RENDE (CS) – Si consegna il 13esimo Premio Letterario Un libro amico per l’inverno

Domani pomeriggi, a Rende, alle 17, nella Sala Tokyo del Museo del Presente, si terrà la cerimonia di consegna del 13esimo Premio Letterario Internazionale “Un libro amico per l’inverno”, indetta e organizzata dall’Associazione Culturale GueCi.

Il Premio ormai annoverato tra i più qualificati concorsi del nostro panorama letterario, è un punto di riferimento importate per Autori, Autrici e Case Editrici da tutto il mondo. La valutazione delle Opere iscritte al concorso è affidata a ben tre Giurie: Giuria Lettori: dott.ssa Gilda Abate, Guerino Cittadino (studente) prof.re Antonio Palermo (scrittore-poeta), Maria Turco (poetessa).

Giuria Critici: Presidente Premio Anna Laura Cittadino (presidente Ass.ne GueCi- scrittrice- poetessa), Presidente di Giuria sezione Poesia edita: prof.re Natale Vulcano (scrittore-poeta). Membri Giuria sezione poesia edita: Marinella Cossu (poetessa), Antonella Tocci (poetessa), Jolanda Anna Tirotta (poetessa).

Presidente di Giuria sezione narrativa edita: Marco Marra (poeta-scrittore). Membri di Giuria sezione narrativa edita: dott.ssa Mariateresa Buccieri  (poetessa),  dott.ssa Antonella Canepari (saggista ) dott.ssa Maria Mollo (scrittrice-poetessa).

Queste, le opere individuate dalle Giurie; la narrativa edita vede sul podio “La casa che piange” di Marco Ciconte (Aporema Edizioni), “ Terra rossa” di Dario Gigli (Edizioni Tripla E)  “Malanotte e figlia femmina” di Brillante Massaro (Scatole Parlanti).Premio della Giuria Critica “La stanza di Adel” di Ruggero Pegna ( Santelli Editore)Premio della Giuria Lettori “ E posso ancora parlare di noi” di Luce Blu (Be Strong Edizioni).

Premio Speciale Presidente di Giuria “La memoria dell’anima” di Alessandro Pratici (La Caravella Editrice). Premio Speciale miglior “Opera Prima” È ancora la mia Lì” di Gabriele Soriani (Officine Editoriali da Cleto). Premio Speciale miglior romanzo storico “Il coraggio dei vinti” di Francesco Bianchi (Armando Curcio Editore).

Premio Speciale miglior romanzo storico calabrese “La parte sbagliata?” di Francesco Caravetta (Teomedia) Premio Speciale miglior “Giallo” a “Lo sbirro, il detective e l’antiquario” di D.L Rose (La Caravella Editrice). Premio Speciale miglior romanzo autobiografico “Il bambino sporco” di Padre Gino La Placa (Paruzzo Editore) Premio Speciale miglior romanzo di documentazione storica“ Vestivo le bambole”di Mimma Carbone (Pashar Edizioni).

Menzioni d’ Onore conferite a: “Vi dichiaro uniti” di Riccardo Cristiano (Officine Editoriali da Cleto); “Adotta una storia” di Pierpaolo Lopreiato (Editoriale Progetto 2000); “Intrigo sull’Olimpo” di Sebastian Ruggiero (Giovane Holden Edizioni); “Le comiche di Sapò” di Daniele Isabella (La Caravella Editrice); “Eva” di Claudio Stillitano (EtaBeta); “La battaglia di Beatrice” di Maria Cristina Zangari ( Luigi Pellegrini Editore); “Ci accomunavano le reti e le stelle” di Rosita Paradiso e A.Sebastiano Citro  (Luigi Pellegrini Editore); Premio Cultura Officine Editoriali da Cleto.

Inoltre, i vincitori, per la sezione Poesia edita: Primo premio “Milla” di Maria Antonietta D’Onofrio (a-p) e a seguire: “Calendario poetico” di Maurizio Gimigliano (Grafichèditore)  “Quo si quando” di Virgilio Atz (Leonida Edizioni); Premio della Giuria Critica “Degustatori di rugiada” di Simona Bisaggio (La Caravella Editrice); Premio Speciale Emozioni “Le città dell’anima e altri piccoli amori” di Vincenzo Aruta (Edizioni Il Saggio); Premio Speciale “Transumanze” di Gianni Romaniello (Oceano Edizioni); Premio Speciale “ Poeta Vate” “Palcoscenico di fantasmi” di Alessandro Sicilia (Città del Sole Edizioni) Menzioni d’Onore per:“Breviario urbano” di Maria Nadia Sponzilli (La Caravella Editrice); “Fiori rossi dal treno” di Maurizio Benedetti (Kappa Vu)“ I miei sonetti” di Santi Cardella (EtaBeta); La passeggiata di Rilke” di Renzo Piccoli (Sovera Edizioni); “Con gli occhi e con l’anima” di Isabella Petrucci (Pegasus Edition).

