RENDE (CS) – L’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili promuove l’orientamento

Lo scorso 28 febbraio organizzato dal Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche dell’Unical i rappresentanti delle sezioni locali di Cosenza, Paola e Castrovillari dell’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili hanno offerto agli studenti una panoramica esaustiva sulla professione del commercialista e sulle sue prospettive di lavoro.

L’iniziativa è stata denominata “Obiettivo Uni.Co” e mira a fornire agli studenti universitari una visione chiara e approfondita della professione del commercialista e delle sue molteplici opportunità. Il progetto ha il patrocinio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e la Cassa nazionale dottori commercialisti, Fondazione Ungdcec e dell’International union young accountants (Iuya).

L’inizio dei lavori dell’incontro è stato caratterizzato dai saluti dei rappresentanti istituzionali, tra cui Francesco Cataldi, presidente dell’Ungdcec, Elbano De Nuccio, presidente del Cndcec, Serena Giannuzzi, delegata dell’Ungdcec per il tirocinio e i rapporti con le Università, e il prof. Franco Ernesto Rubino, coordinatore del corso di laurea in Economia aziendale presso l’Università della Calabria. A moderare il tutto Alfredo Iannitelli dell’Ordine di Castrovillari e delegato di giunta nazionale dell’Unione.

Durante l’incontro, i professionisti hanno condiviso le proprie esperienze e competenze. La partecipazione attenta e coinvolta della sala ha enfatizzato ulteriormente l’importanza di eventi formativi come questo nel fornire una comprensione completa della professione del commercialista e nell’aiutare gli studenti a prepararsi al mondo post universitario. Tra i temi affrontati, spiccano l’evoluzione della professione contabile, le nuove specializzazioni emergenti nel settore, l’importanza dell’appartenenza all’albo Professionale e le opportunità offerte dal sistema economico attuale. Inoltre, sono stati approfonditi argomenti legati al welfare professionale.

Nel dettaglio, per la rappresentanza di Cosenza, l’argomento trattato è stato: “Gli sviluppi della professione di commercialista, le nuove specializzazioni e l’importanza di appartenere ad un albo professionale per creare valore al sistema economico”. Erano presenti Pier Maria Prisco, presidente Ungdcec Cosenza, il segretario Ugo Cannizzaro e il consigliere dei Probiviri, Francesco Blasi, il consigliere Giuseppe Orsino e Rita Turano, presidente dei Probiviri. Per Paola, invece, hanno partecipato le consigliere Valentina Suriano e Raffaella De Lio e Nazareno Di Renzo, presidente Ungdcec di Paola, che hanno trattato il tema: “L’iter per diventare commercialisti”. Mentre per Castrovillari, la presidente Ungdcec Castrovillari Emanuela Maritato, e Paolo Rende, delegato Cde per l’ordine, hanno approfondito la questione riguardante: “Gli strumenti di welfare e i profili reddituali del commercialista”.

All’evento ha preso parte anche la professoressa Maria Concetta Carnevale, docente dell’Uniocal, che ha arricchito il dibattito con il suo contributo accademico. Si è mostrata estremamente soddisfatta di questa iniziativa e visibilmente emozionata, considerando che molti dei presenti erano stati suoi alunni. La sua partecipazione ha aggiunto un valore significativo alla discussione, offrendo un’esperienza diretta e una prospettiva unica sul percorso accademico e professionale dei giovani studenti.

