POLISTENA (RC) – Sabato in scena all’auditorium “Le Serve” con Eva Robin’s

In scena il 27 aprile alle ore 21 per la stagione “Teatro chiama Terra” promossa da Dracma – Centro sperimentale di Arti Sceniche all’Auditorium Comunale di Polistena “Le Serve” di Jean Genet con Eva Robin’s, Beatrice Vecchione, Matilde Vigna per la regia di Veronica Cruciani.

Capolavoro di Jean Genet, liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, Le serve è un perfetto congegno di teatro nel teatro che mette a nudo la menzogna della scena, «uno straordinario esempio di continuo ribaltamento tra essere e apparire, tra immaginario e realtà», nelle parole di Jean-Paul Sartre.

La storia scritta da Genet è quella di due cameriere che allo stesso tempo amano e odiano la loro padrona, Madame. Le serve hanno denunciato il suo amante con delle lettere anonime. Venendo a sapere che l’amante sarà rilasciato per mancanza di prove, e che il loro tradimento sarà scoperto, tentano di assassinare Madame, falliscono, vogliono uccidersi a vicenda.

Genet presenta le due sorelle, Solange e Clare, nella loro vita quotidiana, nell’alternarsi fra fantasia e realtà, fra gioco del delirio e delirio reale. A turno le due cameriere recitano la parte di Madame, esprimendo così il loro desiderio di essere “La Signora” ed ognuna di loro, a turno, interpreta la parte dell’altra cameriera, cambiando lentamente atteggiamento, dall’adorazione al servilismo, dagli insulti alla violenza.

La rivolta delle serve contro la padrona – spiega la regista Veronica Cruciani che cura anche l’adattamento con la traduzione di Monica Capuani – non è un gesto sociale, un’azione rivoluzionaria, è un rituale. Questo rituale è l’incarnazione della frustrazione, l’azione di uccidere l’oggetto amato ed invidiato non potrà essere portata a compimento nella vita di tutti i giorni, viene ripetuta all’infinito come un gioco. Tuttavia questo gioco non raggiunge mai il suo apice, la messa in scena che le due sorelle compiono viene continuamente interrotta dall’arrivo della padrona. Secondo Sartre questo fallimento è inconsciamente insito nel cerimoniale stesso che le serve mettono in scena; il tempo sprecato nei preliminari non porterà al compimento del rituale. Anzi questo rituale diventa un atto assurdo, è il desiderio di compiere un’azione che non potrà mai superare la distanza che separa il sogno dalla realtà. Una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del mondo dei padroni, che le serve adorano, imitano, disprezzano.

Il ruolo di Madame è affidato a Eva Robin’s, icona pop del transgender dall’originale percorso teatrale (ha recitato, fra gli altri, Cocteau e Beckett ed è stata candidata all’Ubu per Tutto su mia madre). A interpretare le bonnes, due giovani attrici cresciute alla Scuola dello Stabile di Torino: Beatrice Vecchione – già diretta da Malosti, Martone e Muscato – e, Premio Ubu come migliore attrice Under 35 e finalista 2022 per il Miglior nuovo testo italiano.

La stagione teatrale di Polistena 2023/2024 è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Calabria e Comune di Polistena. (rrc)

POLISTENA (RC) – Sabato lo spettacolo “Evviva Maria”

Sabato 13 aprile, a Polistena, alle 18, nella Comunità Luigi Monti, andrà in scena lo spettacolo Evviva Maria – I moti di Reggio Calabria del 1970 e l’assassioni di 5 anarchici, scritto da Ulderico Pesce.

Lo spettacolo è stato promosso dalla Fondazione “Girolamo Tripodi” ed è interpretato da Lara Chiellino, accompagnata per l’occasione dagli interventi musicali di Maria TramontanaCarlo Trimarchi.