La giovane violinista Maria Quirino con le sue note allieterà la cerimonia di premiazione. (rcs)

 

RENDE (CS) – L’incontro pubblico “Dall’uliveto all’olio evo di qualità” del Rotary

Domani sera, a Rende, alle 19.30, all’Hotel S. Francesco, si terrà l’incontro pubblico Dall’uliveto all’olio evo di qualità, organizzato dal Rotary Club Cosenza Sette Colli.

Dopo i saluti di Francesco Bozzo, presidente del club cosentino, l’iniziativa sarà introdotta e moderata da Antonella De Luca, medico nutrizionista, e vedrà l’intervento dell’agronomo Mario Reda.

Profumato, saporito, grande amico del cuore e della salute in genere, l’olio è un alimento dalle altissime qualità nutrizionali. Facile da digerire, è uno dei punti di forza della dieta mediterranea, essendo raccomandato nell’alimentazione a tutte le età, in quanto favorisce alta energia nelle fasi di crescita e nelle attività sportive e svolge un’importante azione antiossidante, poiché contribuisce al rallentamento dell’invecchiamento delle cellule.

A questo si aggiunga il suo importante contributo di prevenzione nelle patologie di tipo coronarico. Tali peculiarità risultano ancor più evidenti nell’olio extra vergine di oliva o Evo, che è l’unico olio prodotto con semplice pressione e schiacciamento delle olive, senza ulteriori manipolazioni chimico-fisiche. Un prodotto apprezzato universalmente, il cui consumo crescente sta favorendo un rinnovato sviluppo dell’attività di coltivazione nelle giovani generazioni, con la tendenza al ritorno degli uliveti in diverse aree boschive italiane.

L’evento, infine, sarà arricchito da un piacevole momento di degustazione in cui l’olio evo potrà essere assaporato nel suo abbinamento più naturale, ovvero su una fetta di pane appena sfornato. (rcs)

RENDE (CS) – Al Tau dell’Unical in scena “Via del Popolo”

Domani sera, alle 20.30. al Teatro Auditorium Unical, andrà in scena Via del popolo di e con Saverio La Ruina.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del cartellone Meridiano Sud del Tau dell’Unical.

Via del Popolo è un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema. Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali.

A cu appartènisi, chiedevano i vecchi paesani, a chi appartieni? E dalla tua risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità.

Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, Via del Popolo è anche una riflessione sul tempo, il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.  (rcs)

RENDE (CS) – Il 10 maggio il convegno “Universo carcerario femminile” della Fidapa

Il 10 maggio, all’Hotel San Francesco a Rende, alle 17.30, si terrà il convegno Universo carcerario femminile: criticità, contraddizioni, prospettive, organizzato dalle sezioni Fidapa BPW Italy (Federazione italiana donne arti professioni affari) di Acri, Cosenza e Paola.

Il convegno, in linea con il tema internazionale della Fidapa 2021-2024 “Nuove azioni attraverso la cooperazione”, si presenta come un’opportunità imperdibile per approfondire la conoscenza di una realtà spesso trascurata, ma fondamentale per la nostra società. La partecipazione e l’attenzione di tutti sono cruciali per dare voce a chi, dietro le sbarre, continua a lottare per un futuro migliore.

La tavola rotonda, moderata da Luigi Bloise, responsabile dell’Area Trattamentale presso la Casa Circondariale di Castrovillari, sarà aperta da Lucia Nicosia (presidente Fidapa BPW Italy sezione Cosenza), Laura Aloise (presidente Fidapa BPW Italy sezione Paola), Libera Reale (presidente Fidapa BPW Italy sezione Acri), Fiammetta Perrone (past presidente nazionale Fidapa BPW Italy) e Pina Genua Ruggiero (past presidente Fidapa BPW Italy Distretto Sud-Ovest), figure di spicco della Fidapa BPW Italy che porteranno i saluti delle loro sezioni con il coraggio e la determinazione che caratterizzano chi lotta per la giustizia e l’uguaglianza.

Rosellina Oliva (past presidente Fidapa BPW Italy sezione Acri) introdurrà il tema del convegno ed Elena Pistilli (past presidente Fidapa BPW Italy sezione Cosenza) guiderà il dialogo con la giornalista Katya Maugeri, autrice del libro Tutte le cose che ho perso: storie di donne dietro le sbarre.

La presidente Fidapa sezione di Cosenza Lucia Nicosia: «Il tema internazionale scelto dalle past presidenti tratta un argomento molto delicato che presenta una serie di problematiche uniche, tra cui la salute mentale, l’accesso ai servizi sanitari, la maternità in carcere, la violenza di genere e l’ineguaglianza delle opportunità di riabilitazione e di reinserimento sociale. È necessario un approccio sensibile e mirato per tutelare i diritti umani e la dignità delle donne detenute. In questa sede, daremo voce alle donne emarginate, cercando di comprendere le loro storie, promuovendo l’empatia e lavorando attivamente per un cambiamento sociale».

Nel tessuto intricato del sistema carcerario, le vite delle donne detenute spesso restano nell’ombra, invisibili agli occhi del mondo esterno. Dietro quelle sbarre, si celano storie complesse, dolorose, e spesso dimenticate, che meritano di essere portate alla luce.

