Coldiretti Calabria: Sventare frodi nell’olio d’oliva significa salvaguardare produzione e agricoltori

Coldiretti Calabria ha evidenziato come «sventare le frodi dell’olio d’oliva significa salvaguardare la nostra produzione e il reddito degli agricoltori».

L’Associazione, infatti, ha rilevato come ci sia stato «un calo della produzione a livello mondiale dell’olio di oliva e questo ha fatto si che i prezzi siano balzati di circa il 34%. Lo spettro delle frodi è sempre in agguato e quindi è  importante intervenire per sventarle, difendere la produzione nazionale e ovviamente regionale, come secondi produttori e  garantire la sicurezza alimentare dei cittadini».

«È positiva su questo fronte – viene evidenziato – l’attività nel settore oleario condotta dai Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, con ispezioni di frantoi, aziende ed esercizi produttivi e commerciali che hanno portato già al sequestro sul territorio nazionale di 46mila litri di olio. Una azione importante dopo un anno segnato dal clima impazzito con eventi estremi che hanno messo a dura prova gli uliveti con la produzione dell’olio extravergine Made in Italy stimata a livello nazionale in circa 290mila tonnellate, in Calabria circa 35mila tonnellate  al di sotto della media dell’ultimo quadriennio».

«Le frodi a tavola – ha precisato Coldiretti sono un crimine particolarmente odioso perché mettono a rischio la salute delle persone, si fondano sull’inganno e colpiscono soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo.»

«Da difendere in Calabria – viene evidenziato – c’è un patrimonio di biodiversità importante con oltre 100 varietà di olive coltivate dal “Pollino allo Stretto”  per un totale di 25 milioni di piante, che insistono sul 24% della Superficie Agricola Utilizzata, oltre 160mila ettari  di cui 13mila dichiarati Igp. Un patrimonio dal quale  si produce  olio extravergine (3 Dop e 1 Igp)  oltre a decine di produzioni a km zero legate ai territori con una ricchezza di profumi e sapori che compete autorevolmente sul mercato. Per promuovere il consumo di olio italiano, che è di alta qualità e fa bene alla salute e all’ambiente, Coldiretti e Unaprol hanno previsto con le risorse del Pnrr accordi di filiera per avere un milione di nuove piante di olivo in più lungo la Penisola, incrementare la produzione e ridurre la dipendenza dall’estero in una situazione in cui sono straniere 3 bottiglie su 4 consumate in Italia».

«Ma l’impegno è anche rivolto alla formazione – ha concluso Coldiretti – per aiutare gli italiani a riconoscere e distinguere il vero extravergine di qualità e non cadere nelle trappole del mercato. A tale scopo è attiva Evooschool, la Scuola nazionale dell’olio extravergine d’oliva con sede a Roma». (rcz)

 

Coldiretti Calabria: Capodanno, numeri in crescita negli agriturismo

Natale con i tuoi, Capodanno in agriturismo. E adesso siamo pronti per l’Epifania. «E’ stato e sarà proprio così e questo – dichiara Vincenzo Abbruzzese Presidente di Terranostra Calabria, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti – è in linea con gli andamenti degli ultimi anni e dopo aver confermato come il Natale sia stata la festa da passare nelle proprie case e in famiglia, il cenone in molti lo hanno festeggiato con tanta voglia di stare insieme in agriturismo. Si registrato quasi il tutto esaurito, tra cenone e capodanno, nelle strutture agrituristiche di Terranostra, con un incremento rispetto al 2022. Ad attirare – prosegue Abbruzzese -la tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità. Un buon aumento di presenze, c’è stato tra i giovani. Ad aiutare la crescita della domanda è stata la bella pagina della Calabria vista durante il concerto di fine anno andato in onda su Raiuno, con protagonista non solo la città di Crotone ma l’intera regione, ma anche – aggiunge – tanti concerti in varie piazze di altissimo livello con tanti servizi legati all’enogastronomia e ai nostri luoghi storici e culturali».

