Al via alle attività teorico-pratiche per gli studenti di Medicina dell’Unical

di FRANCO BARTUCCIC’è molto fermento all’Annunziata di Cosenza, dove sono confluiti  gli studenti del secondo anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie digitali) dell’Università della Calabria,  creato tre anni fa in collaborazione con l’Università  “Magna Graecia”.

Con tale visita  hanno iniziato le attività di esercitazione teorico-pratica, previste all’interno del proprio percorso curriculare, presso le strutture dell’Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza. È l’inizio del progetto di Medicina all’UniCal. A darne notizia è stata l’Area di Comunicazione dell’Università della Calabria con una propria nota diffusa agli organi d’informazione.

Si tratta dell’esordio di queste attività svolte dagli studenti dell’Unical all’interno dell’Ospedale di Cosenza, frutto del protocollo d’intesa firmato, ad inizio anno, dal rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, e dal commissario dell’Azienda Ospedaliera, Vitaliano De Salazar, con l’ambizioso obiettivo di contribuire al miglioramento dei servizi sanitari del territorio, attraverso una crescente sinergia tra Unical e Annunziata.

Sono stati circa 70 gli studenti che hanno varcato le porte dell’Ospedale dell’Annunziata per la prima delle quattro giornate di esercitazioni teorico-pratiche previste (le prossime sono in programma il 30 marzo, 3 e 5 aprile), nell’ambito degli insegnamenti universitari di Patologia generale e Patologia clinica, Medicina di laboratorio e Microbiologia, e che potranno ora arricchire la propria formazione grazie all’esperienza sul campo in laboratori specialistici, e al patrimonio di conoscenze e strumentazioni tecnologiche messe a disposizione dalle strutture ospitanti: il laboratorio di Analisi Cliniche, il laboratorio di Immuno-Ematologia e Medicina Trasfusionale, quello di Anatomia Patologica e il laboratorio di Microbiologia. 

Sarà l’occasione per gli studenti per iniziare a prendere contatto con l’attività assistenziale, in questa nuova tappa di formazione e potenziamento del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD (tecnologie digitali), con l’auspicio che possano loro stessi, nel futuro, operare con competenza e professionalità, presso le strutture ospedaliere e sanitarie del territorio, come ribadito dal Presidente del corso di laurea, Marcello Maggiolini: «i nostri studenti – ha evidenziato Marcello Maggiolini – avranno modo di approfondire le tecnologie e il know how avanzato di cui già dispone l’Annunziata e, con la loro presenza dinamica, essere protagonisti della sanità del futuro che vogliamo contribuire a realizzare».

«L’accoglienza è stata ottima – ha dichiarato Azzurra Mandolito, giovane allieva del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD e rappresentante degli studenti dello stesso corso – ottimo anche il coinvolgimento nelle attività. Siamo certi che questa esperienza sarà utile per le conoscenze pratiche che dovremo acquisire».

«Con l’avvento delle tecnologie più innovative ed avanzate – ha spiegato lo studente Gianbattista Spadafora – il corso in Medicina e Chirurgia TD si pone, con successo, come anello di congiunzione tra la medicina del passato e quella del futuro, con l’ambizione di dare vita ad alcune tra le prime figure di medici-ingegneri nel panorama della sanità italiana e credo fermamente che ci stia riuscendo in pieno».

L’inizio delle attività di esercitazione teorico-pratica da parte degli studenti fa così seguito alla presa di servizio, nel febbraio scorso, del primo gruppo di professori e ricercatori dell’Università della Calabria che svolge la propria attività assistenziale presso l’Azienda Ospedaliera Annunziata di Cosenza e precede la condivisione di strumentazioni mediche di avanguardia prevista per i prossimi giorni.   (fb)                           

FALSA MODERNIZZAZIONE SENZA SVILUPPO
GLI ATENEI CALABRESI DEVONO FARE RETE

di MIMMO NUNNARI – La notizia di pochi giorni fa che nella prestigiosa “QS World University Ranking by Subject” del 2023 l’Università della Calabria è tra le prime nel mondo per “Computer science” e si riconferma in Fisica, i cui primati internazionali sono già ampiamente riconosciuti, è una di quelle buone nuove che incoraggiano e fanno ben sperare per lo sviluppo futuro della regione ultima in Europa, in tutte le graduatorie. Seppure ignorata dalla stampa nazionale, che notoriamente stenta a  “leggere” le buone notizie sotto Roma, la notizia già ampiamente diffusa con risalto dalla stampa regionale merita di essere amplificata e valorizzata, non per vanagloria inutile, ma perché il “territorio” prenda coscienza che per superare un passato quasi immobile e fare l’ingresso nella contemporaneità, il ruolo di Unical, Magna Grecia e Mediterranea sarà fondamentale e determinante.

