L’Arcivescovo di Cosenza in visita alla Rai

di PINO NANOSorridente come è sua tradizione antica, aperto, innovativo, moderno, intellettuale dalle mille sfaccettature, si è presentato così stamattina a Cosenza nei locali della Sede Rai di Viale Marconi il nuovo Arcivescovo della Diocesi di Cosenza Bisignano, Mons. Giovanni Checchinato.

Una visita di cortesia sollecitata da un invito formale del Direttore di Sede Massimo Fedele, e che nei fatti riapre ufficialmente le porte della Sede RAI alle Istituzioni e al pubblico dopo questi ultimi due anni di pandemia che ha di fatto bloccato ogni forma di ingresso ai locali di Viale Marconi. Ad accogliere mons. Checchinato c’erano insieme al direttore di sede Massimo Fedele anche il Capo della Redazione Giornalistica Pasqualino Pandullo e il gotha al completo della redazione, i due Vice Capiredattori Riccardo Giacoia e Livia Blasi, i capi servizi e il resto della redazione giornalistica. 

Accompagnato dal direttore di sede Massimo Fedele, l’Arcivescovo ha visitato i locali della Sede, la regia Televisiva, la regia radiofonica, si è fermato nelle salette di montaggio con i tecnici presenti, e poi ha avuto modo di salutare le tante maestranze della Sede, una vera e propria festa in suo onore come vuole la tradizione della TV di Stato. Qui c’è ancora chi ricorda la visita ufficiale fatta anche allora in maniera solenne e ufficiale dall’allora Arcivescovo don Salvatore Nunnari per i 60 anni della Rai.

Ad accompagnare mons. Checchinato c’erano mons. Enzo Gabrieli, delegato della Curia per il mondo della comunicazione, e da don Salvatore Fuscaldo parroco della parrocchia territoriale di Sant’Aniello di Cosenza, che è nei fatti la parrocchia di riferimento della Sede. C’è anche da dire che la giornata di ieri è stata per la redazione giornalistica una giornata “dura”, alle prese con altri cinque cadaveri recuperati nel mare di Cutro dopo il naufragio della settimana scorsa e questo “dettaglio di lavoro” ha in parte condizionato anche il tenore e l’entusiasmo con cui era nata l’idea di questa vista eccellente.

Alla fine il direttore Massimo Fedele e il Capo della Redazione Giornalistica della Rai calabrese Pasqualino Pandullo hanno consegnato all’Arcivescovo una targa ricordo perché questo giorno e questo nostro incontro- ha detto il direttore all’arcivescovo- rimanga cristallizzato nella storia di questa azienda e di questo palazzo.

Il Delegato regionale di Rai Senior Giampiero Mazza ha invece manifestato alla delegazione presente in Sede l’apprezzamento e il saluto formale del Presidente Nazionale di Rai Senior Antonio Calajò che da Torino “ci guarda in rete e ci segue da sempre”. Nulla ancora di ufficiale, ma mons. Checchinato potrebbe tornare in Rai prima di quanto non si immagini, forse per la Settimana Santa, per la celebrazione del precetto pasquale di tutta la Sede. Vedremo. (pn)

Bellantino, Meliadò e Carlino i tre nuovi inviati di Rai Calabria

di PINO NANOGran festa alla redazione giornalistica della sede calabrese della Rai, dove sono appena arrivate nuove energie e nuovi inviati da mandare sul campo e per il territorio, a raccontare la cronaca e gli avvenimenti dell’intera regione. Sono tre nuovi cronisti selezionati dalla Direzione Generale della Rai e vincitori dell’ultimo concorso pubblico bandito dall’Azienda in tutta Italia. 

I giornalisti appena assunti, e che da qualche settimana sono già in video e a lavoro, sono Pietro Bellantoni, Michele Carlino e Mario Meliadò. A loro va il benvenuto di Calabria Live e, soprattutto, a loro vanno gli auguri di tutti noi per il ruolo complesso difficile e affascinante insieme che li aspetta. 

