ROCCELLA (RC) – Roccella Jazz, stasera il progetto “Pantera”del Djana Sissoko Duo

È il progetto Pantera del Djana Sissoko Duo, ad aprire la terza serata del Roccella Jazz Festival, organizzato dal Comune di Roccella con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Djana è discendente di una delle più importanti famiglie Griot del Mali, essendo figlia del grande percussionista Baba Sissoko. Fin da bambina, in più occasioni, ha avuto la possibilità di incontrare i nonni paterni, entrambi Griot, e dalla nonna in particolare, che canta ancor oggi, ha imparato le vocalità tipiche della musica maliana da cui, com’è universalmente riconosciuto, derivano il blues e la soul music. A Roccella presenterà il suo nuovo progetto Pantera elaborato insieme al pianista e tastierista Luigi Genise.

Ospite del duo il celebre papà Baba Sissoko, ormai considerato uno dei più grandi percussionisti del mondo. Prima del concerto sarà presentato il nuovo CD del duo pubblicato da Caligola Records.

A chiudere la serata sarà Horacio “El negro” Hernandez, un’altra prima stella delle percussioni mondiali. Sarà a Roccella con El Trio formato insieme a John Beasley al piano e Josè Gola  al basso. Il batterista cubano è ormai considerato uno dei più importanti percussionisti del panorama jazzistico mondiale ed è stato eletto “Drummer of the Year” nel 1997. Nel corso della sua prestigiosa carriera ha collaborato con stelle del latin jazz (G. Rubalcaba, M. Camilo, C. Barque, D. Sanchez e T. Puente), con jazzisti come D. Gillespie, R. Hargrove, J. Patitucci e Mc C. Tyner e con musicisti pop quali Santana, Pino Daniele e Jovanotti. Da sottolineare la presenza di John Beasly che, ormai, compare sempre nei primi posti delle classifiche dei migliori  pianisti del mondo. Non è esclusa una sorpresa Sissoko come ospite di qualche brano del trio.

Intanto, ha raccolto grande attenzione il documentario Locrian Department Dal Modo Musicale Locrio alla Musica Contemporanea di Tommaso Marletta e Alessandra Laganà, una produzione Noma World a. p. s., con testi di Corrado Alvaro, Saverio Strati, Mario La Cava e altri, musiche di Daniele Roccato, Marco Colonna, Massimo Cusato, Francesco Loccisano e Alessandra Laganà e artworks di Stefano Giorgi.

Si tratta di un filmato imperniato sull’idea di un modo musicale antico (che, insieme ad altri, è alla base della musica occidentale), dal quale si parte per arrivare alla musica contemporanea. Il documento filmico, nel complesso, riesce a dare un’idea completa dei giacimenti culturali presenti nel territorio in cui si svolge il Festival inglobando linguaggi e mezzi espressivi diversi quali un’ accattivante tecnica di video-art, esecuzioni di brani originali da parte di musicisti ripresi all’interno dei siti prescelti e citazioni di famosi scrittori famosi, la maggior parte calabresi della Locride.

Second set di grande energia con la caleidoscopica performance della Med Free Orkestra, una formazione  composta da musicisti provenienti da varie aree del mondo che si sono assestati nel quartiere romano del Testaccio. Si tratta di un ensemble caratterizzato dalla contaminazione di esperienze diverse e multietniche messe a disposizione dai membri della formazione che sono spesso dei talenti al servizio di un progetto che, anche se attraversato da molti generi, in questa occasione ha messo il jazz e il Mediterraneo al centro della propria produzione musicale.

