RENDE (CS) – All’Unical riparte JazzAmore con il Nick Smith Trio

Arriva in Calabria il Nick Smith Trio. Non c’è due senza tre: ritorna con una nuova imperdibile stagione JazzAmore, rassegna divenuta punto di riferimento in Calabria per la musica di qualità.

Si riparte con il concerto di Nick Smith accompagnato da Dennis Chambers e Edwin Livingston il prossimo 30 gennaio al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, consolidato partner del progetto promosso da Mk Live e cofinanziato dal Ministero della Cultura.

«Anche in questa terza edizione proporremo ospiti internazionali con lo sguardo sempre rivolto alle nostre latitudini e al nostro patrimonio identitario», ha spiegato il direttore artistico Marco Verteramo che, tracciando un bilancio della stagione appena conclusa con il gospel dell’Anthony Morgan’s Inspirational Choir of Harlem e il Come Shine Gospel Choir di Elisa Brown, ha poi affermato: «Aldilà dei numeri in crescita, ciò che più ci soddisfa è la consapevolezza di aver avuto riscontri più che positivi da parte di un pubblico fidelizzato, conscio che JazzAmore sia divenuto in questi anni un punto di riferimento per la musica Jazz e non solo. Risultato non affatto scontato: il jazz, genere che ancora oggi viene considerato di nicchia, ha invece appassionato sempre più uditori che hanno trovato nella nostra rassegna un appuntamento fisso».

Dal Mark Sherman Quintet insieme a Fabrizio Bosso, passando per i live di Frank Gambale e Jeff Berlin, Matteo Mancuso, Alain Caron con George Whitty, Manuel Trabucco e Dave Weckl, fino a Mario Rosini Quartet, Robert Bonisolo Elusive Quartet, Tony Levin, Pat Mastelotto, Markus Reuter e, infine, Eugenio Finardi tanti sono stati gli artisti ad aver calcato il palco di JazzAmore nel 2023: «ciò che più ci preme è far sì che questo progetto culturale di respiro internazionale si intrecci ai luoghi e al patrimonio identitario e musicale della nostra regione. Il jazz è da sempre votato alle contaminazioni, aperto ai nuovi linguaggi, senza perdere le proprie radici, la propria essenza», ha proseguito il direttore artistico di JazzAmore.

Il nuovo cartellone di eventi previsti per il 2024 parte con un artista, Nick Smith, che vanta collaborazioni con vari artisti, tra cui Stanley Clarke, Stevie Wonder, Queen Latifah e tanti altri. Ad accompagnare il pianista ci saranno Edwin Livingston al basso e Denis Chambers alla batteria.

Una formazione composta da solisti di pregio, che hanno messo il proprio talento a disposizione dei musicisti più importanti in ambito internazionale e che trasporteranno in un viaggio musicale unico e coinvolgente il pubblico in sala: «sarà un evento imperdibile con una line-up davvero eccezionale. Sarà una serata con tre tra le icone più acclamate e influenti nel mondo della musica jazz contemporanea», ha concluso il direttore artistico Marco Verteramo. (rcs)

Presentato all’Università della Calabria il movimento Purple Square che si ispira a Michela Murgia

Dal virtuale al reale. Purple Square Calabria è stata ufficialmente presentata a tutti con un incontro che si è tenuto all’Università della Calabria.

A distanza di cinque mesi dalla scomparsa della scrittrice e intellettuale Michela Murgia, e in concomitanza con l’uscita del suo libro postumo Dare la vita edito da Rizzoli, la community Purple Square – nata su Telegram e in pochissime settimane divenuta un vero e proprio movimento politico di oltre novemila utenti – ha scelto le aule dell’Università della Calabria per la sua prima presentazione ufficiale.

La giornata di studio Rooms, Square, Universities: spazi e genere da Virginia Woolf a Michela Murgia – organizzata dalla cattedra di Letteratura inglese tenuta dalla docente Bruna Mancini del Dipartimento di Studi Umanistici – ha visto animarsi un intenso dibattito intorno al gesto letterario di Michela Murgia e Virgina Woolf, analizzato in parallelo.

Quattro i saggi di Murgia, scelti dalla sezione calabrese di Purple Square, che più di altri hanno mostrato punti di contatto con i temi sviluppati dalla scrittrice inglese: Ave Mary, Stai Zitta, God Save the Queer e Morgana.

Struttura e obiettivi del movimento sono stati presentati all’inizio della rassegna: Purple Square è una community eterogenea che agisce on life, nel solco dell’impegno politico e culturale di Michela Murgia; aderisce alle istanze del femminismo intersezionale e del transfemminismo, accogliendo al suo interno molteplici sensibilità e orizzonti valoriali.

Il gruppo Telegram Purple Square – in cui si organizzano tutte le attività e si veicolano le informazioni – è suddiviso in sottogruppi regionali, territoriali e tematici, ed è aperto a chiunque voglia aderire, nel rispetto dei valori e degli obiettivi contenuti nel suo manifesto. A relazionare sul nesso stringente tra femminismo, attivismo e piattaforme digitali nella contemporaneità – le cui potenzialità sono state intraviste e navigate per prime proprio da Murgia – è stata oggi Carlotta Vagnoli, attivista femminista, content creator e autrice di numerosi testi sul tema della violenza di genere.

«Michela è stata una delle prime a concepire l’importanza di usare i social come strumento divulgativo […] e una delle poche teoriche del femminismo contemporaneo italiano» – ha commentato Vagnoli. Relativamente all’uscita di Dare la Vita, sul tema della maternità in chiave queer, ha poi aggiunto: «Non c’è niente di più femminista che pensare ai diritti di coloro che verranno dopo di noi». (rcs)

L’UNIVERSITÀ DEI RECORD: TUTTI PAZZI
PER L’UNICAL, È VERO BOOM DI MATRICOLE

L’Università della Calabria continua a mietere successi. Stavolta l’ateneo di Arcavacata di Rende, a pochi chilometri da Cosenza, entra nelle prime posizioni delle classifiche che riguardano le immatricolazioni.