«Noi – assicura Abbruzzese – riceviamo con grande piacere l’appello del nostro governatore Roberto Occhiuto che essere calabresi è un marchio di qualità e i nostri cuochi contadini e i nostri agriturismi sono il fiore all’occhiello della nostra terra per accrescere reputazione e programmare insieme un rilancio in chiave turistica non solo della stagione balneare ma destagionalizzando per far vivere i nostri meravigliosi luoghi. L’auspicio di tutti è seminare bene per poter raccogliere! A catalizzare l’attenzione sono stati soprattutto i menù proposti che hanno previsto, in base ai territori di appartenenza, una vasta proposta di piatti della tradizione. Grande successo – annota il presidente di Terranostra – hanno ottenuto le “bollicine” delle aziende calabresi che hanno suggellato il brindisi La vasta biodiversità che ci contraddistingue – conclude – è un asset importante per i nostri territori, principalmente per le zone rurali interne in chiave di sviluppo turistico autentico, genuino e di qualità». (rcz)

Coldiretti e Confartigianato consegnano all’arcivescovo Maniago la statuina del Presepe

I presidenti di Coldiretti Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e Confartigianato, rispettivamente Fabio BorrelloVincenzo Bifano, hanno consegnato all’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, una statuina del presepe.

Quest’anno la statuina rappresenta, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, oltre  un auspicio e un augurio,  la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista.  La tradizione del presepe nel 2023 ha compiuto 800 anni, perchè è nata nel 1223, a Greccio, ad opera di San Francesco. Una tradizione importante per il nostro Paese, che va anche al di là della religiosità, perché spesso rappresenta epoche e modi di vivere che si evolvono così come i cambiamenti che intervengono nella nostra società.

Da alcuni anni, Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola,, anche per valorizzare il lavoro artigianale e agricolo, promuovono la creazione di una nuova statuina da presepe, per accendere un faro sui cambiamenti e sulle peculiarità della società italiana. È stato un incontro durante il quale l’Arcivescovo ha ringraziato per il dono assicurando particolare attenzione all’agricoltura e artigianato che rappresentano attività economiche, capaci di sviluppo e di continua innovazione. Borrello e Bifano hanno ringraziato l’Arcivescovo per il suo alto magistero, che invita costantemente ad essere audaci per attraversare, affrontare e vincere le grandi crisi di senso e di significato che la storia ci presenta ma anche le risposte in senso personale e comunitario all’escalation globale di guerre e odio. (rcz)

Coldiretti Calabria: Per le feste la metà delle famiglie calabresi prepara in casa i dolci per tradizione

In Calabria c’è un grande ritorno nella scelta di fare i dolci tipici natalizi: il 50%, infatti, ha deciso di riprendere in mano un’attività che è tornata ad essere gratificante all’intero delle famiglie creando un clima di solidarietà e reciproco aiuto anche con il coinvolgimento dei bambini e la sapiente regia delle nonne.

È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, sottolineando come «i  prodotti dolciari calabresi hanno una tradizione antica, tramandata di generazione in generazione, il più delle volte legata ad un significato rituale e offerti come augurio rappresentativo di espressioni di sentimenti puri. In Calabria i dolci natalizi sono innumerevoli e ancora di più sono le varianti di preparazione utilizzate nelle varie località. In primis i torroncini calabresi che con il torrone IGP di Bagnara Calabra ha ormai conquistato tanti mercati nazionali e internazionali. E poi,  Scalille, turdilli o cannariculi, pitta mpigliata o nchiusa, ginetti, pignolata, susumelle, mostaccioli».

«Anche nelle case dei calabresi  il re delle feste resta il panettone – si legge – presente nel 78% delle tavole, davanti al pandoro (73%). I dolci tipici di Natale durante le festività sono presenti in oltre 8 case su 10. Diverse aziende calabresi ormai hanno una lunga tradizione nel fare panettoni e pandori artigianali, esaltando i prodotti del territorio».

