La Città Metropolitana di Reggio Calabria è pronta ad aprire, al momento, solo come sito di stoccaggio, l’impianto di destinazione finale per lo smaltimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti in località “La Zingara” nel territorio di Melicuccà.
L’ordinanza del Sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, arriverà nei prossimi giorni e segnerà definitivamente l’apertura di un impianto che, una volta entrato completamente in esercizio, sarà in grado di determinare una sostanziale autosufficienza del territorio metropolitano nella gestione del circuito dei rifiuti, garantendo continuità ed efficienza di servizio agli impianti di trattamento e, questione non secondaria, una cospicua riduzione dei costi a carico dei comuni e, quindi, dei cittadini.
Nel frattempo prosegue l’iter di verifica in attesa dell’effettiva entrata in funzione dell’impianto. Dopo le sollecitazioni formulate dalla Città Metropolitana, la Regione Calabria ha infatti delimitato le aree di salvaguardia della sorgente Vina, approvando lo studio proposto da ArpaCal per il monitoraggio e l’acquisizione dei dati necessari alla elaborazione della Carta della Vulnerabilità, finanziati dalla stessa Città Metropolitana.
Da Palazzo Alvaro è giunta la richiesta ad Arpacal per l’attivazione della convenzione per l’esecuzione del monitoraggio, il cui schema sarà portato all’approvazione nel prossimo consiglio metropolitano, e che avrà inizio, come concordato con ARPACal, già dal prossimo mese di agosto. Allo stesso tempo, la Città Metropolitana ha riattivato la Conferenza dei servizi per l’approvazione del piano di caratterizzazione, atto propedeutico all’intervento di bonifica del sito della vecchia discarica di Melicuccà, attività fondamentale per la salvaguardia di tutte le matrici ambientali.
Intanto già nei prossimi giorni la Metrocity procederà all’individuazione dell’area come sito di stoccaggio, di fatto già determinando l’apertura in sicurezza dell’impianto.
«Si tratta di un obiettivo davvero qualificante – ha affermato Versace nel corso della conferenza – che segue gli indirizzi politici di inizio mandato, fissati dal sindaco Giuseppe Falcomatà, e che a valle di un lungo e meticoloso lavoro tecnico e di verifiche di natura ambientale, ci offrirà una risposta praticamente immediata ai problemi di capienza degli impianti per gli scarti prodotti sul nostro territorio».
«Grazie allo sforzo prodotto dagli uffici di Palazzo Alvaro – ha aggiunto – e al lavoro brillantemente coordinato dal Consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, e dai Dirigenti Pietro Foti prima e Vincenzo De Matteis dopo, finalmente possiamo aprire l’impianto, risolvendo tanti problemi cui in questi anni siamo andati incontro proprio a causa delle difficoltà al reperimento degli spazi di conferimento degli scarti»
«Al momento – ha specificato Versace – l’apertura avverrà come sito di stoccaggio provvisorio, solo con scarti di lavorazione pressati e filmati in sicurezza e nel rispetto delle condizioni previste dai piani di monitoraggio e controllo e di gestione operativa. Ciò consentirà di beneficiare da subito di tutti i vantaggi di un sito di pertinenza metropolitana garantendo immediata efficienza ed efficacia nonché una rilevante riduzione dei costi».
Secondo lo studio prodotto dall’Ups rifiuti di Palazzo Alvaro la Città Metropolitana produce, infatti, circa 180 tonnellate al giorno di scarti di lavorazione e la disponibilità nell’unica discarica pubblica calabrese oggi attiva, quella di Lamezia Terme, si sta via via riducendo, passando dalle 150 tonnellate al giorno di febbraio alle attuali 50 tonnellate al giorno, a causa dell’esaurimento dei volumi autorizzati. Allo stesso modo anche i volumi individuati fuori regione sono limitati a circa 60 tonnellate al giorno ed hanno peraltro costi nettamente superiori, praticamente triplicati rispetto al conferimento ordinario. L’apertura dell’impianto di Melicuccà produrrà quindi aumento degli spazi disponibili, oltre che il risparmio non indifferente di circa 40 mila euro al giorno per il territorio e per i Comuni della Città Metropolitana.
«Sul tema degli impianti la Città Metropolitana ha sempre tenuto un atteggiamento pienamente coerente – ha proseguito Versace – affermando con chiarezza che avremmo atteso la verifica scrupolosa di eventuali possibili rischi per le popolazioni che risiedono anche a grande distanza dall’impianto. Una volta ultimati gli approfondimenti richiesti sia al Cnr che ad Arpacal, possiamo affermare che non esistono rischi per la nostra comunità, e che anzi l’entrata in esercizio dell’impianto ci consentirà di agire in maniera più efficace su tutta la filiera dei rifiuti, riuscendo finalmente a limitare, speriamo presto ad eliminare, la terribile piaga delle microdiscariche sui territori dei nostri Comuni». (rrc)