«Il tema della detenzione femminile è di grande attualità – ha detto Pistilli – e non esagero se dico che lacera le nostre coscienze. Le sezioni Fidapa di Cosenza di Paola e di Acri hanno voluto affrontare il tema mettendo in evidenza le criticità e le contraddizioni di un sistema carcerario nato per gli uomini e che ostinatamente nega alle donne, nell’indifferenza di tutti, il diritto alla dignità umana, fondamentale per qualsiasi persona, anche per un detenuto».

«Attraverso il libro della giornalista Katya Maugeri – ha spiegato – porteremo le testimonianze delle detenute di Rebibbia direttamente in questo convegno e scopriremo che non sono considerate persone con un nome e un cognome, ma un numero di cella. Ringrazio i prestigiosi relatori che hanno accettato il nostro invito, in particolare l’assessora Emma Staine, e spero che da questo evento potranno scaturire spunti di profonda riflessione per tutti».

Il convegno del 10 maggio non sarà solo un momento di discussione, ma un richiamo alla coscienza collettiva e un appello all’azione affinché vengano smantellate le catene invisibili dell’ingiustizia e della discriminazione che imprigionano queste donne e sia restituita loro la dignità umana che ogni individuo merita. L’universo carcerario femminile può essere trasformato in un luogo di speranza e rinnovamento, dove ogni donna, indipendentemente dal suo passato, possa trovare una strada per costruire un futuro migliore.

«Attraverso una progettualità condivisa, nel tempo – ha detto Oliva – la Fidapa ha organizzato e continua a organizzare percorsi di sensibilizzazione volti a far riflettere l’opinione pubblica su tematiche di pregnante attualità. Questo convegno è incentrato su una tematica delicata di cui purtroppo si tende a parlare poco. Un’iniziativa culturale e di informazione che accende i riflettori sul sistema carcerario femminile».

«Partendo dall’approccio introspettivo e riflessivo della giornalista Katya Maugeri – ha proseguito – nell’ambito del convegno si avrà l’opportunità di comprendere la realtà carceraria attraverso la voce delle stesse detenute per poi un’analisi consapevole delle criticità attraverso esperti del settore. Con questo convegno, la Fidapa ha l’obiettivo di continuare a lavorare per rappresentare tutte le donne affinché la nostra società attuale possa essere inclusiva».

Il convegno prevede interventi mirati a esplorare le molteplici sfaccettature della detenzione femminile.

Maria Esposito, psicologa e referente per la violenza di genere della Fidapa di Cosenza, tratterà gli aspetti psicologici e relazionali legati alla detenzione femminile, offrendo uno sguardo approfondito sulle sfide emotive che le detenute affrontano quotidianamente.

Giuseppe Carrà, direttore della Casa Circondariale Rosetta Sisca di Castrovillari, porterà la sua esperienza diretta nel raccontare la storia e l’evoluzione della detenzione femminile in Italia, mettendo in luce le sfide incontrate e le soluzioni proposte nel corso degli anni.

Patrizia Longo (avvocato, past presidente Fidapa sezione di Paola e referente commissione legislazione Distretto Sud- Ovest) esaminerà gli aspetti legali della maternità in carcere, esplorando il delicato equilibrio tra detenzione e genitorialità e le implicazioni della legislazione italiana: «Le  norme in tema di provvedimenti restrittivi della libertà, relativi alla condizione della detenuta madre o della donna incinta, contemplano la custodia in carcere come extrema ratio applicabile solo quando le esigenze cautelari, esistenti in concreto, non possono essere soddisfatte con nessun’altra misura».

«A mio avviso, il legislatore dovrebbe prevedere, senza alcuna limitazione, il ricorso alle misure alternative alla detenzione o ancora meglio la costruzione di case famiglie protette (ne esistono solo due in Italia) dove le madri detenute possano prendersi cura dei propri figli senza costringerli a vivere in strutture carcerarie. Ciò favorirebbe l’attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena».

Emma Staine, assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria, condividerà le prospettive future del sistema carcerario femminile, analizzando le politiche sociali regionali e nazionali volte a migliorare le condizioni delle detenute e a favorire il loro reinserimento nella società.

Il convegno si concluderà con le riflessioni di Fiammetta Perrone, che porterà la sua vasta esperienza come past presidente nazionale Fidapa, offrendo spunti e indicazioni per il futuro dell’universo carcerario femminile. (rcs)

RENDE – Col Rotary si è parlato di mobilità sostenibile nell’area Presila-Savuto-Cosenza

Si è parlato di Mobilità sostenibile nell’area Presila-Savuto-Cosenza, nel corso dell’incontro svoltosi all’Hotel San Francesco di Rende e organizzato dalRotary Club Cosenza Sette Colli e dal Rotary Club Presila Cosenza Est.

Sul tema dell’incontro, moderato dal Prof. Raffaele Zinno, docente di Scienza delle Costruzioni e Presidente della Commissione Sostenibilità ambientale del RC Cosenza Sette Colli, è stato invitato a relazionare il prof. Giuseppe Piero Guido, docente di Ingegneria dei Trasporti e Mobility Manager presso l’Università della Calabria, dove è anche delegato del Rettore per lo Sport.