Il futuro richiede inventiva e innovazione: caratteristiche che sono parte sostanziale della missione delle università. Uno dei motivi, per cui la Calabria è rimasta arretrata, va invero cercato in quella miopia dello Stato che ha aspettato più di un secolo per istituire l’università in Calabria, una regione dove si reputava non valesse la pena istituirla. Non rispondendo, lo Stato, in questo modo, alla domanda sociale di scienza, cultura, razionalità, organizzazione che invece la Calabria richiedeva, per promuovere i suoi processi di sviluppo. Ora che le Università ci sono e raggiungono traguardi qualificati – non solo l’Unical – è auspicabile che riescano a mettere insieme le loro competenze tecniche scientifiche e le esperienze facendo rete e non guerre di campanile. Il loro ruolo, per lo sviluppo della Calabria è primario considerato che tra i fattori principali, per una crescita armonica, il sapere e l’innovazione sono i primi requisiti.

In passato per l’innovazione sono stati gettati a mare pacchi di milioni o miliardi di lire, per progetti fatti fallire dalla politica famelica; e quelle esperienze non possono essere ripetute. Per evitare errori, tutto ciò che riguarda innovazione e progettazione di sviluppo di tipo tecnologico, capace di creare produzione, deve passare per le università, che hanno una consolidata cultura del risultato. Si possono fare tantissimi esempi, che riguardano l’Unical, ma anche la Mediterranea, con le facoltà tecniche, scientifiche e di Agraria, o la Magna Grecia, con gli studi giuridici.

C’è la necessita di un “Patto per la Calabria”, che coinvolga tutti i soggetti e gli attori sul campo, trasversalmente, fuori delle appartenenze politiche, unendo tutti coloro che hanno interesse e a cuore lo sviluppo della Calabria. Partire con un “patto”, che coinvolga le tre Università calabresi, con la Regione alla guida, significa assumere consapevolezza che la “forza università” è una risorsa su cui contare, che  è indispensabile per svuotare il vecchiume di vecchi sistemi e di una pubblica amministrazione da rottamare e rivitalizzare.

Non stiamo qui a ripetere che la Calabria ha energie e risorse d’intelligenza significative, e che è un peccato mortale farle fuggire, ma per invertire la tendenza migratoria di queste intelligenze occorre fare il passaggio dalla lamentela all’iniziativa, compiendo uno sforzo aggiuntivo alle cose che già si fanno, per immettere pienamente nel modello dello sviluppo i centri avanzati di studio e ricerca che altrove, dove ci sono da secoli, hanno fatto la differenza in tema di crescita civile e sociale e di sviluppo.

La Calabria non è più la società arretrata di alcuni decenni fa, tuttavia, non è ancora entrata appieno nella modernità, anzi, rimane un esempio di falsa modernizzazione senza sviluppo. Si trova in quel difficile passaggio tra vecchio e nuovo da accelerare, col vantaggio – paradossalmente – che non avendo mai vissuto una fase di industrializzazione, e non avendo dunque niente da riconvertire, è nella migliore condizione di partecipare ai processi di sviluppo moderni, che guardano a sistemi di informatizzazione reti energetiche idriche ambientali, che sono gli unici per i quali le prospettive del mercato globale sono le più promettenti.

Qualcosa già si muove, bisogna prenderne atto: la vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi recentemente ha riunito il mondo della scuola, delle università e delle associazioni rappresentative delle famiglie con bambini affetti da disturbi specifici dell’apprendimento, con l’obiettivo di dar vita a una rete di sostegno tra le stesse famiglie e le scuole, che fornisca supporto sia agli istituti scolastici, sia alle famiglie. E’ un modello che darà risultati. Un modello da “mettere a terra”, per tutti gli altri aspetti legati alla crescita e allo sviluppo della Calabria. (mn)

 

 

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Logistica portuale, accordo tra Unical e Autorità di Sistema Portuale per creare figure professionali

Creare figure professionali legale alla logistica e all’intermodalità. È questo l’obiettivo della convenzione sottoscritta tra l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio e il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (Dimeg) dell’Unical.

Firmato dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale, Andrea Agostinelli, e dalla direttrice del Dimeg, prof.ssa Francesca Guerrieri, l’accordo di collaborazione, che avrà una durata di cinque anni, rinnovabile, si fonda, da una parte, sull’interesse prioritario dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio di promuovere attività di ricerca e formazione in tutte le discipline ricadenti nella propria area di competenza, con particolare attenzione in materia di sostenibilità energetica. 

Dall’altra parte, il Dimeg, che ha specifiche competenze sui temi della logistica, della intermodalità dei trasporti, della sicurezza e della gestione dell’energia, guarda alle attività di ricerca, tradotte in concrete attività imprenditoriali, come ad uno strumento strategico di crescita economica e sociale del territorio calabrese. 

Attraverso questa convenzione, l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio potrà, così, usufruire di competenze, mezzi e professionalità esistenti presso il Dimeg, per lo svolgimento di attività di formazione tecnica e di ricerca scientifica, finalizzata ai settori di interesse dell’Ente portuale.  

Dal canto suo il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (Dimeg) dell’Università della Calabria avrà l’uso delle competenze, delle strutture e dei professionisti dell’Autorità di Sistema portuale finalizzate alle attività di ricerca e alla formazione specialistica. 

All’interno di questo percorso di collaborazione, organizzato negli ambiti della ricerca, della gestione e della formazione, entrambi promuoveranno reciproche attività progettuali nell’ambito dei programmi di sviluppo finanziati dai bandi nazionali e da quelli internazionali. 