Prima della rappresentazione ci saranno i saluti di Michelangelo Tripodi ,presidente della Fondazione Girolamo Tripodi) e l’intervento di Michelangelo Di Stefano, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia della XVIII Legislatura e autore di diversi libri, tra i quali ricordiamo il recente Il Treno del Sole e i cinque anarchici – L’ombra di Gladio.

Le vicende rievocate da Pesce sono quelle relative aimoti del 1970 a Reggio Calabria, sfociati in una grande rivolta popolare a seguito della decisione di nominare Catanzaro capoluogo di regione, invece di Reggio Calabria, città molto più popolosa.

A circa 54 anni da quelle vicende, Evviva Maria ci offre un approfondimento di verità sui moti di Reggio Calabria, partendo dalla storia di due innamorati vissuti a Reggio nel 1970 e affrontando una delle pagine più misteriose e drammatiche dell’Italia repubblicana.

Insieme ai moti di Reggio, Evviva Maria ripercorre l’attentato al treno “Freccia del Sud”, conosciuto anche come la strage di Gioia Tauro, avvenuto il 22 luglio 1970 nei pressi della stazione di Gioia Tauro che provocò 6 morti e 72 feriti e l’assassinio dei cinque anarchici (Angelo Casile, Franco Scordo, Gianni Aricò, Luigi Lo Celso e Annalise Borth, noti alle cronache come “gli anarchici della Baracca”). Gli anarchici furono uccisi nella notte del 26 settembre 1970 in un misterioso incidente provocato da due camionisti assoldati dal principe nero Junio Valerio Borghese, sull’autostrada del sole nei pressi di Ferentino, mentre si trovavano in viaggio verso Roma per consegnare a persone competenti materiale di denuncia riguardante proprio la Strage di Gioia Tauro e i contestuali fatti della Rivolta di Reggio Calabria (documenti che non sono  mai stati ritrovati).

Entrambi gli episodi furono frettolosamente archiviati dalla Magistratura come “incidenti”, invece oggi sappiamo che quei fatti definiti “incidenti” furono, viceversa, veri e propri “attentati” con cui si mirava a destabilizzare l’ordine sociale con quella che fu chiamata la strategia della tensione, con la quale pezzi dello Stato, organizzazioni neofasciste, servizi deviati, mafia, ecc. puntavano a conquistare l’Italia con la forza.

Insomma ci sono tutti gli elementi per assistere ad uno spettacolo di grande qualità e di forte intensità. (rrc)

POLISTENA (RC) – Tutto pronto per il “Premio cultura cinematografica”

Tutto pronto per la quindicesima edizione del “Premio cultura cinematografica Città di Polistena” in programma il prossimo 18,19, 20 aprile.

Una tre giorni di altissimo livello con incontri, proiezioni, dibattiti e che vedrà tra i protagonisti, gli attori Micaela Ramazzotti, Andrea Riso, Elisabetta Pellini, Andrea Dodero, Barbara Chichiarelli, Valentina Bellè, Simona Distefano e tanti altri.

Entusiasta e pronto a questa nuova ed intensa edizione, il direttore artistico Pietro Paolo Cullari che rimarca come «l’evento, promosso dall’associazione culturale “Girolamo Marafioti”, sia una importante vetrina di rilievo per tutto ciò che si muove intorno alla macchina da presa e, soprattutto, per il territorio locale».

Quattro i cortometraggi in concorso (e proiettati al cinema Garibaldi giovedì 18 aprile alle ore 21, venerdì 19 alle ore 10 e sabato alle ore 20) al rinomato premio dopo una lunga selezione avvenuta nei mesi scorsi.

Nella serata di Gala, di sabato sera, saranno anche presenti gli ospiti musicali Michele Bruzzese e Matteo Setti direttamente dal musical Notre Dame de Paris. Anche quest’anno, tanti i cortometraggi calabresi e cortometraggi regionali visionati dalla giuria di esperti, dal pubblico e dagli istituti scolastici coinvolti che hanno apprezzato il pregiato lavoro prodotto.

