PALMI (RC) – La compagnia Flamenco Nuevo accende il teatro Manfroce

La Compagnia Flamenco Nuevo ha chiuso, a Palmi, la celebrazione dei beni immateriali dell’Unesco, nel decennale del prestigioso riconoscimento attribuito alla Varia. La compagnia, infatti, si è esibita al Teatro Manfroce di Palmi per la rassegna Synergia 48, promossa dall’Associazione Culturale “Antonio Manfroce” presieduta da Antonio Gargano.

A  guidare il pubblico e i ballerini nel viaggio di questa danza che ormai ha conquistato una dimensione universale, Jose Salguero (voce), Marco Perona (chitarra), Claudio Merico (violino), Gabriele Gagliarini (cajon). Con il ballerino di calibro internazionale, Daniel Navarro, il direttore artistico della compagnia Dario Carbonelli e le ballerine Michela Mancini, Sonia Germani, Sara Vallucci e Flavia Bernardini.
«Resto sempre incantato in questa terra. Per noi è un gradito ritorno su invito dell’agente Massimo Cappello, al quale mi unisce un legame quasi familiare. Con l’associazione Amici della Musica Manfroce di Palmi, la compagnia da me diretta collabora ormai dal 2010. Indimenticabile le cornice del teatro della  Marinella. Questo spettacolo qui al Manfroce – racconta il ballerino e direttore artistico della compagnia Flamenco Nuevo, Dario Carbonelli – ha abbracciato la tradizione e l’innovazione del flamenco. Sempre forte la commistione di generi dentro le coreografie. Così ogni storia in danza ha assunto sonorità assolutamente originali, pure richiamando le radici e condensando movenze maschili e femminili». 

«L’incontro con Daniel all’inizio dello spettacolo ha suggellato il nostro sodalizio artistico sul palco e fuori, precedendo l’esplorazione della zona nera, dove albergano il dolore e la nostalgia di chi non c’è più, e l’incontro corale poi esploso nella festa in cui sorridere alla vita, bella nonostante tutto, con leggerezza e ironia. Il flamenco per me è libertà di espressione. È ciò che mi ha permesso di essere me stesso. Io vengo dalla danza classica dove il repertorio non concede grandi margini. Invece io sentivo l’esigenza di dare corpo e anima alla percussione della terra da dove ogni danza nasce e alla quale il flamenco conferisce tutta la sua autentica forza primitiva», commenta ancora il direttore artistico della compagnia Flamenco Nuevo, Dario Carbonelli.

«Il flamenco – racconta Daniel Navarro, ballerino di calibro internazionale – è l’arte più meticcia del pianeta, quella che più si nutre di contaminazioni. Grazie ai paesi del mondo, come Olanda, Italia, Francia, Sudamerica e Centroamerica che lo hanno coltivato, il flamenco è oggi un’arte universale. Lo spettacolo qui a Palmi, dove non ero mai stato, mi ha regalato tante emozioni: quella di ballare con la compagnia dell’amico Dario Carbonelli e quella di averlo fatto per il pubblico. Per me il flamenco è vita ed è sempre una grande responsabilità. Io sono grato al flamenco, danza che mi conduce in giro per il mondo e che mi emoziona sempre moltissimo», ha concluso il ballerino Daniel Navarro. (rrc)

PALMI (RC) – Sul palcoscenico del Teatro Manfroce la compagnia Flamenco Nuevo

Dopo il ritmo travolgente del Mariachi Sol Mexicano, tutto è pronto al Teatro Manfroce di Palmi per concludere la celebrazione dei beni immateriali dell’Unesco, nel decennale del prestigioso riconoscimento attribuito alla Varia, con lo spettacolo della compagnia Flamenco Nuevo.

In programma domenica 24 settembre alle ore 21:15, l’evento rientra nella rassegna Synergia 48, promossa dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria.

La migliore tradizione per rispettare le radici e la visione moderna per lasciarsi contaminare dai nuovi linguaggi artistici.

Ecco il connubio che ispira la compagnia Flamenco Nuevo, diretta da Dario Carbonelli, titolare della scuola romana Spazio Flamenco.

Jose Salguero e Ana Rita Rosarillo (voce), Riccardo Garcia Rubi e Marco Perona (chitarra), Claudio Merico (violino), Gabriele Gagliarini (cajon) e i ballerini Dario Carbonelli, Michela Mancini, Sonia Germani, Sara Vallucci, Martinica Ferrara Strova e Flavia Bernardini. Guest star il ballerino Dani Navarro.
Una musica dal vivo che rende lo spettacolo ricco di colori ed armonie che trasportano lo spettatore dentro le atmosfere tipiche della terra andalusa.