I lavori si sono aperti con saluti di Francesco Bozzo, Presidente del RC Cosenza Sette Colli, e di Roberto Miniaci, Presidente del RC Presila Cosenza Est. Alla presenza del PDG Pasquale Verre si è tenuta quindi la cerimonia di ‘spillatura’ di un nuovo membro della compagine del RC Cosenza Sette Colli, Orlando Francesco Lonetti. Ragioniere, già quadro direttivo Bnl, Lonetti ha ricoperto diversi incarichi presso amministrazioni locali e vanta una solida esperienza di service sul territorio.

Ha preso poi la parola il Prof. Zinno, che ha introdotto l’argomento ricordando che lo sviluppo sostenibile coinvolge non solo aspetti ambientali, ma anche sociali ed economici, strettamente correlati in maniera complessa. Secondo Zinno anche la mobilità sostenibile deve essere analizzata ricordando tale complessità e le soluzioni esecutive non possono che essere frutto di attenta analisi dei dati del problema e di oculata progettazione, pianificazione e programmazione. Zinno ha quindi sottolineato il ruolo che ha il Rotary di favorire l’incontro tra la politica, che ha il compito di amministrare il territorio, e i tecnici, che con le proprie competenze possono suggerire soluzioni innovative a beneficio della collettività.

Nel suo intervento, il Prof. Guido ha introdotto il nuovo paradigma di mobilità chiamato MaaS (Mobility As A Service), che permette di abbattere i confini tra trasporto pubblico, condiviso e privato, consentendo all’utente di prenotare e pagare i mezzi di trasporto scelti in una sola transazione e favorendo il passaggio verso il paradigma della mobilità incentrato sull’utente, grazie alla fornitura di percorsi basati sulle preferenze personali e sulle informazioni in tempo reale integrate in un’unica piattaforma.

«Ma – ha sottolineato Guido – MaaS è anche una scelta di sostenibilità, grazie a strategie di pianificazione e sviluppo urbano ‘intelligente’ che saranno fondamentali per la gestione delle nostre risorse complessive».

Per Guido l’accesso a sistemi di trasporto sostenibili sarà un elemento centrale della pianificazione urbana. Si prevede che che entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città: per questo secondo Guido occorre impegnarsi per ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, fornendo ai cittadini l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, economici, accessibili e sostenibili, migliorando la sicurezza delle strade e in particolar modo potenziando i trasporti pubblici nelle aree urbane.

In relazione al nostro territorio, e in particolar modo all’area Presila-Savuto-Cosenza, Guido ritiene che i passi da compiere siano notevoli, se si pensa che attualmente il sistema dei trasporti pubblici presenta numerose criticità e che il tempo medio di accesso ai poli principali resta ancorato su valori assolutamente improponibili. Ecco perché occorre procedere sfruttando la tecnologia, che mediante l’analisi di big data permette già di pianificare la mobilità sostenibile integrando i servizi di trasporto nelle app delle attività commerciali, come funzionalità a valore aggiunto, secondo l’intuizione del paradigma MaaF (Mobility as a Feature). Una sfida alla quale il territorio dovrà trovarsi pronto per non essere tagliato fuori dall’innovazione.

Le conclusioni sono state affidate al PDG Pasquale Verre che ha rivolto un plauso ai relatori e agli organizzatori dell’incontro, auspicando che l’intesa tra Università e amministrazioni locali possa migliorare per il bene della collettività.  (rcs)

RENDE (CS) – Successo per il “Concerto per la pace” al cineteatro Garden

Nella magica serata del 25 aprile, il cineteatro Garden di Rende è diventato il palcoscenico di un evento straordinario che ha toccato le corde più profonde dell’animo umano. Il “Concerto per la pace” del Trio Italico ha trasceso i confini dell’arte per trasformarsi in un messaggio di speranza e solidarietà che ha risuonato in ogni nota e in ogni battito del cuore.

Sotto i riflettori di un pubblico affascinato, il Trio Italico (composto da Antonio De Paoli, Pasquale Allegretti Gravina e Andrea Micieli) ha offerto un’esperienza musicale senza precedenti. Accompagnato da talentuosi musicisti come Andrea Bauleo al piano, Fabio Guagliardi alle tastiere e Maurizio Mirabelli alla batteria, con la partecipazione straordinaria del tenore Giuseppe Morrone e del percussionista Andrea Reda, il Trio Italico ha dato vita a un concerto che ha trascinato gli spettatori in un viaggio emozionale indimenticabile.

Ma questa serata va oltre l’intrattenimento. Organizzato con passione e impegno dalla delegazione Cosenza-Tropea di Ambiente Mare Italia (Ami) e dall’associazione Harmonia, il “Concerto per la pace” ha avuto un nobile scopo: raccogliere fondi a sostegno dei bambini di Gaza attraverso l’Unicef. In un mondo spesso diviso da conflitti e disuguaglianze, il Trio Italico ha scelto di utilizzare il potere della musica come ponte per la pace e la solidarietà. E il pubblico ha risposto con entusiasmo e generosità, accogliendo con calore ogni esecuzione e dimostrando un forte sostegno alla causa benefica. Ogni nota era carica di significato, portando con sé la promessa di un futuro migliore, in cui la pace non è solo un ideale lontano, ma una tangibile realtà a cui tutti possiamo contribuire.