Conduttrice e mente di questo nuovo modo di essere della MFO la pianista Sade Mangiaracina  che può contare sul sostegno di un abile sassofonista come Gabriele Buonasorte. Ospite della serata il grande trombettista Fabrizio Bosso che ha confermato di essere una delle prime trombe del jazz italianoSi è rivelato una vera forza della natura, invece, il cantante e percussionista Franck Armocia che, tra l’altro, vanta origini roccellesi. Lo ha rivelato sul palcoscenico alla fine della performance. (rrc)

ROCCELLA – Al via il Roccella Jazz Festival

È con i sassofonisti Tim Garland Jesse Davis che si apre a Roccella Jonica la 42esima edizione del Roccella Jazz Festival, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Si inizierà al Teatro al Castello con i corsi dell’International Jazz Campus e con due proposte che non mancheranno di entusiasmare gli appassionati di jazz che anche quest’anno decideranno di seguire la manifestazione.

Toccherà al progetto “Black Masters“, un omaggio a grandi maestri della musica afroamericana (Miles Davis, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Herbie Hancock e altri), essere protagonista del primo set della serata alle ore 21.15. Si tratta di una produzione originale di Rumori Mediterranei che sarà presentata in prima mondiale. EUROPEAN JAZZ MEETING QUINTET il nome della formazione che includerà il grande sopranista inglese Tim Garland, il trombettista francese Nicolas Folmer, il contrabbassista russo Yuri Goloubev, il connazionale Sasha Mashin e il pianista Antonio Faraò, leader del quintetto e uomo di punta del jazz italiano all’esteroCercheranno di dare “colore” e sostanza a “Black jazz matters” il tema di quest’anno.

Il tema sarà confermato anche nel secondo set della serata, alle 22.30, con la performance del JESSE DAVIS & GERALD CANNON QUARTET, una formazione caratterizzata dalla presenza di due master della black music: il sassofonista Jesse Davis, uno dei più importanti esponenti del jazz contemporaneo di New Orleans, dove è nato nel 1965, e il contrabbassista Gerald Cannon, originario del Winsconsin. Ha militato nelle formazioni dei più grandi protagonisti del panorama jazzistico mondiale. Italiani gli altri due membri del quartetto: Elio Coppola, che si sta confermando uno dei più interessanti batteristi della scena nazionale e internazionale e Francesco Marziani, un giovane e bravo pianista napoletano.

Giorno 13 si darà il via anche all’International Jazz Campus che è imperniato su una serie di seminari, master class e workshop, tenuti da qualificati docenti e musicisti di primo piano a livello internazionale. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Presentata la 42esima edizione del Roccella Jazz Festival

È stata presentata la 42esima edizione del Roccella Jazz Festival, in programma al Teatro al Castello dal 13 al 17 luglio e il 18 e 19 al Waterfront Sinisio Zito e organizzato dal Comune, guidato dal sindaco Vittorio Zito.

E’ in linea con la tradizione il cartellone allestito dal direttore artistico Vincenzo Staiano. Si tratta, infatti, di un programma composto da produzioni originali, prime assolute e novità di rilievo del panorama jazzistico internazionale. E’ previsto anche un campus didattico  che mira a incrementare la cultura jazzistica dei giovani musicisti e di chi è interessato a migliorare le proprie conoscenze musicali. Si chiamerà International Jazz Campus e sarà imperniato su una serie di seminari, master class e workshop, tenuti da qualificati docenti e musicisti di primo piano. Le attività del Campus culmineranno nella creazione di un’orchestra denominata “Next generation jazz orchestra” formata da giovani musicisti selezionati tra i partecipanti ai corsi. Dopo una serie di prove a Roccella, l’orchestra chiuderà la sessione settembrina del Festival. 

Toccherà al EUROPEAN JAZZ MEETING QUINTET avviare la manifestazione giorno 13 luglio, al Teatro al Castello, con un progetto intitolato “Black Masters“, un omaggio a grandi maestri neri come Miles Davis, Wayne Shorter, Herbie Hancock e altri. Il quintetto formato da Tim Garland al sax soprano e tenore, Nicolas Folmer alla tromba, Antonio Faraò al piano, Yuri Goloubev al contrabbasso e Sasha Mashin alla batteria cercherà di dare “colore” e sostanza a “Black jazz matters” il tema di quest’anno. Potrebbe sembrare paradossale ma è importante rilanciare l’idea che gli afro-mondiali, non solo quelli americani, hanno dato un contributo fondamentale alla musica jazz.