«In questi anni, abbiamo portato avanti un lavoro sinergico atto ad offrire il volto vero della Calabria – afferma il direttore Cullari – Il premio è l’immagine più vera e propositiva di una terra del Sud, capace di unire il patrimonio culturale e umano. E ancora, crea un’opportunità agli autori emergenti per realizzare il sogno di una vita». (rrc)

POLISTENA (RC) – Domani la rappresentazione sacra “All’Ombra della tua Croce”

Domani torna a Polistena la rappresentazione sacra “All’Ombra della tua Croce”. Giunta alla sua 29^ edizione, la storia della Passione e Morte di Gesù Cristo verrà rappresentata presso l’ex stazione delle ferrovie Calabro-Lucane, nella bellissima cornice dell’Isola di don Peppino, intitolata in memoria del sacerdote don Giuseppe (Peppino) Falleti, sacerdote per oltre 42 anni della parrocchia polistenese Maria SS. Immacolata e deceduto nel 2010.

Organizzata dall’associazione Oratoriana Ga.Mi, porta ogni anno alla luce gli splendidi testi originali scritti dal prelato e conservati gelosamente dal presidente dell’associazione Patrizia Napoli che ne cura l’adattamento e la regia. La rappresentazione, patrocinata dal Comune di Polistena, doveva tenersi lo scorso 30 marzo ma per le avverse condizioni metereologiche è stata spostata a domani con inizio alle ore 18.00.

Un nutrito numero di volontari sta lavorando intensamente per rimettere in sesto gli aspetti scenografici danneggiati dal forte vento che faranno da cornice ai tratti salienti degli ultimi giorni di vita di Gesù Cristo, ripercorsi con doviziosa cura dei dettagli e dei dialoghi, fedeli ai Vangeli.

L’imponente collocazione scenografica di Angelo Mammola, Michele Baglio e Vincenzo Lamanna, sarà valorizzata dai costumi sapientemente creati dal gruppo sartoria guidato da Catena Albanese e da una corposa colonna sonora opera delle ricerche di Michele Napoli e arricchita da brani cantati dal vivo, il tutto sapientemente miscelato allo scopo di far diventare la rappresentazione un vero e proprio musical sacro.

I testi raccontano la sofferenza di Gesù di Nazareth, dagli antefatti dell’ultima cena, all’orto degli ulivi, dal tradimento di Giuda alle accuse dei sommi sacerdoti, dalle tentazioni di satana alla flagellazione, fino ad arrivare al culmine della tragedia con la Crocifissione e la Deposizione e concludendosi con la risurrezione e l’ascensione al Cielo di Gesù, azione sovrane della potenza di Dio.

La rappresentazione originariamente si svolgeva all’interno della Chiesa della SS. Immacolata ed è diventata, nel tempo, uno dei momenti più importanti della Settimana Santa di Polistena, considerata tra le più belle e suggestive d’Italia, vedrà Francesco Spanò nelle vesti di Gesù, mentre Chiara Pilello sarà Maria, Madre di Gesù.

Nel numeroso cast composto da circa 40 attori non professionisti ma legati da una profonda fede e da una forte unione tesa a divulgare gli atti della passione di Cristo vedremo anche Titti Barbaro (Veronica), Francesca Piccolo (Marta), Manuela Baglio (il maligno), Mariateresa Leva (Angelo Lechitiel), Francesco Lobaudo (Lazzaro), gli apostoli saranno interpretati da Vincenzo Lamanna (Pietro), Paolo Cordì (Giovanni), Domenico Valenzisi (Giuda), Michele Spanò (Giacomo) e Domenico Mangeruga (Matteo), i sacerdoti del Sinedrio saranno Enzo Fossari (Caifa), Antonio Russo (Anna), Antonio Aloi (Amos), Pino Casendonte (Nicodemo) e Giuseppe d’Arimatea (Vincenzo Gullo), nel rinnegamento di Pietro vedremo Giusy Morgante (prima serva) e Maria Teresa Baglìo (serva tentatrice), nel Pretorio Michele Boeti sarà Pilato, mentre Michele Baglìo sarà Quintilio e Alessandra Pronestì sarà Claudia, inoltre Desirée Zito e Mariateresa Levasaranno le ancelle mentre Domenico Licopoli, Vitale Startari, Rocco Sergi e Giuseppe Hanumann saranno i soldati.