L’importanza di tali iniziative risiede nella volontà dell’Ungdcec di promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione della professione del commercialista tra gli studenti universitari, fornendo loro gli strumenti necessari per valutare e pianificare il proprio percorso di studio e carriera. Queste iniziative non solo informano gli studenti sulle opportunità professionali disponibili ma anche li guidano nel comprendere le competenze richieste e le prospettive di carriera nel settore. Infine, contribuiscono a creare una connessione diretta tra il mondo accademico e quello professionale, facilitando il passaggio dall’istruzione formale alla pratica. (rcs)

RENDE (CS) – Domani, martedì 5 marzo, all’Unical si parla di giovani con Dia

Domani, martedì 5 marzo 2024, presso l’University Club dell’Unical (in via Pietro Bucci, Arcavacata di Rende) dalle ore 15 alle ore 17, si terrà un evento dedicato all’inclusione e al sostegno del percorso universitario dei giovani con Dsa. Il convegno, aperto al pubblico, è promosso dalle associazioni studentesche Alfarma e Esa.

Il tema centrale sarà incentrato su come favorire una piena democrazia dell’apprendimento, offrendo strumenti operativi e strategie pratiche per garantire l’inclusione e il successo accademico di tutti gli studenti.

Tra i relatori illustri dell’evento vi saranno il presidente nazionale di Aid, Silvia Lanzafame, insieme al professore associato di Psicologia clinica presso l’Università della Calabria, Francesco Craig, e la pedagogista e formatrice Aid nonché professoressa a contratto di didattica speciale presso l’Università di Torino, Barbara Urdanch.

Ad aprire il convegno saranno i saluti istituzionali del presidente dell’associazione studentesca Alfarma, Giuseppe Arena, del vicepresidente dell’associazione studentesca Esa, Vincenzo Cananzi, e della delegata alle attività concernenti l’integrazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento nell’ateneo, Antonella Valenti.

La moderazione sarà affidata a Alessandra Stricagnoli, consigliera del corso di laurea in Scienze dell’educazione e del corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche.

La partecipazione all’evento è gratuita e l’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero telefonico 393 37 51 310, oppure inviare una email a cosenza@aiditalia.org

Questo incontro si propone come un’importante opportunità di confronto e di approfondimento su tematiche cruciali legate alla promozione di una democrazia dell’apprendimento inclusiva e accessibile a tutti. (rcs)

RENDE (CS) – “Leggere per… ballare” al Tau dell’Unical con lo spettacolo di danza “Pinocchio”

Al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria il 19 e 20 marzo, andrà in scena lo spettacolo di danza “Pinocchio”.

Lo spettacolo rientra nella manifestazione “Leggere per… ballare”, un progetto ideato da Rosanna Pasi e realizzato dalle scuole di danza che fanno parte della Federazione nazionale associazione scuole di danza. Nasce per inserire le scuole di danza nella produzione di progetti/spettacolo per il teatro ragazzi. Si ispira sempre ad un testo letterario e/o poetico condiviso coi docenti della scuola istituzionale. La conferenza stampa di presentazione è prevista per il 18 marzo alle 17,30.

Le scuole di danza “Ilaria Dima”, “Hale Bopp”, “Accademia della danza” ed il Liceo Coreutico “da Fiore” di Rende, grazie anche al patrocinio dei comuni di Montalto Uffugo, Cerzeto e Luzzi, con l’Università della Calabria, hanno deciso di realizzare lo spettacolo per gli istituti comprensivi e coinvolgere genitori, prof, docenti e cittadini. Deus ex machina è il maestro Antonio De Luca che gestisce la direzione organizzativa. Cuore e passione, talenti e storie. Regista del progetto è il maestro Arturo Cannistrà, che si avvale di un gruppo di lavoro importante. Sarà presente, straordinariamente, anche Rosanna Pasi, presidente della Federazione nazionale delle associazioni di scuole di danza (Fnasd).

«La danza come linguaggio della formazione», racconta Il maestro Antonio De Luca. Uno spettacolo di danza per il teatro dei ragazzi, dunque, fatto dai ragazzi, che parte sempre dalla lettura di un libro. Perché si fa? «Per interagire con la scuola, che è quella che frequentano i bambini la mattina. Per fare ciò abbiamo preso lo strumento che la scuola riconosce: il libro». Creando, peraltro, occasioni per frequentare il teatro che è un luogo di comunicazione straordinario, non solo per chi sta in palcoscenico ma anche per chi guarda dalla platea.