Il direttore artistico della compagnia, Dario Carbonelli, è figlio d’arte, formatosi presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Completati gli anni di studio, si è diplomato in qualità di insegnante di danza classica.Durante gli studi accademici si è avvicinato al baile flamenco sotto la guida di Isabel Fernández Carrillo. Nel 1998 ha fondato il gruppo Flamenco Vivo con il quale ha partecipato a numerosi festival (Riccione, Rapallo, Campobasso, Anguillara, Catanzaro, Ostia Lido, Mazzara del Vallo).

Nel settembre 2001 si è recato nuovamente in Spagna per studiare con El Junco, primo ballerino della Compañía di Cristina Hoyos, e con Andres Marín, uno dei più significativi esponenti del flamenco attuale. Dal settembre 2002 vive tra Roma e Siviglia, dove, nel febbraio 2003, è entrato a far parte della nuova Compañía Flamenca di Javier Cruz e, contemporaneamente, ha frequentato le classi di flamenco di Úrsula López, Ramón Martinez, Rocío Márquez, Pilar Ortega, Alicia Márquez e Soraya Clavijo. Nel 2009 è tornato all’attività di coreografo e bailaor con la compagnia Flamenco Vivo, di cui è fondatore. Nell’ottobre 2015 ha aperto a Roma la propria scuola Spazio Flamenco.
Guest star della serata il ballerino Dani Navarro. Diplomatosi presso il conservatorio Superior de Arte Dramático y Danza Española de Córdoba, ha viaggiato in tutto il mondo per ballare il flamenco. Ha collaborato con numerosi artisti internazionali come Wynton Marsalis e Richard Bona.

Ha lavorato, tra gli altri, anche con l’Orchestra Metropole diretta da Vince Mendoza, con la Wdr Big Band di Colonia e con Chano Dominguez nella creazione di “El viento”. Entrambe le opere hanno vinto il Latin Grammy Award. Ha anche diretto diversi spettacoli come “Caída Hondura”, “Piano y duende”, “Ramito de suspiros” e “Asómate”, solo per citarne alcuni. Ha collaborato al progetto di solidarietà “Becas Cardamomo” e attualmente fa parte del cast regolare del tablao flamenco Cardamomo. (rrc)

PALMI (RC) – Si presenta il libro di Benedetta Borrata

Domani pomeriggio, a Palmi, alle 18.30, di fronte alla Libreria Mondadori Point, sarà presentato il saggio “Non è pareggio da picciola barca, curiosando nell’officina di Natale Pace” di Benedetta Borrata.

L’evento è stato organizzato dal Club Unesco di Palmi insieme alla Libreria Arcadia – Mondadori Point di Emanuela Gioffrè e l’adesione di tantissime Associazioni e Club Service di Palmi e della Provincia.

Presenta Marisa Militano, presidente del Club per l’Unesco D.A. Cardone. Dialogano con l’autrice Pino Bova, presidente del Circolo Culturale Rhegium Julii e Natale Pace, scrittore.

Inoltre Rocco Militano, presidente dell’Associazione Amici “Asarepaci” conferirà a Natale Pace un riconoscimento per l’ultradecennale impegno dedicato a Leonida Repaci.

«Benedetta si è innamorata dei miei libri – hsa spiegato Pace – perchè voleva approfondire la conoscenza di Leonida Repaci. Motivo di orgoglio per me. Ora, oltre a questo suo riconoscimento quello di Rocco e Marisa Militano in quanto operatori culturali, ma pronipoti di Leonida; e si aggiunge ancora quello di Emanuela Gioffrè che per me rappresenta la Palmi che legge». (rrc)

PALMI (RC) – la Tango Rouge Company e la Tango Spleen Orquestra stregano il pubblico del teatro Manfroce

Passione ed energia, bellezza ed eleganza. Sul palcoscenico del teatro Manfroce di Palmi è andato in scena il Tango più coinvolgente di sempre, animato dagli otto straordinari ballerini della Tango Rouge Company, accompagnati dal vivo dalla Tango Spleen Orquestra.

Segna così un altro successo la rassegna Synergia 48, promossa dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Promozione culturale 2022 della Regione Calabria.

È stato il primo dei tre appuntamenti promossi per celebrare i beni immateriali dell’Unesco, nel decennale del prestigioso riconoscimento attribuito alla Varia. Seguiranno il concerto di Mariachi Sol Mexicano e il Flamenco Nuevo, rispettivamente il 16 settembre e il 24 settembre, sempre alle 21:15 al teatro Manfroce.

