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Roberto Crea

Roberto Crea, “idolo” delle biotecnologie, celebrato dal Reader’s Digest

Riceviamo con piacere dal prof. Giuseppe Nisticò, commissario della Fondazione Renato Dulbecco di Lamezia un articolo pubblicato di recente dal Reader’s Digest dal titolo Roberto Crea, Conquering the Scientific World che riproponiamo integralmente ai nostri lettori.

Il prof. Roberto Crea, già invitato dalla compianta presidente Jole Santelli a rientrare in Calabria dopo 40 anni di attività scientifica a San Francisco, è attualmente il presidente e direttore scientifico del nascente Renato Dulbecco Institute presso la Fondazione Mediterranea Terina di Lamezia Terme.

Il prof. Roberto Crea

Il mondo oggi è un immenso e complesso sistema che comprende vari interessi e per una piccola parte della società un mondo altamente competitivo. Tuttavia, qualcuno può vivere una vita tutta sua, seguendo i suoi pensieri, progetti e idee. Ma non ci si rende conto che è la Scienza che regola la vita umana. La Scienza oggi rappresenta una amalgama di numerose teorie, leggi, origini dei fatti, modelli e conclusioni che di fatto costituiscono la società. La Scienza è la ragione per la quale gli uomini hanno raggiunto il massimo dei successi oggigiorno.

Nonostante gli scienziati che hanno portato una rivoluzione nella vita umana non siano molti, rimangono alcuni che seguendo varie tappe trovano continuamente soluzioni per problemi della vita umana ancora irrisolti e aggiungono valore, benessere e conforto, alla vita degli uomini.

Una personalità di grande spicco in questo contesto è Roberto Crea, il quale con le sue scoperte ha contribuito a salvare vite umane e a fare passi avanti nel cammino della Scienza.

Il dr Crea è da oltre 40 anni uno scienziato di successo, ma anche un manager di diverse industrie biotecnologiche e delle Scienze della Nutrizione. È stato il fondatore di 8 industrie negli Stati Uniti. Inoltre, è stato uno dei co-fondatori e il primo direttore dei laboratori di Chimica del DNA presso la famosissima Genentech e autore unico dei primi due brevetti internazionali di tale industria, che le hanno permesso per la prima volta di quotarsi in Borsa. Inoltre, il dr Crea detiene oggi più di 100 brevetti internazionali e 40 brevetti negli Stati Uniti d’America. Le sue scoperte e le sue ricerche nel campo delle biotecnologie rappresentano il top nella scienza internazionale.

Nato il 1° luglio del 1948, in una piccola città italiana, Palmi (Reggio Calabria), Roberto Crea è considerato un vero genio. Laureato in Chimica biologica presso l’Università di Pavia, in Italia. In seguito si è recato con una borsa di studio in Olanda dove si è specializzato all’Università di Leiden. In questi laboratori ha lavorato e si è dedicato alla sintesi dei nucleotidi, che rappresentano i mattoni che servono per la sintesi del DNA.

Per i suoi interessi e la sua innata curiosità, si è specializzato nella sintesi del DNA/RNA con la tecnica del fosfotriestere. In quel periodo pochissimi ricercatori al mondo studiavano la combinazione dei geni, ma Roberto con suo background forte in questo campo ha giocato un ruolo fondamentale per scoperte di interesse storico.

La sua straordinaria ricerca presso l’Università ha consentito di scrivere molti volumi. Egli è stato reclutato nel 1977 dalla Genentech per dirigere la squadra di ricercatori impegnati nella sintesi dei geni presso la City of Hope Medical School, situata a Duarte, in California. Roberto , allora, aveva solo 29 anni quando ha deciso di trasferirsi in California per lavorare nel campo delle biotecnologie.

La Genentech ha finanziato le ricerche del dr Crea sulla sintesi dei geni. Così, lavorando giorno e notte, egli ha ottenuto grandissimi successi perché, essendo un ricercatore molto brillante, è riuscito a scoprire una nuova metodologia di sintesi chimica degli oligonucleotidi e geni. La sua profonda conoscenza, in collaborazione con quella di altri ricercatori della eccellente squadra della Genentech hanno immediatamente usufruito di tale scoperta per la produzione dei geni A e B dell’insulina umana. Con tale scoperta la Genentech è stata riconosciuta come la prima industria al mondo in grado di sintetizzare l’insulina umana. Inserire i geni dell’insulina umana nell’Escherichia coli ha consentito di produrre quantità di insulina su scala industriale e trattare milioni di pazienti diabetici in tutto il mondo.

Oggi Roberto è riconosciuto come il padre dell’insulina umana sintetica e ha quasi vinto il Premio Nobel. Ma egli dice: «Essendo stato capace di creare un’intera molecola di insulina in laboratorio ha reso possibile eliminare i rischi e assicurare la produzione di insulina sintetica in quantità illimitate con un metodo più facile e meno costoso»

I suoi sforzi sono continuati anche dopo la sintesi dell’insulina umana e hanno portato alla sintesi di numerosissimi prodotti biotecnologici strategici nella terapia di numerose malattie (interferons, GH, prolattina, anticorpi monoclonali, etc).

Nel 1982 Roberto ha cominciato a lavorare anche come scienziato-imprenditore e ha fondato la sua prima industria chiamata Creative BioMolecules. Questa avventura inizialmente ha funzionato come una piccola impresa biotech, ma in seguito è stata in grado di produrre proteine di interesse terapeutico. In tale industria furono scoperti i fattori di crescita (rigenerazione) dell’osso.

Un altro contributo straordinario in Medicina è rappresentato dalla scoperta della ziconotide nell’industria da lui fondata e diretta Neurex Corporation. I ricercatori esperti in neuroscienze sotto la sua guida hanno scoperto questo nuovo principio attivo analgesico di gran lunga più potente rispetto alla stessa morfina e senza alcun effetto collaterale. Nell’aprile 1998 la Neurex fu acquistata dall’industria Elan Corporation di Dublino (Irlanda) per 700 milioni di dollari.

Per le sue scoperte Roberto Crea è apprezzato in tutto il mondo, come documentato da premi e riconoscimenti internazionali che gli sono stati conferiti, quali il Recipient of the David Rumbough Award, Golden Bergamot, Man of The Year by Accademia Fiord of Rhegium, il Pericles International Prize in Biotecnologie a Torre di Ruggiero, in Calabria, il Premio Nello Vincelli a Reggio Calabria, Italy.

In conclusione, il dr Roberto Crea si è affermato ed è riconosciuto come uno dei più grandi ricercatori e scienziati che l’America abbia mai conosciuto. Nei 65 anni della sua vita ha un lungo elenco di scoperte e ricerche e oggi può essere guardato dalle nuove generazioni come un idolo delle Biotecnologie cui molti scienziati nel mondo si ispirano al fine di aiutare l’umanità attraverso la Scienza. (rrm)