Il nuovo primato per l’UniCal, riguarda le iscrizioni: è risultato il primo grande ateneo statale in quanto a crescita di immatricolati al Sud, segnando oggi un +23% rispetto al pre-pandemia (anno 2019/2020), e tra le sole 3 università d’Italia a vantare un aumento in ciascun anno del quadriennio, nel numero di studenti neo-iscritti.

Il risultato appare ancor più rilevante nel confronto col sistema universitario statale italiano, che nello stesso periodo risulta a crescita zero, per cui l’aumento Unical è di ben 23 punti percentuali al di sopra della media nazionale. Infatti, dall’analisi dei dati dell’Anagrafe Nazionale Studenti resi recentemente disponibili dal Ministero dell’università e della ricerca sulle nuove iscrizioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico, emerge che il sistema universitario statale, che contava 275.812 immatricolazioni nel 2019/2020, ha avuto una forte crescita (+5,2%) dopo l’inizio della pandemia, a cui è seguito però un rimbalzo negativo con due anni consecutivi di perdita degli iscritti, e una lieve ripresa quest’anno (+1,9%), che l’ha riportato ai livelli pre-pandemia, con 275.768 immatricolati nel 2023/2024, appena 44 studenti in meno del 2019/2020. L’Università della Calabria, invece, ha segnato un significativo aumento nel quadriennio, passando da 3.834 immatricolati del 2019/2020 a 4.704 del 2023/2024 con una crescita percentuale del 23% contro la media nazionale pari allo 0%.

L’Unical registra quindi, dall’anno pre-pandemia 2019/2020 a quello attuale, la crescita più alta in assoluto tra tutte le grandi università statali del Sud, inclusi i mega atenei, e registra uno dei più alti tassi di sviluppo tra tutte le università d’Italia. Non solo, Unical con Pavia e Parthenope, è tra i 3 soli atenei del Paese che segna sempre un aumento, in ciascuno degli anni accademici del quadriennio, a conferma di un miglioramento strutturale con un’offerta didattica e servizi agli studenti che la rendono attrattiva anche nei periodi di difficoltà del sistema universitario nazionale.

Sul fronte delle università private, i dati disponibili sono incompleti e non consentono un’analoga analisi del quadriennio; ma emerge una crescita degli iscritti alle università telematiche.

L’Università della Calabria non solo ha mostrato una crescita significativa sul quadriennio, ma è riuscita a posizionarsi in modo positivo rispetto ad altre università italiane, anche quest’anno. Il confronto tra gli immatricolati del corrente anno 2023/2024 con il precedente 2022/2023 evidenzia, infatti, un incremento del 9%, che la fa passare da 4.316 immatricolati ai 4.704 attuali. Si tratta di una delle migliori performance tra le università italiane, molto al di sopra della media nazionale che, pur in ripresa, si ferma all’1,9%, ben 7 punti percentuali al di sotto della crescita Unical.

L’ateneo ha investito nella qualità dell’offerta formativa e conta su una vasta gamma di corsi in diverse discipline, garantendo agli studenti una formazione completa e diversificata. Uno dei punti di forza dell’Università della Calabria, che ne ha decretato il successo, è sicuramente la qualità dell’offerta didattica, completamente rinnovata negli ultimi anni con l’apertura di nuovi corsi e l’ammodernamento di quelli esistenti. Grande attenzione è riservata anche ai servizi offerti agli studenti, tanto che le classifiche Censis premiano da anni l’Unical come la grande università italiana con quelli più qualificati, a partire da mensa e alloggi. Proprio la residenzialità è un altro punto di forza: grazie a un patrimonio in costante ampliamento, l’Unical accoglie tutti i vincitori di borsa di studio nei suoi 2.500 posti, che la rendono prima in Italia in quanto ad alloggi per iscritti in corso, con un rapporto superiore al 15%, il quadruplo della media nazionale, che salirà ulteriormente grazie alle nuove residenze in corso di completamento.

La crescita costante dell’ateneo non solo porta benefici agli studenti, ma ha anche un impatto positivo sulla regione stessa. L’ateneo può diventare un motore di sviluppo per attrarre risorse e aziende nella regione, come sta già accadendo, ad esempio, nel settore ICT. Inoltre, la formazione di giovani professionisti altamente qualificati contribuisce a colmare il divario di competenze nel mercato del lavoro e a promuovere lo sviluppo socio-culturale della regione. Alcuni passi in avanti si stanno facendo anche nel campo della sanità, grazie all’attivazione del corso di laurea in Medicina e Tecnologie digitali che consente di creare sinergie mettendo in rete competenze medico-scientifiche e strumentazioni di avanguardia dell’Università con le strutture ospedaliere di Cosenza.

«I dati del Mur – dice il magnifico rettore dell’Unical Nicola Leone – danno uno spaccato dell’evoluzione delle università italiane e di quale sia stato l’impatto della pandemia. Questo è in effetti il primo anno di completo ritorno alla normalità, tanto che a livello nazionale il numero di iscritti è sovrapponibile a quello dell’ultimo anno pre-pandemia. Ma in questo confronto col 19/20 – che coincide con l’avvio del mio mandato – spicca il dato dell’Unical che ha dimostrato una crescita straordinaria e persistente, reggendo bene anche all’onda d’urto del periodo pandemico. Ciò è dovuto certamente alla coraggiosa e profonda revisione dell’offerta formativa, che si è aggiornata globalmente rendendo i corsi innovativi e al passo con i tempi, offrendo programmi di avanguardia e rispondenti alle esigenze del mondo del lavoro. Ma anche all’alta qualificazione del corpo docente, rafforzato dalle politiche di reclutamento mirate ad attrarre studiosi altamente qualificati, e puntando anche sul “rientro dei cervelli”».