A riceverli ufficialmente in redazione nei giorni scorsi sono stati i vertici della redazione giornalistica calabrese, il Caporedattore Pasqualino Pandullo, e i due Vice Capiredattori in carica Livia Blasi e Riccardo Giacoia. Un messaggio di saluto e di benvenuto è arrivato loro anche da parte del Direttore di Sede Massimo Fedele, e naturalmente dal direttore della testata giornalistica Rai, Alessandro Casarin che ha tanto creduto e ha tanto lottato perché l’ultimo concorso pubblico in Rai potesse portare in azienda nuove risorse e soprattutto il meglio del mercato nazionale. 

Nel caso della redazione giornalistica Calabria, si tratta di tre nuovi giornalisti che hanno alle spalle un background importante, maturato e vissuto in varie altre redazioni giornalistiche, portatori ognuno di loro di varie esperienze professionali specifiche, il che vuol dire valore aggiunto a quanto già c’era all’intero della redazione giornalistica di Rai Calabria. 

Ma chi sono nello specifico gli ultimi arrivati?

Pietro Bellantoni. 42 anni, nato a Scilla e residente a Reggio Calabria. Laureato in Filosofia, ha conseguito un master in Giornalismo all’Università Iulm di Milano. Giornalista professionista dal 2009, ha avuto esperienze professionali a La Stampa di Torino, Repubblica Torino e, per la tv, a Studio Aperto di Mediaset. Redattore per circa 10 anni del Corriere della Calabria, ha lavorato per Lactv ed è stato corrispondente dalla Calabria della trasmissione Tagadà di La7. È stato direttore responsabile de Ilreggino.it e coordinatore dell’Ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria.

Michele Carlino. Calabrese di Cinquefrondi, laurea in Scienze politiche. Primo articolo nel 1983 sulle pagine regionali de l’Unità, poi collaborazioni intense con Calabria (mensile del Consiglio regionale) e Avvenimenti. Primi passi in tv collaborando a Samarcanda e agli altri programmi di Michele Santoro. Da free-lance ha realizzato documentari in Iraq, in Bosnia e altri paesi del Mediterraneo. Ha prodotto corrispondenze dalla Calabria per agenzie internazionali, tg Rai e Mediaset e reti locali. Dal 2001 ha vissuto e lavorato in Francia e per Euronews ha realizzato numerosi reportages in Europa e nel mondo. Dal 2023, dopo un concorso, è redattore alla Tgr Rai di Cosenza.

Mario Meliadò. 53 anni, reggino di nascita, giornalista professionista dal 1996. Dopo alcune esperienze in vari periodici locali, nei primi anni Novanta ha frequentato l’Istituto per la formazione al giornalismo “Carlo De Martino” di Milano. Votato al giornalismo politico ed economico, nei suoi 31 anni di professione fin qui ha esplorato quasi ogni angolo del “mestiere”, dal nazionale (Tg5, Studio aperto, il Giornale, La Notte, Il Sole 24 Ore, Panorama, ilNuovo.it etc.) al locale (il Domani della Calabria, La Provincia cosentina, Rtv, Ten, Antenna Febea, Tempostretto.it e molto altro), dalle cronache sportive alla cucina redazionale agli spettacoli, dalla carta stampata alla radio passando per il web e, naturalmente, per il grande amore di sempre: la tv.…Beh, ci sarebbe anche quello per il tennis, il basket, il pianoforte e la musica jazz… Ma non ditelo in giro.

Questo invece è oggi il corpo completo della redazione giornalistica, in ordine rigorosamente alfabetico: Alessandro Banfo, Claudia Bellieni, Lorenzo Bertolucci, Livia Blasi, Paolo Bozzo, Rita Campanaro, Iacopo Catarsi, Antonio Condò, Gabriella D’Atri, Marco Innocente Furina, Davide Gangale, Dino Gardi, Emanuela Gemelli, Riccardo Giacoia, Lorenzo Gottardo, Pino Guglielmo, Antonio Liotta, Antonio Lopez, Mara Martelli, Carla Monaco, Fabio Nicolò, Pasqualino Pandullo, Francesco Paravati, Marco Procopio, Ilaria Raffaele, Ugo Rendace, Maria Teresa Santaguida, Francesco Salvatore, Viviana Spinelli, Francesco Straticò. In segreteria di redazione ci sono invece, Antonella Filice, Adriana Manna, Marilena Sirangelo, Luca Francesco Lucanto, Francesca Pecora, Mario Tursi Prato

