarà presente l’autrice.

Il lavoro di Stefania Limiti ha il grande pregio di mettere al centro un attentato gravissimo, avvenuto proprio 50 anni fa, che però, seppur dirompente per la sua violenza, è rimasto troppo a lungo in penombra. Forse perché fallito, per la mano incerta del killer. Ma fu una strage.

Quel 17 maggio 1973 a terra, davanti al portone della questura, restarono quattro morti e quarantacinque feriti, vittime innocenti.

Non è uno scherzo attentare alla vita di un politico di tale rilievo, e quasi riuscirci. È un’azione carica di implicazioni anche per il valore simbolico dell’obiettivo: non solo per le sue alte funzioni – ministro dell’Interno in quel momento, già̀ presidente del Consiglio quando scoppiò la bomba in piazza Fontana, per cinque anni segretario della Dc –, ma anche per essere egli stesso, Mariano Rumor, con la sua persona e la sua storia, un’espressione, della classe politica che si era fatta Stato.

L’attentato alla questura di Milano contro Mariano Rumor, compiuto da un neo fascista che si fingeva anarchico fu una tappa di un ambizioso (e pretenzioso) piano che si doveva completare con il golpe programmato per l’estate del 1973.

Raccontando la storia che ruota attorno all’attentato contro Mariano Rumor, l’autrice si occupa di una serie di eventi che vanno dalla strage di Piazza Fontana del 1969 agli attentati del 1974, fornendo informazioni e notizie di prima mano che tracciano il quadro inquietante di una stagione nera, nel vero senso della parola,  della storia italiana. (rrc)

POLISTENA (RC) – Gli appuntamenti fino al 31 ottobre di Dracma

È un fine mese all’insegna delle arti, quello che Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche ha in programma con la rassegna Teatro Chiama Terra, all’Auditorium Comunale di Polistena.

Un cartellone ricchissimo quello di Dracma, che è un viaggio nelle arti tra musica, danza, prosa, teatro per famiglie, dove trovano spazio grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati che si avvicenderanno nel corso di questi mesi sul palcoscenico di Polistena, con pièce riconosciute e apprezzate dalla critica nazionale e dal grande pubblico.

Una stagione ambiziosa e contemporanea che rinnova l’urgenza di tenere uno sguardo attento alle nuove proposte del teatro contemporaneo ampliandolo alle proposte offerte del mondo della danza e della ricerca in ambito musicale, in un’ottica di creazione continua di nuovo pubblico e di contaminazione dei linguaggi scenici.

Domani sera, infatti, è in programma Peppino Mazzotta in Radio Argo: una produzione Rossosimona, vincitore del premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2001 e del Premio Annibale Ruccello 2012. Una coraggiosa impresa drammaturgica che è una densa partitura con una forte evocazione libertaria e ribelle che risulta tuttavia, miracolosamente fedele ai materiali classici di riferimento.

Il 29 ottobre al via la sezione dedicata alla danza in collaborazione con Ramificazioni (unico riconosciuto dal MIC) il festival della grande danza d’autore. Arriva Albatros: l’opera del coreografo argentino Pablo Ezequiel Russo, Premio Cerati 2022. Traendo ispirazione dalla teoria cyborg della biologa e filosofa Donna Haraway, l’intera danza sfrutta l’androginia e la somiglianza dei performer per inaugurare un nuovo modo di pensare l’identità sessuata, superando la maniera dualistica di contrapporre il maschile al femminile.

Il 31 ottobre infine il concerto di Antonello Salis & Simone Zanchini: due funamboli della fisarmonica e prestigiatori dell’improvvisazione, artisti protagonisti assoluti della scena jazz internazionale. (rrc)

POLISTENA (RC) – Lunedì si presenta la stagione teatrale di Dracma

Lunedì 9 ottobre, a Polistena, alle 11, a Casa Jerace, sarà presentata la stagione teatrale Teatro chiama Terra di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.

«Ogni anno, quando si inizia a lavorare per una nuova stagione teatrale per il nostro territorio – ha dichiarato il direttore artistico Andrea Naso – sentiamo forte il sentimento di responsabilità. Una consapevolezza che ci spinge a costruire una proposta ricca, attrattiva, di alto livello ma allo stesso tempo attuale e in grado di dare risposte ai mille dubbi che ogni giorno ci pone un tempo storico che cambia a ritmo velocissimo.