«Grande apertura – conclude il Rettore – è stata offerta anche agli studenti internazionali con l’attivazione di 10 corsi erogati interamente in lingua inglese che ha determinato l’arrivo di oltre 9.000 domande da parte di aspiranti matricole extraeuropee, provenienti da 108 diversi Paesi del mondo. A ciò si aggiunge il contesto naturale unico del Campus, immerso nel verde e ricco di strutture sportive, culturali e spazi per la socializzazione. Un ambiente ideale per la formazione e la ricerca, come certifica la Commissione Europea con l’assegnazione del prestigioso award HRS4R, che insieme alle borse di studio, ai premi di laurea e agli incentivi per gli studenti più meritevoli, attrae ogni anno nuovi studenti desiderosi di formarsi in Calabria». (rcs)

RENDE – All’Unical “debutta” Purple Square in nome di Michela Murgia

La sezione calabrese di Purple Square, movimento nazionale nato dopo la scomparsa di Michela Murgia, effettuerà la prima uscita istituzionale giovedì 11 gennaio all’University Club dell’Università della Calabria all’interno di una rassegna letteraria che coinvolge il Dipartimento di Studi Umanistici.

Il titolo della giornata che ospiterà gli interventi di Purple Square è: “Rooms, Square, Universities. Spazi e genere da Virginia Woolf a Michela Murgia”. Gli interventi da Purple Square previsti tratteranno quattro saggi fondamentale: “Ave Mary”, “Stai Zitta”, “God Save the Queer” e “Morgana”, tutti libri scritti da Michela Murgia.

È la prima volta in cui Purple Square viene invitata a dare il proprio contributo parlando delle opere di Michela Murgia all’interno di un ateneo italiano. L’intento del movimento, nonché motivo della nascita, è quello di promuovere e preservare il patrimonio culturale ed intellettuale che Michela Murgia ha rappresentato e continua ad essere.

L’evento è stato fortemente voluto dal corso di Lingue e Letterature Straniere coordinato dalla docente Bruna Mancini che da sempre si occupa dell’approfondimento di tematiche di genere nella letteratura.

Sarà proprio la docente a moderare la prima parte degli incontri che inizieranno alle 10.30 con la presentazione di Purple Square ad opera di Vittoria Bartone, Grazia Grandinetti, Carmen Marsico e Anna Maria Cama.
Alle 11 toccherà ad Elisa Bolchi con “Crescere nella stanza per costruire una casa. Genealogie woolfiane”; alle 11.30 sarà la volta di Alessandra Ruggiero con l’intervento “Dalle sorelle Bronte a Margaret Atwood: Michela Murgia e il potere della parola performativa”. Alle 12 a parlare sarà Vincenzo Bochicchio con “Vino vecchio in botti nuove: autoritarismo ed eterosessismo benevolo in Italia”; alle 12.30 tocca a Federico Cerminara che relazionerà su “Alleanze intersezionali, strategie di contrasto alla violenza di genere” e, alle 13, “La scrittura di Virginia Woolf dall’Angelo del focolare a Morgana” sarà il tema dell’intervento di Serena Ammendola.

Dopo una breve pausa, i lavori riprenderanno moderati da Carla Tempestoso che, alle 14.30 darà la parola a Carlotta Vagnoli, (autrice, attivista, content creator, ha scritto i libri “Poverine”, “Maledetta sfortuna” e “Memoria delle mie puttane allegre”), che introdurrà su “Femminismo e Purple Square”. Alle 15 tocca a Claudia Ammendola e Anna Maria Cama che dibatteranno sul tema “Disarmiamo il linguaggio sessista. Una stanza tutta per noi come spazio di libertà espressiva”. Alle ore 15.30 a parlare saranno Rosi Caligiuri, Miriam Maruca e Rosa Locci su “Sia fatta la mia volontà. Richiamo al dissenso. Le disobbedienti Maria di Nazareth, Michela Murgia e Virginia Woolf”.

Il penultimo intervento inizierà alle 16 e vedrà protagoniste Giusy Spezzano, Laura De Benedetti e Silvia Lollo con “Patrioska, smontare il patriarcato. Uscire dalla stanza tutta per sé e ritrovarsi in Purple Square”. Chiudono, alle 16.30, Mariafrancesca Prestinicola e Valeria Mazzuco con l’intervento “Morgane: aprire le nebbie, spostare il confine. Donne eversive che osano la libertà”. (rcs)

RENDE (CS) – JazzAmore, il 27 all’Unical si chiude con il gospel dell’Anthony Morgan’s Inspirational Choir

Per l’ultimo degli appuntamenti del 2023, mercoledì 27 dicembre sarà la volta dell’Anthony Morgan’s Inspirational Choir of Harlem al Teatro Auditorium Unical. Ad aprire il concerto sarà il Come Shine Gospel Choir feat. Elisa Brown.

The Inspirational Choir of Harlem di Anthony Morgan è un gruppo dal sound versatile, che spazia dal gospel, al jazz, popo e r&b.

Attraverso il suono della voce e della musica, il coro nasce sotto la direzione di Anthony Morgan, artista di grandissimo talento che, pazientemente ed accuratamente ha selezionato alcune delle voci più uniche degli Usa. I membri dellʻIch hanno suonato infatti nei più importanti cori gospel del mondo e partecipato a varie produzioni discografiche e cinematografiche, condividendo il loro talento con artisti quali lke & Tina Turner, Stevie Wonder, Diana Ross, Aretha Franklin, Yolanda Adams, Cindy Lauper, Gladys Knight, U2.

Il gruppo, direttamente da Harlem, officina musicale di questo genere, ha saputo varcare i confini americani per imporsi con vigore ovunque nel mondo.

Gli Harlem si sono infatti esibiti in tutto il mondo: dal nuovo al vecchio continente, dall’Australia al Giappone e ora anche in Italia. L’ensamble si caratterizza oltreché per l’eccellenza delle voci e dei suoi musicisti anche per il grande coinvolgimento del pubblico che loro abilmente catturano durante le loro performance dal vivo.
L’esibizione del Coro sarà preceduta dal Come Shine Gospel Choir, sotto la direzione corale e artistica di Elisa Brown, rinomata artista dell’ambiente gospel italiano.