Neri Piliu, Yanina Quinones, Luis Cappelletti, Melina Mourino, Ayelen Sanchez, Walter Zuquia, Alexandre Bellarosa, Mariana Avila ecco gli otto sorprendenti ballerini esibitisi accompagnati dagli altrettanto straordinari Mariano Speranza (pianoforte, voce e direzione), Francesco Bruno (bandoneon), Fatma Mulhim (violino), Elena Luppi (viola), Mauricio Petta (contrabbasso). Sulle onde della musica, i ballerini hanno calcato il palcoscenico con leggerezza e armonia.

«Le movenze e il ritmo per raccontare la storia del Tango, dalle sue origini ai giorni nostri, passando dal cabaret, alla cultura popolare e al Libertango di Piazzolla. Per noi il Tango è lavoro al teatro ma è anche piacere. Nella milonga, che Neri mi ha fatto conoscere, si condivide, si socializza. Lì diverse generazioni ballano il Tango, dunque, l’energia e l’esperienza si contaminano a vicenda. Questo ci è mancato tanto. Stiamo recuperando la dimensione sociale che con la pandemia avevamo un pò smarrito. Il Tango è davvero universale. La danza non ha bisogno di parole per comunicare. Siamo stati in Turchia e anche in Corea. Non capivamo una parola ma, per unire ed entusiasmare, il Tango non ne aveva bisogno», hanno raccontato Yanina Valeria Quiñones e Neri Luciano Piliù, insieme dal 2006 e campioni di Tango a Buenos Aires, sia nel Tango Salón che nel Tango Escenario.

«Sono particolarmente emozionato di essere qui a Palmi. In questa terra nacque mia nonna, Marianna Parrello, emigrata poi in Argentina da piccola, negli anni Venti. Anche mio nonno Antonio Speranza, nato in Argentina, era figlio di genitori calabresi emigrati in Argentina. La prima volta venni qui con mio padre facendo il cosiddetto turismo di radici. Poi sono tornato a Palmi in occasione dei tour ed è sempre una grande emozione. Io sono nato in Argentina ma il richiamo della musica e del paese natio dei miei avi, la mia curiosità e la mia voglia di conoscere e sperimentare mi hanno spinto a venire in Italia dove ormai vivo. Qui c’era già mia sorella, cantante lirica», ha raccontato Mariano Speranza, compositore e pianoforte, voce e direzione della Tango Spleen Orquestra.

«La musica è stata una passione di famiglia che noi figli abbiamo potuto coltivare con lo studio. Anche mio padre, mio nonno e una sorella mia nonna, pure lei di Palmi, amavano la musica. Loro cantavano le melodie di Tango. Devo certamente a questo, il richiamo che un giorno ho sentito. Il Tango è la musica che sento più mia, quella che sentivo da bambino, quella che raggiunge subito e con intensità chi ascolta. Io suono per emozionarmi e per emozionare», ha raccontato ancora Mariano Speranza. (rrc)

PALMI (RC) – Sabato il Tango Rouge Company

Sabato 9 settembre, a Palmi, al Teatro Manfroce, alle 21.15, è in programma lo spettacolo della Tango Rouge Company, accompagnata dal vivo dalla Tango Spleen Orquestra.

L’evento rientra nell’ambito della programmazione della rassegna Sinergia 48 promossa dall’Associazione Culturale “Nicola Antonio Mafroce”, presieduta da Antonio Gargano.

Seguiranno il concerto di Mariachi Sol Mexicano e il Flamenco Nuevo, rispettivamente il 16 settembre e il 24 settembre. Neri Piliu, Yanina Quinones, Luis Cappelletti, Melina Mourino, Sebastian Nieva, Celeste Rey, Pablo Nelson Piliu, Giselle Tacon, ecco gli otto straordinari ballerini che si esibiranno al teatro Manfroce di Palmi, accompagnati dai musicisti Mariano Speranza (pianoforte, voce e direzione), Francesco Bruno (bandoneon), Andrea Marras (violino), Elena Lupi (viola), e Daniele Bonacini (contrabbasso). Yanina Valeria Quiñones e Neri Luciano Piliù ballano insieme dal 2006. Si formano professionalmente all’Accademia de Estilos de Tango Argentino con rinomati milongueros e maestri, tra i quali Carlos Perez e Rosa, Pupi Castello, Gloria ed Eduardo Arquimbau, Gerardo  Portalea, Toto Faraldo, Milena Plebs. Primo posto ai Campionati di Tango a Buenos Aires, sia nel Tango Salón che nel Tango Escenario. La Tango Spleen Orquestra ha riscosso grande successo in molte rassegne tra le quali La Società dei Concerti di Milano, Valtidone Festival, Festival Latinoamericando di Milano. (rrc)

PALMI (RC) – All’area archeologica di Griso Laboccetta va in scena “Palmi, mon amour”

“Genius loci” è un progetto di evento/spettacolo per la valorizzazione culturale integrata dei luoghi storici e delle personalità del territorio metropolitano reggino.