La presidente del Comitato provinciale Unicef di Cosenza Monica Perri: «L’obiettivo dell’Unicef, in questo caso specifico, è chiedere un cessate il fuoco e aiutare i bambini e le popolazioni che purtroppo vivono questo conflitto. Le guerre rappresentano la negazione dei diritti. Questi bimbi, che sono milioni nel mondo, soffrono di malnutrizione, mancanza di cure, non hanno la possibilità di poter migliorare le proprie condizioni di vita. Quello che facciamo sul territorio insieme alle associazioni, quali Ambiente Mare Italia, Harmonia e le altre che hanno supportato questo progetto, ci dà speranza. Crediamo che la pace sia davvero possibile e che questi bambini possano vivere un’esistenza diversa».

La presidente della delegazione Cosenza-Tropea di Ambiente Mare Italia Elena Pistilli: «Sono molto contenta di aver avuto l’opportunità di contribuire al grande lavoro dell’Unicef a Gaza. Il “Concerto per la pace”, promosso dal Trio Italico, è un’occasione straordinaria in cui la musica diventa un potente strumento per il bene comune. Insieme possiamo fare la differenza e portare speranza in luoghi che ne hanno più bisogno. Ringraziamo tutti per la collaborazione e un ringraziamento speciale va a Marcello D’Ippolito del cineteatro Garden».

Attraverso un repertorio eclettico e coinvolgente, il Trio Italico ha saputo parlare direttamente al cuore del pubblico, attraversando generi e stili musicali differenti con grande maestria ed estrema sensibilità.

Il Trio Italico: «I musicisti che hanno suonato insieme a noi sono tre ma è come se fossero la nostra orchestra: sono il nostro cuore che batte. Ringraziamo la delegazione Cosenza-Tropea dell’Ami, l’associazione di cui è presidente la nostra madrina Elena Pistilli che ci ha visto nascere e ci segue dappertutto. Dedichiamo questa serata anche a lei. Ringraziamo anche l’associazione Harmonia per la collaborazione e il nostro amato pubblico».

A presentare l’evento, Domenico Bongiorno e Francesca Preite che hanno incanalato l’energia e l’emozione della serata. Ma non solo musica. Lo spettacolo è stato arricchito dalle letture di brani a cura delle presidenti Elena Pistilli e Monica Perri e dei volontari Unicef Pierpaolo Rogano e Giulia Fiorino.

Il “Concerto per la Pace” del Trio Italico è stato un raggio di luce nell’oscurità, un canto di speranza in un mondo spesso sordo ai bisogni dell’anima. E così, attraverso la bellezza e l’armonia della musica, il Trio Italico ha dimostrato che è possibile costruire un mondo più pacifico e solidale per tutti, un accordo perfetto che risuona attraverso i secoli, alimentando la fiamma della speranza per un mondo migliore.

Il sindaco di Cosenza Franz Caruso: «Le istituzioni non sempre riescono ad organizzare eventi di questo genere e ad essere promotori di queste sinergie. Invece, le associazioni ci sono e il loro impegno sul territorio è rilevante. Lo scorso anno, Cosenza è stata la capitale del volontariato grazie alle 1.200 associazioni e agli oltre 12mila volontari presenti sul territorio. Tante cose si possono fare grazie a loro. “Il Concerto per la pace” è un’iniziativa importantissima. Sono venuto con piacere in veste di cittadino, che vuole dare il suo contributo a questa raccolta fondi a favore dell’Unicef. Le numerose vittime di una guerra non sono mai quelle che ci raccontano: ci sono tante situazioni di sofferenza e difficoltà che non sono direttamente legate ai bombardamenti ma corrispondono alle conseguenze traumatiche di una situazione terribile. Basti pensare alla mancanza di cure, alla malnutrizione. È importante che, anche da parte nostra, ci siano una presenza e un contributo concreti per cercare di dare un aiuto a questi bambini». (rcs)

RENDE (CS) – Ritorna Parklife per il Primo maggio al parco fluviale in musica

Torna a Rende per la sua ottava edizione ParkLife, l’evento – nato per ridare nuova vita ai parchi pubblici – divenuto nel corso degli anni un one-day festival tra i più attesi a livello regionale, il Primo maggio per antonomasia della Calabria. Una manifestazione che ha portato complessivamente negli ultimi anni più di 100.000 persone, provenienti da tutta la regione, a ripopolare uno dei polmoni verdi della città, il Parco Fluviale di Rende (Cs), per una giornata all’insegna della musica, del divertimento e del rispetto per l’ambiente.

Mercoledì 1° maggio 2024 dalle ore 10:30 fino alle ore 20:30, l’intera area del Parco Fluviale diverrà lo scenario naturale di ParkLife, con due stage che ospiteranno una lineup che vedrà protagonisti artisti di primo piano nel panorama della musica elettronica internazionale.

A partire da Toy Tonics Jam, lo show che riunisce i talenti dell’etichetta discografica tedesca Toy Tonics, label di culto per tutti gli appassionati delle confluenze tra house, funk e disco, una jam vera e propria che vedrà alternarsi in consolle il tedesco Kapote, boss della label, affiancato da Sam Ruffillo e Guinny, per un’esperienza di puro funk da dancefloor.