Il costo del biglietto è ridotto per studenti e personale dell’Università della Calabria. Per la prevendita: https://link.dice.fm/c3667b4e541e. Apertura botteghino: h 19:00. Apertura porte: h 20:30. Inizio spettacoli: h 21:00. (rcs)

Una Messa per il prof. Lino Versace all’Università della Calabria

di FRANCO BARTUCCI – La Comunità universitaria dell’Unical si è ritrovata nella chiesa San Paolo Apostolo della parrocchia universitaria gestita dai Padre Dehoniani per celebrare una santa messa, presieduta da padre Emanuele, in suffragio per il prof. Pasquale Versace scomparso lo scorso 5 dicembre.

Una partecipazione nutrita di docenti, non docenti e tecnici dell’area d’ingegneria ed in particolare dei dipartimenti di Ingegneria Civile con il direttore, prof. Roberto Gaudio, di ingegneria per l’ambiente ed il territorio, prof. Giuseppe Mendicino, del Dimes, prof. Stefano Curcio.

A seguire la cerimonia c’erano pure il prof. Giuseppe Frega, già direttore del dipartimento di difesa del suolo e Rettore dell’Unical, con acconto il prof. Paolo Veltri, già preside della Facoltà di Ingegneria; nonché l’ex Rettore Giovanni Latorre e l’attuale pro Rettore con delega al Centro residenziale, prof.ssa Patrizia Piro. Da segnalare la presenza del prof. Mario Maiolo fortemente legato da un rapporto di amicizia, stima e collaborazione con il prof. Versace; nonché il prof. Marcello Maggiolini, presidente del nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia Td.

Tutti attoniti e vicini ai familiari del prof. Pasquale Versace, che ha lasciato un ricordo di grandi meriti ed apprezzamento per come ci ha detto la prof.ssa Vincenza Calabrò, del Dimes, coordinatrice del progetto Sila per il quale il prof. Pasquale Versace ha dato un puntuale e ricco contributo di esperienza e conoscenza per la sua validità ed importanza per la stessa regione Calabria.

«La scomparsa del prof. Versace, di Lino, inattesa e giunta troppo presto per tutto ciò che con la sua mente vulcanica ed il suo spirito critico e creativo poteva e voleva ancora fare, lascia – ha detto la prof.ssa Vincenza Calabrò – un vuoto. Un vuoto nell’Ateneo, un vuoto in tutti noi che oltre a volergli bene lo stimavamo e ne apprezzavamo le doti e le qualità. Una persona appassionata nel suo lavoro, che riusciva a vedere lontano, a risolvere problemi con geniali intuizioni, spesso critico ma con un modo di essere critico in maniera propositiva».

“Ho imparato a conoscerlo bene e condividerne idee ed attività – ha continuato – con il Progetto Sila. Mi piace pensare che sia riuscito a vedere il buon esito di questo progetto e che abbia fatto un intervento, venerdì, nel corso dell’evento finale, come sempre acuto e mai incline ad eccedere negli elogi, ma proiettato verso il futuro.
La sua intuizione sul progetto SILA ha consentito di realizzare una struttura che ha unito ed aggregato, in una visione che poteva sembrare utopistica e che invece oggi è una realtà, riconosciuta ed apprezzata. Ha saputo da subito cogliere quelle che erano le potenzialità di una aggregazione reale di una rete di ricercatori e laboratori diversi, ha saputo creare un amalgama ed una compagine che è cresciuta, con lui sempre e comunque presente, anche quando non era più responsabile scientifico. In tutti gli incontri le sue idee, le sue critiche, le sue proposte, si rivelavano vincenti e condivise. Sapeva andare oltre ciò che era l’evidenza, appunto sapeva vedere lontano”.

«Ho imparato tanto da Lino, nelle discussioni, nelle condivisioni – ha detto ancora la prof.ssa Vincenza Calabrò – dapprima con quella referenza che si deve ai grandi professori e poi con quel senso di comune ideale, volontà di costruire e creare qualcosa in cui si crede, quel sentirsi “complici” ma sempre riconoscendo i ruoli.
L’entusiasmo che mi ha trasmesso nei giorni in cui costruivamo il progetto Sila è ancora oggi forte in me e se lo trasmetto in ogni occasione è grazie al riconoscimento che mi fece dicendo che avevo avuto una bella idea e ciò che proponevo, la Hall tecnologica, doveva stare in Sila. Per me fu un momento magico. Un apprezzamento dal mitico prof. Versace!».

«Penso di condividere il pensiero di tutti i componenti dell’Ir Sila se dico che ciò che Sila è oggi, lo è grazie alla lungimiranza di idee, di pensiero, alla visione prospettica che il prof. Versace ha sempre avuto. Lo è anche grazie alla sua convinzione di costruire qualcosa di grande e nel modo come lui lo aveva immaginato e pensato, quella certezza di fare le cose in un certo modo, che poi si rivelava vincente. Sono certa che il cordoglio, il profondo dolore che provo sia condiviso da tutte e tutti i componenti dell’Ir cui mancheranno i suoi interventi, i suoi suggerimenti, quel modo di far capire che quello suo era un pensiero, una idea vincente! E lo era davvero! Ho citato Sila, ma sono tanti i momenti e le attività condivise e sempre accanto alle inevitabili discussioni, vi era la possibilità di apprendere, di scoprire cose nuove, di crescere. Ho sempre visto Lino come una persona che pur nel dissenso dava spunti per imparare e per migliorare».