Il primo di una serie di eventi che, in forma di Spettacolo, portino la periferia al centro della città capoluogo di Reggio Calabria, in collaborazione e con il patrocinio delle amministrazioni civiche interessate.

Si tratta di presentare in forma integrata e innovativa le peculiarità dei territori storici dell’area provinciale reggina aggregandoli per zone culturalmente e produttivamente omogenee per configurare un ipotetico Distretto turistico – culturale e produttivo delle aree significative come ad esempio l’ Area del basso jonio grecanica e dell’ebraismo,l’Area del basso tirreno della Costa Viola e di Palmi, l’Area collinare dei Borghi storici preaspromontani, l’Area dei grandi siti archeologici magnogreci, romani e bizantini tra cui Medma/Rosarno, Locri Epizephiri e Gerace, l’Area delle torri costiere e dei castelli, la rete dei Musei.

Uno staff di fotografi d’arte, contestualizzazioni storiche a partire dall’età classica a quella contemporanea, reading letterari, musiche, artigianato artistico legato alle tradizioni popolari locali, performance teatrali, coinvolgimento delle realtà socio culturali locali saranno i cardini di base su cui si incentra la prima occasione di valorizzazione integrata dei territori maggiormente significativi dell’Area metropolitana. Non secondarie le attività promozionali delle colture agricole e delle produzioni enogastronomiche del territorio, le strutture di accoglienza per i turisti e i giovani,l’offerta culturale e per il tempo libero e lo sport.

Il primo evento che si svolge l’8 settembre nell’Area archeologica Griso Laboccetta dal titolo “Palmi, mon amour” a cura di Piero Praticò, è incentrato sull’identità e sui beni patrimoniali dell’antica cittadina tirrenica con alcuni dei suoi migliori figli: Francesco Cilea (Palmi 1866-Varazze 1950), Leonida Repaci (Palmi 1898 – Roma 1985). Nicola Manfroce (Palmi 1791-Napoli 1813), Domenico Augimeri (Palmi 1834 – 1911).

Non mancheranno momenti tra storytelling e romanzo, come ad esempio per lo scoglio dell’Ulivarella la “Leggenda di un albero”, redatta, anni addietro dal giornalista Domenico Zappone, al fine di illustrare al pubblico la storia, peraltro, tra il mito e la tradizione, dell’ulivo che vive sull’isoletta, nel mentre le isole Eolie continuano a cercare la piccola sorella perduta e ne piangono la triste sorte. Prenderemo spunto da tale condizione appartata della pianta, per sviluppare una riflessione sulla solitudine, su quanto essa silenziosamente sia presente nell’attuale società, sui danni e gli effetti sociali che essa comporta, sulla sofferenza che essa infligge a tante donne e uomini.

L’Associazione per la prima puntata di questo progetto non ha ricevuto alcun contributo pubblico o privato pur avendo chiesto alla Amministrazione metropolitana di abbracciare l’iniziativa facendola propria nelle forme burocraticamente legittime in quanto relativa a valorizzare e promuovere i centri e i borghi del territorio metropolitano utilizzando professionalità di vari settori. (rrc)

LA VARIA DI PALMI COME MODELLO PER
UNA NUOVA NARRAZIONE DELLA CALABRIA

di PINO NANO  Io non so chi abbia immaginato e organizzato questa pagina Facebook (https://www.facebook.com/VariaPalmi/?locale=it_IT.) sulla Varia di Palmi, ma chi lo ha fatto ha reso alla città e alla gente di Palmi un servizio di immenso valore sociale.

Per giorni mi sono rammaricato di non poter vedere la Varia di quest’anno, poi invece ho scoperto l’esistenza di questo sito e confesso di aver vissuto le tensioni e le emozioni più belle della città di Palmi in presa diretta, come se io in realtà vivessi a Palmi e non invece a migliaia di chilometri dal Carro Sacro. Per giunta anche una diretta Fb, che ha riproposto sulla “rete” l’immagine di centinaia di migliaia di persone in piazza per assistere allo spettacolo più bello e più emozionante di questa lunga estate calabrese. 

