ROSARNO (RC) – Venerdì col Rotary si parla di Arte Orafa e Scultura

Venerdì 15 novembre, a Rosarno, alle 18, al Liceo Scientifico “R. Piria”, si terrà l’incontro Arte Orafa e Scultura, storie di Calabria: Michele e Antonio Affidato, organizzato dal Rotary Distretto 2102.

I presidenti dei Rotary Club, Vincenzo Barca, Giacomo Francesco Saccomanno, Diego Ricciardi e Giuseppe Gatto, non solo illustreranno il successo di questa importante e tradizionale famiglia di orafi, ma consentiranno a tutti di poter conoscere tale arte ed anche i monili che, con delle modelle professioniste, sfileranno nella serata.

Dopo i saluti dei presidenti, vi saranno quelli del DGE Distretto 2102, Dino De Marco, del Dirigente Scolastico dell’Istituto “R. Piria”, Maria Rosaria Russo, del responsabile dei Corsi Serali Moda, Sergio Talarico, e del Sindaco del Comune di Rosarno, Pasquale Cutrì.

A seguire, poi, l’intervento del PDG, District Rotary Foundation Chair – DRFC, Luciano Lucania, e il dialogo diretto, condotto dalla giornalista di Reggio TV, Eva Giumbo, con gli straordinari orafi Michele e Antonio Affidato, che parleranno della loro storia.

Dopo gli intermezzi musicali, vi sarà il sorteggio di un monile offerto dagli orafi Affidato. Le conclusioni sono affidate a Giacomo Francesco Saccomanno, DGN Distretto 2102, che consegnerà anche il volume Medma realizzato da compianto prof. Giuseppe Lacquaniti. Il ricavato della manifestazione sarà rimesso per i progetti internazionali e non della Rotary Foundation. 

L’evento, dunque, sarà un momento di grande rilievo che traccerà i momenti salienti di questa importante famiglia che, con grandi sacrifici ed impegno, ha raggiunto i vertici mondiali con i monili e gioielli che sono l’ammirazione di tutti.

Ed, invero, Michele Affidato nasce a Crotone, cuore della Magna Grecia. Già da ragazzo amava realizzare, con fili di ferro e cuoio, i suoi gioielli artigianali, immaginando di poter creare con le conchiglie del mare della sua città dei capolavori, coltivando nel frattempo in cuor suo una passione: l’arte orafa. Da adolescente inizia ad avvicinarsi a questo mondo, all’età di dodici anni è già a bottega, alternando la scuola al lavoro, pronto ad imparare tutti i segreti di un’arte antica quanto l’uomo; un processo creativo capace di dare vita ad oggetti sempre unici. Dopo aver appreso la conoscenza e le tecniche di lavorazione, nel 1987 avvia la sua bottega di arte orafa nella città di Crotone, coronando il suo sogno, dando forma e anima ai suoi gioielli tra ideazione, studio e sperimentazione. Dalle riparazioni alle prime creazioni su commissione, nascono così le prime collezioni preziose di Michele Affidato che si fa conoscere e apprezzare per le sue capacità artistiche. Iniziano i riconoscimenti per la sua arte e da lì si rivela un nuovo mondo. Crea diversi premi per manifestazioni nazionali e internazionali, partecipa a mostre e sfilate di moda, realizzando anche gioielli per personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura e tra i tanti: il Nobel Rita Levi Montalcini, il Nobel Lech Walesa, il Principe Alberto di Monaco, i Presidenti della Repubblica italiana Ciampi, Napolitano e Mattarella. Inoltre autore dei premi di varie rassegne cinematografiche, tra queste: Nastri d’Argento Grandi Serie Televisive, Taormina Film Fest, Marateale, Premio Internazionale Basilicata, Woman in Cinema Awand nell’ambito del Festival del Cinema di Venezia e della Festa del Cinema di Roma, Terre di Siena Film Festival.