«Così abbiamo cercato di realizzare una tela costituita da fili resistenti e più che mai necessari: una trama fatta di umanità, equilibrio e sostenibilità. Teatro chiama Terra, claim di questa stagione 2023/24, diventa in questo modo un appello e allo stesso tempo un monito: il teatro con la sua capacità di meravigliare, far riflettere, divertire e sorprendere è uno degli strumenti che le comunità si danno per comprendere e affrontare il mondo, sin dalle culture più antiche».

Un cartellone ricchissimo che è un viaggio nelle arti tra musica, danza, prosa, teatro per famiglie, dove troveranno spazio grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati che si avvicenderanno nel corso di questi mesi sul palcoscenico di Polistena, con pièce riconosciute e apprezzate dalla critica nazionale e dal grande pubblico.

Palcoscenico della rassegna, come ormai consuetudine, l’Auditorium Comunale di Polistena, che rinnova attraverso l’esperienza della visione teatrale, la sua funzione primaria: quello di essere luogo della e per la comunità.

Trentuno saranno gli spettacoli di questa stagione, che con 14 spettacoli di prosa, 3 di musica, 7 di danza e di teatro famiglie, si conferma come la più ricca in Calabria.

La mission principale anche in questa annualità sarà quella di essere un veicolo di scoperta per i progetti più interessanti e innovativi del panorama nazionale e internazionale: Elena Bucci e Marco Sgrosso in “Risate di gioia” , spettacolo che segna l’apertura il 10 ottobre di ”Teatro chiama Terra”, Peppino Mazzotta e il suo “Radio Argo” il 27 ottobre, “Il grande Spavento” il 4 novembre, prodotto da Principio Attivo Teatro e selezionato da FamulaMundi Playwriting Europe all’interno del progetto Playground Londra 2022, Antonella Questa in “Svergognata” il 24 novembre e ancora Roberto Latini in programma con “Venere e Adone” il 7 dicembre, Luigi Ciotta in “Abattoir Blues” il 19 gennaio, la Compagnia Teatro del Carro sabato 3 febbraio in “Spartacu Strit Viù”, Lucia Vasini, Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Valentina Bortolo in “Le Gratitudini” sabato 9 marzo, Fabrizio Sinisi e la sua Favola il 23 marzo, Marco Zoppello, Anna De Franceschi e Michele Mori in “Romeo e Giulietta – l’amore è saltimbanco” il 13 aprile.

Nei mesi di programmazione si avrà la possibilità di ritrovare sul palco volti noti della scena cinematografica e teatrale italiana che difficilmente verrebbero alle nostre latitudini: Francesco Montanari e Cristiano Caccamo ne “Il sesto potere” il 22 dicembre, Domenico Iannacone il 6 gennaio con “Che ci faccio qui in scena”, Leo Gullotta e Fabio Grassi protagonisti di “In ogni vita la pioggia deve cadere” il 17 febbraio, Eva Robin’s ne “Le Serve” il 27 aprile.

L’offerta stagionale di Dracma mantiene alta anche l’attenzione verso il “nuovo” pubblico: giunge alla settima edizione, infatti, la rassegna di “TeatroFamiglie”, teatro tout public per tutte le generazioni, con l’obiettivo di “chiamare” al teatro le cittadine e cittadini che saranno protagonisti della società un domani, oramai prossimo, grazie alla presenza delle migliori compagnie per il teatro ragazzi.

Infine un’importante finestra sulla danza contemporanea in collaborazione con l’associazione Italìa & co. con quattro spettacoli in programma da ottobre a novembre,  che costituiranno la più corposa sezione regionale del festival di danza contemporanea “Ramificazioni” (unico riconosciuto dal Mic) e due appuntamenti di esplorazione musicale con Zanchini&Salis e l’artista irlandese Naomi Berrill, oltre ad un appuntamento extra con il concerto del 29 dicembre di Francesco Baccini & Alter Echo 4et.