I 200 portatori del Carro Sacro, vestiti tutti di bianco e con il fazzoletto al collo della propria corporazione in realtà sembravano molti di più. Un effetto scenico irripetibile, da film colossal. 

Oggi, la prima idea che mi viene in mente è che sarebbe bello se un giorno un regista, che avesse voglia di raccontare la Calabria in maniera diversa dai soliti clichè di “terra di mafia”, venisse a Palmi e ne facesse un film da portare poi in giro per il mondo. 

Non so se il sindaco di Palmi ci ha mai pensato, o anche lo stesso Presidente della Regione Roberto Occhiuto, sempre così sensibile a questi temi venendo lui da una esperienza televisiva importante, ma vi assicuro che ci sono tutti gli ingredienti possibili e immaginabili perché uno spettacolo di folla e di popolo come questo della Varia di Palmi possa davvero diventare patrimonio comune di milioni di persone in tutto il mondo. 

Un docufilm di questo tipo non costerebbe neanche tantissimo. Anzi, sarebbe un’operazione culturale quasi a costo zero. Non devi pagare le comparse, perché in piazza trovi già centinaia di migliaia di persone.  Non devi pagare i costumi, perché tradizione vuole che ognuno si faccia cucire il proprio, soprattutto gli Mbuttaturi. 

Non devi pagare gli scenografi, perché Palmi e il mare sottostante sono già di per sé una magia cinematografica senza pari, e senza tempo. Non devi pagare gli esperti musicali, perché le nenie, le musiche e le preghiere che si cantano per strada sono già sufficienti a riempire l’atmosfera.

Non devi pagare il fitto del Carro Sacro, perché lo trovi già pronto per la scasata. Ci pensano i palmesi a realizzarlo dall’inizio alla fine.

Non devi neanche pagare gli addobbi esterni delle case, ci pensano da sole le donne di Palmi a farlo per l’arrivo della festa.

E dalla tua parte troveresti l’amore viscerale e il senso esasperato di ospitalità che appartiene alla nostra cultura e alla gente di Calabria. 

In questi casi basta un regista bravo, e una squadra di ripresa che venga a Palmi per una settimana e segua in presa diretta le varie fasi della festa. E poi la parte finale del montaggio, ma con tutto quello che c’è in piazza il giorno della Varia, sarebbe un gioco da ragazzi.

E poi? E poi suggerirei al Presidente della Regione Roberto Occhiuto di presentare il film al Festival del Cinema di Venezia, di solito si tiene la seconda settimana di settembre, quindi il prossimo settembre 2024, come documentario antropologico “dedicato” alla Calabria e ai calabresi. 

Ne sono certo, sarebbe un successo mediatico senza precedenti. Non credo possa esserci analisi antropologica migliore e più efficace di questa per raccontare in televisione o al cinema la profonda tradizione religiosa e popolare del Sud del Paese.

Domenica guardavo in televisione le immagini di questo immenso bagno di folla, era una vera e propria marea umana, gente dovunque, che si muoveva all’unisono, migliaia e migliaia di braccia protese verso l’alto, donne bambini e intere famiglie per mano ad ammirare lo spettacolo dell’animella, e poi il tripudio finale dei fuochi d’artificio, uno spettacolo nello spettacolo.

Palmi “forever”, la Varia per sempre, e con la Varia, la gente di Palmi e il popolo della Piana. 

La Varia di Palmi è indiscutibilmente mille emozioni diverse, insieme. 

C’è l’animella sospesa e legata a questa macchina trionfale alta 17 metri che ondeggia nell’aria sorridendo e salutando il mondo sottostante, c’è la gente appesa ai balconi delle case, ci sono migliaia di ragazzi e ragazze stipati come sardine ai lati del Carro sacro, ci sono gli eroi della festa, i mbuttaturi, sotto il carro da trainare, dettagli e frammenti di vita che emozionano ma incutono anche un pizzico di timore. È il timore ancestrale che all’improvviso possa accadere qualcosa di indesiderato. 

Basta nulla perché qualcuno nella ressa si faccia male, inciampi, venga travolto dagli altri, e invece no. Tutto domenica scorsa è filato liscio, organizzazione perfetta, impeccabile, ogni particolare della festa curato con attenzione maniacale, ogni spostamento calcolato al millimetro, ogni uomo del servizio d’ordine al suo posto, impegnato a controllare che nessuno potesse farsi male. 