A seguire, lo stesso giorno, sarà proiettato un bel documentario che dà una completa idea del territorio in cui si svolge il Festival. Si tratta di “LOCRIAN DEPARTMENT – Dal Modo Musicale Locrio alla Musica Contemporanea” un video-documento di Tommaso Marletta e Alessandra Laganà che sarà proiettato su uno schermo del Teatro al Castello. Le immagini del filmato sono costituite da riprese video, foto, una accattivante grafica, esibizioni di musicisti ripresi all’interno dei siti documentati e citazioni di famosi scrittori locridei.

Il secondo set della serata vedrà protagonista la MED FREE ORKESTRA, una formazione composta da musicisti provenienti da varie aree del mondo che si sono assestati nel quartiere romano del Testaccio. Si tratta di un ensemble caratterizzato dalla contaminazione di esperienze diverse e multietniche messe a disposizione dai membri della formazione che sono spesso dei talenti al servizio di un progetto che mette il Mediterraneo al centro della propria produzione musicale. In questa occasione sarà ospite il grande trombettista Fabrizio Bosso.

Sarà il DJANA SISSOKO DUO, con un progetto originale, giorno 15, ad aprire la terza serata. Djana è discendente di una delle più importanti famiglie Griot del Mali, essendo figlia del grande percussionista Baba Sissoko. Fin da bambina, in più occasioni, ha avuto la possibilità di incontrare i nonni paterni, entrambi Griot, e dalla nonna in particolare, che canta ancor oggi, ha imparato le vocalità tipiche della musica maliana da cui, com’è universalmente riconosciuto, derivano il blues e la soul music. A Roccella presenterà il suo nuovo progetto “Pantera” elaborato insieme al pianista e tastierista Luigi Genise. Ospite della serata il celebre papà Baba Sissoko, ormai considerato uno dei più grandi percussionisti del mondo. Prima del concerto sarà presentato il nuovo CD di Djana pubblicato da Caligola Records. 

A chiudere la serata sarà Horacio “El negro” Hernandez, un’altra prima stella delle percussioni mondiali. Sarà a Roccella con EL TRIO formato insieme a John Beasley al piano e Josè Gola  al basso. Il batterista cubano è ormai considerato uno dei più importanti percussionisti del panorama jazzistico mondiale ed è stato eletto “Drummer of the Year” nel 1997. Nel corso della sua prestigiosa carriera ha collaborato con stelle del latin jazz (G. Rubalcaba, M. Camilo, C. Barque, D. Sanchez e T. Puente), con jazzisti come D. Gillespie, R. Hargrove, J. Patitucci e Mc C. Tyner e con musicisti pop quali Santana, Pino Daniele e Jovanotti.

Giorno 16 toccherà ai DEVON E JAH BROTHERS aprire la serata. E’ una band guidata dal vocalist nigeriano Devon Miles. Dotato di una forte presenza scenica, cantante e autore di canzoni, Devon condivide la passione per la reggae music con gli altri membri della band. Il loro ricco repertorio musicale è composto da brani inediti scritti da Devon, sul genere new roots-dancehall. Trattano forti temi sociali come l’uguaglianza tra i popoli, la libertà e i diritti umanitari riguardanti i profughi e i richiedenti asilo politico, di ogni genere, razza e colore della pelle. Due anni fa la band è stata coinvolta nel Jova Beach Party.

Ormai di casa al Roccella Jazz Festival con i suoi storytelling (Battisti, Beatles, Wight, i festival rock), lo scrittore e giornalista Donato Zoppo ha ideato un nuovo show dedicato al miglior rock degli anni ’90: quello dei Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden, Radiohead e altri. La narrazione dello scrittore campano si alterna alla reinvenzione della ELECTRIC SPEECH BAND – il gruppo di fidatissimi musicisti attivi da anni con Zoppo, con un nuovo nome che evoca consapevolezza, libertà, coscienza – impreziosita da Luca Aquino, uno dei principali jazzisti italiani sempre a suo agio tra storie e musica da raccontare. Il progetto che presenteranno nel secondo set della serata s’intitola “A NATIONAL ANTHEM – Seattle, Los Angeles & Oxford 90’s”.

