POLISTENA (RC) – Venerdì si presenta il libro di Antonio Floccari

Venerdì 29 dicembre, a Polistena, alle 18, al Centro di Aggregazione Sociale, sarà presentato il libro Girolamo Tripodi e Polistena — Una vita per l’emancipazione di un popolo di Antonio Floccari.

L’evento è promosso dalla Fondazione Girolamo Tripodi. All’iniziativa interverranno: Mara D’Agostino Floccari (curatrice del libro), Antonino Romeo (storico) e Michelangelo Tripodi (Presidente della Fondazione).

Nel corso della serata sarà proiettato il video “Girolamo Tripodi, storia di un ideale” realizzato da Tania Filippone, Cinzia Messina, Tina Tripodi e Pasquale Zumbo.

Il libro, che rappresenta l’ultimo lavoro del compianto prof. Antonio Floccari, deceduto poco più di tre anni fa, è stato pubblicato grazie all’impegno congiunto della Fondazione Girolamo Tripodi e della Città del Sole Edizioni.

Questo lavoro mette in luce, fin dal titolo, il profondo rapporto tra Girolamo Tripodi e Polistena, mantenuto sempre saldo nel percorso di tutta la sua vita e divenuto nel tempo, specie nei suoi oltre 31 anni di Sindaco della città, strumento fecondo di crescita sociale e di progresso civile e culturale per l’intera comunità. (rrc)

 

POLISTENA (RC) – Milito: «La questione della Fondazione Its Pegasus ha dell’incredibile»

«Ho sempre agito, gratuitamente, nell’interesse della Fondazione e lo farò anche nella difesa della vera legalità, che oggi appare molto opaca».

Franco Mileto, all’indomani del Consiglio Comunale di Polistena che si è occupato dell’annullamento della nomina del Presidente dell’Its Pegasus dopo essersene completamente dimenticato per un decennio, ritiene necessario fare chiarezza, «sugli incomprensibili accadimenti che hanno determinato tutta questa vicenda».

«Naturalmente, ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità, – dichiara Mileto – anche personali, nel caso di perdita delle somme riconosciute alla Fondazione che ad oggi ammontano a € 3.918.523,14 per progetti già avviati».

«Nella ricostruzione dei fatti posso affermare – dice Franco Mileto – che la questione della Fondazione ITS Pegasus ha qualcosa di veramente incredibile! Dopo una regolare elezione del Presidente nella data del 22.10.2022 (verbale n. 34) il Sindaco di Polistena ed altri due soci fondatori proponevano un esposto alla Prefettura, che, però, non riteneva di intervenire. La segnalazione eccepiva che lo statuto non prevede la figura del Presidente facente funzioni, e che quindi tutte le attività da me svolte, ovviamente a titolo gratuito come dichiarato all’atto della nomina, erano da considerarsi illegittime pur essendo stato nominato dalla Giunta prima e poi dall’Assemblea. Va da sé che le complesse fasi successive alla vacatio del 7 maggio 2022 non sono state da me affrontate con leggerezza, ma sono state supervisionate da fior di docenti di Diritto Amministrativo proprio a tutela della legalità e dell’onorabilità di chi, per spirito di servizio e senza alcun interesse personale, si è speso per dare un futuro all’ Istituto Tecnico Superiore Pegasus di Polistena in tempi di vacche magre e ben prima che le sirene dei fondi Pnrr apparissero all’orizzonte».

«A distanza di oltre un anno, – continua Mileto – in data 30.10.2023, la Prefettura, nella persona del viceprefetto vicario dott.ssa Maria Stefania Caracciolo, chissà per quale non comprensibile ragione, instaurava procedimento amministrativo per l’annullamento della mia nomina. Venivano presentate osservazioni come per legge sulla illegittimità del provvedimento suddetto, ma queste sembra non siano state neppure esaminate, non emergendo nel successivo atto del 30.11.2023, con il quale il nuovo Prefetto, dott.ssa Clara Vaccaro, disponeva l’annullamento del verbale n. 34/2022 e, quindi, della regolare elezione del Presidente. In data 05.12.2023, il Prefetto nominava come Commissario ad acta la dott.ssa Maria Stefania Caracciolo, che aveva già manifestato pubblicamente il proprio orientamento! Questa fissava l’assemblea per la nuova elezione del presidente per la data del 18.12.2023, senza, però, invitare i soci riconosciuti e nominati con il verbale n. 35 del 30.11.2022, facendo intendere che tutti gli atti successivi alla delibera n. 34 del 22.10.22 erano da ritenersi nulli».

