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Coldiretti Calabria: I primati del bio in Calabria rafforzano la nostra agricoltura

Coldiretti: In Calabria sempre più spazio alle donne in agricoltura

In Calabria c’è sempre più spazio alle donne in agricoltura: Sono, infatti, 34.761, su un totale di circa 94mila, le aziende condotto o di cui sono titolari le donne. È quanto ha rilevato Coldiretti in occasione della Festa della Donna, sottolineando come di queste 34mila donne sono imprenditrici che ancora sono impegnate in agricoltura, ma molte under40 che  hanno puntato sul settore agricolo abbattendo così barriere e portando in campo un nuovo protagonismo tutto al femminile».

«Il risultato – ha spiegato l’Associazione – è che quasi  un’azienda agricola su tre è capitanata da donne con una presenza che sta rivoluzionando il lavoro nei campi, dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche e sociali, ma anche l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, vittime di violenze e soprusi».

«In agricoltura  – ha dichiarato Maria Antonietta Mascaro, responsabile Donne Coldiretti Calabria – la presenza femminile si fa sempre più spazio e noi donne guardiamo al futuro armate di un grande ed importante bagaglio culturale ed esperienziale. Siamo donne che vedono nell’agricoltura il nuovo volano per la propria realizzazione professionale».

«È per accompagnare questo continueremo a lavorare  per superare le tante difficoltà – ha sottolineato – che incontrano le imprenditrici in campagna, soprattutto quelle più giovani, a partire, ad esempio, dalla scarsa tutela soprattutto nell’ambito della maternità dove il sostegno è davvero irrisorio e non riesce a coprire i costi di un’altra persona, visto che il lavoro agricolo non si ferma mai».

«Da segnalare anche la “quota giovane” – ha sottolineato Coldiretti under 35 che hanno puntato soprattutto sull’uso quotidiano della tecnologia. Il rinnovato fascino della campagna per le donne trova riscontro nella comune convinzione che quello dell’agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne che sono peraltro destinate ad aumentare nel tempo».

«Le imprenditrici agricole giovani, che rilevano le  aziende di famiglia – ha proseguito l’Associazione – hanno un’alta professionalità  circa il 25% è laureata, peraltro non sempre ad indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita».

«Oltre il 50% delle donne in campagna – ha rilevato – svolge più di una attività connessa alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta in azienda o nei mercati di Campagna Amica, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli. Ben il 60% delle donne nelle loro aziende ha poi scelto di dedicare parte della produzione al biologico o biodinamico e di operare per una filiera di qualità attenta alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità e delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. In particolare, poi, le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali». (rcz)