Il mondo della portualità calabrese e quello accademico si mettono, così, insieme per gettare le basi intorno a nuove prospettive professionali, rivolte ai giovani calabresi, che potranno immaginare e costruire il proprio futuro senza dover più dover emigrare fuori dalla propria regione. (rcs)

All’Unical il seminario di Mauro Tulli su “Sileno e Marisa nel Simposio di Platone”

di MARIACHIARA MONACOL’Università della Calabria, ha ospitato nei giorni scorsi, uno dei maggiori studiosi italiani di Platone, con una vasta produzione scientifica nel campo della letteratura e della filologia greca che indaga il rapporto tra filosofia, letteratura e generi letterari. Si tratta di Mauro Tulli, professore Ordinario di lingua e letteratura greca presso l’Università degli Studi di Pisa, e Coordinatore del Comitato universitario nazionale (Cun) per l’area 10, quella delle scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche.

Il seminario, dal titolo armonico Sileno e Marisa nel Simposio di Platone: sperimentalismo tra generi letterari è stato fortemente voluto, e organizzato minuziosamente dal Dipartimento Studi Umanistici dell’ateneo calabrese, diretto dal prof. Raffaele Perrelli.

Un’architettura perfetta quella del Simposio di Platone, che si configura come un grande dramma satiresco composto da cinque atti e cinque intermezzi, il centro di gravità permanente, secondo Tulli, che ci porta a scoprire alcuni elementi distintivi che permettevano al pubblico del tempo, di riconoscere con sicurezza questo genere. Elementi che ci guidano verso l’ultima parte, quando entra in scena Alcibiade.

Provate ad immaginare la scena a partire dal motivo del Komos, la processione festante di compagni di bevuta insieme alla suonatrice di Aulos (flauto); una processione che “irrompe”, termine per il quale Platone usa l’avverbio “ἐξαίφνης”, e che smuove la normalità, rendendo il tutto straordinario.

E poi ancora: la corona, le brezza, il gioco delle rappresentazioni dei generi letterari dietro ai personaggi tra i quali Socrate, Aristofane, Agatone e lo stesso Alcibiade.

«Siamo da tempo convinti, che la produzione di Platone debba e possa essere interpretata in più modi come produzione letteraria – ha spiegato Tulli alla platea di studenti che hanno partecipato al seminario – la divaricazione tra interpretazione letteraria da una parte e filosofica dall’altra, frutto nel nostro paese di una tradizione critica che possiamo ricondurre a Benedetto Croce, ha senso in chiave moderna, ma molto meno se applicata al mondo antico. In questo caso rischia infatti di creare equivoci e oggettivi anacronismi, soprattutto se riferita al mondo greco arcaico e classico».

E, proprio Platone ci presenta il dialogo come genere “che supera tutti”, e che al pari dell’epos e della tragedia deve trascinare, smuovere l’interlocutore-spettatore, come faceva Socrate che con “semplici parole” sapeva rapire e affascinare chi aveva davanti. 

Il maestro Socrate è paragonato al suonatore Marsia, nonché a quelle statuette di sileni che se si aprono in due mostrano all’interno la figura di un Dio. Insomma, anche quando gioca con le immagini, in un contesto di genere comico, Platone non rinuncia alla verità. Ed è proprio nella commistione tra comico e tragico, che si mostra l’essenza del dramma satiresco, e perché no, della vita, nostalgica dell’unità perduta.

Non solo letteratura, il professor Tulli infatti è stato fondamentale (in qualità Coordinatore del Comitato universitario nazionale per l’area 10), nello svelare gli arcani della burocrazia e delle norme ad essa collegate, per i numerosi studenti presenti e non, che hanno il sogno di stare dall’altra parte della cattedra, proprio come lui.

Al centro, il tema della riforma universitaria, contenuta nella legge 79/2022, che prevede il conseguimento di 60 crediti formativi universitari per l’abilitazione dei docenti, la quale, se applicata, potrà essere un volàno per la riduzione del precariato e certezza nell’accesso all’insegnamento. 

«É vero che i crediti richiesti sono numericamente superiori rispetto ai 24 del sistema precedente, tuttavia va notato che 20 cfu saranno costituiti dal tirocinio e i restanti per un quarto dalla formazione pedagogica e per ben tre quarti dalla componente relativa alle discipline: mi sembra un buon equilibrio. Un percorso formativo finalmente certo e puntuale per l’accesso al concorso – spiega, il quale poi continua – come Consiglio universitario nazionale abbiamo collaborato alla stesura della legge in particolare su tre articoli cruciali di riforma della legislazione precedente: l’articolo 15 che sostituisce i settori concorsuali con i gruppi scientifico-disciplinari, l’articolo 22 che elimina i cosiddetti assegni di ricerca in favore dei contratti di ricerca, più garantiti, e infine l’articolo 24 che al posto delle due tipologie di ricercatore “a” e “b” crea una figura unica, quella del ricercatore interior, che al termine di un percorso finalmente chiaro e lineare, della durata di sei anni, potrà accedere al ruolo». (mm)

L’Università della Calabria nella top mondiale in Computer Science

di FRANCO BARTUCCINella classifica 2023 per discipline, l’Università della Calabria è la sola new entry d’Italia in Informatica, insieme alla Bocconi di Milano. L’ateneo calabrese si riconferma anche in Fisica

Nella prestigiosa QS World University Ranking by Subject 2023 l’Università della Calabria entra per la prima volta per Computer science – unica new entry del Paese insieme alla Bocconi di Milano – e riconferma la sua presenza anche in Fisica, in cui era entrata lo scorso anno.