«La conseguenza disastrosa – conclude Mileto – è che si verrebbero a perdere i finanziamenti ottenuti dalla Fondazione di complessivi € 3.918.523,14 per diversi progetti presentati nel frattempo. L’articolo 25 c.c. applicato parla di atti contrari all’interesse dell’ente ed ancora non appare comprensibile quali possano essere, se il tutto è stato regolarmente deliberato, sempre all’unanimità, da una affollata, sovrana assemblea di Soci qualificati, liberi, equilibrati e disinteressati (Capisco che questa felice contingenza possa stupire i non avvezzi, ma tant’è) e regolarmente trasmesso alla Prefettura subito dopo il 22.10.2022! Mi chiedo se perdere progetti per € 3.918.523,14 sia un interesse dell’ente oppure se dietro questa nebulosa vicenda vi sia altro». (rrc)

POLISTENA (RC) – Il concerto di solidale “Musica a corte”

Sabato 16 dicembre, a Polistena, alle 18.30, a Palazzo Grillo, si terrà il concerto solidale Musica a corte, organizzato da Le Corti – dimora storica, in collaborazione con l’Istituto Giuseppe Rechichi di Polistena e l’ASP di Reggio Calabria e il cui ricavato sarà devoluto interamente al reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi per l’acquisto di strumenti clinici di precisione.

Le musiche saranno eseguite dal Professor Bruno Gallo e dalla Professoressa Irene Tripodi insieme agli allievi: Venusia Valensisi, Luca Napoli, Chiara Timpani, del Liceo Rechichi di Polistena.

Un evento che mette insieme la scuola, l’impresa privata e il sociale della città di Polistena e che apre al pubblico la corte interna di Palazzo Grillo – dimora storica, ristrutturata dalla famiglia Romeo la cui inaugurazione è avvenuta lo scorso luglio.

«Già in occasione dell’apertura di Palazzo Grillo – dice Antonello Romeo – avevamo manifestato la volontà di creare eventi di valore che favorissero occasioni di incontro sociale e culturale per la nostra Polistena. Vivere insieme un gesto d’amore in musica è un modo per avvicinarci al Santo Natale con senso di comunità e attenzione verso le persone più fragili – dice ancora l’imprenditore –. La collaborazione virtuosa tra il Liceo Rechichi, grazie alla Dirigente dr.ssa Francesca Maria Morabito, il buon dialogo instaurato con il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Polistena, diretto dalla dott.ssa Maria Rosa Calafiore e con i vertici dellA PS il Direttore Generale dott.ssa Lucia Di Furia e il direttore sanitario Aziendale dott.ssa Anna Maria Renda e la nostra realtà d’impresa vuole essere l’occasione per generare una carezza collettiva e simbolica con la quale augurare a tutti e tutte Buone Feste».

«Da parte nostra – dice la referente della Direzione Sanitaria Aziendale, dott.ssa Francesca Liotta – vanno i ringraziamenti per la generosità del gesto che accresce le potenzialità dell’ospedale». (rrc)

Per partecipare al concerto e contribuire alla raccolta fondi è necessario prenotare tramite il ticket ad offerta volontaria reperibile alla reception di Palazzo Grillo, all’Istituto Rechichi e al reparto di Pediatria dell’ Ospedale di Polistena.

POLISTENA (RC) – In scena la compagnia di danza italo-francese Cie MF

Domani sera, a Polistena, all’Auditorium Comunale, alle 19, in scena lo spettacolo Ça ira della compagnia di danza italo-francese Cie MF di Maxime Freixas e Francesco Colaleo.

Lo spettacolo, inserito all’interno del ciclo Focus Europa del Ramificazioni Festival, e realizzato grazie alla collaborazione con Dracma – Centro Sperimentale d’arti sceniche.

Sul palco insieme ai due danzatori/registi Francesco Colaleo e Maxime Freixas anche Pieradolfo Ciulli, i costumi dello spettacolo sono di Chiara Defant mentre gli arrangiamenti musicali sono curati da Jérémie Esperet.

Ça ira (letteralmente dal francese questo andrà) interroga il verbo di moto andare (dove? quando? come?), piuttosto che il suo incoraggiamento retorico. La logica della costruzione coreografica segue quello che, in termini filosofici, potrebbe essere definito come un eterno ritorno dello stesso, un perpetuo inizio, un’apertura senza fine. Risalire la diagonale del palco (l’ipotenusa) e ripetere lo stesso percorso nello spazio con variazioni gestuali e intermezzi umoristici, tutte le volte che è necessario, per capire che non si va da nessuna parte, che questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione. (rrc)

Ramificazioni 2023, prossime tappe a Polistena e Corigliano-Rossano

Una rassegna che sta attraversando tutta la regione con le proprie arti. Ramificazioni Festival 2023, la rassegna di danza contemporanea che sta portando il meglio delle arti coreutiche in Calabria, attraverso un calendario itinerante che tocca gran parte del territorio regionale, si apre al mese di dicembre presentando una settimana ricca di spettacoli.