«Si tratta di specialità che – precisa la Coldiretti – arricchiscono le tavole delle Feste presenti nel periodo natalizio anche nei menù del periodo di Natale nei tanti agriturismi diffusi lungo il territorio impegnati a conservare nel tempo le tradizionali alimentari del territorio».

«È importante sempre garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti acquistati – viene evidenziato dall’Associazione», ha dichiarato la Coldiretti sulla base dei dati Ixe’ nell’esprimere apprezzamento per gli accertamenti effettuati dai Carabinieri del Nas che, di concerto con il Ministero della Salute, hanno portato al sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, perché tenuti in cattivo stato di conservazione o in locali interessati da gravi carenze igienico strutturali, invasi da parassiti, privi di tracciabilità e oggetto di frode in commercio.

«Le frodi a tavola – sottolinea la Coldiretti – sono crimini particolarmente odiosi perché si fondano spesso sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Un comportamento scorretto che mette a rischio la salute dei consumatori e fa concorrenza sleale agli imprenditori corretti che hanno contribuito a far conquistare all’Italia la leadership nella qualità dell’alimentazione». (rcz)

Coldiretti Calabria: In regione 78 gli ettari cementificati nel 2022

In Calabria sono 78 gli ettari cementificati nel 2022 il 67% tolti all’agricoltura e il rischio idrogeologico è sempre un pericolo. È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, denunciando come, sulla base dei dati Ispra, «a causa della cementificazione e dell’abbandono, secondo Coldiretti, si è perso quasi 1 terreno agricolo su 3 nell’ultimo mezzo secolo con laSuperficie Agricola Utilizzata (SAU) che in Calabria (Dati Istat) nel 1982 era di 721.775 ettari, oggi siamo a 543.253 ettari con una diminuzione in quarant’anni di 178.522 ettari: 11,7% della superficie complessiva della Calabria».

«E questo – ribadisce Coldiretti – ha effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio, sul deficit produttivo e la dipendenza agroalimentare dall’estero. Per effetto delle coperture artificiali il suolo – continua la Coldiretti – non riesce a garantire l’infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio nazionale».

«L’effetto – ha precisato la Coldiretti – è che quasi la totalità dei comuni calabresi  hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche a causa del cambiamento climatico accentua il depauperamento organico dei suoli: un problema che ha conseguenze non solo sulla produzione agricola, ma su molteplici aspetti quali appunto la sicurezza idraulica e la perdita di biodiversità».

«Occorre – ha ribadito Coldiretti – accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da dieci anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.  Basta quindi sottrarre terreno fertile all’agricoltura che lascia in eredità suolo incolto, asfalto, capannoni abbandonati con le relative conseguenze. La disponibilità di terra coltivata  significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico».

«Non dobbiamo dimenticare che il consumo di suolo – ha concluso l’organizzazione agricola – ha effetti rilevanti dal punto di vista economico, occupazionale, ma anche ambientale». (rcz)

Coldiretti Calabria, Gallo presidente cooperativa Agricor eletto tra le eccellenze italiane a Montecitorio

Prestigioso riconoscimento per Natalino Gallo Presidente della Op Agricor di Corigliano-Rossano tra i premiati alla IX edizione del prestigioso Premio d’Eccellenza “100 Eccellenze Italiane”, che si è svolto a Roma nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.

Tra i cento migliori protagonisti dell’Italia che si sono contraddistinti nell’annata che sta per terminare nei vari ambiti professionali che spaziano, dalla medicina, al sociale, magistratura, cinema, sport, giornalismo, ambiente, agroalimentare e altro.

Cento personalità di alto profilo, importanti enti e aziende di successo, che si sono distinti non per un’unica azione meritoria, ma per la loro intera storia da protagonisti di primo piano della vita del Paese.

«Ancora una volta la Calabria è in prima fila e si distingue per capacità imprenditoriale – commenta con soddisfazione il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – A Natalino Gallo che guida una rilevante realtà agroalimentare della piana di Sibari che immette sul mercato un prodotto fresco di qualità garantita attraverso pratiche colturali rispettose dell’ambiente vanno i miei personali complimenti e di tutta la Coldiretti Calabria. Essere premiato tra i 100 protagonisti della migliore Italia, in virtù del prezioso contributo recato alla crescita del nostro paese non è cosa da poco!».

