La musica calabrese conquista il Portogallo con i Parafonè

«Il coinvolgimento del pubblico e la loro accoglienza ci hanno fatti sentire a casa, quella che abbiamo sempre idealizzato, la Calabria che guarda al mondo e che fa parte del mondo. Torniamo nella nostra terra con una grande gioia in tasca e tanta fiducia nel futuro, credendo fermamente che la Calabria sia un’esportatrice di bellezza, non solo in termini musicali» ha dichiarato Bruno Tassone, voce dei Parafonè, il gruppo calabrese che, nei giorni scorsi, è stato ospite al Festival Sete Sòis Sete Luas, evento dal respiro internazionale, giunto alla 29esima edizione e dedicato alla cultura mediterranea.

Un ritorno dal vivo in grande stile per il gruppo che, grazie alla collaborazione del circuito Calabria Sona, in una stagione difficile per le restrizioni anticovid, ha potuto calcare i palcoscenici internazionali proponendo il proprio repertorio, tra tradizione e innovazione, ispirato alle sonorità identitarie calabresi. Il primo concerto si è tenuto il 27 agosto a Fábrica da Pólvora di Barcanera, un polo culturale, nei dintorni di Lisbona, dove è nata la storia più recente del Portogallo. Il secondo live si è invece tenuto a Pombal, tra Fatima e Porto, una vetrina ideale dove poter presentare l’originale progetto di recupero del repertorio popolare attraverso il personale linguaggio espressivo che caratterizza la band.

Giuseppe Marasco, che ha curato la produzione e il management dei live per Calabria Sona, ha aggiunto: «Siamo abituati a sentire la nostra musica quotidianamente in grandi piazze e con tanta gente ad ascoltarci, ma l’emozione che si prova quando senti la prima nota suonare e il primo caloroso applauso di un pubblico che non conosce la band, né tanto meno la Calabria, rappresenta la benzina utile ad andare avanti lungo la strada tortuosa della promozione della musica identitaria e world in giro per il mondo».

«Vedere i nomi delle band affiancati alla scritta “Calabria” – ha concluso – in un cartellone di oltre 30 città nel mediterraneo e con artisti internazionali, è per noi motivo di grande orgoglio e di questo dovrebbero prenderne maggiormente coscienza le nostre istituzioni: possiamo davvero essere portatori di cultura, identità e immagine positiva della nostra regione nel mondo». (rrm)

 

La musica calabrese dei Parafonè protagonista al Festival Sete Sóis Sete Luas in Portogallo

Il collettivo musicale calabrese Parafoné torna a calcare i palchi dei grandi festival internazionali, contribuendo a diffondere e valorizzare la tradizione e l’identità del nostro territorio. Il gruppo, infatti, grazie all’impegno di Calabria SonaItaly Sona, sarà ospite, il 27 e 28 agosto, del 29esimo Festival Sete Sóis Sete Luas in Portogallo, promosso da una rete culturale di 30 città di 12 diversi Paesi, che vede al centro alcuni dei più importanti progetti di musica popolare contemporanea, con la partecipazione di grandi figure della cultura mediterranea.

Una vetrina di assoluto livello internazionale, che ha ricevuto negli anni prestigiosi riconoscimenti in ambito europeo, dove troverà spazio anche la musica calabrese dei Parafonè, da anni impegnati in un percorso di recupero e riproposta del repertorio tradizionale.

La loro continua ricerca di suoni e di forme, la sperimentazione tra passato e futuro, ha dato vita ad un “personale” linguaggio espressivo, che coinvolge sia le nuove generazioni che gli anziani suonatori, uniti a braccetto nel riconoscere una matrice comune tra tradizione e innovazione. Dopo aver esportato l’identità calabrese in giro per il mondo, per i Parafonè è un’opportunità ancora più importante per essere scoperti e apprezzati anche nell’ambito dell’evento lusitano, visto il periodo difficile e le poche occasioni di esibirsi dal vivo, resa possibile grazie all’impegno di Calabria Sona.
Un progetto che, da anni, si propone di instaurare rapporti nazionali ed internazionali con direttori, artisti ed organizzatori, per rendere la musica che nasce in Calabria protagonista e, non solo, “comparsa” nei festival e nelle iniziative importanti del panorama folk e world. Gli appuntamenti con i concerti sono fissati per venerdì 27 agosto a Oeiras, Fábrica da Pólvora de Barcarena, e sabato 28 agosto a Pombal, Jardim do Cardal. (rrm)

La Calabria che suona si chiude con Ciccio Nucera

È con Ciccio Nucera, il “reuccio della tarantella calabrese”, a chiudere La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni,  in diffusione questa settimana sui canali del circuito Calabria Sona.