«Penso che dobbiamo molto al prof. Versace e il suo ricordo, la sua figura- ha concluso la prof.ssa Vincenza Calabrò – rimarranno sempre un caposaldo per la nostra Università. Vorrei che questi pensieri siano anche un modo, per i familiari, le persone care esterne all’Unical al cui dolore ci uniamo tutti, di riconoscere quanto grande fosse il valore del Prof, Versace e come sia stato importante per tutti noi. Resta il rimpianto che sia andato via troppo presto e che poteva esserci ancora un’altra chiacchierata… Grazie Lino». (fb)

Futuri leader dell’Industria 5.0: Nuove opportunità di formazione avanzata all’Unical

Una eccezionale opportunità formativa sta per aprirsi ai laureati magistrali, professionisti del domani. L’Università della Calabria annuncia con orgoglio il lancio del suo innovativo programma di Master di Secondo Livello in “Industry of the Future and Smart Manufacturing”, maturato dal Modeling and Simulation Center – Laboratory of Enterprise Solutions (Msc-Les), uno dei laboratori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (Dimeg), sotto la supervisione scientifica del Prof. Francesco Longo. Il programma avrà inizio il prossimo mese di marzo, ed evolverà per l’intera durata del 2024.

Con l’ambizione di forgiare i futuri leader dell’Industria 5.0, il master offre 16 borse di studio, ciascuna dal valore di 12.500 euro. Questo sostegno economico si rivela fondamentale per quei talenti che mirano a specializzarsi nelle sfide e nelle opportunità dell’industria moderna.

I partecipanti al programma saranno immersi in un percorso formativo che li vedrà protagonisti nello sviluppo di competenze chiave per ruoli come Digital Factory Manager, Innovation Manager e Digital Transformation Consultant. Il curriculum è progettato per dotare gli studenti di conoscenze tecniche e analitiche avanzate, essenziali per operare efficacemente in team multidisciplinari e guidare l’innovazione nel settore industriale.

Un punto di forza del programma è l’impegno di 500 ore in collaborazioni dirette con aziende leader nei settori di Automotive, Oil and Gas, Consulenza, Automazione Industriale e molti altri ancora. Questa esperienza pratica permette ai partecipanti di acquisire competenze indispensabili, mettendoli a diretto contatto con la realtà industriale contemporanea.

Oltre a rappresentare un valore aggiunto per il curriculum vitae degli iscritti, questo master è un ponte verso aziende all’avanguardia, con una formazione fondata mediante tecnologie innovative e in costante crescita.
L’Università della Calabria invita i potenziali candidati a non lasciarsi sfuggire questa opportunità formativa unica. Questo master non rappresenta solo un percorso di studio, ma un vero e proprio investimento nel futuro professionale all’interno dell’Industria 5.0. Le candidature sono aperte fino al 15 febbraio 2024.

Per maggiori informazioni sul programma e per procedere con l’iscrizione, è possibile visitare il sito Mif 2024 (https://www.msc-les.org/mif/), o contattare il MIF Master Office (Tel: +39 0984 494891, Email: mif-office@msc-les.org). (rcs)

Riconoscimenti di prestigio all’Unical ed alcuni suoi docenti illustri

di FRANCO BARTUCCI – Tutto ha avuto inizio in questi primi giorni del mese di dicembre con il Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore, giunto alla seconda edizione, ideato lo scorso anno dal Sindaco Rosaria Succurro, per dare lustro a San Giovanni in Fiore nel ricordo dell’abate filosofo Gioacchino da Fiore, nato a Celico intorno al 1130.

San Giovanni in Fiore, noto anzitutto a livello mondiale, per la figura dell’abate Gioacchino da Fiore, cantato anche da Dante Alighieri nella sua opera “Il Paradiso” della Divina Commedia”, ha ottenuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il titolo di città.

Un decreto di riconoscimento che il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha consegnato al Sindaco Succurro, in occasione della manifestazione celebrativa della seconda edizione del Premio Internazionale Città di Gioacchino da Fiore, svoltasi nell’Abbazia florense, su iniziativa del Comune di San Giovanni in Fiore.

Madrina e premiata della cerimonia è stata l’attrice produttrice Maria Grazia Cucinotta, che a proposito del Premio ricevuto ha dichiarato: «L’Abate Gioacchino è stato un genio della comunicazione, ha inventato la modernità e ci infonde fiducia nel futuro, proprio mentre il mondo è pieno di guerre, crisi e incertezza».

Oltre duemila persone hanno seguito la cerimonia in cui ben 19 personalità della scienza, della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’impegno civile hanno ricevuto il Premio realizzato dall’azienda orafa GB Spadafora con la collaborazione del creativo Luigi Vircillo. Si tratta di una riproduzione tridimensionale, laminata in oro 24 carati, dei “Tre cerchi trinitari”, cioè l’immagine più nota del “Liber Figurarum” dell’abate Gioacchino da Fiore, che nel XII secolo profetizzò l’avvento della Terza età, di pace e giustizia dentro la storia umana.

Tra i vari premiati si trovano tre illustri e noti docenti dell’Università della Calabria, a cominciare da Sandra Savaglio, scienziata di fama mondiale e Ordinario di Astronomia e Astrofisica presso il dipartimento di Fisica dell’Ateneo di Arcavacata, che ha manifestato la sua soddisfazione dichiarando: «Il Premio Internazionale Gioacchino da Fiore è stata una bellissima sorpresa; un evento dedicato a tante storie fantastiche che hanno trasmesso agli ospiti grandi emozioni. Il tutto in un contesto unico e in una cornice natalizia che ha reso quei momenti ancora più speciali. Per non parlare dell’organizzazione impeccabile per niente scontata che ha reso onore alla nostra Regione. Insomma qualcosa che non si dimentica e sono davvero orgogliosa di averne fatto parte. Bravi tutti e tutte, in particolare il Sindaco Rosaria Succurro, che da sempre promuove la figura del grande filosofo calabrese che ha dato il nome al Premio».