Il liceo coreutico “Gioacchino da Fiore”, per la prima volta in Italia, ha creato una sinergia pubblico-privata per favorire l’iniziativa. “Vorrei ringraziare pubblicamente la dirigente scolastica, Brunella Baratta, che ha sposato immediatamente, senza esitazioni, il nostro progetto”, chiosa De Luca.

Da citare i coreografi che hanno realizzato tutta l’opera, coadiuvati dal maestro e regista Arturo Cannistrà. Si tratta di Ilaria Dima per la “scuola di danza Ilaria Dima”, Erica Spaltro per “Hale Bopp danza”, Simona Altomonte per “Accademia della danza”, Gemma Cesario e Melania Scudiero per il “Gioacchino Da Fiore”. Tutor esterno, anche in questo caso, Antonio De Luca. (rcs)

A Rende col Rotary si è parlato di “Osare la pace promuovendo accoglienza e integrazione”

Nei giorni scorsi, all’Hotel S. Francesco di Rende si è svolto l’incontro sul tema Osare la pace in un mondo di conflitti, organizzato dal Rotary Club Cosenza Sette Colli per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di stringente attualità.

L’iniziativa, in linea con la scelta da parte del Rotary International di dedicare il mese di Febbraio alla costruzione della pace e alla prevenzione dei conflitti, ha visto gli interventi di Giorgio Marcello, ricercatore di Sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, e di Pino Fabiano, direttore regionale della Fondazione Migrantes in Calabria presso l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.

Dopo i saluti di Francesco Bozzo, Presidente del RC Cosenza Sette Colli, la parola è passata a Luigi Caputo, Presidente della Commissione Immagine Pubblica e Comunicazione del Club e moderatore dell’incontro, il quale ha ricordato l’impegno profuso dal Rotary sin dalla sua nascita per la promozione della pace, in un percorso ideale che lega il fondatore Paul Harris al Presidente in carica del Rotary International, Gordon R. McInally, che proprio alla pace, da lui definita come “il terreno su cui la speranza mette radici”, ha inteso pensare quando ha ideato il tema “Creiamo speranza nel mondo”, scelto per l’a.r. 2023/24. Caputo ha poi posto l’attenzione sulla preoccupante realtà che stiamo vivendo, ricordando gli sforzi che Papa Francesco sta compiendo invitando non solo i governanti, ma tutti noi a mettere sempre al centro la parola pace per superare conflitti e divisioni operando nel rispetto delle diversità e sul cammino dell’integrazione e dell’accoglienza.

Non a caso, ha ribadito Caputo, «la pace non viene mortificata solo con le guerre tra gli stati e gli eserciti. I conflitti sono all’ordine del giorno e fanno parte del nostro quotidiano quando – per citare un verso di Khorakhanè, una canzone di Fabrizio De Andrè – un uomo ti incontra e non si riconosce, e ogni terra si accende e si arrende la pace».

La parola è passata poi a Giorgio Marcello, che nella sua relazione ha posto anzitutto l’attenzione sulle linee di conflitto che oggi solcano il terreno della convivenza minacciando la pace. Le guerre, l’emergenza climatica, la crisi migratoria e, su tutte, le disuguaglianze, che secondo Marcello rappresentano il segno più eloquente delle disfunzioni dell’economia. Per fronteggiare questi fenomeni complessi e interconnessi, a dire di Marcello occorre elaborare un “lessico di pace” che non si riduca a puro verbalismo auto consolatorio, ma che invece porti a prendere coscienza dei conflitti in corso, per favorire la maturazione di una coscienza politica popolare e diffusa. Diventa quindi decisivo, ha ribadito Marcello, «capire dove si è seduti nel conflitto, con la consapevolezza che le conseguenze della crisi in atto non colpiscono infatti tutti allo stesso modo, ma sono sopportate soprattutto dai più deboli del pianeta».