Pasquale Piccolo sarà il flagellatore. Nelle scene della crocifissione vedremo Michele Boeti (Gesta cattivo ladrone) e Salvador Cristarello (Dema buon ladrone). Le voci dell’anima saranno Michele Boeti e Domenico Valenzisi. Il tutto con i toni delle voci di Rita Baglìo (voce narrante) e Patrizia Napoli (voce “io c’ero”). Il Service audio e luci sarà curato da Ocean Blue di Giuseppe Mangeruga. (rrc)

POLISTENA (RC) – Domenica concerto Coro polifonico e l’Ensemble strumentale del Conservatorio di Vibo

Domenica 24 marzo, alle ore 19 nella Chiesa di Maria SS. del Rosario di Polistena, si terrà il concerto del Coro polifonico e l’Ensemble strumentale del Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia diretto dal M° Gianfranco Cambareri. Il concerto, promosso da Ama Calabria in collaborazione con l’associazione culturale Girolamo Marafioti, è in preparazione della Santa Pasqua.

La manifestazione si realizzata nell’ambito delle attività musicali Ama Calabria sostenute dal Ministero della Cultura direzione generale dello Spettacolo, dall’assessorato alla Cultura della Regione Calabria e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria.

Nell’ambito della produzione della V edizione del progetto Crux Gloria si segnalano in qualità di solisti i Primi Soprani Federica Lacquaniti, Maria Pia Guerrera, i secondi Soprani Chiara Aracri, il Contralto Chiara Zangari, il tenore Francesco Alessio, il basso Cosimo Renda, il violoncellista Gioele Cerra e la pianista Rosangela Longo al basso continuo. Si aggiungono, come ensemble strumentale gli allievi della classe di Prassi Esecutive del Corso di Musica d’Insieme del M° Giuseppe Arnaboldi, Maria Chiara Smerzi, Davide Gargano ai violini primi, Mirko Marcellini, Michael Manuli ai violini secondi e il contrabbassista Nunzio Crudo.

A dirigere il Coro Polifonico del Conservatorio Gianfranco Cambareri autorità indiscussa nell’ambito del repertorio sacro. Docente di esercitazioni corali al Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia, il Maestro vanta una ricca esperienza nell’ambito della vocalità corale. Dal 2004 al 2012 canta nel Coro Giovanile Italiano sotto la guida di Kuret, Tabia e Donati.

Dal 2002 dirige il Coro Polifonico Dominicus di Soriano Calabro al quale riesce a dare un impulso prettamente polifonico. Dal 2004 al 2010 dirige il Coro delle Voci bianche dell’Ic di Soriano. Significativi nella sua carriera il 2° posto al IV Concorso Internazionale per cori di voci bianche Il Garda in Coro nel 2007 e il 2° premio al 56° Concorso Polifonico Internazionale Guido d’ Arezzo nel 2008. Presidente dal 2018 della Organizzazione Cori Calabria, è direttore del Coro giovanile calabrese.

Nel corso della serata la formazione del Conservatorio eseguirà all’inizio e fine del concerto rispettivamente Hosanna Filio David e Alleluia: Surrexit Dominus per coro a 4 vv.dd. del compositore calabrese Ferruccio Messinese musicista apprezzato anche al di là dei confini regionali e 5 cantante tratte dal celebre oratorio Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude.

