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Paolo Mascaro

Il sindaco Mascaro: No al cambio di denominazione dell’Aeroporto di Lamezia

È un “no” la risposta del sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, all’idea del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di richiedere la modifica del nome dell’Aeroporto di Lamezia Terme in Aeroporto Internazionale Lamezia Terme – Catanzaro per «motivi che sono astrusi e incomprensibili».

«Parimenti, suscita molta perplessità l’affermazione del medesimo Sindaco secondo la quale l’Aeroporto sarebbe “nei fatti l’Aeroporto del capoluogo», ha aggiunto Mascaro, rimarcando che «ben altri sono, invece, i problemi che l’area centrale della Calabria deve e dovrà affrontare evitando di ritornare su stucchevoli tematiche frutto del campanilismo più bieco».

«La detta incomprensibile richiesta – ha proseguito il primo cittadino – avrà ovviamente la più ferma opposizione da parte della Città di Lamezia Terme e del suo comprensorio che tenderà al contrario a porre l’attenzione sulle necessità di sviluppo dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ed al riguardo ci si augura che il Sindaco di Catanzaro sappia anche lui impegnarsi affinché si proceda ad esempio al più presto alla realizzazione della nuova Aerostazione che da tempo si attende e sulla quale nelle linee programmatiche sembra non  rinvenirsi una sola parola».

«Dispiace, oggettivamente – ha detto ancora – per questa caduta di bieco campanile proprio nel momento nel quale si era già programmato di sinergicamente operare per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria, sinergia che ovviamente non potrà esservi in presenza di inaccettabile tendenza monopolizzante sul territorio lametino».

«Invito, pertanto, il sindaco di Catanzaro – ha concluso Mascaro – a rivedere le proprie posizioni ed a riconoscere che la denominazione di Aeroporto che da decenni costituisce la porta di ingresso della Calabria nel mondo e del mondo in Calabria resti immutata; ciò consentirà di poter più serenamente avviare positive occasioni di dialogo e di crescita che abbiano quale presupposto il reciproco rispetto dei territori e delle Comunità». (rcz)