Come sostenuto da Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato sì”, è proprio la distanza dai poveri la causa principale della difficoltà delle élite politiche e intellettuali di comprendere – e aiutare altri a comprendere – la gravità della crisi in atto. Occorre quindi, secondo Marcello, anche imparare a vedere le cose da un’altra prospettiva, ovvero invertire lo sguardo. Parafrasando Levinas, è utile chiedersi chi sia il rifugiato e prendere coscienza della intrinseca ambiguità della cittadinanza occidentale, che protegge alcuni ed esclude altri, rivelando così la sua violenza implicita.

Il forestiero, il rifugiato, il richiedente asilo che bussa alle nostre porte rivela a noi stessi chi siamo. Ci mette nelle condizioni di riconoscerci come esiliati, semi-innocenti e semi-colpevoli allo stesso tempo, nelle città che abitiamo. «E quanto più alziamo muri per impedire agli altri di accedervi, tanto più», ha concluso Marcello «si riduce la nostra semi-innocenza e cresce la nostra semi-colpevolezza».

È stata poi la volta di Pino Fabiano, che, partendo dall’analisi dei conflitti che investono il mondo, molti dei quali, come quelli in Sud Sudan e in Myanmar, risultano di gran lunga dimenticati dai più perché lontani dai riflettori dei media, ha esposto dati relativi al fenomeno migratorio, divenuto ormai una costante che va al di là dei proclami dei governanti e che interessa tutto l’Occidente.

Proseguendo nella sua esposizione, Fabiano ha quindi ribadito la necessità di intraprendere sul territorio percorsi di accoglienza e integrazione, elementi di concretezza utili a costruire davvero una società più giusta e inclusiva in cui la dignità umana non venga mai mortificata. In conclusione, Fabiano ha illustrato alcuni progetti che sul territorio della Diocesi di Cosenza-Bisignano porta avanti la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana nato allo scopo di promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza nei riguardi dei migranti, per stimolare nella società civile la comprensione e la valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica convivenza.

«È stata una bella occasione – ha dichiarato al termine dell’incontro Francesco Bozzo, Presidente del RC Cosenza Sette Colli – per riflettere insieme su una tematica come quella della pace, che in teoria sembra così semplice da comprendere, ma che in pratica si rivela così complessa da realizzare. Ringrazio tutti gli intervenuti e i relatori», ha concluso Bozzo, «per aver dato vita a un incontro ricco di stimoli». (rcs)

RENDE (CS) – A JazzAmore arriva la Eric Darius band domani, martedì 27 febbraio

Sarà la Eric Darius band a calcare le scene di JazzAmore per il secondo appuntamento al Teatro Auditorium Unical previsto per martedì 27 febbraio.

Giunta alla terza stagione, la rassegna promossa da Mk Live con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Università della Calabria, prosegue con il live del sassofonista, cantautore, produttore e interprete americano Eric Darius che, con la sua produzione e le sue performance in giro per il mondo, sta rompendo gli schemi del jazz moderno.

Ad accompagnare Darius saranno Emiliano Pari, Antonio Castrovillari, Alex Lofoco, Enzo Astone e le incursioni vocali di Roberta Gentile.

Con il suo salto iconico e caratteristico e l’energia accattivante della folla durante le sue esibizioni dal vivo, il sassofonista si contraddistingue per una visione artistica in continua evoluzione, spingendo senza paura tutti i confini musicali fondendo in modo innovativo il jazz con elementi di R&B, hip-hop, funk, pop e molto altro.

Con otto album acclamati a suo nome, Eric Darius continua a essere una forza singolare sulla scena musicale, aprendo nuovi percorsi e colmando i divari generazionali.

