IERI UN VOLO INTERNAZIONALE PER ZURIGO HA SEGNATO LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ NELLO SCALO CALABRESE;
Un volo della Compagnia aerea Edelweiss

Ritorna a volare l’Aeroporto di Lamezia Terme
Operativi il 1° luglio gli scali di Reggio e Crotone

L’aeroporto di Lamezia Terme, ha ripreso da ieri le sue attività «nel rispetto delle misure di sicurezza, e con un volo internazionale da Zurigo della Compagnia Aerea Edelweiss. E mentre quello di Lamezia torna operativo, bisognerà aspettare il 1° luglio per la ripresa delle attività dagli scali di Reggio e Crotone (Roma e Milano Linate dall’aeroporto di Reggio, mentre per Bergamo dall’aeroporto di Sant’Anna di Crotone).

Una scelta, quella della Sacal di riaprire il 1° luglio, che ha portato malcontento e dubbi tra gli abitanti di Reggio Calabria: il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, spera «che la riapertura si verifichi il 1° luglio e sarà uno degli ultimi a riaprire», in quanto «la società che lo gestisce decide che l’aeroporto non è strategico e che, per questa prima fase, non sarà aperto ed è sufficiente l’apertura di Lamezia, che credo sia già attivo da qualche giorno».

Secondo Falcomatà, questo è il momento in cui tutte le parti in causa dovrebbero offrire delle risposte. A partire dall’ente regionale che detiene buona parte del pacchetto azionario della società che gestisce gli scali calabresi.

«Questo – ha tuonato il sindaco – è un problema serio su cui dobbiamo riflettere. L’Aeroporto dello Stretto lo gestisce la Sacal. È participata al 35% dalla Regione Calabria ed è importante che ci dica quali sono le idee e le proposte che ci sono per l’aeroporto. Noi non lo sappiamo perché la Sacal non ha presentato il piano industriale. Sappiamo solo che ipoteticamente aprirà l’1 luglio perché si potranno prenotare i voli. Sono voli inutili, diversi rispetto a quelli precedenti al coronavirus. Non è stata neanche ripristinata la situazione già difficile pre-Covid. Dobbiamo pretendere le risposte che non sono arrivate. Bene l’arrivo di Italo, ma non basta».

Un’altra voce arriva dall’imprenditore reggino Demetrio Lavino, titolare del Torrione Hotel, che ritiene inutili i voli pomeridiani in quanto «per la maggior parte dell’utenza, in particolare quella produttiva, gli orari annunciati non sono assolutamente agevoli poiché presuppongono almeno un pernottamento con ulteriore aggravio di costi, ed anche i turisti in ingresso o in uscita dalla nostra area sarebbero sicuramente penalizzati nelle coincidenze».

Sempre Lavino ha lanciato un appello alla Sacal: «Tutte le aziende, nella loro politica economica, si orientano verso i clienti, ragion per cui ci aspettiamo che si tenga conto di queste nostre esigenze».

«Sarebbe incomprensibile – ha proseguito l’imprenditore – ignorare  che l’area dello Stretto ha un potenziale di 1.200.000 clienti, di cui 180.000 della sola città di Reggio. Prima annunciano il volo Reggio-Torino con la compagnia Blue Air, ma quest’ultima in realtà farà la tratta Lamezia/Torino! Viene così violato uno dei cardini della concessione trentennale che impone lo sviluppo di tutti gli aeroporti calabresi senza creare concorrenza fra gli stessi. Però, beffa delle beffe, ci mandano il Freccia Rossa Reggio-Torino. Ci manca solo lo scatolo con lo spago che avevano i nostri nonni quando partivano per il nord e non avevano la valigia».

«Non possiamo accettare – ha dichiarato Lavino – questa incomprensibile decisione in modo passivo e accontentarci di un unico volo pomeridiano per Roma e Milano che non serve a nessuno. Se quello lanciato da Sacal è un segnale di dismissione, allora sarebbe meglio rinunciare palesemente alla concessione trentennale. Utilizzarla in questi termini vorrebbe dire bloccare lo sviluppo di una preziosa risorsa a danno di un intero territorio, per favorire un’azienda, al 50% privata, per produrre sviluppo solo in un’area della Calabria».

«I trasporti sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio – ha concluso l’imprenditore – quando questi abbiano tariffe ed orari corretti rispetto alle richieste di mercato. Scegliere Lamezia invece di Reggio è una mancanza di rispetto per un’intera popolazione. L’aeroporto di Reggio è il primo aeroporto della Calabria e può essere un fiore all’occhiello della nostra città, un vanto per tutti i reggini e forse per i messinesi che sono stufi di essere “dirottati” verso Lamezia e Catania».

Per quanto riguarda l’aeroporto di Lamezia, dopo quello di oggi, il prossimo volo è in programma per il 15 giugno, con «il volo di Easyjet da Milano Malpensa di Blue Air, che ha anticipato l’avvio delle operazioni da e per Torino, inizialmente prevista per il mese di luglio». Poi, sarà il 19 giugno la prossima data, con il nuovo collegamento per Torino e Ryanair per Bologna, Bergamo e Malpensa, «mentre Alitalia manterrà un collegamento giornaliero per Roma Fiumicino fino alla fine del mese; dal prossimo 20 giugno ripartiranno anche i collegamenti con la Germania, con collegamenti settimanali con Francoforte e Lipsia».

«Tre lunghi mesi di silenzio nei nostri aeroporti – ha dichiarato Arturo De Felice, presidente della Sacal nel corso di un incontro con i dirigenti e i quadri aziendali della società in cui ha fatto il punto della situazione – un silenzio più assordante del rombo dei motori degli aerei, delle affollate sale dei nostri terminal. Ripercorrendo questi lunghi mesi, dalla cancellazione dei voli, alla Cigs dei 283 dipendenti delle società del Gruppo, alle attività di adeguamento alle necessarie misure sanitarie dei tre aeroporti, fino ad oggi finalmente pronti a ripartire e ad accogliere, in sicurezza, i passeggeri che verranno in Calabria per le vacanze, per lavoro o per riabbracciare i propri cari».

L’auspicio, per il presidente De Felice, è «che negli aeroporti calabresi possa, al più presto, riecheggiare il consueto frastuono della normalità, che essi ritornino a svolgere il loro ruolo, luoghi in cui arrivare e da cui partire nel rispetto della sicurezza e della salute comune». (ed)