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Mercoledì al Consiglio regionale una giornata studio su affido e adozione del Centro Agape

Mercoledì 28 febbraio, nella Sala Monteleone del Consiglio regionale di Reggio, dalle 9, si terrà una giornata di studio dedicata al diritto di ogni minore a crescere in una famiglia, promosso dal Centro Comunitario Agape, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania e dalla Presidenza del Consiglio Regionale.

Il programma prevede  i saluti diVincenzo Starita, vicepresidente della Commissione delle adozioni internazionali, su delega della Ministra Eugenia Maria Roccella, di Emma Staine, assessora Regionale alle Politiche Sociali, l’introduzione di Mario Nasone, presidente del Centro Comunitario Agape.

Relaziona Frida Tonizzo, presidente nazionale Anfaa – Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie. A seguire gli interventi di Marcello D’Amico, presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio, Maria Grazia Marcianò, psicologa Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, Danilo Ferrara, presidente Ordine Assistenti sociali della Regione Calabria, Francesca Mallamaci, Assnas Calabria – Responsabile Centro Antiviolenza Piccola Opera Papa Giovanni, Lucia Di Furia, direttore Generale Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria; Pasquale Cananzi, Camera Minorile Distrettuale di Reggio Calabria. Modera Giuseppe Marino, giudice onorario.

A 40 anni dalla approvazione della legge 184/1983 su affido e adozione sono stati fatti passi in avanti per il riconoscimento di questo diritto ma ancora non c’è la giusta attenzione a tutti quei minori e alle loro famiglie che vivono situazioni di fragilità che negli ultimi anni si sono aggravate.

«Preoccupano riforme legislative come quelle introdotte dalla Cartabia che, invece di attivare attraverso investimenti di risorse azioni di tutela, hanno creato – viene evidenziato – un clima di incertezze sulle competenze istituzionali ed in particolare  un indebolimento di  un sistema importante per la protezione dei minori che è stato  finora quello garantito dai Tribunali per i Minorenni. Restano strumenti da valorizzare le linee di indirizzo che il Ministero ha prodotto nei giorni scorsi sull’affidamento familiare, ma mancano azioni di monitoraggio e ricerche valutative che potrebbero esaminare il grado di applicazione e stimare gli esiti maturati sui territori degli interventi in cui sono state adottati». 

«Tra le innovazioni legislative – viene ricordato – quella della recente sentenza della Cassazione che ha toccato un tema , quello delle cosiddette adozioni aperte, che tende a  superare la rigidità dell’affidamento  e dell’adozione e prende  in esame nuove forme di accoglienza  che non interrompano il rapporto giuridico e umano con la famiglia di origine».

«In Calabria, in grave ritardo sulle politiche di Welfare – si legge in una nota –, servirebbe prioritariamente un sistema informativo in grado di offrire dati aggiornati per conoscere il numero dei minori fuori famiglia e per questo servirebbe un osservatorio regionale  per conoscere la situazione di ogni minore allontanato, per ridurre al massimo i tempi di attesa dei provvedimenti di tutela di questi minori che spesso attendono anni per avere risposte sul loro futuro. Minori che arrivano talvolta alla maggiore età senza potere contare su figure affettive di riferimento. Una nota di speranza, pur tra tante difficoltà, il numero ancora significato degli affidi in Calabria e delle famiglie aspiranti, un capitale da valorizzare con l’attenzione a non ricorrere a questa forma di solidarietà in funzione riparatoria ma soprattutto come azione preventiva in grado di intercettare fin dalla prima infanzia i minori con disagio, puntando anche sulle famiglie di appoggio verso ad esempio i nuclei madre bambino da fare affiancare da famiglie che li accompagnano svolgendo una azione di sostegno alla genitorialità».

Nel pomeriggio, al Salone della parrocchia del Crocefisso, dalle 16,39, le aspiranti famiglie affidatarie e adottive incontreranno la presidente nazionale Anfaa, Frida Tonizzo, insieme a Mirella Schillaci, magistrato minorile, Lucia Nucera, assessore alle politiche sociali del Comune di Reggio Calabria, Geri Bantel, Centro Emmaus Roccella, Marco Dato, Ass. M’Ama Calabria, Domenico e Rita Barresi, Comunità Papa Giovanni XXIII. (rrc)