Ulteriori informazioni sul concerto al link https://www.amaeventi.org/evento/crux-gloria-5po/ (rrc)

POLISTENA (RC) – Lunedì e martedì in scena la vita di Giovanni Falcone

Lunedì 25 marzo alle 21 (e in replica martedì 26 alle 10 per gli studenti del liceo statale “G. Rechichi”), andrà in scena all’auditorium comunale lo spettacolo “Bum ha i piedi bruciati”, spettacolo basato sulla vita di Giovanni Falcone che viene realizzato con il patrocinio della Fondazione Falcone.

Lo spettacolo è scritto, diretto e interpretato da Dario Leone con le scene e luci di Massimo Guerci. L’ingresso è gratuito.

Bum ha i piedi bruciati, è uno spettacolo emozionante, divertente, commovente, che da alcuni anni gira l’Italia e l’Europa per contribuire alla diffusione della cultura della legalità, e si è guadagnato il rarissimo patrocinio della Fondazione Falcone di Palermo, presieduta da Maria Falcone, sorella del magistrato.

Nel 2022, lo spettacolo – inserito nel calendario ufficiale della Fondazione per le celebrazioni del trentennale della strage di Capaci – è stato in cartellone per una settimana al Teatro Franco Parenti di Milano, con un travolgente successo di pubblico, che lo ha premiato con il tutto esaurito ad ogni rappresentazione. L’Università Statale di Milano lo ha scelto, inoltre, per inaugurare la rassegna “Organizziamoci contro la criminalità organizzata”, alla presenza di Nando Dalla Chiesa, ospitandolo nell’Aula Magna, davanti a oltre mille studenti,.

Falcone era una persona allegra, ironica, innamorata della vita e della libertà, ed è questo che lo spettacolo di Leone, liberamente ispirato al libro di Luigi Garlando Per questo mi chiamo Giovanni, mette più in luce, con delicatezza e profondità, raccontando gli aspetti più intimi e quotidiani della vita di Falcone, facendoci conoscere l’uomo prima del magistrato, con una chiave di lettura empatica, coinvolgente, rivolta a un pubblico di tutte le età: agli adulti, che si troveranno a scoprire particolari sconosciuti e ai più giovani che potranno conoscere i momenti che hanno portato a uno degli avvenimenti più drammatici nella storia del nostro paese.

La vicenda è narrata attraverso gli occhi di un giovane padre palermitano, un piccolo negoziante il cui vissuto personale, la nascita del figlio, il lavoro in negozio, l’impotenza e lo sconforto di fronte al dilagare della criminalità organizzata che lui vede diffondersi lenta e silenziosa, inevitabilmente si intreccia agli episodi più eclatanti della vita del magistrato. Bum è un orango di peluche, il giocattolo preferito del figlio: per suo tramite, la storia inizia e si snoda alternando leggerezza e profondità, senza rinunciare a sorridere.

Tecnica e magia si fondono in uno spettacolo intenso, emozionante, appassionato, che colpisce il pubblico diritto al cuore. La scenografia è essenziale ma di grande impatto, con elementi mobili che assumono di volta in volta valenze diverse, trasformandosi in strade, palazzi, spiagge, aule di tribunale… così come le idee e le intuizioni di Falcone si trasformarono in efficaci strumenti di lotta alla mafia. (rrc)

Polistena conferisce la cittadinanza onoraria a Julian Assange

Il Consiglio comunale di Polistena ha conferito la cittadinanza onoraria al giornalista australiano Julian Assange, su cui pende un mandato di cattura degli Stati Uniti per cospirazione.

Un riconoscimento assegnato «per avere diffuso con indomabile spirito di servizio e coraggio le verità scomode dei teatri di guerra, rendendo l’umanità consapevole delle gravi violazioni dei diritti umani e umanitari, con ciò schierandosi per la causa della pace, della democrazia e della libertà dei popoli oppressi», ha spiegato il sindaco di Polistena, Michele Tripodi.