Da parte sua chiare e calorose sono state le parole pronunciate a tal riguardo dal Sindaco Rosaria Succurro: «I premiati saranno gli ambasciatori di Gioacchino e di San Giovanni in Fiore. Con questo Premio, intendiamo offrire il racconto di un’altra Calabria, che vuole costruire libertà e progresso coniugando la dimensione locale con quella globale, anche per rimuovere stereotipi e pregiudizi diffusi sulla regione. Vogliamo affermare che la Calabria risponde alla criminalità organizzata con le armi della cultura e del pensiero, che ci liberano dall’angoscia, dalla rassegnazione e dal timore di volare».

Pensieri e valori raccolti dal prof. Yaroslav Sergeyev, professore Ordinario di Analisi numerica presso il Dipartimento Dimes dell’UniCal, luminare e inventore dell’”Infinity computer”, che ha paragonato il filosofo Gioacchino da Fiore al filosofo Pitagora. «Ho girato il mondo – ha dichiarato nel ritirare il Premio – per la mia ricerca scientifica e mi sono trasferito in Calabria per scelta, perché qui si sta bene. Molto spesso i calabresi non conoscono le ricchezze e bellezze della regione. Perciò è importante che le istituzioni promuovano con sempre maggiore convinzione le principali risorse culturali, intellettuali e ambientali della Calabria».

«Mi fa molto piacere ricevere questo prestigioso Premio insieme ad un gruppo di persone eccezionali nelle loro attività. Noi tutti, ognuno nel suo ramo – mi ha confidato il prof Yaroslav Sergeyev – cerchiamo di dare il nostro meglio per aiutare l’Italia e la Calabria di raggiungere i livelli sempre più alti nella ricerca scientifica, nella cultura e nello sport. Devo dire che il Premio della Città di Gioacchino da Fiore è il mio secondo premio ricevuto in Calabria e dedicato ad un pensatore. Infatti, nel 2010 sono stato insignito del Premio Pitagora per la matematica a Crotone. Oggi sono stato premiato per lo sviluppo dell’Infinity Computer e del calcolo numerico con i numeri infiniti ed infinitesimi».

«Questo nuovo – ha proseguito – è stato inventato in Calabria e brevettato in diversi paesi in Europa e non solo. Ora i prototipi del calcolatore vengono usati a livello internazionale da numerosi ricercatori, la metodologia viene insegnata con grande successo, vengono pubblicati dei libri e scritti articoli scientifici. Ogni tre anni organizziamo dei congressi internazionali dove questo tema è uno dei principali argomenti di discussione».

«L’ultimo congresso – ci ha detto ancora – si è svolto proprio questo anno a giugno a Pizzo Calabro. Devo dire che mi fa molto piacere che anche i licei di San Giovanni in Fiore hanno attivamente partecipato nelle attività legati all’insegnamento della nuova metodologia. Non solo, anche ricercatori provenienti da San Giovanni hanno scritto degli importanti articoli scientifici sull’argomento. In conclusione, sono molto contento di ricevere questo prestigioso Premio come riconoscimento di duro lavoro e sono sicuro che il Premio permetterà di far conoscere ancora di più sia la città e la Calabria, come la figura e le idee dell’Abate Gioacchino al mondo intero e mi congratulo con la città di San Giovanni in Fiore che già per il secondo anno consecutivo ha organizzato questo magnifico evento».

La terza figura dell’Università della Calabria a ricevere il “Premio Internazionale Città di Gioacchino da Fiore” è stato il prof. Gianluigi Greco, professore ordinario di Informatica, ove ricopre dal 2018 il ruolo di Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica. Da ottobre 2023 è il coordinatore del Comitato di esperti che supporta la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’aggiornamento delle strategie nazionali sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Da gennaio 2022 è Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA), associazione scientifica di riferimento nel settore, fondata nel 1988 e cui afferiscono oltre 1500 professori e ricercatori di Università e centri di ricerca pubblici e privati. È inoltre membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA).

Sobria la sua dichiarazione nel ricevere il Premio: «Da calabrese fortemente radicato nella propria terra, è un grande onore aver potuto legare il mio nome al prestigioso premio Gioacchino da Fiore; un premio che ambisce a promuovere a livello internazionale la figura dell’Abate silano, sottolineandone la grande modernità e la forza innovatrice. La premiazione è stata una bella occasione per portare alla ribalta tante belle storie della Calabria, animate da competenza, impegno e passione; per promuovere una nuova narrazione dei nostri luoghi, che sappia proiettarci da protagonisti nel futuro del nostro Paese, rimuovendo stereotipi e pregiudizi. Un grande plauso va all’amministrazione comunale, non solo per aver sostenuto con forza l’iniziativa, ma anche per il grande lavoro svolto in questi mesi e che ha portato il Presidente della Repubblica a concedere a San Giovanni in Fiore il titolo di città, quale riconoscimento al valore culturale, civile e democratico del Comune silano».

Doveroso a questo punto, prima di inoltrarci a parlare del quarto premio ricevuto dall’Università della Calabria a San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro, segnalare le altre personalità illustre che hanno ricevuto il Premio Gioacchinita. Oltre alla Cucinotta e ai tre scienziati dell’UniCal: Sandra Savaglio, Sergeyev Yaroslav e Gianluigi Greco, ai quali è stato dato in precedenza il dovuto spazio, è altrettanto doveroso segnalare gli altri 17 premi conferiti: da Derrick de Kerckhove, erede intellettuale di Marshall McLhuan, ad Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza di Roma; all’economista ed ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico; alla dodicenne Ilaria Nicoletti, campionessa italiana di Taekwondo; alla professoressa Mirella Barracco, presidente della Fondazione Napoli 99, premiata, tra l’altro, per la sua meritoria attività di formazione specialistica nel territorio e per aver istituito il “Parco Old Calabria” e il museo dell’emigrazione “La nave della Sila”.