Si tratta di una ulteriore conferma della qualità scientifica e dell’alto livello raggiunto nel settore della didattica e della ricerca in Computer Science. 

«L’Unical rappresenta ormai un punto di riferimento nazionale e internazionale in questo campo – ha dichiarato il Rettore Nicola Leone – basti pensare, solo per fare un esempio, ai grandi progetti di ricerca fondazionale finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca sul PNRR (call “Partenariati estesi”). Nell’area Computer Science sono stati finanziati due soli progetti nazionali relativi agli attualissimi temi dell’Intelligenza artificiale e della Cybersecurity».

«Bene, l’Unical è uno dei 10 centri di ricerca nazionali (spoke) del progetto di Intelligenza artificiale – ha ricordato – con un ruolo primario di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca in Intelligenza artificiale del Paese. Non solo. L’Unical è uno dei 10 centri nazionali anche su Cybersecurity. Oltre ai mega atenei di Bologna e Roma Sapienza, l’Unical è la sola, col Politecnico di Torino, ad avere tale responsabilità di coordinamento in entrambi i progetti nazionali su Computer Science, a conferma del primato che in tale ambito le viene ormai ampiamente riconosciuto nella comunità scientifica».

L’eccellenza dell’Unical in materia si riscontra anche nella didattica, dove i laureati Unical in Informatica e in Ingegneria Informatica risultano tra i più richiesti d’Italia. Gli ultimi dati Almalaurea sull’occupazione, indicano che il 100% dei laureati Unical in Computer Science lavora dopo appena due mesi dalla conclusione del corso di studi, con un salario superiore alla media nazionale (1.750 euro ad un anno dalla laurea), dato ancora più significativo se si considera che la gran parte dei laureati trova occupazione in Calabria, dove i salari i sono generalmente più bassi che nel resto del Paese.

«È un caso virtuoso, una “success story” in cui la qualità della didattica e della ricerca accademica hanno avuto un impatto fortemente positivo sul territorio, favorendone lo sviluppo. La presenza di dipartimenti di eccellenza nella ricerca in Informatica e Ingegneria informatica, unitamente alla disponibilità di laureati altamente qualificati in queste discipline – ha dichiarato ancora il Rettore – ha favorito in maniera decisiva lo sviluppo del settore ICT in Calabria, portando l’area di Cosenza ai primi posti nazionali come numero di aziende operanti nel settore».

«Intorno all’Unical – ha proseguito – sono nate numerose imprese spin-off che oggi costituiscono un polo ICT fiorente e di crescente impatto, ed il territorio è divenuto attrattivo anche per l’insediamento di industrie di rilevanza internazionale, come Ntt Data, Accenture e Atos Italia, che proprio tra qualche settimana aprirà la sua prima sede a Cosenza. Ed auspichiamo che anche nel campo della Fisica, dove entro un anno sarà completata e si avvierà Star, una grande Infrastruttura di ricerca di rilevanza strategica nazionale, si possano creare impatti territoriali positivi in futuro».     

Cosa analizza la classifica

 Il ranking appena pubblicato focalizza la sua analisi su 54 discipline, suddivise in 5 macroaree: Life Sciences & Medicine, Natural Sciences, Arts & Humanities, Social Sciences & Management, Engineering and Technology. Lo studio, elaborato da QS, il network internazionale dedicato alla formazione e alle professioni, viene costruito sulla base di cinque parametri: la reputazione accademica basata sull’opinione di migliaia di professori, la qualità dei laureati, le citazioni per paper, l’H-Index, che quantifica la prolificità e l’impatto delle pubblicazioni scientifiche e l’International Research Index, che misura l’abilità degli atenei di diversificare geograficamente il loro network internazionale nella ricerca. Le istituzioni oggetto di analisi a livello mondiale sono state 1594, con oltre 16 milioni di articoli e quasi 118 milioni di citazioni. (fb)

All’Unical il seminario internazionale sui rischi naturali e ingegneria geotecnica

di FRANCO BARTUCCISi è svolto, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente all’Università della Calabria, un seminario sul tema degli effetti geotecnici sul danno indotto da sisma. A relazionare è intervenuto il dr. Jason Buenker, esperto internazionale di ingegneria geotecnica sismica e ingegnere geotecnico presso l’importante società di Ingegneria Shannon & Wilson a Chicago.

Ha conseguito le lauree triennale e magistrale presso la University of Illinois at Urbana-Champaign e il dottorato di ricerca presso la University of California, Los Angeles. Il seminario é stato ospitato nell’ambito del corso di Geotecnica di cui è responsabile il prof. Paolo Zimmaro. Il dr. Buenker ha parlato degli effetti dell’interazione terreno struttura sulla risposta sismica dei terreni. Questo argomento è particolarmente rilevante in quanto tali fenomeni sono tra i responsabili dei danni ingentissimi osservati durante il recente terremoto che ha colpito Turchia e Siria.

