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CATANZARO – Comune partner per il progetto “Cuav Catanzaro”

Il Comune di Catanzaro è partner del Centro Calabrese di Solidarietà per la proposta progettuale “CUAV di Catanzaro” che il Centro stesso presenterà alla Regione Calabria a valere sull’Avviso pubblico per il potenziamento di centri di riabilitazione per uomini maltrattanti (CUAV) operanti nel territorio della Regione Calabria con lo scopo di contrastare il fenomeno della violenza di genere.

Lo ha reso noto l’assessora alle Politiche Sociali, Giusi Pino, cui si deve la proposta di delibera approvata dall’esecutivo.

«Il progetto trasmessoci dal Centro Calabrese di Solidarietà –ha  spiegato l’assessora Pino – si distingue per la sua metodologia innovativa e per l’approccio di prevenzione mirato a lavorare direttamente con gli autori di violenza per migliorare le relazioni di genere supportati da una rete consolidata di enti pubblici e privati. Le azioni progettuali riguarderanno start up e comunicazione attraverso la formazione dell’équipe e l’attuazione del piano di comunicazione; prevenzione e sensibilizzazione attraverso programmi rivolti agli studenti degli Istituti scolastici che prevedono, tra l’altro, seminari laboratoriali volti a diffondere conoscenza e affrontare vissuti legati alla violenza di genere, programmi per le coppie; infine il trattamento grazie ai servizi per uomini autori di reati di violenza di genere».

«La funzione del Comune di Catanzaro, mediante il Settore Politiche sociali ed abitative, in virtù dell’azione di rete che promuove con i centri antiviolenza e le case rifugio – ha aggiunto l’assessora – sarà quella di pubblicizzare le attività del centro di riabilitazione attraverso la rete territoriale e procedere alla segnalazione e all’eventuale invio di uomini autori di violenza. Anche questa iniziativa va inquadrata nella strategia dell’attenzione verso le tematiche sociali e di genere che costituisce uno dei pilastri dell’azione di governo cittadino».

«La violenza di genere, oltre a rappresentare l’emergenza che sappiamo bene è un fenomeno assai complesso, perché non c’è solo la parte che la subisce ma anche quella che la genera. È necessario quindi tenere conto di entrambe – ha concluso Giusi Pino – perché come per ogni fenomeno negativo le cause e gli effetti vanno affrontati nella loro globalità». (rcz)