Ospite del maestro Checco Pallone, l’artista reggino rappresenta da sempre un punto di riferimento sul territorio per il ruolo attivo nella promozione e valorizzazione della propria cultura. Le movenze nell’insegnare i balli tradizionali e le tecniche del tamburello e dell’organetto lo rendono un personaggio quasi unico nel suo genere in grado di trasmettere tutta la sua energia soprattutto sul palco. “La tarantella crea dipendenza”: è questo il suo famoso motto che è stato nel tempo condiviso da tutti i suoi fans.

Da oltre 20 anni, fa parte dell’Associazione Cumelca, impegnata nella salvaguardia della lingua, delle tradizioni, usi e costumi della comunità grecanica. Infatti, Nucera si distingue, nel panorama regionale, per essere da tempo una figura chiave nella costruzione di relazioni con la Grecia e nel favorire i gemellaggi culturali tra le istituzioni e le comunità in giro per il mondo. Tante le esperienze che lo hanno reso celebre al grande pubblico: le trasmissioni radiofoniche e televisive, sia in Italia che in Grecia (“Linea verde”, Geo e geo”, “La vita in diretta”, “Festa italiana”), la direzione artistica del Paleariza Festival, la partecipazione allo storico “Tarantella Power” di Caulonia e a tante altre rassegne in Calabria e non solo. Nucera vanta, inoltre, collaborazioni con artisti come Phaleg, Eugenio Bennato, Carlos Nugnez, Tony Esposito, Ettore Castagna, Mimmo Cavallaro, Antonio Grosso, Francesco Loccisano, Quartaumentata, Parafonè e tanti altri.

Un altro appuntamento da non perdere del lungo viaggio, alla scoperta dei personaggi più interessanti della scena musicale contemporanea calabrese, che ha contribuito a promuovere la conoscenza e l’immagine di una terra ricca di passione e talento. Tutte le interviste a tu per tu sono visibili sul canale YouTube di Calabria Sona. (rrm)

La Calabria che suona, incontro con Nino Stellitano e Marinella Rodà

Per il nono appuntamento della rassegna La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni, il format di Calabria Sona con il Maestro Checco Pallone, è prevista la partecipazione di Nino StellitanoMarinella Rodà, due grandi interpreti e ricercatori attivi da decenni nel territorio reggino, hanno deciso di unire le forze nel nuovo progetto “Rosa russa” con cui rielaborano, cantando insieme, i loro brani più famosi.

Nino Stellittano – architetto, musicista, scrittore – ha unito il suo nome in modo indissolubile al progetto “Kalavrìa”, nato oltre trent’anni fa, e che in tante tournèe nazionali ed internazionali ha contribuito a portare i valori della cultura popolare calabrese in tutto il mondo. Nel 1996, partecipano all’Accademia della Canzone di Sanremo in onda su Rai Uno, si classificarono al terzo posto, in ex-equo, con il brano “Lia Liuzza”. Guardando oltre lo stereotipo del “mare e sole” come unica risorsa della loro terra, i Kalavrìa hanno fatto rivivere tutto il simbolismo classico legato alle proprie origini, inanellando diverse collaborazioni, come quelle con Danilo Amerio e Gigi Miseferi.

Marinella Rodà è figlia d’arte del compianto Totò Rodà, musicista e autore folk di molti brani oggi definiti del “popolo” e pioniere della produzione discografica calabrese. Fin dall’età di 12 anni, ha iniziato a studiare da autodidatta, accompagnandosi al pianoforte e cantando sempre la propria lingua tra scambi culturali con etnie e culture diverse. Ha collaborato con il padre e il fratello nella band “Nuova orsa maggiore”, per poi dare vita a “Musika agorà”, gruppo di ricerca etnica greco-calabro con l’obiettivo di esplorare le origini di una cultura quasi dimenticata. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stata insignita del Premio Mia Martini, del Premio nazionale “Teatro Xs” città di Salerno, del Premio ambasciatrice della cultura popolare calabrese nel mondo e ambasciatrice dell’archeogastronomia greco calabra – premio Annunziato Riggio.