Ad oggi, ha collezionato cinque singoli di successo n. 1 e 17 successi radiofonici nella top 10 della classifica del jazz contemporaneo di Billboard. È stato il miglior artista jazz dell’anno del Sesac nel 2015, il miglior jazz, sassofonista, compositore, produttore e musicista dell’anno dei Citril Starz Awards nel 2017 e, più recentemente, è stato selezionato come artista dell’anno al Rehoboth Beach Jazz Festival per il 2022.

Dal condividere il palco con artisti vincitori del Grammy Award come Prince, Mary J. Blige, Jamie Foxx, David Foster e George Benson per citarne alcuni; alle apparizioni televisive in The X Factor di Fox e Mob City di Tnt, alla gestione del suo SagiDarius Etichetta musicale, ospite annuale del San Diego Smooth Jazz Festival, del Mexico Jazz Experience e del Paris Smooth Jazz Festival, l’impatto di Eric sull’industria musicale è innegabile.

Con i suoi innumerevoli riconoscimenti e il suo impegno nel fare la differenza attraverso l’educazione musicale nelle scuole, Eric Darius è un faro di talento e dedizione senza precedenti nel mondo dell’intrattenimento di oggi.

Appuntamento al TAU, dunque, martedì 27 febbraio alle 21,00. Biglietti in prevendita su: https://link.dice.fm/EricDariusBand. Sarà possibile acquistare i ticket anche presso Inprimafila, in via Guglielmo Marconi 140 a Cosenza, oppure direttamente ai botteghini la sera del concerto.
Ticket Ridotto UniCal per studenti, docenti e personale UniCal che esibiranno il tesserino UniCal. Apertura botteghino: 19, apertura porte: 20:30, inizio spettacolo: 21. Per altre info: info@mklive.it (rcs)

RENDE (CS) – Successo per l’evento benefico “Sasà prepara il campo”

Successo per l’evento benefico “Sasà prepara il campo” con Sasà Calabrese ed il suo gruppo intervallato dai monologhi a cura degli attori dell’associazione Confluenze.

L’evento, che si è tenuto lo scorso 23 febbraio, presso il Palacultura Giovanni Paolo II in via Rossini a Rende, era finalizzato alla raccolta fondi del service “Un gol per la speranza” progetto per la realizzazione di una scuola calcio in Gambia.

Per i giovani d’Africa il calcio spesso rappresenta un’importante opportunità di riscatto sociale, il Lions Club Cosenza Castello Svevo, con “Un goal per la speranza” si è posto l’obiettivo di creare in Gambia una scuola calcio in grado di formare ed individuare talenti.

La serata ha visto la mirabile esibizione di Sasà Calabrese accompagnato dallo straordinario Tarcisio Molinaro alla batteria e dal talentuoso Fabio Guagliardi al pianoforte e alla fisarmonica, che hanno proposto un repertorio fatto sia di propri pezzi che di di grandi classici della musica italiana, tutti uniti dal filo conduttore della condizione di chi vive la marginalità e dalla necessità di dare una speranza a chi non ce l’ha.

L’esibizione di Sasà è stata intervallata dagli attori di Confluenze, Carmelo Giordano, Rocco Malivindi e Marco Tiesi, che si sono esibiti con grande professionalità e partecipazione in monologhi di grande effetto, sempre legati allo stesso filo conduttore.

La serata è stata magistralmente condotta dalla giornalista Rosalba Baldino, dal cui libro, peraltro, sono stati estratti due dei quattro monologhi degli attori di Confluenze.

Molto importate è stata la partecipazione da parte dei soci del Club e di tutti gli amici che hanno voluto dare il loro contributo alla serata, che infatti ha fatto registrare il pressoché soldout della sala del Palacultura.

Il finale ha visto il racconto della storia vera di Alex, giovane migrante, che dal Gambia è riuscito dopo un viaggio estenuante e quasi impossibile ad approdare nel porto sicuro di Cosenza, dove il cuore di chi ha veramente cuore, gli ha fornito il riferimento, il sostegno e soprattutto, come lui stesso ha detto, il futuro.