Sul secondo stage spazio ad Andy Smith, dj inglese decano del dancefloor, collaboratore già di band seminali come Portishead e Prodigy, autore di numerose compilation che sono diventate iconiche e ricercatissime da tutti i collezionisti, i suoi set presentano – come scrive Rolling Stone – «una selezione di soul, funk, reggae e r&b capace di far impallidire un archivio».

A condividere con lui il palco: Jolly Mare, produttore polistrumentista ed appassionato ricercatore musicale, il suo è un viaggio che parte dalla disco tricolore per arrivare dove la profondità del ritmo cosmico riesce a spingersi; Damianito, vincitore del RedBull3Style, già concorrente di TopDj e live-dj di Salmo.

Su entrambi i palchi, come consuetudine, spazio anche ad alcuni tra i migliori dj local: Fabio Nirta, DJ Kerò, Vincenzo Nac, Dexter, Tascky, Lorenzo Gabriele e G41.

Accanto ai due stage, il pubblico troverà postazioni food & drink. Si ricorda altresì che per partecipare all’evento dovranno essere rispettate delle semplici regole a tutela della natura e dei partecipanti, sarà fatto divieto di ingresso per bottiglie con tappo e contenitori di vetro, metallo, lattine ed oggetti contundenti, barbecue e grill, oltre che proibito di accendere fuochi a terra ed abbandonare rifiuti.

Anche in questa edizione, al fine di garantire maggiore sicurezza e controllo, l’area del parco verrà delimitata e sarà possibile accedere solamente attraverso gli appositi ingressi. Tutti i varchi di accesso all’area saranno supervisionati dal personale steward addetto al controllo ed in tutta l’area saranno ben segnalate le uscite e le vie di fuga. L’intera manifestazione è organizzata e promossa da Be-Alternative Eventi e Wish Eventi, patrocinata dal Comune di Rende dal consiglio regionale della Calabria e resa possibile grazie al sostegno di attività commerciali e sponsor del territorio.

Le prevendite per partecipare all’evento saranno disponibili, al costo di 10 €, su Dice.Fm a partire dal 26 Aprile. Si potrà accedere al festival acquistando il ticket anche il giorno dell’evento presso le casse posizionate in corrispondenza dei 4 ingressi. (rcs)

A Rende torna Visionnaire, l’evento Street del Sud Italia

di BRUNELLA GIACOBBETra arte, musica e abbigliamento urbano, torna a Rende per la quarta volta l’evento Visionnaire.

Si svolgerà al Parco Acquatico Santa Chiara di Rende domenica 14 aprile dalle ore 10:00 alle ore 20:00 ed è previsto, anche per quest’anno, un ampio flusso di visitatori.

Da anni ormai anche l’alta moda ruba idee all’abbigliamento urbano, allo stile dei giovani e meno giovani che sperimentano con i capi che indossano e con le arti che praticano, quasi a consacrare quanto il gusto che viene dal basso sia spesso fonte di ispirazione e senza alcun dubbio espressione di personalità ricche e complesse. Da sempre le sottoculture ispirano le opere mainstream, dall’arte al cinema alla musica.

Per questi e altri motivi Visionnaire non è solo un punto d’incontro, ma è un vibrante e inclusivo ecosistema che accoglie una variegata gamma di individui: creativi, appassionati, musicisti, fashionisti, artisti, collezionisti, gamer e chiunque condivida la passione per la cultura urbana e sotterranea.

È un’opportunità unica per immergersi in un mondo di scoperte, connessioni e condivisione, esplorando le ultime tendenze, quelle storiche e anche pezzi rari di capi da collezione. Attraverso tornei e sfide ludiche, invitiamo tutti a mettersi alla prova e a celebrare insieme la diversità e la creatività che caratterizzano la nostra comunità.

Dalle partire di basket alla possibilità di personalizzare borse e sneaker seguendo i workshop degli artisti accreditati, dai concerti in musica ai diversi stand, fino ai talk che entreranno nel vivo delle culture urbane.

Gli organizzatori: «Ideale, dichiarazione d’amore, piattaforma culturale, Visionnaire nasce con l’intento di diventare un punto di riferimento per chiunque sia appassionato della cultura dello streetwear, del collezionismo, della musica urban e dell’arte contemporanea nel Sud Italia. Visionnaire è una community crocevia per creativi, atleti, appassionati di streetwear, artisti, collezionisti e gamer che si uniscono per festeggiare la “Culture” contemporanea».

«Quest’anno la giornata, oltre che dalla presenza di tantissimi stand sempre nuovi e variegati, è arricchito da workshop esclusivi, tra cui uno con il celebre artista di custom sneakers “Rhoncus” con il quale sarà possibile personalizzare le proprie sneakers con dei fumogeni; Non mancheranno talk con ospiti d’eccezione, gestiti quest’anno da Eyeson Magazine e la partecipazione straordinaria del brand Dolly Noire direttamente da Milano, un vero e proprio evento nel mondo dello streetwear del Sud Italia”. (bg)

RENDE (CS) – Venerdì presentazione della delegazione di Ambiente mare Italia

Venerdì 12 aprile (ore 17.30), presso l’Hotel San Francesco di Rende, si terrà la presentazione della delegazione Cosenza-Tropea di Ambiente mare Italia (Ami), guidata con determinazione ed entusiasmo dalla presidente Elena Pistilli.