Oltre 200 mila persone in piazza sono un rodeo. U una parata infernale. Sono soprattutto un manifesto corale di gioia e dolori, di attese e speranze, gente che per vedere la scasata è arrivata a Palmi alle sette del mattino, per rientrare poi a casa dopo le tre della notte, e dopo aver goduto di un concerto sublime come quello che Loredana Bertè ha saputo regalare alla sua terra natale. Rieccola la grande Loredana Bertè, lei che è nata a due passi da Palmi, e che a Bagnara ha vissuto le sue prime gioie e le delusioni più cocenti, per poi emigrare via per sempre. 

Anche per lei la Varia di Palmi è stato un trionfale ritorno a casa, e francamente non si poteva immaginare concerto più bello e più rock da regalare alla città della piana.

Grazie ancora Palmi, per questo spettacolo bellissimo, di grande civiltà. 

Grazie ancora Palmi, per averci fatto sognare, anche se da lontano. 

Grazie ancora Palmi, per averci fatto commuovere. 

La Varia di Palmi è oggi a giusta ragione Patrimonio dell’Unesco, ma non si potrebbe davvero immaginare uno spettacolo più bello di questo da nessun’altra parte al mondo. 

Ma non lo dico da figlio di Calabria quale io sono. Lo dico da osservatore attento e rigoroso del costume italiano e delle tradizioni religiose di questo nostro Paese. 

Il vero trionfo della pietà popolare. Tutto questo è la Varia di Palmi. Con i suoi numeri da record, l’attesa di questi giorni che hanno preceduto la scasata, il rumore assordante del cannone che dà il via alla sfilata finale, la Varia dei Bambini, e chi più ne ha più ne metta. 

Sul palco d’onore in piazza l’altra sera, accanto al sindaco, al vescovo della diocesi e alle massime autorità istituzionali dell’intera provincia c’era anche Gregorio Corigliano, mio compagno di vita in Rai per quasi 40 anni, figlio anche lui della Piana, il suo paese di origine era Eranova, poi è diventato San Ferdinando, siamo ai margini di Rosarno, e a due passi dal porto di Gioia Tauro, e che da lì domenica sera mi ha chiamato al telefono per dirmi «Se tu fossi qui assisteresti ad uno spettacolo unico al mondo. Hai fatto bene a convincermi a venire». Bellissimo lo stesso.

Grazie Palmi, per questa immensa e smisurata testimonianza di fede. 

Guai a pensare o a scrivere che la Calabria sia solo disperazione e malaffare. La Calabria vera è anche la Varia di Palmi, è questa folla immensa che si riversa per le strade della città, e trova il tempo per pregare e per stare insieme. 

Palmi e la Varia, eccolo per un giorno il cuore vero di questa regione. Uno spettacolo irripetibile. Anzi no. 

Lo spettacolo è solo rinviato di un anno, perché il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio ha già annunciato che la prossima edizione della Varia sarà l’anno prossimo, il 24 agosto del 2024. 

Speriamo di poterci essere. Ancora Grazie Palmi. (pn)

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PALMI (RC) – Straordinario successo della Compagnia dei Mastroni

Un evento che ha visto la presenza di oltre 1000 persone presso l’anfiteatro di Palmi, protagonista la Compagnia dei Mastroni che ha incantato il pubblico con lo spettacolo “Shrek – Il musical” e la solidarietà dell’associazione reggina Chrisma rappresentata dal presidente Giovanni Palermo e dal consigliere comunale Mario Cardia.

«Una sinergia nata nei mesi scorsi – afferma il Presidente Giovanni Palermo – la compagnia teatrale rappresentata da Antonio Gelardi ha donato 2 carrozzine per disabili all’associazione, dimostrando grande sensibilità ma soprattutto un cuore grande verso i più bisognosi. Da rappresentante legale dell’associazione non posso che esserne orgoglioso».

Ospite dell’evento il consigliere comunale Mario Cardia, che ha dichiarato: «Ringrazio la compagnia teatrale per l’invito e per questa splendida iniziativa, permettetemi però di ringraziare l’amministrazione di Palmi, il sindaco Ranuccio, l’assessore al Turismo Magazzù ed il consigliere delegato agli spettacoli Roberto Filippone per questa straordinaria estate palmese, quest’anno sono stati i reggini a spostarsi in provincia e Palmi è stata di gran lunga la meta preferita, merito di una programmazione oculata che ritengo doveroso evidenziare». (rrc)

PALMI (RC) – Fuori Campo 4 incontra la Varia

Rituali, fede, senso di comunità, lotta alla criminalità organizzata, ribellione, nuove generazioni, responsabilità sociale ed ecologica, futuro. Sono stati questi i temi portanti della seconda tappa di Fuori Campo 4 – Il cinema in festa, l’evento itinerante di Rete Cinema Calabria, sostenuto dalla Fondazione Calabria Film Commission, che da 4 anni celebra il territorio attraverso lo sguardo del cinema.