A chiusura della serata i Cuccioli del Lions Club Cosenza Castello Svevo, capitanati dalla vulcanica Francesca Daniele, già presidente di Confluenze, hanno portato sul palco la bandiera del Gambia, in segno di fraternità ed amicizia con i bambini gambiani. (rcs)

RENDE (CS) – Al cinema Garden il film “Il teorema della felicità”

Sabato 16 marzo, alle 18 al cinema Garden di Rende, sarà proiettato il film “Il teorema della felicità”, scritto e diretto dal regista cosentino Luca Fortino. Il film, che vede le musiche composte da un altro cosentino Francesco Perri, è una produzione Canada-Italia e vede protagonisti Andrea Tidona, Orio Scaduto ed il piccolo Antonio Tancredi Cadili. “Il teorema della felicità” è stato presentato a Cannes nel 2022.

La sceneggiatura narra la storia di un bambino che nel periodo del primo lockdown, impaurito dal rischio della perdita del nonno a cui è molto legato, inventa, a modo suo, una strategia per salvare tutti i nonni del quartiere. Un film che parla di felicità, che rilancia i valori della famiglia e che riporta la dovuta attenzione sugli anziani.

«Un lavoro che dedico a mio padre che ci ha lasciato improvvisamente solo pochi giorni fa. Un uomo che mi ha trasmesso i valori più nobili – racconta Fortino – da cui presi ispirazione per la stesura della sceneggiatura. Tutti lo chiamavano Nino, e in suo onore decisi di dare il suo nome al papà del bambino protagonista. A lui è dedicata la proiezione del 16 marzo».

«Un film per tutta la famiglia a cominciare dai bambini – è scritto nelle note di presentazione – che regala forti emozioni ed inaspettati colpi di scena».

L’opera cinematografica ha già ottenuto importanti riconoscimenti fra cui: Gold award future film e Gold award director future film all’Hollywood gold award; Best of fest, Best screenplay future e Best child actor al San Diego movie awards; Best future film al Tokyo international monthly film festival; Best future film al Cinematic european film festival.

Il regista invita gli interessati a prenotare un posto online sul sito del cinema Garden o a telefonare. «Un film educativo – assicura Fortino – che non lascerà deluso il pubblico». (rcs)

RENDE (CS) – Il Lions Club vuole costruire una scuola calcio in Gambia

Il Lions Club Cosenza Castello Svevo vuole costruire una scuola calcio in Gambia e per farlo organizza un evento benefico.

Si terrà, infatti, venerdì 21 febbraio, alle 21 al Palacultura di in Via Rossini 178 a Rende, il concerto di beneficenza “Sasà prepara il campo” che vedrà protagonisti Sasà Calabrese, il suo gruppo, gli attori di Confluenze, Carmelo Giordano, Rocco Malivindi e Marco Tiesi. A presentare la serata sarà la giornalista Rosalba Baldino.

Per i giovani d’Africa il calcio spesso rappresenta un’importante opportunità di riscatto sociale, il Lions Club Cosenza Castello Svevo, con il progetto “Un goal per la speranza” si pone l’obiettivo di creare in Gambia una scuola calcio in grado di formare ed individuare talenti. (rcs)

RENDE (CS) – Il convegno “La parità è una realtà?”

Domani mattina, a Rende, alle 10.30, al Crea – Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticultura e Agrumicoltura, si terrà il convegno La parità è una realtà?, organizzato dal Crea – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

L’obiettivo è quello di fornire un contributo concreto al perseguimento dell’uguaglianza di genere, obiettivo strategico posto dall’Unione Europea entro il 2025, in termini di parità, ossia: accesso al mercato del lavoro, retribuzione e rappresentanza negli incarichi anche decisionali, apprezzamento e riconoscimento del lavoro svolto.

Introdurrà i lavori Enzo Perri, Direttore del Crea – Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura. Interverranno, inoltre, Alessandra Pesce, direttrice del Crea – Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, e Consuelo Manco, Presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia) del Crea. Modererà il dibattito Gabriella Lo Feudo, del Crea -Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura.