Il dr. Buenker ha anche relazionato sulle differenze tra la normativa sismica Usa e quella Italiana, con particolare riferimento al fenomeno della liquefazione che, se innescato, fa si che il terreno si comporti temporaneamente come un fluido, causando il collasso delle strutture e infrastrutture che sono a contatto con quel terreno. I tanti presenti hanno poi interagito con il dr. Buenker e il Prof. Zimmaro durante una partecipata sessione di domande e risposte sugli argomenti trattati durante il seminario. In particolare la discussione si e’ focalizzata sull’elevata pericolosità sismica della Calabria e sulla necessità di nuove normative sismiche che permettano di analizzare fenomeni geotecnici distruttivi, come la liquefazione, in modo più oculato e affidabile.

I risultati delle ricerche del dr. Buenker permetteranno certamente di raggiungere tale obbiettivo. A detta del dr. Buenker e del prof. Zimmaro, avere normative più efficaci, tuttavia, rappresenta solo un punto di partenza, è necessario anche sensibilizzare le cittadinanze rispetto al rischio sismico e implementare azioni proattive che permettano la messa in sicurezza del patrimonio strutturale e infrastrutturale che caratterizza i nostri territori.

Ovviamente, come dimostrato dai risultati presentati in questa occasione, oltre agli aspetti costruttivi delle opere, è necessario prestare molta attenzione agli aspetti geotecnici del problema. Al termine del seminario il dr. Buenker ha visitato i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente e si è soffermato sull’importanza delle tematiche trattate dai docenti che operano in questo dipartimento, che sono oggi al centro del dibattito internazionale. (fb)

All’Unical l’incontro sulle “Donne tra società e patriarcato”

di MARIACHIARA MONACOL’Associazione Campus friends in collaborazione con la Dottoressa Ines Crispini (Ordinaria di Filosofia Morale presso l’Università della Calabria), e la dottoressa Giovanna Vingelli (Docente di Violenza di Genere e Sessismo, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità e Direttrice del centro Women’s Studies “Milly Villa”), ha presentato presso l’ateneo calabrese, un incontro dal titolo Le donne sulla soglia: tra società e patriarcato.

Ed è proprio la soglia, l’elemento collegante, il luogo incontaminato tra attesa e futuro di un intera società, che senza le donne sarebbe spicciola e piena di crepe.

Una giornata, quella dell’8 marzo, troppo spesso capitalizzata, nella quale invece dovrebbero spiccare alla nostra mente i ricordi di tutte quelle donne che hanno combattuto in passato per i loro diritti, e che continuano a combattere per affermarsi in una società patriarcale, pronta a mettere sul podio la sottomissione, anziché la gentilezza.

Perché senza le donne non girerebbe il mondo, così come nella letteratura, senza Beatrice non ci sarebbe stato il sommo Poeta, senza i capelli d’oro di Laura non ci sarebbe stato il Petrarca, oppure per arrivare ai tempi più vicini a noi, senza Nilde Iotti, non ci sarebbe stata la prima donna presidente della Camera dei Deputati.

Una dimensione, quella femminile, ancora messa troppo all’angolo, nonostante la modernità e l’emancipazione “gridata”, che però si riflette in disuguaglianze, stereotipi, che relegano la donna alla dimensione familiare, senza farle mai spiccare il volo, e dove le pari opportunità fanno fatica, ed il futuro è incerto.

«Questo momento di riflessione va colto con entusiasmo – commenta la professoressa Crispini, la quale poi continua – società e patriarcato non sono due sponde opposte, perché il secondo struttura l’ordine simbolico del primo. Il patriarcato modifica le relazioni e le identità. La narrazione contemporanea in cui il tema dei diritti delle donne è posto al centro, suggerisce che i diritti in molti aspetti siano stati raggiunti, invece non è così, c’è una sperequazione».

In diverse parti del mondo, ogni giorno ci sono donne che sono libere di mostrare il proprio volto,  e altre no; che sono libere di sposare chi amano, e altre no; che sono libere di studiare e avviare una carriera professionale, e altre no.

Spesso non c’è autonomia di scelta, perché c’è sempre chi, s’impone dall’alto e sceglie per loro.

«In Italia è tornato in auge il tema dell’aborto. Si tratta di un diritto formalmente acquisito, che spesso non può essere tradotto in pratica, perché abbiamo un numero molto elevato di medici obiettori di coscienza, che rendono inaccessibile questo diritto».

La distanza dunque, fra  la realtà e la formalizzazione dei diritti, è spesso abissale.

«C’è un saggio di una giornalista inglese che s’intitola “I patriarcati”, perché ce ne sono stati diversi nella storia, fragili, non perpetui. Il patriarcato è in ognuno di noi, negli uomini, come nelle donne, esso si pone in bilico tra l’esigenza di un rinnovamento della propria identità, ed il vecchio, l’elemento statico, che ci garantisce un porto sicuro».