Si parte sabato 1 dicembre all’Auditorium Comunale di Polistena (Rc) per un appuntamento realizzato come consuetudine in collaborazione con Dracma – Centro sperimentale d’arti sceniche, una serata dedicata ai soli d’autore che vede in programma i lavori di tre compagnie: alle 21:00 la Compagnia Oltrenotte di Lucrezia Maimone con “Zoologia”, alle 21:30 Sosta Palmizi di Andrea Rosato con “Infieri”, alle 21:45 Create Danza con “Full Bodies Empty Spaces” con protagonista la danzatrice Greta Martucci su coreografie di Filippo Stabile.

Nella prossima settimana Ramificazioni approda anche nella città di Corigliano-Rossano (Cs). Tre gli spettacoli in scena, tra domenica 3 e martedì 5 dicembre. Nella giornata di domenica, all’interno del chiostro della sede comunale di Palazzo Garopoli, una serata dedicata ai duetti. Ad esibirsi dapprima la compagnia romana Atacama, alle 19:30, con “La Danza della Realtà”, spettacolo che vede le coreografie di Patrizia Cavola e Ivàn Truol. “La Danza della Realtà” prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowsky, partendo dalla lettura di “Cabaret Mistico” e delle brevi storie riportate nel libro, che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato: Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane. Tema centrale della performance è la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità. Fragilità, conflitti, relazioni, innocenza, violenza, velocità, ritmo incessante, poesia e grottesco si miscelano all’interno della pièce.

A seguire, Create Danza porterà in scena alcuni estratti di “Baroque Suite”, lo spettacolo coproduzione di Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia che ha debuttato nelle scorse settimane facendo registrare il sold-out sia al Teatro Rendano di Cosenza che al Politeama di Catanzaro, un atto unico per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca, per la regia di Filippo Stabile, una creazione ispirata al Barocco Europeo, che vuole mantenere tutta l’essenza di questo periodo storico immergendo il pubblico in uno spettacolo di suggestioni ed evocazioni, tra danza contemporanea, danze urbane e arti performative aeree.

Martedì 5 dicembre al CineTeatro Metropol arriva una delle compagnie di danza contemporanea più interessanti su scala nazionale, Equilibrio Dinamico, con “Anastasia”, co-produzione realizzata con La luna nel letto, che prende in prestito la vicenda della donna che si finse Anastasia, figlia dell’ultimo zar di Russia per raccontare la mutevolezza dei ricordi reali e presunti di una donna intrappolata in quel sottile confine tra realtà e finzione, alla perenne ricerca di sé stessa. Le coreografie dello spettacolo sono del giovane talento pugliese Roberta Ferrara, mentre drammaturgia, regia, scene e disegno luci a cura di Michelangelo Campanale.

La città di Corigliano-Rossano tornerà poi protagonista nel cartellone di Ramificazioni Festival anche per l’ultimo appuntamento della stagione, il 27 dicembre, con “Chopiniana Arte Noctem” ospitata nel Salone degli Specchi del Castello Ducale, spettacolo firmato dal coreografo Salvatore De Simone per la compagnia Create Danza.

Tutte le informazioni e i biglietti per partecipare agli spettacoli sul sito: www.ramificazionifestival.it. (rcs)

Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia fanno doppio sold-out a Cosenza e Catanzaro

Un doppio sold-out, nei due palcoscenici teatrali più importanti di tutta la regione – il Teatro Rendano di Cosenza e il Politeama di Catanzaro – ha bagnato il debutto nazionale di “Baroque Suite”, l’ultimo spettacolo in ordine di tempo presentato all’interno del cartellone di Ramificazioni Festival 2023.

Lo spettacolo, una coproduzione di Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia, che si presenta come un atto unico per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca, ha portato a teatro un pubblico giovane ed entusiasta, che ha regalato numerosi applausi e standing ovation a tutto il cast coinvolto.

Una produzione interamente nata in Calabria grazie al lavoro di due realtà – Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia – beneficiarie del Fondo unico per lo Spettacolo, che hanno deciso di unirsi, realizzando una performance capace di configurarsi come una proposta teatrale innovativa. “Baroque Suite” è una creazione ispirata al Barocco Europeo, un connubio raffinato messo in risalto dalla musica dal vivo dell’Orchestra Sinfonica Brutia di Cosenza diretta dal Maestro Patrizio Germone e con alcune incursioni di Musica Elettronica a cura del Maestro Francesco Perri, con protagonista la Soprano Tonia Langella, e un corpo di ballo di 30 elementi, che coinvolge le compagnie Create Danza (Cosenza), Colonna (Firenze), Damnedancers (Roma), il tutto per la regia di Filippo Stabile.