Due nuove preziose testimonianze che arricchiscono la galleria di interviste de “La Calabria che suona”, tutte visibili sul canale YouTube di Calabria Sona.  (rrm)

Giuseppe Marasco tra i candidati per il rinnovo dell’Assemblea che tutela i diritti di artisti, interpreti ed esecutori

Giuseppe Marasco, Ceo di Calabria Sona, è tra i candidati nella lista La squadra per la musica che concorrerà alle elezioni del nuovo Imaie, l’Istituto nazionale che si occupa della tutela dei diritti connessi dovuti allo sfruttamento di opere audiovisive e musicali.

Una squadra guidata dal capolista Tommaso Zanello, in arte Piotta, e nell’ambito della quale il nome di Marasco si affianca ad altri celebri in campo musicale come Giordano Sangiorgi (Mei), Enrico Capuano, Paolo Damiani, Erma Pia Castriotta, in arte H.E.R., Paolo Chinaski dei Linea 77Nando Popu dei Sud Sound System, Moreno “il biondo”, Lino Patruno, Daniele Citrini, Pasquale Catalano, Marta Venturini, Francesco “Fry” Moneti.

Una lista, dunque, che presenta la migliore fotografia della musica indipendente ed emergente del nostro Paese, con tante professionalità anche in campo organizzativo e con una visione chiara di sviluppo del settore. Un progetto che vuole imporsi come presidio di trasparenza, competenze, democrazia, trasversalità e pluralismo culturale ed economico.

«Stiamo attraversando un momento storico – ha commentato Marasco – profondamente segnato dalla crisi del settore legata causata dall’emergenza covid, in cui la tutela e la salvaguardia dei diritti di chi fa musica assumono una valenza fondamentale. Entrare a far parte della Squadra per la musica, una formazione che raccoglie tante anime e sensibilità del panorama, significa riuscire finalmente a far sentire la voce della Calabria e dei tanti professionisti del settore, portando a livello nazionale le reali esigenze della categoria. Credo, infatti, che in questi anni si sia fatto poco in Calabria per “arrivare” agli artisti, tuttora poco rappresentati e non considerati nei loro diritti. Il mio sforzo sarà, quindi, quello di farsi portavoce delle istanze del territorio coinvolgendo i tanti che, fino ad ora, non hanno avuto la possibilità di essere rappresentati fornendo loro assistenza, consulenza e strumenti informativi».

Tra le proposte presentate da “La Squadra per la musica”, quelle di intavolare un dialogo con i giganti del web, attivare nuovi strumenti di tutela per gli iscritti, dare sostegno alla formazione e all’aggiornamento di artisti, interpreti ed esecutori. Un altro punto importante riguarda poi i festival e i contest su cui Marasco – tornato nella propria regione dopo gli studi a Urbino e le prime esperienze anche in campo televisivo a Roma – lavora da tanti anni per produrre e valorizzare la musica che nasce sul territorio e la sua filiera artistica e professionale.

«Per i talenti emergenti – ha proseguito – diventa sempre più difficile guadagnarsi uno spazio all’interno del mercato odierno. L’impegno che cercherò di portare avanti personalmente, all’interno del Nuovo Imaie, sarà anche quello di creare occasioni di formazione e di confronto e dare sostegno, tramite fondi e bandi dedicati, a tutti quegli autorevoli festival e contest che hanno come primario intento la valorizzazione dei giovani talenti, delle identità e delle tradizioni locali».

«Inoltre, in Calabria – ha concluso – abbiamo messo in cantiere la creazione di un tavolo permanente con le istituzioni, mirato a dare forma ad una legge regionale di settore a sostegno delle produzioni artistiche sul territorio: la musica può e deve essere considerata un’opportunità culturale e occupazionale attorno a cui costruire un sistema di relazioni con le altre realtà italiane ed internazionali». (rrm)

La Calabria che suona, nuovo appuntamento con Sasà Calabrese e Daniele Moraca

Proseguono, con successo, gli appuntamenti de La Calabria che suona. Storie di musicisti e dintorni, format diffuso sui canali di Calabria Sona dedicato agli artisti più rappresentativi del panorama musicale regionale, che, nel prossimo appuntamento, vedrà come ospiti del Maestro Checco Pallone, Sasà CalabreseDaniele Moraca.