«Dopotutto – aggiunge Aceto – il sistema di lavorazione della Op Agricor risponde alle esigenze della moderna distribuzione sempre più attenta alla domanda del cittadino- consumatore. Ambiente, salute, territorio, sistema di qualità, centralità del consumatore, sono alcuni degli indicatori l’azienda mette in atto durante tutto il processo produttivo che gli permettono di raggiungere standard qualitativi che consentono di far arrivare sulle tavole del consumatore un prodotto sano e gustoso ad un giusto prezzo».

«Sono certo – conclude Aceto –che questo illustre riconoscimento non è un traguardo ma un premio a ciò che è stato fatto, nella convinzione che insieme agli agricoltori e a suoi collaboratori continuerà a lavorare con grinta e determinazione, mantenendo i piedi per terra come ha sempre fatto». (rcs)

Coldiretti Calabria, una delegazione al XXI Forum internazionale dell’agroalimentare a Roma

Sta partecipando dalla Calabria una delegazione, con il presidente e direttore regionale Franco Aceto, Francesco Cosentini e delegato nazionale e regionale di Giovani Impresa Enrico Parisi al XXI Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti che si sta tenendo a Roma a Villa Miani nelle giornate di giovedì 23 e venerdì 24 novembre.

Il Forum è l’appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, finanziarie e politiche nazionali ed estere. Nell’arco dei due giorni il presidente della Coldiretti Ettore Prandini affronterà, con la presenza di prestigiosi ospiti nazionali ed internazionali, temi correlati all’ambiente, alla salute e all’economia con spazi di approfondimento, la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni mirate. L’edizione di prevede la presentazione del Rapporto Coldiretti/Censis “La guerra in tavola” sull’impatto dell’inflazione sui consumi degli italiani, fra strategie di risparmio e profondi cambiamenti nelle abitudini alimentari delle famiglie, raccontate concretamente attraverso la mostra su come cambiano i menu nelle case degli italiani.

Interverranno il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il Direttore Generale Censis Massimiliano Valerii e il Ministro dell’agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Focus sulla candidatura Unesco della cucina italiana, con lo studio Coldiretti e The European House – Ambrosetti su valore del Made in Italy a tavola e l’esposizione sui colossi del Made in Italy allestita a Villa Miani, con le specialità di maggiori dimensioni realizzate per l’occasione nelle diverse regioni d’Italia tra maxi mortadella, provolone XXL, bottiglioni extralarge, pagnotte ciclopiche ed enormi salami e mozzarella.

Specifiche sessioni saranno dedicate alle tavole degli italiani, ai nuovi modelli di consumo, all’innovazione e competitività delle imprese, alla sfida energetica e alla transizione ecologica e digitale, alle infrastrutture, alle politiche per l’Europa fino ai rapporti di filiera e la sovranità alimentare in uno scenario globale segnato da guerre e migrazioni dai paesi più poveri.

Tra i rappresentanti istituzionali hanno confermato la presenza fisicamente nella prima giornata di giovedi 23 novembre Matteo Salvini (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Antonio Tajani (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Marina Elvira Calderone (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali), Raffaele Fitto (Ministro degli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr), Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura), Maurizio Leo (Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze), Giulio Tremonti (Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari Camera dei Deputati), Maurizio Martina (Vice Direttore Generale Fao). E’ possibile seguire la diretta streaming su www.coldiretti.it. (rrm)

Coldiretti Calabria: Approvata legge per fermare cibi costruiti in laboratorio

È stata approvata la legge per fermare i cibi costruiti in laboratorio. È quanto ha reso noto Coldiretti Calabria, parlando di «giornata storica», mentre il suo presidente, Ettore Prandini, ha sottolineato come «la battaglia si sposta in Europa dove farà da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini».