La novità dell’ultima ora è che Lorenzo Bertolucci e Marco Procopio sono stati intanto trasferiti a Torino. È invece appena andato in pensione lo storico responsabile della Teca Giuseppe Nocito, e al suo posto oggi c’è Luca Arena. Buon lavoro a tutti loro. (pn)

 

Rai Calabria riapre le porte alle Scuole

“Protagonisti per un giorno”, ospiti della sede Rai della Calabria di Viale Marconi sono stati ieri gli alunni della Scuola Primaria Paritaria “Il Grillo Parlante” di Cosenza, accolti con grande entusiasmo dai referenti di sede Sara Dente e Giampiero Mazza.

Dopo una breve presentazione dei locali e degli studi, e dopo la consegna dei badge ad ognuno di loro, gli alunni della scuola “Il Grillo Parlante” sono stati accompagnati a visitare la regia e lo studio tv della Tgr.

A fare da padroni di casa e da guide del palazzo sono stati i tecnici della produzione Gianluca Fazio e Franco De Cario. I ragazzi hanno avuto così modo di conoscere tutta la fase della preparazione tecnica utile per la buona riuscita di un TG e di un Giornale Radio.

La visita è poi proseguita nei vari ambienti della Sede, soprattutto nelle salette di montaggio, nella regia del radiofonica e si è conclusa con il saluto e la consegna degli attestati d’onore da parte del direttore di sede Massimo Fedele e dal Caporedattore Pasqualino Pandullo.

Entusiasta il direttore di Sede Massimo fedele: «Gli alunni di V elementare presenti in visita presso la sede sono rimasti entusiasti, euforici e si sono divertiti tantissimo, curiosi e desiderosi di apprendere e conoscere tutto quello che circonda il mondo della comunicazione e della informazione, che è poi il lavoro che viene svolto giornalmente dalla sede Rai per la Calabria, impegnata da sempre su questi temi d’inclusione sociale e delle buone pratiche di governance. Mi auguro solo che queste visite possano proseguire in futuro, perché il contatto con il mondo della scuola avvicina sempre di più il mondo della comunicazione alla società civile e alle tradizioni millenarie di questa regione». (pn)

Storico accordo tra Rai e Corecom Calabria: Ripartono i programmi dell’accesso

di PINO NANOGiornata importante per la sede Rai per la Calabria, il direttore di Sede Massimo Fedele usa il termine «Giornata storica».

Con grande soddisfazione dei vertici dell’intera Sede calabrese della Rai infatti – il direttore Massimo Fedele e il Capo della redazione giornalistica Pasqualino Pandullo – è stato infatti sottoscritto con il Presidente del Corecom Fulvio Scarpino il nuovo Protocollo d’intesa, e relativo Vademecum, tra Corecom Calabria e sede Rai Calabria in tema di Programmi dell’accesso.

Il testo ufficiale firmato da Massimo Fedele e Fulvio Scarpino, è stato riaggiornato rispetto al passato, sia sotto l’aspetto “tecnico” – con i nuovi standard produttivi richiesti – e sia sotto l’aspetto delle “risorse” impiegate per la realizzazione dei programmi per l’accesso. 

Direttore Fedele, ma di cosa parliamo? 

«Vede, in ottemperanza alla legge 14 aprile 1975, n. 103 “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva”, tutti i soggetti collettivi organizzati possono presentare domanda al Co.Re.Com. Calabria per poter partecipare ai programmi radiotelevisivi Rai a diffusione regionale, e svolgere attività di comunicazione attraverso le trasmissioni autogestite».

Quando lei parla di soggetti collettivi organizzati a chi fa riferimento?

«Il diritto a programmi per l’accesso è riservato “alle organizzazioni associative delle autonomie locali, ai sindacati nazionali, alle confessioni religiose, agli enti e alle associazioni politiche e culturali, alle associazioni nazionali del movimento cooperativo giuridicamente riconosciute, ai gruppi etnici e linguistici e ad altri gruppi di rilevante interesse sociale” che ne facciano richiesta».

Cosa realmente queste associazioni possono proporre alla Rai?