A seguirlo in questo cammino di successi ora anche il figlio Antonio che prosegue nel percorso del padre. Nella loro bottega di arte orafa, che condivide con i suoi collaboratori, vengono realizzati gioielli ed opere interamente a mano, eseguendo la lavorazione del prezioso metallo con un processo creativo capace di dare vita a creazioni sempre uniche. Un’arte antica, elaborata con sensibilità moderna, arricchita da esperienze personali. Oggi rappresentano un esempio di tenacia, impegno e laboriosità. (rrc)

Il 21 novembre a Cittanova la terza edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo

Dal 21 al 24 novembre, a Cittanova, si terrà la terza edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo, ideato e organizzato da Dioghenes Aps, con il contributo della testata giornalistica nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium e Romanzi Italiani).

Ogni edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo si svolge in una Scuola ospitante. Il bando è dedicato agli Studenti e ai “Testimoni” del nostro tempo.

Obiettivo del premio, quello della diffusione della storia di Lea Garofalo nelle scuole e nei territori italiani e per non dimenticare le tante storie di donne e uomini che hanno avuto la forza e il coraggio di contrastare le mafie.

Col Premio dedicato a Lea Garofalo si intendono valorizzare, attraverso le competenze delle scuole italiane, i temi legati alla educazione alla legalità, alla inclusione sociale e culturale, senza dimenticare le azioni di donne e uomini che, nel silenzio generale, contribuiscono con azioni concrete ad una forma di resistenza attiva.

Lea ha conosciuto la ‘ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subìto la violenza brutale della mafia calabrese. Ha denunciato quello che ha visto, quello che ha sentito. Ha raccontato la ‘ndrangheta che uccide, che fa affari. Che fa schifo! A 36 anni è stata rapita a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro in Molise, a Campobasso.

Il Paese senza memoria

In un Paese strano, senza memoria, è fondamentale ricordare anche con un Premio, quindi ogni anno, una donna massacrata dalla schifosa ‘ndrangheta.

Lea Garofalo è stata abbandonata ed isolata da tutti. Solo dopo la morte ha ottenuto rispetto e credibilità. Nel Paese “orribilmente sporco” bisogna aspettare la morte per diventare credibili.

 Fimmine coraggio

Le mafie, sino ad oggi, hanno ucciso più di 150 donne. Solo grazie alle fimmine è possibile immaginare un futuro diverso per questo Paese, un futuro senza il puzzo opprimente di queste organizzazioni criminali, che possono tutto per la loro immensa potenza economica e militare. Per i loro legami secolari con la politica e le Istituzioni. 

Il programma della quattro giorni

Il 21 novembre, alle 9.30, nella Biblioteca “Francesco Vinci” del Polo Liceale “Michele Guerrisi – Vincenzo Gerace”, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

A seguire, alle 10.30, Il coraggio di Rosa. Storia di una donna che ha ripudiato la ‘ndrangheta, con la partecipazione di Marisa Manzini, sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Angela Napoli, già presidente Commissione parlamentare  Antimafia, resp. Legalità Dioghenes APS e Madrina del Premio);  Michelangelo Di Stefano, già Funzionario DIA, Socio Dioghenes Aps. Saluti di Veronica Conti, Segretaria Dioghenes APS) e Clelia Bruzzì, dirigente  scolastica. Modera Paolo De Chiara, scrittore e direttore WordNews24.it).

Le letture saranno a cura degli studenti.

Alle 17, nell’Aula Magna “Falcone e Borselllino” del Polo Liceale, Lettura dei nomi delle vittime delle mafie  calabresi. Intervento della famiglia di Francesco Vinci (18 anni, vittima della ‘ndrangheta). Alle 18, Una fimmina calabrese. La vera storia di Lea Garofalo, con la partecipazione dell’autore, Paolo De Chiara. Intervengono Marisa Garofalo, sorella di Lea, l’on. Angela Napoli, l’on. Sonia Alfano, già Presidente Commissione speciale   Antimafia del Parlamento europeo); Armando D’Alterio, procuratore Generale  presso la Corte di Appello di Potenza, già Procuratore DDA Campobasso. I saluti sono a cura di Michelangelo Di Stefano, Walter Cordopatri, direttore Scuola di Recitazione della Calabria); Clelia Bruzzì, dirigente scolastica. Modera Alessia Aloi, psicologa e psicoterapeuta e Socia Dioghenes APS.

Le letture sono a cura della SRC, lo spazio musicale a cura di Domenico Barreca.