Una piazza della Libertà gremita di pubblico e operatori del settore per l’evento che ha visto alcuni protagonisti delle ultime produzioni di successo cofirmate dalla Film Commission: The Good Mothers (serie italiana vincitrice del Berlinale Series Award sulle donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta) e Summer Limited Edition (nuovissima serie tv dedicata ai giovani in cui la Calabria e l’ambiente fanno da coprotagonisti) e da talenti come l’attore Francesco Colella, interprete del boss Carlo Cosco in The Good Mothers, che in collegamento telefonico ha voluto lanciare anche un messaggio importante: «Quando si tratta di interpretare personaggi che appartengono alla nostra stretta attualità, personaggi che operano nella sopraffazione e in nome di un potere che ha come obiettivo non solo il controllo di un territorio, ma il controllo di esistenze altrui, interpretarli vuol dire innanzitutto prendersi una responsabilità. Tanti altri uomini anche al di fuori della ‘ndrangheta, considerano la donna come proprio territorio privato. Questa è una cosa che dovrebbe inquietare tutti noi, vista la cronaca degli ultimi anni, soprattutto noi uomini, nel rapporto con la donna, con la festività, con i sentimenti e con l’amore».

Una Palmi scintillante per i festeggiamenti della Varia ha accolto il secondo appuntamento di Fuori Campo in cui il focus si è incentrato proprio sulla sinergia che si muove non solo attorno alle grandi produzioni cinematografiche ma soprattutto in eventi come quello proposto, ospitando anche la giovanissima Nicole Sorace, il regista Mario Vitale, l’attore Alessio Praticò e l’attrice Alessandra Aulicino.

«Il nostro lavoro viaggia su due linee precise – racconta al pubblico Giampaolo Calabrese, project manager della Fondazione Calabria Film Commission – quello della promozione dell’immagine della Calabria e quello della produzione industriale, che vuol dire attrarre ulteriori investimenti sul territorio in grado di generare anche nuove occupazioni. La crescita della Fondazione è strettamente connessa alla crescita del territorio, perché noi favoriamo investimenti per i quali il territorio deve farsi trovare pronto. Noi forniamo l’indirizzo da seguire, prediligendo storie e luoghi che contengano intrinsecamente belle narrazioni e forte entusiasmo».

È il caso della serie a tinte rosa e dai temi green Summer Limited Edition prodotta da KidsMe, novità assoluta sia per genere che per contesto territoriale: «Il cinema e la serialità sono due vie che devono viaggiare in parallelo e coesistere – commenta Mario Vitale, regista e ideatore di Summer Limited Edition – La serialità è un modo di esprimere, di raccontare delle storie, che ha la possibilità di proseguire a lungo nel tempo non solo dal punto di vista narrativo, ma anche in ottica produttiva e lavorativa, e questa è un’opportunità molto importante per la nostra regione. È fondamentale per noi che viviamo qui riuscire a coglierla».

Cinema come occhio per indagare il territorio e farlo scoprire prima di tutto ai suoi abitanti, è d’altronde questo un fil rouge che lega tutte le edizioni di Fuori Campo: «La sinergia tra le produzioni, la comunità e i professionisti del territorio è ciò che differenzia il prodotto finale – ha commentato Fabrizio Nucci della Open Fields Production, tra i referenti del progetto Fuori Campo – A parità di bellezze naturalistiche è importante far capire che la Calabria è ricca di professionisti del settore e fare un lavoro di rete è fondamentale per la crescita non solo di una comunità, ma del singolo individuo».

Tra gli ospiti della seconda tappa di Fuori Campo, presentata e moderata da Ernesto Orrico e Valentina Caratozzolo, anche: Marco Suraci di Icarus Factory, che negli ultimi mesi ha preso parte alla realizzazione di “U.S. Palmese”, l’ultimo film dei Manetti Bros prodotto da Mompracem e Rai Cinema con la collaborazione della Calabria Film Commission, anch’esso girato tra le vie di Palmi e dedicato alla storica squadra di calcio cittadina; Francesco Mollo, location manager di The Good Mothers e Summer Limited Edition e Walter Cordopatri della Scuola di Recitazione della Calabria.

Prossimo appuntamento sabato 26 agosto a San Lorenzo Bellizzi (Cs), dove Fuori Campo 4 incontrerà “Exit. Deviazioni in Arte e Musica”, festival ideato da Piano B con l’obiettivo di valorizzare luoghi storico culturali della Calabria, per un evento dal titolo “Il cinema documentario e l’opera contemporanea”. Tra gli eventi in programma, l’incontro con la regista Vania Cauzillo e la proiezione del suo documentario con animazione “Il mondo è troppo per me – La storia di Vittorio Camardese” (2022), e la proiezione del corto “Friend” di Andrey Svletov (2022), a cura del Calabria Movie International Short Film Festival.