«Le trasmissioni dell’accesso consistono in programmi della durata massima di cinque minuti, realizzati integralmente o parzialmente con mezzi propri o con il supporto tecnico gratuito della sede regionale della Rai. La procedura per l’accesso alle trasmissioni radiofoniche e televisive della RAI regionale è espletata dal Co.Re.Com. con la collaborazione della stessa Rai in virtù di questo Protocollo d’Intesa sottoscritto oggi 22 febbraio 2023 e relativo Vademecum».

Direttore quanti programmi per volta si possono proporre alla Rai?

«Ciascun accedente, intendo dire ciascun ente interessato, può presentare una sola domanda per ogni trimestre, ma questo è già per noi un risultato importantissimo».

Pieno di entusiasmo anche il giudizio finale che ne dà il Presidente del Corecom, Fulvio Scarpino: «Con la firma di questo Protocollo si sottolinea un passaggio importante che è dato dallo sforzo fatto da Rai Calabria e dal Corecom Calabria di rendere tutti visibili e accessibili on demand i video e gli audio – che verranno trasmessi negli spazi di Rai Tre il sabato dalle ore 07.30 alle ore 08.00 e per la Radiofonia sulla rete Radiouno il sabato dalle ore 23.30 alle ore 23.50 – con la possibilità dunque di poterli rivedere in qualunque momento della giornata da qualsiasi posto, e non solo in Italia».

«Questo per noi – aggiunge Fulvio Scarpino – è il contributo più importante che si potesse fare, per far sì che questi video di alto profilo, fatti da queste associazioni, e che hanno temi valori e soggetti importanti e riconosciuti da tutti, abbiamo la loro migliore destinazione mediatica».

Presidente come avverrà il tutto?

«Il Corecom  esamina le richieste che arriveranno da noi, ne valuta l’ammissibilità e vigila sul rispetto degli impegni assunti dai soggetti ammessi e sull’esecuzione dei piani di messa in onda».

Seguendo quali tempi Presidente?

«Il Co.Re.Com., dopo aver accolto le domande che rivestono i requisiti previsti dalla vigente normativa, redige il piano trimestrale di messa in onda delle trasmissioni e comunica alla Rai l’elenco delle trasmissioni degli accedenti che hanno fatto richiesta. Da qui si parte». 

Guai a sottovalutare questo accordo, perché grazie ad accordi come questi, posso assicurarvelo per aver lavorato alla Rai tantissimi anni, si realizza di fatto quel giornalismo “local” che diventa poi nei fatti giornalismo “globale e sovranazionale”. Chi è dunque interessato a proporre delle cose, legate ai propri territori e alle proprie tradizioni, non si faccia scappare questa straordinaria occasione. E per chi volesse saperne di più vi suggerisco di cliccare sul link qui di seguito. (pn)

https://www.rainews.it/tgr/calabria/video/2023/02/accordo-rai-corecom-programmi-accesso-779c3491-c0fb-493c-8d9f-ea16932c8db6.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews24

Lascia Rai Calabria il “re” delle Teche, Giuseppe Nocito

di PINO NANO –  Va in pensione Giuseppe Nocito, che dopo 35 anni lascia la Sede Rai di Viale Marconi, quella che è stata la sua seconda casa.

Rimarrà indimenticabile il suo impegno nella costruzione della grande Teca Rai calabrese, un progetto in cui inizialmente ha creduto solo lui e che oggi è diventata la vera cassaforte della storia di una regione.

Alla cerimonia del commiato finale insieme al direttore della Sede Massimo Fedele c’era anche il vice caporedattore di Rai Calabria Livia Blasi e il Responsabile di Rai Senior Giampiero Mazza, che ha portato a Nocito il grazie e il saluto del Presidente Nazionale Antonio Calajò.

Tutti insieme gli hanno poi consegnato una pergamena ricordo come si faceva un tempo, prima ancora che la pandemia stravolgesse i riti e i ritmi tradizionali dell’azienda.