«Sull’esempio di grandi città come Roma, Napoli, Reggio Emilia, Bologna, anche Polistena – ha spiegato il primo cittadino – che si è sempre distinta per le lotte per i diritti civili, sociali e costituzionali, ha ritenuto di conferire l’onorificienza nel solco dei valori costituzionali che tutelano le libertà fondamentali e i diritti personali, tra cui la libertà di stampa ed opinione di cui all’articolo 21 della Carta Costituzionale».

«Il Consiglio Comunale – si legge in una nota – auspica che Julian Assange possa ricevere un diritto di cittadinanza dall’Italia o da altro Paese europeo affinché gli possa essere attribuito un nuovo status personale di perseguitato e/o rifugiato per motivi politici».

Al sindaco, infine, è stato dato mandato di firmare a seguito del presente conferimento una pergamena da inviare alla moglie Stella Assange Moris attraverso cui la stessa venga notiziata dell’onorificenza concessa dal Comune di Polistena. (rrc)

POLISTENA (RC) – In scena domani lo spettacolo “Anime leggere”

Domani, domenica 25 febbraio, alle 18 andrà in scena, all’Auditorio comunale di Polistena, lo spettacolo “Anime leggere” all’interno del cartellone per “Teatro chiama Terra”, la nuova stagione di Dracma – Centro sperimentale d’arti sceniche.

“Anime leggere” è uno spettacolo unico nel suo genere e performance di teatro fisico capace di raccontare il presente che ci circonda in maniera acuta e allo stesso tempo divertente, cercando sotto il rumore della modernità il silenzio immutabile della condizione umana, raccontata con delicatezza e ironia.

Scritto e diretto dalla regista Liubov Cherepakhina, insegnante della rinomata Accademia di varietà e arti circensi di Kiev, “Anime leggere” è portato in scena dal pluripremiato quartetto di mimi ucraini Dekru (vincitori al Festival mondiale del Circo di Mosca e al Festival di clown e mimi di Odessa).

Eredi spirituali del maestro Marcel Marceau, gli artisti accompagnano gli spettatori in un viaggio pieno di risate nella commedia della vita, tra poesia e satira sociale.

Quattro figure vestite di nero e truccate di bianco entrano in una scena vuota e col solo uso del corpo la riempiono, facendo prendere vita a personaggi e situazioni dalle più fantasiose alle più ordinarie, tutte descritte con precisione stupefacente da questi virtuosi dell’espressione fisica.

“Anime leggere” è un rutilante susseguirsi di brevi scene che vanno a comporre il ritratto dell’uomo contemporaneo, fatto di tic e fughe nell’immaginazione, ma anche di coraggio, sentimenti, aspirazioni.
Senza soluzione di continuità, ecco comparire di fronte agli occhi del pubblico un allegro circo, una tranquilla giornata lavorativa stravolta dal blocco di un ascensore, una gara olimpica, una serie di sketches sugli imprevisti quotidiani nei quali ciascuno può riconoscersi, un misterioso mondo sottomarino, un’onirica storia d’amore tra statue viventi e molto altro ancora.

Col suo linguaggio universale che non necessita di parole, “Anime leggere” ha divertito e commosso centinaia di città nei paesi di tutto il mondo, tra i quali Francia, Germania, Spagna, Polinesia, Nuova Caledonia, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Ungheria, Romania e Svizzera, oltre che Italia, Russia e Ucraina.

La capacità di trattare grandi temi con leggerezza e l’irresistibile empatia del gruppo ha permesso ai Dekru di conquistare tanto i palcoscenici più prestigiosi quanto le vaste platee di programmi TV quali Ucraina’s got talent e Tu sí que vales Italia.

Il quartetto è stato scelto per esibirsi durante l’Udienza di Papa Francesco per il Giubileo dello Spettacolo popolare e come protagonista del Gran gala du cirque, spettacolo che riunisce i migliori performer circensi internazionali in un’unica grande serata.