Agricoltori e allevatori, infatti, sono scesi in piazza per festeggiare l’approvazione da parte della Camera della legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali. Alla manifestazione una delegazione di gioovani calabresi guidata da Enrico Parisi leader nazionale e regionale dei giovani che ha dichiarato con soddisfazione: “

«La carne prodotta in laboratorio, non rispecchia il modello socio-culturale che vogliono i giovani agricoltori che invece con il loro lavoro, vogliono raccontare le storie delle nostre campagne – viene detto in una nota – degli allevatori e delle colture arboree spiegare a tutti, ad iniziare dai bambini che il cibo non nasce in laboratorio ma nelle aree interne e nelle campagne italiane».

«Altre battaglie la Coldiretti le ha vinte in Europa infatti – ricorda Coldiretti –  l’Italia proprio grazie al pressing di una raccolta di firme della Coldiretti è stata il primo Paese ad adottare norme nazionali per l’obbligo di etichettatura di origine degli alimenti verso il quale si sta progressivamente allineando l’Unione Europa con il superamento di dubbi e contestazioni, a livello nazionale e comunitario, che fanno ormai parte del passato».

«La legge sul cibo artificiale è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy – ha continuato l’Associazione – con la dieta mediterranea proprio nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010. Un modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità e che – riferisce la Coldiretti – si è affermata a livello planetario tanto da classificarsi come migliore dieta al mondo».

«La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche – sottolinea la Coldiretti – un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare. Il provvedimento varato dal Parlamento nazionale pone dunque – evidenzia Coldiretti – il nostro Paese all’avanguardia e trova terreno favorevole anche in buona parte dell’opinione pubblica europea dove si sta diffondendo una nuova consapevolezza circa i pericoli legati a una tecnologia dai contorni oscuri, con molte incognite che rischia di cambiare per sempre la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda».

«Una eventuale richiesta di autorizzazione alla commercializzazione che dovesse pervenire all’Ue – secondo la Coldiretti – non potrebbe essere valutata con le procedure ordinarie dei novel food ma per gli ingredienti utilizzati vanno applicate nell’Unione Europea le stesse procedure previste per i medicinali, che necessitano di approfondite prove sperimentali. Una esigenza alla luce del fatto che, dalle allergie ai tumori, sono 53 i pericoli potenziali per la salute legati ai cibi prodotti in laboratorio individuati nel Rapporto Fao e Oms che parla di “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” (ad esempio “carne coltivata”), preferito dalle industrie produttrici perché più accattivante ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali, che rilevano peraltro come la parola “sintetico” sia usata anche dal mondo accademico oltre che dai media».

«Non è un caso che in Paesi dove è stata consentita la vendita come Israele, prima del consumo, venga chiesta – precisa Coldiretti – la firma su una liberatoria dalle responsabilità e conseguenze sulla salute». (rrm)

Coldiretti Calabria: Concluso all’Unical il Corso Alta Formazione in Fiscalità Agricola

Si è concluso, all’Università della Calabria, il primo corso in Italia di Alta formazione in Fiscalità Agricola, nato a seguito protocollo di intesa tra Coldiretti e il Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche dell’UniCal.

Soddisfazione per l’alto valore didattico da parte dei 30 partecipanti, provenienti anche da altre regioni, che, hanno potuto aggiornare la formazione, acquisendo competenze specialistiche  fondamentali che consentono di fornire alle imprese agricole ed agroalimentari servizi avanzati e innovativi. Il corso è stato diretto dal prof. Salvatore Muleo, con l’ausilio del comitato scientifico di Coldiretti, composto dal dott.  Gennaro Vecchione e dal dott. Attilio Salerno.