Un progetto in cui passato, presente e futuro hanno danzato riflettendosi nei lampi luminosi e nelle forme fluide tra la danza contemporanea, le danze urbane le arti performative aeree come la pole dance e il cerchio aereo, sulle musiche di Vivaldi, Albinoni, Bach, Handel, Purcell, Lully.

Ramificazioni Festival continua questa settimana la sua programmazione. Venerdì 24 novembre al Museo Pitagora di Crotone va in scena “Chopiniana Carpe Noctem”, lavoro con la regia di Salvatore De Simone, splendido danzatore dell’attuale compagnia di Wayne McGregor a Londra, per la compagnia Create Danza. “Chopiniana Carpe Noctem” trae spunto dalla trama dallo storico balletto classico Le Silfidi creato da Mikhail Fokine nel 1908, un balletto che si svolge in un bosco alla luce della luna. Qui un giovane poeta in cerca di ispirazione danza sulle note di Chopin insieme alle Silfidi, magiche ninfe o spiriti dell’aria che abitano i boschi. Il coreografo Salvatore De Simone, per la compagnia Create Danza riattualizza l’idea di questo balletto romantico attraverso la danza contemporanea, il poeta della trama originaria è messo in risalto dalla presenza del maestro accompagnatore Andrea Bauleo che guida tutta la pièce dal vivo, con la musica intramontabile di Chopin, suonata al pianoforte. Le ninfe in bianco diventano invece uomini e donne che incarnano creature fantastiche, vestiti e dipinti di nero quasi a rappresentare quel lato più oscuro ed evocativo della notte, i cui panorami stellati e le fasi lunari inducono i danzatori a celebrare la vita, le passioni, i desideri e l’amore.

Domenica 26 novembre si torna invece all’Auditorium Comunale di Polistena con un doppio spettacolo: “Welcome To My Funeral” della compagnia Equilibrio Dinamico, diretto dall’eclettico e talentuoso coreografo belga Brandon Lagaert, una performance che si focalizza sui confini, sempre più sfumati, fra mondo reale e virtuale, che si concentra sull’esplorare il modo in cui noi umani usiamo la tecnologia per nutrire il nostro ego, per formare legami unici con gli altri e per manipolare gli estranei; “Sameval Coevo” della compagnia ResExtensa, con le coreografie di Serena Angelini, al centro della performance le inclinazioni della mente che tendono a fare i conti con l’indole più segreta. (rcs)

POLISTENA (RC) – Presentato il libro dedicato a Girolamo Tripodi

di FONDAZIONE GIROLAMO TRIPODI – Promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi, si è svolta, nella sala Condello di Polistena, la presentazione del libro di Antonio Floccari “Girolamo Tripodi e Polistena – Una vita per l’emancipazione di un popolo”.

La manifestazione ha visto una massiccia presenza di tantissimi cittadini e cittadine, che hanno voluto testimoniare con la loro partecipazione hanno voluto esprimere i sentimenti di affetto e di ammirazione nei confronti della figura di Girolamo Tripodi, che conserva un posto importante nel ricordo e nella memoria di tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo ed apprezzarlo.

In apertura dell’incontro è stato dedicato un minuto di raccoglimento in ricordo della dott.ssa Francesca Romeo vittima di un agguato criminale al termine del suo lavoro alla guardia medica di S. Cristina d’Aspromonte, mentre era in macchina insieme al marito.

La presentazione del libro è stata aperta da Michelangelo Tripodi (Presidente della Fondazione) che innanzitutto ha ringraziato i relatori e i partecipanti, per passare poi al merito dell’iniziativa. Siamo molto contenti per questa pubblicazione che come Fondazione abbiamo voluto fortemente, cercando anche di arricchire con numerose fotografie, la gran parte inedite, prelevate dall’archivio di mio padre, e aggiungendo alcuni preziosi allegati con i risultati elettorali delle elezioni comunali di Polistena per il periodo in cui mio padre fu Sindaco dal 1970 al 2005, gli elenchi dei consiglieri comunali eletti con i voti di preferenza riportati e tutte le giunte comunali guidate da mio padre.