La stagione teatrale di Polistena 2023/2024 è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Calabria e Comune di Polistena. (rrc)

A Polistena presentato il libro “Calabria Italia” di Santo Strati

Continua a raccogliere ampi consensi il libro scritto dal direttore di Calabria.Live Santo Strati “Calabria Italia” presentato durante due iniziative organizzate dai Rotary Club di Nicotera Medma, Gioia Tauro e Polistena.

Calabria Italia è un’opera che racchiude la storia della Calabria, con tutte le sue innumerevoli risorse e con la evidenziazione delle tante criticità che l’hanno resa fragile e posta negli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali. Uno spaccato molto interessante che, però, non può non segnalare che, dinnanzi alle imponenti risorse storiche, ambientali, culturali, gastronomiche, naturali, il territorio si ritrova in condizioni di evidente degrado e di una palese povertà economica, occupazionale e, principalmente, istruttiva e formativa.

I Rotary Club di Gioia Tauro, Nicotera Medma e Polistena, con i presidenti Domenico Infantino, Carlo Capria e Salvatore Auddino, hanno voluto commentare e riflettere su tale opera, realizzando degli importanti incontri: il primo, nella sala comunale di Limbadi, con la presenza del sindaco, Leo Mercuri, della presidente dell’Inner Wheel, Piera Mobrici, della prof. Assunta Carrà, dell’assistente del Governatore del Distretto 2102, Giovanni Porcelli. Il secondo, in Polistena, presso il Salone degli Specchi, con la partecipazione del sindaco Michele Tripodi, degli studenti dell’Istituto “Liceo Giuseppe Rechichi” e del suo delegato Vitoantonio Cardone e dell’assistente del Governatore Gaetano Vaccari.

Alla presenza dell’autore Santo Strati e con la moderazione di Giacomo Francesco Saccomanno, segretario del Rc di Nicotera Medma, le due manifestazioni, molto partecipate, hanno coinvolto i presenti che hanno rivolto all’autore moltissime domande per cercare di comprendere, principalmente, la possibilità di invertire la rotta negativa attuale. Molti i temi trattati e molte le risposte da parte dell’autore Santo Strati e dei relatori. Alla fine, però, il tema è stato incentrato su, da una parte, una burocrazia che strozza l’innovazione e la crescita e, dall’altra, una mediocrità della classe dirigente che non è riuscita, negli ultimi 50 anni, a imporre un modello di crescita e di sviluppo della Calabria.

Un’accusa evidente che ha messo in luce di come un territorio non potrà mai migliorare se a gestirlo sia una classe politica mediocre e incapace di affrontare i tanti problemi esistenti. Soltanto, con il sostegno dei visionari che cercano di migliorare la propria terra e con l’entusiasmo di tanti giovani, la Calabria, forse, potrà trovare un momento di ribellione e rinascita che potrebbe renderla la “California dell’Europa”. Ma, per fare questo ci vogliono persone di cultura, che pensano ad una politica vera e di sostegno del territorio e non, invece, di rafforzamento del proprio consenso elettorale a volte, anche, con tanta spregiudicatezza e tante anomalie. (rrc)

POLISTENA (RC) – Il nuovo cortometraggio di BA17 è “Scusa” contro il cyberbullismo

Esce il nuovo cortometraggio della compagnia teatrale BA17 dal titolo “Scusa” e che ha come argomento il fenomeno del cyberbullismo.

È stato l’Istituto d’istruzione superiore “G. Renda” di Polistena il primo palcoscenico del nuovo cortometraggio di BA17, firmato dalla regista autrice e performer Angelica Artemisia Pedatella, che racconta con brutale delicatezza l’intensità del tema del cyberbullismo. Il 7 febbraio scorso l’opera è apparsa in anteprima sul web e presentata ufficialmente presso l’auditorium dell’Istituto per sensibilizzare la platea sul delicato tema che vede crescere sempre di più l’emergenza “odio social”, ormai in grado anche di stroncare delle esistenze. L’opera che vede protagoniste Chiara Cardamone, Christina Khytyk e Selene Ruggiero, con un testo di grande intensità scritto della stessa regista, è stato fortemente voluto dal dirigente prof. Pasquale Pugliese e dallo staff organizzativo, dopo l’esordio presso l’istituto della Compagnia lo scorso 25 novembre con il cortometraggio “Finestre”.