Il percorso di studi ha  approfondito diversi temi di grande attualità: partendo dal diritto tributario, ha   analizzato gli aspetti della fiscalità agricola, approfondendo, con esperti delle diverse aree di Coldiretti nazionale e docenti dell’Università della Calabria, e di altre Università  tra cui il prof. Sartori dell’Università di Milano Bicocca curatore dell’aggiornamento  del noto manuale di diritto tributario Tesauro.  anche tematiche non fiscali, ma fondamentali nella gestione delle aziende e per la rapida e costante evoluzione dell’agricoltura, quali: le politiche Ue, l’importanza del fascicolo aziendale, (dott. Belcampo, responsabile Caa), il ruolo del credito bancario (dott. Pirone, Responsabile Simec), il lavoro in agricoltura e la legge sul caporalato( Magrini capo area lavoro Coldiretti ), le diverse forme contrattuali ed altri aspetti giuridici (illustrati dall’avv. Murgida ufficio legislativo).

Il presidente Coldiretti Calabria Franco Aceto ha  commentato positivamente lo svolgimento del corso e ha ringraziato il prof. Salvatore Muleo e il Direttore del Dipartimento prof. Alfio Cariola e tutti gli esperti che si sono alternati.

«Il successo del  corso – ha concluso – consolida  il rilievo economico e sociale del settore agricolo ed agroindustriale». (rcs)

Coldiretti, l’azienda agricola della Piana di Sibari “la Terzeria” scelta agli Stati Generali per la salute del suolo

Eccellenze calabresi in giro per l’Italia. L’azienda agricola della Piana di Sibari “La Terzeria” srl soc. a statuto benefit di Francavilla Marittima (Cs), è stata scelta come “azienda faro” per gli Stati Generali per la Salute del Suolo in corso a Rimini (Ecomondo) come esempio, e quindi in grado di fare “scuola”, di economia circolare e salute del suolo, buone pratiche e strategia agronomica per proteggere il suolo dai rischi di salinizzazione e desertificazione.

Ne da notizia la Coldiretti Calabria sottolineando l’alto valore di questa manifestazione cui danno vita Università di Bologna, Politecnico di Torino, Coldiretti e Novamont con il coordinamento di Re Soil Foundation e a cui partecipano diverse istituzioni nazionali.

Il suolo è elemento centrale per supportare la crescita con l’obiettivo del conseguimento entro il 2050 di un consumo netto di suolo pari a zero. La tutela del suolo – aggiunge Coldiretti – contribuisce al raggiungimento di ulteriori obiettivi sfidanti quali: la riduzione dell’immissione di gas serra nell’atmosfera del 55% entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.

A presentare il “caso studio” dell’azienda La Terzeria è stato il dr.agr. Benito Scazziota e ha visto confrontarsi diversi attori, accademici e istituzionali. La Terzeria è stata fondata nel 1935 su iniziativa di un ente assistenziale locale: la Fondazione Rovitti – Casa della Divina Provvidenza. Passata sotto il controllo della Diocesi attraverso un lascito testamentario, nel 2001 l’azienda inizia il suo percorso di trasformazione in Srl con l’obiettivo di gestire le sue operazioni e finanziare opere di valore sociale.

L’operazione, che si è completata due anni dopo, segnando l’avvio della diversificazione colturale che ha permesso di affiancare circa 250 ettari di frutteti, ortaggi e seminativi ai 200 storicamente vocati al riso. Per realizzare questo obiettivo, l’azienda ha sviluppato strategie di gestione idrica e del suolo capaci di contrastare due problemi fondamentali: la forte salinità del terreno e la carenza di materia organica. Da qui lo sviluppo di un sistema di subirrigazione a goccia capace di garantire una distribuzione capillare – e quindi improntata al risparmio – di acqua e fertilizzanti alla rizosfera, ovvero alle radici.

Grazie all’utilizzo di compost certificato proveniente da matrici organiche della raccolta differenziata e prodotto a breve distanza, inoltre, si è incrementata e tutelata la presenza della sostanza organica nel terreno. «Ancora una volta – sottolinea Coldiretti – dalla Calabria si riesce a “sfondare” positivamente proponendo aziende innovative, impegnate nella tutela del suolo e nello sviluppo di buone pratiche agricole replicabili: in una parola lighthouse farms, veri e propri “fari” per il comparto capaci da tempo di attirare l’attenzione degli osservatori». (rcz)