Quindi, società e patriarcato sono due facce della stessa medaglia? Oppure c’è un confine flebile tra loro?

«Il pensiero Occidentale è abituato a dividere il mondo in maniera binaria, ed è una trappola, poiché le due metà sono continuamente attraversate da dinamiche di potere – esordisce Giovanna Vincelli – la dissonanza è quell’elemento che fa la differenza. Giovanna D’Arco abbandona il suo ruolo di genere, per guidare un esercito, le streghe, che svolgevano il ruolo di ostetriche, o vendevano erbe, erano donne dissonanti, rispetto al pensiero Occidentale».

Le donne dunque, non come soggetti, ma come pedine di una scacchiera divisa tra società e potere, dove vige la legge del più forte, quella dell’Homo homini lupus. Ma il coraggio, elemento distintivo del gentil sesso, è sempre trapelato concedendo la speranza di uno spiraglio di luce, che negli anni si è fatto sempre più luminoso.

«Una battaglia combattuta a ferro e fuoco, contro il capitalismo, che vuole rinchiudere la donna in una sfera privata, fatta d’insicurezze e di paure, facendo pagare un prezzo troppo alto, solo per stare al passo con i “tempi”».

Tempi che cambiano, ma che ci mostrano una totale immobilità, ritornando al tema di Gattopardiana memoria del “Cambiare tutto affinché nulla cambi”. (mm)

Al via bando all’ammissione anticipata ai corsi di laurea

di FRANCO BARTUCCIÈ stato pubblicato il bando per l’ammissione anticipata ai corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico dell’Università della Calabria per l’anno accademico 2023/2024. L’iscrizione è aperta a coloro i quali sono in possesso di un diploma e agli studenti della scuola secondaria che conseguiranno il titolo di studio nell’anno scolastico in corso.   

Le graduatorie saranno elaborate in base ai risultati dei Tolc (Test on line Cisia), per cui è necessario – per partecipare alla fase di ammissione anticipata – prenotare e sostenere il test, che si svolgerà da remoto (Tolc@casa).

Tutti i corsi di laurea partecipano alla fase di ammissione anticipata, mettendo a bando buona parte dei posti disponibili, con l’esclusione dei corsi regolati da requisiti di accesso nazionali (Infermieristica, Conservazione e restauro dei beni culturali, Ingegneria edile-Architettura, Medicina e chirurgia TD, Medicina e chirurgia TD interateneo, Scienze della formazione primaria).

Perché iscriversi ora

Per garantirsi subito un posto nel corso di laurea. Chi risulta vincitore, infatti, potrà immatricolarsi già nel corso del mese di giugno e partecipare subito al Bando per il diritto allo studio che mette a disposizione borse, alloggi e servizio mensa e che sarà disponibile entro il 30 giugno 2023.

Come e quando iscriversi

Per partecipare alla fase di ammissione anticipata, l’aspirante matricola deve presentare due domande per scegliere il corso di laurea e partecipare al Tolc.

La prima domanda va compilata su Esse3 Unical. Gli utenti che accedono per la prima volta alla piattaforma dovranno innanzitutto registrarsi. Una volta ottenute le credenziali, potranno compilare la domanda di ammissione, selezionando il corso di laurea: basterà scegliere menu e, a seguire, segreteria e bandi d’ammissione. Da qui si potrà inoltrare la richiesta d’ammissione, indicando un solo corso di laurea (avrai comunque tempo di modificare la tua scelta fino al 31 maggio 2023).

La seconda domanda consentirà di prenotare il Tolc e va compilata sul portale cisiaonline.it. Cisia richiede un versamento di 30 euro per l’iscrizione a ciascun Tolc a cui si è interessati. Per effettuare la prenotazione e il versamento, Cisia prevede in generale una scadenza di circa 7 giorni prima della data del test, ma è opportuno verificare le scadenze ufficiali sul sito del Consorzio. 

Il Tolc può essere ripetuto, ma non più di una volta al mese. La graduatoria, in questo caso, terrà conto del miglior punteggio ottenuto.

Le date previste dall’Università della Calabria per sostenere il Tolc sono

Il Tolc può essere sostenuto anche in date diverse, attivate da altre sedi universitarie aderenti al Cisia entro il 26 maggio 2023.

Per conoscere i posti disponibili per i singoli corsi, i requisiti di ammissione, il Tolc richiesto, consultare l’allegato 1 del bando.

Qui, invece, il link diretto al bando.

Graduatorie

Le graduatorie provvisorie saranno pubblicate entro l’8 giugno, quelle definitive entro il 14 giugno. Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive inizierà la fase di immatricolazione. Chi si immatricola prima dell’esame di maturità, dovrà poi fornire i dati relativi al conseguimento del diploma entro il 31 luglio.

Maggiori dettagli sul bando d’ammissione e sugli allegati dipartimentali sono disponibili nella sezione dedicata all’ammissione anticipata.