Gli altri premi sono andati a: Manuel Dominguez Alcon, scienziato e terapista dello sviluppo neurologico; Simone Alessio, campione mondiale di Taekwondo e numero uno del ranking nella categoria -80 chilogrammi; Angelo Gallo, regista, scenografo e maestro di teatro; Domenico Iannacone, giornalista, regista e autore televisivo di prestigio internazionale; monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, teologo e arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova; Luigi Novello, fisioterapista di campioni del calcio come Kakà; Alfonso Samengo, vicedirettore del Tg2; Pietro Scarpino, docente nell’università Iulm e vicepresidente di Ntt Data Italia; Mario Sposato, scultore conosciuto anche all’estero per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale.

Una cerimonia caratterizzata per il forte impegno del Sindaco di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro e per la consegna del Premio alla memoria di Rita Pisano, prima sindaca comunista del Sud consegnato ai figli. «Una donna straordinaria – ha rimarcato il sindaco Succurro – per le lotte di civiltà che ha condotto nel territorio silano e per la sua intelligenza e visione politica, basata sulla cultura come motore del cambiamento».

Dalla città di San Giovanni in Fiore al Comune di San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro, dove l’Università della Calabria è stata insignita del “Premio Internazionale Ali sul Mediterraneo Libri & Cultura Festival 2023”, che da dieci anni premia le personalità e le istituzioni della cultura nazionale e internazionale che rappresentano un simbolo positivo per le nuove generazioni.

La cerimonia di consegna si è svolta sabato 2 dicembre presso l’Auditorium “Aiello” di San Pietro a Maida di Catanzaro, ed ha visto la partecipazione del rettore Nicola Leone.

Il Premio è stato conferito all’Unical con la seguente motivazione: «Per essere faro prezioso nella vita di migliaia di studenti. Per aver raggiunto posizioni di prestigio nelle classifiche mondiali. Per aver contribuito alla crescita umana e territoriale dell’Italia intera. Per essere simbolo di forza e di eccellenza, punto di riferimento per le nuove generazioni di studenti nazionali e internazionali».

Nel ricevere il Premio, un grande medaglione contenente le immagini di Ulisse e Nausicaa, simboli di esplorazione, coraggio e accoglienza, il rettore Nicola Leone ha ripercorso gli importanti risultati raggiunti dall’Università della Calabria negli ultimi anni, con il significativo aumento degli iscritti, fatto registrare per il quarto anno consecutivo, l’internazionalizzazione e il consolidato posizionamento nei ranking delle migliori università al mondo.

«L’Unical – ha sottolineato il Rettore – è nata per la Calabria ed è al servizio di tutti i calabresi, è un’eccellenza e un patrimonio prezioso della nostra regione di cui dobbiamo essere fieri. In più di 50 anni dalla sua fondazione – ha proseguito il rettore Leone – ha consentito di conseguire la laurea a più di 100mila calabresi, molti dei quali non avrebbero potuto studiare. La nostra Università sente forte la missione sociale per cui è nata e vuole continuare a svolgerla con l’obiettivo di elevare il livello formativo e socio-culturale in un contesto territoriale ancora debole e difficile».

Lo stesso Premio è stato assegnato anche a Tommaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, e alla poetessa ugandese Susan Kiguli, che si è collegata in streaming dall’Università di Makerere, per la raccolta di poesie “Terre che piangono”. (fb)

Mensa, trasporti e parcheggi per i futuri infermieri dell’Unical a San Domenico

A poche settimane dall’inaugurazione del corso di laurea in Infermieristica, l’Università della Calabria potenzia i servizi a beneficio degli studenti che stanno frequentando le prime lezioni all’interno del complesso monumentale di San Domenico, nel centro storico di Cosenza.

Per garantire alle 119 matricole il pieno godimento del diritto allo studio e rendere più accogliente la sede formativa, l’Ateneo ha avviato una proficua interlocuzione con l’amministrazione comunale del capoluogo e con i gestori dei servizi, fornendo maggiori opportunità nei settori della ristorazione, della mobilità e dei trasporti.

È già attivo da qualche giorno un punto mensa all’interno del complesso di San Domenico, adiacente alle aule attrezzate per le attività didattiche. Lo spazio, arredato per la consumazione dei pasti forniti dal gestore del servizio nel campus, resta a disposizione degli studenti come aula studio al di fuori degli orari della mensa. È stato realizzato un servizio dedicato alla prenotazione dei menu e alla segnalazione di eventuali allergie, intolleranze o esigenze particolari legate al credo religioso.

Già a partire dallo scorso mese di ottobre, l’Unical aveva anche garantito l’accesso al punto ristoro della vicina azienda ospedaliera “Annunziata”, dove nel secondo periodo didattico gli studenti dovranno svolgere il tirocinio obbligatorio.

Agli studenti fuori sede risultati vincitori del bando per il diritto allo studio, inoltre, è già stato assegnato l’alloggio, dando la possibilità di optare per il soggiorno presso il Royal Hotel, a breve distanza da San Domenico.

L’Università della Calabria e il Consorzio Autolinee hanno stipulato una convenzione per garantire abbonamenti mensili a tariffe agevolate agli studenti del corso di laurea in Infermieristica che intendono effettuare gli spostamenti dall’Unical o da Rende verso il centro storico di Cosenza in autobus.

Le corse attualmente programmate dal gestore dei servizi di trasporto pubblico tra l’area urbana e il campus – riconducibili alle Linee 136 e 138 (Quattromiglia-Cosenza e Unical-Cosenza) – consentono di raggiungere la fermata “Piazza Mancini”, distante 400 metri dal complesso di San Domenico, con frequenza di transito variabile tra 15 e 30 minuti. Gli studenti riceveranno una tessera individuale che consente l’accesso ai mezzi individuati in convenzione.

Con la stessa azienda che eroga il servizio è stata poi concordata la sperimentazione di un sistema di infomobilità, i cui destinatari principali saranno proprio gli studenti di Infermieristica. Tramite l’app Smart Campus, il sistema – sviluppato da Somos (Smart-Oriented Mobility Solutions), spin-off dell’Unical – permetterà agli utenti di conoscere in tempo reale lo scostamento tra gli orari di transito alle fermate programmati e quelli “correnti” e, pertanto, di organizzare al meglio i propri spostamenti.