Classe1956, scenografo, documentatore, grande appassionato di cinema e di comunicazione nel 1984 Giuseppe Nocito diventa Assistente ai Programmi, dal 1984 al 1991 è assistente di Redazione, e dal 1992 è invece ufficialmente e a tutti gli effetti il vero solo Responsabile della Grande Audiovideoteca della Sede Rai della Calabria

Fino a qualche giorno fa, e cioè fino al giorno in cui il direttore di Sede Massimo Fedele non lo ha salutato ufficialmente e lo ha ringraziato a nome di tutta l’Azienda Rai per il lavoro certosino svolto dal suo primo giorno di Rai, Giuseppe Nocito ha gestito nei fatti un patrimonio di immagini e di documenti filmati unico nel suo genere, certamente unico in Calabria.

Certamente l’uomo ha il grande merito storico di aver recuperato nei vecchi archivi di Via Montesanto, la prima sede fisica della Rai calabrese, decine e decine di documenti e di bobine cinematografiche di immenso valore antropologico e sociale, di averli salvati e archiviati in maniera scientifica, e che oggi per fortuna sono disponibili a chiunque, studiosi e appassionati, fosse interessato a visionarle nella nuova Sede di Viale Marconi.

Ma di cosa parliamo? Bene, parliamo – riconosce Giuseppe Nocito – del Patrimonio Audiovideoteca della Sede Rai della Calabria e che è tra i più interessanti del Paese, se non altro perché interamente “dedicato” all’informazione calabrese e alla storia sociale della Calabria di questi anni. 

21.000 sono solo i Supporti magnetici; 10.000 le ore di trasmissione conservate; 300.000 le schede elettroniche di documentazione, e l’ 80% del Patrimonio Informatizzato nelle Banche Dati della Rai ricordiamo è fruibile attraverso il Catalogo MultiMediale (CMM), consultabile anche per gli utenti esterni attraverso “Teche Aperte”. 

La suddivisione che Giuseppe Nocito ci fornisce di questo suo mondo così apparentemente “inaccessibile” ci dice molto di più. 

Per la Testata Giornalista Regionale la Teca conserva: Tutti i Telegiornali andati in onda fino ad oggi (Edizione, meridiana, serale e notturna); Tutte le Rubriche, a partire da Cinsedo, Regione7 e Regioni Italia; Tutte le Tribune elettorali, Tutti gli Speciali e Tutti i Fuori Spazio trasmessi, naturalmente Tutti i numeri de “il Settimanale” e tutte le puntate di “Buongiorno Regione”.

«Fino al 16 dicembre 2015 – ricorda l’Uomo della Teca calabrese – ogni forma di archiviazione avveniva a mano e il tutto si conservava come documento cartaceo. Poi dal 2015 in poi è  subentrato il Sistema Digitale con Archivio Elettronico TMAM che naturalmente agevola molto il lavoro della redazione.A questo natualmente si aggiunga l’eneorme mole di Materiale Grezzo legato ai servizi esterni e ai grandi eventi di tutti questi anni”. Mentre per la Struttura Programmazione invece, in Teca si possono reperire tutti i Programmi Televisivi  dal 1979  al 1987, e tutti i programmi radiofonici della  Rete Regionale dal 1979 al 1992.

Questo della Teca Rai è un mondo del tutto immaginifico, complesso, quasi fantastico, che prende vita ogni qualvolta si cerca un documento, o anche lo spezzone o il frammento di uno speciale o di un telegiornale, e se oggi la Teca che ci lascia in eredità Giuseppe Nocito è la grande realtà che in realtà è, il merito è davvero solo suo, per il grande lavoro certosino che questo giovane documentatore della Rai, perché in Rai è arrivato appena ragazzo, ha costruito per tutti noi. 

Di lui ho un ricordo netto, ben definito: tu lo cercavi? Bene, lo trovavi sempre ed eternamente chiuso nella sua stanza, seduto alla sua scrivania, a centellinare esaminare e selezionare frame dopo frame, immagine dopo immagine, che regolarmente immagazzinava poi dentro il suo mega computer. Oggi tutto questo lavoro ha prodotto una sorta di “memoriale delle immagini della regione”, un patrimonio davvero immenso. (pn)

A Cosenza la mostra sulla storia fotografica della Rai Calabria

di PINO NANOParte da Cosenza la prima rassegna nazionale di Rai Senior dedicata alla memoria storica delle sedi regionali. Un progetto-pilota destinato a coinvolgere altre realtà periferiche del Paese.

