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Dalla Calabria parte il primo progetto sui disturbi dell'apprendimento

Dalla Calabria parte il primo progetto sui disturbi dell’apprendimento

«Quello che presentiamo è un progetto pilota, primo in Italia, su disturbi che spesso creano deficit formativi per molti ragazzi, perché non diagnosticati in tempo e perché manca un percorso specifico nelle scuole». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto nel corso della presentazione del progetto in Cittadella regionale.

Insieme a lui, la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, l’assessore regionale al Welfare, Emma Staine e la direttrice dell’Ufficio Scolastico regionale, Antonella Iunti.

Disturbi che «impongono alle famiglie costi rilevanti per le diagnosi, attualmente fatte solo dal privato con un costo per le famiglie di 600 euro. In questo modo noi interveniamo offrendo la possibilità di colmare deficit formativi a bambini che ne hanno bisogno», ha continuato Occhiuto.

L’iniziativa prevede lo stanziamento di un milione e 100 mila euro nella prima fase a cui da aprile in poi si aggiungeranno altri sei milioni per il potenziamento delle risorse professionali dei servizi territoriali e l’assunzione di ulteriori figure specialistiche per rispondere in modo adeguato ai bisogni degli alunni.

In Calabria su una popolazione scolastica (16-18 anni) si stima siano 11.500 gli alunni portatori di un disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa) e di questi solo 3.600 in possesso di una certificazione specifica, ha riferito la vicepresidente Princi.

«I disturbi specifici di apprendimento scolastico – ha spiegato la vicepresidente con delega all’Istruzione – oltre a essere rilevanti per le conseguenze socio-relazionali che comportano, sono anche molto frequenti. Il disturbo, se non individuato e adeguatamente compensato, può determinare rilevanti conseguenze funzionali, come il raggiungimento di un livello scolastico inferiore e un elevato disagio psicologico, incoraggiando spesso l’abbandono scolastico».

Su scala nazionale – è poi emerso in conferenza stampa – i disturbi specifici di apprendimento mostrano una prevalenza tra il 3 e il 4% della popolazione in età evolutiva, sono caratterizzati da diversità nel neurosviluppo che causano difficoltà in alcune aree specifiche dell’apprendimento scolastico. Sulla base dell’abilità interferita dal disturbo i Dsa assumono dunque denominazioni specifiche: dislessia (disturbo legato alla lettura), disgrafia (disturbo legato alla scrittura), discalculia (disturbo che interessa il calcolo matematico).

«In Calabria negli anni – ha detto Princi – non avendo potuto contare pienamente sul servizio pubblico sanitario per carenza di risorse e per insufficienza di organico, le famiglie hanno dovuto far ricorso al servizio privato, con costi a loro carico, per il riconoscimento e la certificazione del disturbo, condizione indispensabile perché le scuole potessero attivare i piani personalizzati».

«Obiettivo strategico della Giunta – ha continuato – è potenziare il servizio pubblico sanitario supportando le istituzioni scolastiche nella fase diagnostica ma anche in quella relativa alla certificazione al fine di aiutare gli studenti più fragili. Nasce con questo spirito il progetto pilota sui Dsa, un progetto ambizioso ma sostenibile che, condiviso con l’Usr, coinvolge i Dipartimenti Sanità, Istruzione e Politiche sociali». (rcz)