Il 17 saranno i T.U.N. TurinUnlimitedNoise  ad aprire la serata. E’ un trio torinese formato dai musicisti Gianni Denitto, sax, Fabio Giachino, synth, e Mattia Barbieri, batteria/campionatori. Quello dei TUN è un incontro tra la musica techno e il jazz. Il loro progetto “è un omaggio alla città di Torino e ai suoi suoni, alla sua anima industriale e alla sua forza espressiva sotterranea, che oggi come non mai spinge verso una dimensione umana, alla ricerca di senso e bellezza”.

Sarà il noto cantautore Alex Britti, con il suo quartetto, a chiudere la prima sezione del Festival con  un nuovo progetto. A Roccella, infatti, presenterà il suo primo disco interamente strumentale pubblicato dalla sua etichetta It.Pop.

Il 18  e il 19 luglio il Festival si trasferirà sul Waterfront Sisinio Zito. In quest’altra splendida location si svolgerà la sezione che costituisce la sintesi e lo sbocco del progetto  International Jazz Campus. Sarà caratterizzata, infatti, dai concerti di due formazioni create dai partner internazionali che hanno condiviso il progetto stesso. Si tratterà di due serate arricchite dall’apporto di star internazionali come Toni Kitanovski, Saso Popovski e altri. Due i concerti previsti: il settetto della Stip University della Macedonia del Nord e la TYJO-Tirana Youth Jazz Orchestra.

Si è chiusa con successo la 41esima edizione del Roccella Jazz Festival

Si è conclusa, con due concerti di grande impatto, la 41esima edizione del Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, organizzato dal Comune di Roccella Jonica e la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Proprio poco prima dei concerti, però, è arrivata la notizia della scomparsa di Giusy Bruzzese, l’impiegata comunale che aveva perso il marito ed era rimasta ferita insieme al Comandante della Polizia Municipale Alfredo Fragomeli in un incidente stradale. I due si occupavano della gestione amministrativa della manifestazione.

Dopo una sofferta analisi,  l’organizzazione del Festival ha deciso di svolgere i concerti nel modo più sobrio possibile e sospendendo qualsiasi forma di comunicazione. Lo ha fatto per onorare i contratti con i musicisti e rispettare gli impegni presi con gli sponsor istituzionali.

È toccato alla European Galactic Orchestra di Gabriele Mitelli ad aprire la serata, con un progetto centrato sul jazz contemporaneo. Quella di Mitelli è una all star formata da musicisti di primissimo piano, provenienti da 6 diversi Paesi d’Europa. Di grande interesse i brani eseguiti. Nella maggior parte dei casi si è trattato di composizioni  originali.

La serata e l’edizione sono state chiuse dai Lehmanns Brothers, una band francese formata da giovanissimi musicisti che hanno dato vita a una esplosiva performance ricca di suggestioni jazz, hip hop, funk e afrobeat, anche se la serata, sul piano emotivo, è stata condizionata dalla notizia della scomparsa della signora Bruzzese.

«Risultati oltre ogni aspettativa – si legge in una nota del direttore artistico – quelli della XLI edizione di Rumori Mediterranei, che si è potuta svolgere grazie all’impegno del sindaco Vittorio Zito e di numerosi volontari. Una manifestazione resistente, in forse fino ai primi di agosto, che si è rilevata poi vincente sul piano delle proposte musicali elaborate dal direttore artistico Vincenzo Staiano».