Intervengono Marta del Bianco, Ricercatrice Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Francesca Lupi, Ricercatrice Università della
Calabria, Assunta Amato, Tecnologa Crea Politiche e Bioeconomia, Pina Mengano Amarelli, Presidente Amarelli Srl, Romina Vuono, Docente e Dirigente del Laboratorio ‘Neurosciences and Brain diseases’, Università di Kent, Uk, Antonella Veltri, Ricercatrice CNR e Presidente Associazione D.i.Re – Donne In Rete Contro La Violenza.

La parità di genere, pur essendo un principio e un diritto fondamentale, è ancora una sfida tutta da affrontare.Tale sfida deve partire dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni, mettendo a fuoco con loro gli stereotipi e i pregiudizi di genere, quali fattori limitanti e condizionanti i processi decisionali delle donne e l’equilibrio tra vita privata e professionale.

Da qui l’intento del CREA di avviare un percorso di approfondimento con il contributo fondamentale di donne di scienza e di successo, le quali potranno trasferire esempi concreti di impegno, coraggio e determinazione, che hanno consentito loro di ricoprire
posizioni di leadership nelle scienze e negli affari, nella politica e nella società in generale, dalla terra allo spazio, dal sud al nord del mondo, nonostante persistenti pregiudizi e difficoltà. (rcs)

A Rende si è parlato di come gestire la complessità in Pneumologia

Si è concluso, a Villa Fabiano di Rende, il convegno medico Gestire la complessità in Pneumologia, organizzato dal provider Xenia di Francesca Mazza.

«La pneumologia è una specialità medica che offre soluzioni scientificamente e tecnologicamente avanzate per far fronte a problematiche terapeutiche complesse», è stato evidenziato nel corso dell’evento, che ha ottenuto ampia risonanza tra medici, infermieri, oss ed operatori sanitari.

Pienamente soddisfatti il Presidente onorario Francesco Tirone ed i responsabili scientifici Giampaolo Malomo, Albino Petrone e Nicola Schifino, che hanno lavorato alacremente alla riuscita dell’iniziativa.

«In letteratura, negli ultimi anni, c’è stato un aumento sempre maggiore di evidenze scientifiche sull’importanza della prevenzione e del trattamento di numerose patologie croniche respiratorie come: Insufficienza Respiratoria, Asma, BPCO, Sindrome delle Apnee Ostruttive durante il Sonno (OSAS), pertanto è necessario un regolare aggiornamento scientifico. Per ciascuno di essi saranno evidenziate le più recenti linee guida (LG), i lavori scientifici sviluppatisi negli ultimi anni e le criticità che possono insorgere dall’applicazione delle LG, sia alla luce degli ultimi dati di letteratura che della real life», si è ribadito, approfondendo, anche, la gestione della complessità in Pneumologia. “Lung 2024”, questo il titolo del convegno per la prima edizione, ha dunque centrato obiettivi e propositi.

L’Ordine provinciale dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Cosenza ha patrocinato la manifestazione.
“Nel follow up dei pazienti con patologie respiratorie croniche, il tener sotto controllo la patologia significa anche ridurre l’esposizione a quei fattori che possono scatenare o riacutizzare i sintomi. Il nostro convegno mira ad approfondire questi argomenti in modo da indirizzare l’uditorio a una migliore comprensione di queste tematiche”, hanno avuto modo di assicurare i professionisti ed i relatori.
Diverse le sessioni e molteplici gli spunti di aggiornamento per un doppio incontro scientifico molto atteso dagli addetti ai lavori, che si è caratterizzato per la qualificata presenza e la convinta partecipazione. Molto apprezzata la parte organizzativa, gestita da Xenia e dallo staff di Francesca Mazza che ha curato ogni singolo particolare richiesto. (rcs)