L’Ami, un’associazione dedicata all’educazione, alla ricerca e allo studio, rappresenta una voce autorevole nel panorama della salvaguardia ambientale. L’evento, che gode del patrocinio della Provincia di Cosenza e dell’Università della Calabria, vedrà la partecipazione di eminenti figure accademiche, esperti del settore e rappresentanti istituzionali, tutti uniti nell’obiettivo comune di promuovere idee e progetti innovativi a beneficio del nostro territorio.

A seguito dei saluti della professoressa Patrizia Piro (ordinario di Costruzioni Idrauliche e Idrologia, pro-rettore dell’Università della Calabria), interverranno: Elena Pistilli (presidente Ami delegazione Cosenza-Tropea), Alessandro Botti (presidente nazionale Ambiente Mare Italia), il professor Giuseppe Mendicino (ordinario di Costruzioni Idrauliche e Idrologia, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente Diam Unical), la professoressa Elvira Brunelli (ordinario di Zoologia Dibest Unical), il campione del mondo di fotografia subacquea Francesco Sesso (ricercatore Diam Unical), Manuela Russo (operatrice Simu, Sistema Museale Università della Calabria), Paola Granata (presidente Confagricoltura di Cosenza), il direttore del Crea (Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura) Enzo Perri, l’avvocato penalista Anita Frugiuele.

La presenza di illustri personalità garantisce un dibattito ricco di spunti e proposte concrete. L’incontro sarà un’occasione preziosa per presentare nuove iniziative e soluzioni mirate alla protezione degli habitat naturali e alla conservazione della biodiversità.

L’Ami si distingue per il suo approccio integrato, che coinvolge attivamente cittadini, volontari e associazioni collaborando strettamente con enti di ricerca, università e istituzioni per garantire risultati tangibili e duraturi. Il Comitato Scientifico, in particolare, svolge un ruolo cruciale nel garantire che ogni attività sia supportata da solide basi scientifiche e sia implementata nel rispetto dei migliori protocolli.

In un momento in cui il nostro pianeta affronta sfide sempre più urgenti legate ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, l’azione dell’AMI rappresenta una luce guida per il futuro. Ogni passo verso la tutela del nostro territorio è un investimento nel benessere delle generazioni future e nella salvaguardia del nostro prezioso patrimonio naturale.

A proposito dell’appuntamento del 12 aprile, il presidente Ambiente Mare Italia (Ami Ets) Alessandro Botti ha dichiarato: «Partecipo sempre con entusiasmo e gioia ad ogni occasione di confronto pubblico che ha ad oggetto il Sud e, in particolare, la Regione Calabria. Penso che il mare rappresenti per l’Italia un’occasione imperdibile di sviluppo e crescita economica e sociale. Il Mar Mediterraneo ha bisogno di tutela. La Calabria è una delle Regioni con la maggiore presenza di costa, anche se si tratta di una costa fragile. Questo mare meraviglioso va tutelato affinché possa rappresentare un motore di rilancio economico. Penso al turismo, alla pesca, agli operatori del mare (dai subacquei ai pescatori). Le delegazioni di Ambiente Mare Italia sono molto attive in Calabria. Proprio oggi partirà la settimana verde dell’Ami.

Il claim di quest’anno è: “Ogni goccia conta” perché ogni singola attività rivolta alla tutela del nostro Pianeta forma il grande mare finalizzato alla salvaguardia del nostro ambiente. Non a caso, la Calabria è la prima Regione in assoluto per numero di eventi nell’ambito della settimana verde con oltre 40 appuntamenti di intervento ambientale, monitoraggio delle spiagge, divulgazione tra i cittadini e, specialmente, tra gli studenti. Numerose sono le scuole coinvolte».

Ambiente Mare Italia ci ricorda che insieme possiamo fare la differenza e che il nostro impegno per l’ambiente è una responsabilità condivisa che non possiamo permetterci di ignorare. A tal proposito, il presidente Botti ha evidenziato: «Il nostro slogan è: “Se lo conosci lo Ami, se lo Ami lo proteggi”. Amare la propria terra è necessario per la protezione dell’ambiente perché ci rende tutti più critici e attenti nei confronti del territorio in cui viviamo. Vorremmo essere da traino non solo per la valorizzazione delle aree marittime ma anche dei propri borghi e di tutte le altre realtà paesaggistiche».