La Fondazione, in tal modo ha ritenuto di fornire un’informazione completa e dettagliata sulla storia politica ed elettorale polistenese nel periodo dal 1970 al 2005. In questo modo abbiamo fornito una documentazione che dà un ulteriore valore al libro di Antonio Floccari. Nel libro si comincia dal dopoguerra per giungere agli anni duemila. Si raccontano gli oltre 31 anni di sindaco di mio padre per costruire quella che lui chiamava “la nostra piccola Rivoluzione”. Sono stati conseguiti risultati straordinari. Polistena all’avanguardia, baluardo della democrazia e della lotta per la legalità e contro la ndrangheta e punto di riferimento del buongoverno in Calabria e fuori dalla Calabria. Con la guida ultra trentennale di mio padre, Polistena aveva conquistato un ruolo straordinario di prestigio, fiducia e credibilità nell’immaginario collettivo in Calabria, in Italia e non solo, quale centro propulsore delle battaglie per la legalità e contro la ’ndrangheta, quale realtà avanzata per le conquiste civili, sociali e culturali che l’Amministrazione Popolare aveva realizzato. Un’Amministrazione Popolare all’insegna della legalità, della lotta permanente contro la ‘ndrangheta, che ha sbarrato la strada alle cosche, che ha fatto diventare Polistena un baluardo e un punto di riferimento in Calabria per la pulizia, la trasparenza e il rigore etico e morale.

Floccari nel suo libro ricorda le tappe fondamentali di questo percorso ricordando passo i momenti salienti: la realizzazione dell’ospedale, la copertura del torrente Ierapotamo, l’anfiteatro e il risanamento della parte bassa del paese, le fognature, le strade, il diritto allo studio (mensa, libri gratuiti, colonie estive, ecc.), l’edilizia scolastica dagli asili nido alle scuole superiori, il nuovo Palazzo municipale con l’auditorium esempio di lotta vincente contro la ndrangheta, la rete del metano nel 1986 prima in tutta la Calabria, la circonvallazione, il nuovo stadio comunale, il palazzetto dello sport, le case per i ceti popolari e i meno abbienti, la nuova rete idrica e fognante grazie ad uno straordinario finanziamento opera di Aurelio Misiti, la biblioteca e il museo civico grazie all’impegno di Giovanni Russo, Polistena città d’arte che ha dato i natali ad illustri artisti di fama nazionale Jerace, Renda, Morani, ecc. il dipinto di Maurizio Carnevali che arricchisce la sala del consiglio comunale di cui quest’anno ricorrono 25 anni dalla collocazione, l’estate culturale e le serate della lirica in piazza del popolo che richiamavano folle enormi di cittadini da tutte le parti per la qualità dell’offerta, l’istituzione dal 1970 della giornata dell’emigrato e tante altre opere e interventi.

Quella di cui parla questo libro è una storia di riscatto, di progresso civile e di crescita sociale e culturale che ha trasformato Polistena da piccolo paese rurale a città moderna e progredita, proiettata verso traguardi sempre più alti di progresso sociale e sviluppo economico.

Oggi a Polistena si vive ancora sulle conquiste, sulle realizzazioni, sulle idee, sui progetti e sulla crescita che sono stati accumulati nei 35 anni precedenti. Si tratta di un’eredità in esaurimento. Girolamo Tripodi ha lasciato un patrimonio ricco e straordinario. Una rendita ereditaria che in questi ultimi 15 anni è stata utilizzata a piene mani e che è servita a tenere a galla la situazione, senza costruire nulla di nuovo. Si è solo vissuto di rendita. Il problema è che ormai la dote che Girolamo Tripodi ha lasciato ai polistenesi, è stata sperperata e dilapidata. Ciò significa che, 53 anni dopo il suo inizio, occorre coltivare, impreziosire e alimentare questo patrimonio per realizzare un nuovo progetto per il futuro di Polistena che riguarda, soprattutto, le giovani generazioni che qui, in questa terra debbono ritrovare le ragioni ed anche le opportunità per costruire il loro futuro.

Michelangelo Tripodi ha, infine, letto alcuni brani del commiato che Girolamo Tripodi indirizzò ai polistenesi nel 2005 , quando lasciò l’incarico di Sindaco, che costituiscono un monito profetico ed un avvertimento preoccupato per il futuro di Polistena che sembra rivolto all’attualità.

Subito dopo è intervenuta Mara D’Agostino Floccari (curatrice del libro) che ha voluto sottolineare come Il lavoro di Antonio sulla figura di Girolamo Tripodi nasce da un rapporto simbiotico fondato sulla passione comune politica e ideale improntata sulla difesa dei lavoratori e dei più umili. Mommo Tripodi ha sempre rappresentato per Antonio un modello di formazione politica ma soprattutto umana. È stata l’ultima fatica di Antonio prima che lui ci lasciasse, quasi un testamento dovuto verso una figura, ma soprattutto una persona faro e guida per tutta la sua vita. Nato dalla collaborazione con la Fondazione Girolamo Tripodi, il libro di Antonio ripercorre le battaglie e le lotte fatte e realizzate da Mommo Tripodi per l’emancipazione e il riscatto di un territorio quale quello di Polistena e della Piana.