Spettatori provenienti da tutta Italia, infatti, hanno accolto con grande favore i musicisti provenienti da diversi paesi (Israele, Albania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Senegal, Grecia) e i giovani performer che si sono laureati all’Accademia del Jazz di Siena e che costituiscono la “next jazz generation”. Su tutti ha dominato la grande esibizione di Noa che ha segnato la XLI edizione. (rrc)

Roccella Jazz, Grecia e Calabria Greca a Rumori Mediterranei 2021 con i JazzMakam Athens Orchestra

Questa sera, a Roccella, al Teatro al Castello, il concerto, in prima esclusiva italiana, dei JazzMakam Athens Orchestra, un gruppo di recente formazione, costituito da musicisti professionisti greci.

L’evento rientra nell’ambito del quadro del rafforzamento dei legami tra Grecia e Magna Grecia e di amicizia con il Circolo Culturale Apodiafazzi e il suo presidente dott. Carmelo Giuseppe Nucera, Roccella Jazz – Rumori Mediterranei 2021 diretto da Vincenzo Staiano.

Il gruppo, dunque, offrirà temi musicali colti tra oriente e occidente ponendoli al di fuori della retorica musicale tradizionale. Un perfetto melange di mondi musicali che recuperano tradizioni sonore greche e mediterranee, in una espressione jazz raffinata e melodiosa e al contempo profonda e inquieta.

La formazione del gruppo è così composta: Tasos Georgopoulos: Lavta e voce – Compositore e Fondatore del gruppo Rebeletiko, Nikos Paraoulakis al Clarinetto-Ney, Kostas Yaxoglou al Piano, Makis Boukalis al Contrabasso, Sophia Mermigka al Canun e voce, Kostas Meretakis alle Percussioni. (rrc)

I prossimi concerti del Roccella Jazz Festival

Prosegue, con successo, a Roccella Jonica, il Roccella Jazz Festival, il Festival internazionale del Jazz “Rumori Mediterranei.

Dopo l’apertura di giorno 22 agosto con “Aperibook – Incontro con l’autore”, la gastronomia e il concerto del “The virtue of ignorance trio”, si è proseguito con il Mediterranean Jazz Sextet e il Matteo Mancuso Trio. I due concerti della sezione “Next Generation Jazz” sono stati  molto apprezzati dal pubblico del Teatro al Castello di Roccella Jonica e salutati con convinti applausi.

Oggi, 24 agosto, alle ore 21.15  toccherà all’Agea Project, un gruppo di giovani dell’Accademia del Jazz di Siena, e alle 22.30 alla “Rockella Jazz Power Band” che presenterà in prima assoluta la produzione originale del Festival “From Newport to Knebworth”, una rivisitazione di cover eseguite nei più famosi festival del mondo. Prima dei concerti, alle ore 19.45, ultimo appuntamento con “Aperibook”, l’incontro dedicato ai libri. 

Domani, 25 agosto, a Roccella tornerà Noa con il suo percussion trio. Il concerto della cantante israeliana, in programma alle ore 22.30, suggellerà un lungo rapporto di amicizia con Rumori Mediterranei che la fece esordire nel 1994. La sua esibizione sarà preceduta, alle 21.15,  da una performance dell’AJS Quartet, una formazione albanese che presenterà un suo progetto di jazz balcanico per la prima volta in Italia. (rrc)

 

Al via la 41esima edizione del Roccella Jazz Festival

Al via, a Roccella Jonica, la 41esima edizione del Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, promosso dal Comune di Roccella Jonica con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Prima serata al Teatro al Castello all’insegna della festa, dei libri, dei ricordi e del jazz d’avanguardia: Aperibook – Aperitivo con l’autoreTecheroccellajazz e il concerto del The virtue of ignorance trio, i temi salienti della serata.

Lunedì 23 si darà inizio a Next Generation Jazz, la sezione dedicata ai nuovi talenti del jazz italiano ed europeo. Due i gruppi in programma: The Mediterranean Jazz Sextet e il Matteo Mancuso Trio. Giorno 24 toccherà all’Agea Project e alla Rockella Jazz Band con il progetto originale From Neport to Knewwort.