Moraca è un musicista e cantautore che vive tra Cosenza e Pavia. Cantautore di lungo corso, docente e ricercatore nel solco dell’antica tradizione dei cantastorie, i suoi lavori raccontano delle emozioni e delle tensioni che accompagnano il viaggio di un uomo. Da qualche anno, sta promuovendo la canzone italiana d’autore all’estero, attraverso lezioni-concerto e l’interpretazione dei suoi testi nella lingua nazionale dei paesi in cui lo stesso cantautore si esibisce. Testi, voce e chitarra che portano con sé storie di vita vissuta, cronache e leggende, trasformando le narrazioni in patrimonio comune.
Il secondo protagonista della settimana sarà Sasà Calabrese: cantante, autore, musicista e poli-strumentista che, nel corso degli anni, ha coniugato l’esperienza con molteplici figure di rilievo del mondo jazzistico alle collaborazioni nel pop con artisti del calibro di Federico Zampaglione, Simona Bencini, Mario Venuti, Rossana Casale. Suona stabilmente nella formazione di Mariella Nava e, attualmente, affianca l’attrice Anna Mazzamauro suonando ed arrangiando, insieme con i Màs en Tango, le musiche composte da Amedeo Minghi e scrivendo le musiche originali per la sue commedie “Divina” e “Belvedere”. Calabrese, tra i riconoscimenti più recenti, ha vinto il Premio nazionale musica d’autore BitontoSuite 2019 ed è stato finalista alla Targa Tenco 2019, sezione Opera Prima.
Calabrese e Moraca saranno altri due testimoni dell’identità e della tradizione artistica del nostro territorio al centro del Mediterraneo. Sul canale YouTube di Calabria Sona è possibile rivedere tutte le puntate del progetto, promosso insieme a Giuseppe Marasco, che ha già coinvolto Cataldo Perri, Francesco Loccisano e Marcello De Carolis, Anna Stratigò, Babà Sissoko, Djane Sissoko e Massimo Garritano, Peppa Marriti Band e Fabio Guido “Zalles”(rrm)

 

Il giovane polistrumentista calabrese Gabriele Macrì rende omaggio a Branduardi

Il giovane polistrumentista di San Vito sullo Jonio, Gabriele Macrì, ha rivisitato, con la lira al posto del violino e all’insegna della tradizione musicale popolare calabrese, le note di un vecchio classico di Angelo Branduardi con il brano Il violinista di Dooney – quando suona la mia lira, prodotto dall’etichetta CalabriaSona.

Macrì, sin da bambino, ha calcato i palchi più importanti e, grazie alla sua passione, riesce a  suonare qualsiasi strumento tradizionale. Oggi, a 22 anni, arriva l’esordio da solista dopo aver  completato gli studi classici in accademia approfondito la tecnica della lira. È cresciuto suonando  con grandi del calibro di Mimmo Cavallaro e Ciccio Nucera, è stato al fianco anche di Nour Eddine  Fatty, noto musicista del Marocco e, dopo qualche anno trascorso a Milano, ha fatto ritorno in  Calabria fronteggiando la chiusura forzata del covid con la creatività musicale.

«Insieme a Pietro  Procopio, al basso e chitarra, e a Maddalena Grosso, voce e chitarra battente – ha raccontato – abbiamo registrato il brano in un giorno. L’idea è stata quella di riarrangiare il brano di Branduardi  con gli strumenti tradizionali calabresi e traducendo il testo in dialetto rispettandone il significato  originale. È una ballata che ben si coniuga con la musica etnica popolare e del Mediterraneo, lo  stesso Branduardi ci ha ringraziato, ci ha fatto i complimenti e ci ha detto che condividerà  volentieri la canzone sui suoi canali social». 

Questo è il primo tassello di un progetto più ampio ideato insieme a CalabriaSona e al suo Ceo, Giuseppe Marasco: «C’è la volontà di lavorare su un più ampio repertorio omaggiando il  cantautorato italiano – ha concluso Macrì – da rileggere in chiave etnica e popolare con le nostre  peculiarità e sonorità inconfondibili. Anche se non possiamo ancora suonare dal vivo, non  vogliamo stare fermi e le difficoltà del momento non devono essere un pretesto per fermare la passione». (rcz)

COVID: MUSICA E SPETTACOLI ALLO STREMO
SERVE UNA LEGGE REGIONALE PER GLI AIUTI

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Il settore musicale, come quello del cinema, è fermo, ormai, da marzo 2019. E mentre i musei in qualche modo sono riusciti – dopo non poche difficoltà – a riaprire le loro porte al pubblico, ecco che il settore della musica e dello spettacolo, nonostante tutto, continua a trovarsi in serissima difficoltà.