Parliamo oggi di una raccolta di fotografie dei vari periodi della Sede Calabrese della Rai, una sorta di grande album fotografico che raccoglie dettagli momenti location e ricordi comuni. In Calabria la rassegna è già un evento. Alla fine, una volta completata, sarà la grande memoria storica per immagini di Rai Calabria.

asce con questo spirito la rassegna fotografica che Massimo Fedele, il direttore della Sede Rai della Calabria ha permesso ai vertici di Rai Senior nei locali del palazzo di Viale Marconi. 

«L’area espositiva delle foto – chiarisce Giampiero Mazza, che è l’ideatore e l’uomo-macchina di questa operazione di recupero della memoria – è al piano terra del nostro palazzo, proprio accanto alla grande regia televisiva e allo studio da cui vanno in onda i TG regionali e gli approfondimenti di rete. Questo permetterà a tutti i nostri ospiti esterni di assaporare il nostro mondo e la nostra storia, in attesa magari di essere chiamati nello studio di registrazione». 

Questa di Cosenza è una iniziativa unica in Italia, ma che presto potrebbe essere imitata copiata e riproposta sede per sede anche nelle altre regioni italiane, proprio per via del grande interesse che eventi come questi suscitano nella grande famiglia Rai.

«È inutile ripeterlo – dice Giampiero Mazza – aspettiamo ora di poter incrementare la nostra rassegna giorno per giorno, e chiunque abbia del materiale fotografico interessante da mandarci avrà da tutti noi la garanzia assoluta che il materiale sarà custodito con la massima attenzione possibile, e il massimo rigore scientifico».

Sulle pareti del piano terra della Sede di Viale Marconi c’è già tantissimo materiale utile per capire cosa sia stata questa grande famiglia in Calabria, con tutto quello che di bello e di comune è passato da queste mura. Sono fotografie in bianco e nero per una parte, e fotografie a colori per l’altra, e ogni foto racconta un fatto, un evento, una manifestazione, un personaggio, un’occasione di incontro dunque che ha visto in qualche modo protagonisti le donne e gli uomini della Rai calabrese, da Via Montesanto a Viale Marconi, una umanità che sembrava essersi dissolta per sempre nel silenzio di questi anni di pandemia, e che invece ha ripreso qui a vivere attraverso gli scatti del tempo. 

Va riconosciuto a Rai Senior detto che non si poteva davvero immaginare una iniziativa più bella di questa, se non altro per aiutare i più giovani, penso per esempio agli ultimi arrivati in Rai, a ritrovare in questi documenti e in questi scatti la memoria storica di quella che per i prossimi anni sarà la loro nuova casa.

Mai come in questa occasione vale il principio che la “memoria è vita”, e il recupero della memoria è la “costruzione del nostro futuro”, una indimenticabile lezione di vita che ci ha lasciato uno dei più grandi antropologi di tutti i tempi, Luigi Maria Lombardi Satriani(pn)

Gli auguri di Rai Calabria ai calabresi

di PINO NANOFesta grande ieri sera a Cosenza al Top Fly per il tradizionale scambio di auguri di Rai Senior, una tradizione che si ripete dal giorno in cui la Rai è nata, quindi dal 12 dicembre del 1958, e che oggi Giampiero Mazza fa rivivere con lo stesso entusiasmo di un tempo.

Alla cerimonia di ieri sera per il tradizionale taglio della torta c’erano insieme ai vertici tutti di Rai Senior, il direttore di Sede Massimo Fedele , il Capo della Redazione Giornalistica Pasqualino Pandullo e lo storico Direttore Amministrativo della Sede calabrese della Rai Tonino Serafini, quasi a suggellare il passaggio di consegne tra i vecchio e il nuovo, con la consapevolezza che solo «ritrovandoci insieme- ripete a nome di Rai Senior Giampiero Mazza – continueremo a dare di questo nostro gruppo professionale l’immagine di una grande famiglia». 