E’ poi intervenuto Franco Mileto (Professore e Dirigente Scolastico) che dopo essersi soffermato sull’ampia produzione di Antonio Floccari, è passato ad analizzare quest’ultima opera pubblicata postuma e dedicata a Girolamo Tripodi, al quale è stato legato da lunga e sincera amicizia. Nonostante la familiarità e l’affetto, la biografia che ne è scaturita si fa apprezzare per l’imparzialità, il rigore storico e l’attenzione per le fonti. Il libro nel complesso è un notevole contributo messo a disposizione della comunità di Polistena per non perdere di vista le proprie radici e per aderire a quanto auspicato dal parlamentare e sindaco Mommo Tripodi quando, dopo aver ricordato il patrimonio di valori e di ideali che ha consentito il decollo della città, si è così espresso: “Un patrimonio importante, il più grande della storia di Polistena, che tutti noi Polistenesi abbiamo il dovere di difendere, mantenere, e rendere sempre più fecondo nel futuro, impedendo che esso venga demolito o minato”. Infine Mileto ha valutato di elevato spessore la postfazione del presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, analisi acuta e rigorosa delle recenti vicende che hanno riguardato la municipalità.
Successivamente ha preso la parola Aurelio Misiti (Già Deputato e Vice Ministro dei Lavori Pubblici nonché Assessore regionale): che ha ringraziato la Fondazione per averlo invitato alla presentazione del libro, ultima opera di Antonio Floccari. È venuto appositamente da Roma per onorare il suo amico Mommo, di cui ha ricordato l’influenza politica e amministrativa sui paesi vicini tra cui Melicucco; sindaco dal 68 al 71, ha appreso da lui la necessità di fare il bene dei lavoratori e lavoratrici delle campagne. Su suo stimolo ha fornito i libri gratis ai figli dei non abbienti. Mommo per lui è stato un maestro di vita anche quando ambedue hanno ricoperto ruoli importantissimi nazionali.

E’ poi seguito l’intervento di Francesco Nasso (già Dirigente Scolastico) che ha voluto ricordare come negli anni ’60 per lui e i ragazzi della sua generazione è stato relativamente facile andare a scuola, mentre per Girolamo Tripodi c’è voluta la minaccia della maestra per costringere il padre a mandarlo alle scuola elementare. Era passata tanta acqua sotto i ponti anche se nei confronti dei figli di contadini nella scuola c’era sempre una discriminazione strisciante. Nasso ha poi paragonato la postfazione agli scritti di Cicerone.

L’editore Franco Arcidiaco nel suo intervento ha sottolineato quanto la figura di Girolamo Tripodi sia emblematica di una fase storica in cui si registrava il primato della politica e l’azione virtuosa di personaggi come Mommo produceva evidenti benefici sul territorio di riferimento. Arcidiaco ha inoltre lanciato un appello per la salvaguardia della storica Biblioteca di Polistena (altra realizzazione del sen. Tripodi) che oggi versa in condizioni di abbandono prossime al degrado.

Dal pubblico è intervenuto Giuseppe Papasidero (esponente dell’Associazione Officina n. 8 di Rosarno) che ha ringraziato la Fondazione per il contributo offerto per l’acquisto della Casa del Popolo “Giuseppe Valarioti” ed ha riaffermato l’impegno che lui, insieme a tanti altri giovani e meno giovani, stanno mettendo per garantire la difesa della Casa del Popolo, che rappresenta un patrimonio collettivo, frutto di grandi lotte per legalità e contro la ‘ndrangheta.

Ha concluso i lavori il prof. Pasquale Amato (Storico e Docente univ. di Storia): «è stato un incontro pregnante colmo di emozioni e di ricordi. Una bellissima serata. Abbiamo rivissuto una grande e bella storia. Una storia basata su una vita degnamente e intensamente vissuta da cui emerge la differenza tra il politico e il politicante. Mommo Tripodi è stato un esempio indiscutibile. Il politicante pensa solo a glorificare se stesso. Il percorso della vita amministrativa di Mommo è collegato alla sua vita più ampia. Ho colto in lui, soprattutto, questa straordinaria capacità di essere fedele agli ideali su cui aveva impegnato la sua esistenza e, al tempo stesso, la capacità pragmatica di affrontare le questioni concrete con una chiave sempre positiva. Possiamo dire che i 30 anni alla guida del comune di Polistena nessuno potrà cancellarli, perché per loro parlano le azioni, le idee, le opere. Si possono tentare di cancellare alcune testimonianze, ma non si possono cancellare le opere. Le opere determinano la memoria eterna di Mommo Tripodi che ha dedicato se stesso alla comunità polistenese. Da storico voglio dire che la storia è fatta con le gambe degli uomini e quando la storia incontra uomini del livello di Mommo Tripodi non può mai nessuno cancellarla».

