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Roccella Jazz Festival

Si è chiusa con successo la 41esima edizione del Roccella Jazz Festival

Si è conclusa, con due concerti di grande impatto, la 41esima edizione del Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, organizzato dal Comune di Roccella Jonica e la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Proprio poco prima dei concerti, però, è arrivata la notizia della scomparsa di Giusy Bruzzese, l’impiegata comunale che aveva perso il marito ed era rimasta ferita insieme al Comandante della Polizia Municipale Alfredo Fragomeli in un incidente stradale. I due si occupavano della gestione amministrativa della manifestazione.

Dopo una sofferta analisi,  l’organizzazione del Festival ha deciso di svolgere i concerti nel modo più sobrio possibile e sospendendo qualsiasi forma di comunicazione. Lo ha fatto per onorare i contratti con i musicisti e rispettare gli impegni presi con gli sponsor istituzionali.

È toccato alla European Galactic Orchestra di Gabriele Mitelli ad aprire la serata, con un progetto centrato sul jazz contemporaneo. Quella di Mitelli è una all star formata da musicisti di primissimo piano, provenienti da 6 diversi Paesi d’Europa. Di grande interesse i brani eseguiti. Nella maggior parte dei casi si è trattato di composizioni  originali.

La serata e l’edizione sono state chiuse dai Lehmanns Brothers, una band francese formata da giovanissimi musicisti che hanno dato vita a una esplosiva performance ricca di suggestioni jazz, hip hop, funk e afrobeat, anche se la serata, sul piano emotivo, è stata condizionata dalla notizia della scomparsa della signora Bruzzese.

«Risultati oltre ogni aspettativa – si legge in una nota del direttore artistico – quelli della XLI edizione di Rumori Mediterranei, che si è potuta svolgere grazie all’impegno del sindaco Vittorio Zito e di numerosi volontari. Una manifestazione resistente, in forse fino ai primi di agosto, che si è rilevata poi vincente sul piano delle proposte musicali elaborate dal direttore artistico Vincenzo Staiano».

Spettatori provenienti da tutta Italia, infatti, hanno accolto con grande favore i musicisti provenienti da diversi paesi (Israele, Albania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Senegal, Grecia) e i giovani performer che si sono laureati all’Accademia del Jazz di Siena e che costituiscono la “next jazz generation”. Su tutti ha dominato la grande esibizione di Noa che ha segnato la XLI edizione. (rrc)