Giorno 25 gli albanesi dell’Ajs Quartet con il loro nuovo progetto di jazz balcanico che sarà eseguito per la prima volta in Italia. Finale di serata con Noa che presenterà un progetto imperniato sulle percussioni.

Giorno 26 il primo set sarà affidato ai Mack che avranno come ospite il possente rapper newyorkese Donald D. A seguire, la premiere europea della JazzMakam Athens Orchestra, una formazione greca che presenta un progetto molto mediterraneo.

Il 27 apertura con Meeting in Roccella, una formazione presentata in prima mondiale grazie a Vincenzo Staiano, direttore artistico del Festival. Protagonisti Luke Stewart, Dudu Kouate’, Thomas Umbaca e Raul Catalano. In seconda serata, Bardamu con K. Sparks, uno degli esponenti più vivaci della scena hip-hop newyorkese.

Giorno 28 il top delle percussioni mondiali. Concerto d’apertura di “Dudu’ Kouate & The Africation Trio“, ovvero, l’Africa rivisitata dal celebre percussionista senegalese. A seguire, per la prima volta in Italia, “Holographic Circle“, già cd di grande successo, del Ronnie Burrage Quartet, guidato da uno dei più grandi batteristi statunitensi. 

Giorno 29 grande chiusura con la “European Galactic Orchestra“, una all – star europea guidata da Gabriele Mitelli, e la trascinante band francese dei Lehmmans Brothers.

Nei giorni 22-23-24 “Aperibook – Aperitivo con l’autore“. Nei tre incontri Giuseppe Rossi (Università IULM di Milano) presenterà un libro di Raul Catalano (musicista e scrittore) e due di Guido Michelone (ordinario di Storia della Musica Afro-americana alla Cattolica di Milano). (rrc)

Il 22 agosto torna il Roccella Jazz Festival, all’insegna della ‘resistenza’

Un evento speciale nato all’insegna della “resistenza” e della ferma volontà di tenere in vita, malgrado le difficoltà, un festival ormai entrato nella storia del jazz internazionale. È questo il focus del Roccella Jazz Festival, giunto alla 41esima edizione e in programma a Roccella Jonica dal 22 al 29 agosto, al Teatro al Castello, e il cui programma sarà presentato domenica 8 agosto, alle 19.30, a Largo Colonne – Rita Levi Montalcini di Roccella.

Un’edizione, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano, che si farà grazie al forte impegno del sindaco, Vittorio Zito, e dell’Amministrazione Comunale di Roccella e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, nonché grazie al contributo organizzativo di numerosi volontari ed al sostegno degli artisti che parteciperanno all’evento. I tagli imposti al budget dai mancati contributi dovuti da alcuni enti si tradurranno in un minor numero di concerti rispetto agli altri anni, ma sarà assicurato lo stesso livello di qualità musicale offerto nel passato. 

Il titolo “Next generation jazz” è stato scelto per sottolineare la folta presenza di molti giovani talenti che saranno affiancati da numerosi veterani e da alcune icone del jazz mondiale come Matteo Mancuso, Noa, Luke Stewart, Dudu Kouaté, K. Sparks, Ronnie Burrage e la European Galactic Orchestra, una all star guidata dal trombettista Gabriele Mitelli. Le nuove leve del jazz, infatti, in termini percentuali, costituiranno il 50 per cento degli artisti presenti alla manifestazione e saranno nella maggior parte dei casi degli under 30. Di grande spessore gli altri gruppi presenti nel cartellone della manifestazione con musicisti che proverranno da altri paesi come la Turchia, la Francia, Israele, l’Albania, l’Etiopia, la Grecia, gli Stati Uniti e il Senegal. Forte la presenza del Mediterraneo sul piano delle culture musicali. (rrc)

L’Avviso Grandi Eventi mette a rischio il 41esimo Festival Jazz Rumori Mediterranei di Roccella

Più che sostenere, sembra che la Regione Calabria voglia distruggere i grandi festival in Calabria. Prima Fatti di Musica di Ruggero Pegna, poi il Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia e, ora, è il Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei a rischiare di non riuscire a organizzare la sua 41esima edizione.