Una stagione ambiziosa e contemporanea che rinnova l’urgenza di tenere uno sguardo attento alle nuove proposte del teatro contemporaneo ampliandolo alle proposte offerte del mondo della danza e della ricerca in ambito musicale, in un’ottica di creazione continua di nuovo pubblico e di contaminazione dei linguaggi scenici. (rrc)

POLISTENA (RC) – Assegnati i Premi Letterari dell’Associazione “G. Marafioti”, Libera Università e studio odontoiatrico Laruffa

Sono stati consegnati, a Polistena, i premi letterati istituiti dall’Associazione “Girolamo Marafioti”, dalla Libera Università e dallo Studio Odontoiatrico Laruffa.

La cerimonia, svoltasi a Palazzo Avanti, è stata la conclusione di una serie di eventi che hanno visto impegnati gli studenti dell’Istituto Rechichi e oltre 400 persone nella lettura dei libri in concorso, ossia Gli Araldi di Salomone di Francesco Pilieci (Apollo); Calabria: miti  e leggende di una terra senza tempo di Stella Pinto (Brenner); Lo chiederò a Neil Young di Francesco Idotta (Città del Sole); Storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria  di Filippo Arilotta (Kaleidon); La legione scomparsa di Lilla Sturniolo (Laruffa); Anita nel buio di Matteo Scarfò e Priscilla Muscat (La mongolfiera); La forza dei sogni di Erminio Amelio (Pellegrini); Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer di Francesco Pileggi (Rubbettino).

Di questi, il libro Lo chiederò a Neil Young di Idotta ha vinto il Premio alla Critica; il Premio degli studenti del Liceo Rechichi è stato assegnato a Lilia Sturniolo, mentre il Premio “La Fortuna” Città di Polistena è stato assegnato a Erminio Amelio, per il lavoro La forza dei sogni.

«Noi promuoviamo la cultura – hanno dichiarato gli organizzatori Pietro CullariGiovanni Laruffa – perché siamo consapevoli che un popolo che legge è un popolo libero».

«Noi, come Libera Università – ha detto Laruffa – abbiamo il compito di promuovere la cultura e la ricerca come bisogno primario delle nostre genti». (rrc)

POLISTENA (RC) – Questo weekend torna “La Notte dei Giganti” e il Villaggio dei Gusto

Domani, venerdì 7 e sabato 8 luglio a Polistena tornano La Notte dei Giganti, giunta alla 15esima edizione e il Villaggio del Gusto.

La Notte dei Giganti è la più grande festa dedicata ai variopinti, e tradizionali, Giganti calabresi su idea e progetto dell’Associazione Culturale “Arlecchino e Pulcinella”,  che detiene i diritti esclusivi dell’evento, con la stretta e preziosissima collaborazione economica e  logistica del Comune di Polistena e il supporto di Social Partner e Local Partner

Il 7 luglio ci sarà l’anteprima de La Notte dei Giganti con Il Villaggio del Gusto e La Notte dei  tamburi. 

L’8 luglio ci sarà La Notte dei Giganti – 15° edizione con il Villaggio del Gusto che avrà come protagoniste oltre 20 coppie di Giganti provenienti da tutta la Calabria, selezionate tramite Bando,  che saranno accompagnate da centinaia di tamburi e grancasse sino a notte inoltrata. 

La Città viene invasa dai Giganti che con musica, feste e balli si perdono e si ritrovano in tutti i  vicoli della città. Le coppie raggiungono Piazza della Repubblica per preparare il grande ballo  finale che si tiene, da tradizione secolare, sul Piazzale Trinità dopo le 00.30 

Il Villaggio del Gusto, localizzato in Piazzale Suor Maria Teresa Fioretti, permetterà ai partecipanti  di assaporare i prodotti tipici della nostra terra, i dolci con i food truck gourmet. 

Ancora una volta manteniamo viva la secolare tradizione del ballo dei Giganti nella notte dedicata  alla Madonna dell’Itria, custodita nella Chiesa Settecentesca situata nel piazzale panoramico della  Trinità; tuteliamo e rinvigoriamo la tradizione dei Giganti “Mata e Grifone” che fanno parte  dell’antica tradizione calabrese, allocata nel periodo storico in cui le coste calabresi erano continuamente attaccate dai saraceni che approdavano sulle coste depredandole di ogni cosa.  