L’evento è realizzato con il contributo di Fondazione Calabria Film Commission, nell’ambito del Piano di Azione e Coesione 2014/2020, erogato ad esito dell’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria – 2023. (rrc)

PALMI – Fuori Campo 4 – Il Cinema in Festa incontra la Varia

Domani, a Palmi, è in programma la seconda tappa di Fuori Campo 4 – Il Cinema in Festa, la rassegna cinematografica itinerante ideata e diretta da Rete Cinema Calabria, che incontrerà la storica Varia di Palmi, una delle feste più importanti della Calabria, che rientra nella Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane, dal 2013 parte del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità Unesco, il primo soggetto calabrese ad ottenere tale riconoscimento.

L’evento, dal titolo Il territorio come storytelling, partirà alle 10.30 con la visita guidata “La magia del sentiero di Repaci” a cura dello storico Domenico De Luca, con partenza dalla Stazione di Palmi. Alle 16:30 appuntamento al Parco dei Tauriani con la visita dal titolo “Sulle Orme di San Fantino”.

«Indagare il territorio come storytelling significa comprendere come decifrarne non solo il patrimonio storico, artistico e naturalistico, ma anche tutto il vasto repertorio di simboli, miti, riti e usanze che lo caratterizzano – ha dichiarato Ivana Russo, referente del progetto Fuori Campo –. Le manifestazioni festive rappresentano dunque uno strumento d’indagine fondamentale, perché costituiscono la memoria collettiva e identitaria di luoghi e persone».

«In questo contesto, la Varia di Palmi – ha detto ancora – è un evento particolarmente affascinante, con alle spalle oltre quattro secoli di storia, che nonostante le trasformazioni subite dalla società rimane una delle feste più amate e attese dall’intera comunità palmese e non solo».

Alle 20.30, in Piazza Libertà, spazio alla proiezione di un video racconto su “La Varia di Palmi”, a cura di Rete Cinema Calabria, a cui seguiranno i saluti di Giuseppe Magazzù, Assessore del Comune di Palmi, e di Daniele Laface, Presidente della Fondazione Varia.

Sarà poi la volta dell’incontro realizzato con la Fondazione Calabria Film Commission, con alcuni dei protagonisti di “The Good Mothers”, la serie firmata Disney+ vincitrice della prima edizione della “Berlinale Series” alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, girata proprio tra Palmi, Reggio Calabria e Fiumara, e di “Summer Limited Edition”, diretta da Mario Vitale, che racconta l’adolescenza e le sue immense emozioni sullo sfondo della costa ionica calabrese e dei boschi della Sila.

Per l’occasione, verrà proiettato Attorno a The Good Mothers, interviste speciali ai protagonisti ed estratti dal backstage della serie, ispirata alla storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei clan della ‘ndrangheta, e di una giovane e brillante pm, che lavora per distruggerla dall’interno.

Dialogheranno Anton Giulio Grande (Presidente Calabria Film Commission), Giampaolo Calabrese (Project Manager Calabria Film Commission), l’attore Francesco Colella (The Good Mothers), in video collegamento, l’attrice Alessandra Aulicino, l’attrice Nicole Sorace (The Good Mothers, Summer Limited Edition), il regista Mario Vitale (Summer Limited Edition), l’attore Alessio Praticò (Summer Limited Edition), il Produttore Fabrizio Nucci di Open Fields Productions (prod. Esecutiva Summer Limited Edition), il location manager Francesco Mollo (The Good Mothers, Summer Limited Edition), l’attore Walter Cordopatri (Scuola di Recitazione della Calabria); Marco Suraci (Icarus Factory). Moderano Ernesto Orrico Valentina Caratozzolo.

«Ogni festa popolare è un desiderio di riconoscersi come comunità – ha dichiarato l’attore Francesco Colella, interprete del boss Carlo Cosco nella serie “The Good Mothers” –. È un modo di sollevarsi dalle proprie esistenze solitarie, spesso separate le une dalle altre. Così è anche il cinema: chiede aggregazione e condivisione, attorno a una storia, una visione, un sogno che racconta di noi. Festa popolare e cinema sono quanto di più luminoso e civile si possa desiderare. Ecco perché sono così contento dell’invito a prendere parte a Fuori Campo». (rrc)