“Scusa” racconta un nuovo capitolo stilistico del team, dalla natura fortemente filmica: d’altra parte il gruppo di artisti ci ha già abituati a questa capacità di abbracciare stili, racconti, linguaggi, creando una continua aspettativa in crescita nel pubblico.

«“Scusa” è una parola che rappresenta l’essenza del cyberbullismo – spiega la regista Angelica Artemisia Pedatella – È la dimensione del “non esistere” a cui si relega con l’odio un essere umano. Il testo è emerso fortissimo dopo essermi immersa nelle vicende di adolescenti e giovani donne che avevano scelto di togliersi la vita in seguito alla carneficina social a cui erano state esposte. La loro dimensione però va oltre, perché riguarda una dimensione esistenziale che in fondo viviamo tutti, anche in minima parte. Per questo il messaggio era fortissimo e lo sento fortissimo. Tutti noi del team vi abbiamo partecipato con intensità, vivendo un’esperienza che ci ha fatto crescere dentro».

L’evento a Polistena è stato accolto da una platea di ospiti che hanno costituito, insieme al pubblico adolescente, un vero e proprio osservatorio del fenomeno: i referenti della polizia postale e delle comunicazioni di Reggio Calabria, i soci della Camera minorile “Malala” di Palmi (Rc), il presidente dell’associazione Sirio onlus di Anoia (Rc), la prof.ssa Maria De Moro, coordinatrice del progetto.

Gli studenti hanno contribuito al racconto della giornata con performance artistiche dedicate, grazie al prezioso lavoro delle docenti Maria De Moro, Maria Concetta Spampinato, Ermelinda Mazzeo, Antonella Elia, Paola Colosi e del prof. Dominic Antony Polito.

«Interagire con le scuole è per noi essenziale – spiega Silvana Esposito, vicepresidente della Compagnia BA17 e prezioso aiuto regia dell’opera – Il nostro compito di artisti è anche quello di entrare in contatto con le scuole e costruire insieme realtà educanti in cui il nostro lavoro possa andare oltre il semplice intrattenimento. Noi emozioniamo per far crescere le persone. Il nostro lavoro sarebbe altrimenti monco».

Una grande lezione per la creazione di contenuti che il territorio calabrese sta esprimendo. L’opera ha visto la grande capacità emotiva suscitata dall’uso della videocamera grazie alla maestria di Lorenzo Cardamone e di Vincenzo Cardamone, il duo di brillanti videografi del team BA17, insieme alla capacità emotiva che ogni artista riesce ad esprimere nel proprio campo d’azione.

«Siamo uniti, siamo una squadra – spiega Vincenzo Cardamone, conosciuto già per lo stile di ripresa emozionale – Essere di supporto alla creatività di BA17 è un motivo di orgoglio».

Il progetto andrà in onda il 14 febbraio in televisione, ancora una garanzia di qualità che il team riesce ad esprimere e un ulteriore conferma della capacità dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Renda” di Polistena di essere lungimirante nella scelta dei progetti, di portare qualità nella creazione di contenuti educativi e di saper interagire con le realtà culturali circostanti di valore.

“Scusa” è una lettera d’addio. Il testo completo si trova in descrizione al link del video pubblicato sulla pagina YouTube della Compagnia Teatrale BA17. Colpisce quanto la fragilità possa far male più di un pugno nello stomaco. È questo il senso più profondo e toccante del video che le tre giovani protagoniste hanno reso con una intensità disarmante.

Niente trucco, abiti trasandati, uno scenario di degrado e libertà insieme, la ricerca di una solidarietà che grida disperazione: sono gli ingredienti che rendono il lavoro fortissimo. Innegabile il solito tocco magico di BA17. (rrc)