Il 22 novembre, al Teatro Gentile, si parte alle 9 con la consegna del riconoscimento Testimoni del nostro tempo, in cui 16 “esempi” per le giovani generazioni incontreranno gli Studenti calabresi. Modera il giornalista Pietro Comito.

Alle 15, nell’Aula Magna del Polo Liceale “M. Guerrisi – V. Gerace”, l’incontro sul libro Il riflesso degli eroi. Storie di uomini al servizio della Nazionale, con la partecipazione del Generale C.A. Andrea Rispoli,(Comandante Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentare Carabinieri);  Magg. Marco Catizone (Aiutante di campo e coautore del libro),   On. Angela Napoli, (già vice-presidente Commissione parlamentare Antimafia,  Resp. Legalità Dioghenes APS e Madrina del Premio);  Michelangelo Di Stefano (già Funzionario DIA, Socio Dioghenes APS).

Saluti: Antonino Schilirò,(Responsabile Comunicazione Dioghenes APS); Clelia Bruzzì (Dirigente Scolastica) . Modera: Paolo De Chiara (Scrittore e direttore WordNews.it). 

Il 23 novembre, alle 9.30, nell’Aula Magna “Falcone e Borsellino” Polo Liceale, saranno premiati gli studenti vincitori del Premio Lea Garofalo. Modera Maria Rosa Ferraro, con la partecipazione del Coro Stabile composto dagli studenti della Scuola.

Saluti della dirigente scolastica Clelia Bruzzì; della Madrina del Premio, Angela Napoli, del Sindaco di Cittanova Domenico Antico; della Resp. Scuola e Università Giuseppina Rosati e di Marisa Garofalo (sorella di Lea).

A seguire, l’estrazione della lotteria per l’opera donata dall’artista Luciano Tigani.

L’ultimo giorno, il 24 novembre, alle 11, Una rosa rossa sulla tomba di Lea Garofalo. Una  delegazione di Dioghenes Aps si recherà presso il Cimitero Monumentale di Milano per onorare la fimmina calabrese massacrata dalla schifosa ‘ndrangheta. 

Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook Dioghenes Aps. (rrc)

REGGIO – Ecco “Radici”, l’iniziativa itinerante di FI

Si chiama “Radici” l’iniziativa itinerante ideata dal Coordinamento regionale di Forza Italia, per dare voce a tutti i territori delle province calabresi, andando a toccare ogni area della regione.

Nel corso della conferenza stampa, avvenuta al T-Hotel di Lamezia, sono intervenuti i cinque segretari provinciali di Forza Italia, Giovanni Arruzzolo (RC), Michele Comito (VV), Gianluca Gallo (CS), Marco Polimeni (CZ), Sergio Torromino (KR); i tre vicesegretari regionali: Pierluigi Caputo, Sergio Ferrari, Emanuele Ionà; il Segretario regionale, On. Francesco Cannizzaro.

In un mese esatto ben 20 tappe (4 per ciascuna provincia): inizia il 16 novembre, si chiude il 16 dicembre. Si parte da Rosarno sabato 16 novembre, per poi proseguire il 18 a Mileto e, nello stesso giorno, a Paola. Il 22 novembre Radici arriverà a Melito Porto Salvo, mentre il 23 a Siderno. Martedì 26 novembre a Montalto Uffuco, il 30 a San Mango d’Aquino e a Botricello. Il 2 dicembre l’iniziativa fa tappa a Soriano Calabro, il 7 dicembre a Morano Calabro, il 9 a Nicotera. Il 13 dicembre “Radici” parte alle 10.30 a Cirò Marina, per poi proseguire alle 16.30 a Cotronei e chiudersi, alle 18, a Corigliano Rossano. Il 14 dicembre Isola Capo Rizzuto e Crotone, il 15 dicembre Gambarie d’Aspromonte e Lamezia. Chiude il “viaggio” la tappa a Pizzo e a San Floro. (rrc)

REGGIO – All’Arena dello Stretto presentati altri 11 autobus elettrici

Sono 11 gli altri nuovi autobus elettrici dell’Atam, la società partecipata del Comune e della Città metropolitana, che sono stati presentati all’Arena dello Stretto di Reggio Calabria.

