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Al via il Roccella Jazz Festival

ROCCELLA (RC) – Roccella Jazz, stasera il progetto “Pantera”del Djana Sissoko Duo

È il progetto Pantera del Djana Sissoko Duo, ad aprire la terza serata del Roccella Jazz Festival, organizzato dal Comune di Roccella con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Djana è discendente di una delle più importanti famiglie Griot del Mali, essendo figlia del grande percussionista Baba Sissoko. Fin da bambina, in più occasioni, ha avuto la possibilità di incontrare i nonni paterni, entrambi Griot, e dalla nonna in particolare, che canta ancor oggi, ha imparato le vocalità tipiche della musica maliana da cui, com’è universalmente riconosciuto, derivano il blues e la soul music. A Roccella presenterà il suo nuovo progetto Pantera elaborato insieme al pianista e tastierista Luigi Genise.

Ospite del duo il celebre papà Baba Sissoko, ormai considerato uno dei più grandi percussionisti del mondo. Prima del concerto sarà presentato il nuovo CD del duo pubblicato da Caligola Records.

A chiudere la serata sarà Horacio “El negro” Hernandez, un’altra prima stella delle percussioni mondiali. Sarà a Roccella con El Trio formato insieme a John Beasley al piano e Josè Gola  al basso. Il batterista cubano è ormai considerato uno dei più importanti percussionisti del panorama jazzistico mondiale ed è stato eletto “Drummer of the Year” nel 1997. Nel corso della sua prestigiosa carriera ha collaborato con stelle del latin jazz (G. Rubalcaba, M. Camilo, C. Barque, D. Sanchez e T. Puente), con jazzisti come D. Gillespie, R. Hargrove, J. Patitucci e Mc C. Tyner e con musicisti pop quali Santana, Pino Daniele e Jovanotti. Da sottolineare la presenza di John Beasly che, ormai, compare sempre nei primi posti delle classifiche dei migliori  pianisti del mondo. Non è esclusa una sorpresa Sissoko come ospite di qualche brano del trio.

Intanto, ha raccolto grande attenzione il documentario Locrian Department Dal Modo Musicale Locrio alla Musica Contemporanea di Tommaso Marletta e Alessandra Laganà, una produzione Noma World a. p. s., con testi di Corrado Alvaro, Saverio Strati, Mario La Cava e altri, musiche di Daniele Roccato, Marco Colonna, Massimo Cusato, Francesco Loccisano e Alessandra Laganà e artworks di Stefano Giorgi.

Si tratta di un filmato imperniato sull’idea di un modo musicale antico (che, insieme ad altri, è alla base della musica occidentale), dal quale si parte per arrivare alla musica contemporanea. Il documento filmico, nel complesso, riesce a dare un’idea completa dei giacimenti culturali presenti nel territorio in cui si svolge il Festival inglobando linguaggi e mezzi espressivi diversi quali un’ accattivante tecnica di video-art, esecuzioni di brani originali da parte di musicisti ripresi all’interno dei siti prescelti e citazioni di famosi scrittori famosi, la maggior parte calabresi della Locride.

Second set di grande energia con la caleidoscopica performance della Med Free Orkestra, una formazione  composta da musicisti provenienti da varie aree del mondo che si sono assestati nel quartiere romano del Testaccio. Si tratta di un ensemble caratterizzato dalla contaminazione di esperienze diverse e multietniche messe a disposizione dai membri della formazione che sono spesso dei talenti al servizio di un progetto che, anche se attraversato da molti generi, in questa occasione ha messo il jazz e il Mediterraneo al centro della propria produzione musicale.

Conduttrice e mente di questo nuovo modo di essere della MFO la pianista Sade Mangiaracina  che può contare sul sostegno di un abile sassofonista come Gabriele Buonasorte. Ospite della serata il grande trombettista Fabrizio Bosso che ha confermato di essere una delle prime trombe del jazz italianoSi è rivelato una vera forza della natura, invece, il cantante e percussionista Franck Armocia che, tra l’altro, vanta origini roccellesi. Lo ha rivelato sul palcoscenico alla fine della performance. (rrc)