L’occasione è servita al Direttore di Sede Massimo Fedele e allo stesso Capo della Redazione Giornalistica Pasqualino Pandullo per rivolgere un pensiero augurale alla Calabria e ai calabresi che ancora vedono nella Rai uno dei punti di riferimento importanti del mondo della comunicazione in Calabria. Per tutta la serata colleghi di ogni età e di ogni esperienza professionale si sono avvicendati e ritrovati in questa festa che sembra non voler morire mai, ma forse è anche questo il bello di una Sede Rai che nei momenti canonici e più tradizionali si ferma per un attimo e si concede la magia di un brindisi insieme, da condividere questa volta con una intera regione. (pn)

Rai Calabria: visita del prefetto Ciaramella e del generale Salzano

Visita ufficiale a Cosenza nella Sede della RAI da parte dei vertici dell’Ordine pubblico nella Regione, il Comandante della Legione dei CC Pietro Salsano e il Prefetto della città di Cosenza Vittoria Ciaramella.

Finalmente di nuovo “Porte aperte” in casa Rai dopo due anni di pandemia e di isolamento dal resto del mondo. In una nota ufficiale diffusa oggi dalla Direzione della Sede RAI della Calabria si legge: “Il direttore della sede Rai per la Calabria, Massimo Fedele, in nome e per conto dell’azienda che ha l’onore ed il privilegio di rappresentare, ringrazia S.E. il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, il generale della Legione Carabinieri della Calabria Pietro Salsano ed il comandante provinciale dei Carabinieri del Gruppo di Cosenza Agatino Spoto per la visita istituzionale resa alla sede regionale Rai di Cosenza”. 

Una visita istituzionale quasi solenne, dopo anni di chiusura per via del Covid, che per Massimo Fedele rappresenta per la vita aziendale della RAI calabrese un momento di grande attenzione da parte dei vertici dell’Ordine Pubblico nella Regione, e soprattutto sancisce un rapporto di collaborazione tra il Comando Generale dei Carabinieri e il Ministero dell’Interno che con la RAI non è mai venuto meno, anzi che negli anni si è rafforzato sempre di più. 

Aggiunge ancora testualmente il direttore di Sede “La vicinanza delle forze dell’ordine, la loro presenza diretta sul territorio, è fondamentale quando si parla di temi importanti e delicati come la sicurezza e la legalità, e questo aiuta molto a non far sentire soli e lontani istituzioni e cittadini. Un ringraziamento sincero – aggiunge Massimo Fedele- va al Prefetto della città di Cosenza Vittoria Ciaramella, per aver voluto incontrare le donne e gli uomini di questa nostra azienda che ogni giorno sono al lavoro per raccontare la vita e la storia del territorio”.

Ma un grazie del tutto speciale- sottolinea ancora Massimo Fedele- va al Generale Pietro Salsano e a tutta l’Arma dei Carabinieri per il ruolo delicatissimo, fondamentale e insostituibile che l’Arma dei Carabinieri svolge nella nostra regione, contro ogni forma di criminalità e per garantire alla nostra comunità un’elevata qualità della vita”.

Nel saluto reso alle autorità in visita presso la sede Rai di Viale Marconi, il Direttore di Sede ha ribadito che “se ancora oggi continuiamo ad essere la principale azienda culturale del paese tutto questo è dovuto proprio alla “fiducia” che giornalmente riscuotiamo nel Paese, in special modo in questa regione, tra i cittadini calabresi a cui ogni giorno anche noi ci rivolgiamo con costante impegno e rigore, per poter continuare a essere il punto di riferimento delle esigenze di tutti per gli anni che verranno”. Un arrivederci, pare di capire, che si ripeterà presto nei mesi che verranno, e che è sempre stata una tradizione storica dell’azienda di Stato. (rcs)

Addio a Emanuele Giacoia, una colonna del giornalismo calabrese

Cordoglio e commozione in Calabria per la scomparsa del giornalista Emanuele Giacoia, morto ieri sera a 93 anni, nella sua casa di Cosenza. Per anni è stata voce popolarissima per i calabresi, ma in realtà era ormai un compagno fisso di viaggio degli ascoltatori radiofonici di Tutto il calcio minuto per minuto e poi di tante trasmisisoni sportive. Lucano di nascita, era arrivato a Rai Calabria nel 1958 e aveva fatto di Cosenza la sua seconda patria, tanto da diventare più calabrese dei colleghi locali.