E non importa che ci sia la possibilità di poter trasmettere, in streaming, i concerti, perché non è solo l’artista a essere in difficoltà, ma tutto il comparto. Si parla dei tecnici, degli operatori e di tutte quelle figure specializzate che, grazie al loro impegno e a una grande sinergia, sono sempre riusciti a realizzare i bei concerti e i festival che, oggi, sono un lontano ricordo.

E, a un anno da questo stop forzato, ecco che arriva l’appello di Calabria Sona: avviare azioni urgenti e un percorso per Legge regionale di settore a sostegno delle produzioni artistiche sul territorio. Un appello rivolto alle Istituzioni e a tutte le forze politiche regionali , tramite una lettera aperta – per avviare un percorso concreto e fattivo, partendo da alcune proposte chiare, mirato a sostenere il settore della musica quale presidio da salvaguardare nell’attuale stato di emergenza.

 Il circuito Calabria Sona, rappresentato dal Ceo Giuseppe Marasco, in una lettera aperta – cofirmata da Stage (Stati generali della musica emergente e indipendente italiana) e Indies (produttori ed etichette indipendenti) – mette nero su bianco alcune idee per azioni urgenti volte ad affrontare la crisi causata dalla pandemia e progettare il futuro.

L’invito alla Regione è quello di destinare subito i fondi della legge 13 “turismo” non spesi nel 2020, e quelli dell’anno corrente alle produzioni artistiche calabresi per salvare almeno il 2021; garantire forme di sostegno alla realizzazione di contenuti multimediali di concerti e performance tramite distribuzione multimediale di progetti originali per salvaguardare l’occupazione e promuovere gli artisti; assicurare aiuti, nei prossimi bandi regionali, ai festival che valorizzino la musica che nasce in Calabria; predisporre un avviso pubblico per il sostegno alle nuove produzioni discografiche che nascano nella nostra regione; definire sin da subito un protocollo di intesa che permetta l’avvio in sicurezza della prossima stagione estiva con eventi dal vivo.

Calabria Sona guarda anche al futuro e all’opportunità di dare forma ad una legge regionale di settore sulla musica, disponendo la creazione di un Tavolo permanente della filiera creativa musicale in Calabria che possa coadiuvare i settori regionali già esistenti nell’individuazione delle linee guida e nella progettualità futura.

Questi i punti su cui aprire un confronto in vista anche delle prossime elezioni: «Sostegno alle produzioni, alle etichette e a tutta la filiera locale per nuove produzioni artistiche che nascano in Calabria  e che ci rappresentino in qualità, in contenuti e in messaggi positivi; sostegno alle produzioni di spettacoli e concerti di artisti calabresi per la divulgazione e l’internazionalizzazione delle proposte, anche per favorire la partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali; sostegno ai festival che valorizzino gli artisti e i giovani calabresi e che devono favorire l’interazione con artisti e realtà nazionali e internazionali; sostegno ai momenti di formazione e di crescita professionale di tutti gli appartenenti alla filiera musicale locale; sostegno ai “live” sul nostro territorio legati alla musica che nasce in Calabria».

«È, ormai sotto gli occhi di tutti – si legge nella lettera aperta – lo stato di crisi in cui versa il settore “musicale” e tutta la sua filiera produttiva e creativa che comprende ovviamente anche lo spettacolo dal vivo e tutte le sue maestranze, artisti, aziende, associazioni ecc.  La cancellazione ufficiale di tanti concerti, con conseguente annullamento dell’attività per artisti e band di tutto il territorio regionale, la chiusura di attività di club, locali, discoteche e altri spazi e luoghi di incontri musicali, la chiusura delle attività musicali all’interno delle scuole, l’annullamento di festival ed eventi, la mobilità bloccata per molti artisti, band e dj con conseguente blocco dell’attività produttiva, comportano un ingente danno economico a tutta la filiera».