I mezzi fanno parte di una commissione di 67 in totale che dovranno essere consegnati entro l’anno 2025, acquistati grazie ai fondi Pnrr, pari a 46,2 milioni di euro, di cui 38,7 per acquisto automezzi e 7,5 per infrastrutture, tra queste ultime le colonne di ricarica nei due parchi automezzi Atam di via Foro Boario e Piazzale Botteghelle.
Per l’occasione erano presenti, il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, l’assessore comunale con delega alle Società partecipate Domenico Battaglia, l’assessore con delega alla Mobilità Paolo Malara, l’amministratore delegato di Atam Giuseppe Basile, Ezio Privitera e Melina Sangiovanni del Cda, il management Atam ed un’ampia delegazione di consiglieri comunali e assessori.
nuovi mezzi rientrano nel più ampio progetto di rigenerazione del parco veicoli di Atam, un’iniziativa che mira ad efficientare il servizio di trasporto pubblico nella città dello Stretto, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei veicoli e a favorire il risparmio energetico. Le tipologie di mezzi presentati oggi sono due: minibus della lunghezza di 6,60 metri modello Otokar E-Centro e corti della lunghezza di 8,00 metri modello Karsan e-Atak.
I minibus, sono una sorta di novità, in quanto mancavano nel parco veicoli di Atam dai primi anni 2000, particolarmente adatti per le strade del centro cittadino o strade pedemontane di difficoltosa percorrenza, dato l’ingombro molto contenuto sia in larghezza che in lunghezza. Dispongono di un’autonomia che sfiora i 200 km e una capienza di 32 passeggeri.
La seconda tipologia di mezzi sono i Karsan e-Atak, che hanno oltre 300 km di autonomia. Entrambi i modelli (Otokar e Karsan) sono dotati di sistemi di sicurezza (Adas) di secondo livello al servizio del conducente. Inoltre sono dotati delle nuove tecnologie di visione come le telecamere 360° che permettono al conducente di poter vedere una riproduzione del veicolo dall’alto che la proiezione di tutti e 4 i lati del mezzo. Un’ulteriore novità, che sarà presente su tutti i 67 bus, è la presenza delle mirror cam, che sostituiranno gli specchi retrovisori, in grado di facilitare la visuale in tutte le condizioni di visibilità: nebbia, pioggia, sole, scarsa luce.
«Sono 90 gli autobus nuovi acquistati in questi anni, per un totale di 140 autobus, che compongono la flotta Atam. Entro il 2025 l’intero parco mezzi sarà rinnovato, raggiungendo il 75% dell’intera flotta con motore totalmente elettrico – ha detto il sindaco Falcomatà –. È una vera svolta ‘green’ che abbiamo cercato di imprimere sia come Comune che come Città metropolitana, utilizzando al meglio le risorse del Pnrr».
«Ci piace pensare che questa svolta tecnologica – ha aggiunto – metta un po’ da parte la stagione del salvataggio di Atam, che a suo tempo abbiamo voluto per evitare il fallimento con conseguente difficoltà per le tante famiglie dei dipendenti».
«Oggi – ha ricordato Falcomatà – Atam ha assunto nuovo personale, nuovi autisti, ha aggiornato al 75% il proprio parco mezzi, investendo anche sul rinnovamento delle sedi ed ampliando il proprio servizio di trasporto sull’area metropolitana».
L’amministratore delegato di Atam, Giuseppe Basile ha evidenziato come «questa è la prima consegna di bus elettrici che abbiamo programmato e realizzato grazie all’impegno dei soci Atam, Comune di Reggio Calabria e Città metropolitana e che ci porterà a breve ad un rinnovo totale del nostro parco mezzi».
«La cosa che ci rende soddisfatti – ha aggiunto – è che questi investimenti sono stati affrontati, mantenendo in ordine i conti di Atam. Per tutti noi, compresi soci, era fondamentale andare avanti nelle nostre attività di servizio di trasporto, mantenendo i conti dell’azienda in ordine».
«Quindi – ha concluso Basile – siamo soddisfatti su entrambi i fronti, tanto su quello degli investimenti, quanto sulla tenuta economica finanziaria dell’azienda». (rrc)

A Metrocity RC oltre 17 mln di euro per interventi di messa in sicurezza dei ponti e viadotti

Sono 17,405 milioni di euro la somma destinata alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, per interventi di messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti, e la realizzazione di nuovi ponti, in sostituzione di quelli esistenti, con problemi strutturali.