Il ballo rituale dei giganti è il trionfo dell’amore che ha il culmine attraverso questa danza di  corteggiamento. La danza si apre con infinite giravolte su se stessi sino a quando non si stringono  sempre più fino ad avvicinare i due in un vorticoso abbraccio mentre il ritmo assordante e frenetico  dei tamburi e delle grancasse ne evidenzia la gestualità e la frenesia.  (rrc)

POLISTENA (RC) – Conclusa con successo la stagione teatrale di Dracma

47 spettacoli, dal 15 ottobre al 28 aprile, che hanno fatto registrare complessivamente più di 7000 spettatori totali, con diversi sold-out e una media spettatori cresciuta in maniera esponenziale rispetto all’anno precedente. È questo il bilancio de Il teatro in tutti i sensi, la rassegna teatrale di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche appena conclusa a Polistena.

Un’esperienza culturale mai così ricca come in questa edizione, che ha reso l’Auditorium Comunale di Polistena uno degli epicentri del teatro contemporaneo in Calabria. Una stagione all’insegna della sperimentazione, che è stata attraversata da un cartellone eterogeneo per linguaggi temi e storie trattate, con una proposta incentrata sui linguaggi del teatro contemporaneo e di ricerca, ma che ha toccato anche altri ambiti del performativo, dalla musica alla danza, e che ha coinvolto anche il mondo delle scuole, con 13 spettacoli alla quali hanno partecipato scuole di ogni ordine e grado di tutta la Piana di Gioia Tauro.

Grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati si sono  avvicendati nel corso di questi mesi sul palcoscenico di Polistena, con spettacoli riconosciuti e apprezzati dalla critica nazionale e dal grande pubblico, e che ha visto protagonisti come: Gianmarco Tognazzi, Peppe Barra, Massimo Verdastro, Paolo Triestino e Edy Angelillo, Francesco Montanari, Elena Bucci, Mariano Dammacco e Serena Balivo, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Virgilio Sieni e tanti altri ancora. Un cartellone che di fatto ha registrato anche l’apprezzamento di attori, registi, addetti ai lavori che lo hanno riconosciuto come uno tra i più interessanti su scala nazionale.

«La nostra stagione teatrale è stata la più ricca e varia in termini di qualità e quantità dell’intera Calabria. Con mia soddisfazione, anche gli stessi artisti ospitati, che girano tutti i teatri d’Italia, hanno confermato con stupore l’eccezionalità della nostra offerta artistica, che ultimamente non si vede neanche nei grandi teatri di città – sottolinea Andrea Naso, direttore artistico di Dracma –. Non è stato facile armonizzare bisogno d’innovazione e contemporaneità e quello di attrazione di nuovo pubblico, ma abbiamo cercato di farlo con un’offerta molto varia sia in termini di linguaggi che di contenuti e anche attraverso la scelta artistica».

«Per quanto ci riguarda posso dire che – ha aggiunto – rifuggendo da certe logiche da botteghino, se pur con enormi sacrifici, oggi finalmente possiamo dire con orgoglio di aver formato una “comunità teatrale consapevole” che è giovane e non è circoscritta al solo comune di Polistena ma anzi si allunga ben oltre, sull’intera piana di Gioia Tauro, fino al versante jonico reggino, al vibonese e a Reggio Calabria».

Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che da quest’anno può vantare il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura come Organismo di programmazione teatrale”, ha ricevuto nel corso della stagione un importante contributo e sostegno anche da parte dell’Amministrazione Comunale di Polistena.

