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Il consigliere Billari: Servono investimenti in agricoltura per rilanciare economia in Calabria

Il consigliere Billari: Servono investimenti in agricoltura per rilanciare economia in Calabria

«La Regione Calabria ed in generale i vari enti locali non dimentichino di potenziare il sistema di collegamento tra le aree interne dove tante piccole realtà possono rilanciare l’indotto della nostra regione puntando sull’agricoltura e sulla green-economy», ha dichiarato consigliere regionale Antonio Billari, durante il seminario Agricolture al centro, svolto presso la Camera di commercio di Reggio Calabria.

Il componente della commissione Ambiente in consiglio regionale si è soffermato anche sul ruolo dei consorzi di bonifica «Se da un lato è giusto parlare di una riforma complessiva serve ragionare su un principio per il quale ogni territorio merita una attenzione aggiornata e diversificata ed è conseguenziale 5 consorzi per 5 realtà territoriali presenti nella nostra regione possono essere una soluzione giusta e praticabile per come anche condiviso dalla Cia».

Il consigliere regionale si sofferma anche sul ruolo stesso dei consorzi di bonifica ritenendoli come enti attuatori di una serie di interventi necessari in un contesto paesaggistico ed ambientale complesso come quello presente in Calabria.

«Se da un lato serve evitare gli sprechi e massimizzare le risorse – ha detto ancora – non possiamo tralasciare il fatto che i consorzi di bonifica quali enti pubblici economici possono intervenire su tutta una serie di materie legate alla bonifica ambientale ed alla corretta attuazione di una serie di progettualità in materia ambientale legata ai fondi che derivano dal Pnrr».

«Io credo che serve approfondire con estrema chiarezza anche quali siano state in Calabria le priorità nell’utilizzo o nel mancato utilizzo del Recovery fund perché con quei fondi – ha proseguito Billari – si dovrebbe procedere ad una rigenerazione del sistema agricolo ed alimentare attraverso il potenziamento delle imprese e delle filiere, alla sfida al dissesto idrogeologico, al potenziamento delle risorse non rinnovabili, alla tutela e valorizzazione delle foreste, alla tracciabilità e trasparenza sull’origine dei cibi e sappiamo quanto questo in Calabria possa essere importante e connesso alla tutela del lavoro e di chi opera in questo settore». (rrc)