Ulteriori informazioni di carattere generale sono consultabili su unical.it/ammissione

Per i Tolc, le modalità di svolgimento, le esercitazioni, visitare il sito cisiaonline.it. (fb)

Medicina a Cosenza, avanti tutta: già due accordi per tirocini di medici e infermieri

di FRANCO BARTUCCI Già firmati due accordi con Azienda sanitaria provinciale e Azienda ospedaliera di Cosenza per i tirocini di medici e infermieri.

Il progetto Medicina-Unical  procede a passi spediti. In questi giorni sono stati firmati tra Unical, Azienda sanitaria provinciale e Azienda ospedaliera due diversi accordi attuativi del protocollo con la Regione Calabria: uno con il commissario dell’Ao Vitaliano De Salazar per lo svolgimento di attività relative al corso di laurea in Infermieristica, l’altro con il commissario dell’Asp Antonio Graziano per Infermieristica e Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali). 

I protocolli riguardano, in particolare, un passaggio che consentirà ai tirocinanti del corso di Infermieristica, di frequentare le strutture ospedaliere cosentine sin dal prossimo mese di ottobre. 

Azienda ospedaliera e sanitaria metteranno, quindi, a disposizione le proprie unità operative e i professionisti migliori, preparati a tale funzione, quali guide di tirocinio per ciascuno studente.

«Nei corsi di laurea degli infermieri e delle altre professioni sanitarie – ha affermato il Rettore, Nicola Leone – i tirocini rappresentano la parte centrale della formazione clinica/assistenziale degli studenti. I setting assistenziali dell’azienda ospedaliera (con le sue aree mediche, chirurgiche e specialistiche ad alta e media intensità assistenziale) da un lato, e quelli dell’Asp specifici e tipici dell’assistenza territoriale, domiciliare e di prossimità dall’altro, garantiscono agli studenti, futuri professionisti sanitari, l’acquisizione delle competenze previste dai rispettivi profili per l’esercizio della professione sia in ospedale che nel territorio».

«La pratica al letto del paziente o al suo domicilio, consentirà di trasformare le conoscenze teoriche apprese sui banchi dell’università, in prassi clinica guidata dalle conoscenze scientifiche» ha concluso Leone. Per quanto riguarda il corso di Medicina, la convenzione attuativa, consentirà agli studenti e agli specializzandi di formarsi nelle corsie delle strutture ospedaliere della provincia. Infatti, non sarà solo l’ospedale di Cosenza ad essere coinvolto nelle attività didattico-formativa e di ricerca».

«L’accordo sottoscritto – ha spiegato – prevede che saranno messe a disposizione dell’Università della Calabria altre strutture ospedaliere e di ambito medico-sanitario provinciale: le strutture ospedaliere di Castrovillari, Cetraro-Paola, Corigliano-Rossano, Acri, San Giovanni in Fiore, Trebisacce, le strutture medico-sanitarie afferenti all’Asp di Cosenza, Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico – Istituto nazionale di riposo e cura per anziani – Inrca Presidio ospedaliero di ricerca di Cosenza».

Nel chiudere questo servizio è  il caso di sottolineare  tre aspetti  importanti  che vanno  nella  direzione  di completare  il progetto  ottenendo  i migliori  risultati. Il primo riguarda, che a seguito  dell’istituzione all’Unical  dei tre corsi di laurea  in Medicina, Infermieristica, Medicina e Tecnologia  Digitale, nonché  della stipula  delle convenzioni  che hanno coinvolto  la Regione  Calabria, l’azienda Ospedaliera di Cosenza e la relativa Azienda Sanitaria  provinciale  cosentina, l’ospedale “Annunziata” di città  dei Bruzi, con l’annessione degli  ospedali  satelliti funzionanti sul territorio  provinciale cosentino previsti nella sopra citata  convenzione, diviene Ospedale universitario a tutti gli effetti secondo la precisazione  del prof. Sebastiano Andò, anziché  Policlinico universitario, grazie alla frequentazione dei professori, ricercatori, studenti e specializzandi dei corsi di laurea  dell’Unical di cui sopra.

Resta per il futuro, comunque, la decisione di costruire in tempi rapidi il nuovo ospedale che in prospettiva della realizzazione  della Città  unica la collocazione  dovrebbe essere decisa dalle istituzioni che verranno  interessate e coinvolte in modo unitario di cui al  disegno  di legge regionale  in discussione in questi giorni.

In secondo luogo bisogna da subito mettere al lavoro per  ottimizzare  i servizi  ospedalieri che vengono erogati  nei vari ospedali  richiamati  dalla convenzione, motivando  e formando il personale medico sanitario ed impiegatizio  attualmente  in servizio per ben accogliere e gestire al meglio questo nuovo percorso di assistenza sanitaria e programmazione universitaria.

L’efficienza e l’efficacia dei servizi sono fondamentali  per tutelare, nella riservatezza dei rapporti, il valore della “soddisfazione” del curante e rispettivi familiari, creando  sul campo un clima  comunicativo interattivo e sinergico tra reparti medici in modo sociale  e collaborativo. Gli aspetti sociali ed umani incentrati culturalmente e moralmente devono essere collocati come valori primari nell’esercizio delle rispettive funzioni  professionali.