La cifra è stata destinata dalla Direzione generale per le strade ed autostrade del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, a seguito della trasmissione delle schede preliminari di progettazione con il programma di Palazzo Alvaro, inviata nel 2023, e relativa alla ‘Ripartizione e utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 49 della legge 13 ottobre 2020, n. 126’.

Il programma degli interventi, su indicazione del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, d’intesa con il vicesindaco Carmelo Versace, è stato realizzato dal settore Viabilità e riguarda 7 ponti, con lavori ripartiti dal 2024 fino al 2029. Si tratta nello specifico: nuovo ponte sulla SP 3, con risanamento e conservazione dell’attuale; adeguamento e messa in sicurezza del ponte Acquacalda sulla SP 6; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sul fiume Mesima, in località Barbassano; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sulla fiumara Cantucello sulla SP 5; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sulla fiumara Stillaro sulla SP 9 in contrada Manica; adeguamento e messa in sicurezza del conte Ancone sulla fiumara Careri SP 74; adeguamento e messa in sicurezza del ponte sulla SP 100.

«La sicurezza del territorio e la vicinanza a tutte le comunità dell’area metropolitana, restano in testa al nostro impegno programmatico», ha detto il sindaco Falcomatà che aggiunge: «la viabilità e la sicurezza delle reti viarie, restano al primo posto tra i servizi fondamentali, per garantire la necessaria mobilità a cittadini, famiglie, per il commercio, per lavoro, altre esigenze personali, per il turismo. È fondamentale, inoltre, al fine di evitare il fenomeno dello spopolamento dei borghi interni».

«In questo ambito – ha aggiunto il sindaco – va evidenziata la progressiva riduzione, negli anni, delle risorse trasferite per la manutenzione delle strade ed in generale delle infrastrutture viarie, con una programmazione per gli enti locali sempre più complicata, perché dettata per la maggior parte da risorse destinate ad emergenze, come in questo caso».

«Nonostante ciò in questi anni siamo riusciti a portare avanti un importante lavoro di ricognizione sulle arterie stradali metropolitane – ha proseguito – operando attraverso una programmazione attenta e capillare soprattutto con l’obiettivo di attrarre risorse aggiuntive per aumentare la dotazione finanziaria indirizzata alle manutenzioni stradali. Il percorso chiaramente non può ancora definirsi completo, ma grazie al lavoro di squadra portato avanti dal Ente, dal settore viabilità con l’attività del vicesindaco con delega Carmelo Versace ed il coordinamento del Dirigente Lorenzo Benestare, stiamo portando avanti un piano complessivo che riguarda l’intero reticolo delle strade metropolitane».

«Il lavoro chiaramente è ancora tanto – ha concluso – ne siamo consapevoli, ci sono tante arterie che attendono da tempo interventi strutturali, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta». (rrc)

Successo per l’Ottobrata Sidernese

di ARISTIDE BAVAL’amministrazione comunale di Siderno ha espresso grande soddisfazione per il successo definito “senza precedenti” ottenuto dall’ Ottobrata Sidernese che si è svolta nel borgo antico di Siderno superiore il 31 ottobre e il 1 novembre.

«Un grande contenitore multiculturale e pluritematico in grado di accontentare tutti i gusti e tutte le età . questa è stata  la quinta edizione dell’Ottobrata Sidernese – dice la nota dell’amministrazione comunale –; è stata un successo senza precedenti, con migliaia di presenze nei due giorni e grande apprezzamento per l’organizzazione curata in ogni dettaglio dall’Amministrazione Comunale (col coordinamento del consigliere Carmelo Scarfò, che nel 2015 ideò l’iniziativa insieme a Giuseppe Figliomeni, e la direzione artistica di Pasquale Battaglia) e dalla Pro Loco presieduta da Antonella Scabellone. Finanziato dalla Regione Calabria, è stato parte degli eventi di “Calabria Straordinaria” e “Riviera Cristallina” e ha goduto della fattiva collaborazione del Comitato Sideroni, del Gal “Terre Locridee”, della Consulta Cittadina e della Consulta Giovanile».