La presidente delegata Ami Cosenza-Tropea Elena Pistilli: «Ringrazio il presidente nazionale di Ambiente Mare Italia Alessandro Botti per avermi concesso l’opportunità di aprire questa delegazione. Mi impegnerò con l’obiettivo di far conoscere il nostro patrimonio ambientale e culturale attraverso un’adeguata divulgazione, proprio mettendo in rete tante competenze diverse, come in questo primo incontro, dove l’Università della Calabria dialoga con il territorio creando una sinergia che dovrà sfociare sia in una corretta divulgazione della tutela ambientale, soprattutto presso i giovani, che in proposte da sottoporre alle istituzioni. A mio parere, questo è il momento giusto di agire, ovvero creare un nuovo spirito ambientalista che si possa nutrire della bellezza del Creato e farci riappropriare dello stupore perduto». (rcs)

RENDE (CS) – Da lunedì torna al Dam dell’Unical la rassegna “Il cinefilo”

Riprende lunedì 8 aprile con Il figlio di Hamas-The green prince la rassegna cinematografica organizzata come ogni anno dall’associazione Entropia aps in collaborazione con il Centro Culturale “Cinepresi” di Cosenza.

Una edizione speciale che si inquadra nel progetto Generazioni Solidali, cofinanziato dalla Regione Calabria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e teso alla promozione di attività che coinvolgano persone di età e provenienza geografica differenti, superando pregiudizi e ispirandosi ai valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’educazione interculturale.

Appuntamento al Dam – Polifunzionale dell’Unical – alle 20,45 con la pellicola diretta da Nadav Schirman che inaugura un mese all’insegna del cinema indipendente.

Tratto dal libro autobiografico scritto da Mus’ab Hasan Yusuf nel 2010 in seguito al suo espatrio negli Stati Uniti, il film narra tutto l’arco della sua vita dall’infanzia in Palestina fino all’abbandono della collaborazione con lo Shin Bet nel 2007 e la fuga negli Stati Uniti.

Premiata al Soundance Festival, la pellicola, interpretata dallo stesso Hasan Yusuf, è basata sulle interviste parallele dei due protagonisti e mette l’accento sulla loro vicenda esistenziale, sulla reciproca testimonianza di lealtà e solidarietà umana, e sul tormentato percorso che in nome di questa ciascuno vive verso la propria parte.

Lunedì 15 aprile, sempre alle 20,45 al Dam, sarà la volta di Atlantis, diretto da Valentyn Vasyanovych premiato come Miglior film della sezione Orizzonti al 76° Festival di Venezia.

In un futuro distopico e non troppo lontano, nel 2025, la guerra russo-ucraina è finalmente finita, ed è tempo di guarire. Un gruppo di ex-militari ucraini, aiutati da organizzazioni umanitarie, è impegnato nei timidi prodromi di quella che sembra essere una lunghissima, faticosa opera di ricostruzione, interna ed esterna, di una zona di guerra. Costruito con un rigore ottenuto attraverso delle inquadrature per gran parte statiche, Atlantis è il lavoro di scavo compiuto alla ricerca di quello che è rimasto di una civiltà andata in pezzi e stratificata da macerie, abbandono e morte.

È basato sul romanzo omonimo di Ryū Murakami, Audition diretto da Takashi Miike e che sarà proiettato lunedì 22 aprile alle 20,45 al Polifunzionale.

Considerato da registi come Quentin Tarantino e Rob Zombie uno dei film più raccapriccianti e memorabili degli ultimi 30 anni, Audition è secondo Miike, considerato non a caso tra i cineasti più originali del Giappone: «non è un horror. O almeno, non c’è un mostro, non è soprannaturale. È la storia di una ragazza che prova solamente delle emozioni leggermente strane, quindi non è impossibile capirla. Nei film del terrore, pensiamo che l’elemento horror sia una cosa speciale che non esiste nella vita reale ed è per questo che possiamo godercela. Ma ci sono anche cose terrificanti nella vita e sono tutte opera degli esseri umani. Ciascuno ha quelle cose dentro di sé. Quindi, filmando degli esseri umani, diventa in modo naturale un film dell’orrore».

La rassegna si concluderà il 29 aprile alle 20,45 sempre negli spazi del Dam con la pellicola di Alexandre O. Philippe Lynch/Oz.

Il film indaga i legami tra Il mago di Oz (1943) di Victor Fleming e l’universo inquietante e fiabesco di David Lynch.

Il film può dispiegare così un considerevole numero di immagini e suggestioni. E grazie allo split screen, la tecnica che moltiplica lo schermo in più parti, anche lo spettatore meno informato può apprendere con chiarezza i rimandi visivi e tematici sui quali i videosaggisti articolano le loro analisi in voce fuori campo: la critica cinematografica Amy Nicholson e i registi Rodney Ascher (Room 237), John Waters (Pink Flamingos, Cry Baby), Karyn Kusama (Girlfight, Aeon Flux), Justin Benson e Aaron Moorehead (V/H/S: Viral), David Lowery (Il drago invisibile).

Quattro titoli, dunque, quelli che saranno proposti nella rassegna, alcuni su tematiche di stringente attualità, inseriti nel progetto Schermi indipendenti, frutto della sinergia tra Distribuzione Indipendente, una delle realtà più innovative e dinamiche della scena nazionale, Ucca – Unione dei circoli cinematografici Arci e Uicc – Unione italiana circoli del cinema.

Appuntamento ai lunedì dei Cinepresi con ingresso gratuito e visione nella sala cinema degli spazi del Dam al Polifunzionale. (rcs)