In terzo luogo vi è  l’auspicio che all’Unical, essendo un Ateneo con legge e statuto speciale unico in Italia nel numero programmato e chiuso  degli studenti per tutti i corsi di laurea, sia concesso con deroga speciale (sollecitata in questo caso dal Presidente della Regione Calabria) che i posti assegnati in base alla distribuzione  nazionale vengano  ripartiti secondo il regolamento ministeriale del 1972 stabilito per legge istitutiva e cioè  l’80% a studenti calabresi o figli  di emigrati calabresi residenti all’estero, il 15% a studenti extra regione  e il 5% a studenti stranieri. Così facendo si può costituire quella classe  medica  Infermieristica  che manca alla Calabria. (fb)

[In copertina, Nicola Leone – Unical, Vitaliano De Salazar – Ao  e Antonio Graziano – Asp]

Il primo giorno di vita della nuova facoltà di Medicina all’Unical

di PINO NANOMentre all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza parte di fatto l’attività universitaria della nuova facoltà di Medicina, sul fronte più squisitamente tecnico l’Università della Calabria annuncia di aver pubblicato il Bando di ammissione alla nuova Facoltà di Medicina e Chirurgia in Tecniche Digitali.

Oggi – esulta il prof. Bruno Nardo famoso chirurgo dei Trapianti – primo giorno di scuola accademica all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, «una giornata di grande emozione per tutti noi».

Un momento molto atteso, dunque, dalla comunità studentesca interessata alla nuova offerta formativa in ambito medico messa in campo dall’UniCal che «da quest’anno – si legge in una nota ufficiale del Campus calabrese – offre agli studenti la possibilità di scegliere tra due percorsi di laurea che prevedono una diversa sede di svolgimento del secondo triennio: Medicina e Chirurgia TD, che si svolgerà interamente all’Unical, con tirocini clinici presso le strutture ospedaliere di Cosenza;e Medicina e Chirurgia TD (interateneo), che si svolgerà all’Unical per il primo triennio, e all’Università degli studi Magna Græcia di Catanzaro nel secondo triennio, con tirocini clinici presso le strutture ospedaliere di Catanzaro».

La durata minima del Corso è di 6 anni, a conclusione dei quali viene conferita la Laurea magistrale a ciclo unico abilitante alla professione di medico.

«Al termine degli studi – sottolinea il prof. Bruno Nardo che per inseguire questo sogno tutto calabrese ha lasciato l’Università di Bologna e la divisione di Chirurgia dei Trapianti, dopo una parentesi a Pittsburgh, per tornare questa volta nella sua terra di origine e ripartire dal Campus di Arcavacata – il laureato, infatti, potrà accedere all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di medico chirurgo e ai concorsi per le Scuole di Specializzazione medica e potrà lavorare in tutti gli ospedali, nelle strutture sanitarie, negli studi professionali». 

Ma c’è di più e qui sta la vera grande innovazione di questo progetto: con pochi esami aggiuntivi, infatti, il corso permetterà di conseguire anche la laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum bioinformatico. Più di così si muore.

«Il corso di laurea offerto all’Unical – dicono  i veterani del Campus universitario – offre competenze ulteriori particolarmente innovative, che gli consentiranno anche di lavorare in strutture sanitarie d’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie, in reparti di chirurgia robotica, in centri di diagnostica avanzata o specializzati nella medicina di precisione, nell’ambito della telemedicina».

Veniamo ai numeri. Al 1° anno sono disponibili 63 posti per Medicina e Chirurgia TD (di cui 3 per cittadini non-UE residenti all’estero); 75 posti per Medicina e Chirurgia TD interateneo con l’Università degli studi Magna Græcia di Catanzaro (di cui 7 per cittadini non-UE residenti all’estero), ma con l’approvazione dei decreti ministeriali tale disponibilità di posti potrebbe anche essere ulteriormente incrementata.

Per accedere alla selezione per l’anno accademico 2023/24 – precisa una scheda informativa dell’Unical- è necessario sostenere il Tolc-Med, un test erogato mediante la piattaforma informatica di Cisia, presso le aule dell’Ateneo. La prova può essere svolta in uno o entrambi i periodi di erogazione: dal 13 al 22 aprile 2023 e dal 15 al 25 luglio 2023.

Al test (50 quesiti in 90 minuti) potranno accedere i diplomati e gli studenti iscritti al quarto o al quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado.L’iscrizione al Tolc-Med può avvenire esclusivamente sul portale www.cisiaonline.it dal 13 marzo fino alle ore 14:00 del 3 aprile 2023 per sostenere il test nel primo periodo di erogazione e dal 15 giugno fino alle ore 14:00 del 5 luglio 2023 per il secondo periodo di erogazione.

Una volta superato il Tolc-Med si potrà presentare l’istanza di inserimento nella graduatoria di merito nazionale (per cittadini Ue o equiparati) o locale (per cittadini non-UE residenti all’estero). La procedura è attiva dal 31 luglio 2023 e si chiude alle ore 15.00 del 24 agosto 2023. La presentazione della domanda sarà consentita solo ai candidati in possesso del titolo di scuola secondaria superiore o che lo conseguiranno nell’anno scolastico 2022/2023, in tempo utile per l’immatricolazione nell’anno accademico 2023/24. (pn)