La nota ricorda che ogni angolo del suggestivo borgo medievale, è stato valorizzato e animato dalle innumerevoli iniziative iniziate nel pomeriggio con l’area baby curata da Sonries nel teatro all’aperto e proseguite nelle viuzze del centro storico, dopo il ballo dei giganti che, alle 20, ha dato il via agli spettacoli degli artisti di strada.

Un vero e proprio percorso sensoriale, quello concepito e realizzato dagli organizzatori, con l’area food di piazza San Nicola che ha accompagnato i visitatori in giro per gli stand dall’antipasto al dolce, proseguito con la via dei mercatini artigianali curata dalla Pro Loco, dall’osservazione astronomica del cielo e di Saturno al Guardancielu (a cura degli esperti del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria con la mostra fotografica di Bruno Monteleone), dall’installazione artistica del vicolo delle candele realizzata dal direttore artistico Pasquale Battaglia (immortalata da innumerevoli scatti su Instagram e gli altri social network) e al parcheggio di San Sebastiano con l’autoraduno del gruppo WwagCalabria e il motoraduno di Aspromunti Free Chapter, Moto Club Magna Grecia e Vespa Club Siderno.

Una manifestazione dalle grandi presenze, esempio di turismo destagionalizzato, ma anche capace di offrire inclusione sociale e divertimento, con le esibizioni sportive e i disegni creativi a cura delle associazioni “I Girasoli della Locride” e “Camminando Uniti” con la partecipazione del Garante della Persona Disabile Emma Serafino.L’amministrazione comunale evidenzia che  a  rendere unica l’Ottobrata Sidernese ci sono stati i convegni assai partecipati su “Dighe, usi sostenibili e ricadute sul territorio”, il defilé “Bioforma Insomnia” condotto da Marilena Futia, con gli abiti di Assunta Pezzano e i gioielli di Maria Grazia Trunfio col contributo make up di Viviana Costa e le acconciature di Maria Teresa Archinà Creations tenutisi a palazzo De Mojà. Palazzo Falletti ha ospitato un ricchissimo calendario di eventi culturali, con la mostra “La Casa: scarti semantici” a cura della Arte Terapia Zefiro Art presieduta da Carmela Salvatore, con la partecipazione dello scrittore e autore teatrale Bruno Siciliano, della poetessa Erminia Parisi, della vice preside dei licei “Mazzini” Girolama Polifroni e le musiche del Maestro Salvatore Gullace.

Inoltre, grande interesse hanno destato la mostra fotografica con esposizione delle opere degli studenti del liceo di scienze umane e linguistico “Giuseppe Mazzini” di Locri, a cura di Martino Michelizzi e Carmela Salvatore, e quelle delle sculture di Marisa Catalano, delle fotografie di Stefano De Angelis, delle opere in lamiera a sbalzo con tocco pittorico di Giuseppe Velardo, delle sculture in legno e terracotta di Pietro Bartolo, delle sculture di Mariella Costa, Girolamo Gullace e dei fratelli Spoleti di Bagnara Calabra e l’esposizione delle statue in legno dello scultore Francesco Futia.

Il panorama degli eventi culturali, accanto al booksharing della Consulta Cittadina, è stato completato con la performance “Stoviglie color nostalgia”, incentrata sui racconti della Siderno di un tempo e il recital di poesie di Martino Ricupero, Stefano De Angelis e Giovanni Ruffo. Il teatro all’aperto, infine, ha ospitato le manifestazioni musicali più attese, con l’esibizione di danza sportiva delle Note Danzanti, e i concerti di Altisonanti, Ars Musicae e Sonabballu, mentre i più giovani hanno fatto le ore piccole coi vari Dj-Set presenti tra la piazza e i vicoli del borgo.