«Anche in Calabria – continua la lettera – la situazione del comparto è già drammatica e, tra pochi giorni, ci troveremo alla vigilia di una seconda stagione estiva che si presenta alquanto ricca di incognite, soprattutto per quanto riguarda il sostegno da parte dei Comuni alle iniziative culturali e turistiche.  Realtà di eccellenza e di alto valore culturale e turistico, come ad esempio i festival musicali dedicati alle realtà emergenti, rischiano la chiusura e con un pesante danno a tutto il relativo indotto. È, altresì chiaro, come tutto questo si ripercuota anche nella produzione musicale e culturale che, già in crisi a causa dei cambiamenti del mercato anche con l’avvento del digitale, rischia di avere uno stop drastico non potendo contare sulle economie dei “live” per finanziare le nuove opere.  Questo anno di stop ci ha resi ancora più vulnerabili, e ha mostrato ancora più chiaramente i deficit strutturali e i problemi di un settore che, specialmente in Calabria, sono sotto gli occhi di tutti».

«Dovremmo sforzarci, invece – continua la lettera – nell’identificare questo settore come un presidio da salvaguardare a tutti i costi, un mondo che merita una visione non mutualistica ma di investimento per il futuro. La musica produce aggregazione sociale, crescita culturale, lavoro e nuove professionalità. Quando poi nasce dalla tradizione, dal territorio e dalla passione di una regione ricca di storia come la Calabria, può diventare un ottimo biglietto da visita per valorizzare e promuovere, attraverso la musica, i suoni, le parole e i ritmi, la diversità dei luoghi e paesaggi, la loro ricchezza storica e le tante tradizioni culturali, passate e contemporanee, che fanno della Calabria una regione unica». 

«Ci sta a cuore poter instaurare un dialogo – conclude la lettera – e rappresentare le necessità della filiera calabrese di produzioni, artisti, tecnici ecc. Parliamo di realtà con il cuore produttivo che risiede ed opera in Calabria con attività strettamente calabresi. Abbiamo intravisto dialoghi costruttivi e interventi urgenti di sostegno al Teatro e al Turismo, ma adesso vi chiediamo di dedicarvi anche alla “musica” affrontando l’emergenza, ma progettando anche il futuro». (ams)

 

CalabriaSona tra i protagonisti dell’iniziativa “Rainbow Free Day”

CalabriaSonaItalySona saranno tra i protagonisti dell’iniziativa online Rainbow Free Day, in programma da oggi (15) al 30 gennaio.

L’iniziativa, che ha visto l’adesione di centinaia operatori dello spettacolo e dell’arte, prevede oltre 200 appuntamenti in un ricco palinsesto di eventi e di iniziative che, tra musica e cultura a 360 gradi, coniugando le diverse forme d’arte come i colori dell’arcobaleno, intende porre l’attenzione sul bisogno di ripartenza e di interazione in un ampio settore particolarmente penalizzato dall’emergenza covid.

La Calabria sarà ben rappresentata grazie al contributo di Giuseppe Marasco, Ceo di Calabriasona e Italysona e coordinatore di It–Folk, tra i promotori dell’iniziativa all’interno del comitato organizzativo, e che presenterà, per l’occasione, diverse attività anche nella programmazione ufficiale dell’evento.

Il 20 gennaio, alle 21.30, il cantautore Fabio Curto, vincitore di Musicultura 2020, sarà ospite in diretta di Roberta Giallo, per “i-live di Rainbow”

Il 22 gennaio, dalle 15, saranno presentati i festival e gli artisti di CalabriaSona e ItalySona in diretta sulle pagine di #rainbowfreeday, con l’anteprima del nuovo brano dei Ragainerba, la presentazione del nuovo lavoro discografico di Francesco Loccisano e l’esperienza della Calabria Orchestra con ospite Checco Pallone.

Il 26 gennaio, alle 21, sempre Loccisano sarà ospite di Red Ronnie nel suo programma settimanale per presentare, insieme a Marcello De Carolis, il nuovo album “Venti” prodotto per l’appunto da CalabriaSona/Italysona. Nello stesso giorno ci sarà anche una grande iniziativa dedicata alla world-folk music in Italia in collaborazione con It-Folk.

Coordinati da Giuseppe Marasco, si susseguiranno diversi momenti tra musica e dibattito sul panorama italiano e le prospettive internazionali: collegamenti alle ore 15, alle 18 e, in conclusione, alle 21 con un grande live virtuale con artisti da tutta Italia. Per CalabriaSona e Italysona parteciperanno Ciccio Nucera, Paolo Sofia, Parafonè, Francesco Loccisano, Nando Brusco, Antonio Grosso, Massimo Ferrante, Checco Pallone.