Lo ha reso noto l’Amministrazione comunale di Roccella Jonica, guidata da Vittorio Zito, spiegando che «non c’è alcuna possibilità, per come è strutturato l’Avviso – si legge in una nota – che il nostro Festival si possa candidare ad ottenere il sostegno finanziario previsto. E il perché è presto detto. L’Avviso è rivolto ad eventi che comportano spese minime pari a 350 mila euro, con un sostegno finanziario pari al 60% se tutti i concerti saranno gratuiti e del 40% se è prevista la vendita di biglietti. Numeri che vanno bene per l’organizzazione di eventi che godono di altri finanziamenti pubblici che coprono la parte di spesa mancante o di iniziative spot, che faranno probabilmente della nostra regione terra di conquista di format riproposti (uguali e spesso migliori) in tutta Italia». 

«È un avviso – viene spiegato – che aiuta le agenzie di promozione e le imprese private dello spettacolo per le quali qualsiasi contributo è positivo perché alleggerisce il normale rischio di impresa. È un avviso che va bene per le partite del cuore, per i concerti di Capodanno e per tutti quei format estivi che vediamo in questi giorni in Tv. Tutte attività legittime e che hanno una loro dignità, ma che nulla hanno a che fare con la produzione originale di contenuti culturali». 

«Il nostro Festival, da 40 anni – prosegue la nota – fa parlare della Calabria tutta Italia e tutta Europa. E lo fa per motivi positivi, legati a produzioni originali e sperimentazioni che spesso hanno fatto la storia della musica jazz nel nostro Paese. Anche quest’anno la rivista Down Beat – una sorta di Bibbia per gli appassionati di jazz statunitensi – ha anticipato il programma che avevamo messo in piedi per questa estate. Solo Roccella e Umbria Jazz sono citati come festival da seguire in Italia». 

«Francamente – ha scritto l’Amministrazione comunale – dubitiamo che la tipologia di eventi che si è scelto di privilegiare lasceranno una traccia nella nostra regione, se non la fatua soddisfazione di qualcuno di essere intervistato al momento della consegna dell’agognato premio al “divo” di turno (che per ritirarlo chiede anche il cachet!). Il Comune di Roccella non fa di mestiere il promoter, e il Festival Jazz non è una delle 50 tappe che un artista fa in Italia. Il Festival è altro. È produzione di contenuti originali, musiche che nessuno ascolterà altrove, incontri di cui si parla a lungo.» 

«Potremmo partecipare ad un altro avviso che la Regione ha messo in campo – hanno spiegato –. E sul quale, però, è previsto un contributo massimo di 40 mila euro: buono per una piccola rassegna, ma inutile per organizzare, come ogni anno, un festival che dura 10 giorni e che tocca 5 comuni della Città Metropolitana. E, partecipando, toglieremo chance di finanziamento a piccole produzioni che devono avere una loro valorizzazione, ma che non possono confrontarsi con manifestazioni come il nostro Festival».

«Prendiamo atto, con rammarico – ha proseguito l’Amministrazione – della scelta operata dalla Regione in relazione ai Grandi Eventi da selezionare per il riconoscimento del sostegno finanziario per il 2021. Prendiamo atto che l’idea del Marchio Grandi Eventi cara alla compianta presidente Santelli è tramontata a favore di eventi spot. Prendiamo atto che si è scelto di non considerare le produzioni culturali come grandi eventi capaci di attrarre turismo (nessuna produzione culturale si può autofinanziare per il livello richiesto dall’Avviso, a meno di godere o di altri finanziamenti pubblici o di cospicue sponsorizzazioni, evenienza impossibile a queste latitudini)». 