Un successo a 360 gradi, dunque, per un evento storicizzato che merita di essere inserito tra le manifestazioni più attese dell’intera regione e adeguatamente supportato. Alla grande soddisfazione espressa dall’Amministrazione Comunale (dal sindaco Mariateresa Fragomeni al consigliere Carmelo Scarfò) per la riuscita dell’evento, sono stati accomunati i ringraziamenti tributati alle Associazioni di volontariato coordinate dalla vice comandante della Polizia Locale Angelina Pascuzzi (Cisom, Guardie Zoofile Ambientali, Protezione Civile, Ordine di Malta, Siderno Soccorso), all’Area Tecnica del Comune, alla funzionaria Alessandra Tuzza, alla Polizia Locale, alle maestranze comunali, ai tirocinanti d’inclusione sociale ai ragazzi del Servizio Civile Universale. Ovviamente, adesso, resta scontato l’appuntamento al prossimo anno. (ab)

Il sindaco di RC Falcomatà: Rendiconto Inps per noi fondamentale

«Riteniamo che questo rendiconto dell’Inps, che fa un’attenta analisi del territorio reggino e calabrese, risponda ad un’idea di conoscenza della struttura sociale e demografica, per noi fondamentale». È quanto ha dichiarato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, partecipando alla presentazione del Rendiconto Sociale dell’Inps, avvenuta al Museo Archeologico Nazionale di Reggio.

«Questo rendiconto sociale – ha detto – risponde a un’esigenza di trasparenza, di comunicazione dei dati e dei risultati dell’Inps, utili se messi in condivisione, come è stato fatto, per avviare un confronto relativo a programmi e obiettivi futuri. Faccio i complimenti all’Inps, come istituzione, per averci reso partecipi di questo momento, anche decontestualizzando l’incontro fuori dai palazzi, vedendoci e confrontandoci con altri rappresentanti istituzionali».

«C’è, ad esempio – ha aggiunto il primo cittadino – un’attenta analisi dei flussi migratori dell’area metropolitana, in entrata ed uscita. Un elemento importante che ci offre uno scenario indicativo per orientare le scelte indirizzate alle politiche sociali, di inclusione, di sostegno alle famiglie che tutte le istituzioni sono chiamate a fare. La conoscenza di tali fenomeni – ha evidenziato – ci consente la possibilità di apprendere i nostri punti di forza, le potenzialità del territorio, in un’ottica di sviluppo economico, sociale, turistico, culturale».

«Rivolgo inoltre – ha concluso Falcomatà – le congratulazioni all’ufficio territoriale Inps di Reggio Calabria per il risultato conseguito, quale migliore struttura italiana in termini di servizi all’utenza». (rrc)

REGGIO – Procede il piano di rigenerazione delle arterie stradali

Prosegue il piano di rigenerazione delle arterie stradali nella Città di Reggio Calabria. Si sta procedendo, infatti, in accordo con E-distribuzione, nell’ottica dei necessari ripristini  da eseguire a seguito di interventi manutentivi sui sottoservizi, al rifacimento di alcune importanti vie del centro storico e della zona sud.

Nello specifico, l’ufficio manutenzione, con il Consigliere delegato Franco Barreca, il Dirigente Minutolo, il funzionario responsabile Brandi, in collaborazione con E-distribuzione, stanno curando il ripristino di via Tripepi e via XXIV Maggio. Il cronoprogramma prevede già l’intervento in via Foti, via Miraglia, via Sales, via Don Orione, via Catanoso, via Andiloro, via Gebbione, via Sbarre Centrali, viale Aldo Moro, via Padre Pio, via Sbarre Centrali, via Fiumarella e via Marina Pellaro. (rrc)

REGGIO – L’assessore Nucera: Le politiche sociali vanno costruite dal basso

«Le politiche sociali non vanno calate dall’alto ma costruite assieme; vanno superati anche alcuni tabù rispetto all’idea che ne abbiano bisogno solo le fasce più fragili: ne ha bisogno, piuttosto, tutta la comunità per migliorare la qualità complessiva della vita». È quanto ha detto l’assessore alle Politiche Sociali, Lucia Nucera, nel corso dell’incontro sul tema La comunità che vorrei – scriviamo insieme il Piano di Zona di Reggio Calabria.

In presenza e con la collaborazione del Forum del Terzo settore, nella persona di Pasquale Neri, e del Centro Servizi Volontariato Due Mari, attraverso Giuseppe Pericone, è stato descritto alla stampa il programma delle quattro tappe previste in città per strutturare, con il coinvolgimento fattivo della cittadinanza, il Piano di Zona; quindi, sostanzialmente, il piano dei bisogni sociali territoriali.