Chi raggiunge il complesso di San Domenico in auto potrà utilizzare il parcheggio del centro commerciale “I due Fiumi” (Piazza Giacomo Mancini) a tariffe estremamente scontate, grazie alla convenzione sottoscritta dall’Unical e da Saba Italia S.p.A., azienda che gestisce la struttura.

Gli studenti e i docenti interessati all’abbonamento dovranno presentare un’attestazione di iscrizione o un tesserino di riconoscimento, oltre alla copia della carta di circolazione del veicolo utilizzato. (rcs)

Aumenta la recettività all’interno del Campus universitario dell’Unical

di FRANCO BARTUCCI – Attualmente i posti letto disponibili sono 2.130 con un aumento complessivo, rispetto allo scorso anno, di cento unità, tenendo fede all’impegno assunto con la precedente nota di comunicazione diffusa in materia nel 2022. In particolare 1.140 alloggi sono stati assegnati agli studenti idonei non beneficiari, 852 unità sono state attribuite agli studenti vincitori ed ulteriori 138 posti sono stati riservati a particolari categorie (tariffa agevolata, portatori di handicap e convenzioni internazionali). Questo conferma l’Unical ai vertici per ricettività nel panorama universitario nazionale.

Ma c’è di più. Tutte le procedure di assegnazione si sono concluse con largo anticipo rispetto alle prassi del passato: lo scorso 31 ottobre sono state completate le assegnazioni dei posti letto riservati agli studenti beneficiari di borsa di studio, mentre il 27 novembre si è concluso l’iter per gli alloggi agli studenti idonei non vincitori di borsa.

Di ciò va dato merito al personale preposto alla gestione dei servizi residenziali del Centro Residenziale ben guidato dal Pro Rettore, con delega al Centro Residenziale, prof.ssa Patrizia Piro, che con grande passione e partecipazione costante e dinamica, da ben quattro anni, si sta occupando con merito della gestione del Campus universitario di Arcavacata, per come meglio viene individuato e chiamato familiarmente, al posto di Centro Residenziale previsto dalla legge istitutiva dell’UniCal del 1968, a firma del Presidente del Consiglio Aldo Moro.

Per centrare un risultato così importante l’Ateneo ha lavorato alacremente su più fronti. In particolare ha partecipato e vinto un bando ministeriale che ha consentito di acquisire un nuovo quartiere residenziale, sono stati inoltre completati i lavori di ristrutturazione di alcuni appartamenti di proprietà e, infine, è stata acquisita la disponibilità di camere presso strutture alberghiere del territorio. L’Ateneo, che ha digitalizzato completamente la procedura di assegnazione rendendola più rapida, ha pure migliorato i servizi a supporto delle residenze grazie all’incremento del numero di addetti presenti nei quartieri per l’accoglienza.

«Il nostro Ateneo – ha spiegato il rettore Nicola Leone – è da sempre molto attento alle esigenze degli studenti, a partire da quelle abitative. La residenzialità estesa ad un numero elevato di iscritti, in controtendenza rispetto all’emergenza nazionale degli alloggi per fuori sede, ha sempre caratterizzato l’Università della Calabria che, alla qualità della didattica e della ricerca, unisce il valore aggiunto della vita nel nostro bellissimo Campus. Il numero degli alloggi dell’Unical è pari al 16% degli iscritti in corso contro il 4% della media nazionale, ma puntiamo ad arrivare al 20% grazie all’ultimazione di un nuovo quartiere residenziale che farà aumentare la nostra ricettività di 500 posti. L’ampliamento dei posti letto e la velocizzazione delle procedure di assegnazione – ha puntualizzato ancora Leone – è il risultato di una politica mirata dell’Università che ha posto il diritto allo studio tra gli obiettivi strategici dell’Ateneo oltre che degli sforzi di miglioramento del servizio profusi quotidianamente dagli addetti del Centro residenziale».

Fin qui la soddisfazione del Rettore Leone anche in funzione di quel 20% auspicato di poter raggiungere quanto prima, con l’ultimazione di un nuovo quartiere residenziale che avrà una ricettività di 500 posti in più, rispetto agli studenti iscritti che come noto ammontano a circa 25 mila.

Soddisfazione che non si avverte tra coloro che hanno lottato per avere l’Università, grazie alla legge n° 442 del 12 marzo 1968, ma soprattutto per chi l’ha vissuta come studente, docenti e non docenti, nell’arco soprattutto dei primi trent’anni di impegno lavorativo e di studio, che prevedeva anzitutto una forma di autogoverno del centro residenziale e poi bisognava garantire almeno al 70% degli studenti iscritti il diritto alla residenzialità.

Oggi, purtroppo, ci si trova lontani da quella indicazione stabilita dalla legge istitutiva in quanto probabilmente cancellata dalla memoria, ma che nella raccolta delle leggi prodotte dallo Stato è ben presente. Ciò che si può dire è che, con rimpianto, è estremamente deludente avere abbandonato quel progetto, soprattutto quando un treno come il Pnrr ne avrebbe potuto consentire il recupero ed il completamento del disegno delle strutture didattiche, scientifiche e residenziali. Questo poteva avvenire se ci fosse stata una adeguata sensibilità da parte degli organi competenti, a cominciare dalla stessa Università e dai vari organi politici ed istituzionali del territorio, per come più volte è stato auspicato dalle pagine di questo giornale.
Tutto questo probabilmente è accaduto anche per effetto di una scarsa conoscenza storica del ruolo e delle funzioni dell’Università, per come ci è stato sollecitato dai padri fondatori.

Se ci fosse stata una degna celebrazione del 50° anniversario della nascita dell’Università della Calabria (non celebrato) tutto questo non sarebbe accaduto in quanto ci sarebbe stato un risveglio ed una maggiore partecipazione della società civile alla vita della nostra università, dalla quale sono usciti finora oltre centomila laureati. (fb)