Da sinistra: Pino Nano, Emanuele Giacoia, Giovanni Scarinci e Pasqualino Pandullo

La storia di Emanuele Giacoia è quella del giornalismo calabrese, soprattutto del giornalismo radiotelevisivo. Giacoia è stato un  grande cronista sportivo, ma anche scrupolosissimo direttore del TG regionale che ha guidato con esemplare professionalità formando decine di giornalisti, un vero testimone del nostro tempo.

Così lo ricorda Pino Nano su Giornalisttalia «Un uomo tutto di un pezzo, avvolgente, ironico, istrionico, straordinariamente ed eternamente affabile, giornalista di razza, cronista severo, scrupolosissimo, rispettoso della notizia, ma soprattutto un inviato alla vecchia maniera, profondamente rispettoso dei sentimenti e dell’umanità della gente che ha incontrato nel corso della sua vita. Così lo si vedeva in televisione quando lui ancora lavorava alla Rai, ma così Emanuele è sempre stato per tutti noi nella vita di ogni giorno. Per noi poi è stato, e rimarrà per sempre nella nostra vita, un indimenticabile e meraviglioso Direttore».

Dopo la sua lunga esperienza in Rai era stato per anni anche direttore del Quotidiano della Calabria.

A figli Riccardo, Valerio, Sergio, Antonella, Arianna le condoglianze di Calabria.Live.

Sede Rai Catanzaro, Capellupo: Il consiglio comunale deve essere al fianco del sindaco Fiorita

Vincenzo Capellupo, consigliere comunale di Catanzaro, sostenendo l’istanza del sindaco Nicola Fiorita, in merito alla scarsa o nulla copertura mediatica da parte del Tgr Calabria degli avvenimenti della nostra città, ha evidenziato come «il suo intendimento debba essere accolto e condiviso unanimemente dall’intero Consiglio comunale anche con uno specifico atto politico formale».

«Il problema della scarsa attenzione da parte della redazione di Tgr Calabria – ha spiegato – nei confronti della città Capoluogo di regione è ormai  noto e strutturale, dura da lunghi anni. In passato un’associazione cittadina aveva, anche, promosso la raccolta di migliaia di firme per chiedere l’istituzione di una redazione del Tg Regione a Catanzaro, purtroppo queste iniziative, seppur lodevoli e meritorie, non hanno prodotto risultati concreti».
«L’atteggiamento della Rai regionale nei confronti della nostra città è inqualificabile – ha ribadito –. Città che, tra l’altro, è sede della Presidenza e della Giunta regionale ospitate all’interno della Casa dei calabresi la Cittadella Regionale, dell’unico teatro della regione con un apposito cartellone, dell’unica Facoltà di medicina della Calabria, di una prestigiosa Accademia di Belle Arti e che nel complesso ospita quotidianamente eventi e manifestazioni di tipo scientifico, culturale, accademico, musicale, artistico di caratura nazionale».
«È pur vero che questi eventi – ha spiegato – in considerazione della loro rilevanza, attirano spesso l’attenzione della stampa nazionale ed internazionale, come da ultimo verificatosi per il Magna Grecia Film Festival, superando perciò i confini regionali e rendendo del tutto inutile l’attenzione della sede regionale della Rai. Ed è, anche, vero che il proliferare delle testate on line locali e regionali, che in molti casi dedicano ampia attenzione agli avvenimenti della nostra città e che sono oramai utilizzate in maniera quasi esclusiva dal cittadino per informarsi, ha marginalizzato l’importanza di un servizio televisivo di dubbia qualità».
«Ma di servizio pubblico stiamo parlando – ha detto – e questo è il punto strategico della questione perché è l’assenza della funzione pubblica che i cittadini di Catanzaro lamentano rispetto all’operato del TGR Calabria. Non si può tacere sull’anomalia tutta calabrese per la quale non solo il Capoluogo è privo di una sede della tv pubblica, quanto lo stesso organo di stampa, ignora sistematicamente la città che è centro politico, amministrativo e culturale della regione».
«Auspico, inoltre – ha concluso – che la nostra deputazione parlamentare, anche se giunta alla fine di una legislatura nella quale purtroppo ha prodotto ben poco per la nostra città, possa sostenere nelle sedi opportune tale necessaria rivendicazione al fianco del Sindaco e dell’intero Consiglio comunale». (rcz)

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