Per Nucera, infatti, «il settore Welfare, d’altronde, si è finalmente arricchito di molte nuove figure che consentiranno di tradurre concretamente gli indirizzi intrapresi con maggiore determinazione e qualità rispetto al passato».

L’assessora Lucia Nucera ha sottolineato le ragioni della scelta politica di questo percorso: «Abbiamo scelto e voluto coinvolgere attivamente il territorio ed i cittadini per far capire loro che le decisioni rispetto ai bisogni sociali non le prendiamo nelle stanze segrete del Palazzo ma che, piuttosto, vengono scritte assieme; prendendoci cura della nostra città con lo spirito della comunità».

«Un modello che – ha detto – in tutta Italia è stato adottato e praticato solo in un municipio di Roma e che ci distingue in positivo».

Si tratta di un percorso il cui spirito vuole espressamente richiamare al tema della partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni e della società civile tutta a quella mappa indispensabile a leggere in modo coerente le esigenze di ogni area del nostro Comune per tradurre in politiche attive e mirate tutti i contributi che giungeranno.

In particolare, per quattro giovedi di seguito tra le 17: alle 19, il tour toccherà il 7 di novembre Catona (Associazione Nuova Solidarietà), il 14 Modena (Palestra Scuola Telesio), il 21 Pellaro (Palacolor) ed il 28 la Galleria di Palazzo San Giorgio.

La suddivisione di queste macro-aree cittadine deve intendersi non solo in senso orizzontale, nord-sud, ma anche in senso verticale per ogni corrispondenza delle stesse con l’area collinare di riferimento; motivo per cui, ad esempio, i cittadini di Mosorrofa o Cataforio potranno partecipare all’incontro a Modena; oppure quelli di Terreti alla Galleria di Palazzo San Giorgio.

Al percorso del Piano di Zona contribuiscono, in modo gratuito, anche il Forum del Terzo Settore ed il Centro Servizi per il Volontariato Due Mari. Anche per Pasquale Neri e Giuseppe Pericone, referenti dei rispettivi soggetti, il tema delle politiche sociali è tema sostanziale per ogni comunità per attuare, concretamente, l’art 3 della Costituzione per la “rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

I servizi per la comunità vanno costruiti assieme alla comunità, dunque, ed il volontariato non va a supplire l’assenza delle Istituzioni; anzi, dati statistici rivelano, è più forte dove sono più forti le politiche sociali.

“La comunità che vorrei” si traduce, quindi, in un invito alla popolazione per far diventare i cittadini protagonisti attivi delle scelte per i propri territori. Un’opportunità concreta di democrazia e civiltà che l’Amministrazione Comunale vuole attuare assieme alla città, per la città. (rrc)

REGGIO – Venerdì la conversazione su “Gente di fiumare”

Venerdì 7 novembre, a Reggio, alle 17, al Museo Archeologico Nazionale, si terrà la conversazione sul tema Gente di fiumare – Alla riscoperta delle vallate fra Gallico e Catona grazie al libro: “Storia delle sette fiumare” di Francesco Tripodi.

L’evento è stato organizzato dal Club di Territorio del Touring Club Italiano di Reggio Calabria e l’Associazione Culturale Nike.

Dopo il saluto istituzionale del Direttore del M.Ar.RC, dott. Fabrizio Sudano, dialogheranno con l’autore Irene Calabrò, Associazione Culturale Nike, e Francesco Zuccarello Cimino, Club di Territorio di RC del TCI.

Nel corso della conversazione si ripercorreranno le sette fiumare, situate nella zona Nord di Reggio, «per riscoprire le meraviglie verde smeraldo del passato della Riviera della Zagara, cancellate dal nuovo oblio che prospera nel presente dell’indifferente grigiore del cemento armato. In cammino, lungo le sponde dello Stretto di Messina, terra in cui tutto scorre, percorrendo la memoria di un paesaggio in via d’estinzione».

Si parlerà,  anche, «dei “ruderi di Senie, Gebbie, Mulini, Palmenti, Filande e Fabbriche come cattedrali abbandonate, che dopo aver attraversato i secoli per testimoniare la ricchezza delle campagne lungo le rive dello Stretto, sono state sepolte dal cemento armato del Sacco di Reggio».