Si è parlato di Eugenio Scalfari e dell’indelebile segno che il fondatore de L’Espresso e di Repubblica ha lasciato nel secolo precedente, non solo nel mondo del giornalismo, al Liceo Classico “M. Morelli” di Vibo Valentia.
Un evento organizzato per la rassegna “Essere editori al Sud”, svoltasi nell’ambito della quinta edizione del Festival delle Arti “Mediterraneo da scoprire”.
Nell’auditorium dell’Istituto, diretto dalla prof.ssa Maria Concetta Preta, sono intervenuti gli editori Meligrana, dell’omonima casa editrice di Tropea (VV) e Antonio Pujia di Polyedra Edizioni di Lamezia Terme (Cz), che ha illustrato l’opera che sta realizzando sul grande editorialista e ha annunciato, con il dirigente scolastico, l’ing. Raffaele Suppa, la partnership che si sta aprendo con il liceo vibonese, che vide nel corpo insegnanti il nonno paterno omonimo del giornalista. È stato assai stimolante sentire le appassionate considerazioni dei giovani liceali, che dell’eclettica figura di Eugenio Scalfari hanno approfondito le diverse sfaccettature e i molteplici interessi e attività.
Si è discusso di Scalfari giornalista, scrittore, filosofo, editore, imprenditore, iniziatore. A Scalfari, infatti, dobbiamo due pietre miliari del mondo del giornalismo: l’Espresso, che a ottobre 2025 compirà 70 anni e la Repubblica, il quale cinquantenario ricorrerà a gennaio 2026. (rvv)