Il cartellone della stagione 2023 / 2024 sarà presentato nei prossimi mesi e vedrà nuovi importanti partenariati istituzionali: a livello regionale si consoliderà la collaborazione con Fondazione Teatro Politeama di Catanzaro e Teatro del Grillo di Soverato; a livello nazionale con InBox, la più importante rete di teatro contemporaneo in Italia. Il nuovo cartellone avrà ancora un’ importante sezione di danza contemporanea realizzata col partner Ramificazioni Festival, la prosa avrà come sempre una suddivisione in serale e pomeridiana domenicale per le famiglie. (rrc)

POLISTENA (RC) – In scena Don Chisciotte – Tragicommedia dell’arte

In scena domani sera, alle 21, all’Auditorium comunale di Polistena, lo spettacolo Don Chisciotte – tragicommedia dell’arte, di Marco Zoppello e Carlo Boso, interpretato e diretto da Marco Zoppello e Michele Mori, una produzione firmata StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto.

Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento della rassegna Il Teatro in tutti i sensi di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.

Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, Fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il 16° e 17° secolo. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico.

A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa sul tema dell’amore e della fame, del sogno impossibile, dell’iperbole letteraria, della libertà di pensiero e di satira con “l’unico limite: il cielo” come direbbe Cervantes.

“Anche noi, attori dietro i “personaggi attori” abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte, rimasticandolo in un tosco-veneto condito di emilianismi e francesismi e prendendoci il permesso di “tirare per la giacchetta” autori come Leopardi, Pulci, Ruzzante, Dante, De la Barca, Shakespeare e tanti altri”.

Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico, perché è quest’ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte… di salvare il teatro. (rrc)

POLISTENA (RC) – Sabato in scena “Tutta colpa di Ugo”

Sabato 15 aprile, al Teatro Comunale di Polistena, in scena, in anteprima nazionale, lo spettacolo Tutta colpa di Ugo, prodotto da Terrazza Mascagni in collaborazione con Ginepraio Associazione Teatrale, ideato e diretto dalla giovane regista calabrese Elvira Scorza.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna Il Teatro in tutti i sensi di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.

Una black comedy di 60 minuti per 3 attori, che indaga e riflette su un tema molto delicato, quello della violenza domestica. In Italia la violenza sui minori si sviluppa principalmente tre le mura domestiche, con un’alta tendenza delle vittime a convivere con l’evento e le sue conseguenze piuttosto che denunciare. È un problema sociale, certo, ma decisamente culturale: spesso queste storie vengono distorte da chi le subisce, arrivando a risolvere la loro incontrovertibile natura delittuosa in particolarità comportamentali e segreti di famiglia che arricchiscono, a volte goliardicamente, una vita pressoché normale, mentre nascosta dalle regole del vivere civile la violenza tacitamente continua a sopraffare i sacrificati.

Questo lavoro s’inserisce nella riflessione sulle colpe dei padri che continuano a camminare nelle vite dei figli in maniera così determinata da diventare fatto, tradizione, addirittura costume sociale, raccontando la storia di Iole e Carlo, due fratelli cresciuti nell’ombra dell’abuso taciuto, improvvisamente visitati da un fratello sconosciuto, Ugo, giovane sacerdote ignaro di tutto pronto a ritrovare la sua famiglia d’origine per proclamare un perdono inaccettabile. La scrittura in “Tutta colpa di Ugo” racconta una storia tragica corrotta dall’umorismo che caratterizza la vita disagiata: una black comedy che riflette su quanto sia difficile, e forse giustamente impossibile, essere giusti in un mondo sbagliato.

Lo spettacolo vanta un cast di attori impegnati sul fronte teatrale e cinematografico: Giuseppe Brunetti (“Qui rido io”, “L’Amica Geniale”, “La vita bugiarda degli adulti”), Loris De Luna (“Gomorra”, “I Medici”) e Mariasilvia Greco (“Dammi un attimo”, “Sei”, già Premio UBU 2016 migliore attrice under 35). Elvira Scorza è alla sua quarta drammaturgia/regia. Anche in questo progetto, il lavoro di costruzione dello spettacolo si nutre di un gruppo di lavoro che tutela l’idea di un teatro autoriale e contemporaneo, unendo gli sforzi nella creazione di progetti indipendenti da proporre a realtà attente all’appoggio e alla tutela del difficile mondo del teatro, lavorando sul locale e cercando un dialogo costruttivo con realtà territoriali. (rrc)

 

POLISTENA (RC) – Venerdì in scena “La buona educazione”

In scena, venerdì 31 marzo, all’Auditorium Comunale di Polistena, alle 21, lo spettacolo di Serena Balivo in La buona educazione.