«Sappiamo che – hanno proseguito – quanto sopra denunciato non interesserà a chi ha deciso questa nuova strategia di sostegno dei grandi eventi (e che forse qualcuno gioirà del fatto che una rassegna che da 25 anni è sempre stata selezionata come evento culturale da finanziare finalmente esca dai piedi), ma non ci rassegniamo, però, al fatto che il Festival non si faccia.  E per questo abbiamo lanciato un appello ad altre istituzioni sovracomunali, affinché si eviti il rischio concreto che dopo 40 anni questa straordinaria esperienza finisca». 

«Per questo – hanno concluso – diciamo alle centinaia di appassionati che fremono per avere notizie di pazientare ancora un pochino. Perché a brevissimo assumeremo le decisioni definitive in merito». (rrc)

 

Rjf, con la sezione ‘Rumori Mediterranei’ arriva il grande jazz internazionale

Dopo sei giorni di grande musica, parte in quarta, a Roccella Jonica, al Teatro al Castello, la sezione Rumori Mediterranei della 40esima edizione del Roccella Jazz Festival, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Dal 27 al 30 agosto, infatti, sul palco del Teatro al Castello arriva il jazz internazionale e, ad inaugurare questa ultima tappa di questa edizione extra large, sarà il sassofonista Seamus Blake il 27 agosto che, insieme ad Andrea ReaDaniele Sorrentino ed Elio Coppola, proporranno canzoni  tratte dal repertorio americano e sud-americano, passando per il pop e il rock.

In chiusura un autentico colosso, Famoudou Don Moye, per mezzo secolo batterista/percussionista dell’Art Ensemble of Chicago, che presenterà un omaggio alla tradizione delle percussioni Afro-Americane e alle origini e alle influenze della diaspora africana. Una tradizione che conosce in modo approfondito grazie alle ricerche fatte in Guinea, Mali, Senegal, Congo, Marocco e Cuba. A Roccella presenterà un repertorio con composizioni sue, di Lester Bowie, Joseph Jarman, Chico Freeman, Roscoe Mitchell, Dudu Kouaté, Christophe Leloil e molti altri.

Venerdì 28 apertura con Karamu Afro Collective, artefice di un melange tra black music e afrobeat, a seguire un progetto affascinante dedicato al repertorio tradizionale sefardita, riproposto nell’ottica della moderna improvvisazione jazz. Si tratta di Sephardic Tinge di Gabriele Coen, che ospita anche due figure di rilievo come Arnaldo Vacca e Ziad Trabelsi.

Sabato 29  Roccella celebra le immagini del fotografo storico del festival Pino Ninfa con il progetto originale Impressioni Mediterranee, tratto dalle fotografie del suo libro: le immagini proiettate saranno commentate musicalmente da Francesco Cafiso e Mauro Schiavone.

A seguire un clamoroso ritorno, quello di Giovanni Tommaso, artefice di una produzione originale intitolata Roccella XL – Extra Large Combo. La grande esperienza del contrabbassista lo ha portato anche a occuparsi di musica pop con Riccardo Cocciante, Mina, Gianni Morandi, Ivan Graziani, Anna Oxa, Lucio Dalla, Sammy Davis Jr. e Rino Gaetano. Proprio sull’ultimo era incentrata una produzione originale del Festival del 2017 di Giovanni Tommaso, e sarà proprio lui a guidare una all-star band chiamata a celebrare il quarantennale del Festival, con alcuni tra i più grandi esponenti del jazz italiano.

Gran finale domenica 30 con Brunori Sas che, in pochi giorni, ha ottenuto un clamoroso sold out al Teatro al Castello. Il 2020 di Dario Brunori è all’insegna dei grandi riconoscimenti – Targa Tenco 2020 per il Miglior Album in Assoluto e Nastro d’Argento alla Migliore Colonna Sonora Originale per Odio l’estate di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il cantautore arriverà a Roccella dopo aver ottenuto questi riconoscimenti importanti che lo collocano in una posizione di primissimo piano nel panorama della canzone d’autore italiana. Una carriera piena di successi la sua, sia come autore che come compositore di musiche da film. (rrm)

In copertina, foto di Michele Bordoni