La Fondazione Girolamo Tripodi ringrazia i relatori e tutti i partecipanti all’evento che rappresenta un ulteriore momento del proprio impegno civile, sociale e culturale al servizio della crescita del territorio. (fgt)

POLISTENA (RC) – Sabato si presenta il libro di Antonio Floccari

Sabato 18 novembre, a Polistena, alle 17.30, nella Sala Condello in via Francesco Jerace, sarà presentato il libro Girolamo Tripodi e Polistena. Una vita per l’emancipazione di un popolo di Antonio Floccari.

l libro, che rappresenta l’ultimo lavoro del compianto prof. Antonio Floccari, deceduto poco più di tre anni fa, è stato pubblicato grazie all’impegno congiunto della Fondazione Girolamo Tripodi e della Città del Sole Edizioni.

Questo lavoro mette in luce, fin dal titolo, il profondo rapporto tra Girolamo Tripodi e Polistena, mantenuto sempre saldo nel percorso di tutta la sua vita e divenuto nel tempo, specie nei suoi oltre 31 anni di Sindaco della città, strumento fecondo di crescita sociale  e di progresso civile e culturale per l’intera comunità.

Floccari  coglie e trasmette al lettore gli aspetti fondamentali della stagione di rinnovamento di quella che Girolamo Tripodi chiamava “la nostra piccola Rivoluzione”, che ha trasformato Polistena da paese rurale a città moderna e progredita, facendola diventare un punto di riferimento ammirato e invidiato da tutti.

L’autore con quest’opera, nel momento in cui rende un omaggio a Girolamo Tripodi, contemporaneamente valorizza la storia e l’identità polistenese, come elemento imprescindibile della coscienza collettiva.

Alla presentazione del libro interverranno: Pasquale Amato (Storico e Docente univ. di Storia), Franco Arcidiaco (“Città del Sole” Edizioni), Mara D’Agostino Floccari (curatrice del libro), Franco Mileto (Professore), Aurelio Misiti (già Deputato al Parlamento), Francesco Nasso (già Dirigente Scolastico), Michelangelo Tripodi (Presidente Fondazione Girolamo Tripodi).

Ramificazioni fa una doppia tappa reggina: il 10 a Palmi, l’11 a Polistena

Prosegue con un calendario ricco di appuntamenti la nuova edizione di Ramificazioni Festival, il primo festival della danza d’autore in Calabria, rassegna itinerante che lungo 60 giorni di programmazione porta in scena il meglio del panorama nazionale e internazionale delle arti coreutiche.

Venerdì 10 novembre alle 21:00 al Teatro Manfroce di Palmi (Rc) va in scena “Cultus”, il nuovo spettacolo di Roberto Zappalà, con drammaturgia di Nello Calabrò. Zappalà è regista e coreografo divenuto ormai un’istituzione nel panorama della danza contemporanea in Italia e Europa, grazie anche al lavoro della sua compagnia, Zappalà Danza, con base a Catania, esempio e punto di riferimento per la danza in tutto il Sud Italia.

“Cultus” ritorna in Calabria, dopo essere stato presentato in anteprima site-specific la scorsa estate al Parco Archeologico di Scolacium per Armonie d’Arte Festival. Uno spettacolo in cui Zappalà ci presenta una danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. A ispirare musicalmente questa nuova creazione sono le meravigliose atmosfere delle musiche di David Lang, le voci dell’opera “The Little Match Girl Passion” composta nel 2007, vincitrice del premio Pulitzer per la musica nel 2008. Voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro, con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen e che certamente hanno un riferimento nella “Passione secondo Matteo” di Bach.

Un viaggio di varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia. In “Cultus” la fisicità̀ della danza, il suo trascendere il referenziale, fa navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo e contemporaneamente sentirsi partecipi di qualcosa di appassionante, in un’unica esperienza sensoriale. I corpi dei danzatori, donne e uomini, si abbandonano ad un movimento continuo che porta in scena le “passioni” dei singoli e delle moltitudini. I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili in prevendita online da: www.ramificazionifestival.it/event/cultus/

Sabato 11 novembre Ramificazioni Festival torna in scena all’Auditorium Comunale di Polistena (Rc), alle 21:00, con “Chat – Keep In Touch”, spettacolo portato in scena dalla Compagnia Cornelia. Una pièce energica e potente che esplora il cambiamento dei modi di vivere causato dall’utilizzo sfrenato dei social media. Un cambiamento che, secondo alcuni studi antropologici, sta causando anche una vera e propria trasformazione del corpo. La combinazione reale/virtuale si impossessa della postura e dei movimenti volontari, e così il corpo e la mente dei quattro performer sulla scena si sviluppano e si intrecciano all’interno di un meccanismo coreografico ossessivo che parte proprio dai movimenti delle loro mani ma che, gradualmente, tende ad irradiarsi in tutto il corpo.