Lo spettacolo, con ideazione, drammaturgia e regia di Mariano Damacco, rientra nell’ambito della rassegna Il teatro in tutti i sensi di Dracma – Centro Sperimentale d’arti sceniche.

La buona educazione mette in scena la storia di una donna che deve prendersi cura di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe. Deve ospitarlo nella sua vita, nella sua casa, nella sua mente, deve educarlo, progettare il suo futuro, deve contribuire all’edificazione di un giovane Uomo. Serena Balivo, Premio Ubu 2017 nella categoria nuova attrice / performer, dà vita sulla scena a questa donna, accoglie gli spettatori nel teatro della sua mente e condivide con loro la strada che percorre per cercare di assolvere al suo compito. Sarà all’altezza?

Il testocon la drammaturgia e la regia di Mariano Dammacco, e lo spazio scenico ideato dallo stesso regista insieme alla scenografa Stella Monesi, muove i suoi passi da alcune domande: quali sono i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro? Quali sono gli attori di questa trasmissione di contenuti? A cosa servono questi contenuti, questi valori, queste idee? A cosa ci preparano?

La buona educazioneè una produzione di Piccola Compagnia Dammacco, nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica e alla sua prassi di lavoro. La compagnia porta avanti il proprio lavoro perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi, svolgendo la propria ricerca contenutistica e formale incentrandola sul lavoro dell’attore e sulla composizione di drammaturgie originali. (rrc)

POLISTENA (RC) – Peppe Barra in “Non c’è niente da ridere”

In scena domani sera, alle 21, all’Auditorium Comunale di Polistena, Peppe Barra in Non c’è niente da ridere, per la stagione teatrale Il teatro in tutti i sensi di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.

Lo spettacolo è scritto da Beppe Barra insieme a Lamberto Lambertini (che cura anche la regia). Musica a cura di Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino), Antonio Ottaviano (pianoforte).

«Vi fa molto ridere questa mia poesia? – dice l’Attore al pubblico che si sbellica –. Ci ho messo cinque anni per scriverla!». Qui sta la chiave di questo spettacolo, da qui il titolo: “Non c’è niente da ridere”. Uno spettacolo al contrario che incuriosisce, sorprende e diverte, fin dalla prima scena. Anche la scenografia raffigura un teatro visto dal punto di vista degli attori, con il sipario, le quinte, da dentro, con i palchetti accesi come fondale e le luci della ribalta accese contro di noi.

In questo spazio irreale si avvicendano un Attore e un’Attrice (Peppe Barra e Lalla Esposito). Macchiette, canzoni, monologhi del vecchio Varietà e surreali parodie del teatro classico napoletano, rappresentano le situazioni drammatiche della coppia teatrale, fino all’inatteso finale pulcinellesco, di comica e malinconica poesia. L’Attore veste i panni di Pulcinella morto che scende in terra per vedere che fine ha fatto la sua Colombina, che invece ritrova furiosa perché si credeva abbandonata. Piano piano, sull’onda dei ricordi, sommersi dalla nostalgia di un’epoca perduta, che non tornerà mai più, tre bisticci, dolci parole d’amore e duetti, si abbracciano per andarsene insieme in Paradiso.

Uno spettacolo dal ritmo incalzante, per i continui cambi di scena, di luce, di costume, di linguaggio, uno spettacolo d’Attore, come si diceva un tempo, sostenuto e arricchito dalle musiche dal vivo. Peppe Barra e Lamberto Lambertini, di nuovo insieme, vogliono offrire al pubblico uno spettacolo che, con lo stesso spirito di quel Teatro che insieme con l’indimenticata Concetta Barra, riuscì, per dodici anni, in Italia e nel mondo, a coniugare l’applauso del pubblico con l’esultanza della critica, la risata con la commozione, la leggerezza con la cultura, la raffinatezza con la volgarità. Oggi più che mai, dopo tanti mesi oscuri e difficili, il pubblico desidera essere trascinato fuori dal tempo e dalla realtà, perché il vero teatro, si sa, è sempre più bello della vita vera, perché sul palcoscenico persino la morte è per finta. (rrc)