Inoltre su meidigital.it – distributore musicale digitale inserito nella rete CalabriaSona –  sarà possibile pubblicare i propri brani musicali su tutte le piattaforme digitali gratuitamente dal 15 al 30 gennaio. Tutte le attività e le promozioni speciali sul catalogo in vendita sono consultabili su www.calabriasona.com e sui social del circuito.

Rainbow Free Day annovera l’adesione di Siae che, insieme a Rai Radio Live e alle piattaforme Optimagazine e Dice e Futura, ha partecipato entusiasticamente al progetto. Madrina della manifestazione sarà Tosca, padrini le figurine degli Skiantos con l’omaggio a Freak Antoni, ospite Roby Facchinetti, guest international Sophie Auster.

«Rainbow FreeDay – ha commentato Marasco – è una iniziativa a cui abbiamo dato il nostro contributo e che, alla sua prima edizione, ha fin da subito suscitato un grande interesse tra tutti gli operatori del settore. Uno straordinario contenitore pensato per dare voce e visibilità alle produzioni indipendenti che animano la musica e lo spettacolo in Italia e nel mondo, nell’auspicio che dall’incontro e dal confronto tra voci diverse possano nascere idee e collaborazioni per la crescita del territorio».

«CalabriaSona, in questo percorso – ha concluso Marasco – sta lavorando da mesi con realtà importanti a livello nazionale ed è riuscita a conquistare stima e credibilità ponendo le basi per un indotto positivo, anche in termini di immagine, per la nostra regione». (rrm)

Nasce il negozio di musica web dedicato agli artisti e alle produzioni calabresi

Su iniziativa di Calabria Sona, il circuito che dal 2012 promuove, valorizza e produce eventi e progetti legati alla musica made in Calabria, è nato il negozio di musica web dedicato agli artisti e alle produzioni calabresi.

Calabria Sona, infatti, metterà a disposizione, gratuitamente, la propria piattaforma di e-commerce sulla cui è possibile acquistare i dischi prodotti a km zero, incubando anche le produzioni di altre etichette attive sul territorio e messe a dura prova dalla crisi di settore e dalla impossibilità di disporre di propri canali di distribuzione.

Sosteniamo gli artisti calabresi, acquistiamo la loro musica: è questa la campagna che accompagna la nascita dell’iniziativa accessibile tramite il sito www.calabriasona.shop e l’apposita sezione, di prossima attivazione, sull’app del circuito. Diversi sono i titoli nel catalogo attualmente disponibili, tutti espressione di un movimento creativo e culturale, ricco e variegato, profondamente legato al territorio.

L’obiettivo è quello non solo di dare vita ad un ampio contenitore aperto a nuove idee, iniziative e produzioni che nascono in Calabria, ma anche ad un’attrattiva e ad un’opportunità di promozione e di crescita economica in un settore dalle potenzialità occupazionali ancora inesplorate.

«CalabriaSona – ha dichiatato Giuseppe Marasco, Ceo del circuito – che in diversi anni di lavoro ha portato, tra l’altro, anche alla creazione di una rete “fisica” con oltre 30 punti vendita sul territorio, ha sempre avuto come mission quella di essere un aggregatore libero di tutte le realtà artistiche e produttive in campo musicale in grado di valicare gli stretti confini regionali».

«In un momento storico così complesso, in cui il mondo dello spettacolo da diversi mesi non può fare attività dal vivo – ha evidenziato Marasco – diventa fondamentale unire le forze, in tutti gli ambiti operativi, per sensibilizzare gli utenti all’acquisto dei prodotti “fisici”, cd e vinili, continuando a supportare centinaia di lavoratori in difficoltà. Calabria Sona ha voluto mettere a disposizione di artisti e produttori calabresi uno strumento utile e innovativo, una sorta di “negozio di prossimità” alternativo ai colossi internazionali, con l’obiettivo di migliorare l’offerta e la competitività del panorama musicale calabrese, nel rispetto dell’identità e della tradizione».

«In questo processo – ha aggiunto – è indispensabile che tutti facciano la loro parte, anche le istituzioni con a capo la Regione Calabria che deve riservare un sempre maggiore impegno e sostegno alle imprese del settore ed un aiuto concreto agli artisti e al movimento musicale calabrese. Non solo in questa fase emergenziale, ma anche incentivandone la fruizione con una giusta programmazione pluriennale delle risorse e adottando, come chiediamo da anni nell’ambito di diversi coordinamenti nazionali, una legge organica sulla musica, sulla scia di quanto avvenuto in diverse altre regioni». (zc)