La coreografia dello spettacolo è di Nicolas Grimaldi Capitello, sulla scena saranno i danzatori Samuele Arisci, Eva Campanaro, Sibilla Celesia e Marco Munno. I biglietti sono acquistabili in prevendita online su: www.ramificazionifestival.it/event/chat-keepin-touce/

Nella prossima settimana – venerdì 17 e sabato 18 novembre – Ramificazioni Festival si prepara alla prima assoluta di uno degli spettacoli apicali di questa edizione del festival: al Teatro Rendano di Cosenza prima e al Politeama di Catanzaro il giorno successivo, va in scena il debutto di “Baroque Suite”, una coproduzione di Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia, un atto unico per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca, che vede in scena – assieme all’Orchestra Sinfonica Brutia e alla solista cantante Tonia Langella – due compagnie di danza e una di discipline aeree: Create Danza (Calabria – Cosenza), Damnedancers (Roma), Compagnia Colonna (Firenze).

POLISTENA (RC) – Domenica 5 torna in scena Ramificazioni

È partita ufficialmente nella scorsa settimana la nuova edizione di Ramificazioni Festival, il primo festival della danza d’autore in Calabria. Un calendario itinerante, ricco di appuntamenti distribuiti lungo oltre 60 giorni di programmazione che vedono protagonisti nomi di primo piano e giovani emergenti del panorama nazionale e internazionale delle arti coreutiche: dalla Compagnia Zappalà Danza a Spellbound Contemporary Ballet, da Equilibrio Dinamico a Create Danza, passando per i francesi della Cie Mfe per le coreografie del talento belga Brendon Lagaert, e tanto altro ancora.

Domenica 5 novembre all’Auditorium Comunale di Polistena (Rc) va in scena il secondo appuntamento della rassegna: “Rer + Manbuhsa Double Bill”, una produzione di House of Ivona, per la regia e le coreografie di Pablo Girolami. Due spettacoli diversi portati in scena seguendo un unico flusso: “Manbuhsa” è stato creato immaginando due ragazzini che giocano in una risaia. Forgiata sui ritmi della musica, una relazione si crea tra i danzatori. Attraverso i movimenti, uno spinge l’altro alla scoperta del suo istinto naturale, un cammino vibrante di inconsapevoli emozioni, innocenza e giocosità. I performer si trasformano in gru, ragni, pavoni, per uno studio e una trasposizione sul corpo di peculiari danze animali. In “Rer” invece, drammaturgia di Karen Stenico per la regia di Girolami, un organismo si scompone per poi ritrovare l’unità. I performers si muovono in un esoscheletro di pizzo, ricercando il contatto ancestrale con la natura: sono fossili, foglie, animali, esseri primordiali.

Nei prossimi giorni inoltre Ramificazioni è anche partner del progetto Freak Out, a cura dell’associazione Collettivo Lagaam: un progetto dedicato all’accessibilità e all’inclusione nel mondo delle arti partendo dal linguaggio del corpo, che ha già fatto tappa in altre 5 regioni italiane, Lombardia, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna.

Da sabato 4 novembre, in collaborazione con il Comune di Palmi e l’assessorato alle politiche sociali e alle disabilità e con Dracma – Centro sperimentale d’arti sceniche, 5 appuntamenti toccheranno la città di Palmi, tra spettacoli, laboratori, conferenze, in programma 4, 5, 6, 11 e 18 novembre. Un altro appuntamento, programmato per il 7 novembre, andrà invece in scena nella città di Lamezia Terme con il Liceo Statale Tommaso Campanella.
Tra il Teatro Comunale Manfroce e la Casa della Cultura Leonida Repaci andranno in scena talk, come quello dedicato alle professionalità anti-abiliste e non esclusive nel mondo del teatro e della danza, e laboratori esperienziali, che l’11 novembre coinvolgeranno come tutor anche Filippo Stabile, direttore artistico di Ramificazioni Festival.

Alle 17:30 di domenica 5 novembre – e in replica lunedì 6 novembre alle 9:30 – sul palcoscenico del Teatro Manfroce spazio allo spettacolo teatrale che costituisce il cuore del progetto, “Freak Out”, con Diana Anselmo, Monica Barone, Giorgio Bernini, Alessandra Cinque e Riccardo Olivier, 5 artisti con 5 corpi differenti tra loro esposti allo sguardo del pubblico per sfidare una tendenza, ormai consolidata, di giudicare un corpo con disabilità partendo da una presunta diagnosi medica e non dalla conoscenza e dalla relazione con la persona stessa. Uno spettacolo interattivo che prova ad essere accessibile a tutti, per distruggere la base degli stereotipi legati alla disabilità. (rrc)